ITGE20030019U1 - Sistema cromatico - Google Patents

Description

Descrizione dell'invenzione industriale dal titolo: SISTEMA CROMATICO,

DESCRIZIONE

Il sistema cromatico è un insieme stratificato di lastre lucide e trasparenti che serve a fare cambiare colore ad una superfice senza la sostituzione di lastre o pannelli diversi.

Nello schema indicato su TAV. 1 è costituito da due lastre polarizzate (A,B TAV.1) ed un gruppo di una o più lastre di plastica trasparente e lucida (C TAV.1) che può essere per esempio di polipropilene, bachelite od altre sostanze soggette alla reazione cromatica dei polarimetri (A,B TAV.1). Il gruppo di plastica (C TAV.1) è fissato in blocco su uno dei due polarimetri (B TAV.1) con un determinato angolo polare che varia in base al tipo di materiale plastico impiegato; in fine il polarimetro (A TAV.1) è sovrapposto sulla plastica (C TAV.1) e fatto ruotare (come indica la freccia su TAV.1) ottenendo così una copia di colori complementari che variano dallo spessore del materiale plastico (C TAV.1) impiegato .

Prima che esistesse questo sistema, per poter cambiare colore ad una superfice, questa doveva essere sosituita da un altra occupando più spazio (ad esempio una rossa con un'altra blu) e non si poteva realizzare oggetti di fantasia innovativa (ad esempio l'abbellimento di un tavolo da salotto con il sistema cromatico che fa cambiare colore al vetro del piano d'appoggio quando lo si desidera od anche la realizzazione di nuovi soggetti mai pensati prima come ad esempio dischi piatti luminosi da parete con incorporato il sistema cromatico che origina dei disegni che sembrano vivi senza fare uso di lampade colorate intermittenti od anche soprammobili artistici, rompicapi od altro ancora).

Lo scopo di questo sistema è quello di ovviare i problemi appena citati, ovvero:

a) di formare una superfice che cambi colore senza sostituirla con un altra e senza utilizzare altri mezzi costosi come ad esempio un circuito di micro lampadine colorate;

b) di poter inventare oggetti o abbellimenti di fantasia che abbiano la caratteristica di avere delle proprietà apparentemente irreali (per chi non ha studiato la fisica dei polarimetri) ad esempio delle somme di colori sbagliate che, per il nostro sistema visivo, ci incuriosiscono per la loro esistenza.

Da questo sistema (TAV.1) si possono comporre dei meccanismi derivati più complessi (con più di due lastre polarizzate e più lastre di plastica); ne citerò tre esempi:

a) il sistema arcobaleno (TAV.2) è formato da due lastre polarizzate fisse (A TAV.2) con un angolo di rotazione di quarantacinque gradi ed una lastra polarizzata (B TAV.2) in mezzo ad esse che ruota. Attaccata alla lastra polarizzata (B TAV.2) ci sono delle pellicole di plastica (C,D, TAV.2) che coprono interamente le due facce: una (C TAV.2) forma la copia di colori complementari verde e rosa fuxia e l'altra (D TAV.2) i colori giallo arancio e blu celo; quando questa (B TAV.2) ruota, si formano tutti i colori dell'arcobaleno;

b) il mosaico vivo (TAV.3) è formato da due lastre polarizzate (A TAV.3) girevoli con fissato su ogniuna di esse all'interno un mosaico di tasselli di plastica (B TAV.3) di diverso spessore e quando queste girano, simulano un effetto ottico simile ad un mosaico vivo.

c) i disegni colorati su sfondo a tinta unita (TAV.4) hanno la caratteristica di formare somme di colori irreali al momento della loro sovrapposizione (ad esempio un cerchio rosso ed uno blu su sfondo nero, quando si sovrappongono, formano un colore che non è il viola); è costituito da due lastre polarizzate (A TAV.4) con attaccate all' interno di esse alcune figure di plastica (B TAV.4) che non ricoprono interamente la superiice di sfondo (può essere bianca, nera od anche colorata se si aggiunge al sistema (TAV. 4) una pellicola di plastica che ricopra completamente una delle due lastre polarizzate A TAV.4); le due lastre invece di ruotare slittano fra loro (vedi freccia TAV.4) per evitare che lo sfondo cambi colore ottenendo così l'effetto desiderato.

Si tenga presente che queste tre descrizioni (TAV.2, TAV. 3 e TAV.4) sono solo alcuni degli infiniti esempi che sfruttano il principio di base schematizzato su (TAV.1).

Claims (2)

1. RIVENDICAZIONI 1) Questo sistema è fatto con materiale a costo molto contenuto: a) la plastica (polipropilene, bachelite ed altre sostanze ancora) è un materiale molto comune impiegato maggiormente nell'industria alimentare; b) le lastre polarizzate vengono prodotte in grosse quantità dall'industria elettronica (in uno schermo a cristalli liquidi, in genere di valore contenuto, la parte più costosa è il doppio vetro in quanto è un piccolo circuito semiconduttore mentre la lastra polarizzata, essendo un semplice pezzo di plastica con trattamento chimico ad alta temperatura, è la meno costosa) ; 2) è ad alto rendimento visivo in quanto può avere degli effetti ottici apparentemente irreali (vedi descrizione di TAV.4) oppure altri effetti speciali che si possono ottenere utilizzando altre composizioni derivanti dal sistema di base (TAV.1); si consiglia, però, di non usarlo come filtro su una fonte di luce abbagliante e diretta, come ad esempio una lampada ad alto voltaggio non schermata, in quanto perderebbe molto l'effetto desiderato; 3) si pssono ricercare infiniti colori e tonalità (vedi per esempio sistema arcobaleno TAV.2) che nell'industria delle luci, ad esempio, sono difficili da fabbricare con le procedure già conosciute; 4) oltre ad essere utilizzato in forma di infinite composizioni (vedi esempio TAV.2, TAV.3 e TAV.4) può essere utilizzato in qualsiasi campo industriale (arredamento, giocattoli, cancelleria ed altro ancora come orologi, abbellimenti per muri e finestre ed articoli regalo); 5) occupa poco spazio ed elimina completamente la continua sostituzione di lastre e pannelli ad esempio questo sistema si può applicare anche sulle lenti degli occhiali da sole che, oltre a renderle anti - riflesso, le aggiungino la proprietà di cambiare colore quando lo si desidera (in questo caso è consigliato il sistema composto ad arcobaleno schematizzato su TAV.2); 6) qualsiasi sistema più complesso (esempio TAV.
2. 2, TAV.3 e TAV.4 ed altri ancora) di quello di base (TAV.i) è da considerarsi derivato di tale (TAV.1) in quanto può essere scomposto in più sistemi elementari come quello di base (TAV.1); 7) non consuma energia elettrica se non viene applicato un motorino a basso voltaggio per il movimento delle lastre, in quanto questo Sistema sfrutta il principio fisico naturale della polarizzazione; 8) non si deteriora nel tempo se: non viene surriscaldato da luci potenti o le lastre non vengono fatte sfregare fra loro; 9) è atossico in quanto: le lastre polarizzate sono già considerate tali per altri usi industriali (ad esempio per i giochi elettronici portatili da bambini) e la plastica è quella utilizzata per alimenti (vedi rivendicazione (1) ad esempio il polipropilene viene utilizzato per il confezionamento di prodotti alimentari secchi e la bachelite trasparente rigida per quelli freschi da frigo) .