ITFI940234A1 - Attrezzo destinato all'esercizio di ginnastica per la muscolatura ed il legamenti degli arti inferiori - Google Patents

Abstract

L'attrezzo (analogo ai cosiddetti "mini-stepper"), comprende due organi a bilanciere (7, 7) oscillanti coassialmente secondo un asse di oscillazione (X-X) comune e distanziati di una entità sufficientemente superiore alla lunghezza del piede dell'utente; mezzi frenanti (14; 16; 18) per operare almeno su di uno dei detti organi a bilanciere (7, 7) per contrastarne in modo regolabile le oscillazioni nei due sensi opposti; e due elementi a pedana (9, 9) per l'appoggio del piede, ciascuno dei quali si sviluppa fra i due bilancieri (7, 7) per formare con essi un telaio oscillante; ciascuna pedana e impegnata in modo articolalo secondo un rispettivo asse 1ongitudinale (y-y).(Fig. 1).

Description

"ATTREZZO DESTINATO ALL'ESERCIZIO DI GINNASTICA PER LA MUSCOLATURA ED I LEGAMENTI DEGLI ARTI INFERIORI"

DESCRIZIONE

Sono noti attrezzi cosiddetti stepper o "ministepper " - destinati all'esercizio di ginnastica per la muscolatura delle gambe, i quali presentano due pedane che oscillano attorno ad un asse trasversale comune fisso al supporto di appoggio; le due pedane sono contrastate nelle loro oscillazioni, che sono ottenute in opposizione di fase.

Questi attrezzi sono relativamente complessi e in genere dotati di costosi mezzi per contrastare il moto, ed in particolare presentano un moto di oscillazione che fa variare la inclinazione di ciascuna pedana in modo anomalo rispetto al moto, che dovrebbe essere quello naturale per la salita delle scale, che hanno sempre un piano di appoggio orizzontale.

L'invenzione evita questi ed altri inconvenienti degli attrezzi attuali.

Sostanzialmente l'attrezzo in oggetto comprende: due organi a bilanciere oscillanti coassialmente secondo un asse di oscillazione comune giacente piano della simmetria corporea dell'utente, detti due organi a bilanciere essendo distanziati di una entità sufficientemente superiore alla lunghezza del piede dell 'utente;

- mezzi frenanti per operare almeno su di uno dei detti organi a bilanciere, per contrastarne in modo regolabile le oscillazioni nei due sensi opposti; e

- due elementi a pedana per l'appoggio del piede, ciascuno dei quali si sviluppa fra i due bilancieri ed è impegnato ad essi, per cui detti due elementi a pedana si sviluppano parallelamente e simmetricamente da parti opposte di detto asse di oscillazione dei bilancieri. Il complesso dei bilancieri e degli elementi a pedana costituisce un telaio oscillante attorno al suddetto asse di oscillazione.

Vantaggiosamente ciascuno di detti due elementi a pedana è impegnato ai due bilancieri in modo articolato secondo un asse parallelo o sostanzialmente parallelo a quello di oscillazione dei due bilancieri, per cui ciascuna pedana può oscillare indipendentemente dall'altra e rispetto ai due bilancieri; così il piede deve anche essere usato per controllare queste oscillazioni della propria pedana; tali oscillazioni possono tuttavia essere frenate anche da mezzi frenanti analoghi a quelli agenti sui bilancieri.

Gli elementi a pedana possono presentare possibilità di articolazione ai bilancieri in più punti differentemente posizionati in altezza rispetto alla superficie di appoggio del piede sugli elementi a pedana; in questo modo si possono modificare le condizioni di equilibrio trasversale del piede ed il conseguente intervento richiesto alla muscolature. In una soluzione vantaggiosa, ciascuno degli elementi a pedana presenta possibilità di articolazione alternativa al di sopra e/o a livello e/o al di sotto della superficie di appoggio del piede. Addirittura ciascuno degli elementi a pedana può essere realizzato per assumere due assetti ribaltati l'uno rispetto all'altro.

I mezzi frenanti saranno regolabili.

