ITBO20120020A1 - Dispositivo per la regolazione dell'inclinazione di arredi e/o di loro porzioni ed arredo dotato del dispositivo - Google Patents

Dispositivo per la regolazione dell'inclinazione di arredi e/o di loro porzioni ed arredo dotato del dispositivo Download PDF

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ITBO20120020A1
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Andrea Mazzotti
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Description

DISPOSITIVO PER LA REGOLAZIONE DELL’INCLINAZIONE DI ARREDI E/O DI LORO PORZIONI ED ARREDO DOTATO DEL DISPOSITIVO
DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE
La presente invenzione s'inquadra nel settore concernente gli arredi per consentire ad un utilizzatore di sedersi e/o coricarsi ed in particolare si riferisce ad un dispositivo per la regolazione dell’inclinazione di arredi e/o di loro porzioni particolarmente adatto a sedie, lettini, sedie a sdraio, poltroncine, poltrone, bracci, supporti, leggii e simili aventi almeno una porzione regolabile in inclinazione, ad esempio uno schienale, una porzione per i piedi e/o per le gambe, un bracciolo, una copertura, un praccio, un supporto e simili.
Sono note sedie a sdraio dotate di articolazioni per inclinare una porzione a schienale, destinata a supportare la schiena di un utilizzatore, rispetto alla porzione di seduta; tali sedie note sono dotate di un puntello avente una estremità incernierata alla porzione a schienale e l’opposta estremità impegnabile a tacche o fermi del telaio della porzione di seduta per regolare l’inclinazione dello schienale.
Uno svantaggio di tali sedie a sdraio note, talvolta non assicurano un solido e fermo impegno del puntello alle tacche o fermi e presentano il rischio di provocare pericolose cadute dell’utilizzatore.
Ulteriore svantaggio di dette sedie a sdraio note consiste nel fatto che possono costituire un rischio per le dita e le mani delle persone intente nella loro regolazione o spostamento.
Sono anche noti arredi consistenti in lettini e poltroncine ove la porzione inclinabile à ̈ connessa al telaio fisso tramite articolazioni laterali.
Ciascun arredo à ̈ dotato di una coppia di tali articolazioni regolabili almeno una delle quali à ̈ bloccabile per mezzo di leve o pulsanti al fine di fissarne l’inclinazione.
Uno svantaggio di queste articolazioni note per schienali dotate di un unico blocco laterale consiste nel fatto che richiedono l’uso di entrambe le mani per la regolazione; inoltre sotto sforzo lo schienale a cui sono applicate tende a cedere ed a flettersi in corrispondenza del lato privo di blocco.
Alcune articolazioni note sono dotate di blocchi bilaterali ma in tal caso richiedono leve o pulsanti di sblocco collegate tramite trasmissioni ad entrambe le articolazioni risultando quindi complesse costose e meno affidabili.
Sono anche note articolazioni laterali di tipo a sgancio automatico dotate di denti di blocco e sblocco sui quali agiscono molle o elementi elastici che, nel severo ambiente balneare, sono soggetti a blocchi, usura e precoce degradazione, causando malfunzionamenti e rischi per gli utilizzatori.
Uno scopo della presente invenzione à ̈ quello di proporre un dispositivo per la regolazione dell’inclinazione di arredi e/o di loro porzioni, adatto a sedie, lettini, sedie a sdraio, poltroncine, poltrone, braccioli, supporti, leggii ed altri arredi, che consenta di ottenere lo sblocco automatico dell’inclinazione e che sia sicuro ed affidabile.
Altro scopo à ̈ di proporre un dispositivo privo di elementi elastici e molle o di altri elementi soggetti a degrado e/o usura a seguito dell’esposizione alla sabbia, al sole, agli agenti atmosferici ed al salmastro.
Ulteriore scopo à ̈ di proporre un arredo consistente in un lettino balneare dotato del dispositivo per reclinare e regolare l’inclinazione di una sua porzione.
