ITMI20020458U1

ITMI20020458U1 - ENDOCANALAR PIN FOR THE PROSTHETIC REHABILITATION OF THE DENTAL CROWN

Info

Publication number: ITMI20020458U1
Authority: IT
Original assignee: Sogeva S R L
Priority date: 2002-10-07
Filing date: 2002-10-07
Publication date: 2004-04-08

Description

GM/sp/1927prov. 2 GM / sp / 1927prov. 2

DESCRIZIONE DI BREVETTO PER MODELLO DI UTILITÀ’ PATENT DESCRIPTION FOR UTILITY MODEL

A nome: On behalf:

SOGEVA S.r.l. SOGEVA S.r.l.

con sede a: BORGOSATOLLO (Brescia) based in: BORGOSATOLLO (Brescia)

Depositata il: col n.: Filed on: with no .:

*;MI 2002 II 0 0 0 4 ^ 8 La presente invenzione si riferisce ad un perno endocanalare realizzato per coadiuvare la riabilitazione protesica di denti con compromissione coronale parziale o totale. ;E’ noto che quando la compromissione coronale supera un certo limite diventa fondamentale aiutare la ricostruzione con un supporto che parzialmente inserito e fissato nella radice del dente e parzialmente esposto svolge la funzione di aumentare la superficie di adesione o di rinforzare la struttura finale protesica dentericostruzione in funzione del livello della perdita di corona. ;Sono oggi noti perni endocanalari realizzati in materiale metallico o in materiale composito generalmente in fibre sintetiche longitudinali pretensionate annegate in matrice resinosa preferibilmente a base di resina epossidica. ;Il perno in fibra composita si sta commercialmente affermando rispetto al perno metallico per molteplici ragioni. ;In primo luogo perché un perno in metallo tende a trasmettere inalterati i carichi masticatori assiali comportando così un elevato rischio di frattura dell’apice radicolare del dente, mentre un perno in fibra grazie alla sua elasticità tende ad assorbire parzialmente tali ;3 ;;carichi masticatori preservando quindi nel tempo ; radicolare del dente. ;In secondo luogo perché in un perno metallico esiste il rischio dell’instaurarsi nel cavo orale di reazioni chimiche ed elettrochimiche di ossidazione e corrosione, mentre un perno in composito può considerarsi chimicamente ed elettrochimicamente pressoché inerte. ;Come noto è sempre più presente nel campo dell’endodonzia l’esigenza di preparare canali radicolari a conicità crescente dall'apice radicolare dal momento che questa forma è la più idonea ad accogliere meglio una successiva otturazione in tre dimensioni del lumen canalare. ;Inoltre la sagomatura conica dei canali radicolari permette una efficace detersione del canale radicolare, dal momento che il fluido di irrigazione iniettato può risalire lungo la parete inclinata del canale radicolare stesso trascinando con sé tutto il fango dentinale del canale in fase di trattamento endodontico. ;Infine la sagomatura conica del canale radicolare consente un’otturazione completa del canale radicolare prima dell’eventuale alloggiamento pre-protesico del perno. Il materiale di riempimento del canale radicolare, ad esempio guttaperca calda, viene premuto assialmente in direzione dell'apice radicolare e grazie alla sagomatura conica del canale radicolare viene sospinto attraverso i meandri laterali secondari del canale radicolare e verso l'apice radicolare riempiendoli completamente. Con questa tecnica di otturazione che è successiva alla sagomatura a conicità progressiva ;; ed alla detersione del canale si evita il proliferare della noxa patogena dentale che può residuare nell’endodonto, la quale se presente anche dopo il trattamento è in grado di proliferare e rilasciare tossine che possono provocare l'insorgere di patologie importanti quali i granulomi in corrispondenza dell'apice radicolare. ;Nonostante si tenda a sagomare sempre di più il canale radicolare in modo conico progressivo per il successivo alloggiamento del perno endocanalare, questo non viene supportato dai perni endocanalari oggi noti che differiscono dalla preparazione stessa per il fatto di avere almeno una parte cilindrica, di solito la parte terminale opposta alla parte apicale del perno che invece a sua volta può essere cilindrica o anch’essa conica. ;La difformità tra il perno endocanalare e il canale radicale in cui viene impiantato il perno genera spazi vuoti più o meno ampi tra il canale radicolare ed il perno, che devono venire riempiti con discreti quantitativi di materiale cementante che impedisce però un’intima adesione tra la dentina ed il perno mantenendo alto e sempre presente il rischio di decementazione. ;Scopo del presente trovato è quello di fornire un perno endocanalare come supporto per la riabilitazione protesica della corona dentale che superi gli inconvenienti lamentati dai tradizionali perni endocanalari ed in particolare scopo del presente trovato è quello di fornire un perno endocanalare in grado di essere solidamente impiantato nel canale radicolare con estrema precisione e senza pericolo di decementazione successiva all’impiantamento. ; ;; Questo scopo è conseguito da un perno endocanalare per la riabilitazione protesica della corona dentale che si caratterizza per il fatto di essere completamente a forma di cono e a conicità progressiva a partire dall’apice del cono per adattarsi ad una forma completamente conica del canale radicolare in cui viene