ITBO20130429A1 - Dispositivo per il supporto di un'attrezzatura sportiva - Google Patents

Dispositivo per il supporto di un'attrezzatura sportiva

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ITBO20130429A1
ITBO20130429A1 IT000429A ITBO20130429A ITBO20130429A1 IT BO20130429 A1 ITBO20130429 A1 IT BO20130429A1 IT 000429 A IT000429 A IT 000429A IT BO20130429 A ITBO20130429 A IT BO20130429A IT BO20130429 A1 ITBO20130429 A1 IT BO20130429A1
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longitudinal axis
shaped
ground
aforementioned
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IT000429A
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Lorenzo Aluigi
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Penta Vi Di Aluigi Lorenzo
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F41WEAPONS
    • F41AFUNCTIONAL FEATURES OR DETAILS COMMON TO BOTH SMALLARMS AND ORDNANCE, e.g. CANNONS; MOUNTINGS FOR SMALLARMS OR ORDNANCE
    • F41A23/00Gun mountings, e.g. on vehicles; Disposition of guns on vehicles
    • F41A23/02Mountings without wheels
    • F41A23/12Tripods ; Mountings having at least three legs
    • F41A23/14Tripods ; Mountings having at least three legs adjustable
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16MFRAMES, CASINGS OR BEDS OF ENGINES, MACHINES OR APPARATUS, NOT SPECIFIC TO ENGINES, MACHINES OR APPARATUS PROVIDED FOR ELSEWHERE; STANDS; SUPPORTS
    • F16M11/00Stands or trestles as supports for apparatus or articles placed thereon Stands for scientific apparatus such as gravitational force meters
    • F16M11/02Heads
    • F16M11/16Details concerning attachment of head-supporting legs, with or without actuation of locking members thereof
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F41WEAPONS
    • F41AFUNCTIONAL FEATURES OR DETAILS COMMON TO BOTH SMALLARMS AND ORDNANCE, e.g. CANNONS; MOUNTINGS FOR SMALLARMS OR ORDNANCE
    • F41A23/00Gun mountings, e.g. on vehicles; Disposition of guns on vehicles
    • F41A23/02Mountings without wheels
    • F41A23/16Testing mounts

Description

DISPOSITIVO PER IL SUPPORTO DI UN’ATTREZZATURA SPORTIVA
DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
La presente invenzione rientra nel settore tecnico riguardante gli accessori e le attrezzature sportive. In particolare, l’invenzione attiene ad un dispositivo per il supporto di un’attrezzatura sportiva, ad esempio un fucile.
Sono noti dispositivi per il supporto di attrezzature sportive comprendenti una base piana, sulla quale viene disposta l’attrezzatura sportiva, ed una pluralità di elementi astiformi di appoggio (in genere tre o quattro) fissati alla base, le cui estremità inferiori vanno in appoggio al suolo, in modo che la base (e quindi l’attrezzatura su di essa disposta) risulti ad una determinata quota dal suolo.
Ciascun elemento astiforme può essere ad esempio telescopico, per consentire di regolare l’altezza dal suolo dell’attrezzatura sportiva in appoggio sulla base.
Il dispositivo di supporto sopradescritto presenta tuttavia alcuni inconvenienti.
Infatti, l’operazione di regolazione degli elementi astiformi del dispositivo sopra proposto può richiedere molto tempo e spesso viene meno la stabilità del dispositivo medesimo.
Tali inconvenienti risultano più evidenti se si pensa ad esempio alla pratica venatoria, in cui è noto che il cacciatore, durante un appostamento, abbia necessità di variare rapidamente l’altezza del fucile rispetto al suolo, a seconda dell’animale verso cui intende esplodere il colpo. Inoltre, il dispositivo di supporto deve risultare stabile: in caso contrario, la mancanza di stabilità può risultare molto pericolosa.
Scopo della presente invenzione è quello di superare i suddetti inconvenienti.
 
Tale scopo è raggiunto proponendo un dispositivo per il supporto di un’attrezzatura sportiva in accordo con rivendicazione 1.
Vantaggiosamente, il dispositivo proposto con la presente invenzione risulta particolarmente pratico, in quanto permette di regolare l’altezza dell’attrezzatura sportiva dal suolo in modo rapido e semplice garantendone la massima stabilità. Le caratteristiche del dispositivo proposto dalla presente invenzione saranno<descritte nel seguito con riferimento alle unite tavole di disegno nelle quali:>
− la figura 1 illustra un dispositivo per il supporto di un’attrezzatura sportiva proposto con la presente invenzione, in cui sono state asportate alcune parti<per meglio evidenziarne altre;>
− la figura 1A illustra una vista in pianta della base di supporto del dispositivo di<figura 1;>
<− la figura 1B illustra una vista ingrandita del particolare J di figura 1;>
− la figura 1C illustra alcuni elementi, in esploso, di figura 1B;
− le figure 1D-1F illustrano il dispositivo di cui a figura 1 in altrettante<configurazioni operative differenti;>
− la figura 2 illustra, secondo una vista prospettica, il dispositivo per il supporto di un’attrezzatura sportiva proposto con la presente invenzione secondo una<variante;>
− la figura 3 illustra, secondo una vista laterale, un dispositivo proposto<dall’invenzione secondo un’altra variante;>
− la figura 3A illustra in scala ingrandita la vista secondo la sezione A-A di figura<3;>
− la figura 4 illustra una vista in esploso di un dispositivo secondo l’invenzione;− la figura 4A illustra una vista in sezione di un particolare del dispositivo secondo
 
