ITBZ20130020A1 - Dispositivo per fissare un'ancia semplice al bocchino di uno strumento a fiato ad ancia semplice. - Google Patents

Dispositivo per fissare un'ancia semplice al bocchino di uno strumento a fiato ad ancia semplice. Download PDF

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ITBZ20130020A1
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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo: “Dispositivo per fissare un’ancia semplice al bocchino di uno strumento a fiato ad ancia semplice”
DESCRIZIONE
L’invenzione riguarda un dispositivo per fissare un’ancia semplice al bocchino di uno strumento a fiato ad ancia semplice secondo il preambolo della rivendicazione 1. H sassofono ed il clarinetto sono ad esempio uno strumento a fiato ad ancia semplice. Un tale dispositivo deve soddisfare due distinte esigenze in contrasto tra loro: esso deve in primo luogo garantire che l’ancia semplice sia fissata in modo stabile e affidabile al bocchino ed in secondo luogo esso deve contemporaneamente permettere che l’ancia semplice possa vibrare liberamente, in quanto tanto più l’ancia semplice può vibrare liberamente tanto migliore sarà la qualità degli armonici che compongono il timbro del suono emesso dallo strumento a fiato.
Il dispositivo fissa l’ancia semplice al bocchino di uno strumento a fiato ad ancia semplice premendo, con appositi mezzi di fissaggio di cui è dotato, la porzione superiore di superficie dell’ancia semplice contro la porzione inferiore di superficie del bocchino. La forza di azione di questi mezzi di fissaggio viene regolata da appositi mezzi di regolazione di cui è dotato il dispositivo.
Al riguardo, è da notare che la facilità con cui un musicista è in grado, indipendentemente dalla sua bravura, di far emettere un suono allo strumento a fiato ad ancia semplice dipende dalla forza con la quale l’ancia semplice viene premuta contro il bocchino, cioè dalla forza di azione dei mezzi di fissaggio. In generale, tanto più questa forza è grande tanto più è difficile far emettere suoni allo strumento a fiato, per cui l’attacco, cioè la fase iniziale della sequenza sonora, è più reattivo, la risposta ritmica dello strumento a fiato è veloce ed i suoni tendono ad essere brillanti. Al contrario tanto più questa forza è piccola tanto più è facile far emettere suoni allo strumento a fiato, per cui l’attacco è più morbido, la risposta ritmica dello strumento musicale è lenta ed i suoni tendono ad essere ovattati.
US 6,020,545 mostra un dispositivo per fissare un’ancia semplice al bocchino di uno strumento a fiato ad ancia semplice secondo il preambolo della rivendicazione 1.
Nel caso di questo noto dispositivo i mezzi di fissaggio sono costituiti da una fascetta in materiale flessibile, la quale racchiude l’insieme formato dall’ancia semplice e dal bocchino quando l’una è premuta contro l’altro. La fascetta in materiale flessibile si estende lungo la porzione inferiore di superficie dell’ancia semplice e lungo le porzioni laterali di superficie e la porzione superiore di superficie del bocchino. I mezzi di regolazione sono costituiti da una vite, disposta trasversalmente alla direzione longitudinale del bocchino, e da due perni. Ciascuno dei perni è disposto, parallelamente alla direzione longitudinale del bocchino, in un rispettivo risvolto formato all’estremità della striscia in materiale flessibile ed è dotato di un foro passante che è trasversale all’asse del perno. La vite è inserita nei due fori passanti dei due perni e avvitandola i perni vengono avvicinati uno all’altro. Ciò comporta che la striscia di materiale flessibile venga stretta attorno all’insieme formato dall’ancia semplice e dal bocchino ed in tal modo si ottiene il fissaggio dell’ancia semplice al bocchino. Con questo noto dispositivo non è però possibile esercitare una stretta particolarmente forte sull’assieme composto dall’ancia semplice e dal bocchino, in quanto i mezzi di regolazione possiedono un campo di regolazione limitato ed i mezzi di fissaggio sono costituiti da un materiale flessibile che è cedevole. In accordo a quanto è stato esposto in precedenza quindi, questo noto dispositivo viene preferibilmente utilizzato quando si desidera emettere suoni che tendono ad essere ovattati, mentre il suo utilizzo non permette di ottenere risultati ottimali quando si desidera emettere suoni che tendono ad essere brillanti, situazione quest’ ultima che richiede un fissaggio più saldo dell’ancia semplice al bocchino.