alloggiato. ;Dal momento che il perno endocanalare si accoppia perfettamente al canale radicolare che lo accoglie la dentina è quasi ad intimo contatto con il perno essendo necessario un sottile strato cementante di unione tra le due parti. ;Vantaggiosamente il perno endocanalare può essere realizzato con diversi valori di conicità del suo tratto apicale, mediale e coronale e con diversi valori di diametro massimo e minimo per adattarsi sempre alla conicità ed alla dimensione del canale radicolare nel quale viene alloggiato. ;Particolarmente vantaggioso risulta fornire un perno endocanalare con punta di diametro sufficientemente piccolo da assicurare un intimo contatto senza residui spazi vuoti tra la punta del perno endocanalare ed il tappo di occlusione dell’apice del canale radicolare, il quale tappo è già presente prima deH’impiantamento del perno per evitare infezioni dell’apice radicolare. In questo modo si scongiura la proliferazione batterica con conseguente fuoriuscita di tossine nella zona dell'apice radicolare del dente anche dopo l’impiantamento del perno. ;Questi aspetti saranno chiariti dalla descrizione che segue di un modo preferito di realizzare il presente trovato, da leggersi ;; chiaramente a titolo esemplificativo ma non limitativo del più generale concetto rivendicato. ;La descrizione fa riferimento ai disegni allegati in cui: ;Figura 1 è una vista di un perno endocanalare conforme ad una realizzazione preferita del presente trovato impiantato in un canale radicolare; e ;Figura 2 è una vista del solo perno endocanalare di figura 1. Con riferimento alla figura 1 , è illustrato un perno endocanalare 1 impiantato nel canale radicolare 3 di un dente 5. ;Il perno 1 è in materiale composito, preferibilmente in fibre sintetiche di carbonio tensionate lungo l'asse longitudinale e annegate in una resina epossidica cementante. ;Altre fibre sintetiche sono parimenti adottabili per il perno endocanalare 1 , ad esempio fibre in silice, quarzo o vetro. ;Il canale radicolare 3 ha forma conica con conicità crescente dall’apice radicolare 7 del terzo apicale alla base del terzo coronale. ;Nel caso presente il terzo apicale del canale radicolare è stato realizzato con una conicità del 2%, il terzo mediale del canale radicolare con una conicità del 3% ed il terzo coronale del canale radicolare con una conicità del 4%. ;La conicità progressiva del canale radicolare 3 a partire dall’apice radicolare 7 come detto favorisce la detersione del canale radicolare dopo la sua sagomatura e la sua otturazione tridimensionale dopo la detersione. ;In particolare il materiale gommoso utilizzato come riempitivo Aw. A zelli Centro li irevetti Iscr. 31 - 7 - ΙΑ ;;per l’otturazione del canale radicolare, generalmente guttaperca, occlude completamente il canale radicolare 3 fino al momento dell’alloggiamento del perno endocanalare in cui esso viene rimosso fino al limite della zona 1 1 del canale radicolare adiacente all'apice radicolare 7 che invece permane coperta. ;Il perno endocanalare 1 è suddiviso anch’esso in un tratto apicale V a conicità del 2%, un tratto medio 1" a conicità del 3% ed un tratto coronale 1"’ a conicità del 4%. ;Il tratto apicale 1' del perno è inserito in una parte del terzo apicale del canale radicolare 3, mentre la restante parte 11 del terzo apicale del canale radicolare 3 risulta come detto sopra occlusa da materiale di riempimento quale ad esempio guttaperca, il tratto mediale 1” del perno è inserito nel terzo medio del canale radicolare 3, e il tratto coronale 1"’ del perno è parzialmente inserito nel terzo coronale del canale radicolare 3 e parzialmente sporgente da esso per il supporto della ricostruzione protesica coronale 9. ;La dimensione crescente del diametro del perno endocanalare 1 deve rispecchiare il più fedelmente possibile quella del canale radicolare 3 in modo tale da realizzare una intercapedine tra le due parti che può essere colmata con uno strato cementante estremamente sottile. ;A titolo di esempio la struttura del perno 1 ha le seguenti dimensioni: lunghezza complessiva del perno pari a 20 mm, diametro minimo pari a 0,5 mm, diametro massimo pari a 1,2 mm, lunghezza del tratto apicale 1’ del perno pari a 4 mm, lunghezza del Centro Interi > revetti ;8 ;;; tratto mediale 1" del perno pari a 6 mm, lunghezza del tratto coronale 1”’ del perno pari a 10 mm. ;Le dimensioni del perno endocanalare 1 possono variare entro certi limiti: a parità di conicità e di lunghezza complessiva il perno 1 può avere un diametro minimo di 0,7 mm e corrispondentemente un diametro massimo di 1 ,4 mm, un diametro minimo di 0,9 mm e corrispondentemente un diametro massimo di 1 ,6 mm, un diametro minimo di 1,1 mm e corrispondentemente un diametro massimo di 1 ,8 mm. ;La conicità del perno endocanalare 1 può essere in alternativa così configurata: conicità del 3% per il tratto apicale 1’, conicità del 4% per il tratto medio 1" e conicità del 5% per il tratto coronale 1’”. ;Anche la lunghezza complessiva del perno 1 e la lunghezza della parte apicale, mediale e coronale che lo compongono può essere diversa da quella illustrata. ;Il dimensionamento del perno deve essere fatto tenendo conto del fatto che il