ITFI20130180A1 - Un metodo per la produzione di sacchi di plastica attraverso l'avanzamento non continuo di un nastro continuo in plastica e relativo macchinario - Google Patents

Un metodo per la produzione di sacchi di plastica attraverso l'avanzamento non continuo di un nastro continuo in plastica e relativo macchinario

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ITFI20130180A1
ITFI20130180A1 IT000180A ITFI20130180A ITFI20130180A1 IT FI20130180 A1 ITFI20130180 A1 IT FI20130180A1 IT 000180 A IT000180 A IT 000180A IT FI20130180 A ITFI20130180 A IT FI20130180A IT FI20130180 A1 ITFI20130180 A1 IT FI20130180A1
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station
belt
die
cutting
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Luciano Conti
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Amutec S R L Con Socio Unico
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Description

Descrizione a corredo della domanda di brevetto per invenzione industriale dal titolo:
UN METODO PER LA PRODUZIONE DI SACCHI DI PLASTICA
5 ATTRAVERSO L’AVANZAMENTO NON CONTINUO DI UN NASTRO
CONTINUO IN PLASTICA E RELATIVO MACCHINARIO
A nome di:
AMUTEC s.r.l. con Socio Unico, in persona del Legale 10 Rappresentante sig. Conti Luciano, con sede legale in Via Donzelli Da Poneta n. 22, CAP 50020 Greve in Chianti – Fraz. Ferrone (FI), P.I. 04778350480,
rappresentata dall’Ing. Mario Emmi dello Studio Brevetti Turini s.r.l., Via Lamarmora n. 55, CAP 50121 Firenze 15 (FI), iscritto all’Albo Consulenti Brevetti con il n. 1298 B.
Inventore designato: Conti Luciano
Ambito dell’invenzione
La presente invenzione riguarda il settore tecnico 20 relativo ai macchinari della tipologia “start and stop”, e relativo metodo, per la produzione di rotoli di sacchi in plastica partendo da un nastro continuo.
In particolar modo l’invenzione si riferisce ad un innovativo macchinario della tipologia “start and stop”, e 25 relativo metodo, il quale riesce a realizzare la fustellatura del sacchetto, la saldatura e la successiva rimozione della fustellatura garantendo un avvolgimento successivo del nastro molto preciso e riducendo al minimo i rischi di strappi accidentali.
30 Brevi cenni alla tecnica nota
Sono oramai da tempo noti i macchinari per la produzione di buste e sacchi in plastica.
In accordo alla tecnica nota è prevista una sezione di svolgitura attraverso cui viene srotolata una bobina in materiale plastico che andrà a formare i sacchetti. Attraverso apposite sezioni di taglio, il nastro continuo viene suddiviso in uno o più nastri, o piste, i quali, ogni uno, costituisce il rotolo di buste che si vuole 5 produrre. In tal caso si parla dunque di macchina a più piste, intendendosi per piste il numero di nastri lavorati. I nastri passano dunque in una sezione di saldatura la quale opera una chiusura del nastro in modo tale da chiudere il fondo di un sacchetto e la testa del 10 sacchetto precedente o successivo. E’ inoltre prevista l’operazione di fustellatura che prevede di fatto la realizzazione di una sezione chiusa intagliata, ad esempio con lame a dente di sega e/o continue, la quale viene così rimossa. In questo modo, a seguito di rimozione della 15 fustellatura (detta anche toppa in gergo tecnico) si vengono a formare i manici e l’imboccatura del sacchetto stesso.
Tale operazione, sopra descritta in modo molto generale, può essere effettuata con macchinari della 20 tipologia “start and stop” oppure con macchinari continui, ovvero in cui il nastro non viene mai fermato. Le due grandi tipologie di macchine sopra esposte sono profondamente diverse tra loro strutturalmente in quanto lavorano secondo due concetti profondamente diversi e 25 diametralmente opposti tra loro. In un caso, macchina start and stop, il nastro viene fermato quando ad esempio si deve effettuare su di esso una lavorazione di fustellatura e/o saldatura. Il grande vantaggio è che si ha un’elevata precisione di lavorazione e non sono 30 richiesti particolari sistemi di sincronizzazione.
Ovviamente, la resa di prodotto è generalmente un po’ più bassa. Di contro, le macchine in continuo, ovvero le macchine in cui il nastro avanza senza mai essere fermato, hanno una resa maggiore ma sono strutturalmente molto più complesse in quanto devono integrare sistemi di sincronizzazione complessi ed è necessario un controllore che vari, durante l’avanzamento del nastro, il tensionamento a seguito della formazione della saldatura 5 (in particolare deve essere abbassato il tensionamento per evitare strappi accidentali sulla linea di saldatura). Inoltre gli apparati che fisicamente operano saldatura e/o fustellatura sono completamente diversi da quelli utilizzati in macchinari della tipologia “start and stop” 10 in quanto, mentre nei macchinari “star/stop” è sufficiente una traslazione verso il sottostante nastro “fermo”, i secondi devono essere in grado anche di “inseguire” il nastro che trasla e contestualmente esplicare la lavorazione (saldatura e/o fustellatura).
