ITMI20000463A1 - Rilevazioni per pozzi di trivellazione mediante induzione elettromagnetica - Google Patents

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ITMI20000463A1
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Jiaqi Xiao
Ingo Michael Geldmacher
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    • G01MEASURING; TESTING
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    • G01V3/18Electric or magnetic prospecting or detecting; Measuring magnetic field characteristics of the earth, e.g. declination, deviation specially adapted for well-logging
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    • G01V3/28Electric or magnetic prospecting or detecting; Measuring magnetic field characteristics of the earth, e.g. declination, deviation specially adapted for well-logging operating with magnetic or electric fields produced or modified either by the surrounding earth formation or by the detecting device using induction coils

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Description

Descrizione
SFONDO E SOMMARIO DELL'INVENZIONE
La presente invenzione si riferisce a rilevazioni per pozzi di trivellazione mediante induzione elettromagnetica. Piu' in particolare, la presente invenzione si riferisce a un procedimento migliorato per la focalizzazione delle misurazioni ottenute con strumenti di rilevazione a induzione del tipo ad array.
SFONDO: PRODUZIONE DI IDROCARBURI
La produzione di idrocarburi da formazioni sotterranee inizia tipicamente formando un foro attraverso il terreno fino a un serbatoio sotterraneo che si ritiene contenga idrocarburi. Dal foro, diverse proprieta' fisiche, chimiche e meccaniche vengono "rilevate" allo scopo di determinare la natura e le caratteristiche, comprese p.es. la porosità', la permeabilità', la saturazione e la profondita' delle formazioni sotterranee incontrate. Una tale tecnica di rilevazione usata comunemente nell'industria viene indicata come rilevazione a induzione. La rilevazione a induzione misura la conducibilita' o il suo inverso, la resistività', di una formazione. La conducibilita' di una formazione è un possibile indicatore della presenza o assenza di un accumulo significativo di idrocarburi, dato che, in generale, gli idrocarburi sono dei conduttori relativamente cattivi di elettricità'. L'acqua nelle formazioni, d'altro canto, tipicamente salata, è un conduttore relativamente buono di elettricità'. Quindi, gli strumenti di rilevazione a induzione possono ottenere informazioni che adeguatamente interpretate, indicano la presenza o assenza di idrocarburi.
SFONDO: STRUMENTI DI RILEVAZIONE A INDUZIONE
PER POZZI DI TRIVELLAZIONE
Questi strumenti di rilevazione a induzione (o anche a induzione elettromagnetica) per pozzi di trivellazione sono stati per primi introdotti da Doli, H.G., "Introduction to Induction Logging and Application to Logging of Wells Drilled with Oil Based Mud", Journal of Petroleum Technology, giugno 1949, pagg. 148-62. Gli strumenti di rilevazione a induzione per pozzi di trivellazione tipicamente comprendono una sonda con una o piu’ bobine trasmittenti e una o piu' bobine riceventi disposte in punti distanziati assialmente. Gli strumenti di rilevazione a induzione per pozzi comprendono anche una sorgente di corrente alternata (AC) condotta attraverso le bobine trasmittenti. La corrente alternata passante attraverso le bobine trasmittenti induce un campo magnetico nella formazione circostante, provocando il flusso di correnti parasite nelle formazioni del terreno. In generale, l'intensità delle correnti parassite è proporzionale alla conducibilità' elettrica (l'inverso della resistività' elettrica) delle formazioni di terreno circondanti lo strumento. Le correnti parassite, a loro volta, inducono un campo magnetico accoppiato alla bobina ricevente, inducendo quindi nella bobina ricevente un segnale di tensione di intensità' e fase dipendente dalle caratteristiche elettriche della formazione adiacente .
Tipicamente, il segnale proveniente dalla bobina ricevente viene inviato a uno o piu' circuiti di rilevazione di fase, ciascuno dei quali genera un segnale proporzionale all'intensità' di quella componente del segnale della bobina ricevente che presenta una particolare e predeterminata fase. Quindi, un tale circuito di rilevazione di fase rileva l'intensità' della componente del segnale della bobina ricevente che è in fase con la corrente trasmessa nella bobina trasmittente. Questo segnale componente è indicato in genere come componente reale o in fase (R). Un secondo circuito di rilevazione di fase comunemente usato negli strumenti di rilevazione a induzione rileva la componente del segnale bobina ricevente che risulta sfasato di 90 gradi rispetto alla corrente del trasmettitore.
Questo secondo segnale componente è indicato in genere come segnale componente in quadratura di fase (X).
Dato che il segnale in uscita dalla bobina ricevente non è in se steso una misura assoluta della conducibilita', ma piuttosto è semplicemente proporzionale alla effettiva conducibilità' della formazione, il segnale in uscita deve essere elaborato per ottenere una rilevazione o tracciato della reale conducibilità' della formazione in funzione della profondità' assiale nel foro. Le piu' moderne analisi teoriche dell'elaborazione delle rilevazioni a induzione sono basate sul lavoro di H.G. Doli riassunto nel suo articolo del 1949. Secondo l'analisi di Doli, la componente in fase del segnale indotto nella bobina ricevente è direttamente proporzionale alla conducibilità della formazione circostante, e la costante di proporzionalità', indicata da Doli come "fattore geometrico", è una funzione della geometria dello strumento riferendosi alla parte della formazione misurata.
Doli calcola quello che indica come "fattore geometrico unitario" che definisce la relazione tra la conducibilità di un cosiddetto "anello di terreno unitario", un anello orizzontale di materiale di formazione omogeneo di forma circolare, con il suo centro sull'asse del foro e con una sezione trasversale quadrata molto piccola, e il segnale di tensione elementare fornito dall'anello di terreno unitario al segnale in fase totale indotto nella bobina ricevente, integrando il fattore geometrico unitario in tutti gli anelli di terreno unitari giacenti entro un piano orizzontale distanziato di una certa distanza assiale z dal centro del sistema di bobine, Doli ha ottenuto il fattore geometrico per un "letto unitario" . Un tracciato di questo fattore geometrico in funzione della distanza assiale dal centro del sistema di bobine fornisce quello che viene comunemente indicato come "fattore geometrico verticale" per lo strumento. Esso è un tracciato accurato della funzione di risposta della sonda che correla la conducibilità' della formazione alle misurazioni di tensione in uscita per lo strumento, assumendo nessuna attenuazione o spostamento di fase del campo magnetico indotto come conseguenza della conducibilità' della formazione circostante.