<l’invenzione;>
− la figura 5 illustra secondo una vista laterale e parziale, un differente aspetto del<dispositivo dell’invenzione;>
− la figura 5A illustra una vista in pianta del particolare K di figura 5, completo di tutti i relativi elementi.
Con riferimento alle figure allegate, è stato indicato con (1) un dispositivo per il supporto di un’attrezzatura sportiva (A).
Nelle figure allegate, a titolo di esempio, l’attrezzatura (A) appartiene alla pratica venatoria (ovvero consiste in un fucile (F) e nel relativo telaio (T) di sostegno), ma è chiaro che l’attrezzatura (A) possa riguardare qualsiasi settore sportivo in cui sia necessario un dispositivo di supporto, ad esempio la pesca (in particolare la pratica del cosiddetto surf casting).
Nel caso della pratica venatoria, l’attrezzatura (A) può comprendere un dispositivo (D) per il supporto e per il puntamento di tiro di un fucile (F), illustrato a titolo esemplificativo nelle figure allegate, e tutelato dalla medesima Richiedente mediante corrispondente domanda di brevetto.
Il dispositivo (1) proposto con l’invenzione comprende: una base di supporto (2), per supportare un’attrezzatura sportiva (A); almeno tre elementi astiformi di appoggio (3, 4, 5), fissabili alla base di supporto (2) e comprendenti ciascuno un’estremità superiore ed un’estremità inferiore, tra loro contrapposte (in particolare, l’estremità inferiore è quella destinata ad andare in appoggio al suolo). In particolare, la base di supporto (2) comprende almeno tre porzioni (21, 22, 23), ciascuna comprendente una pluralità di sedi (20) angolarmente disposte tra loro (vedasi in particolare la figura 1B). Il dispositivo (1) comprende inoltre almeno tre elementi di collegamento (121) (di cui solo uno illustrato a titolo esemplificativo),
 
ciascuno fissabile all’estremità superiore di un elemento astiforme di appoggio (3, 4, 5), ed incernierato ad una porzione (21, 22, 23) della base di supporto (2), per risultare ruotabile rispetto alla porzione (21, 22, 23) attorno ad un asse passante per quest’ultima secondo differenti orientazioni (vedasi nel dettaglio le figure 1, 1B, 1C).
Il dispositivo (1) comprende inoltre almeno tre elementi di blocco rotazione (13) (di sui solo uno illustrato nelle figure allegate), associabili a ciascun elemento di collegamento (121) in modo da contraffacciare le sedi (20) della corrispondente porzione (21, 22, 23) durante la rotazione dell’elemento di collegamento (121) rispetto alla porzione (21, 22, 23). Nel dettaglio, ciascun elemento di blocco rotazione (13) comprende un perno (130) conformato e predisposto per inserirsi entro una sede (20) della porzione (21, 22, 23) (vedasi nel dettaglio le figure 1, 1B, 1C). Ciascun elemento di blocco rotazione (13) risulta inoltre mobile rispetto all’elemento di collegamento tra una posizione operativa in cui il perno (130) impegna una sede (20) e viene bloccata la rotazione dell’elemento di collegamento (121) rispetto alla porzione (21, 22, 23), ed una posizione inoperativa in cui il perno (130) disimpegna la sede (20) e l’elemento di collegamento (121) può ruotare rispetto alla porzione (21, 22, 23).
Il dispositivo (1) comprende inoltre mezzi elastici (120) (illustrati schematicamente in figura 1C) predisposti per agire su ciascun elemento di blocco rotazione (13) per mantenerlo nella relativa configurazione operativa, e per risultare comprimibili per consentire a ciascun elemento di blocco rotazione (13) di essere portato nella relativa configurazione inoperativa.
Vantaggiosamente, la soluzione proposta consente di variare l’orientazione degli elementi astiformi (3, 4, 5) rispetto alla corrispondente porzione (21, 221, 23) e di
 