15 Una macchina della tipologia start/stop è ad esempio descritta nel brevetto Italiano MI2009A000430 a nome della MOBERT S.R.L.
La domanda descrive una macchina in cui vi è un’unica sezione provvista di una barra saldante e di una 20 barra di fustellatura. La barra di fustellatura è di fatto una barra traslante verticalmente verso il sottostante nastro e che monta delle lame fisse le quali tagliano un’area chiusa di nastro la quale, quando rimossa, genera la formazione dei manici e dell’imboccatura al sacchetto.
25 Alla stessa maniera la barra saldante è una barra che trasla verso il sottostante nastro e che monta una testa che opera la saldatura del nastro in modo tale da formare la testa di un sacco e il fondo del nastro successivo.
Quando il nastro continuo arriva nella sezione di 30 fustellatura e saldatura, il nastro viene “arrestato” in modo tale che sia la barra saldante che quella di fustellatura possono essere abbassate sul nastro in modo tale da creare la toppa (ovvero la fustella) e la saldatura che forma il fondo di un sacchetto e la testa del sacchetto successivo o precedente.
Il sistema di arresto del nastro prevede un carrello su cui sono montati dei rulli di passaggio del nastro. Il concetto è quello di far traslare il carrello nel verso 5 opposto all’avanzamento del nastro e con stessa velocità.
In questo modo la velocità assoluta del nastro rispetto alla fustella e alla saldatrice è nulla, pur il nastro essendo alimentato all’origine in continuo.
Ciò premesso, il suddetto brevetto descrive una 10 asportazione della fustellatura attraverso una campana di aspirazione situata esattamente sotto la fustella stessa. In tal maniera non appena la fustella ritaglia l’area di fustellatura nel nastro, questa viene subito aspirata ed asportata dalla campana sottostante.
15 Il problema tecnico di tale soluzione è che in uscita da detta sezione di fustellatura/saldatura, il nastro deve percorrere un tratto non indifferente (anche di diversi metri) prima di giungere nella sua sezione di avvolgitura dove le/la piste/a vengono avvolte per la 20 formazione dei rotoli, ad esempio intorno a delle anime di avvolgimento. Il nastro continuo in uscita dalla sezione di saldatura/fustellatura è adesso privo di un’area interna costituente la toppa rimossa. In tal senso, a seconda del tensionamento complessivo del nastro, questo 25 può deformarsi, ad esempio strizzarsi e diminuire la sua larghezza, rischiando di inficiare l’avvolgimento successivo. Nella maggioranza dei casi, dunque, l’avvolgimento non avviene in maniera corretta e si ottengono rotoli di nastro che vanno scartati. Inoltre vi 30 è anche un rischio di strappo accidentale lungo la linea trasversale di pretaglio o strappo proprio perché viene a mancare il supporto della toppa precedentemente asportata.
Sintesi dell’invenzione
È quindi è scopo della presente invenzione fornire un macchinario della tipologia start/stop, e relativo metodo, per la produzione di rotoli di buste in plastica, che risolva almeno in parte i suddetti inconvenienti tecnici.
5 In particolare è scopo della presente invenzione fornire un macchinario, e relativo metodo, in cui l’asportazione della fustellatura sia tale da non causare problematiche di avvolgimento successivo del nastro o strappi accidentali lungo la linea di pretaglio, per cui 10 riducendo notevolmente anche gli scarti di prodotto.
Questi e altri scopi sono dunque ottenuti attraverso il presente macchinario, e relativo metodo, per la lavorazione di un nastro (500) continuo in plastica per la formazione di rotoli di buste, in accordo alla 15 rivendicazione 1.
Il macchinario (250, 260) comprende:
− Una stazione di fustellatura (251), formante un passaggio per l’alimentazione del nastro continuo, e comprendente almeno una barra (251) mobile verso il 20 passaggio del nastro (500) e provvista di una o più lame configurate per creare un’area (102) di fustellatura sul nastro;
− Una stazione di saldatura (252) formante un passaggio per l’alimentazione del nastro continuo e comprendente 25 almeno una barra saldante (252) mobile verso il passaggio del nastro e configurata per operare una saldatura sul nastro;
− Mezzi (300) per fermare l’alimentazione del nastro almeno in corrispondenza della stazione di fustellatura e 30 almeno in corrispondenza della stazione di saldatura.
In accordo all’invenzione, le lame sono configurate in modo tale per cui l’area di fustellatura (102) ottenibile sul nastro risulta delimitata, almeno in parte, con linee (105, 105’, 107) costituite da tratti di materiale continuo con il nastro intervallate da tratti privi di materiale, in modo tale per cui la fustellatura realizzata rimane unita al nastro in uscita da dette stazioni.