SFONDO: TECNOLOGIA DI RILEVAZIONE A INDUZIONE
La tecnologia delle rilevazioni a induzione si è evoluta significativamente dalla sua introduzione da parte di Doli. In anni recenti, dispositivi a induzione composti da diverse combinazione complesse di bobine sono stati sostituiti con strumenti con array multipli (vedi p.es. Beard, D.R . et al., "A New, Fully Digital, Full-spectrum Induction Device for Determining Accurate Resistivity with Enhanced Diagnostics and Data Integrity Verification" ; SPWLA 37th Annual Logging Symposium, giugno 1996, Paper B; Beard, D.R., et al., "Practical Applications of a New Multichannel and Fully Digital Spectrum Induction System", SPE Annual Technical Conference and Exhibition, 1996, Paper n. 36504; e Barber, T.D. , et al., "A Multiarray Induction Tool Optimized for Efficient Wellsite Operation", SPE 70th Annual Technical Conference and Exhibition, 1995, Paper n. 30583). Ciascun array è composto da un trasmettitore e da una coppia di bobine riceventi. Questi nuovi dispositivi a induzione sono indicati comunemente come strumenti a induzione del tipo ad array.
Un semplice array a induzione (array a due bobine e array a tre bobine) risponde a tutti i suoi mezzi circostanti, comprese le formazioni, il foro, e le zone di invasione, se presenti. Questa risposta viene degradata da gravi effetti del foro e soffre di una bassa risoluzione verticale e radiale. Per evitare le debolezze degli array a induzione semplici, vengono usate combinazioni di array, per aumentare il contributo di risposta del mezzo di interesse, come una formazione non invasa, e allo stesso tempo ridurre il contributo di risposta del mezzo non di interesse, come il foro. Questo processo, con il quale l'uscita da uno strumento di rilevazione a induzione viene concentrata efficacemente su uno specifico spazio del suo mezzo circostante mentre vengono ammutolite le periferie indesiderate, viene chiamato focalìzzazione .
Gli strumenti di tipo vecchio tentano di focalizzare la risposta dello strumento usando configurazioni accuratamente selezionate di bobine. La focalizzazione è quindi fissata dal progetto dello strumento, ovvero questi strumenti sono "a focalizzazione hardware". Negli strumenti a induzione ad array, le misurazioni provenienti dai diversi array vengono combinate mediante un algoritmo software per ottenere la focalizzazione della risposta di segnale, ovvero questi strumenti sono "a focalizzazione software". Questa elaborazione produce una serie di curve di predeterminata profondità di investigazione, risoluzione verticale e altre caratteristiche 2D ottimizzate .
Usando la focalizzazione su base software, si ottiene una maggiore flessibilità' per la gestione dei diversi ambienti di rilevazione e per creare rilevazioni a induzione piu' affidabili. La qualita' e la precisione delle rilevazioni focalizzate finali pero' dipendono dalla precisione del procedimento di focalizzazione software.
SFONDO: FOCALIZZAZIONE SOFTWARE
L'attuale procedimento di focalizzazione è stato proposto da Barber e Zhou (vedi Barber, T.D. e Rosthal, R.A., "Using a Multiarray Induction Tool to Achieve High-Resolution Logs with Minimum Environmen tal Effects, " SPE 66th Annual Technical Conference and Exhibition, 1991, Paper n. 22725, e Zhou, Q., Beard, D. e Tabrovsky, L., "Numerical Focusing of Induction Logging Measurements", 12th Workshop in Electromagnetic Induction in Earth, August, 1994) ed è indicato qui, come riferimento come "procedimento di focalizzazione convenzionale". Il procedimento di focalizzazione convenzionale può' essere espresso matematicamente come
(1)
dove σai è la rilevazione misurata dall'i-esimo array; Wi è il filtro di focalizzazione; mary è il numero totale di array; e Zmin e Zmax definiscono la finestra di profondità' circondante il punto di emissione .
Teoricamente, il procedimento di focalizzazione software descritto dall'equazione (1) puo' essere fatto discendere dalla Approssimazione di Born (una approssimazione lineare della risposta misurata di un mezzo) e quindi la condizione per l'equazione (1) è l'assunzione di un fondo omogeneo. In pratica, l'attuale procedimento di focalizzazione (procedimento di focalizzazione convenzionale) fornisce rilevazioni focalizzate di buona qualità' quando la conducibilità' della formazione varia con contrasti di valore piccolo fino a moderato tra letti di formazione adiacenti. Pero', quando la conducibilità' della formazione varia con contrasti molto grandi tra le conducibilità', ovvero se la formazione è molto "disomogenea", le rilevazioni focalizzate non sono buone quanto previsto .
SFONDO: DIFETTI CON L'ATTUALE FOCALIZZAZIONE
La causa fondamentale di questo problema consiste nella non linearità' della risposta di induzione rispetto alla conducibilità' della formazione. L'assunto base per l'algoritmo di focalizzazione espresso tramite l'equazione (1) consiste nel fatto che le misurazioni dell'array variano linearmente con la conducibilità' . L'errore dovuto alla violazione di questo assunto di linearita' è chiamato effetto di non linearita'. L'effetto di non linearità' dipende dalla formazione: quanto maggiore è la disomogeneita', tanto piu' forte è l'effetto di non linearità'. L'attuale procedimento di focalizzazione, basato su una risposta di formazione con fondo omogeneo, propaga o addirittura amplifica l'effetto di non linearità'.
In un dato ambiente di rilevazione, la disomogeneità<1 >di una formazione è descritta da numerosi fattori. La stratificazione della formazione contribuisce alla disomogeneita' verticale, che è descritta convenzionalmente dal contrasto Rf/RB, in cui Rf è la resistività' della formazione e Rs è la resistività' della spalla. La disomogeneità' radiale è espressa tramite il contrasto Rf/Rxo e Rxo/Rm, dove Rxo è la resistività' della zona invasa e Rm è la resistività' del fango. Altre disomogeneità' sono introdotte per via della irregolarità' del foro, l'eccentricità' utensile, la deviazione del foro, ecc. Nonostante la moltitudine di fattori, spesso domina la disomogeneità* verticale, in particolare quando il contrasto Rf/Rs è grande.
La funzione di risposta di rilevazione a induzione varia con la disomogeneità' di formazione per via della non linearità' delle misurazioni di induzione. I filtri di focalìzzazione sono progettati sulla base di fattori geometrici di Bora , che equivalgono alle funzioni di risposta con fondo omogeneo. Con filtri cosi progettati e l'equazione (1), l'effetto di non linearità' viene propagato o addirittura amplificato dal processo di focalizzazione, in particolare quando la formazione è disomogenea con un grande contrasto di conducibilità . Quindi, è richiesto un procedimento di focalizzazione migliore, in particolare per l'uso con formazioni disomogenee.