garantirne la stabilità.
In particolare, è sufficiente che un utilizzatore porti ciascun elemento di blocco rotazione (13) nella relativa configurazione inoperativa, affinché il relativo perno (130) disimpegni la sede (20), ruoti l’elemento di collegamento (121) fino a raggiungere l’orientazione desiderata e quindi rilasci l’elemento di blocco rotazione (13) affinché il corrispondente perno (20) impegni la corrispondente sede (20) (grazie alla presenza dei mezzi elastici (120)), stabilizzando così la posizione dell’elemento astiforme (3, 4, 5) fissato all’elemento di collegamento (121).
La regolazione dell’orientazione degli elementi astiformi (3, 4, 5) risulta quindi semplice e pratica.
Un esempio di tale regolazione è visibile dalle figure 1, 1D, 1E ed 1F.
In particolare, con riferimento alle figure allegate, ciascuna porzione (21, 22, 23) della base di supporto (2) comprende un bordo semicircolare (24) (visibile chiaramente in figura 1B); nello specifico, le sedi (20) di ciascuna porzione (21, 22, 23) sono disposte in corrispondenza del citato bordo semicircolare (24). Secondo questa forma di realizzazione, ciascun elemento di collegamento comprende una forcella (12), conformata per ricevere all’interno dell’incavo che essa conforma il citato bordo semicircolare (24) (vedasi nel dettaglio le figure 1B ed 1C).
Vantaggiosamente, tale forma di realizzazione risulta particolarmente compatta e stabile.
Ad esempio, con riferimento alle figure allegate, le sedi (20) disposte in corrispondenza di ciascun bordo semicircolare (24) sono angolarmente equidistanziate tra loro (ad esempio di un angolo di 20 gradi). Considerando a titolo esemplificativo come posizione iniziale quella dell’elemento astiforme (3) di figura 1, l’elemento astiforme (3) può essere ruotato fino ad un massimo di 80
 
gradi rispetto a tale posizione iniziale (vedasi fig.1D-1F).
Sempre con riferimento alle figure allegate, i rebbi di ciascuna forcella (12) sono incernierati alla corrispondente porzione (21, 22, 23) della base di supporto (2) mediante un perno (vedasi figura 1B); la parte dell’elemento di collegamento opposta alla forcella è invece accoppiabile all’estremità superiore di un elemento astiforme (3, 4, 5) (ad esempio avvitabile).
Sempre con riferimento alle figure, ciascuna porzione (21, 22, 23) della base di supporto (2) conforma un lobo.
Secondo la forma di realizzazione illustrata, ciascun elemento di blocco rotazione comprende un cilindro cavo (13) (vedasi nel dettaglio figura 1C), conformato per ricevere al suo interno un elemento di collegamento (121), in modo che i rebbi della forcella sporgano dal cilindro cavo (13), ed in modo che il perno (130) risulti tra i due rebbi della forcella.
Il cilindro cavo è mobile assialmente rispetto alla forcella, ovvero è mobile rispetto all’asse longitudinale passante per l’incavo della forcella.
Tale forma di realizzazione risulta particolarmente compatta e limita l’ingombro complessivo del dispositivo.
Sempre con riferimento alle figure, i mezzi elastici comprendono almeno tre molle (120), ciascuna disposta tra i rebbi di una forcella di un elemento di collegamento (121).
In particolare, ciascuna molla (120) è disposta premere il corrispondente perno (130) all’interno della sede (20).
Gli elementi di collegamento (121) e gli elementi di blocco rotazione (13) possono essere costituiti ad esempio in alluminio (in grado di garantire un peso particolarmente limitato) od in acciaio (in grado di garantire una particolare
 
robustezza).
Con riferimento alla figura 2, secondo una variante, ciascun elemento astiforme di appoggio (3, 4, 5), può comprendere almeno una prima porzione (31, 41, 51), collegabile ad un elemento di collegamento (121), ed una seconda porzione (32, 42, 52) (si faccia sempre riferimento in modo particolare alla forma di realizzazione di fig.2).
In altre parole, i tre elementi astiformi (3, 4, 5) sono tre elementi longitudinali, e, di conseguenza, pure le relative prima porzione (31, 41, 51) e seconda porzione (32, 42, 52) sono anch’esse elementi longitudinali.
Ciascuna prima porzione (31, 41, 51) e ciascuna seconda porzione (32, 42, 52) comprendono un’estremità superiore (310, 410, 510, 320, 420, 520) ed un’estremità inferiore (311, 411, 511, 321, 421, 521), tra loro contrapposte.
Ciascuna prima porzione (31, 41, 51) e la corrispondente seconda porzione (32, 42, 52) sono tra loro accoppiabili in modo da risultare allineate tra loro lungo un medesimo asse longitudinale (H), ed in modo che l’estremità inferiore (321, 421, 521) di ciascuna seconda porzione (32, 42, 52) possa andare in appoggio al suolo (S). In questo modo, l’attrezzatura sportiva (A) disposta sulla base di supporto (2), si trova ad una prima quota dal suolo (S).
Ciascuna prima porzione (31, 41, 51) e la corrispondente seconda porzione (32, 42, 52) sono inoltre disaccoppiabili, in modo che la seconda porzione (32, 42, 52) risulti ruotabile rispetto al citato asse longitudinale (H), e l’estremità inferiore della prima porzione (31, 41, 51) possa andare in appoggio al suolo (S) (vedasi fig.1). In questo modo, l’attrezzatura sportiva (A) si trova ad una seconda quota dal suolo (S), inferiore alla prima quota suddetta.
Nel dettaglio, l’estremità inferiore (311, 411, 511) di ciascuna prima porzione (31,
 