5 In questo modo, durante l’avanzamento del nastro verso la successiva sezione di avvolgitura, i rischi di deformazione del materiale e di strappi accidentali sono ridotti al minimo in quanto, di fatto, il nastro è ancora integro.
10 E’ dunque prevista una successiva sezione (260) di asportazione della fustellatura (102) la quale, in accordo all’invenzione, è posta a valle di detta stazione di fustellatura (251) e della stazione di saldatura (252).
In questo modo si riesce a mantenere integro il 15 nastro sino a quando, giunto quasi a ridosso della stazione di avvolgitura, si prevede l’asportazione della toppa.
Vantaggiosamente le lame della stazione di fustellatura (251) possono essere dentellate in modo tale 20 per cui tutte le linee (105, 105’, 107) delimitanti l’area di fustellatura risultano costituite da tratti di materiale coerente al nastro intervallati da tratti privi di materiale.
Vantaggiosamente la stazione di saldatura (252) e la 25 stazione di fustellatura (251) possono essere predisposte su una stessa sezione (250) di saldatura/fustellatura.
Vantaggiosamente sia la barra saldante (252) della stazione di saldatura e sia la barra di fustellatura (251) della stazione di fustellatura sono traslabili 30 verticalmente verso il percorso di alimentazione del nastro.
Vantaggiosamente la barra saldante (252) della stazione di saldatura e la barra di fustellatura (251) della stazione di fustellatura sono controllate in modo tale da traslare contemporaneamente.
Vantaggiosamente la distanza tra la stazione di saldatura e la stazione di fustellatura è regolabile a distanze diverse.
5 Questo consente di lavorare agevolmente diversi formati.
Vantaggiosamente la sezione (260) di asportazione della fustellatura (102) comprende almeno due rulli (264, 265) controrotanti e cooperanti con una pluralità di dita 10 (262) reciprocabili verso detti rulli in modo tale da spingere l’area (102) di fustellatura tra i due rulli contro-rotanti.
In questo modo i due rulli afferrano la toppa e la strappano via.
15 Vantaggiosamente è ulteriormente previsto un dispositivo di traino (700) posto a valle della sezione (260) di asportazione della fustellatura e in ingresso ad una sezione di avvolgitura.
Vantaggiosamente è ulteriormente previsto un 20 controllore programmato in modo tale che nel tratto di nastro compreso tra detto dispositivo di traino (700) e detta sezione (260) di asportazione della fustellatura vi sia presente una sola linea di pre-taglio o nessuna linea di pre-taglio.
25 Questa soluzione ha il vantaggio di ridurre al minimo i rischi di strappo accidentale, pur avendo un traino che agevola l’avanzamento del nastro entro la sezione di avvolgitura con il corretto valore di tensionamento.
E’ anche qui descritto un metodo per la lavorazione 30 di un nastro (500) continuo in plastica per la formazione di rotoli di buste e comprendente le operazioni di:
− Alimentazione del nastro verso una stazione di fustellatura (251) ed una stazione di saldatura (252) e realizzazione di un’area (102) di fustellatura e di una saldatura (104) sul nastro, detta fase di fustellatura e saldatura essendo effettuate con il nastro fermo almeno rispetto alla stazione di saldatura e alla stazione di fustellatura.
5 In accordo all’invenzione, l’operazione di formazione della fustellatura è tale per cui l’area di fustellatura (102) ottenuta sul nastro risulta delimitata, almeno in parte, con linee (105, 105’, 107) continue di materiale intervallate da tratti privi di materiale, in modo tale 10 che la fustellatura rimanga unita al nastro. Inoltre è prevista una successiva fase di asportazione della fustellatura in una sezione (260) di asportazione della fustellatura (102) la quale è posta a valle di detta stazione di formazione della fustellatura e della stazione 15 di saldatura.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e i vantaggi della presente macchina, e relativo metodo, secondo l’invenzione, risulteranno più chiaramente con la 20 descrizione che segue di alcune sue forme realizzative, fatte a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni annessi, in cui:
− La figura 1 mostra una porzione di nastro e le lavorazioni su di essa effettuate. In particolare sono 25 mostrate in successione la formazione della fustella 102 nella fase a), la successiva saldatura posizionata a cavallo della linea di strappo trasversale 103 del nastro nella fase b) ed infine la rimozione della fustella 102 nella fase c). Si nota che nella fase b la fustellatura è 30 a monte della linea di pretaglio 103 rispetto al verso di avanzamento A del nastro;
− La figura 1_Bis introduce un’ulteriore soluzione di lavorazione in cui si procede alla fustellatura nella fase a). La successiva fase b) realizza la saldatura che, in questo caso a differenza di figura 1, si troverà però posizionata a valle della linea di strappo 103 sempre secondo il verso di avanzamento A del nastro. In questo modo, a differenza della soluzione di figura 1, il rotolo 5 finale ottenuto si srotolerà, in uso, a partire dal fondo del sacchetto e non dal manico come da figura 1. Questa soluzione di lavorazione è facilmente ottenibile regolando opportunamente le distanze tra barra saldante e quella di fustellatura;
