ITBO20110493A1 - Kit per il prelievo percutaneo di tessuti corporei - Google Patents

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ITBO20110493A1
ITBO20110493A1 IT000493A ITBO20110493A ITBO20110493A1 IT BO20110493 A1 ITBO20110493 A1 IT BO20110493A1 IT 000493 A IT000493 A IT 000493A IT BO20110493 A ITBO20110493 A IT BO20110493A IT BO20110493 A1 ITBO20110493 A1 IT BO20110493A1
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Paolo Avaltroni
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Oxthon S R L
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Description

KIT PER IL PRELIEVO PERCUTANEO DI TESSUTI CORPOREI.
DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
La presente invenzione s’inserisce neN’ambito dei dispositivi per il prelievo percutaneo di tessuti corporei da un organismo. Più specificatamente l’invenzione è relativa al prelievo percutaneo di tessuti molli (biopsie al fegato, al seno, al rene ecc.) di neoformazione (noduli, cisti, masse), o di ernie, in particolare di ernie del disco.
Nel corso degli anni la medicina ha proposto, per il prelievo di campioni di tessuto da un organismo vivente, dei metodi sempre meno invasivi. Pertanto, quando possibile, è si evita effettuare un prelievo che prevede la via chirurgica classica (e quindi un intervento chirurgico) preferendogli un intervento di prelievo per via laparoscopica (altresì detta endoscopia chirurgica) o più preferibilmente un prelievo per via percutanea.
Il prelievo per via laparoscopica richiede un’incisione dei tessuti di dimensioni sufficiente per l’inserimento neN’organismo di un laparoscopio e dunque decisamente minore dell’incisione necessaria per un prelievo per via chirurgica classica.
I prelievi di tessuto effettuati per via percutanea sono ancora meno invasivi e tipicamente vengono eseguiti con uno strumento appuntito in grado di penetrare nei tessuti sino al sito di prelievo e quindi non è necessaria alcuna incisione. Solitamente nei prelievi di tessuti percutanei viene utilizzato un dispositivo per biopsie denominato “ago aspirato” che è in grado di prelevare piccole quantità di tessuti, in special modo liquidi.
Recentemente è stato proposto un metodo per prelievo percutaneo di tessuti semi-solidi o cartilaginosi che può essere attuato per effettuare interventi di nucleotomia o discetomia (ossia di rimozione dell’ernia del nucleo polposo del disco intervertebrale), in cui gli aghi aspirati non possono essere utilizzati in quanto non idonei ad aspirare il tessuto semi-solido e cartilaginoso del nucleo polposo.
Con riferimento alle figure 1-4, tali metodi prevedono l'inserimento, sotto controllo ecografico, di un ago coassiale 10 introducibile percutaneamente in un organismo fino al sito di prelievo 20, ossia fino a che l’estremità distale 11 dell’ago coassiale 10 è penetrata in un sito di prelievo 20, ossia in un disco intervertebrale in corrispondenza dell’ernia da rimuovere. Come si può notare in Fig. 1 , tale ago coassiale 10 è composto da una cannula 30 provvista ad un estremità distale di mezzi 32 per accoppiarsi con un impugnatura 40, ed un mandrino 50 (altresì chiamato stiletto od ago) scorrevolmente inserito nella cannula 30. Una volta che l’estremità distale dell’ago coassiale 11 è correttamente inserita nel sito di prelievo, il mandrino 50 viene estratto dalla cannula 30 nella direzione X indicata dalla freccia di Fig. 2. La cannula, disaccoppiata dal mandrino, presenterà quindi, ad un relativo estremo distale, un’apertura 31 posizionata nel sito di prelievo 20 per permettere l’introduzione di una porzione di tessuto da prelevare in un alloggiamento definito dalla parete interna 33 della cannula 30. A questo punto, s’inserisce nella cannula un albero 60 di convogliamento avente un estensione longitudinale maggiore di quella della cannula 30. Tale albero 60 di convogliamento è accoppiabile ad una relativa estremità prossimale 61 all’impugnatura 40 ed è provvisto, ad una relativa estremità distale, di una porzione filettata 62 che, quando l’albero 60 di convogliamento è inserito nella cannula 30, sporge parzialmente dalla citata apertura 31 della cannula 30 (come si può osservare in Fig. 3). Pertanto, quando l’albero 60 di convogliamento è posto in rotazione attorno al relativo asse longitudinale Y da un attuatore posizionato all’interno dell’impugnatura 40, la porzione filettata, che si trova a contatto con il tessuto semisolido all’interno del nucleo del disco, coopera con la cannula fungendo da coclea e consentendo il prelievo di una porzione di tale tessuto e il successivo convogliamento all’interno della cannula 30 verso l’impugnatura 40. Infatti la porzione filettata in rotazione causa il movimento del tessuto semisolido del nucleo polposo nel verso K indicato in Fig 3.
