ITMI20010576U1 - Dispositivo di protezione di emergenza da aggressivi biologici e chimici - Google Patents

Description

Descrizione del Brevetto per Modello di Utilit? avente per titolo: "DISPOSITIVO DI PROTEZIONE DI EMERGENZA DA AGGRES-SIVI BIOLOGICI E CHIMICI"

D E S C R I Z I O N E

Il presente trovato ha come oggetto un dispositivo di protezione di emergenza da aggressivi biologici e chimici.

Sono noti da lungo tempo dispositivi, genericamente detti maschere antigas, aventi lo scopo di proteggere, entro i limiti di probabili concentrazioni, le vie respiratorie e gli occhi del singolo individuo da aggressivi chimici, esalazioni nocive, aria inquinata da batteri, polveri radioattive, e nello stesso tempo di consentire, quasi immutate, tutte le facolt? di operare.

Le maschere antigas tradizionali presenti sul mercato sono disponibili in svariati modelli, secondo l'uso a cui sono destinate, ma sono tutte accomunate dal fatto di essere dispositivi relativamente complessi, dal punto di vista costruttivo, e pertanto presentano un costo relativamente elevato.

Ci? ? dovuto al fatto che fino a pochi anni orsono l'uso delle maschere antigas era prevedibile soltanto per usi professionali ed in campo militare.

Negli ultimi anni, tuttavia, il verificarsi di eventi drammatici, quali incidenti ad impianti industriali ed atti di terrorismo ha reso evidente la necessit? di dotare la popolazione di mezzi di difesa su larga scala.

Tale necessit? non pu? essere, tuttavia, soddisfatta dalle maschere antigas tradizionali a causa del loro costo, che non ne permette una grande diffusione, e del loro ingombro e difficolt? di utilizzo, che impediscono all'atto pratico che ciascuna persona si porti sempre appresso la maschera antigas.

Compito del presente trovato ? quello di realizzare un dispositivo di protezione di emergenza da aggressivi biologici e chimici, economico e di limitato ingombro, in modo che possa essere di grande diffusione e di pronta utilizzazione, ovunque si trovi la persona esposta al pericolo.

Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato ? quello di realizzare un dispositivo per la protezione di emergenza, che consenta una sua semplice e rapida utilizzazione.

Un altro scopo ? quello di realizzare un dispositivo di protezione di emergenza che risulti affidabile.

Il presente dispositivo ? versatile ed ? utilizzabile sia dalle persone che dagli animali.

Questi ed altri scopi, che meglio appariranno evidenziati in seguito, sono raggiunti da un dispositivo per la protezione di zato dal fatto di comprendere un corpo filtrante applicabile ad un involucro flessibile mediante un elemento di bloccaggio.

L'involucro flessibile ? atto ad essere calzato sul capo dell'utilizzatore, avvolgendolo.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'oggetto del presente trovato risulteranno maggiormente evidenziati attraverso un esame della descrizione di una forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva, del trovato, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nei disegni allegati, in cui:

la figura 1 ? una vista del dispositivo secondo il trovato in condizioni d'uso;

la figura 2 ? una vista del dispositivo, secondo un ulteriore aspetto del trovato;

la figura 3 ? una vista in esploso del corpo filtrante;

la figura 4 ? una vista in sezione trasversale del corpo filtrante applicato all'involucro flessibile.

Con particolare riferimento ai simboli numerici delle suddette figure, il dispositivo per la protezione di emergenza da aggressivi biologici e chimici, secondo il trovato, indicato globalmente con il numero di riferimento 1 , comprende un corpo filtrante 2, applicabile ad un involucro flessibile 3 mediante mezzi di bloccaggio.

Il corpo filtrante 2 ? composto da due parti separate: una parte interna 4 ed una esterna 5, rispetto all'involucro flessibile 3, che pu? essere costituito da un normale sacchetto di plastica trasparente.

Le due parti devono essere collegate tra loro realizzando un foro passante nel sacchetto 3, in modo che i bordi del foro realizzato nel sacchetto 3 vengano chiusi a tenuta stagna per mezzo di elementi di guarnizione costituiti, ad esempio, da uno o pi? anelli di guarnizione 7.

Le due parti sono rese solidali ad esempio per mezzo di una chiusura a vite 8 oppure di altre soluzioni idonee quali, ad esempio, una chiusura ad innesto rapido, oppure a baionetta, a pressione, del tipo utilizzato per l'unione di tubi da irrigazione, a caiamite, a ghiere con invito, del tipo utilizzato per i tappi dei vetri dotati di fori per condizionatori d'aria, oppure ancora una chiusura ad effetto fiocina o con ganci esterno/interno.

Qualunque tipo di chiusura rapida ed efficace pu? essere utilizzata purch? assolva al compito previsto.

La parte interna 4 ? vantaggiosamente dotata di dentini seghettati 9 che facilitano la foratura dell'involucro 3.

In ogni caso si potr? facilmente lacerare la porzione di materiale plastico tenuta tesa dagli anelli di guarnizione 8 con qualsiasi mezzo, anche con un dito.

Nella parte esterna 5 sono contenuti i filtri e le sostanze filtranti ed assorbenti necessari a depurare l'aria da inspirare dagli agenti nocivi esterni, dai quali si desidera proteggersi.

Tali protezioni possono variare dalle pi? complete, un filtro universale reperibile in commercio, alla pi? semplice che ripara dall'anidride carbonica della combustione.

