ITFI20110139A1 - "salvagoccia in materiale cartaceo" - Google Patents

Description

SALVAGOCCIA IN MATERIALE CARTACEO

Ambito dell’invenzione

La presente invenzione riguarda il settore tecnico inerente i dispositivi salva-goccia applicabili esternamente al collo delle bottiglie per impedire alla goccia di scivolare lungo la bottiglia stessa una volta versato il liquido in essa contenuto.

In particolare la presente invenzione si riferisce ad un dispositivo salva-goccia in materiale assorbente particolarmente versatile, funzionale e di basso costo.

Brevi cenni alla tecnica nota

Sono da tempo note varie tipologie di dispositivi salva-goccia i quali interrompono lo scivolamento della goccia lungo il corpo della bottiglia una volta che questa si à ̈ venuta a formare.

Uno di tali dispositivi prevede un collare di tipo metallico il quale à ̈ internamente rivestito con un materiale spugnoso di predeterminato spessore. Tale materiale, ad esempio lana, fibre spugnose o similari, ha il compito di assorbire il liquido e, per tal motivo, il suo spessore à ̈ dell’ordine anche dei 5mm o più. Il collare viene dunque applicato al collo della bottiglia sino a quando non si blocca in una posizione di interferenza meccanica contro il diametro del collo di bottiglia stesso. A questo punto il collare, grazie a detta interferenza meccanica, à ̈ impedito dallo scivolare via anche quando la bottiglia viene ribaltata sotto sopra per versare il liquido e, al contempo, l’eventuale goccia che scivola dalla imboccatura della bottiglia lungo il collo incontra nel suo percorso il materiale spugnoso del collare venendone assorbita.

Tale dispositivo à ̈ tuttavia piuttosto costoso dato che prevede una lavorazione di un materiale duro (ad esempio metallo o legno) a forma di anello a cui collegare internamente il materiale spugnoso. In tal senso deve necessariamente essere utilizzato più volte, anche su bottiglie diverse. Ciò implica che, a lungo andare, lo stesso risulta male odorante a causa di tutto il liquido assorbito e ristagnato nel materiale spugnoso.

Altre soluzioni sono in campi tecnici diversi ovvero quelli dei dosatori, i quali si limitano, per quanto possibile, a prevenire la formazione della goccia piuttosto che assorbirla. A solo titolo di esempio, una soluzione particolarmente economica e semplice prevede l’uso di un foglio di materiale sottile in modo tale da risultare ben flessibile (spessore ben al di sotto del millimetro) e rivestito da uno strato di materiale non assorbente del liquido. Il foglio viene dunque ripiegato in modo tale da formare un cilindro (ovvero ripiegato in modo da essere similare ad una cannuccia molto corta) e viene inserito entro l’imboccatura della bottiglia. Di fatto si viene a formare una sorta di versatore usa e getta che limita la formazione di goccia dato che il suo spessore in punta à ̈ estremamente sottile.

Tuttavia, nel caso in cui la goccia si venga a formare ugualmente, la stessa non verrà ostacolata in alcun modo lungo il suo percorso, eccetto quando non si accoppi a tale dosatore un anello come quello sopra descritto.

Inoltre tale foglio ripiegato a cannuccia deve mantenersi in posizione entro l’imboccatura della bottiglia senza ricadere entro la bottiglia stessa o essere espulso fuori da essa durante la fuoriuscita del liquido versato. Tuttavia l’unico vincolo à ̈ costituito dall’azione di ritorno elastico del materiale ripiegato a forma di cilindro e che tende a riportare il foglio in forma piana. E’ evidente come, nel caso di un versamento del liquido al di fuori della bottiglia particolarmente vorticoso, la pressione di uscita può causare l’espulsione del foglio.

Inoltre tale foglio, per poter essere inserito, deve essere arrotolato con le dita ed inserito manualmente. Il contatto manuale può trasmettere agenti patogeni che possono diffondersi facilmente nel liquido durante l’uscita dello stesso.