41, 51) risulta accoppiabile con e disaccoppiabile da l’estremità superiore (320, 420, 520) della corrispondente seconda porzione (32, 42, 52).
In particolare, il dispositivo (1) comprende mezzi elastici (12), disposti in modo da mantenere vincolate tra loro ciascuna prima porzione (31, 41, 51) con la corrispondente seconda porzione (32, 42, 52) (vedasi fig.2). I mezzi elastici (12) inoltre risultano predisposti e conformati in modo che quando l’estremità inferiore ciascuna prima porzione (31, 41, 51) e la corrispondente seconda porzione (32, 42, 52) sono disaccoppiate e la seconda porzione (32, 42, 52) risulta ruotata rispetto al citato asse longitudinale (H), risultino in tensione ed esercitino una forza elastica in grado di portare ciascuna seconda porzione (32, 42, 52) allineata alla corrispondente prima porzione (31, 41, 51), lungo il citato asse longitudinale (H).
In altre parole, i mezzi elastici (12) una volta sollecitati (e posti in tensione) per consentire la rotazione di ciascuna seconda porzione (32, 42, 52) rispetto all’asse longitudinale (H), esercitano una reazione elastica alla sollecitazione ricevuta che è in grado di riportare ciascuna seconda porzione (32, 42, 52) allineata all’asse (H).
Vantaggiosamente, tale accorgimento risulta particolarmente pratico rispetto all’arte nota. Infatti, sempre con riferimento a figura 1 (ovvero una volta ruotata ciascuna seconda porzione rispetto al citato asse), è sufficiente che un utilizzatore sollevi dal suolo (S) l’estremità inferiore (311, 411, 511) di ciascuna prima porzione (31, 41, 51) di un elemento astiforme (3, 4, 5) affinché i mezzi elastici (12) portino la corrispondente seconda porzione (32, 42, 52) lungo l’asse longitudinale (H). In questo modo, risulta particolarmente rapido l’accoppiamento dell’estremità superiore (320, 420, 520) della seconda porzione (32, 42, 52) con
 
l’estremità inferiore (311, 411, 511) della prima porzione (31, 41, 51), e pertanto l’attrezzatura sportiva (A), disposta sulla base di supporto (2), può passare rapidamente dalla citata seconda quota dal suolo (S) alla citata prima quota dal suolo (S).
Ad esempio, la prima quota dal suolo (S) può corrispondere ad una quota tale affinché l’utilizzatore possa impiegare l’attrezzatura (A) stando in piedi al suolo (S), mentre la citata seconda quota dal suolo (S) può corrispondere ad una quota tale affinché l’utilizzatore possa impiegare l’attrezzatura (A) stando in ginocchio al suolo (S). Alternativamente, la prima quota dal suolo (S) può corrispondere ad una quota tale affinché l’utilizzatore possa impiegare l’attrezzatura (A) stando in ginocchio al suolo (S), mentre la citata seconda quota dal suolo (S) può corrispondere ad una quota tale affinché l’utilizzatore possa impiegare l’attrezzatura (A) stando seduto al suolo (S).
Questi aspetti risultano particolarmente vantaggiosi soprattutto se si pensa alla pratica venatoria, in cui il cacciatore ha necessità di variare la sua posizione e la posizione dell’attrezzatura (A) rispetto al suolo (S) rapidamente e frequentemente. Con riferimento alla figura 1, ciascuna seconda porzione (32, 42, 52), una volta ruotata come suddetto, può essere mantenuta ferma, posta con il relativo sviluppo longitudinale a contatto con il suolo (S).
Secondo una preferita forma di realizzazione dell’invenzione, il dispositivo 1 comprende ulteriormente primi mezzi di bloccaggio amovibile (6), fissabili a ciascuna prima porzione (31, 41, 51), per bloccare amovibilmente ciascuna seconda porzione (32, 42, 52) alla corrispondente prima porzione (31, 41, 51) quando ciascuna prima porzione (31, 41, 51) la corrispondente seconda porzione (32, 42, 52) sono disaccoppiate, e la seconda porzione (32, 42, 52) risulta ruotata
 
rispetto al citato asse longitudinale (H), in modo da disporsi almeno parzialmente sovrapposta alla corrispondente prima porzione (31, 41, 51).
Con riferimento alle figure allegate, i primi mezzi di bloccaggio amovibile (6) comprendono una pluralità di elementi conformati ad S, ciascuno predisposto in modo che un primo incavo della S sia fissabile (mediante mezzi noti) ad una prima porzione (31, 41, 51) ed in particolare sia conformato per ricevere almeno una sezione della citata prima porzione (31, 41, 51), ed un secondo incavo della S sia conformato per ricevere almeno una sezione della corrispondente seconda porzione (32, 42, 52) (vedasi nel dettaglio fig.4A). Ciascuna sezione di una seconda porzione (32, 42, 52) viene quindi trattenuta all’interno di un incavo della S conformata dai primi mezzi di bloccaggio amovibile (6).
Vantaggiosamente, tale caratteristica consente al dispositivo (1) di avere un ingombro particolarmente compatto, in quanto ciascuna seconda porzione (32, 42, 52) può essere ruotata rispetto al citato asse longitudinale (H), fino a trovarsi almeno parzialmente sovrapposta alla corrispondente prima porzione (31, 41, 51), configurazione in cui viene bloccata.
Con riferimento alla variante appena descritta, se l’utilizzatore desidera portare l’attrezzatura sportiva (A), che si trova disposta sulla base di supporto (2), ad una quota maggiore dal suolo (S), non deve fare altro che svincolare ciascuna seconda porzione (32, 42, 52) dai relativi primi mezzi di bloccaggio amovibile (6) e sollevare l’estremità inferiore (311, 411, 511) di ciascuna prima porzione (31, 41, 51) dal suolo (S): i mezzi elastici (12) porteranno ciascuna seconda porzione (32, 42, 52) lungo l’asse longitudinale (H).
Secondo la preferita forma di realizzazione dell’invenzione, ciascun elemento astiforme di appoggio (3, 4, 5) comprende ulteriormente almeno una terza
 