PROCEDIMENTO DI FOCALIZZAZIONE SOFTWARE SULLA
BASE DI UN FONDO DISOMOGENEO PER STRUMENTI DI RILEVAZIONE A INDUZIONE DEL TIPO AD ARRAY
Un procedimento di focalizzazione software per strumenti di rilevazione a induzione del tipo ad array utilizza un modello di formazione di fondo disomogeneo. Utilizzando questo modello di formazione di fondo disomogeneo, la risposta della formazione proveniente dalla misurazione dello strumento a induzione puo' essere suddivisa in due parti: la risposta dovuta a una conducibilità' di fondo disomogeneo, un risposta di fondo, e un determinato "residuo di risposta". La risposta di fondo è costituita dalle misurazioni simulate al computer del modello di fondo disomogeneo. Il residuo di risposta è la differenza tra le misurazioni approssimative e le risposte di fondo.
Un modello di formazione iniziale può essere stimato sulla base delle misurazioni approssimative dell'array oppure delle rilevazioni elaborate e usate come modello di conducibilità' di fondo. Per la risposta di fondo, il risultato di focalizzazione puo' essere ottenuto direttamente usando funzioni bersaglio di focalizzazione invece di applicare la convenzionale elaborazione di focalizzazione . Quindi, il risultato di focalizzazione della risposta di fondo è ideale e privo di qualsiasi effetto di non linearità . La procedura di focalizzazione convenzionale viene applicata al residuo di risposta. La risposta di focalizzazione finale è ottenuta sommando i due risultati di focalizzazione .
Le innovazioni rivelate in diverse forme di realizzazione, offrono uno o piu' di almeno i seguenti vantaggi: grazie alla ampiezza relativamente piccola del residuo di risposta, l'effetto di non linearità' introdotto nel risultato focalizzato risulta molto piccolo. Quindi, l'effetto di non linearita' sul risultato di focalizzazione finale è grandemente ridotto. Quindi, introducendo un modello di fondo di formazione disomogeneo nell'algoritmo di focalizzazione, si ottiene un procedimento di focalizzazione migliorato con una riduzione della propagazione degli effetti di non linearità'.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Le invenzioni rivelate vengono descritte con riferimento ai disegni allegati, che mostrano importanti forme di esempio dell'invenzione e che sono incorporati nella presente specifica come riferimento, in cui:
la fig. 1 mostra un diagramma di flusso dell 'elaborazione di focalizzazione HDIL con incluso il procedimento IBF.
La fig. 2 mostra un diagramma di flusso relativo alla focalizzazione basata su fondo disomogeneo HDIL.
La fig. 3 mostra il modello di formazione Oklahoma e le sue curve HDIL corrette per effetto skin .
La fig. 4 mostra il modello di fondo stimato e le sue HDIL corrette per effetto skin.
La fig. 5 mostra le curve focalizzate calcolate direttamente del modello di formazione di fondo.
La fig. 6 mostra i risultati focalizzati del residuo di risposta.
La fig. 7 mostra il risultato di focalizzazione elaborato con il procedimento di focalizzazione convenzionale.
La fig. 8 mostra i risultati di focalizzazione con il procedimento di focalizzazione basato su fondo disomogeneo (IBF).
La fig. 9 mostra le curve corrispondenti di risoluzione verticale quando viene usato il procedimento di focalizzazione convenzionale.
La fig. 10 mostra le curve corrispondenti di risoluzione verticale quando viene usato il procedimento di focalizzazione basato su fondo disomogeneo.
La fig. 11 mostra uno strumento per rilevazioni per pozzi di trivellazione.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLE FORME DI
REALIZZAZIONE PREFERITE
I numerosi insegnamenti innovativi della presente domanda vengono descritti con particolare riferimento alle forme di realizzazione attualmente preferite (a titolo di esempio non limitativo) .
Definizioni :
Le seguenti sono delle brevi definizioni degli usuali significati di alcuni dei termini tecnici usati nella presente domanda. (Gli esperti del ramo pero' riconosceranno se il contesto richiedo un significato differente). Definizioni aggiuntive possono essere trovate nei dizionari tecnici standard e nelle pubblicazioni.
Foro: un foro circolare stretto e profondo, in particolare realizzato nel terreno per trovare acqua, olio, ecc.
Approssimazione di Born: una approssimazione lineare di una risposta rilevata in un mezzo. Viene considerato un mezzo disomogeneo come fondo piu* una perturbazione. La risposta del mezzo disomogeneo viene di conseguenza considerata essere la risposta del fondo piu' la variazione di risposta provocata dalla perturbazione.
Fattori geometrici di Born: una funzione che correla la perturbazione del mezzo alla variazione di risposta. Essa è normalmente una funzione della posizione spaziale.
Conducibilità': la capacita' di una sostanza (come una formazione) di condurre una corrente elettrica. È l'inverso della resistività'.
Formazione (o formazione rocciosa): strati di terreno con un particolare tipo di roccia o una combinazione di rocce differenti circondanti un foro di trivellazione.
Omogeneo: uniforme; con parti tutte dello stesso tipo.
Induzione: l'instaurazione di una forza elettromotrice e di una corrente in un conduttore mediante variazione del campo magnetico agente sul conduttore .
Rilevazione per induzione di un pozzo di trivellazione: un procedimento per determinare informazioni relative alla conducibilità' di una formazione, inducendo correnti elettriche nella formazione, usando bobine elettriche disposte nel foro di trivellazione.
Disomogeneo: non omogeneo; non uniforme.
Modello Oklahoma: una serie di dati standard usati per misurare le prestazioni.
Resistività' : una misura della resistenza di un materiale compatto a una corrente elettrica passante attraverso il suo volume.
Risposta: la tensione indotta nella bobina ricevente di uno strumento di rilevazione a induzione .
Funzione di risposta: una equazione matematica che mette in relazione la conducibilita' di una formazione con la tensione indotta in una bobina ricevente di uno strumento di rilevazione a induzione .
Effetto spalla: lo spostamento nei dati di conducibilita' misurati dovuto a letti adiacenti. I contributi indesiderati di letti adiacenti danno luogo a una conducibilità' misurata nel letto sottile bersaglio leggermente differente rispetto al valore reale.