Sintesi dell’invenzione

È quindi scopo della presente invenzione fornire un innovativo dispositivo salva-goccia 1 che risolva almeno in parte i suddetti inconvenienti tecnici.

In particolare à ̈ scopo della presente invenzione fornire un dispositivo salva-goccia 1 che risulti funzionale ma, al contempo, facilmente producibile e di basso costo.

E’ anche scopo della presente invenzione fornire un dispositivo salva-goccia che, oltre ad essere funzionale, risulti anche particolarmente igienico.

Questi e altri scopi sono ottenuti dal presente dispositivo salva-goccia 1 in accordo alla rivendicazione 1.

Il dispositivo salva-goccia (1), in accordo all’invenzione, à ̈ realizzato attraverso un elemento in forma sostanzialmente di nastro (2) flessibile, il cui nastro, oltretutto, à ̈ realizzato in un materiale che assorbe i liquidi, ad esempio materiale cartaceo.

In tal maniera il salva-goccia risulta di facile realizzazione e, dunque, particolarmente economico al punto tale da poter essere destinato ad un uso di tipo “disposable†(mono-uso).

Il mono-uso garantisce una elevata igiene.

In particolare detto elemento in nastro (2) à ̈ ulteriormente provvisto di mezzi di connessione (3) in modo tale da poterlo richiudere su se stesso in forma anulare. In questa maniera può essere facilmente applicato intorno al collo della bottiglia (10) rimanendovi in posizione ed assorbire così tutte le eventuali gocce discendenti dalla bottiglia.

E’ dunque evidente come un salva-goccia così fatto raggiunga tutti gli obiettivi prefissati dall’invenzione essendo lo stesso, di fatto, di facile applicazione intorno alla bottiglia, molto funzionale, di basso costo produttivo e particolarmente igienico.

Ulteriori vantaggi sono desumibili dalle rivendicazioni dipendenti.

Breve descrizione dei disegni

Ulteriori caratteristiche e i vantaggi del presente dispositivo salva-goccia, secondo l’invenzione, risulteranno più chiaramente con la descrizione che segue di alcune forme realizzative, fatte a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni annessi, in cui:

- La figura 1 mostra una vista dall’alto del salva goccia predisposto in pianta;

- La figura 2 mostra una vista frontale del salva goccia in accordo all’invenzione;

- Le figure 3 e 4 mostrano sempre il salva goccia in accordo all’invenzione con un ritaglio decorativo degli estremi;

- Le figure dalla 5 alla 7 mostrano la sua applicazione ad un collo di bottiglia.

Descrizione di alcune forme realizzative preferite La figura 1 mostra una schematizzazione del presente dispositivo salva goccia in accordo all’invenzione.

Il salva-goccia, oggetto dell’invenzione, à ̈ in forma di nastro 2 il quale à ̈ in materiale atto ad assorbire i liquidi.

In tal senso, preferibilmente, il nastro viene realizzato in materiale cartaceo in grado di assorbire le gocce di liquido senza però sfaldarsi.

In particolare, à ̈ ideale l’uso di un foglio di cartoncino sottile composto da una percentuale compresa tra 70% e 80% di cellulosa e tra 20% e 30% di cotone. Queste percentuali, particolarmente quella all’80% di cellulosa e 20% di cotone, consentono il raggiungimento di un buon compromesso tra la resistenza del cartoncino e la sua capacità di assorbire gocce che possono colare giù dalla bottiglia senza però sfaldarsi, almeno sino allo svuotamento della bottiglia stessa.

Oltretutto, in aggiunta, queste percentuali rientrano nella categoria riciclabile tra carta e cartone.

Infatti il cotone, eventualmente anche in percentuali diverse da quelle suddette, conferisce al cartoncino le proprietà di assorbimento del liquido.

Tali capacità di assorbimento e flessibilità, naturalmente, dipendono anche dallo spessore del cartoncino stesso il quale, generalmente, può mantenersi al di sotto del millimetro o raggiungere la dimensione del millimetro.