Un tale fissaggio più saldo è ottenibile se si impiega un altro dispositivo noto, con il quale è possibile esercitare una stretta molto forte sull’ assieme composto dall’ ancia semplice e dal bocchino. Nel caso di questo noto dispositivo i mezzi di fissaggio sono costituiti da un elemento di appoggio, il quale appoggia sulla porzione inferiore di superficie dell’ancia semplice, e da un struttura rigida in metallo a forma di telaio la quale è composta da una piastrina metallica, da due fili metallici e da una pluralità di cilindretti metallici. I due fili sono paralleli e distanziati e ciascuno di essi è piegato secondo una forma sostanzialmente poligonale, in particolare esagonale. Le estremità dei fili sono fissate, in particolare saldate, alla piastrina, mentre i cilindretti sono disposti in corrispondenza dei vertici individuati dalla forma poligonale e sono saldati ad entrambi i fili. Questa struttura rigida metallica e l’elemento di appoggio racchiudono tra loro l’insieme composto dall’ancia semplice e dal bocchino. I mezzi di regolazione sono costituiti da una vite filettata, la quale presenta nel suo gambo un foro cieco filettato longitudinale che sbocca all’estremità di essa, e da una vite di centraggio, la quale è avvitata nel foro cieco filettato longitudinale ed è più lunga di questo. La vite filettata è inserita ed è avvitabile in un foro passante filettato previsto nella piastrina e la vite di centraggio è inserita in un foro passante previsto nell’elemento di appoggio. In tal modo la vite di centraggio unisce in modo tale la vite filettata e l’elemento di appoggio, che la vite filettata può ruotare liberamente rispetto all’elemento di appoggio. A seguito di questa rotazione la vite viene avvitata nel foro passante filettato della piastrina e per effetto di ciò l’elemento di appoggio si allontana dalla piastrina e preme l’ancia semplice contro il bocchino, che viene a sua volta premuto contro il telaio. Con questo noto dispositivo è possibile esercitare una stretta anche molto forte sull’assieme composto dall’ancia semplice e dal bocchino, il che permette di emettere anche i suoni che tendono ad essere brillanti. Lo svantaggio di questo noto dispositivo consiste nella rigidezza dei mezzi di fissaggio, la quale limita la libertà di vibrazione dell’ancia semplice ed interferisce con le vibrazioni emesse dall’ancia semplice e ciò influenza in modo negativo la qualità degli armonici e quindi la qualità del timbro del suono.
Allo stato attuale non esiste quindi un dispositivo per fissare un’ancia semplice al bocchino di uno strumento a fiato ad ancia semplice, il cui impiego permetta, previa regolazione del dispositivo, di generare in modo ottimale tutta la gamma dei possibili suoni.
Alla base della presente invenzione vi è quindi il compito di sviluppare in modo tale un dispositivo per fissare un’ancia semplice al bocchino di uno strumento a fiato ad ancia semplice, che con lo strumento a fiato ad ancia semplice su cui il dispositivo è montato sia possibile generare in modo ottimale tutta la gamma dei possibili suoni.