Sebbene tale metodo di prelievo per via percutanea e i mezzi 10, 30, 40, 60 con i quali è attuabile siano meno invasivi rispetto ai metodi e ai mezzi di prelievo per via chirurgica o laparoscopica precedentemente proposti, il prelievo dei tessuti per via percutanea avviene con una velocità di prelievo piuttosto bassa e quindi in un tempo relativamente elevato. Ciò comporta un disagio prolungavo al paziente che si sottopone al prelievo.
Inoltre, con tale metodo non è possibile asportare l’intera ernia del disco intervertebrale senza reiterare la fase di inserimento del citato ago coassiale 10 ( e quindi della la cannula 30) in modo tale da poter prelevare parte del nucleo polposo anche da almeno una ulteriore posizione del disco o, preferibilmente, da almeno una diversa posizione dell’ernia.
Per ottimizzare i tempi di prelievo la cannula 30 non può avere un diametro interno, e conseguentemente un diametro esterno troppo ridotto. Pertanto ogni inserimento dell’ago coassiale comprendente tale cannula 30 comporta un rischio non trascurabile di ledere dei tessuti, in particolare dei tessuti nervosi. Ciò potrebbe avvenire sia durante la prima introduzione dell’ago coassiale 10 che durante le successive introduzioni. Quest’ultime potrebbero essere necessarie nel caso in cui un primo tentativo di introduzione dell’ago coassiale 10 non sia stato idoneo a posizionarne l’estremità distale nell’ernia o nel caso in cui si renda necessario effettuare il prelievo in più punti dell’ernia.
Lo scopo principale della presente invenzione è fornire mezzi per effettuare un prelievo di un tessuto corporeo per via percutanea, in tempi minori rispetto all’arte nota. In particolar modo in caso di prelievi nel caso di tessuti solidi, o semisolidi e più in particolare per effettuare nucleotomie o erniotomie del disco intervertebrale. Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di fornire mezzi per effettuare un prelievo di un tessuto corporeo per via percutanea che comportino un minore rischio residuo di ledere involontariamente degli ulteriori tessuti corporei, in particolare nel caso di nucleotomie o di erniotomie del disco intervertebrale.
Tale scopo e raggiunto con un kit per il prelievo percutaneo di tessuti corporei da un organismo, comprendente:
- una prima cannula percutaneamente inseribile in un organismo e provvista di una relativa superficie laterale; ed
- un albero di convogliamento di tessuti corporei, che è inseribile nella prima cannula, è girevole nella prima cannula, e comprende una porzione filettata, coassiale con l’asse dell’albero di convogliamento, per convogliare tessuti corporei quando l’albero di convogliamento ruota;
caratterizzato dal fatto che la prima cannula è provvista di un foro passante laterale praticato sulla relativa superficie laterale in prossimità di una relativa estremità distale;
e dal fatto che la prima cannula e l’albero di convogliamento sono l’un l’altro conformati in modo che quando l’albero di convogliamento è inserito all’interno della prima cannula allora la porzione filettata dell’albero di convogliamento si trova in corrispondenza del foro passante della prima cannula per convogliare tessuti corporei da un organismo in conseguenza dell’attivazione in rotazione dell’albero di convogliamento stesso.