Le caratteristiche dell'invenzione sono nel seguito evidenziate con particolare riferimento agli uniti disegni nei quali:
- le figure 1 e 2 illustrano viste laterali ed assonometriche di un telaio di un lettino da spiaggia dotato di una coppia di dispositivi, oggetto della presente invenzione, simmetrici per la regolazione dell’inclinazione della porzione per le spalle;
- le figure da 3 a 7 illustrano viste schematiche da vari lati ed assonometrica di un primo membro del dispositivo;
- le figure 8 e 9 illustrano viste complete rispettivamente laterale ed assonometrica del primo membro di figura 3;
- le figure da 10 a 14 illustrano viste schematiche e parziali da vari lati ed assonometrica di un secondo membro del dispositivo;
- le figure 15 e 16 illustrano viste complete rispettivamente laterale ed assonometrica del secondo membro di figura 10;
- le figure da 17 a 19 illustrano viste parziali, rispettivamente laterale, assonometrica e dall’alto del lettino di figura 1 in cui la porzione per le spalle à ̈ in una prima posizione angolare estrema di rotazione nella quale à ̈ completamente reclinata sulla porzione per il resto del corpo ed dispositivo à ̈ in una condizione di sblocco;
- la figura 20 illustra un sezione secondo il piano XX – XX di figura 19;
- le figure da 21 a 23 illustrano viste parziali, rispettivamente laterale, assonometrica e dall’alto del lettino di figura 1 in cui la porzione per le spalle à ̈ parzialmente sollevata dalla porzione per il resto del corpo ed dispositivo à ̈ in una condizione intermedia di sblocco;
- la figura 24 illustra un sezione secondo il piano XXIV – XXIV di figura 23; - le figure da 25 a 27 illustrano viste parziali, rispettivamente laterale, assonometrica e dall’alto del lettino di figura 1 in cui la porzione per le spalle à ̈ ribaltata rispetto porzione per il resto del corpo ed dispositivo à ̈ ancora in una condizione di sblocco;
- la figura 28 illustra un sezione secondo il piano XXVIII – XXVIII di figura 27; - le figure da 29 a 31 illustrano viste parziali, rispettivamente laterale, assonometrica e dall’alto del lettino di figura 1 in cui la porzione per le spalle à ̈ quasi completamente ribaltata rispetto alla porzione per il resto del corpo ed dispositivo à ̈ sempre in una condizione di sblocco;
- la figura 32 illustra un sezione secondo il piano XXXII – XXXII di figura 31; - le figure da 33 a 35 illustrano viste parziali, rispettivamente laterale, assonometrica e dall’alto del lettino di figura 1 in cui la porzione per le spalle à ̈ quasi completamente ribaltata dopo esser stata leggermente sollevata a partire da una seconda posizione angolare estrema di rotazione, non illustrata, di completo ribaltamento in cui à ̈ approssimativamente parallela alla porzione per il resto del corpo, il dispositivo à ̈ in una condizione di regolazione della inclinazione permettendo l’appoggio dell’utilizzatore in varie inclinazioni della porzione per le spalle del lettino ed in cui i denti di due elementi del dispositivo sono mutuamente impegnati;
- la figura 36 illustra un sezione secondo il piano XXXVI – XXXVI di figura 35; - le figure da 37 a 39 illustrano viste parziali, rispettivamente laterale, assonometrica e dall’alto del lettino di figura 1 in cui la porzione per le spalle à ̈ stata ulteriormente ruotata verso la porzione per il resto del corpo ed dispositivo à ̈ ritornato in una condizione di sblocco;
- la figura 40 illustra un sezione secondo il piano XL – XL di figura 39;
- le figure da 41 e 42 illustrano viste parziali, rispettivamente laterale, assonometrica e dall’alto del lettino di figura 1 in cui la porzione per le spalle à ̈ ulteriormente ruotata verso la condizione di figura 17 ed dispositivo à ̈ in una condizione di sblocco.