perno endocanalare si deve adattare al canale radicolare. ;Non è escluso che la parte media e la parte coronale del perno endocanalare 1 possano essere talvolta fornite anche di un’unica conicità intermedia, sempre nel rispetto della forma del canale radicolare. ;E’ importante osservare che il diametro minimo dell’area apicale del perno endocanalare 1 è ridotto ad un valore paragonabile a quello dell’area di appoggio del perno 1 offerta dalla zona 11 - 9 - ;; dell’apice del canale radicolare 3 riempita di guttaperca, cosicché in corrispondenza della zona di transizione tra la zona dell’apice del canale radicolare 3 riempita di guttaperca e l’apice del perno endocanalare 1 non si creino spazi vuoti dannosi per la potenziale proliferazione batterica. **; MI 2002 II 0 0 0 4 ^ 8 The present invention refers to an endocanal post made to assist the prosthetic rehabilitation of teeth with partial or total coronal compromise. It is known that when the coronal compromise exceeds a certain limit it becomes essential to help the reconstruction with a support that partially inserted and fixed in the root of the tooth and partially exposed performs the function of increasing the surface of adhesion or reinforcing the final denture structure. as a function of the level of corona loss. Endocanal pins made of metal or composite material generally made of pre-tensioned longitudinal synthetic fibers embedded in a resinous matrix preferably based on epoxy resin are known. Composite fiber pin is commercially establishing itself over metal pin for multiple reasons. ; Firstly because a metal post tends to transmit axial masticatory loads unaltered, thus entailing a high risk of fracture of the root apex of the tooth, while a fiber post, thanks to its elasticity, tends to partially absorb such loads; 3 ;; chewers thus preserving over time; root of the tooth. ; Secondly, because in a metal post there is the risk of chemical and electrochemical reactions of oxidation and corrosion arising in the oral cavity, while a composite post can be considered chemically and electrochemically almost inert. ; As is known, the need to prepare root canals with increasing taper from the root apex is increasingly present in the field of endodontics since this shape is the most suitable for better accommodating a subsequent three-dimensional obturation of the canal lumen. Furthermore, the conical shaping of the root canals allows effective cleaning of the root canal, since the injected irrigation fluid can rise along the inclined wall of the root canal itself, dragging with it all the dentinal mud of the canal during the endodontic treatment. ; Finally, the conical shaping of the root canal allows a complete obturation of the root canal before any pre-prosthetic housing of the post. The root canal filling material, e.g. warm gutta-percha, is pressed axially in the direction of the root apex and, thanks to the conical shape of the root canal, is pushed through the secondary lateral meanders of the root canal and towards the root apex, filling them completely. With this obturation technique which is subsequent to the progressive taper shaping ;; and the cleansing of the canal prevents the proliferation of the dental pathogenic noxa that can remain in the endodontium, which if present even after treatment is able to proliferate and release toxins that can cause the onset of important pathologies such as granulomas in correspondence of the root apex. Although there is a tendency to shape the root canal more and more in a progressive conical way for the subsequent housing of the root canal post, this is not supported by the currently known endocanalary pins which differ from the preparation itself in that it has at least one cylindrical part, usually the terminal part opposite the apical part of the pin which in turn can be cylindrical or also conical. ; The discrepancy between the root canal post and the root canal in which the post is implanted generates more or less large empty spaces between the root canal and the post, which must be filled with discrete quantities of cementing material which, however, prevents intimate adhesion between dentin and post keeping the risk of decementation high and always present. The purpose of the present invention is to provide an endocanal pin as a support for the prosthetic rehabilitation of the dental crown which overcomes the drawbacks complained of by traditional endocanal pins and in particular the object of the present invention is to provide an endocanal pin capable of being solidly implanted in the root canal with extreme precision and without danger of decementation following implantation. ; ;; This purpose is achieved by an endocanal post for the prosthetic rehabilitation of the dental crown which is characterized by being completely cone-shaped and with a progressive taper starting from the apex of the cone to adapt to a completely conical shape of the root canal in which is housed. Since the endocanal post is perfectly coupled to the root canal that receives it, the dentin is almost in intimate contact with the post, as a thin cementing layer is required between the two parts. Advantageously, the endocanal