Effetto skin: quando la formazione circondante lo strumento è conduttiva, il campo elettromagnetico penetrante nella formazione viene attenuato per via delle perdite resistive dovute a correnti parassite indotte dal campo elettromagnetico nel conduttore. L' "effetto skin" tende, al crescere della conducibilità', a ridurre l'intensita' del segnale di componente in fase indotto nella bobina ricevente. Quindi, in formazioni altamente conduttrici, la funzione di risposta della sonda che mette in relazione la conducibilità' della formazione al segnale misurato in uscita nella bobina ricevente non è strettamente una funzione della geometria dello strumento e della formazione, ovvero, il fattore geometrico verticale dello strumento, ma è anche funzione della conducibilità della formazione.
Correzione di effetto skin: rimozione dell'effetto skin.
Sonda: un assieme per la raccolta di informazioni calato in un ambiente remoto.
Focalizzazione a risoluzione reale (TRF): un procedimento di focalizzazione software che produce una serie di curve focalizzate con caratteristiche bidimensionali ottimizzate e risoluzioni verticali naturali .
Rilevazioni di pozzi di trivellazione: la registrazione di informazioni relative a formazioni geologiche sotterranee, comprese le registrazioni conservate dal trivellatore e le registrazioni relative al fango e all'analisi di taglio, l'analisi del nucleo, test sul gambo di trivellazione, e procedure elettriche, magnetiche, acustiche e radioattive.
PROCEDIMENTO DI FOCALIZZAZIONE BASATO SU FONDO
DISOMOGENEO
Il procedimento di focalizzazione convenzionale descritto dall'equazione (1) può' essere considerato come basato su una conducibilità' di fondo omogeneo zero. Nel procedimento di focalizzazione convenzionale, la funzione di Il filtro Wi(Z') ora si applica a [σai (z-z')-σb (z)] invece che a σaι(Ζ-Ζ'). Dato che il fondo deve essere omogeneo, questa riformulazione può sembrare triviale a un esperto del ramo. Estendendo pero' questa equazione per un fondo disomogeneo si ottiene una differenza.
Una misurazione di un qualsiasi singolo array pup' essere espressa come
(3) in cui σbi (Z) è la risposta del modello di formazione di fondo, σb(Z), che non è necessariamente omogeneo; e [σai (Z)-σbi (Z)] rappresenta la differenza di risposta tra la misurazione e la risposta numerica del modello di formazione di fondo. Ci riferiamo a [σai (Z)-σbi (Z)] come al residuo di risposta.
L'equazione (3) esprime il fatto che la misurazione di induzione può' essere separata in due parti: la risposta dovuta alla distribuzione di conducibilità' di fondo e una componente dovuta al residuo tra la misurazione e questa "risposta di fondo". Con questa separazione, la focalizzazione software delle misurazioni di induzione del tipo ad array puo' essere espressa come
(4) in cui σTRFb indica il risultato di focalizzazione della risposta di fondo.
Il secondo termine è la focalizzazione software del residuo. Una volta che è noto il modello di formazione di fondo, il suo risultato di focalizzazione ideale può' essere determinato direttamente dato un determinato obiettivo o bersaglio di focalizzazione. Questo significa che σTRFb può' essere ottenuto direttamente invece che mediante la procedura di focalizzazione convenzionale. Tipicamente,
σTRFb = σbfm = Target (5)
in cui σbfm indica la conducibilità<1 >del modello di formazione di fondo; e Target indica la funzione di risposta bersaglio della focalizzazione.
Con le equazioni (4) e (5) viene formulato un nuovo procedimento di focalizzazione. Dato che questo procedimento usa un modello di fondo di formazione disomogeneo, esso viene indicato come procedimento di focalizzazione basato su fondo disomogeneo.
Per via del carattere ideale di aTRFb» l'effetto
di non linearità' nella risposta di fondo non si propaga nel risultato di focalizzazione . Quindi, qualsiasi effetto di non linearità' nel risultato di focalizzazione finale è derivato solo dal secondo termine dell'equazione (4), ovvero la risposta di focalizzazione del residuo.
Se il modello di formazione di fondo è il modello di formazione vero, il residuo di risposta è zero. Il risultato di focalizzazione finale σTRF equivale a σTRFb, che è il caso ideale, e in cui l'effetto di non linearità' è completamente rimosso.
Se il modello di formazione di fondo è omogeneo, σTRFb è una costante, uguale alla conducibilità' di fondo σb. Quindi, l'equazione (4) diviene l'equazione (2).
In pratica, è estremamente difficile ottenere il modello di formazione vero. Se si ottiene il modello di formazione vero, d'altro canto, non è piu' richiesta alcuna focalizzazione. In generale, un modello di formazione iniziale puo' essere ottenuto dai risultati di focalizzazione convenzionali. Con questo modello di formazione iniziale come fondo, nella risposta di fondo viene già' presa in considerazione una grande parte della risposta di formazione totale. Rimane un residuo di risposta relativamente piccolo da elaborare con la focalizzazione convenzionale. Quindi, l’effetto di non linearita’ complessivo è in gran parte rimosso migliorando i risultati di focalizzazione finali.
Ovviamente, guanto piu' vicino il modello di formazione di fondo si porta al modello di formazione vero, tanto migliori risultano i risultati della focalizzazione. Un modello di formazione di fondo molto buono può essere ottenuto mediante elaborazione a inversione, che richiede normalmente molto tempo. Fortunatamente, il procedimento di focalizzazione convenzionale produce una ragionevole prima approssimazione, anche quando la conducibilità' della formazione varia con contrasti moderati. Cio' implica che il modello di formazione di fondo non sia necessariamente molto vicino al modello di formazione vero. Esperimenti con dati sintetizzati e dati sul campo mostrano che i semplici modelli iniziali sono adeguati per migliorare i risultati di focalizzazione fino a un livello accettabile.
FORMA DI REALIZZAZIONE ALTERNATIVA:
PROCEDIMENTO ITERATIVO
Quando viene usata una curva per ipotizzare il modello di formazione iniziale, quanto meglio la curva rappresenta il modello di formazione vero, tanto piu' vicino il modello iniziale si trova al modello di formazione vero. L'elaborazione di focalizzazione produce curve che rappresentano meglio la formazione vera rispetto alle misurazioni approssimative degli array. Quindi, se i risultati di focalizzazione vengono usati per la ipotesi iniziale, è possibile ottenere un modello iniziale migliore. Con un migliore modello di fondo di formazione, è possibile ottenere dei migliori risultati di focalizzazione. Quindi, il procedimento di focalizzazione basato su fondo disomogeneo può essere usato in modo iterativo.