porzione (33, 43) (di cui solo due sono visibili nelle figure allegate, rappresentate alle figure 2 e 3), la quale comprende a sua volta un’estremità superiore (330, 430) ed un’estremità inferiore (331, 431), tra loro contrapposte.
Ciascuna seconda porzione (32, 42, 52) e la corrispondente terza porzione (33, 43) sono tra loro accoppiabili in modo da risultare allineate tra loro lungo un medesimo asse longitudinale (H), ed in modo che l’estremità inferiore (331, 431) della terza porzione (33, 43) possa andare in appoggio al suolo (S).
Ciascuna seconda porzione (32, 42, 52) e la corrispondente terza porzione sono inoltre disaccoppiabili, in modo che ciascuna terza porzione (33, 43) risulti ruotabile (secondo il verso di rotazione (W) indicato in fig.4) rispetto al citato asse longitudinale (H) e l’estremità inferiore (321, 421, 521) della seconda porzione (32, 42, 52) possa andare in appoggio al suolo (S).
Nel dettaglio, quindi, l’estremità inferiore (321, 421, 521) di ciascuna seconda porzione (32, 42, 52) risulta accoppiabile con e disaccoppiabile dall’estremità superiore (330, 430) della corrispondente terza porzione (33, 43).
Con questo accorgimento, l’attrezzatura sportiva (A) si trova ad una terza quota dal suolo (S), superiore alle citate prima quota e seconda quota.
I mezzi elastici (12) sono tali da mantenere vincolate ciascuna seconda porzione (32, 42, 52) con la corrispondente terza porzione (33, 43), e sono predisposti e conformati in modo che quando la seconda porzione (32, 42, 52) e la corrispondente terza porzione (33, 43) sono disaccoppiate e la terza porzione (33, 43) risulta ruotata rispetto al citato asse longitudinale (H), risultino in tensione ed esercitino una forza elastica in grado di portare la terza porzione (33, 43) allineata alla corrispondente seconda porzione (32, 42, 52), lungo il citato asse longitudinale (H).
 
Ad esempio, la terza quota dal suolo (S) può corrispondere ad una quota tale affinché l’utilizzatore possa impiegare l’attrezzatura (A) stando in piedi al suolo (S), mentre la citata seconda quota dal suolo (S) può corrispondere ad una quota tale affinché l’utilizzatore possa impiegare l’attrezzatura (A) stando in ginocchio al suolo (S), e la prima quota dal suolo può corrispondere ad una quota tale affinché l’utilizzatore possa impiegare l’attrezzatura (A) stando seduto al suolo (S). Anche tale variante può risultare particolarmente vantaggiosa con riferimento alla pratica venatoria, poiché il cacciatore spesso ha necessità di cambiare rapidamente la sua posizione rispetto al suolo.
Secondo una preferita forma di realizzazione dell’invenzione, il dispositivo (1) comprende ulteriormente secondi mezzi di bloccaggio amovibile (7), fissabili a ciascuna seconda porzione (32, 42, 52), per bloccare amovibilmente ciascuna terza porzione (33, 43) alla corrispondente seconda porzione (32, 42, 52) quando la seconda porzione (32, 42, 52) e la corrispondente terza porzione (33, 43) sono disaccoppiate, e la terza porzione (33, 43) risulta ruotata rispetto al citato asse longitudinale (H) , in modo da disporsi almeno parzialmente sovrapposta alla seconda porzione (32, 42, 52).
Analogamente a quanto detto per i primi mezzi di bloccaggio amovibile (6), sempre con riferimento alle figure allegate, i secondi mezzi di bloccaggio amovibile (7) comprendono una pluralità di elementi conformati ad S, ciascuno predisposto in modo che un primo incavo della S sia fissabile alla seconda porzione (32, 42, 52) e sia conformato per ricevere almeno una sezione della citata seconda porzione (32, 42, 52) (vedasi in particolare fig.4A), ed un secondo incavo della S sia conformato per ricevere almeno una sezione della corrispondente terza porzione (33, 43). La sezione di ciascuna terza porzione (33,
 