Risulta evidente che il kit secondo l’invenzione comprende la prima cannula ed l’albero di convogliamento che sono accoppiabili ad un’impugnatura di tipo noto e, nel caso dell’albero, a mezzi di attuazione per porre in rotazione l’albero di tipo noto e con modalità di accoppiamento note. Infatti, vantaggiosamente detta prima cannula ed detto albero possono essere monouso mentre l’impugnatura e i mezzi di attuazione possono essere riutilizzabili.
Nella prima cannula, compresa nel kit secondo l’invenzione, il foro passante, in virtù della relativa disposizione laterale, può vantaggiosamente avere una dimensione notevolmente maggiore rispetto a quella dell’apertura 31 prevista nella cannula 30 di tipo noto (Figg. 1-2). Tale apertura 31 ha infatti le relative dimensioni correlate al diametro interno della cannula 30.
In aggiunta il fatto che il foro sia passante consente alla prima cannula di mantenere, quando accoppiata all’albero di convogliamento, una rigidità strutturale sufficiente a permettere il prelievo ed convogliamento dei tessuti in corrispondenza del foro passante anche quando quest’ultimo ha una dimensione notevolmente maggiore della citata apertura distale 31 prevista nelle citate cannule 30 di tipo noto.
Ne consegue che, in accordo con l’invenzione, la quantità di tessuto da prelevare, a contatto con la porzione filettata dell’albero (che è disposta in corrispondenza del foro passante della prima cannula), è maggiore rispetto all’arte nota. Ciò comporta tempi di prelievo minori e/o la possibilità di ridurre il diametro esterno della prima cannula, e quindi il rischio connesso con il suo inserimento neN’organismo, senza che ciò comporti un aumento del tempo di prelievo rispetto all’arte nota.
Ovviamente poiché l’invenzione è relativa ad inserzioni percutanee, con il termine “organismo” si intende un organismo animale, preferibilmente umano.
Le caratteristiche dell'invenzione sono evidenziate nel seguito, con particolare riferimento alle unite tavole di disegno, nelle quali:
- la Fig. 1 è una vista in sezione di un ago coassiale di tipo noto;
- la Fig. 2 è una vista longitudinale di una cannula di tipo noto compresa nell’ago coassiale di Fig. 1 ;
- la Fig. 3 è una vista longitudinale di un dispositivo per il prelievo percutaneo di tessuti di tipo noto ed inseribile nella cannula di Fig. 2;
- la Fig. 4 è una vista longitudinale, parzialmente in spaccato, del dispositivo di Fig. 3 inserito in ed accoppiato alla cannula di Fig 2;
- la Fig. 5 è una vista longitudinale, parzialmente in spaccato, di una forma di realizzazione del kit secondo l’invenzione;
- la Fig. 6 è una vista longitudinale, parzialmente in spaccato, di un’ulteriore forma di realizzazione del kit secondo l’invenzione;
- le Fig. 7 e 8 sono viste ingrandita, rispettivamente laterale e dall’alto, dell’estremità discale della di una forma di realizzazione della nuova cannula compresa nel kit secondo l’invenzione;
- la Fig. 9 è una forma di realizzazione di un ulteriore nuovo componente di un’ancora ulteriore forma di realizzazione del kit secondo l’invenzione.
Con riferimento alle figure 5-8 si è indicato con 100 un kit per il prelievo percutaneo di tessuti corporei da un organismo secondo l’invenzione, comprendente: una prima cannula 80 percutaneamente inseribile in un organismo e provvista di una relativa superficie laterale; ed un albero 90 di convogliamento di tessuti corporei, che è inseribile nella prima cannula 80, è girevole nella prima cannula 80, e comprende una porzione filettata 92, coassiale con l’asse dell’albero 90 di convogliamento, per convogliare tessuti corporei quando l’albero 90 di convogliamento ruota. La prima cannula 80 è provvista di un foro passante 84 laterale praticato sulla relativa superficie laterale in prossimità di una relativa estremità distale 81. La prima cannula 80 e l’albero 90 di convogliamento sono l’un l’altro conformati in modo che quando l’albero 90 di convogliamento è inserito all’interno della prima cannula 80 allora la porzione filettata 92 dell’albero 90 di convogliamento si trova in corrispondenza del foro passante 84 della prima cannula 80 per convogliare tessuti corporei da un organismo in conseguenza dell’attivazione in rotazione dell’albero 90 di convogliamento stesso.