IMPLEMENTAZIONE SU COMPUTER E APPLICAZIONE SU
HDIL
Lo strumento per rilevazioni a induzione ad alta definizione (HDIL) (descritto da Beard, D.R., et al. "A New, Fully Digital, Full-spectrum Induction Device for Determining Accurate Resistivity with Enhanced Diagnostics and Data Integrity Verification" ; SPWLA 37th Annual Logging Symposium, giugno 1996, Paper B; Beard, D.R., et al., "Practical Applications of a New Multichannel and Fully Digital Spectrum Induction System", SPE Annual Technical Conference and Exhibition, 1996, Paper n. 36504; e Xiao, J., et al. "A Petrophysics-Based Resolution-Enhancement Technique for Array-Type Induction Logs", SPWLA 39th Annual Logging Symposium, maggio 1998, Paper XX; i quali sono tutti qui incorporati come riferimento) è un tipico strumento di rilevazione a induzione di tipo ad array, che misura la conducibilità' di formazione contemporaneamente con sette array a otto frequenze operative .
Vengono acquisite cinquantasei curve di rilevazione (a componenti reali). Con questa grande quantita' di dati in ingresso, un algoritmo software produce una serie di rilevazioni a induzione di profondità investigativa predeterminata, con risoluzione verticale e altre caratteristiche 2D ottimizzate, tramite i seguenti passaggi :
- Correzione di effetto skin (SEC), riduce le 56 misurazioni a 7 curve indipendenti dalla frequenza;
Correzione foro di trivellazione (TRF), elimina gli effetti ambientali sulle curve SEC;
Focalizzazione a risoluzione reale (TRF), genera 7 curve di profondità' investigativa e simmetria predeterminate, con effetti minimi del foro di trivellazione e in prossimita' del foro di trivellazione;
- Adattamento di risoluzione verticale (VRM), migliora le curve con risoluzioni verticali predeterminate pari a 0,5 piedi, 1 piede, 2 piedi, e/o 4 piedi.
Dato che l'equazione (1) viene usata nella focalizzazione a risoluzione vera, le rilevazioni elaborate finali non presentano una qualità' cosi buona come ci si potrebbe aspettare, in particolare quando la formazione è gravemente disomogenea con grandi contrasti di conducibilità' tra letti di formazioni adiacenti.
NUOVO FLUSSO DI ELABORAZIONE DATI HDIL
Il procedimento di focalizzazione basato su fondo disomogeneo viene implementato e puo' essere usato in sostituzione della convenzionale focalizzazione a risoluzione vera. Assieme ad altre procedure di elaborazione HDIL, viene formulato un nuovo flusso di elaborazione dati HDIL, descritto in fig. 1. Vengono ricevute misurazioni approssimative pre-elaborate (passo 110). Usando lo strumento HDIL descritto da Beard et al., e Xiao et al ., vengono prodotte cinquantasei curve di rilevazione. Quindi, vengono applicate delle correzioni di effetto skin (SEC) sulle misurazioni (passo 120), riducendo le cinquantasei misurazioni a sette curve indipendenti dalla frequenza. Questo passo è seguito da una correzione di foro di trivellazione (passo 130) eseguita sulle misurazioni, che elimina gli effetti ambientali sulle curve SEC. A questo punto, un commutatore opzionale (passo 140), che viene descritto ulteriormente, determina se le misurazioni devono essere elaborate usando la focalizzazione a risoluzione vera convenzionale (TRF) (passo 150) oppure la focalizzazione basata su fondo disomogeneo (IBF) (passo 160). Dopo la focalizzazione (passi 150 e 160) viene eseguita un adattamento di risoluzione verticale (passo 170), per migliorare le curve per risoluzioni verticali predeterminate p.es. di 0,5 piedi, 1 piede, 2 piedi, e/o 4 piedi. Infine, i risultati vengono inviati a un display per l'analisi e/o vengono registrati per ulteriore analisi o elaborazione (passo 180).
FLUSSO DEL PROCEDIMENTO DI FOCALIZZAZIONE
BASATO SU FONDO DISOMOGENEO
Come descritto in precedenza, un commutatore opzionale (passo 140) determina se viene usata la focalizzazione TRF (passo 150) o IBF (passo 160). I dettagli di questa opzione e delle procedure TRF (passo 150) e IBF (passo 160) sono descritti con riferimento alla fig. 2, che mostra un diagramma di flusso del procedimento di focalizzazione basato su fondo disomogeneo. Il primo passo consiste nel acquisire i dati corretti del foro di trivellazione (passo 210) e stimare un modello di formazione iniziale, assumendo il modello iniziale come fondo (passo 220). Quindi, le risposte del fondo vengono simulate al computer (passo 230). Quindi le risposte simulate del fondo vengono corrette per l'effetto skin (passo 240). Quindi, usando i dati corretti del foro di trivellazione (passo 210) e le risposte simulate corrette per effetto skin (passo 240) , viene calcolato il residuo di risposta (passo 260) . Il residuo viene quindi focalizzato usando la procedura TRF (passo 270). Usando la stima del modello di formazione iniziale (passo 220), vengono calcolati i risultati di focalizzazione ideali per il modello di formazione iniziale (passo 250) . Quindi, i risultati focalizzati del residuo vengono combinati con i risultati focalizzati ideali del fondo (passo 280). Questi risultati combinati vengono quindi usati per l'adattamento di risoluzione verticale (passo 290).
PRESTAZIONI
Con il procedimento di focalizzazione basato su fondo disomogeneo (IBF), sono stati verificati il modello Oklahoma e alcuni altri modelli di confronto. In generale, tutti i risultati finali sono migliorati. I test sui dati dal campo mostrano le stesse prestazioni. Usando il modello Oklahoma come esempio, sono mostrati alcuni risultati intermedi e i risultati TRF e VRM finali sono confrontati quando viene eseguita l'elaborazione convenzionale e quando viene eseguito il procedimento di focalizzazione basato su fondo disomogeneo.
La fig. 3 mostra il modello di formazione Oklahoma e le relative curve HDIL corrette per l'effetto skin. Queste curve sono ottenute mediante modellazione diretta e correzione di effetto skin. La fig. 4 mostra il modello di fondo stimato e le relative curve HDIL corrette per effetto skin. Anche con una semplice ipotesi iniziale, il modello di formazione di fondo risulta molto vicino al modello di formazione reale.
La fig. 5 mostra le curve focalizzate calcolate direttamente del modello di formazione di fondo. La fig. 6 mostra i risultati focalizzati del residuo di risposta. Il residuo focalizzato è molto piccolo rispetto alle curve focalizzate del modello di formazione di fondo.