Questo compito viene risolto da un dispositivo secondo il preambolo della rivendicazione 1, per il fatto che secondo l’invenzione un tale dispositivo presenta in aggiunta anche le caratteristiche della parte distintiva della rivendicazione 1. Se i mezzi di fissaggio comprendono almeno una corda, che è disposta in modo tale che essa si estende almeno lungo la porzione inferiore di superficie dell’ancia semplice e lungo le porzioni laterali di superficie del bocchino, e se i mezzi di regolazione sono costituiti da mezzi per generare nell 'almeno una corda una forza di trazione di intensità regolabile, allora è possibile premere in modo ottimale e secondo necessità l’ancia semplice contro il bocchino. Grazie alle sue caratteristiche fisiche, tra cui l’assenza di rigidezza, e per il fatto che essa agisce su una minima porzione di superficie dell’ancia semplice, una tale corda non limita la possibilità di vibrazione dell’ancia semplice e non interferisce con le vibrazioni emesse dall’ancia semplice, il che non pregiudica la qualità degli armonici che compongono il suono. Inoltre, l’intensità della forza di fissaggio che l’almeno una corda esercita sull’ assieme composto dall’ ancia semplice e dal bocchino è regolabile regolando, tramite i mezzi di regolazione, la forza di trazione nell 'almeno una corda, il che permette di ottenere un fissaggio stabile, affidabile ed adeguato alle esigenze del musicista, cioè predisposto per emettere di volta in volta suoni tendenzialmente ovattati, se la stretta esercitata dall’almeno una corda non è troppo forte, oppure suoni tendenzialmente brillanti, se la stretta esercitata dall 'almeno una corda è molto forte. Riguardo al materiale di cui è composta la corda, esso può essere scelto liberamente dal musicista e sono possibili e pensabili corde metalliche, corde in materiale sintetico e corde miste in più materiali. Le differenze di materiale servono solo per soddisfare le differenze stilistiche e le differenti opinioni tra i musicisti. Grazie alla particolare disposizione dell’almeno una corda prevista nella rivendicazione 2, è possibile esercitare una stretta particolarmente forte, il che migliora l’affidabilità e la stabilità del fissaggio.
Le caratteristiche rivendicate nella rivendicazione 3 riguardano un possibile esempio di realizzazione dei mezzi per generare nell 'almeno una corda una forza di trazione di intensità regolabile. Grazie alla proporzionalità diretta prevista tra lo spostamento di regolazione che viene effettuato e l’intensità della risultante forza di trazione che viene applicata, è garantita una notevole precisione di regolazione.
Le caratteristiche rivendicate nella rivendicazione 4 riguardano un possibile esempio di realizzazione dei mezzi di spostamento, il quale si distingue per la sua semplicità, economicità ed affidabilità.
Nella rivendicazione 5 è rivendicato un esempio di realizzazione delle prime sedi, quelle destinate ad accogliere i tratti dell 'almeno una corda. La conformazione di queste sedi come gole il cui asse longitudinale è curvato verso il bocchino, permette che i tratti di corda possano estendersi in modo ottimale e senza sfregamento lungo di esse.
In tal caso almeno una corda è opportunamente formata, come è rivendicato nelle rivendicazioni 6 e 7, da uno o due anelli di corda. La presenza di due anelli di corda facilita la realizzazione di un numero maggiore di spire di fissaggio.
Nella rivendicazione 8 è rivendicato un esempio di realizzazione delle seconde sedi, quelle destinate ad accogliere le estremità dell’ almeno una corda. La conformazione di queste sedi come intagli a forma di L ricavati nelle pareti della gola ed il fatto che ciascuna estremità dell’ almeno una corda sia serrata entro un anello dotato di sporgenze laterali che sono atte ad inserirsi negli intagli permettono di ancorare con facilità, affidabilità e precisione le estremità dell’ almeno una corda.