Preferibilmente nel kit 100 proposto, l’albero 90 di convogliamento è flessibile e la prima cannula 80 prevede una porzione prossimale 82 a sviluppo rettilineo; e una restante porzione distale 87 a sviluppo rettilineo, comprendente l’estremità distale 81 della prima cannula 80 e il citato foro passante 84, la porzione distale 87 essendo inclinata di un angolo rispetto alla porzione prossimale 82 (Fig.5 ).
Più preferibilmente la porzione distale 87 della prima cannula 80 è inclinata rispetto alla porzione prossimale 82 della prima cannula 80 di un angolo compreso fra 1 e 30 gradi, vantaggiosamente fra 5 e 25 gradi, più vantaggiosamente fra 15 e 25 gradi.
Risulta altresì preferibile un kit 100 in cui l’albero 90 di convogliamento è flessibile e la prima cannula 80 prevede: una porzione prossimale 82 ad andamento rettilineo; e una restante porzione distale 87, comprendente l’estremità distale 81 della prima cannula 80 e il citato foro passante 84, tale porzione distale 87’ avendo uno sviluppo curvilineo (Fig. 6).
La porzione distale 87, 87’, inclinata o a sviluppo curvilineo, della prima cannula 80 permette di aggirare eventuali ostacoli presenti nel percorso di inserimento percutaneo della cannula. Preferibilmente la porzione distale a sviluppo curvilineo 87’ della prima cannula 80 è conformata come un arco di circonferenza che sottende ad un angolo avente ampiezza fino a 180 gradi.
La porzione distale 87, 87’, inclinata o a sviluppo curvilineo, della prima cannula 80 permette, a seguito di rotazione della prima cannula 80 lungo un asse longitudinale X della restante porzione prossimale 82, di posizionare il foro passante 84 in più posizioni del sito di prelievo, disposte lungo l’arco di circonferenza descritto dal foro passante 84 durante la rotazione della prima cannula 80. Ciò è particolarmente preferibile nel caso in cui tale sito di prelievo sia in un nucleo polposo, e più preferibilmente, in un ernia discale. La rotazione della prima cannula 80 è eseguibile ruotando l’impugnatura 40 a cui sono stati accoppiati sia la cannula 80 e l’albero 90 di convogliamento compresi nel kit 100 secondo l’invenzione.
Preferibilmente la porzione distale inclinata o a sviluppo curvilineo 87, 87’ della prima cannula 80 ha una lunghezza compresa fra 2 e 6 cm, più preferibilmente fra 2. 5 e 4.5 mm, vantaggiosamente 2.5 e 4 mm. Tali lunghezze permettono al foro passante 84 di descrivere un arco di circonferenza durante la citata rotazione della prima cannula 80 che rientra nel punto di prelievo o consente al foro passante di essere disposto su di un’ulteriore sito di prelievo disposto su sull’arco descritto. In tal modo non si rende più necessaria una successiva reintroduzione della prima cannula 90 per prelevare un' ulteriore porzione tessuto da un ulteriore posizione nel sito di prelievo. Pertanto utilizzando il kit 100 secondo l’invenzione, in cui la porzione distale della prima cannula è inclinata o a sviluppo curvilineo, si diminuisce ulteriormente il rischio connesso con il prelievo percutaneo e si aumenta la quantità di tessuto prelevabile con una singola introduzione percutanea della prima cannula 80.