La fig. 7 mostra il risultato della focalizzazione elaborato con il procedimento di focalizzazione convenzionale. La fig. 8 mostra i risultati di focalizzazione con il procedimento di focalizzazione basato su fondo disomogeneo (IBF).
La fig. 9 mostra le curve di adattamento di risoluzione verticale quando viene usato il procedimento di focalizzazione convenzionale, mentre la fig. 10 mostra le curve di adattamento di risoluzione verticale quando viene usato il procedimento di focalizzazione basato su fondo disomogeneo. Confrontando le curve nella fig. 9 e 10, si possono facilmente notare i vantaggi del procedimento di focalizzazione disomogeneo rispetto al procedimento di focalizzazione convenzionale .
Lo schema di focalizzazione convenzionale per strumenti di rilevazione a induzione del tipo ad array assume che le misurazioni degli array si comportino linearmente con la conducibilità .
Questo è un assunto che non vale nelle formazioni disomogenee. I filtri di focalizzazione sono progettati sulla base dei fattori geometrici di Born, che equivalgono alle funzioni di risposta per un fondo omogeneo e mascherano l'effetto di non linearità nella funzione di risposta. L'effetto di non linearità dipende dalla formazione, ovvero quanto maggiore è la disomogeneità', tanto piu' forte è l'effetto di non linearità* . I procedimenti di focalizzazione attuali, basati su un fondo di formazione omogeneo, propagano o addirittura amplificano gli effetti di non linearità*.
Quindi, quando la formazione è disomogenea con grandi contrasti di conducibilita', l'effetto di non linearità viene ulteriormente aggravato nei risultati della focalizzazione.
Con un modello di formazione di fondo disomogeneo, la misurazione di induzione può essere separata in due parti: la risposta dovuta a una distribuzione di conducibilità* di fondo e il residuo tra la misurazione e questa "risposta di fondo" . Per la risposta di fondo, il risultato di focalizzazione puo' essere direttamente ottenuto con funzioni bersaglio di focalizzazione invece che con i processi di focalizzazione convenzionali. Quindi, il risultato della focalizzazione della risolta di fondo è ideale e privo di effetti di non linearita'. Il residuo di risposta viene elaborato tramite la procedura di focalizzazione convenzionale. Per via della ampiezza relativamente piccola del segnale residuo però , l'effetto di non linearità introdotto nel risultato focalizzato è molto piccolo. Quindi, l'effetto di non linearità' sul risultato di focalizzazione finale viene grandemente ridotto.
Un modello di formazione iniziale stimato sulla base di misurazioni di array approssimative o rilevazioni elaborate può' essere usato come conducibilità' di fondo nel procedimento di focalizzazione basato su fondo disomogeneo. Esperimenti con benchmark e dati sul campo mostrano che il modello di formazione iniziale, come una curva quadratica HDIL 20in-TRF, funziona abbastanza bene come modello di formazione di fondo. Si noti che il modello di formazione di fondo non necessariamente deve avvicinarsi al modello di formazione reale per fare si che il procedimento funzioni, ma le prestazioni del procedimento di fecalizzazione basato su fondo disomogeneo migliorano se il modello di formazione di fondo si avvicina maggiormente al modello di formazione reale.
STRUMENTO PER RILEVAZIONI A INDUZIONE
La fig. 11 mostra un esempio di uno strumento 1110 per rilevazioni a induzione in pozzi di trivellazione, adatto per eseguire misurazioni che sono compatibili con i procedimenti di focalizzazione attualmente rivelati. Questo strumento è fornito solo come esempio, e non intende essere una rappresentazione esclusiva di uno strumento per rilevazioni a induzione in pozzi di trivellazione adatto per eseguire i presenti nuovi procedimenti divulgati e quindi non è previsto come una limitazione ai procedimenti qui divulgati. Lo strumento di rilevazione a induzione per pozzi di trivellazione 1110 è disposto in un foro di trivellazione 1102 ricavato attraverso formazioni del terreno. Le formazioni del terreno sono indicate complessivamente con 1106, 1108, 1112 e 1114. Lo strumento 1110 è tipicamente calato nel foro di trivellazione 1102 a una estremita' di un cavo elettrico armato 1122, per mezzo di un verricello 1128 o altro dispositivo simile noto nella tecnica. Uno strumento per rilevazioni a induzione per pozzi di trivellazione che genera adeguati segnali per eseguire i procedimenti della presente invenzione è descritto p.es. nel brevetto US n. 5,452,761 di Beard et al., qui incorporato come riferimento.
Lo strumento 1110 puo' comprendere una unita' di elaborazione di telemetria/segnali 1120 (SPU). La SPU 20 puo' comprendere una sorgente di corrente alternata (non mostrata separatamente) . La corrente alternata viene generalmente condotta attraverso trasmettitori 1116A-1116B disposti sullo strumento 1110. Array di ricevitori 1118A-1118D possono essere disposti in punti assialmente distanziati lungo lo strumento 1110. La SPU 1120 può anche comprendere circuiti riceventi (non mostrati separatamente) collegati ai ricevitori 1118A- 1118D per rilevare le tensioni indotte in ciascuno dei ricevitori 1118A-1118D. La SPU 1120 puo' pure fornire segnali al cavo 1122, corrispondenti all 'ampiezza delle tensioni indotte in ciascuno dei ricevitori 1118A-1118D. Si deve notare che il numero di trasmettitori e ricevitori, e la relativa geometria del trasmettitore e dei ricevitori mostrati nello strumento 1110 non intende essere una limitazione dei presenti procedimenti. Si noti pure che ciascun ricevitore 1118A-1118D può comprendere una singola bobina di filo o bobine multiple collegate elettricamente tra loro per ridurre l'effetto di accoppiamento elettromagnetico diretto con i trasmettitori 1116A-1116B.
Come appare chiaro agli esperti del ramo, la corrente alternata passante attraverso i trasmettitori 1116A-1116B induce correnti parassite nelle formazioni di terreno 1106, 1108, 1112, 1114. Le correnti parassite corrispondono sia all'intensità' della conducibilità' elettrica delle formazioni di terreno 1106, 1108, 1112, 1114 sia alla posizione relativa della particolare formazione di terreno rispetto ai trasmettitori 1116A-1116B. Le correnti parassite a loro volta inducono tensioni nei ricevitori 1118A-1118D, la cui intensità' dipende sia dall'intensità' delle correnti parassite che dalla posizione relativa della formazione di terreno rispetto a ciascun singolo ricevitore 1118A-1118D. Le tensioni indotte in ciascun ricevitore 1118A-1118D corrispondono a una conducibilità' elettrica apparente di tutti i mezzi circondanti lo strumento 1110. I mezzi comprendono le formazioni di terreno 1106, 1108, 1112 e 1114 e il fango di trivellazione 1104 nel foro di trivellazione 1102.