Nella rivendicazione 9 si rivendica in particolare che l’elemento di appoggio presenti una sezione trasversale a forma di U rovesciata, il che rende minima la superficie di contatto tra l’elemento di appoggio ed il bocchino ed evita che la testa della vite di centraggio possa sporgere dall’elemento di appoggio e toccare il bocchino. Inoltre il fatto che l’elemento di appoggio appoggi sul bocchino con delle estremità arrotondate, rende l’elemento di appoggio adattabile alle diverse curvature dei diversi bocchini esistenti in commercio. Infine, nella rivendicazione 10 vengono in particolare rivendicate delle ali curve, le quali facilitano l’applicazione del dispositivo sul bocchino durante l’operazione di fissaggio. Inoltre, il collegamento ad accoppiamento geometrico tra l’elemento di appoggio e le ali curve previsto secondo l’invenzione, rende possibile un facile montaggio/smontaggio delle ali curve sull’elemento di appoggio risp. dall’elemento di appoggio e quindi di potere decidere se applicare o meno le ali curve ed utilizzare queste come utile accessorio. Ulteriori vantaggi e caratteristiche dell'invenzione appariranno maggiormente evidenti dalla descrizione che segue di esempi di realizzazione del dispositivo secondo l'invenzione, che sono illustrati a puro titolo esemplificativo e indicativo, ma non certo limitativo, sulla base degli allegati disegni. Nei disegni mostrano:
le fìgure da 1 a 5 in maniera molto schematica una vista laterale, una vista frontale posteriore, una vista frontale anteriore, una vista dall’alto ed una vista dal basso di un bocchino di uno strumento a fiato ad ancia semplice e di una prima forma di realizzazione del dispositivo secondo l'invenzione nel caso di un primo esempio di applicazione di esso, le fìgure 6 e 7 schematicamente ed in maniera ingrandita la vista laterale e la vista frontale del dispositivo delle figure da 1 a 4, avendo rappresentato solo nella parte sinistra di ciascuna figura un’estremità dell’almeno una corda ancorata nella rispettiva sede, le figure 8 e 9 schematicamente la vista laterale e la vista dall’alto, analoghe alle figure 1 e 4, nel caso di un secondo esempio di applicazione del dispositivo secondo l’invenzione, le figure 10 e 11 schematicamente la vista laterale e la vista dall’alto, analoghe alle figure 1 e 4, nel caso di un terzo esempio di applicazione del dispositivo secondo l’invenzione, le figure 12 e 13 schematicamente la vista laterale e la vista dall’alto, analoghe alle figure 1 e 4, nel caso di un quarto esempio di applicazione del dispositivo secondo l’invenzione, le figure da 14 a 16 schematicamente una vista laterale, una vista frontale posteriore ed una vista dall’alto di un bocchino di uno strumento a fiato ad ancia semplice ed di una seconda forma di realizzazione del dispositivo secondo l'invenzione, avente ali curve, nel caso di un quinto esempio di applicazione di esso,
le figure 17 e 18 schematicamente ed in maniera ingrandita la vista laterale e la vista frontale del dispositivo delle figure da 14 a 16 da solo e
la figura 19 un particolare ingrandito della figura 18.
Nelle figure è rappresentato un dispositivo per fissare un’ancia semplice 1 al bocchino 2 di uno strumento a fiato ad ancia semplice 1. Un tale strumento a fiato ad ancia semplice è ad esempio il sassofono o il clarinetto.
Il fissaggio dell’ancia semplice 1 al bocchino 2 avviene per il fatto che la porzione superiore di superficie dell’ancia semplice 1 viene premuta contro la porzione inferiore di superficie del bocchino 2. Entrambe queste due superfici sono generalmente piane. Il dispositivo comprende dei mezzi di fissaggio, i quali esercitano sulla porzione inferiore di superficie dell’ancia semplice 1 una forza che preme la porzione superiore di superficie dell’ancia semplice 1 contro la porzione inferiore di superfìcie del bocchino 2. H dispositivo comprende anche dei mezzi di regolazione, i quali servono per regolare l’intensità della forza che i mezzi di fissaggio esercitano sull’ancia semplice 1 per tenerla premuta contro la superficie inferiore del bocchino 2.
Secondo la presente invenzione i mezzi di fissaggio comprendono almeno una corda 3 ed i mezzi di regolazione sono costituiti da mezzi per generare nell’ almeno una corda 3 una forza di trazione di intensità regolabile.