Con riferimento alle figure da 1 a 42, con 1 viene indicato il dispositivo per la regolazione dell’inclinazione di arredi e/o di loro porzioni oggetto della presente invenzione. L’arredo può consistere, ad esempio, in una sedia, in un lettino, in una poltroncina o poltrona, in un bracciolo, in un supporto, in un leggio o, come illustrato nelle figure 1 e 2, in una sedia a sdraio con porzione per la testa e le spalle di tipo reclinabile con angolazione regolabile entro certi intervalli di utilizzo. La sedia a sdraio comprende un telaio T, ad esempio in tubolari di metallo od aste di legno, dotato di un membro fisso F, destinato a sostenere la porzione di telo o materasso per parte del torso e le gambe, e di un membro inclinabile I, destinato a sostenere la porzione di telo o materasso per la testa e le spalle.
Entrambi i membri fisso F ed inclinabile I sono a forma di “U†e le estremità libere dei profili o aste laterali del membro inclinabile sono connesse a corrispondenti profili o aste laterali del membro fisso tramite due esemplari simmetrici del dispositivo 1 per la regolazione dell’inclinazione di arredi e/o di loro porzioni.
In una normale condizione d’uso, a cui fa riferimento il seguito della descrizione, il membro fisso del telaio à ̈ approssimativamente orizzontale.
Ciascun dispositivo 1 comprende un primo elemento 3 destinato ad oscillare liberamente attorno ad un rispettivo perno 7 orizzontale connesso ad un’asta o profilo laterale del membro fisso F del telaio T dell’arredo e comprende un secondo elemento 5 destinato a ruotare attorno ad un rispettivo perno 9 fissato all’asta o profilo laterale del membro fisso F parallelamente al perno 7 del primo elemento 3. Ovviamente gli elementi 3, 5 del dispositivo 1 sono dotati di rispettivi fori passanti per i corrispondenti perni 7, 9.
Il secondo elemento 5 à ̈ inoltre bloccato al corrispondente profilo od asta laterale del membro inclinabile I del telaio T; in tal modo anche il membro inclinabile I può ruotare attorno al perno 9 del secondo elemento 5 tra due posizioni angolari estreme, prima e seconda. I due perni 9 dei due secondi elementi 5 sono allineati e definiscono indicativamente la linea di demarcazione tra i membri fisso ed inclinabile della sedia a sdraio.
Gli elementi 3, 5 del dispositivo sono dotati di rispettivi denti 13, 15 mutuamente impegnati in condizioni operative di regolazione R della inclinazione e disimpegnati in condizioni di sblocco S. I denti 13, 15 sono inclinati in modo concorde per consentire, nella condizione di regolazione R, di impegnarli reciprocamente in diverse posizioni angolari del membro inclinabile permettendone la regolazione angolare discreta in un verso di regolazione che va approssimativamente dall’allineamento del membro inclinabile con il membro fisso ad angolazioni progressivamente crescenti del membro inclinabile ovvero da una configurazione a lettino verso configurazioni a poltrona dell’arredo.
Quando il dispositivo 1 à ̈ assemblato ed operativo, il primo elemento 3 à ̈ vincolato ad oscillare entro un predeterminato settore angolare, ad esempio di ampiezza minore di 180° oppure minore di 90°, aperto verso l’alto. Il baricentro G del primo elemento 3 à ̈ posto ad una predeterminata distanza dall’asse di libera rotazione del primo elemento 3 stesso e, in dette condizioni operative di regolazione R e di sblocco S del dispositivo 1, si trova da un lato o dal lato opposto rispetto ad un piano geometrico verticale sul quale giace l’asse di libera rotazione del primo elemento 3. Quando il baricentro G si trova su detto piano geometrico verticale di giacitura dell’asse del perno 7 del primo elemento 3 o si trova in prossimità di tale piano, esso G à ̈ ad una quota, ovvero ad un’altezza, massima della propria traiettoria e superiore a quella dell’asse di quest’ultimo perno 7 del primo elemento 3 similmente a quanto avviene nel “pendolo invertito†. In questo modo il primo elemento 3 diviene instabile quando il suo baricentro à ̈ sulla verticale del rispettivo perno 7 e tende a raggiungere la posizione angolare, destra o sinistra, di minor altezza del suo baricentro G.