Risulta vantaggioso che la prima cannula 80 sia in un materiale a memoria di forma, in particolar modo quando tale cannula 80 prevede una porzione distale 87, 87’ inclinata o a sviluppo curvilineo.
Risulta preferibile che il foro passante 84 praticato sulla prima cannula 80 abbia uno sviluppo lungo longitudinale di dimensioni comprese fra 3 e 30 mm, più preferibilmente fra 10 e 30 mm, vantaggiosamente fra 10 e 25 mm.
Lo sviluppo trasversale di tale foro passante 84 è determinato dalla relativa profondità massima (Fig. 8).
Sono preferibili i kit 100 secondo l’invenzione, in cui il foro passante 84 è ottenibile praticando uno scasso laterale sulla superficie laterale della prima cannula 80, lo scasso avente una profondità massima P, misurata lungo un diametro esterno della prima cannula 80, compresa fra 45% e 60% di tale diametro esterno D della prima cannula 80. Ciò consente alla porzione filettata del albero, quando quest’ultimo è accoppiato alla cannula (ad esempio tramite l’impugnatura) di poter essere immersa per sito di prelievo tessuto da prelevare agevolando ulteriormente il prelievo di tale tessuto. Preferibilmente la citata profondità massima è compresa fra 50 e 60% del diametro esterno D della cannula 80.
Secondo una forma di realizzazione particolarmente preferita del kit 100 proposto l’estremità distale 81 della prima cannula 80 è chiusa ed affilata per facilitarne l’inserimento percutaneo nell’organismo. Tale forma di realizzazione della prima cannula, è particolarmente preferibile quando la cannula ha un diametro esterno compreso fra 0.72 mm e 2.5 mm poiché in tal modo non si rende più necessario l'inserimento di un mandrino nella prima cannula che chiuda tale estremità distale durante l'inserimento percutaneo della cannula nell’organismo.
È preferibile che il kit 100 secondo l’invenzione comprenda un elemento 76 di introduzione percutanea a sviluppo longitudinale percutaneamente inseribile in un organismo ed avente un relativo sviluppo longitudinale maggiore dello sviluppo longitudinale della prima cannula 80. Tale elemento 76 di introduzione percutanea è interamente e scorrevolmente inseribile nella prima cannula 80 per, quando è inserito percutanemente neN’organismo, guidare l'inserimento della seconda cannula 70 nell’organismo. Per essere scorrevolmente inseribile nella prima cannula 80 la seconda cannula 70 può avere un diametro esterno minore di almeno 0.1 mm del diametro interno della prima cannula 80.
Ciò permette di attuare un nuovo metodo di prelievo e che comprende le seguenti fasi:
- predisporre un elemento 76 di introduzione percutanea percutanemente ed a sviluppo longitudinale inserito percutanemente in un organismo con una relativa estremità distale inserita in un punto di prelievo all’interno dell’organismo e una relativa estremità distale esterna all’organismo; l’elemento 76 di introduzione percutanea avente un relativo sviluppo longitudinale maggiore dello sviluppo longitudinale della prima cannula 80 ed essendo interamente e scorrevolmente inseribile nella prima cannula 80;
- inserire percutaneamente la prima cannula 70 neN’organismo utilizzando come guida l’elemento 76 di introduzione percutanea, inserito neN’organismo, realizzando uno scorrimento relativo fra elemento 76 di introduzione percutanea e la prima cannula e con l’elemento 76 di introduzione percutanea inserito internamente alla prima cannula 80.
Tale metodo presenta l’indiscutibile vantaggio di utilizzare l’elemento 76 di introduzione percutanea nel primo inserimento percutaneo. Poiché tale elemento ha un diametro esterno inferiore minore di quello della prima cannula 80, con tale metodo il rischio di lesioni in fase di posizionamento della prima cannula 80 sono ulteriormente diminuiti.