L’ almeno una corda 3 è disposta in modo tale, come è visibile nelle figure, che essa 3 si estende almeno lungo la porzione inferiore di superficie dell’ancia semplice 1 e lungo le porzioni laterali di superficie del bocchino 2. L’ almeno una corda 3 può essere formata da un anello di corda, come è rappresentato nelle figure da 14 a 16, oppure da due distinti anelli di corda, come è rappresentato nelle figure da 10 a 13, ma può anche essere formata da due distinte corde dotate di estremità, come è rappresentato nelle figure da 1 a 5 e nelle figure 8 e 9.
Nelle figure da 1 a 5 e nelle figure 10,11, Γ almeno una corda 3 è disposta in modo tale che essa in aggiunta avvolge anche completamente almeno una volta l’insieme formato dall’ancia semplice 1 e dal bocchino 2 e forma in tal modo almeno una spira di fissaggio 3b. Ciascuna spira di fissaggio 3b si estende lungo la porzione inferiore di superficie dell’ancia semplice 1 e lungo le porzioni laterali di superfìcie e la porzione superiore di superficie del bocchino 2. Le spire di fissaggio 3b stringono l’insieme formato dall’ancia semplice 1 e dal bocchino 2 e la stretta che esse 3b applicano dipende dalla forza di trazione con cui viene tesa Γ almeno una corda 3.
I mezzi per generare nell’ almeno una corda 3 una forza di trazione di intensità regolabile comprendono un elemento di appoggio 4, un elemento attivo 5 e mezzi di spostamento 6,7. L’elemento di appoggio 4 appoggia con una superficie di contatto sulla porzione superiore di superficie del bocchino 2. Nelle figure è stato rappresentato un possibile esempio di realizzazione per una tale superficie di contatto, si veda in particolare la figura 7. Secondo questo esempio l’elemento di appoggio 4 presenta una sezione trasversale a forma di una U rovesciata, i cui lati 4b si estendono trasversalmente alla direzione longitudinale del bocchino 2 e formano con le loro estremità la superficie di contatto con la quale l’elemento di appoggio 4 appoggia sulla porzione superiore di superficie del bocchino 2. Queste estremità dei lati 4b sono arrotondate. Come è stato rappresentato in particolare nelle figure da 17 a 19, dall’elemento di appoggio 4 possono estendersi verso il bocchino 2 delle ali curve 4c, le quali sono realizzate in un materiale elastico ed appoggiano sulla porzione laterale di superficie del bocchino 2. Queste ali curve 4c caratterizzano una seconda forma di realizzazione del dispositivo e sono eventualmente previste per ciascun esempio di realizzazione, nonostante siano state rappresentate solo nelle figure da 17 a 19 relative al quinto esempio di realizzazione. Ciascuna delle ali curve 4c presenta, si veda in particolare la figura 19, un’estremità ingrossata e sagomata, con la quale essa 4c è inserita in una corrispondente scanalatura di medesima sagomatura ricavata nell’elemento di appoggio 4. La curvatura delle ali curve 4c è inferiore alla curvatura della porzione laterale di superficie del bocchino 2. Grazie a questa curvatura ed alla loro elasticità le ali curve 4c si stringono attorno al bocchino 2 e facilitano per effetto di ciò il mantenimento in posizione del dispositivo durante il suo montaggio sul bocchino 2. L’elemento di appoggio 4 presenta anche un foro passante 4a, la cui funzione verrà descritta nel seguito.
Con riferimento all’elemento attivo 5, esso è dotato di prime e seconde sedi 5a,5b ed è collegato mediante queste sedi 5a,5b con Γ almeno una corda 3. Le prime sedi 5a sono destinate ad accogliere dei tratti 3a dell’ almeno una corda 3, mentre le seconde sedi 5b sono destinate invece ad accogliere le estremità dell’ almeno una corda 3.