La forma del primo elemento 3 à ̈ allungata e la muta posizione tra il foro per il rispettivo perno 7 ed il baricentro à ̈ dovuta alla forma ed alla distribuzione della massa omogenea del primo elemento 3 stesso; in alternativa l’invenzione prevede che il primo elemento possa essere dotato di una sede per un peso, ad esempio in materiale ad alta densità quale ferro o piombo; la sede per il peso à ̈ distanziata dal foro per il perno per aumentare la distanza tra detto foro per il perno ed il baricentro. Gli elementi primo 3 e secondo 5 sono dotati rispettivamente di un primo mezzo a bilanciere 19 e di un primo mezzo a camma 21 perpendicolari ai perni 7, 9 e giacenti su un primo insieme di piani adiacenti.
Il primo mezzo a bilanciere 19 ed il primo mezzo a camma 21 sono rigidamente fissati rispettivamente al corpo del primo elemento 3 ed al corpo del secondo elemento 5.
Il primo mezzo a bilanciere 19 ed il primo mezzo a camma 21 sono destinati al reciproco riscontro scorrevole in avvicinamento ad una predeterminata posizione, preferibilmente una prima posizione angolare estrema del secondo elemento e del membro inclinabile, per il ribaltamento del baricentro del baricentro G del primo elemento 3 da un lato di detto piano geometrico pressoché verticale all’altro lato e per predisporre le condizioni di regolazione R.
Gli elementi primo 3 e secondo 5 sono rispettivamente dotati di un secondo mezzo a bilanciere 23 e di un secondo mezzo a camma 25 anch’essi perpendicolari ai perni 7, 9 ma giacenti su un secondo insieme di piani adiacenti distanziato dal primo insieme di piani.
Il secondo mezzo a bilanciere 23 ed il secondo mezzo a camma 25 sono rigidamente fissati rispettivamente al corpo del primo elemento 3 ed al corpo del secondo elemento 5.
Il secondo mezzo a bilanciere 23 ed il secondo mezzo a camma 25 sono destinati al reciproco riscontro scorrevole in avvicinamento ad una seconda posizione angolare estrema del secondo elemento 5, per il ribaltamento del baricentro G del primo elemento 3 dal lato di detto piano geometrico pressoché verticale in cui il dispositivo à ̈ nelle condizioni di regolazione R all’altro lato e per realizzare le condizioni di sbocco S.
Il secondo elemento 5 à ̈ dotato di un mezzo sporgente 29 approssimativamente opposto, rispetto al corrispondente perno 9 alla superficie di scorrimento del primo mezzo a camma 21 e pressoché complanare a quest’ultimo.
Il mezzo sporgente 29 à ̈ destinato, nella seconda posizione angolare estrema ed in vicinanza di essa, a riscontrare con il primo mezzo a bilanciere 19 per richiamare il primo elemento 3 sopra il secondo elemento 5 in fase di chiusura e per impedire indesiderate rotazioni del primo elemento 3 che pertanto, al raggiungimento di tale seconda posizione angolare estrema à ̈ pressoché bloccato fino ad una successiva rotazione del secondo elemento 5.
Gli elementi primo 3 e secondo 5 sono in materiale metallico o in plastica o resina anche rinforzate con fibre e preferibilmente sono realizzati in corpo unico rispettivamente con i mezzi a bilanciere primo 19 e secondo 23 e con i mezzi a camma primo 21 e secondo 25.
Le superfici attive 41, 43 di scorrimento dei mezzi a bilanciere 19, 23 del primo elemento 3, ovvero le superfici di quest’ultimo destinate al riscontro scorrevole con le corrispondenti superfici del secondo elemento, sono curve con generatrici rette parallele all’asse del corrispondente perno e preferibilmente sono poste dal lato del primo elemento 3 concorde con l’orientamento dei rispettivi denti 13.
Parimenti le superfici attive 45, 47 di scorrimento dei mezzi a camma 21, 25 sono curve e preferibilmente poste dal lato del secondo elemento 5 concorde con l’orientamento dei rispettivi denti 13.
Le superfici attive 41, 43 di scorrimento dei mezzi a bilanciere 19, 23 del primo elemento 3 e la superficie attiva 45 del primo mezzo a camma 21 del secondo elemento 5 sono preferibilmente convesse e la superficie attiva 47 del secondo mezzo a camma 25 del secondo elemento 5 Ã ̈ preferibilmente concava.