I segnali corrispondenti alle tensioni in ciascun ricevitore 1118A-1118D (generati dalla SPU 1120) possono essere trasmessi lungo il cavo 1122 al sistema elettronico di superficie 1124. Il sistema elettronico di superficie 1124 può comprendere rilevatori (non mostrati) per decodificare i segnali trasmessi dallo strumento 1110, e un computer 1126 per eseguire i presenti nuovi procedimenti divulgati sui segnali trasmessi ad esso.
Secondo una classe divulgata di forme di realizzazione innovative, è previsto: un procedimento per determinare informazioni relative a formazioni di terreno, comprendente: la suddivisione di una osservabile in una componente di fondo e una componente residua, in cui la componente residua è molto inferiore alla componente di fondo; l'ottenimento di una risposta di fondo modellata per detta componente di fondo; la focalizzazione della componente residua per ottenere un residuo focalizzato; e la combinazione della risposta di fondo modellata con il residuo focalizzato ppeerr ootttteenneerree uunnaa osservabile focalizzata.
Secondo un'altra classe divulgata di forme di realizzazione innovative, è previsto: un procedimento di raccolta dati, comprendente: la stima di una risposta di fondo e di un residuo di risposta; l'ottenimento diretto di un fondo focalizzato sulla base della risposta di fondo, usando funzioni bersaglio focalizzate; l'ottenimento di un residuo focalizzato sulla base del residuo di risposta usando un algoritmo di focalizzazione lineare; e la combinazione del fondo focalizzato con il residuo focalizzato per ottenere una risposta focalizzata finale.
Secondo un'altra classe divulgata di forme di realizzazione innovative, è previsto: un procedimento di focalizzazione, comprendente le fasi di: (a) suddivisione di una misurazione in una risposta di fondo e un residuo; (b) focalizzazione del residuo usando tecniche di focalizzazione convenzionali; (c) calcolo di un risultato di focalizzazione ideale usando un modello di fondo disomogeneo e funzioni bersaglio di focalizzazione; (d) combinazione dei risultati delle fasi (b) e (c).
Secondo un'altra classe divulgata di forme di realizzazione innovative, è previsto: un procedimento di determinazione della conducibilita' di formazioni di terreno, comprendente: la stima di un modello di formazione di fondo iniziale; l'ottenimento di una risposta modellata per detto fondo; esecuzione di correzioni per effetto skin per la risposta modellata; calcolo di un residuo di risposta; focalizzazione del residuo usando una focalizzazione a risoluzione reale; calcolo di un risultato focalizzato ideale per detto fondo; combinazione tra i risultati della fase di focalizzazione del residuo e il risultato focalizzato ideale; ed esecuzione di un processo di Adattamento di Risoluzione Verticale, sui risultati combinati .
Secondo un'altra classe divulgata di forme di realizzazione innovative, è previsto: un procedimento di raccolta dati, comprendente: l'acquisizione di una misurazione; la stima di un fondo; la simulazione di una risposta di fondo per detto fondo; il calcolo di un residuo di risposta; la focalizzazione del residuo di risposta con una procedura di focalizzazione; e la combinazione dei risultati della fase di focalizzazione con il risultato del calcolo di focalizzazione della fase di fondo per ottenere una misurazione focalizzata. Secondo un'altra classe divulgata di forme di realizzazione innovative, è previsto: un sistema per eseguire misurazioni geofisiche, comprendente: uno strumento per rilevazioni a induzione per eseguire misurazioni geofisiche con almeno un trasmettitore e almeno un array ricevente; e un dispositivo di calcolo programmato per eseguire una focalizzazione basata su fondo disomogeneo su dette misurazioni ottenute con lo strumento di rilevazione a induzione.
Secondo un’altra classe divulgata di forme di realizzazione innovative, è previsto: un sistema per eseguire misurazioni geofisiche, comprendente: uno strumento di rilevazione a induzione per eseguire misurazioni geofisiche con almeno un trasmettitore e almeno un array ricevente, in cui 1’array ricevente comprende due ricevitori; e un dispositivo di calcolo programmato per suddividere le misurazioni in una prima e in una seconda componente, per focalizzare la prima componente con un primo procedimento di focalizzazione, per focalizzare la seconda componente con un secondo procedimento di focalizzazione, e combinare i risultati dei procedimenti di focalizzazione per produrre una misurazione focalizzata totale.
MODIFICHE E VARIAZIONI
Come apparirà' chiaro agli esperti del ramo, i concetti dell 'invenzione descritti nella presente domanda possono essere modificati e variati entro un enorme campo di applicazioni, e di conseguenza il campo della materia oggetto di brevetto non è limitato a uno qualsiasi degli specifici insegnamenti di esempio forniti.
Anche se descritta principalmente con riferimento alla focalizzazione di rilevazione a induzione per pozzi di trivellazione, con alcune modifiche, come appare ovvio agli esperti del ramo, la metodologia di usare una risposta "di base" piu' un "residuo" puo' pure essere applicata ad altri problemi di elaborazione dati, come l'elaborazione per pozzi deviati e altre elaborazioni di dati utensile .
Anche se descritti principalmente con riferimento all'esplorazione terrestre, i procedimenti qui descritti possono essere ugualmente applicati all'esplorazione marittima.
Inoltre, anche se le misurazioni sono state descritte come utilizzanti input modellati o stimati per il fondo, per il fondo è possibile utilizzare anche altre misurazioni. Tali misurazioni comprendono, senza esserne limitate, le informazioni determinate usando ricerche utilizzando la risonanza magnetica nucleare (NMR).
Inoltre, in un'altra modificazione dei presenti insegnamenti, il procedimento di focalizzazione con fondo disomogeneo può essere usato con iterazioni multiple .
Uno sfondo tecnico generale aggiuntivo, che contribuisce alle conoscenze del ramo degli esperti del ramo relativo alle variazioni e implementazioni, può essere trovato nelle seguenti pubblicazioni, tutte qui incorporate come riferimento: Barber, T.D. e Rosthal, R.A., "Using a Multiarray Induction Tool to Achieve High-Resolution Logs with Minimum Environmental Effects," SPE 66th Annual Technical Conference and Exhibition, 1991, Paper n. 22725, Barber, T.D., et al., "A Multiarray Induction Tool Optimized for Efficient Wellsite Operation", SPE 70th Annual Technical Conference and Exhibition, 1995, Paper n.