II trovato verrà meglio compreso seguendo la descrizione e l'unito disegno, il quale mostra una pratica esemplificazione non limitativa del trovato stesso. Nel disegno: la

Fig. 1 mostra una vista in pianta dell'attrezzo con alcune parti sezionate; la

Fig. 2 mostra una sezione secondo II-II della Fig.1; la

Fig. 3 mostra una vista dalla linea III-III della Fig.1, con alcune parti sezionate;

Fig. 4 mostra una sezione locale secondo IV-IV della Fig.3; e le

Figg. 5 a 9 mostrano altri assetti possibili e differenti rispetto a quello della Fig.4, per il posizionamento di una pedana rispetto all'asse di articolazione al bilanciere adiacente.

Secondo quanto è illustrato schematicamente nel disegno annesso, con 1 è indicato genericamente un telaio di appoggio dell'attrezzo, che ha uno sviluppo sostanzialmente rettangolare allungato; lungo i due lati minori opposti del detto telaio 1 si sviluppano due supporti 3, ciascuno dei quali atto ad impegnare un perno 5 sviluppantesi secondo un asse longitudinale X-X che corrisponde alla traccia del piano di sezione secondo II-II della Fig.1. Ciascun perno 5 sostiene a sbalzo un corrispondente bilanciere 7; i due bilancieri 7 sono suscettibili di un movimento angolare alternativo solidale. I due bilancieri possono essere collegati fra loro lungo l'asse X-X o possono essere sostenuti da supporti 3 doppi per ottenere un appoggio non a sbalzo dei bilancieri 7 sui supporti 3 stessi e quindi sulla base di appoggio 1.

In posizioni simmetriche rispetto al piano verticale di traccia X-X della Fig.l, le due estremità corrispondent isi dei due bilancieri 7 sostengono in modo articolato un elemento a pedana 9, il quale è suscettibile di oscillare attorno ad un rispettivo asse Y-Y che è parallelo all'asse X-X di oscillazione dei bilancieri 7. In particolare ciascun elemento a pedana è articolato mediante due propri perni 10 coassiali ed opposti sviluppantisi secondo il corrispondente asse Y-Y, con posizionamento anche modificabile rispetto al proprio elemento a pedana 9. Ciascun elemento a pedana 9 presenta una superficie di appoggio per un piede, o meglio due superiici opposte come appresso meglio indicato. I due bilancieri 7 ed i due elementi,a pedana 9 che sono vincolati alle estremità dei detti due bilancieri 7, costituiscono in definitiva un telaio che è oscillante attorno all'asse X-X. Uno almeno dei due bilancieri 7 (quello a sinistra guardando la Fig.1) oppure in alternativa ciascuno dei due bilancieri 7 è corredato di un sistema frenante che ostacola e controlla la resistenza alla oscillazione del bilanciere o del rispettivo bilanciere. In modo molto schematicamente esemplificativo, il bilanciere 7 che si trova a sinistra guardando la Fig.1 appare nel disegno corredato di un disco 12 o di un settore ad esso solidale, sulla periferia del quale disco o settore agisce un freno che schematicamente nel disegno è composto da due pattini frenanti 14, portati da due ganasce 16 articolate alla base 1 e sollecitate l'una verso l'altra in modo registrabile tramite un pomello a vite 18 che tende a sollecitare l'una verso l'altra l'estremità delle due ganasce 16 vantaggiosamente tramite una molla 20 che può essere più o meno caricata mediante l'azione sul pomello a vite 18, per variare l'effetto frenante sul disco o settore 12 solidale ad uno o rispettivamente a ciascuno dei bilancieri 7. Con la registrazione del sistema frenante si ottiene una variazione della resistenza alla oscillazione del bilanciere o di ciascun bilanciere 7 e quindi del telaio costituito dai due bilancieri e dai rispettivi elementi a pedana 9 che sono snodati rispetto ai bilancieri attorno agli assi 10, ma che potrebbero anche essere in certi casi frenati a detti bilancieri in modo più o meno accentuato.