Durante il processo produttivo, il cartoncino si ritaglia in forma di nastro 2 di lunghezza tale da poter avvolgere il collo di una bottiglia standard di vino o spumante normalmente in commercio.

L’altezza del nastro può essere variabile ma, generalmente, sono selezionate altezze dell’ordine di circa 3cm o 4cm in modo tale da ricoprire sostanzialmente la parte di collo rettilinea della bottiglia senza raggiungere l’area sottostante svasata del corpo della bottiglia stessa (vedi ad esempio la figura 7) la quale sarebbe causa di una mancata aderenza del nastro intorno al collo stesso.

Come sempre mostrato schematicamente in figura 1, il nastro 2 prevede poi dei mezzi di connessione 3 in modo tale da poterlo richiudere anularmente su se stesso intorno al collo di bottiglia.

In una prima possibile soluzione dell’invenzione preferita, tali mezzi di connessione sono ottenuti praticando due semplici intagli trasversali 3 in prossimità delle estremità del nastro. Gli intagli attraversano trasversalmente solo in parte l’altezza del nastro e sono contrapposti nel senso che un intaglio parte dal lato superiore 2’ mentre l’altro parte dal lato opposto 2’’. Gli intagli, come meglio dettagliato nel seguito, sono tali da potersi inserire l’uno sull’altro consentendo di richiudere anularmente il nastro su se stesso.

Questa soluzione à ̈ particolarmente semplice ed economica.

In una seconda soluzione costruttiva, sebbene non particolarmente economica, si può prevedere, al posto degli intagli, l’applicazione di materiale in velcro in corrispondenza degli estremi.

Il velcro, come ben noto, à ̈ un materiale utilizzato per le chiusure perché realizza la presa attraverso la struttura del materiale stesso formato da micro-fibre e micro-anelli che in maniera casuale si impegnano l’uno nell’altro.

Altre soluzioni persino più costose potrebbero prevedere addirittura degli accoppiamenti ad incastro del tipo a “clip†o materiale adesivo (ad esempio uno strato sottile di nastro bi-adesivo applicato in corrispondenza di una estremità del nastro 2).

Continuando nella descrizione di figura 1, il nastro 2 prevede poi una sorta di becco 4 predisposto preferibilmente in posizione di simmetria trasversale.

Il becco preferibilmente viene ritagliato dallo stesso cartoncino di partenza del nastro in modo tale da formare un corpo unico con il nastro e risultare molto flessibile. Questo, oltretutto, semplifica notevolmente il processo produttivo.

In tal maniera, in uso, il becco può essere ripiegato verso l’esterno della bottiglia in modo tale da formare di fatto una sorta di tegola sporgente dalla bottiglia atta a raccogliere anche le gocce che zampillano a distanza dalla stessa durante il versamento del liquido.

Sempre la figura 1 e la figura 2 mostrano poi una sorta di improntazione centrale 5 (similarmente ad una fisarmonica) formata da una serie di linee trasversali in alto-basso rilievo. Le stesse possono essere ricavata su una sola faccia del nastro o, eventualmente, anche su entrambe le facce. Questa improntazione à ̈ facilmente ottenibile pressando a freddo, sotto apposita pressa sagomata, la porzione 5 di nastro specifica.

Tale improntazione ha una funzionalità molto importante nel senso che rende particolarmente elastico il nastro stesso consentendo un suo relativo allungamento ed accorciamento. In questa maniera il nastro riesce ad adattarsi bene a diametri di bottiglie diverse. Inoltre tale improntazione rende in quella zona il salva goccia maggiormente assorbente.

La figura 2 mostra in vista A lo spessore del nastro (il quale à ̈ stato in questo caso volutamente aumentato e portato fuori scala al solo scopo di chiarezza descrittiva) e tale improntazione 5.

La figura 3 mostra una soluzione identica a quella descritta in figura 1 e figura 2 eccetto per il fatto che le estremità del nastro sono ritagliate in modo tale da riprodurre delle ali di farfalla. Questo, come ad esempio mostrato in figura 6, conferisce un gradevole effetto estetico al salva-goccia stesso che bene si sposa con la bottiglia in uso, soprattutto nel caso di bottiglie di vino prestigioso.

