ITMC20080047A1 - Ripiano metallico per mobili dotato di una struttura leggera e sottile. - Google Patents

Description

“RIPIANO METALLICO PER MOBILI DOTATO DI UNA STRUTTURA LEGGERA E SOTTILE”.

TESTO DELLA DESCRIZIONE

La presente domanda di brevetto per invenzione industriale ha per oggetto un ripiano metallico per mobili dotato di una struttura leggera e sottile.

Come è noto già da tempo esistono in commercio mobili che impiegano ripiani che adottano una struttura portante metallica, in quanto sostanzialmente costituita da un telaio portante “a cornice”, realizzato in filo metallico, che circoscrive e sostiene il vero e proprio piano di appoggio.

In alcuni casi un simile piano di appoggio è costituito da una lastra in vetro, plastica o metallo, in altri casi è costituito invece da una serie regolarmente distanziata di sottili fili metallici saldati tra i due bracci contrapposti all’anzidetto telaio a cornice.

La notevole diffusione dei ripiani di questo tipo è dipesa dai numerosi pregi che essi possono effettivamente vantare e che risiedono, in particolare, nel loro aspetto accattivante, nella loro grande versatilità e nella loro sostanziale economicità.

A fronte di tali vantaggi non si può tuttavia evitare di menzionare un significativo inconveniente riscontrabile nella tradizionale tecnologia appena descritta.

Tale inconveniente è legato sostanzialmente alla necessità di conferire una notevole robustezza al telaio a cornice adottato negli anzidetti ripiani tradizionali, in assenza della quale i ripiani tenderebbero a flettersi vistosamente (incurvandosi magari nella zona centrale), una volta caricati con oggetti anche relativamente pesanti.

Ebbene ciò che non soddisfa nei ripiani di concezioni tradizionale sono proprio le modalità adottate per irrigidirne i rispettivi telai portanti a cornice, soprattutto in corrispondenza dei due rami longitudinali contrapposti, di certo maggiormente soggetti ad incurvarsi sotto il peso degli oggetti appoggiati sul relativo ripiano.

Talvolta infatti si prevede a saldare un traliccio metallico, disposto di taglio, al di sotto di ciascuno dei rami longitudinali contrapposti del telaio a cornice di un tradizionale ripiano.

In altri caso l’irrigidimento di questi stessi rami longitudinali viene assicurato ottenendo su ciascuno di essi, tramite un’opportuna operazione di piegatura, una sorta di ringhierina, rivolta verso l’alto, capace per altro anche di fungere quale spondina di contenimento degli oggetti depositati sul rispettivo ripiano.

È facile comprendere tuttavia come, in entrambi i casi riferiti, la struttura di un ripiano metallico venga ad essere appesantita, anche dal punto di vista visivo, proprio a causa dell’adozione delle anzidette appendici di irrigidimento di assetto sostanzialmente verticale (il traliccio sottostante nel primo caso, la ringhierina sovrastante nel secondo caso) in corrispondenza degli anzidetti rami longitudinali contrapposti del suo telaio portante a cornice.

Scopo specifico della presente invenzione è infatti quello di realizzare un ripiano dotato di un telaio metallico a cornice capace di vantare rigidità, robustezza e stabilità strutturale al massimo livello, a dispetto del fatto di adottare una struttura estremamente più snella e sottile rispetto a quella degli analoghi manufatti preesistenti.

In particolare la maggiore snellezza e leggerezza del ripiano secondo il trovato deriva proprio dalla totale rinuncia agli anzidetti tralicci o ringhierine di irrigidimento ritenuti sempre del tutto indispensabili nella tecnica anteriore.

Sulla base della presente idea inventiva l’irrigidimento della struttura del ripiano in questione è stato ottenuto prevedendo di montare, l’uno sull’altro, due esemplari del telaio a cornice in filo metallico, con l’interposizione di una serie perimetrale di sottili distanziali, ugualmente metallici.

È come dire, insomma, che il ripiano secondo il trovato sfrutta un telaio perimetrale “doppio”, perfettamente capace, per la sua intrinseca rigidità, di evitare al ripiano medesimo di andare soggetto a qualsiasi indesiderata incurvatura.