Secondo una possibile forma di attuazione dell'invenzione, ciascuno degli elementi a pedana 9 presenta alle estremità almeno due sedi o più sedi come quelle 12A, 12B, 12C per il perno 10 di articolazione. Inoltre vantaggiosamente ciascun elemento a pedana 9 può presentare due superfici di appoggio 9E e 9F contrapposte, per cui ciascun elemento a pedana 9 può essere posizionato in un verso o nell'altro per presentare all'appoggio del piede la superficie 9E oppure la superficie 9F. Consegue da queste disposizioni delle sedi multiple 12A, 12B, 12C e/o delle doppie pedane 9E, 9F , una possibilità di posizionare differentemente in varie condizioni ed in vari assetti ciascuno dei due elementi a pedana rispetto ai bilancieri. Condizioni differenti di assetto sono mostrate nelle Figg.4 a 9, e queste condizioni consentono di modificare l'equilibrio stabile (distanze I o II fra l'asse y e la superficie di appoggio de1 piede: (Figg. 5 e 6) o instabile (distanze III, IV e V; Figg.7, 8 e 9) o indifferente (differenza zero; Fig.4) che ciascun elementc a pedana può assumere rispetto ai bilancieri. Un equilibrio sostanzialmente indifferente può essere ottenuto facendo coincidere (Fig.4 una delle sedi come quella 12A con la superficie di appoggio 9E (o 9F), mentre in altre posizioni si può avere un equilibrio Instabile - e più o meno instabile - quando si utilizzi una superficie di appoggio che si trovi al di sopra dell'asse di oscillazione Y-Y dell'elemento a pedana rispetto ai bilancieri (Figg. 7, 8, 9 od un equilibrio stabile e più o meno stabile a seconda che si utilizzi una sede 12 per il perno 10 che sia al di sopra e più o meno distante dalla superficie di appoggio utilizzata. Anche le oscillazioni secondo gli assi y-y (come quelle dei bilancieri secondo x-x) possono essere opportunamente frenate, anche in modo regolabile.

L'attrezzo descritto consente chiaramente di poter ottenere spostamenti sincroni ed in opposizione di fase in una direzione sostanzialmente verticale delle superfici di appoggio degli elementi a pedana 9, sempre parallele a loro stesse e quindi senza una inclinazione ciclica in avanti od indietro, che invece è imposta dagli attrezzi tradizionale finora conosciuti; si ottiene così un movimento degli arti inferiori e quindi in particolare del piede, che è molto più simile a quello della salita di una scala che non negli attrezzi precedenti conosciuti, in quanto l'attrezzo in oggetto evita qualunque inclinazione della superficie del piede secondo un asse trasversale più o meno distanziato dalla superficie di appoggio ma pur sempre tale da imporre una inclinazione della detta superficie. Con L'attrezzo in oggetto le pedane si sollevano e si abbassano sempre parallelamente a loro stesse, e l'unica minima variazione è quella della interdistanza - nella proiezione dall'alto - che si verifica fra le due superfici di appoggio degli elementi a pedana 9, a causa della pur limitata inclinazione massima che possono assumere i due bilancieri 7; questa inclinazione massima può essere opportunamente controllata da scontri presenti sulla struttura della base 1 per cooperare con i bilancieri 7, con possibilità anche di regolazione di tale inclinazione massima. Questi scontri non sono illustrati in disegno per praticità, ma sono evidentemente di concezione molto semplice. Inoltre, vantaggiosamente la possibilità di posizionare in modo differente gli elementi a pedana 9 - attorno ai loro assi di oscillazione Y-Y e rispetto ai bilancieri - consente di variare le condizioni di equilibrio delle superfici di appoggio del piede in senso trasversale; è infatti possibile ottenere una variazione della distanza fra l'asse di oscillazione y- y e l'appoggio 9E, come inidcato dalle quota indicate nella Figg.4 a 9 con 0, I, II, III, IV, V. E' quindi possibile fare intervenire in modo differente e variabile a volontà l'arto che appoggia sull'elemento a pedana, per controllare gli spostamenti in senso trasversale di oscillazione, e quindi di far intervenire oltre alla muscolatura anche i legamenti a tutto vantaggio dell'allenamento e della ginnastica che può essere ottenuta con l'attrezzo in oggetto, il quale è proposto inoltre come attrezzo di riabilitazione dei legamenti del piede e del ginocchio.