10 − La figura 1_A_Bis mostra il medesimo nastro di figura 1 il quale viene lavorato invertendo fisicamente la posizione della stazione di fustellatura con quella di saldatura. In particolare la figura mostra la fase a) di formazione delle due linee di saldatura a monte e a valle 15 della linea di strappo o pretaglio 103, la formazione della fustellatura nella fase b) ed infine la rimozione della fustellatura nella fase c;
− La figura 2 è una vista laterale complessiva della linea di produzione;
20 − La figura 3 mostra un dettaglio della sola sezione di fustellatura e saldatura;
− La figura 4 mostra un esempio di una porzione di nastro lavorato in accordo alla sezione di figura 4;
− Le figure 5 e 6 mostrano schematicamente un esempio di 25 sistema utilizzato per annullare la velocità di scorrimento del nastro rispetto alla sezione di saldatura/fustellatura al momento in cui è necessario operare dette lavorazioni;
− Le figura 7 estrapola in vista frontale la stazione di 30 fustellatura e quella di saldatura;
− La figura 8 mostra una vista assonometrica della sezione di saldatura/fustellatura ed evidenzia la stazione di saldatura e quella di fustellatura;
− La figura 9 e la figura 10 mostrano due viste assonometriche della successiva sezione adibita alla rimozione della toppa;
− La figura 11 mostra una vista in sezione sempre relativa alla sezione di asportazione della toppa ed 5 evidenzia un successivo traino 700 posto all’ingresso di una sezione di avvolgitura del nastro.
Descrizione di una forma realizzativa preferita La figura 1 descrive un nastro 100 per la formazione di rotoli di sacchetti in plastica.
10 La figura evidenzia una freccia A che è indicativa di un possibile verso di percorrenza o alimentazione di detto nastro in un macchinario di seguito descritto, durante la sua fase di lavorazione. In tal modo, in riferimento al nastro rappresentato, è possibile 15 evidenziare una fase a) di lavorazione in cui avviene la formazione della fustellatura 102. Successivamente, la fustella 102 formata, per via dello scorrimento del nastro, passa nella stazione di saldatura che forma la linea di strappo trasversale 103 e le due linee di 20 saldatura 104, a monte e a valle della linea di strappo 103 (fase b). Successivamente, nell’ultima fase c, il nastro passa in una apposita sezione di rimozione della fustellatura 102 e che, come evidenziato sempre in figura 1, determina la formazione dei manici 110 e crea 25 l’imboccatura 115 al sacchetto.
La fustellatura è formata da un’area delimitata da linee. E’ ovvio che la fustellatura possa avere qualsiasi forma. Ad esempio, in modo non limitativo, la fustellatura di figura 1 è formata da due linee longitudinali 107 e da 30 due linee trasversali 105 e 105’.
La linea trasversale 105’ coincide inoltre con la linea di strappo 103.
Le linee delimitanti la fustellatura sono, in accordo alla presente invenzione, linee di strappo formate non da un taglio continuo ma bensì, come sempre mostrato in figura 1, da linee continue e coerenti con il nastro e alternate a tratti tagliati. Come chiarito nel seguito, la fustellatura così descritta è dunque ottenibile con una 5 lama dentellata che riproduce la forma della fustellatura (ovvero più o meno una lama richiusa a forma di quadrato nel caso di figura 1 o altre forme) e la quale viene abbassata sul nastro al fine di inciderlo. I denti penetrano nel nastro per cui forandolo in punti a cui 10 seguono tratti continui di materiale. I denti ovviamente penetrano attraverso l’intero spessore del nastro. In alternativa la lama può anche essere liscia e interrotta da tagli trasversali.
Come chiarito nel seguito la realizzazione di una 15 fustellatura, interamente delimitata da linee costituite da materiale continuo con il nastro e interrotte da tratti privi di materiale, ha il vantaggio di mantenere la toppa unita con il resto del nastro e consentirne l’asportazione in una successiva sezione posta a valle delle stazioni che 20 operano la saldatura e la fustellatura. In particolare detta sezione di asportazione della fustellatura è a monte di una stazione di avvolgimento ed oltretutto posta il più vicino possibile alla stessa stazione di avvolgimento del nastro. In questo modo, durante il percorso che va dalla 25 sezione di formazione della toppa alla stazione di avvolgimento, le deformazioni del nastro sono ridotte al minimo ed è dunque garantito un miglior avvolgimento. Questo perché tale tratto è di fatto percorso con il nastro ancora integro, ovvero non privato della toppa come 30 in arte nota descritta. Anche il rischio di strappo accidentale lungo le linee di pretaglio 103 è adesso molto ridotto.