In un’ulteriore relativa forma di attuazione, il metodo proposto comprende le seguenti fasi:
- predisporre una seconda cannula 70 percutaneamente inseribile in un organismo, provvista: ad una relativa estremità prossimale di un manico 72;
- di una linea di pre-frattura 74 disposta in prossimità del manico 72, preferibilmente adiacente al manico 72; di una relativa porzione distale 76, a sviluppo longitudinale originantesi dalla linea di pre-frattura 74 e percutaneamente inseribile in un organismo; con la porzione distale 76 della seconda cannula 70 avente un relativo sviluppo longitudinale maggiore dello sviluppo longitudinale della prima cannula 80 ed essendo interamente e scorrevolmente inseribile nella prima cannula 80;
- inserire percutanemente la porzione distale 76 della seconda cannula in un organismo in modo tale che una sua relativa estremità prossimale 71 sia in un punto di prelievo all’interno dell’organismo e la linea di pre-frattura sia esterna all’organismo;
- separare il manico 72 dalla porzione distale 76 della seconda cannula 70 in corrispondenza della linea di pre-frattura;
- inserire percutaneamente la prima cannula 70 nell’organismo utilizzando come guida la porzione distale 76 della seconda cannula 80, inserita nell’organismo, e realizzando uno scorrimento relativo fra tale porzione distale 76 e prima cannula 80 e con tale detta porzione distale 76 inserita internamente alla prima cannula 80. Tale metodo consente di utilizzare, per la localizzazione assistita del punto di prelievo, un ago coassiale 75 (Fig. 9) comprendente; la seconda cannula 70 di diametro esterno minore di quello della prima cannula 80 e provvista della linea di prefrattura 74, e di un manico 72; e un mandrino 73 inseribile nella seconda cannula 70.
Risulta quindi particolarmente preferita una relativa forma di realizzazione particolarmente del kit 100 che consente di attuare l’ulteriore metodo di prelievo proposto. Tale kit 100 comprende: una seconda cannula 70 percutaneamente inseribile in un organismo, provvista:
- ad una relativa estremità prossimale di un manico 72;
- di una linea di pre-frattura 74 disposta in prossimità del manico 72, preferibilmente adiacente al manico 72;
- di una relativa porzione distale 76, a sviluppo longitudinale originantesi dalla linea di pre-frattura 74 e percutaneamente inseribile in un organismo; con la porzione distale 76 della seconda cannula 70 avente un relativo sviluppo longitudinale maggiore dello sviluppo longitudinale della prima cannula 80 ed essendo interamente e scorrevolmente inseribile nella prima cannula 80 per, quando la porzione distale è inserita percutanemente neN’organismo, guidare per l'inserimento percutaneo della seconda cannula 70 neN’organismo.
Vantaggiosamente questa ultima forma di realizzazione del kit 100 comprende anche il citato mandrino 73 inseribile nella seconda cannula e dotato di un ulteriore manico 74.
È inoltre particolarmente vantaggioso un kit 100 comprendente ulteriormente un’impugnatura 40 portante mezzi di attivazione per attivare l’albero 90 di convogliamento in rotazione, l’impugnatura essendo conformata per accoppiarsi con la prima cannula 80 e con l’albero 90 di convogliamento in modo tale che quando l’albero 90 di convogliamento è inserito all’interno della prima cannula 80 allora la porzione filettata 92 dell’albero 90 di convogliamento si trova in corrispondenza del foro passante 84 della prima cannula 80 per convogliare tessuti corporei da un organismo in conseguenza dell’attivazione in rotazione dell’albero 90 di convogliamento stesso da parte dei mezzi di attivazione. Tale forma di realizzazione del kit 100 permette di assemblare un nuovo dispositivo per il prelievo percutaneo di tessuti corporei comprendente:
- una qualsiasi forma di realizzazione della prima cannula 80 percutaneamente inseribile in un organismo precedentemente descritta e provvista di un foro passante 84 laterale praticato sulla relativa superficie laterale in prossimità di una relativa estremità distale 81 ; ed
- un albero 90 di convogliamento di tessuti corporei, che è inseribile nella prima cannula 80, è girevole nella prima cannula 80, e comprende una porzione filettata 92, coassiale con l’asse dell’albero 90 di convogliamento, per convogliare tessuti corporei quando l’albero 90 di convogliamento ruota; ed
un’impugnatura 40 portante mezzi di attivazione per attivare l’albero 90 di convogliamento in rotazione, con l’impugnatura conformata per accoppiarsi con la prima cannula 80 e con l’albero 90 di convogliamento in modo tale che quando l’albero 90 di convogliamento è inserito all’interno della prima cannula 80 allora la porzione filettata 92 dell’albero 90 di convogliamento si trova in corrispondenza del foro passante 84 della prima cannula 80 per convogliare tessuti corporei da un organismo in conseguenza dell’attivazione in rotazione dell’albero 90 di convogliamento stesso da parte dei mezzi di attivazione.
