ITCA20080020A1 - Securejob - Google Patents

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ITCA20080020A1
ITCA20080020A1 ITCA20080020A ITCA20080020A1 IT CA20080020 A1 ITCA20080020 A1 IT CA20080020A1 IT CA20080020 A ITCA20080020 A IT CA20080020A IT CA20080020 A1 ITCA20080020 A1 IT CA20080020A1
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work
safety
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correct
central computer
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Inventor
Pietro Panunzio
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Pietro Panunzio
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Descrizione
Dell’invenzione industriale avente titolo:
“Securejob”
Il modello di utilità oggetto della presente richiesta di brevetto consiste in un miglioramento dei sistemi di sicurezza sul lavoro.
E’ costituito da circuiti di trasmissione, ricezione, rilevamento di frequenze che interagendo tra di loro costringono gli addetti e operai che stanno svolgendo un lavoro pericoloso ad indossare gli strumenti di protezione. L’uso corretto di questi sistemi di protezione è monitorato in tempo reale dal software “SECUREJOB” che ne controlla l’utilizzo appropriato e costringe gli addetti ai lavori a utilizzare gli strumenti di protezione.
Il sistema, nella tavola ( 1 ) disegno 1 è costituito da un circuito ( T ) che può essere posizionato in qualunque strumento di protezione e in questo esempio nel casco ( A ) che riceve un segnale dagli altri oggetti necessari alla sicurezza, per esempio da una cintura di sicurezza anticaduta, (B) dagli occhiali (C) dalle scarpe antinfortunistica (D) o altri accessori, ad esempio guanti e dopo avere ricevuto il segnale dagli altri oggetti indossati trasmette il segnale ad un computer centrale, per esempio posizionato in ufficio in modo tale che il software “SECUREJOB” possa in tempo reale controllare il corretto uso degli strumenti antiinfortunio.
Ad ogni operaio sarà consegnata una dotazione di strumenti di protezione che sarà costituita da un circuito ricetrasmettitore collegato, tramite un apparato ricetrasmittente, ad un ricevitore installato su un computer che funzionerà da base generale per tutti gli operai del medesimo cantiere, fabbrica o qualunque luogo di lavoro.
Ogni operaio riceverà, oltre al ricetrasmettitore, che può essere anche un normalissimo telefono cellulare dotato del software “SECUREJOB” comunicante con il computer base, un sistema di riconoscimento delle altre dotazioni personali in modo tale che il circuito base personale, che può essere anche un telefono cellulare, esamini la giusta posizione, la corretta utilizzazione di tutti gli strumenti e dopo aver monitorato il corretto utilizzo comunichi al computer base posizionato nell’ufficio, la regolare funzionalità dei sistemi di sicurezza o eventuali anomalie.
Il disegno 1 indica che il trasmettitore base ( T ) posizionato sul casco dell’operaio, comunicando con il computer nell’ufficio ( H ) invia la giusta posizione del casco ( A )sulla testa dell’operaio, l’esatta posizione della cintura di sicurezza anticaduta ( B ), l’utilizzo delle scarpe antinfortunistica ( D ) e degli occhiali ( C ).
In questo caso l’operaio potrà svolgere il suo lavoro.
Al contrario, nel disegno 3, l’operaio ( N ) non avendo le dotazioni di sicurezza perfettamente funzionanti farà scattare un allarme nel computer centrale ( H ) e il responsabile dovrà interrompere il lavoro.
Il circuito ricetrasmettitore personale indossato che invia le informazioni al computer in ufficio, che può essere anche un telefono cellulare, può essere posizionato in qualunque parte del corpo, testa, cintura ecc ecc...
Gli strumenti che proteggono la persona possono essere aggiunti o eliminati a seconda del lavoro che si deve eseguire e possono essere inseriti nelle dotazioni di sicurezza altri strumenti che rilevano pericoli come ad esempio rivelatori di gas o radioattività.