La parte esterna 5 comprende una porzione esterna 10, costituita da una membrana a micro-fori che funge da prima iniziale protezione e da primo filtro dell'aria esterna da inspirare.

Cordoncini o cinghie 1 1 sono previsti per sostenere il peso del corpo filtrante, senza coinvolgere la resistenza meccanica dell'involucro flessibile 3 che, essendo costituito da un sacchetto di plastica di varia natura, potrebbe essere insufficiente.

Il cordoncino 1 1 ? vantaggioso, rispetto agli elastici o bende elastiche, in quanto a rapidit? di applicazione.

L'uso del dispositivo secondo il trovato, ? illustrato nelle figure 1 e 2.

Nella figura 1 ? visibile il corpo filtrante 2, applicato ad un normale sacchetto di plastica trasparente 3, sufficientemente grande per contenere la testa del soggetto almeno fino al collo.

La cinghia 1 1 che regge il peso del corpo filtrante 2 ? allacciata dietro il collo.

Un legaccio costituito da una cordicella o anche un giro di nastro adesivo 12, non obbligatorio ma utile, realizza una tenuta stagna del sacchetto 3, isolando tutta la testa da agenti esterni.

In assenza di un legaccio 12, si pu? tenere ben serrato sul collo il lembo del sacchetto con una mano ed il dispositivo ? in grado di svolgere la sua funzione fino al termine dell'efficacia delle sostanze filtranti contenute nel corpo filtrante 2.

Nella figura 2 viene illustrato un uso sostanzialmente simile del dispositivo secondo il trovato.

In tale caso, tuttavia, l'involucro 3 comprende una base piana 13, ad esempio una base rigida di un sacchetto di plastica trasparente, che favorisce l'uso del dispositivo mantenendo distanziato il sacchetto dal viso.

Si ? in pratica constatato che il trovato raggiunge il compito e gli scopi prefissati.

Si ?, infatti, realizzato un dispositivo che, pur non essendo una maschera antigas tradizionale, ne raggiunge gli scopi, seppure in maniera pi? limitata, sia come impiego sia come durata del tempo di protezione.

Il dispositivo secondo il trovato ? estremamente pi? economico ed agevole da trasportare sulla persona, per esempio in tasca, dato il limitato ingombro del corpo filtrante e dell'involucro flessibile, che ? un accessorio di facilissima reperibilit? e che pu? essere costituito da un comunissimo sacchetto di plastica trasparente.

Il dispositivo secondo il trovato pu? essere utilizzato per persone ed animali di ogni taglia.

Naturalmente i materiali impiegati, nonch? le dimensioni, potranno essere qualsiasi, secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1 . Dispositivo di protezione di emergenza da aggressivi biologici e chimici, caratterizzato dal fatto che lo stesso comprende un corpo filtrante applicabile ad un involucro flessibile mediante mezzi di bloccaggio e che l'involucro flessibile ? atto ad essere calzato sul capo dell'utilizzatore, avvolgendolo.
2. 2. Dispositivo di protezione, secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che il corpo filtrante ? composto da due parti separate: una interna e l'altra esterna, rispetto all'involucro flessibile.
3. 3. Dispositivo di protezione, secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che l'involucro flessibile ? costituito da un normale sacchetto di plastica trasparente.
4. 4. Dispositivo di protezione, secondo una o pi? rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le due parti del corpo filtrante vengono collegate tra loro realizzando un foro passante nel sacchetto, in modo che i bordi del foro realizzato nel sacchetto vengano chiusi a tenuta stagna per mezzo di elementi di guarnizione costituiti da uno o pi? anelli di guarnizione.
5. 5. Dispositivo di protezione, secondo una o pi? rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le due parti del corpo filtrante sono rese solidali per mezzo di una chiusura a vite.
6. 6. Dispositivo di protezione, secondo una o pi? rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le due parti del corpo filtrante sono rese solidali per mezzo di un sistema di chiusura scelto nel gruppo comprendente una chiusura ad innesto rapido, oppure a baionetta, a pressione, del tipo utilizzato per l'unione di tubi da irrigazione, a caiamite, a ghiere con invito, del tipo utilizzato per i tappi dei vetri dotati di fori per condizionatori d'aria, oppure ancora una chiusura ad effetto fiocina o con ganci esterno/interno.
7. 7. Dispositivo di protezione, secondo una o pi? rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la parte interna del corpo filtrante ? dotata di dentini seghettati che facilitano la foratura dell'involucro.
8. 8. Dispositivo di protezione, secondo una o pi? rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che nella parte esterna del corpo filtrante sono contenuti i filtri e le sostanze filtranti ed assorbenti necessari a depurare l'aria da inspirare dagli agenti nocivi esterni dai quali si desidera proteggersi; tali protezioni possono variare dalle pi? complete, tipo filtro universale, alla pi? semplice, tipo filtro per anidride carbonica della combustione.
9. 9. Dispositivo di protezione, secondo una o pi? rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la parte esterna del corpo filtrante comprende una porzione esterna, costituita da una membrana a micro-fori, che agisce da prima iniziale protezione e da primo filtro deN'aria esterna da inspirare.
10. 10. Dispositivo di protezione, secondo una o pi? rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dei cordoncini o cinghie sono previsti per sostenere il peso del corpo filtrante, senza coinvolgere la resistenza meccanica dell'involucro flessibile. 1 1 . Dispositivo di protezione, secondo una o pi? rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una o pi? caratteristiche descritte e/o illustrate.