Sebbene la configurazione preferita dell’invenzione descriva una fustellatura (o toppa che dir si voglia) limitata da lati “indentellati” (ovvero in cui il materiale continuo si alterna a fori o tratti privi di materiale), sarebbe anche possibile una soluzione in cui almeno due lati contrapposti, o comunque almeno una parte 5 dell’intera fustellatura (ad esempio nel caso di fustellatura circolare) sono “indentellati” e i rimanenti invece costituiti da un taglio netto. In questo modo la toppa continua a rimanere unita con il nastro anche se il suo contributo ad equilibrare il tensionamento agente sul 10 nastro, e dunque la sua deformazione, è ridotto rispetto al caso precedente.
Ciò premesso la figura 2, in modo non limitativo, mostra una vista complessiva di una linea di produzione.
In particolare si evidenzia una stazione di 15 svolgitura 200, attraverso cui una bobina 210 di nastro in plastica viene svolta lungo la linea di produzione.
Il nastro viene alimentato attraverso le altre sezioni poste in successione e attraverso cui il nastro viene suddiviso in una o più piste, ogni una formante i 20 rotoli di buste.
In particolare sono evidenziate le sezioni 220, 230 e 240 le quali sono rispettivamente il gruppo taglio e saldatura che forma le piste partendo dalla bobina iniziale, il gruppo soffiettatore ed un traino addizionale 25 per controllare la tensione del nastro. Tali sezioni sono ovviamente ben note nello stato della tecnica e per tal motivo non verranno qui ulteriormente dettagliate.
La figura 3 evidenzia la sezione 250, oggetto dell’invenzione, la quale viene di seguito dettagliata e 30 nella quale vengono effettuate le due fasi a) e b) di lavorazione rappresentate in figura 1 e 1_Bis.
Come detto per l’ottenimento della lavorazione come da figura 1_A_Bis è invece necessario invertire le posizioni della stazione di saldatura e fustellatura.
Tale sezione, mostrata in forma ingrandita in figura 3, prevede una stazione di fustellatura 251 ed una stazione di saldatura 252. La figura mostra per chiarezza anche il verso A di avanzamento del nastro per coerenza 5 con la figura 1 e 1_Bis.
Il nastro che passa, e descritto in figura 1 e 1 Bis, viene dunque fermato nella stazione 250 affinché si possa realizzare su di esso la fustellatura e la saldatura nel tratto compreso tra la stazione di fustellatura e 10 saldatura, ottenendo una lavorazione come quella di figura 4 (caso di figura 1 e di figura 1_Bis). La formazione della saldatura e fustellatura avviene dunque attraverso l’abbassamento delle due barre di saldatura e fustellatura quando il nastro viene fermato sotto dette stazioni.
15 Successivamente alla formazione della saldatura e della fustellatura il nastro riparte, avanzando di una quantità predefinita, in modo tale da fermarsi nuovamente e ripetere ciclicamente l’operazione descritta.
In accordo ad una configurazione preferita di 20 funzionamento di tale sezione, l’operazione di saldatura e fustellatura avviene dunque contestualmente, ovvero in una singola fase. In particolare, come subito di seguito chiarito, il nastro viene fermato in corrispondenza di detta sezione 250 e contestualmente si ha l’abbassamento 25 sia della barra saldante e sia della barra di fustellatura che monta la lama che forma la fustellatura, realizzando in una singola fase entrambe le due lavorazioni, come indicato in figura 4. Di fatto, dunque, quelle che sono le fasi a) e b) avvengono contestualmente.
30 In questo modo si ha il vantaggio di velocizzare l’operazione di formatura della saldatura e della fustellatura in una macchina che opera con la modalità start/stop.
Ovviamente, sia la barra saldante che la barra di fustellatura, sono comandate con motori indipendenti e controllati e gestiti attraverso apposito software. In tal senso nulla vieterebbe di azionare in tempi diversi la barra saldante e la barra di fustellatura, ad esempio 5 prima la fustellatura e poi la saldatura o viceversa.
Si nota inoltre come, nel caso di abbassamento contestuale della barra saldante e della barra di fustellatura, in realtà l’abbassamento della barra saldante anticipa di qualche frazione di secondo 10 l’abbassamento della fustella. Questo perché la barra saldante ha bisogno di qualche istante di contatto con il sottostante nastro per realizzare la saldatura, a differenza della lama che immediatamente incide il nastro. In tal senso, nella presente domanda di brevetto, con il 15 termine di abbassamento contestuale di barra saldante e di barra di fustellatura si include ovviamente anche il caso in cui detti abbassamenti non partono esattamente nello stesso istante ma sono sfasati tra loro di qualche millesimo di secondo.