La figura 4 meglio dettaglia l’area centrale 5 descritta in figura 1 e formata da una pluralità di incisioni trasversali.

Come dunque mostrato in figura 5, in uso tale nastro 2 viene avvolto a forma di collare, o anularmente, intorno al collo della bottiglia accavallando gli intagli l’uno entro l’altro sino a quando un intaglio penetra entro quello opposto completamente. In questa configurazione, come mostrato in figura 7 il nastro 2 risulta perfettamente predisposto intorno al collo della bottiglia.

Come detto, il becco 4 può essere ripiegato esternamente dal corpo bottiglia in modo tale da bloccare anche le eventuali gocce che, invece di scivolare, zampillano via dalla bottiglia.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Un dispositivo salva-goccia (1) configurato per poter avvolgere esternamente il collo di una bottiglia (10) e caratterizzato dal fatto di comprendere un elemento in forma sostanzialmente di nastro (2) flessibile e in materiale atto ad assorbire il liquido, detto elemento in nastro (2) essendo ulteriormente provvisto di mezzi di connessione (3) per consentire di richiuderlo su se stesso in forma anulare in modo tale che possa avvolgere esternamente il collo della bottiglia (10).
2. 2. Un dispositivo salva-goccia (1), secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di connessione (3) comprendono due intagli trasversali (3) ricavati in prossimità degli estremi del nastro (2) e contrapposti in modo tale che un intaglio si possa accavallare sull’intaglio opposto.
3. 3. Un dispositivo salva-goccia (1), secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di connessione (3) comprendono a scelta: - Un elemento a velcro applicato sostanzialmente ai due estremi del nastro; - Un elemento adesivo applicato almeno in corrispondenza di un estremo del nastro (2).
4. 4. Un dispositivo salva-goccia (1), secondo una o più rivendicazioni precedenti, in cui l’elemento in forma di nastro (2) prevede una improntazione (5) formata da una pluralità di linee trasversali (5) in basso e alto rilievo predisposte almeno su di una sua faccia del nastro (2).
5. 5. Un dispositivo salva-goccia (1), secondo una o più rivendicazioni precedenti, in cui l’elemento a nastro (2) ha una forma tale da prevedere una estremità (4) a forma di becco (4) flessibile rispetto al nastro (2).
6. 6. Un dispositivo salva-goccia (1), secondo la rivendicazione 5, in cui l’estremità a forma di becco (4) à ̈ ricavata in un area di simmetria trasversale del nastro.
7. 7. Un dispositivo salva-goccia (1), secondo una o più rivendicazioni precedenti, in cui l’elemento in forma di nastro (2) à ̈ in materiale cartaceo.
8. 8. Un dispositivo salva-goccia (1), secondo la rivendicazione 7, in cui il materiale cartaceo à ̈ composto di cellulosa per una percentuale compresa in un range tra 70% e 80% e di cotone per un rimanente range tra il 20% e il 30% e, preferibilmente, composto per circa 80% di cellulosa e circa il rimanente 20% in cotone.
9. 9. Un metodo per la realizzazione di un salva-goccia (1) comprendente le operazioni di: - Predisposizione di un foglio di cartoncino flessibile composto da cellulosa e cotone; - Ritaglio del cartoncino in forma di nastro (2); - Realizzazione di due intagli (3) contrapposti in prossimità degli estremi del nastro (2) in modo tale che attraverso detti intagli (3) il nastro (2) possa essere richiuso anularmente intorno al collo di una bottiglia.
10. 10. Un metodo, secondo la rivendicazione 1, in cui detta operazione di ritaglio del nastro à ̈ tale da formare ulteriormente un becco (4) sporgente da un lato del nastro ed in cui, ulteriormente, à ̈ prevista l’operazione di stampaggio a freddo del nastro sotto una pressa in modo tale da realizzare una improntazione (5) costituita da una pluralità di linee trasversali.