E' inteso che il disegno non mostra che una esemplificazione data solo quale dimostrazione pratica del trovato, potendo esso trovato variare nelle forme e disposizioni senza peraltro uscire dall'ambito del concetto che informa il trovato stesso. L'eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni aceluse ha lo scopo di facilitare la lettura delle rivendicazioni con riferimento alla descrizione ed al disegno, e non limita l'ambito della protezione rappresentata dalle rivendicazioni.

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1. Un attrezzo destinato all'esercizio di ginnastica per la muscolature ed i legamenti degli arti inferiori, avente scopi analoghi ma perfezionati rispetto a quello dell’attrezzo cosiddetto "stepper" "mini-stepper”, con due pedane oscillanti in opposizione di fase e con mezzi frenanti, caratterizzato dal fatto di comprendere: due organi a bilanciere (7, 7) oscillanti coassialmente secondo un asse di oscillazione (X-X) comune giacente nel piano della simmetria corporea dell'utente,detti due organi a bilanciere (7, 7) essendo distanziati di una entità sufficientemente superiore alla lunghezza del piede dell'utente·, mezzi frenanti (14; 16; 18) per operare almeno su di uno dei detti organi a bilanciere per contrastarne le oscillazioni nei due sensi opposti; e due elementi a pedana (9, 9) per l'appoggio del piede, ciascuno dei quali è sviluppato fra i due bilancieri essendo impegnato ad essi, per cui detti due elementi a pedana [9, 9) si sviluppano parallelamente e simmetricamente da parti opposte di detto asse di oscillazione (X-X) dei bilancieri; il complesso dei bilancieri (7, 7) e degli elementi a pedana (9, 9) costituendo uri telaio oscillante; ciascuno di detti due elementi a pedana (9, 9) essendo impegnato ai due bilancieri (7, 7) in modo articolato secondo un asse (Y-Y) parallelo o sostanzialmente parallelo a quello (X-X) di oscillazione dei due bilancieri (7,7).
2. 2. Attrezzo come da rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che gli elementi a pedana (9,9) presentano possibilità di articolazione ai bilancieri in più punti (12A ,12B ,12C,12E...) differentemente posizionati in altezza rispetto alla superficie di appoggio (9E, 9F) dei piede sugli elementi a pedana (9, 9), per modificare le condizioni di equilibrio trasversale del piede ed il corrispondente intervento richiesto alla muscolatura ed ai legamenti delle articolazioni.
3. 3. Attrezzo come da rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che ciascuno degli elementi a pedana (9, 9) presenta possibilità di articolazione alternativa al di sopra e/o a livello e/o al di sotto della superficie di appoggio (9E, 9F) del piede.
4. 4. Attrezzo come da rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che ciascuno degli elementi a pedana è posizionab i1e in due assetti ribaltati l'uno rispetto all 'altro.
5. 5. Attrezzo come da una almeno delle rivendicazioni 1 a A, caratterizzato dal fatto che una sede per l'asse di oscillazione (Y-Y) di ciascun elemento a pedana (9, 9) rispetto ai due bilancieri (7, 7) è allineata alla o ad una delle superiici di appoggio (9E; 9F).
6. 6. Attrezzo come almeno da rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i mezzi frenanti (14, 16, 18) sono mezzi ad attrito di scorrimento.
7. 7. Attrezzo come almeno da rivendicazione lo 6, caratterizzato dal fatto che i mezzi frenanti sono regolabili .
8. 8. Attrezzo come da una almeno delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi frenanti - anche regolabili - fra i bilancieri (7) e gli elementi a pedana (9).
9. 9. Attrezzo destinato all'esercizio di ginnastica e/o di riabilitazione per la muscolatura ed i legamenti degli arti inferiori; il tutto come sopra descritto e rappresentato per esemplificazione nell'annesso disegno.