20 Come detto, la sezione di saldatura e fustellatura opera in condizioni di “start and stop” nel senso che il nastro viene fermato quando in ingresso alla sezione 250. Il sistema che consente l’arresto del nastro è predisposto sotto le stazioni di fustellatura 251 e saldatura 252 25 nella sezione 250 che le prevede.
Il sistema, seppur di per se noto da tempo, viene dettagliato in figura 5 ed in figura 6.
La figura 5 e la figura 6 estrapolano il carrello 300 su cui sono montati due rulli 310 di passaggio nastro 30 500. Il carrello 300, comprendente i suddetti rulli 310, è dunque rigidamente traslabile orizzontalmente rispetto al telaio della sezione 250 ove montato. Ad esempio la figura 3 mostra con la numerazione 255 dei rulli di guida inseriti entro delle asole ricavate nel telaio e che servono a permettere al carrello 300 di traslare avanti ed indietro su guide comandate da cinghie. La figura 5 e la figura 6 sono delle schematizzazioni semplificate in quando schematizzano una sola stazione di saldatura 251 5 ma, ovviamente, la cosa è identica nel caso di presenza anche della stazione di fustellatura o viceversa come indicato dalla figura 3.
In accordo all’invenzione, quando è necessario operare la saldatura e la fustellatura, il carrello 300 10 trasla in verso opposto rispetto al verso di avanzamento del nastro 500 e ad una velocità uguale in modulo. Il risultato sarà quello per cui la velocità assoluta del nastro, rispetto alla stazione di saldatura e fustellatura sovrastanti, è nulla. In tal maniera di fatto il nastro 15 viene mantenuto fermo, nonostante l’alimentazione sia a monte continua, durante l’operazione di abbassamento della barra di saldatura e quella di fustellatura. Ciò consente dunque di ottenere una precisa saldatura e fustellatura. Al termine dell’operazione il carrello trasla in verso 20 opposto riportandosi nella configurazione iniziale di figura 5 e consentendo dunque al nastro di recuperare il tratto perso. Il nastro può adesso riprendere ad avanzare normalmente sino al successivo blocco. L’operazione si ripete ciclicamente ad ogni fustellatura/saldatura da 25 operare.
L’abbassamento contestuale della barra di saldatura e fustellatura ha dunque anche il vantaggio di evitare di dover azionare il carrello 300 per due volte consecutive, ovvero una per operare la saldatura e successivamente per 30 operare la fustellatura o viceversa.
Continuando nella descrizione strutturale dell’invenzione, la figura 7 e la figura 8 dettagliano la stazione di fustellatura e quella di saldatura.
La stazione di fustellatura comprende una barra 251 traslabile verticalmente verso il nastro (vedi verso di freccia in figura 7) e che monta una lama, preferibilmente una singola lama, conformata secondo il profilo della toppa 102 da realizzare. La lama è dentellata o continua 5 ed è applicabile alla barra in modo amovibile con sistemi di fissaggio ben noti, quali ad esempio viti di fissaggio. La lama può essere composta anche da più pezzi di lame separate.
La stazione di saldatura 252 è invece formata da una 10 barra saldante, anch’essa traslabile verticalmente verso il basso e sincronizzata con l’abbassamento della barra di fustellatura attraverso dei motori indipendenti.
La barra saldante è anche regolabile in distanza rispetto alla barra di fustellatura, e viceversa, in modo 15 tale da poter regolare varie misure di formato del sacchetto e/o diverse lavorazioni (vedi figura 1 e figura 1_bis). A tal scopo è previsto un binario di scorrimento su cui far scorrere barra saldante e/o quella di fustellatura per poi fissare la posizione selezionata, ad 20 esempio con morse di blocco, viti e similari.
Le stesse barre saldanti e di fustellatura sono smontabili e rimontabili in posizione invertita (ovvero uno a posto dell’altra) in modo tale da ottenere una lavorazione come quella di figura 1_A_Bis.
25 Le suddette lame che formano la fustellatura e la linea di strappo trasversale 103, possono essere montate interamente nella sezione di fustellatura o in parte nella sezione di fustellatura ed in parte nella sezione di saldatura. Ad esempio i tratti trasversali di lama che 30 servono a completare il taglio 103 di figura 1, ovvero il tratto che và dagli estremi del taglio 105’ all’estremità del nastro, sono ad esempio applicabili alla barra di saldatura. Tuttavia la soluzione con tutte le lame nella sezione di fustellatura è preferibile in quanto è molto più precisa dato che il nastro, quando giunge nella stazione di saldatura, potrebbe essersi spostato sia lateralmente che longitudinalmente, per cui inficiando la posizione reale del pretaglio finale.