post can be made with different taper values of its apical, medial and coronal tract and with different maximum and minimum diameter values to always adapt to the taper and size of the root canal in which it is housed. It is particularly advantageous to provide an endocanalar post with a tip having a sufficiently small diameter to ensure intimate contact without residual empty spaces between the tip of the root canal post and the occlusion plug of the apex of the root canal, which plug is already present before the post implantation to avoid root apex infections. This prevents bacterial proliferation with consequent leakage of toxins in the area of the root apex of the tooth even after implantation of the post. These aspects will be clarified by the following description of a preferred way of making the present invention, to be read ;; clearly by way of example but not limiting the more general concept claimed. The description refers to the attached drawings in which: Figure 1 is a view of an endocanal pin according to a preferred embodiment of the present invention implanted in a root canal; and; Figure 2 is a view of the root canal post only in Figure 1. With reference to Figure 1, an endocanal pin 1 is shown implanted in the root canal 3 of a tooth 5.; The pin 1 is made of composite material, preferably made of synthetic fibers of carbon tensioned along the longitudinal axis and embedded in a cementing epoxy resin. Other synthetic fibers can also be used for the canal post 1, for example silica, quartz or glass fibers. ; The root canal 3 has a conical shape with an increasing taper from the root apex 7 of the apical third to the base of the coronal third. ; In the present case, the apical third of the root canal was made with a taper of 2%, the medial third of the root canal with a taper of 3% and the coronal third of the root canal with a taper of 4%. ; The progressive taper of the root canal 3 starting from the root apex 7, as mentioned, favors the cleansing of the root canal after its shaping and its three-dimensional obturation after cleansing. ; In particular the rubbery material used as a filler Aw. A zelli Center them irevetti Insc. 31 - 7 - ΙΑ ;; for root canal obturation, generally gutta-percha, it completely occludes the root canal 3 until the moment of the housing of the root canal post in which it is removed up to the limit of the zone 1 1 of the root canal adjacent to the root apex 7 which, on the other hand, remains covered. ; The root canal post 1 is also divided into an apical section V with a taper of 2%, a medium section 1 "with a taper of 3% and a coronal section 1" with a taper of 4%. ; The apical portion 1 'of the post is inserted in a part of the apical third of the root canal 3, while the remaining part 11 of the apical third of the root canal 3 is as mentioned above occluded by filling material such as gutta-percha, the medial section 1 "of the post is inserted into the middle third of the root canal 3, and the coronal portion 1" 'of the post is partially inserted into the coronal third of the root canal 3 and partially protruding from it to support the coronal prosthetic reconstruction 9.; increasing the diameter of the root canal post 1 must reflect as closely as possible that of the root canal 3 in such a way as to create a gap between the two parts which can be filled with an extremely thin cementing layer.; By way of example, the structure of the post 1 has the following dimensions: overall length of the pin equal to 20 mm, minimum diameter equal to 0.5 mm, maximum diameter equal to 1.2 mm, length of the apical section 1 'of the pin equal to 4 mm, length of the entire center> revets; 8 ;;; medial section 1 "of the post equal to 6 mm, length of the coronal section 1" 'of the post equal to 10 mm. have a minimum diameter of 0.7 mm and correspondingly a maximum diameter of 1.4 mm, a minimum diameter of 0.9 mm and correspondingly a maximum diameter of 1.6 mm, a minimum diameter of 1.1 mm and correspondingly a maximum diameter of 1.8 mm.; The taper of the root canal post 1 can alternatively be configured as follows: taper of 3% for the apical segment 1 ', taper of 4% for the middle segment 1 "and taper of 5% for the coronal section 1 '". ; The overall length of the pin 1 and the length of the apical, medial and coronal parts that compose it may also differ from that illustrated. ; The sizing of the post must be done taking into account that the root canal post must adapt to the root canal. ; It is not excluded that the middle part and the coronal part of the root canal post 1 may sometimes also be provided with a single intermediate taper, always respecting the shape of the root canal. ; It is important to note that the minimum diameter of the apical area of the root canal post 1 is reduced to a value comparable to that of the support area of the pin 1 offered by the area 11 - 9 - ;; of the apex of the root canal 3 filled with gutta-percha, so that in correspondence with the transition zone between the region of the apex of the root canal 3 filled with gutta-percha and the apex of the root canal 1 no gaps are created which are harmful to the potential bacterial proliferation . *