43) viene quindi trattenuta all’interno di un incavo della S conformata dai secondi mezzi di bloccaggio amovibile (7).
Una volta che ciascuna terza porzione (33, 43) e ciascuna seconda porzione (32, 42, 52) sono ruotate e mantenute bloccate rispettivamente dai secondi mezzi di bloccaggio amovibile (7) e dai primi mezzi di bloccaggio amovibile (6), queste risultano almeno parzialmente sovrapposte tra loro (vedasi figura 2).
Vantaggiosamente, in tale configurazione il dispositivo (1) risulta particolarmente compatto, e non costituisce quindi un intralcio per l’utilizzatore durante il relativo impiego. Inoltre, il dispositivo (1) così disposto consente di essere agevolmente trasportato e riposto ad esempio all’interno di uno zaino od una borsa adibita al suo contenimento.
Secondo la preferita forma di realizzazione dell’invenzione, ciascuna porzione (31, 41, 51, 32, 42, 52, 33, 43) di ogni elemento longitudinale di appoggio (3, 4, 5) è costituita da un elemento tubolare, ed i mezzi elastici (12) sono costituiti da una corda elastica o da una striscia elastica disposta all’interno di ciascun elemento tubolare.
Vantaggiosamente, tale variante ottimizza la funzionalità del dispositivo (1), in quanto i mezzi elastici (12) sono disposti in corrispondenza del citato asse longitudinale (H). Pertanto, l’accoppiamento della seconda porzione (32, 42, 52) con la corrispondente prima porzione (31, 41, 51) e della terza porzione (33, 43) con la corrispondente seconda porzione (32, 42, 52) risulterà particolarmente rapido, in quanto la forza elastica esercitata dai mezzi elastici (12) con tale accorgimento porta adiacenti tra loro le estremità delle porzioni destinate ad accoppiarsi.
In particolare, ciascuna seconda porzione (32, 42, 52) e ciascuna terza porzione
 
(33, 43) possono comprendere, in corrispondenza della relativa estremità superiore (320, 420, 520, 330, 430), una protuberanza conformata per inserirsi rispettivamente nella corrispondente prima porzione (31, 41, 51) e nella corrispondente seconda porzione (32, 42, 52). Nel dettaglio, ciascuna protuberanza della seconda porzione (32, 42, 52) e della terza porzione (33, 43) è inseribile in corrispondenza della estremità inferiore (310, 410, 510, 320, 420, 520) rispettivamente della prima porzione e della seconda porzione, in modo che le porzioni siano tra loro accoppiate per interferenza.
Ad esempio, i mezzi elastici (12) possono estendersi dall’estremità superiore (310, 410, 510) della prima porzione (31, 41, 51) all’estremità inferiore (331, 431) della terza porzione (33, 43).
A tale scopo, l’estremità superiore (310, 410, 510) di ciascuna prima porzione (31, 41, 51) e estremità inferiore (331, 431) di ciascuna terza porzione (33, 43) possono comprendere mezzi di aggancio (G) (visibili a titolo esemplificativo in fig.4) disposti per rimanere all’interno di ciascun elemento tubolare e conformati per consentire l’aggancio dei mezzi elastici (12).
Il dispositivo (1) secondo l’invenzione può comprendere inoltre una pluralità di elementi di irrigidimento (14) (di cui solo uno è visibile in fig.4), fissabili per collegare a due a due gli elementi astiformi (3, 4, 5), in modo da stabilizzarne la posizione.
Ulteriormente, il dispositivo (1) può comprendere una pluralità di elementi di ancoraggio (15) (visibili in fig.4), fissabili a ciascuna estremità inferiore destinata ad andare in appoggio al suolo (S), per consentire un miglior ancoraggio al suolo (S) in caso di particolari caratteristiche dello stesso.
I mezzi di ancoraggio (15) comprendono un elemento fissabile all’estremità
 
inferiore (311, 411, 511, 321, 421, 521, 331, 431) di una porzione (31, 41, 51, 32, 42, 52, 33, 43), il quale elemento porta una punta idonea per inserirsi nel suolo (S).
Secondo una variante dell’invenzione, il dispositivo (1) comprende almeno tre piedini di appoggio (9, 10,11), fissabili alla base di supporto (2) una volta rimossi gli elementi astiformi di appoggio (3, 4, 5); in particolare, ciascun piedino di appoggio (9, 10, 11) presenta una lunghezza inferiore rispetto alla prima porzione (31, 41, 51) di ciascun elemento longitudinale di appoggio (3, 4, 5) (vedasi fig.5 e 5A).
In altre parole, tramite i piedini di appoggio (9, 10, 11) l’attrezzatura (A) può essere disposta ad una quarta quota dal suolo (S), inferiore alle citate prima quota, seconda quota e terza quota dal suolo (S).
Ad esempio, la quarta quota dal suolo (S) può corrispondere ad una quota tale affinché l’utilizzatore possa impiegare l’attrezzatura (A) stando sdraiato al suolo (S). Alternativamente, grazie ai piedini di appoggio (9, 10, 11) l’utilizzatore può impiegare il dispositivo (1) in tutti quei casi in cui sia presente solo un appoggio di fortuna. Si pensi ad esempio alla pratica venatoria, in cui spesso il cacciatore deve esplodere un colpo stando sdraiato al suolo (S), o su di un appoggio improvvisato. Inoltre, in questi casi l’utilizzatore deve mantenere il fucile unicamente tramite le braccia ed una spalla. Poiché durante un appostamento il cacciatore deve mantenere spesso sostenuto a lungo il fucile, con il passare del tempo possono diminuire l’efficacia e la precisione del colpo esploso.
Vantaggiosamente, tale variante offre un supporto all’utilizzatore, e, nel particolare caso della pratica venatoria, consente al cacciatore una maggiore efficacia e precisione nell’esplosione di un colpo, poiché il fucile non deve essere unicamente
 