5 Come mostrato in figura 3 la sezione 250 comprende contestualmente sia la stazione di formatura della fustellatura 251 sia la stazione di saldatura 252. Questa soluzione semplifica notevolmente la struttura della macchina e la sua compattezza e consente, con un unico 10 sistema 300, di bloccare il nastro sotto dette stazioni per effettuare saldatura e fustellatura in una unica fase.
Continuando nella descrizione strutturale dell’invenzione, la figura 9 mostra la stazione successiva 260 di rimozione della fustellatura.
15 Tale stazione prevede una barra 261 su cui sono montate una pluralità di dita 262. La barra è incernierata ai suoi due estremi 263 (la figura 9 ne visualizza uno solo di detti due estremi) al telaio della sezione 260. L’incernieramento è tale per cui la barra può ruotare di 20 una certa angolazione intorno al suo asse in un verso e nel verso opposto. A tal scopo è previsto un apposito motore (non mostrato in figura per semplicità) che comanda tale rotazione o oscillazione intorno all’asse. In tal maniera le suddette dita 262 sono trascinate in rotazione 25 rispetto all’asse della barra 261 su cui fissate, per cui sollevando ed abbassando le loro estremità. Le dita sono conformate in modo tale da inserire almeno le loro estremità entro due rulli controrotanti, ovvero i rulli 264 e 265 meglio evidenziati in figura 10. In particolare 30 il rullo 264 prevede apposite scanalature che consentono l’inserimento del dito senza contatto fisico tra il rullo rotante e il dito stesso.
Come evidenziato nella figura 11, il nastro passa sotto le dita 262 le quali sono controllate in modo tale da abbassarsi in corrispondenza del raggiungimento di posizione della toppa al di sotto delle dita e consentirne l’asportazione attraverso i due rulli contro-rotanti. I rulli afferrano così una porzione della toppa spinta dalle 5 dita e la asportano trappandola via lungo le linee di pretaglio.
Le dita sono sincronizzate dunque con il passaggio delle toppe ricavate nel nastro durante lo scorrimento del nastro.
10 Al di sotto dei suddetti rulli controrotanti è prevista una campana 600 di raccolta attraverso cui vengono aspirate le toppe rimosse (attraverso una pompa di aspirazione) ed indirizzate con apposita conduttura verso un’area di raccolta.
15 Sempre come mostrato in figura 11, a valle dei detta sezione di asportazione della fustellatura, e a monte della sezione di avvolgitura, è presente un dispositivo di traino 700 comprendente due rulli (701, 702) controrotanti e che agevolano il tiro del nastro tra di essi passante. 20 Il rullo 702 di tale traino è quello motorizzato, mentre l’altro 701 è trascinato, ed agevolano il tiro sino alla successiva stazione di avvolgimento.
Durante la lavorazione descritta, lo stato di tensione complessivo nella linea, in particolare nella 25 sezione di saldatura e fustellatura, è un valore di bassa tensione. Questo ha il vantaggio di ridurre i rischi di strappo accidentale e deformazione con conseguente indebolimento della saldatura.
La motorizzazione che comanda uno dei due rulli 30 (264, 265) contro-rotanti di asportazione della toppa è tale per cui la velocità di rotazione di tale rullo è maggiore rispetto a quella del rullo di traino 702 del nastro. Questo perché è possibile in questo modo effettuare uno strappo veloce e repentino della toppa lungo le sue linee di pretaglio.
E’ da notare che il presente macchinario prevede ulteriormente un controllore programmato con apposito software in modo tale per cui l’azionamento delle dita 5 parte quando la toppa è al di sotto delle dita. Non vengono dunque implementati complessi sistemi meccanici di individuazione della posizione della toppa (quali ad esempio fotocellule o sistemi a scintilla) ma il software effettua un calcolo basato sulla velocità di avanzamento 10 del nastro (V) e sul formato lavorato, in particolare la lunghezza di ogni sacchetto e dunque la distanza tra due linee trasversali 103 successive. In questo modo il software riesce a calcolare il momento in cui, durante l’alimentazione del nastro, bisogna fare reciprocare il 15 dito per asportare la toppa.
Vantaggiosamente, sebbene gli “istanti utili” per asportare la toppa sarebbero diversi (ovvero quell’intervallo di tempo necessario alla toppa, che ha una certa lunghezza, di completare il suo passaggio sotto 20 le dita), il software seleziona quell’istante (T) in cui nessuna linea trasversale 103 risulta all’interno del tratto di percorso tra i rulli (264, 265) di strappo e la sezione di traino 700, se si lavora il formato di figura 1_Bis. Nel caso di formato di figura 1, il software 25 seleziona quel tempo di attivazione delle dita in cui è presente solo una linea di pretaglio 103 all’interno tra il traino e lo strappo, ovvero la linea di strappo coincidente con una linea della toppa da asportare. Questo ha il vantaggio di ridurre al minimo i rischi di strappo 30 accidentale del nastro lungo la linea trasversale 103 durante la rimozione della toppa.