Il secondo elemento 5 à ̈ dotato di una sede 51 per un’estremità di un membro inclinabile I del telaio T realizzando il mutuo fissaggio.
La forma complessiva in pianta del primo elemento 3 à ̈ allungata ed inscrivibile in una curva ovale od ellittica; a partire dalla congiungente tra il centro del foro per il perno con il baricentro ed in posizioni angolari crescenti, si trovano per primi i tre denti 13 disposti lungo una direzione passante in vicinanza o per l’asse del foro per il perno, la superficie attiva 43 convessa del secondo mezzo a bilanciere 23 la cui corda diverge dall’asse del foro del perno e forma un angola acuto con detta congiungente, la superficie attiva 41 convessa del primo mezzo a bilanciere 19 la cui corda forma con la congiungente un angolo maggiore di quello della corda della precedente superficie 43 attiva; tutti tali elementi operativi 13, 4341 sono dal medesimo lato del primi elementi rispetto alla congiungente. Le superfici attive 43, 41 possono essere archi di parabole, di ellissi o curve a raggio di curvatura moderato e quasi costante. La forma complessiva in pianta del secondo elemento 5 à ̈ approssimativamente inscrivibile in un quadrilatero avente lati di lunghezze simili; a partire dalla seconda congiungente tra il centro del foro per il perno con il punto più esterno del secondo mezzo a camma 25 ed in posizioni angolari crescenti, si trova per prima la rispettiva superficie attiva 47 concava la cui corda à ̈ distanziata dall’asse del foro per il perno e forma con la seconda congiungente un angolo acuto; il mezzo sporgente 29; i cinque denti 15 disposti su un arco di circonferenza centrato sull’asse del foro per il perno e la superficie attiva 45 del primo mezzo a camma 21.
L’Arredo oggetto della presente invenzione à ̈ dotato di due dispositivi 1 simmetrici, del tipo sopra descritto, e comprendere il telaio T destinato a supportare teli, materassi, sostegni o simili. Il telaio comprende un insieme di membri fissi F stazionari rispetto ad un corrispondente piano d’appoggio o di fissaggio ed un insieme di membri inclinabili I ove ciascun membro inclinabile I à ̈ bloccato ad un secondo elemento 5 del dispositivo 1 connesso in modo liberamente girevole ad un membro fisso F tramite un rispettivo perno 9 di rotazione.
Il membro fisso F reca un ulteriore perno 7 parallelo ed opportunamente distanziato dal precedente, per la rotazione tra due posizioni angolari estreme di un primo elemento 3 del dispositivo 1 che realizza, in cooperazione con il secondo elemento 5 condizioni di sblocco S e di regolazione R della inclinazione del corrispondente membro inclinabile I ove la direzione di azione del primo elemento 3 à ̈ determinata dalla posizione del suo baricentro G rispetto ad un piano geometrico verticale sul quale giace l’asse di libera rotazione del primo elemento 3.
L’operatività del dispositivo prevede che, a partire da una posizione, illustrata in figura 29 prossima alla prima posizione estrema del secondo elemento 5, non illustrata ma intermedia tra quelle di figure 29 e 33 ed in cui il membro inclinabile I del telaio T à ̈ affiancato e pressoché complanare al membro fisso F ed il dispositivo à ̈ in una condizione di sblocco S, la progressiva rotazione verso il basso del membro inclinabile I in direzione di detta prima posizione estrema provoca il riscontro tra le superfici attive 45, 41 del primo mezzo a camma 21 e del primo mezzo a bilanciere 19 ed il conseguente ribaltamento del primo elemento 3 con l’avvicinamento del suo baricentro G e dei suoi denti 13 al secondo elemento; la prosecuzione della rotazione porta al mutuo impegno dei denti 13, 15 dei membri 3, 5 ottenendo la condizione di regolazione R illustrata in figura 33 ed in cui il membro inclinabile I può essere supportato a vari angoli. L’avanzamento della rotazione causa il disimpegno dei denti 13, 15 ed il riscontro delle superfici attive 47, 43 del secondo mezzo a camma 25 e del secondo mezzo a bilanciere 23 con il ribaltamento del primo elemento 3 con l’allontanamento del suo baricentro G e dei suoi denti 13 al secondo elemento 5 come illustrato in figura 37. Il membro inclinabile I può procedere con la rotazione fino a raggiungere la seconda posizione estrema in cui à ̈ ruotato di circa un angolo piatto rispetto alla prima posizione estrema. A partire dalla seconda posizione estrema il dispositivo può tornare alla condizione iniziale di figura 29 tramite una rotazione opposta inferiore 180°.