sostenuto dalle braccia e da una spalla del cacciatore anche nel caso in cui il cacciatore debba disporsi sdraiato al suolo.
Ciascun piedino (9, 10, 11) può comprendere uno stelo (91, 110, 111) che risulta ad esempio avvitabile alla base di supporto (2).
Con riferimento alla pratica venatoria, in cui la citata attrezzatura (A) sportiva può comprende un telaio di supporto (T) per un fucile, lo stelo (111) di uno dei piedini di appoggio (11) può essere conformato per estendersi oltre la base di supporto (2), verso il telaio (T), in modo da contattarlo; il citato stelo (111) può presentare lunghezza regolabile, per determinare corrispondenti altezze del citato telaio (T) rispetto al suolo (S).
Lo stelo (111) può essere ad esempio formato da due parti, ad esempio tra loro avvitate, è può comprendere una ghiera fissata ad una delle due parti, in modo che un utilizzatore possa ruotarla, per regolare così la lunghezza dello stelo (111). A tale scopo, può essere presente una ghiera (112) (vedasi fig.5), fissata ad una delle due parti, per consentire ad un utilizzatore di regolare la lunghezza dello stelo in maniera pratica.
 

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo (1) per il supporto di un’attrezzatura sportiva (A), comprendente: una base di supporto (2), per supportare un’attrezzatura sportiva (A); almeno tre elementi astiformi di appoggio (3, 4, 5), fissabili alla base di supporto (2) e comprendenti ciascuno un’estremità superiore ed un’estremità inferiore, tra loro contrapposte; caratterizzato dal fatto: che la base di supporto (2) comprende almeno tre porzioni (21, 22, 23), ciascuna comprendente una pluralità di sedi (20) angolarmente disposte tra loro; di comprendere almeno tre elementi di collegamento (121), ciascuno fissabile all’estremità superiore di un elemento astiforme di appoggio (3, 4, 5), ed incernierato ad una porzione (21, 22, 23) della base di supporto (2), per risultare ruotabile rispetto alla porzione (21, 22, 23) attorno ad un asse passante per quest’ultima secondo differenti orientazioni; di comprendere almeno tre elementi di blocco rotazione (13), associabili a ciascun elemento di collegamento (121) in modo da contraffacciare le sedi (20) della corrispondente porzione (21, 22, 23) durante la rotazione dell’elemento di collegamento (121) rispetto alla porzione (21, 22, 23); ciascun elemento di blocco rotazione (13) comprendendo un perno (130) conformato per inserirsi entro una sede (20) della porzione (21, 22, 23), e risultando mobile rispetto all’elemento di collegamento (121) tra una posizione operativa in cui il perno (130) impegna una sede (20) e viene bloccata la rotazione dell’elemento di collegamento (121) rispetto alla porzione (21, 22, 23), ed una posizione inoperativa in cui il perno (130) disimpegna la sede (20) e l’elemento di collegamento (121) può ruotare rispetto alla porzione (21, 22, 23);   mezzi elastici (120) predisposti per agire su ciascun elemento di blocco rotazione (13) per mantenerlo nella relativa configurazione operativa, e per risultare comprimibili per consentire a ciascun elemento di blocco rotazione (13) di essere portato nella relativa configurazione inoperativa.
  2. 2. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui ciascuna porzione (21, 22, 23) della base di supporto (2) comprende un bordo semicircolare (24); ed in cui le citate sedi (20) sono disposte in corrispondenza del bordo semicircolare (24); ed in cui ciascun elemento di collegamento (121) comprende una forcella, conformata per ricevere all’interno dell’incavo che essa conforma il citato bordo semicircolare (24).
  3. 3. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui ciascun elemento di blocco rotazione (13) comprende un cilindro cavo, conformato per ricevere al suo interno un elemento di collegamento (121), in modo che i rebbi della forcella sporgano dal cilindro cavo, ed in modo che il perno (130) risulti tra i due rebbi della forcella.
  4. 4. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui i mezzi elastici comprendono almeno tre molle (120), ciascuna disposta tra i rebbi di una forcella di un elemento di collegamento (121).