Per esempio , l’uso del casco, non essendo sempre necessario, può essere eliminato dal monitoraggio programmato a inizio o in corso lavori sempre utilizzando il software “SECUREJOB”
Il sistema elettronico di monitoraggio è personale, ovvero ogni operaio avrà la sua dotazione con gli strumenti relativi alle esigenze di protezione relative al lavoro svolto e il computer base non permette lo scambio di strumenti o sistemi di protezione.il computer-base assegna ad ogni operaio un controllo di frequenza che renda univoco il collegamento operaio-strumenti-frequenza ricetrasm issione-softwa re .
Tutti gli strumenti di protezione saranno programmabili tramite software in modo tale che il responsabile della sicurezza possa assegnare e modificare le frequenze di utilizzo per cambiare, per esempio una apparecchiatura difettosa, e sostituirla con un'altra assegnando la frequenza della apparecchiatura precedente.
Il computer base, situato in ufficio, ricevendo il segnale dal ricetrasmettitore personale dell’operaio, monitorizza il funzionamento dei singoli oggetti di protezione esaminando i sensori inseriti dentro gli oggetti stessi e in caso di malfunzionamento segnalerà con un allarme l’anomalia al responsabile della sicurezza che dovrà intervenire.
Ogni operaio Fig.5 ( V ) all’ingresso del cantiere o del luogo di lavoro, segnalerà con una tessera magnetica da strisciare in un apposito rilevatore o con un sistema di rilevamento automatico il suo ingresso in un area dove dovrà svolgere il proprio lavoro e da quel momento il computer base, avendo rilevato e registrato l’ingresso dell’operaio ed essendo collegato al trasmettitore inserito in uno dei suoi strumenti di sicurezza, per esempio il casco o la cintura o il telefono cellulare dotato di opportuno software, monitorizzerà l’utilizzo corretto delle apparecchiature di sicurezza durante il lavoro. Vedi Fig. 5 operaio (V) Un'altra utilità pratica di questo dispositivo consiste nel fatto che nel momento in cui l’operaio passi attraverso un varco dotato di rilevatore che registri l’ingresso dell’operaio stesso, oltre a monitorare che i dispositivi di sicurezza siano presenti e utilizzati nella maniera più corretta, registra l’ingresso e l’uscita nel posto di lavoro evitando pure fenomeni di assenteismo o allontanamento non autorizzato dal lavoro registrando gli orari di ingresso e di uscita.
Questo sistema di monitoraggio potrà essere collegato agli utensili e alle macchine che sono posizionate nell’area di lavoro e tramite il riconoscimento operato dal computer base potranno essere utilizzati solamente dagli operai abilitati all’uso di quelle macchine specfiche.
Per esempio l’operaio del disegno 2 ( P ) potrà utilizzare la macchina ( R ) perché il computer base avrà rilevato e memorizzato i dati rilevati dalla carta magnetica o circuito ricetrasmittente personale dalla quale risulta la specializzazione e l’abilitazione del suddetto operaio alla macchina in questione.
Rilevata questa abilitazione l’utesile ( R ) riceverà dal computer in ufficio ( H ) il consenso e l’energia per iniziare il funzionamento.
Diversa è la situazione nel disegno 4 per l’operaio ( M ) che non potrà utilizzare l’utensile ( F ) perché dal computer base non arriverà il consenso e l’alimentazione all’utensile stesso.
Gli strumenti di protezione hanno dei sensori specifici e dei circuiti dedicati. Per esempio il casco dovrà contenere oltre al trasmettitore anche un rilevatore di posizionamento costituito da un sensore al mercurio o inerziale che indichi l’utilizzo corretto del casco. Ovvero se in casco viene posato a terra e non verrà utilizzato, il circuito, regolabile nei tempi e nella sensibilità segnalerà al computer base una anomalia che diventerà un allarme per il responsabile sicurezza.
Lo stesso dispositivo può essere installato su macchinari differenti, per esempio mezzi di trasporto come camion, gru, muletti per trasporto merci che necessitano di autorizzazioni di utilizzo specifiche.