Un vantaggio della presente invenzione à ̈ di fornire un dispositivo per la regolazione dell’inclinazione di arredi e/o di loro porzioni, adatto a sedie, lettini, sedie a sdraio, poltroncine, poltrone, braccioli, supporti, leggii ed altri arredi, che consenta di ottenere lo sblocco automatico dell’inclinazione e che sia sicuro.
Altro vantaggio à ̈ di fornire un dispositivo molto affidabile e robusto anche in quanto privo di elementi elastici e molle o di altri elementi soggetti a degrado e/o usura a seguito dell’esposizione alla sabbia, al sole, agli agenti atmosferici ed al salmastro. Ulteriore vantaggio consiste nel fornire un dispositivo azionabile dall’utilizzatore nelle condizioni di regolazione, sblocco e riarmo con una sola mano ed in modo estremamente intuitivo.
Altro vantaggio à ̈ quello di fornire un dispositivo costituito da due soli membri assemblabili agli elementi del telaio del lettino, sedia o altri arredi, in modo semplice, veloce e senza possibilità di errori, consentendo una produzione economica e di qualità.
Ulteriore vantaggio à ̈ di fornire un arredo consistente in un lettino balneare dotato del dispositivo per reclinare e regolare l’inclinazione di una sua porzione.
Altro vantaggio à ̈ quello di consentire il cambio della posizione di regolazione R, senza dover reclinare completamente la porzione delle spalle, ovvero il membro inclinabile, ma à ̈ sufficiente reclinarla appena oltre la verticale, si veda la figura 37, per riportare il dispositivo nella completa condizione di sblocco.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo per la regolazione dell’inclinazione di arredi e/o di loro porzioni comprendente un primo elemento (3) destinato ad oscillare liberamente attorno ad un rispettivo perno (7) connesso ad un membro fisso (F) di un telaio (T) dell’arredo e comprendente un secondo elemento (5) destinato a ruotare attorno ad un rispettivo perno (9) fissato al membro fisso (F), tale secondo elemento (5) à ̈ inoltre destinato ad essere bloccato ad un membro inclinabile (I) del telaio (T) rotante attorno al perno (9) del secondo elemento (5) tra due posizioni angolari estreme prima e seconda; tali elementi (3, 5) sono dotati di rispettivi denti (13, 15) mutuamente impegnati in condizioni operative di regolazione (R) della inclinazione e disimpegnati in condizioni di sblocco (S); detto dispositivo (1) à ̈ caratterizzato dal fatto che il baricentro (G) del primo elemento (3) à ̈ posto ad una predeterminata distanza dall’asse di libera rotazione del primo elemento (3) stesso e che, in dette condizioni operative di regolazione (R) e di sblocco (S) del dispositivo (1), si trova da lati opposti di un piano geometrico verticale sul quale giace l’asse di libera rotazione del primo elemento (3).
  2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che gli elementi primo (3) e secondo (5) sono dotati rispettivamente di un primo mezzo a bilanciere (19) e di un primo mezzo a camma (21) destinati al reciproco riscontro scorrevole in avvicinamento ad una predeterminata posizione, preferibilmente la prima posizione angolare estrema, per il ribaltamento del baricentro del baricentro (G) del primo elemento (3) da un lato di detto piano geometrico pressoché verticale all’altro lato e per predisporre le condizioni di regolazione (R); il primo mezzo a bilanciere (19) ed il primo mezzo a camma (21) sono perpendicolari ai perni (7, 9) e giacciono su un primo insieme di piani.