Tale impugnatura 40 può essere vantaggiosamente monouso per limitare la possibilità di infezioni causate da una non accurata eterizzazione, necessaria nel caso di più utilizzi della stessa impugnatura.
Preferibilmente l’impugnatura 40 comprende un pulsante 41 di comando dei citati mezzi di attivazione posizionato ad una prima estremità opposta all’estremità prevista per accoppiasi con l’albero di convogliamento 90 e con la prima cannula 80.
Lo sviluppo longitudinale della prima cannula 80 può essere compreso fra 5 e 30 cm, preferibilmente fra 5 e 25 cm e vantaggiosamente fra 10 e 25 cm.
Il diametro esterno della prima cannula 80, che è percutaneamente inseribile in un organismo, può compreso fra 0,72 mm (21 gauce) e 3,70 mm (7 gauce), preferibilmente fra 0.72 mm e 3 mm, più preferibilmente fra 1 mm e 2,5 mm.
La porzione filettata 92 dell’albero di convogliamento 90 può estendersi longitudinalmente per l’intero sviluppo longitudinale della prima cannula 80 o avere uno sviluppo longitudinale minore dello sviluppo longitudinale della prima cannula 80. Vantaggiosamente dell’albero di convogliamento 90 prevede almeno un'ulteriore di porzione filettata (non mostrata) disposta in una posizione intermedia fra la citata porzione filettata 92 e l’estremità prossimale dell’albero di convogliamento 90 per cooperare al convogliamento dei tessuti prelevati lungo la prima cannula 90.
Preferibilmente la porzione filettata 92 prevede un profilo elicoidale tagliente.
Preferibilmente l’albero di convogliamento 90, nelle relative porzioni non interessate dalla citata porzione filettata 92 o dall’ulteriore porzione filettata, esibisce una sezione trasversale minore di una sezione trasversale di tali porzioni filettate 92.
Si intende che quanto sopra è stato descritto a titolo esemplificativo e non limitativo, per cui eventuali varianti costruttive si intendono rientranti neN'ambito protettivo della presente soluzione tecnica, come sopra descritta e nel seguito rivendicata, in particolare le caratteristiche dell’invenzione indicate come preferenziali possono essere fra loro combinate in ulteriori forme di realizzazione dell’invenzione.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Kit per il prelievo percutaneo di tessuti corporei da un organismo, comprendente: - una prima cannula (80) percutaneamente inseribile in un organismo e provvista di una relativa superficie laterale; ed - un albero (90) di convogliamento di tessuti corporei, che è inseribile nella prima cannula (80), è girevole nella prima cannula (80), e comprende una porzione filettata (92), coassiale con l’asse dell’albero (90) di convogliamento, per convogliare tessuti corporei quando l’albero (90) di convogliamento ruota; caratterizzato dal fatto che la prima cannula (80) è provvista di un foro passante (84) laterale praticato sulla relativa superficie laterale in prossimità di una relativa estremità distale (81); e dal fatto che la prima cannula (80) e l’albero (90) di convogliamento sono l’un l’altro conformati in modo che quando l’albero (90) di convogliamento è inserito all’interno della prima cannula (80) allora la porzione filettata (92) dell’albero (90) di convogliamento si trova in corrispondenza del foro passante (84) della prima cannula (80) per convogliare tessuti corporei da un organismo in conseguenza dell’attivazione in rotazione dell’albero (90) di convogliamento stesso.