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Claims (27)

  1. Rivendicazioni 1. Procedimento per determinare informazioni relative a formazioni di terreno, comprendente: la suddivisione di una osservabile in una componente di fondo e una componente residua, in cui la componente residua è molto inferiore alla componente di fondo; l'ottenimento di una risposta di fondo modellata per detta componente di fondo; la focalizzazione della componente residua per ottenere un residuo focalizzato; e la combinazione della risposta di fondo modellata con il residuo focalizzato per ottenere una osservabile focalizzata.
  2. 2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, in cui l'osservabile è la conducibilita'.
  3. 3. Procedimento secondo la rivendicazione 1, in cui l'osservabile è una misurazione eseguita con uno strumento di rilevazione a induzione.
  4. 4. Procedimento secondo la rivendicazione 1, in cui la componente residua è inferiore alla componente di fondo.
  5. 5. Procedimento secondo la rivendicazione 1, in cui la fase di focalizzazione utilizza un algoritmo di focalizzazione lineare.
  6. 6. Procedimento secondo la rivendicazione 1, in cui la fase di focalizzazione utilizza una focalizzazione a risoluzione reale.
  7. 7. Procedimento secondo la rivendicazione 1, in cui la componente di fondo è ottenuta mediante elaborazione a inversione.
  8. 8. Procedimento secondo la rivendicazione 1, in cui la componente di fondo è ottenuta dai risultati della elaborazione dell'osservabile usando un algoritmo di focalizzazione lineare convenzionale .
  9. 9. Procedimento di raccolta dati, comprendente : la stima di una risposta di fondo e di un residuo di risposta; l'ottenimento diretto di un fondo focalizzato sulla base della risposta di fondo, usando funzioni bersaglio focalizzate; l'ottenimento di un residuo focalizzato sulla base del residuo di risposta usando un algoritmo di focalizzazione lineare; e la combinazione del fondo focalizzato con il residuo focalizzato per ottenere una risposta focalizzata finale.
  10. 10. Procedimento secondo la rivendicazione 9, in cui il residuo di risposta è inferiore alla risposta di fondo.
  11. 11. Procedimento secondo la rivendicazione 9, in cui l'algoritmo di focalizzazione lineare è una focalizzazione a risoluzione reale.
  12. 12. Procedimento secondo la rivendicazione 9, in cui un modello di formazione iniziale stimato sulla base di misurazioni approssimative di array viene usato come risposta di fondo.
  13. 13. Procedimento secondo la rivendicazione 9, in cui la risposta di fondo è ottenuta mediante una simulazione al calcolatore.
  14. 14. Procedimento secondo la rivendicazione 9, in cui la risposta di fondo è ottenuta da un modello di formazione.
  15. 15. Procedimento di focalizzazione, comprendente le fasi di: (a) suddivisione di una misurazione in una risposta di fondo e un residuo; (b) focalizzazione del residuo usando tecniche di focalizzazione convenzionali; (c) calcolo di un risultato di focalizzazione ideale usando un modello di fondo disomogeneo e funzioni bersaglio di focalizzazione; (d) combinazione dei risultati delle fasi (b) e (c).
  16. 16. Procedimento secondo la rivendicazione 15, comprendente inoltre la fase di: (e) utilizzo dei risultati della fase (d) per ottenere una serie di rilevazioni adattate alla risoluzione verticale.
  17. 17. Procedimento di determinazione della conducibilità' di formazioni di terreno, comprendente : la stima di un modello di formazione di fondo iniziale; l'ottenimento di una risposta modellata per detto fondo; esecuzione di correzioni per effetto skin per la risposta modellata; calcolo di un residuo di risposta; focalizzazione del residuo usando una focalizzazione a risoluzione reale; calcolo di un risultato focalizzato ideale per detto fondo; combinazione tra i risultati della fase di focalizzazione del residuo e il risultato focalizzato ideale; ed esecuzione di un processo di Adattamento di Risoluzione Verticale, sui risultati combinati.
  18. Procedimento di raccolta dati comprendente : l'acquisizione di una misurazione; la stima di un fondo; la simulazione di una risposta di fondo per detto fondo; il calcolo di un residuo di risposta; la focalizzazione del residuo di risposta con una procedura di focalizzazione; e la combinazione dei risultati della fase di focalizzazione con il risultato del calcolo di focalizzazione della fase di fondo per ottenere una misurazione focalizzata.
  19. 19. Sistema per eseguire misurazioni geofisiche, comprendente: uno strumento per rilevazioni a induzione per eseguire misurazioni geofisiche con almeno un trasmettitore e almeno un array ricevente; e un dispositivo di calcolo programmato per eseguire una focalizzazione basata su fondo disomogeneo su dette misurazioni ottenute con lo strumento di rilevazione a induzione.
  20. 20. Sistema secondo la rivendicazione 19, in cui il trasmettitore è una bobina attraverso la quale passa una corrente alternata.
  21. 21. Sistema secondo la rivendicazione 19, comprendente inoltre una unita' di elaborazione di telemetria/segnali per trasmettere dette misurazioni dallo strumento di rilevazione a induzione al dispositivo di calcolo.
  22. 22. Sistema secondo la rivendicazione 19, in cui il dispositivo di calcolo è disposto a una certa distanza dallo strumento di rilevazione a induzione .
  23. 23. Sistema secondo la rivendicazione 19, in cui il dispositivo di calcolo è disposto in prossimità' della superficie terrestre.
  24. 24. Sistema per eseguire misurazioni geofisiche, comprendente: uno strumento di rilevazione a induzione per eseguire misurazioni geofisiche con almeno un trasmettitore e almeno un array ricevente, in cui l 'array ricevente comprende due ricevitori; e un dispositivo di calcolo programmato per suddividere le misurazioni in una prima e in una seconda componente, per focalizzare la prima componente con un primo procedimento di focalizzazione, per focalizzare la seconda componente con un secondo procedimento di focalizzazione, e combinare i risultati dei procedimenti di focalizzazione per produrre una misurazione focalizzata totale.
  25. 25. Sistema secondo la rivendicazione 24, in cui il primo procedimento di focalizzazione è un procedimento di focalizzazione lineare.
  26. 26. Sistema secondo la rivendicazione 24, in cui il secondo procedimento di focalizzazione utilizza una funzione risposta bersaglio.
  27. 27. Sistema secondo la rivendicazione 24, in cui la prima componente è inferiore alla seconda componente .
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