Come risulta ad esempio dalle figure 6 e 7, ciascuna sede 5a è opportunamente formata da una gola il cui asse longitudinale è curvato verso il bocchino 2, mentre ciascuna sede 5b è opportunamente trasversale all’asse longitudinale della gola 5a ed è formata da una coppia di intagli a forma di L, ciascuno dei quali si estende nella rispettiva parete della gola 5a. Inoltre, come risulta in modo particolarmente ben visibile nelle figure 6 e 7, ciascuna estremità dell’ almeno una corda 3 è serrata in un anello 8 dotato di sporgenze laterali, le quali sono atte ad inserirsi negli intagli 5b. Nella figura 6 l’anello 8 è stato rappresentato anche da solo, con linee a tratteggio ed in una posizione virtuale, in modo che la sua struttura sia ben visibile. Tramite il bloccaggio delle sporgenze laterali dell’anello 8 negli intagli della sede 5b avviene l’ancoraggio delle estremità dell’ almeno una corda 3, come è rappresentato anche nelle figure da 1 a 4 e nelle figure 8 e 9. L’elemento attivo 5 presenta anche un foro passante filettato 5c, la cui funzione verrà descritta nel seguito.
Per quanto riguarda i mezzi di spostamento 6,7, essi agiscono sull’elemento attivo 5 per spostarlo lungo una direzione radiale del bocchino 2. Dato che i tratti 3a dell’ almeno una corda 3 si estendono nelle prime sedi 5a dell’elemento attivo 5, vedasi le figure da 10 a 16, o le estremità dell’ almeno una corda 3 sono ancorate nelle seconde sedi 5b dell’elemento attivo 5, vedasi le figure da 1 a 4 e le figure 8 e 9, il progressivo spostamento dell’elemento attivo 5 lungo detta direzione longitudinale ed in allontanamento dall’elemento di appoggio 4 causa un medesimo progressivo allontanamento per trascinamento dei tratti 3a rispettivamente delle estremità dell’ almeno una corda 3 e genera per effetto di ciò nell’ almeno una corda 3 una forza di trazione la cui intensità cresce progressivamente in proporzione al crescere dello spostamento.
Secondo un esempio di realizzazione di questi mezzi di spostamento 6, 7 rappresentato nelle figure, essi sono costituiti da una vite filettata 6 e da una vite di centraggio 7.
La vite filettata 6 presenta nel suo gambo 6a un foro cieco filettato longitudinale 6b che sbocca all’estremità 6c di essa 6 ed essa 6 è inoltre inserita ed avvitabile nel foro passante filettato 5c dell’elemento attivo 5.
La vite di centraggio 7 è invece avvitata nel foro cieco filettato longitudinale 6b, è più lunga di questo 6b ed è inoltre inserita nel foro passante 4a dell’elemento di appoggio 4. In tal modo la vite di centraggio 7 unisce in modo tale la vite filettata 6 e l’elemento di appoggio 4, che la vite filettata 6 può ruotare liberamente rispetto all’elemento di appoggio 4, il che comporta il sopra descritto allontanamento dell’elemento attivo 5 dall’elemento di appoggio 4.
Il funzionamento del dispositivo secondo l’invenzione è come segue. Esistono delle minime differenze, a seconda che Γ almeno una corda 3 sia costituita da un anello di corda, figure da 14 a 16, da due distinti anelli di corda, figure da 10 a 13, o da due distinte corde dotate di estremità serrate in anelli 8, figure da 1 a 5 e figure 8 e 9.
La prima cosa da fare per montare il dispositivo è appoggiare con la sua superficie di contatto l’elemento di appoggio 4 sul bocchino 2. Se sono previste le ali curve 4c si infila il bocchino 2 tra le ali curve 4c, le quali si stringono attorno al bocchino 2 grazie alla loro elasticità ed al fatto che la loro curvatura è inferiore a quella del bocchino 2.
Poi si appoggia l’ancia semplice 1 al bocchino 2.