Va precisato peraltro che nella versione del trovato che utilizza un ripiano grigliato (formato, cioè, da una serie parallela di fili metallici), le estremità di questi stessi fili metallici vengono saldate tra l’uno e l’altro dei due telai sovrapposti, assolvendo così anche all’anzidetta funzione di distanziali.

Nel caso in cui il ripiano medesimo debba invece essere corredato con una lastra in vetro, metallo o plastica, gli distanziali adottati tra i due ripiani sovrapposti consistono preferibilmente in una serie di sferette metalliche.

È interessante notare che il telaio a cornice che, nell’ambito del ripiano in questione, occupa la posizione sovrastante si rivela anche in grado di assolvere alla funzione di contenimento degli oggetti appoggiati sul ripiano medesimo.

Questi infatti non possono scivolarne al di fuori in maniera incontrollata in quanto costretti a subire inevitabilmente l’interferenza dell’anzidetto secondo telaio in corrispondenza dei bordi perimetrali dell’intero ripiano.

Per maggiore chiarezza esplicativa la descrizione del trovato prosegue con riferimento alla tavola di disegno allegata, avente solo valore illustrativo e non certo limitativo, in cui:

- la figura 1 è una rappresentazione assonometrica del ripiano in questione;

- la figura 2 è una vista in pianta del ripiano medesimo;

- la figura 3 è una vista frontale del suddetto ripiano;

- la figura 4 è una vista laterale dello stesso;

- la figura 5 è un particolare ingrandito di figura 3;

- le figure 1A, 2A, 3A, 4A e 5A sono analoghe alle precedenti ma si riferiscono ad una versione alternativa del trovato, in cui è adottata una lastra di vetro quale piano di appoggio.

Con riferimento alle figure anzidette, il ripiano anzidetto (1) è formato da due identici telai a cornice (2, 3) realizzati in filo metallico e saldati l’uno sull’altro con l’interposizione di una serie di sottili distanziali metallici (4, 40).

Nella versione mostrata nelle figure allegate il trovato (1) adotta un piano grigliato formato da una serie regolare di sottili fili metallici (40), le estremità dei quali sono saldate, da parti opposte, in posizione intermedia tra i bracci longitudinali dei due telai sovrapposti (2, 3), assolvendo così all’anzidetta necessaria funzione di distanziali tra l’uno e l’altro.

La figura 3 ed il relativo particolare ingrandito di figura 5 permettono anche di verificare come il telaio sovrastante (3) adotti le due estremità longitudinali (30) leggermente inclinate verso l’alto.

Questo accorgimento serve a garantire all’intero ripiano (1) una maggiore capacità di contenimento degli oggetti in corrispondenza di questi tratti di estremità ed a favorire l’impugnatura degli stessi in presenza dell’eventuale necessità di montare o smontare il ripiano medesimo (1) dal rispettivo mobile, mantenendolo in un assetto perfettamente orizzontale.

Come anticipato le figure da 1A a 5A mostrano la versione alternativa del trovato, dotata di un piano di appoggio consistente in una lastra di vetro, metallo o plastica (10).

Da tale figura si può verificare come questa lastra (10) sia destinata ad essere appoggiata all’anzidetto doppio telaio perimetrale e, soprattutto, come in questo caso la funzione di distanziali tra il telaio superiore (2) e quello inferiore (3) sia assolta da una serie regolarmente distanziata di sferette (4).

Claims (4)

1. RIVENDICAZIONI 1) Ripiano metallico per mobili dotato di una struttura leggera e sottile, caratterizzato per il fatto di adottare una struttura portante formata da due identici telai a cornice (2, 3) realizzati in filo metallico, saldati l’uno sull’altro con l’interposizione di una serie di sottili distanziali in metallo (4, 40).
2. 2) Ripiano metallico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che gli anzidetti sottili distanziali consistono in altrettante sferette (4).
3. 3) Ripiano metallico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che gli anzidetti sottili distanziali consistono nelle estremità di una serie parallela di fili metallici (40) saldate, da parti opposte, in posizione intermedia tra i rami longitudinali dei due anzidetti telai sovrapposti (2, 3).
4. 4) Ripiano metallico secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che le due estremità longitudinali del telaio sovrastante (2) risultano inclinate verso l’alto.