  2. 2) Kit secondo la rivendicazione precedente, in cui l’albero (90) di convogliamento è flessibile e la prima cannula (80) prevede una porzione prossimale (82) a sviluppo rettilineo; e una restante porzione distale (87) a sviluppo rettilineo, comprendente l’estremità distale (81) della prima cannula (80) e il citato foro passante (84), la porzione distale (87) essendo inclinata di un angolo rispetto alla porzione prossimale (82).
  3. 3) Kit secondo la rivendicazione precedente, in cui la citata porzione distale (87) della prima cannula (80) è inclinata rispetto alla porzione prossimale (82) della prima cannula (80) di un angolo compreso fra 1 e 30 gradi.
  4. 4) Kit secondo la rivendicazione 1 , in cui l’albero (90) di convogliamento è flessibile e la prima cannula (80) prevede: una porzione prossimale (82) ad andamento rettilineo; e una restante porzione distale (87’), comprendente l’estremità distale (81) della prima cannula (80) e il citato foro passante (84), tale porzione distale (87) avendo uno sviluppo curvilineo.
  5. 5) Kit una qualsiasi delle rivendicazioni 2-4 in cui la porzione distale (87) della prima cannula (80) ha una lunghezza compresa fra 2 e 6 cm.
  6. 6) Kit secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la prima cannula (80) è in un materiale a memoria di forma.
  7. 7) Kit secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il foro passante (84) è ottenibile praticando uno scasso laterale sulla superficie laterale della prima cannula (80), lo scasso avente una profondità massima (P), misurata lungo un diametro esterno della prima cannula (80), compresa fra 45% e 60% di tale diametro esterno (D) .
  8. 8) Kit secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l’estremità distale (81) della prima cannula (80) è chiusa ed affilata per facilitarne l'inserimento percutaneo neN’organismo.
  9. 9) Kit secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1- 7, ulteriormente comprendente: un elemento (76) di introduzione percutanea a sviluppo longitudinale percutaneamente inseribile in un organismo ed avente un relativo sviluppo longitudinale maggiore dello sviluppo longitudinale della prima cannula (80), l’elemento (76) di introduzione percutanea essendo interamente e scorrevolmente inseribile nella prima cannula (80) per, quando è inserito percutanemente nell’organismo, guidare l'inserimento della seconda cannula (70) nell’organismo.
  10. 10) Kit secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1- 7, comprendente una seconda cannula (70) percutaneamente inseribile in un organismo, provvista: ad una relativa estremità prossimale di un manico (72); di una linea di pre-frattura (74) disposta in prossimità del manico (72); di una relativa porzione distale (76), a sviluppo longitudinale originantesi dalla linea di pre-frattura (74) e percutaneamente inseribile in un organismo; con la porzione distale (76) della seconda cannula (70) avente un relativo sviluppo longitudinale maggiore dello sviluppo longitudinale della prima cannula (80) ed essendo interamente e scorrevolmente inseribile nella prima cannula (80) per, quando la porzione distale è inserita percutanemente nell’organismo, guidare per l’inserimento percutaneo della seconda cannula (70) nell’organismo.
  11. 11) Kit secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente ulteriormente un’impugnatura (40) portante mezzi di attivazione per attivare l’albero (90) di convogliamento in rotazione, l’impugnatura essendo conformata per accoppiarsi con la prima cannula (80) e con l’albero (90) di convogliamento in modo tale che quando l’albero (90) di convogliamento è inserito all’interno della prima cannula (80) allora la porzione filettata (92) dell’albero (90) di convogliamento si trova in corrispondenza del foro passante (84) della prima cannula (80) per convogliare tessuti corporei da un organismo in conseguenza dell’attivazione in rotazione dell’albero (90) di convogliamento stesso da parte dei mezzi di attivazione.
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