A questo punto, con riferimento agli esempi di realizzazione delle figure da 1 a 5 e delle figure 8 e 9, cioè quelli in cui l’almeno una corda 3 è dotata di estremità serrate in anelli 8, si ancora un’estremità dell’almeno una corda 3 inserendo le sporgenze laterali dell’anello 8 negli intagli della rispettiva sede 5b, in modo che scorrendo negli intagli le sporgenze laterali giungano nella parte ad angolo di questi intagli, poi si dispone in una delle maniere visibili nelle figure l’almeno una corda 3 attorno all’insieme formato dall’ancia semplice 1 e dal bocchino 2 ed infine si ancora con il suo anello 8 e nella sua rispettiva sede 5b anche l’altra estremità dell 'almeno una corda 3.
Con riferimento invece agli esempi di realizzazione delle figure da 10 a 13 e da 14 a 16, cioè quelli in cui Γ almeno una corda 3 è formata da due o da un solo anello di corda, si infila in ciascun anello di corda 3 l’insieme formato dall’ancia semplice 1 e dal bocchino 2 e si dispongono nelle gole 5a i tratti 3a di ciascun anello di corda 3 prossimi ad esse 5a. L’esempio di applicazione rappresentato nelle figure da 14 a 16 è l’unico che prevede l’impiego di un solo anello di corda e si distingue dagli altri esempi per il fatto che l’elemento attivo 5 è ruotato di 90° rispetto agli altri casi, come si vede confrontando la fig.
16 con la fig. 4 o con la fig. 9 o con la fig. Il o con la fig. 13. In questo esempio le gole 5a si estendono lungo la direzione longitudinale del bocchino 2 e non trasversalmente ad essa come negli altri esempi.
Per quanto riguarda la formazione delle spire di fissaggio 3b, in commercio esisteranno sia corde 3 di varie lunghezze sia anelli di corda 3 di varie lunghezze, per cui tutti coloro che desiderano realizzare almeno una o più spire di fissaggio 3b potranno comprare le corde 3 o gli anelli di corda 3 di dimensione adeguata.
Dopo che i tratti di corda 3a sono stati posizionati nelle gole 5a oppure le sporgenze laterali degli anelli 8 sono state inserite negli intagli a forma di L si mette in trazione Γ almeno una corda 3 agendo sulla testa della vite filettata 6, cioè avvitandola nel foro passante filettato 5c. L’avvitamento della vite filettata 6 comporta l’allontanamento dell’elemento attivo 5 dall’elemento di appoggio 4 e questo allontanamento mette in trazione l’almeno una corda 3, la quale preme l’ancia semplice 1 contro il bocchino 2 bloccandola.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per fissare un’ancia semplice (1) al bocchino (2) di uno strumento a fiato ad ancia semplice (1), il fissaggio dell’ancia semplice (1) al bocchino (2) avvenendo per il fatto che la porzione superiore di superficie dell’ancia semplice (1) è premuta contro la porzione inferiore di superficie del bocchino (2), comprendente: mezzi di fissaggio, i quali esercitano sulla porzione inferiore di superficie dell’ancia semplice (1) una forza che preme la porzione superiore di superfìcie dell’ancia semplice (1) contro la porzione inferiore di superficie del bocchino (2), e mezzi di regolazione, i quali regolano l’intensità di detta forza che i mezzi di fissaggio esercitano sull’ancia semplice (1), caratterizzato dal fatto che detti mezzi di fissaggio comprendono almeno una corda (3), la quale è disposta in modo tale che essa (3) si estende almeno lungo la porzione inferiore di superficie dell’ancia semplice (1) e lungo le porzioni laterali di superficie del bocchino (2), e che detti mezzi di regolazione sono costituiti da mezzi per generare nell 'almeno una corda (3) una forza di trazione di intensità regolabile.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che Γ almeno una corda (3) è disposta in modo tale, che essa avvolge completamente almeno una volta l’insieme formato dall’ancia semplice (1) e dal bocchino (2) e forma almeno una spira di fissaggio (3b), la quale (3b) si estende lungo la porzione inferiore di superficie dell’ancia semplice (1) e lungo le porzioni laterali di superficie e la porzione superiore di superficie del bocchino (2).