Claims

10 CLAIMS 1. An endocanal post for the prosthetic rehabilitation of the dental crown which is characterized by being completely cone-shaped and with a progressive taper starting from the apex of the cone to adapt to a completely conical shape of the root canal in which it is housed.

2. An endocanal pin according to claim 1, characterized in that it is made of a composite material of synthetic fibers embedded in a resinous matrix.

3. An endocanal post according to claim 2 characterized in that said synthetic fibers are selected from carbon, silicone, glass and quartz fibers and said resinous matrix is an epoxy resin.

4. An endocanal post according to claim 1, characterized in that it consists, starting from the apex of the cone, of an apical portion, a middle portion and a coronal portion with increasing taper.

5. An endocanal post according to claim 4, characterized in that said apical portion of the post has a taper of approximately 2%, said middle portion of the post has a taper of approximately 3% and said coronal portion of the post has a taper of approximately 4%.

6. An endocanal post according to claim 4, characterized in that said apical portion of the post has a taper of approximately 3%, said middle portion of the post has a taper of approximately 4% and said coronal portion of the post has a taper of approximately 5%. Aw. A. Petruzzelli Center for Patents Registered Register n. 31 - 11

7. An endocanal pin according to claim 4, characterized in that said apical portion of the pin has a height of approximately 4 mm, said middle portion of the pin has a height of approximately 6 mm, and said coronal portion of the pin has a height of approximately 10 mm .

8. A root canal pin according to claim 4, characterized in that it has a minimum diameter of about 0.5 mm and a maximum diameter of about 1.2 mm.

9. A root canal pin according to claim 4, characterized in that it has a minimum diameter of about 0.7 mm and a maximum diameter of about 1.4 mm.

10. A root canal pin according to claim 4, characterized in that it has a minimum diameter of about 0.9 mm and a maximum diameter of about 1.6 mm.

11. An endocanal pin according to claim 4, characterized in that it has a minimum diameter of about 1.1 mm and a maximum diameter of about 1.8 mm.