Nella presente descrizione con il termine “start and stop” si intende, in modo generale, un blocco dell’avanzamento del nastro il quale può avvenire contestualmente nella intera linea di produzione o solo in una specifica sezione della linea.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un macchinario (250, 260) per la lavorazione di un 5 nastro (500) continuo in plastica per la formazione di rotoli di buste e comprendente: − Una stazione di fustellatura (251), formante un passaggio per l’alimentazione del nastro continuo, e comprendente almeno una barra (251) mobile verso il 10 passaggio del nastro (500) e provvista di una o più lame configurate per creare un’area (102) di fustellatura sul nastro; − Una stazione di saldatura (252) formante un passaggio per l’alimentazione del nastro continuo e 15 comprendente almeno una barra saldante (252) mobile verso il passaggio del nastro e configurata per operare una saldatura sul nastro; − Mezzi (300) per fermare l’alimentazione del nastro almeno in corrispondenza della stazione di 20 fustellatura e almeno in corrispondenza della stazione di saldatura; Caratterizzato dal fatto che dette lame sono configurate in modo tale per cui l’area di fustellatura (102) ottenibile sul nastro risulta 25 delimitata, almeno in parte, con linee (105, 105’, 107) costituite da tratti di materiale continuo con il nastro intervallate da tratti privi di materiale, in modo tale per cui la fustellatura realizzata rimane unita al nastro, ed in cui è prevista una successiva 30 sezione (260) di asportazione della fustellatura (102) la quale è posta a valle di detta stazione di fustellatura (251) e della stazione di saldatura (252).
  2. 2. Un macchinario, secondo la rivendicazione 1, in cui dette lame della stazione di fustellatura (251) sono dentellate in modo tale per cui tutte le linee (105, 105’, 107) delimitanti l’area di fustellatura 5 risultano costituite da tratti di materiale coerente al nastro intervallati da tratti privi di materiale.
  3. 3. Un macchinario, secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui la stazione di saldatura (252) e la stazione di 10 fustellatura (251) sono predisposte su una stessa sezione (250) di saldatura/fustellatura.
  4. 4. Un macchinario, secondo una o più rivendicazioni precedenti, in cui sia la barra saldante (252) della 15 stazione di saldatura e sia la barra di fustellatura (251) della stazione di fustellatura sono traslabili verticalmente verso il percorso di alimentazione del nastro. 20
  5. 5. Un macchinario, secondo una o più rivendicazioni precedenti, in cui la barra saldante (252) della stazione di saldatura e la barra di fustellatura (251) della stazione di fustellatura sono controllate in modo tale da traslare contemporaneamente. 25
  6. 6. Un macchinario, secondo una o più rivendicazioni precedenti, in cui la distanza tra la stazione di saldatura e la stazione di fustellatura è regolabile a 30 distanze diverse.
  7. 7. Un macchinario, secondo una o più rivendicazioni precedenti, in cui la sezione (260) di asportazione della fustellatura (102) comprende almeno due rulli 35 (264, 265) controrotanti e cooperanti con una pluralità di dita (262) reciprocabili verso detti rulli in modo tale da spingere l’area (102) di fustellatura tra i due rulli contro-rotanti. 5
  8. 8. Un macchinario, secondo la rivendicazione 7, in cui è ulteriormente previsto un dispositivo di traino (700) posto a valle della sezione (260) di asportazione della fustellatura e in ingresso ad una sezione di avvolgitura. 10
  9. 9. Un macchinario, secondo una o più rivendicazioni precedenti, in cui è ulteriormente previsto un controllore programmato in modo tale che nel tratto di nastro compreso tra detto dispositivo di traino (700) 15 e detta sezione (260) di asportazione della fustellatura vi sia presente una sola linea di pretaglio o nessuna linea di pretaglio.
  10. 10. Un metodo per la lavorazione di un nastro (500) 20 continuo in plastica per la formazione di rotoli di buste e comprendente le operazioni di: − Alimentazione del nastro verso una stazione di fustellatura (251) ed una stazione di saldatura (252) e realizzazione di un’area (102) di fustellatura e di 25 una saldatura (104) sul nastro, detta fase di fustellatura e saldatura essendo effettuate con il nastro fermo almeno rispetto alla stazione di saldatura e alla stazione di fustellatura; Caratterizzato dal fatto che detta operazione di 30 formazione della fustellatura è tale per cui l’area di fustellatura (102) ottenuta sul nastro risulta delimitata, almeno in parte, con linee (105, 105’, 107) continue di materiale intervallate da tratti privi di materiale, in modo tale che la fustellatura 35 rimanga unita al nastro, ed in cui è prevista una successiva fase di asportazione della fustellatura in una sezione (260) di asportazione della fustellatura (102) la quale è posta a valle di detta stazione di formazione della fustellatura e della stazione di 5 saldatura. 10 15 20 25 30
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