  5. 5. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui gli elementi astiformi di appoggio (3, 4, 5), comprendono ciascuno una prima porzione (31, 41, 51), collegabile ad un elemento di collegamento (12), ed una seconda porzione (32, 42, 52); ciascuna prima porzione (31, 41, 51) e ciascuna seconda porzione (32, 42, 52) comprendendo un’estremità superiore (310, 410, 510, 320, 420, 520) ed un’estremità inferiore (311, 411, 511, 321, 421, 521), tra loro contrapposte; ciascuna prima porzione (31, 41, 51) la corrispondente seconda   porzione (32, 42, 52) essendo tra loro accoppiabili in modo da risultare allineate tra loro lungo un medesimo asse longitudinale (H), ed in modo che l’estremità inferiore (321, 421, 521) di ciascuna seconda porzione (32, 42, 52) possa andare in appoggio al suolo (S); ciascuna prima porzione (31, 41, 51) e la corrispondente seconda porzione (32, 42, 52) essendo disaccoppiabili, in modo che la seconda porzione (32, 42, 52) risulti ruotabile rispetto al citato asse longitudinale (H), e l’estremità inferiore della prima porzione (31, 41, 51) possa andare in appoggio al suolo (S); comprendente ulteriormente: mezzi elastici (12), disposti in modo da mantenere vincolate tra loro ciascuna prima porzione (31, 41, 51) con la corrispondente seconda porzione (32, 42, 52); i mezzi elastici (12) risultando predisposti e conformati in modo che quando la prima porzione (31, 41, 51) la corrispondente seconda porzione (32, 42, 52) sono disaccoppiate e la seconda porzione (32, 42, 52) risulta ruotata rispetto al citato asse longitudinale (H), risultino in tensione ed esercitino una forza elastica in grado di portare ciascuna seconda porzione (32, 42, 52) allineata alla corrispondente prima porzione (31, 41, 51), lungo il citato asse longitudinale (H).
  6. 6. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione precedente, comprendente ulteriormente primi mezzi di bloccaggio amovibile (6), fissabili a ciascuna prima porzione (31, 41, 51), per bloccare amovibilmente ciascuna seconda porzione (32, 42, 52) alla corrispondente prima porzione (31, 41, 51), quando la prima porzione (31, 41, 51) e la corrispondente seconda porzione (32, 42, 52) sono disaccoppiate, e la seconda porzione (32, 42, 52) risulta ruotata rispetto al citato asse longitudinale (H), in modo da disporsi almeno parzialmente sovrapposta alla corrispondente prima porzione (31, 41, 51).  
  7. 7. Dispositivo (1) secondo le rivendicazioni 5 o 6, in cui ciascun elemento astiforme di appoggio (3, 4, 5) comprende ulteriormente almeno una terza porzione (33, 43), comprendente a sua volta un’estremità superiore (330, 430) ed un’estremità inferiore (331, 431), tra loro contrapposte; ciascuna seconda porzione (321, 421, 521) e la corrispondente terza porzione (33, 43) essendo tra loro accoppiabili in modo da risultare allineate tra loro lungo un medesimo asse longitudinale (H), ed in modo che l’estremità inferiore (331, 431) della terza porzione (33, 43) possa andare in appoggio al suolo (S); ciascuna seconda porzione (32, 42, 52) e la corrispondente terza porzione essendo disaccoppiabili, in modo che ciascuna terza porzione (33, 43) risulti ruotabile rispetto al citato asse longitudinale (H) e l’estremità inferiore (321, 421, 521) della seconda porzione (32, 42, 52) possa andare in appoggio al suolo (S); i mezzi elastici (12) essendo tali da mantenere vincolate ciascuna seconda porzione (32, 42, 52) con la corrispondente terza porzione (33, 43), ed essendo predisposti e conformati in modo che quando la seconda porzione (32, 42, 52) e la corrispondente terza porzione (33, 43) sono disaccoppiate e la terza porzione (33, 43) risulta ruotata rispetto al citato asse longitudinale (H), risultino in tensione ed esercitino una forza elastica in grado di portare la terza porzione (33, 43) allineata alla corrispondente seconda porzione (32, 42, 52), lungo il citato asse longitudinale (H).
  8. 8. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione precedente, comprendente ulteriormente secondi mezzi di bloccaggio amovibile (7), fissabili a ciascuna seconda porzione (32, 42, 52), per bloccare amovibilmente ciascuna terza porzione (33, 43) alla corrispondente seconda porzione (32, 42, 52) quando la seconda porzione (32, 42, 52) e la corrispondente terza porzione (33, 43) sono   disaccoppiate, e la terza porzione (33, 43) risulta ruotata rispetto al citato asse longitudinale (H), in modo da disporsi almeno parzialmente sovrapposta alla seconda porzione (32, 42, 52).
  9. 9. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 5 alla 8, in cui ciascuna porzione (31, 41, 51, 32, 42, 52, 33, 43) di ogni elemento longitudinale (3, 4, 5) di appoggio è costituita da un elemento tubolare, ed in cui i mezzi elastici (12) sono costituiti da una corda elastica o da una striscia elastica disposta all’interno di ciascun elemento tubolare.
  10. 10. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 5 alla 9, comprendente ulteriormente almeno tre piedini di appoggio (9, 10,11), fissabili alla base di supporto (2) una volta rimossi gli elementi astiformi di appoggio (3, 4, 5), ciascun piedino di appoggio (9, 10, 11) presentando una lunghezza inferiore rispetto alla prima porzione (31, 41) di ciascun elemento longitudinale di appoggio (3, 4).
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