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi per generare nell 'almeno una corda (3) una forza di trazione di intensità regolabile comprendono: un elemento di appoggio (4), il quale appoggia con una superficie di contatto sulla porzione superiore di superficie del bocchino (2); un elemento attivo (5) che è dotato di prime sedi (5a), nelle quali si estendono dei tratti (3a) dell 'almeno una corda (3), e di seconde sedi (5b) nelle quali sono ancorate le estremità dell 'almeno una corda (3), mezzi di spostamento (6,7), i quali agiscono sull’elemento attivo (5) per spostarlo lungo una direzione radiale del bocchino (2), il progressivo spostamento dell’elemento attivo (5) lungo detta direzione radiale ed in allontanamento dall’elemento di appoggio (4) causando un medesimo progressivo spostamento per trascinamento di detti tratti (3a) rispettivamente di dette estremità dell 'almeno una corda (3) e generando per effetto di ciò nell 'almeno una corda (3) una forza di trazione la cui intensità cresce progressivamente in proporzione al crescere dello spostamento.
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che i mezzi di spostamento (6,7) sono costituiti da una vite filettata (6), la quale presenta nel suo gambo (6a) un foro cieco filettato longitudinale (6b) che sbocca all’ estremità (6c) di essa (6), e da una vite di centraggio (7), la quale è avvitata nel foro cieco filettato longitudinale (6b) ed è più lunga di questo (6b), la vite filettata (6) essendo inserita ed avvitabile in un foro passante filettato (5c) previsto in aggiunta nell’elemento attivo (5) e la vite di centraggio (7) essendo inserita in un foro passante (4a) previsto in aggiunta nell’elemento di appoggio (4), per cui la vite di centraggio (7) unisce in modo tale la vite filettata (6) e l’elemento di appoggio (4) che la vite filettata (6) può ruotare liberamente rispetto all’elemento di appoggio (4).
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che ciascuna sede (5a) è formata da una gola, il cui asse longitudinale è curvato verso la porzione superiore di superficie del bocchino (2).
  6. 6. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 2 a 3, caratterizzato dal fatto che Γ almeno una corda (3) è formata da un anello di corda.
  7. 7. Dispositivo secondo una delle rivendicazione da 2 a 5, caratterizzato dal fatto che Γ almeno una corda (3) è formata da due anelli di corda.
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che ciascuna sede (5b) è trasversale all’asse longitudinale della gola (5a) ed è formata da una coppia di intagli, ciascuno dei quali è a forma di L e si estende nella rispettiva parete della gola (5a) e che ciascuna estremità dell’almeno una corda (3) è serrata in un rispettivo anello (8) dotato di sporgenze laterali, le quali sono atte ad inserirsi negli intagli quando l’anello (8) è nella sede (5b).
  9. 9. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 3 a 8, caratterizzato dal fatto che l’elemento di appoggio (4) presenta una sezione trasversale a forma di una U rovesciata, i cui lati (4b) si estendono trasversalmente alla direzione longitudinale del bocchino (2) e formano con le loro estremità la superficie di contatto con la quale l’elemento di appoggio (4) appoggia sulla porzione superiore di superficie del bocchino, dette estremità dei lati (4b) essendo arrotondate.
  10. 10. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 3 a 9, caratterizzato dal fatto che dall’elemento di appoggio (4) si estendono verso il bocchino (2) delle ali curve (4c) realizzate in un materiale elastico, le quali (4c) appoggiano sulla porzione laterale di superficie del bocchino (2) e presentano ciascuna un’estremità ingrossata e sagomata, con la quale esse (4c) sono inserite in una corrispondente scanalatura di medesima sagomatura ricavata nell’elemento di appoggio (4), la curvatura delle ali curve (4c) essendo inferiore alla curvatura della porzione laterale di superficie del bocchino (2).
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