  3. 3) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 oppure la 2 caratterizzato dal fatto che gli elementi primo (3) e secondo (5) sono rispettivamente dotati di un secondo mezzo a bilanciere (23) e di un secondo mezzo a camma (25) destinati al reciproco riscontro scorrevole in avvicinamento ad una seconda posizione angolare estrema per il ribaltamento del baricentro (G) del primo elemento (3) dal lato di detto piano geometrico pressoché verticale in cui il dispositivo à ̈ nelle condizioni di regolazione (R) all’altro lato e per realizzare le condizioni di sblocco (S); il secondo mezzo a bilanciere (23) ed il secondo mezzo a camma (25) sono perpendicolari ai perni (7, 9) e giacciono su un secondo insieme di piani distanziato dal primo insieme di piani.
  4. 4) Dispositivo secondo la rivendicazione 3 caratterizzato dal fatto che il secondo elemento (5) à ̈ dotato di un mezzo sporgente (29) approssimativamente opposto, rispetto al corrispondente perno (9) alla superficie di scorrimento del primo mezzo a camma (21) e pressoché complanare a quest’ultimo e destinato nella seconda posizione angolare estrema, ed in vicinanza di essa, a riscontrare con il primo mezzo a bilanciere (19) per impedire indesiderate rotazioni del primo elemento (3).
  5. 5) Dispositivo secondo le rivendicazioni 2 e 3 caratterizzato dal fatto che il primo mezzo a bilanciere (19) ed il secondo mezzo a bilanciere (23) del primo elemento (3) sono preferibilmente in corpo unico; il primo mezzo a camma (21) ed il secondo mezzo a camma (25) del secondo elemento (5) sono preferibilmente in corpo unico; tali elementi sono in materiale metallico o preferibilmente in plastica o resina anche rinforzate con fibre.
  6. 6) Dispositivo secondo la rivendicazione 5 caratterizzato dal fatto che le superfici attive (41, 43) di scorrimento dei mezzi a bilanciere (19, 23) sono curve e preferibilmente poste dal lato del primo elemento (3) concorde con l’orientamento dei rispettivi denti (13).
  7. 7) Dispositivo secondo la rivendicazione 5 caratterizzato dal fatto che le superfici attive (45, 47) di scorrimento dei mezzi a camma (21, 25) sono curve e preferibilmente poste dal lato del secondo elemento (5) concorde con l’orientamento dei rispettivi denti (13).
  8. 8) Dispositivo secondo le rivendicazioni 6 e 7 caratterizzato dal fatto che le superfici attive (41, 43) di scorrimento dei mezzi a bilanciere (19, 23) del primo elemento (3) e la superficie attiva (45) del primo mezzo a camma (21) del secondo elemento (5) sono preferibilmente convesse e che la superficie attiva (47) del secondo mezzo a camma (25) del secondo elemento (5) Ã ̈ preferibilmente concava.
  9. 9) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che il secondo elemento (5) à ̈ dotato di una sede (51) per un’estremità di un membro inclinabile (I) del telaio (T).
  10. 10) Arredo dotato di almeno un dispositivo (1) come da una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di comprendere un telaio (T) destinato a supportare teli, materassi, sostegni o simili, comprendente un insieme di membri fissi (F) stazionari rispetto ad un corrispondente piano d’appoggio o di fissaggio ed un insieme di membri inclinabili (I) ove ciascun membro inclinabile (I) à ̈ bloccato ad un secondo elemento (5) del dispositivo (1) connesso in modo liberamente girevole ad un membro fisso (F) tramite un rispettivo perno (9) di rotazione; detto membro fisso (F) reca un ulteriore perno (7) parallelo ed opportunamente distanziato dal precedente, per la rotazione tra due posizioni angolari estreme di un primo elemento (3) del dispositivo (1) che realizza, in cooperazione con il secondo elemento (5) condizioni di sblocco (S) e di regolazione (R) della inclinazione del corrispondente membro inclinabile (I) ove la direzione di azione del primo elemento (3) à ̈ determinata dalla posizione del suo baricentro (G) rispetto ad un piano geometrico verticale sul quale giace l’asse di libera rotazione del primo elemento (3).
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