Un'altra funzione del software e dei circuiti “Securjob” può essere quella di essere inseriti nei macchinari che possono essere pericolosi per l’operatore che li utilizzi ovvero, facendo un esempio, ad un operaio viene consegnata una card securejob dotata di informazioni che un circuito ricevente, posizionato nel macchinario può leggere e interpretare. In questo modo il circuito ricevente , leggendo i dati che sono inseriti nel cip in dotazione all’operaio da in consenso alla macchina per avviare il funzionamento se l’operaio dispone della qualificazione specifica, diversamente il macchinano non si avvierà.
In questo dispositivo, che viene affidato ad ogni singolo operatore, può anche essere inserito un sensore che rileva eventuali presenze di gas nocivi alla salute o altri elementi di rischio come radioattività o altri elementi che possono recare pericolo agli addetti ai lavori.
In questo caso, per esempio, la presenza di un gas nocivo o di radioattività superiore alle tolleranze di legge, trametterà al computer centrale un anomalia che allerterà il responsabile alla sicurezza.
Tutte queste possibilità di controllo saranno monitorate e regolate dal software “SECUREJOB” installato nel computer centrale posizionato nell’ufficio del cantiere o del luogo di lavoro.
I sistemi e le frequenze di trasmissione potranno essere differenti utilizzando frequenze diverse o sistemi di interconnessione adattabili a seconda del software o progetto di protezione e sicurezza oppure adattabili ai dispositivi adottati, per esempio si potrebbe utilizzare il sistema di trasmissione dei telefoni cellulari (Gsm) o il sistema di comunicazione blue- tooth , infrarossi o altra radiofrequenza collegati ad un computer dotato del software Securjob Ogni sistema di comunicazione in dotazione al singolo operaio sarà dotato anche di allarme che permette, tramite un pulsante di emergenza che comunica col computer situato nell’ufficio, di chiedere aiuto in caso di pericolo personale o pericolo per altri soggetti anche estranei al lavoro in questione.

Claims (2)

  1. Rivendicazioni 1) dispostivo che obbliga le persona o operai addetti ad un qualunque lavoro ad utilizzare i dispositivi di sicurezza di legge relativi al lavoro in oggetto tramite circuiti di trasmissione, ricezione e software specifico.
  2. 2) Dispositivo che controlla nella persona o operaio a cui sono stati affidati l’interconnessione dei numerosi dispositivi personali di protezione e la connessione ad un computer centrale che monitorizza costantemente il loro corretto posizionamento e costante utilizzo tramite software specifico 3) Dispositivo elettronico automatico che monitorizza sia gli ingressi in una zona di lavoro registrando l’orario di ingresso e di uscita sia i dispositivi di sicurezza che l’addetto deve utilizzare per il lavoro assegnatogli. 4) Dispositivo elettronico automatico che permette esclusivamente agli operai autorizzati l’utilizzo di macchinari che necessitino di specializzazione o addestramento specifico e blocca l’utilizzo dei macchinari a coloro che sono privi di abilitazioni e specializzazioni. 5) Dispositivo che .collegato ad un computer centrale nel luogo di lavoro, segnali eventuali anomalie e irregolarità di utilizzo dei dispositivi di sicurezza e permetta di allertare il responsabili alla sicurezza. 6) Dispositivo che registri e memorizzi eventuali comportamenti scorretti nell’ utilizzo dei dispositivi di sicurezza in modo tale da permettere al responsabile alla sicurezza di correggere comportamenti pericolosi. 7) Dispositivo connesso ad un computer centrale che, indossato dalle persone che lavorano in un qualunque luogo di lavoro, monitorizza sia la posizione e il momento di ingresso e di uscita, sia l’utilizzo corretto delle dotazioni di sicurezza costringendolo ad usarle ed essere controllato.
ITCA20080020 2008-10-29 2008-10-29 Securejob ITCA20080020A1 (it)

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