ITBO20070131A1 - Dispositivo diffusore per sostanze liquide. - Google Patents

Dispositivo diffusore per sostanze liquide. Download PDF

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ITBO20070131A1
ITBO20070131A1 IT000131A ITBO20070131A ITBO20070131A1 IT BO20070131 A1 ITBO20070131 A1 IT BO20070131A1 IT 000131 A IT000131 A IT 000131A IT BO20070131 A ITBO20070131 A IT BO20070131A IT BO20070131 A1 ITBO20070131 A1 IT BO20070131A1
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liquid
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Fabio Marchetti
Franco Zobele
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Zobele Holding Spa
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    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61LMETHODS OR APPARATUS FOR STERILISING MATERIALS OR OBJECTS IN GENERAL; DISINFECTION, STERILISATION OR DEODORISATION OF AIR; CHEMICAL ASPECTS OF BANDAGES, DRESSINGS, ABSORBENT PADS OR SURGICAL ARTICLES; MATERIALS FOR BANDAGES, DRESSINGS, ABSORBENT PADS OR SURGICAL ARTICLES
    • A61L9/00Disinfection, sterilisation or deodorisation of air
    • A61L9/015Disinfection, sterilisation or deodorisation of air using gaseous or vaporous substances, e.g. ozone
    • A61L9/02Disinfection, sterilisation or deodorisation of air using gaseous or vaporous substances, e.g. ozone using substances evaporated in the air by heating or combustion
    • A61L9/03Apparatus therefor
    • A61L9/037Apparatus therefor comprising a wick

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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
DISPOSITIVO DIFFUSORE PER SOSTANZE LIQUIDE
La presente invenzione è relativa ad un dispositivo diffusore per sostanze liquide.
Secondo quanto noto, per diffondere fragranze, sostanze insetticide o prodotti balsamici o medicamentosi nell’ambiente, sono attualmente impiegati dispositivi che utilizzano sistemi di emanazione per riscaldamento.
Tali dispositivi comprendono un contenitore con la sostanza da immettere neirambiente, che viene veicolata all’esterno del contenitore tramite un elemento poroso, o stoppino, parzialmente immerso nella sostanza liquida.
L’emanazione della sostanza nell’ambiente avviene per effetto joule, facendo passare corrente elettrica all’interno di un elemento riscaldante, come una resistenza o un elemento ceramico, posto in prossimità o a diretto contatto con lo stoppino. Tale elemento, riscaldandosi, trasmette calore allo stoppino, direttamente o attraverso il riscaldamento dell’aria circostante, promuovendo l’evaporazione della sostanza.
Tali dispositivi sono generalmente alimentati dalla rete elettrica.
Negli edifici, le prese elettriche sono generalmente poste a parete ed orientate in modo tale che le sedi di innesto degli spinotti di una spina comune siano allineati perpendicolarmente al pavimento o parallelamente ad esso.
Normalmente, infatti, le spine elettriche degli elettrodomestici o degli apparecchi elettronici sono collegati alle prese tramite un cavo; l'orientamento della spina rispetto al terreno è pertanto indifferente. I diffusori di sostanze liquide, invece, hanno generalmente la spina direttamente attaccata al dispositivo; ciò può comportare dei problemi in considerazione del fatto che tali diffusori devono mantenere una posizione verticale dal momento che contengono sostanze liquide che potrebbero fuoriuscire o non bagnare correttamente lo stoppino, impedendo la diffusione della sostanza.
Per ovviare a tale inconveniente, gli attuali dispositivi diffusori hanno delle spine elettriche orientabili, ovvero delle spine elettriche che possono ruotare di novanta gradi in modo da potersi inserire sia in prese elettriche con sedi di innesto verticali sia in prese elettriche con sedi di innesto orizzontali rispetto al pavimento, permettendo al diffusore di mantenere la medesima posizione verticale.
Tuttavia un simile meccanismo comporta degli inconvenienti perché prevede dei contatti striscianti che sono complicati da realizzare oltre che delicati. La continua rotazione della spina ed il conseguente strisciamento dei contatti provocano l’usura ed il deterioramento degli stessi.
I comuni dispositivi diffusori, inoltre, presentano anche un altro inconve niente. Alcuni dispositivi, infatti, sono privi di un sistema di regolazione dell'intensità di emanazione. Spesso, infatti, la porzione di stoppino esterna al serbatoio e l’elemento riscaldante sono chiusi all'interno di un piccolo volume avente una semplice griglia o un piccolo foro dai quale fuoriesce il prodotto da evaporare. Altri dispositivi, invece, sono dotati di sistemi di variazione dell’intensità di diffusione basati però su pochi livelli di regolazione che permettono quindi regolazioni discrete, e non sempre ottimali. Tali sistemi sono generalmente realizzati tramite una parete scorrevole o una piccola finestra che chiude il volume all’interno del quale è presente lo stoppino imbevuto di liquido; la luce della finestra determina l’intensità di emanazione della sostanza. Non sempre però le aperture ottenibili corrispondono al desiderato livello di intensità di emanazione.
Scopo della presente invenzione è di fornire un dispositivo diffusore in grado di eliminare gli inconvenienti sopra descrìtti.
In particolar modo, è scopo della presente invenzione proporre un dispositivo diffusore strutturalmente semplice, che sia collegabile sia ad una presa elettrica orientata in verticale, sia ad una presa elettrica orientata in orizzontale.
Ulteriore scopo della presente invenzione è realizzare un dispositivo diffusore che permetta una regolazione continua e graduale dell’intensità di emanazione.
Secondo la presente invenzione viene realizzato un dispositivo diffusore di sostanze liquide comprendente le caratteristiche presenti in una o più delle rivendicazioni annesse.
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui: - la figura 1 illustra una vista prospettica posteriore di un dispositivo diffusore di sostanze liquide in accordo con la presente invenzione, in una prima posizione di lavoro;
- la figura 2 illustra una vista prospettica posteriore di un dispositivo diffusore di sostanze liquide in accordo con la presente invenzione, in una seconda posizione di lavoro;
- la figura 3 illustra una vista prospettica posteriore del dispositivo dì figura 1 ;
- la figura 4 mostra una vista frontale di una prima forma realizzativa del dispositivo di figura 1 in una prima regolazione e con alcune parti rimosse per chiarezza;
- la figura 5 mostra il dispositivo in accordo con la prima forma realizzativa illustrata in figura 4, in una seconda regolazione e con alcune parti rimosse per chiarezza;
- la figura 6 mostra una vista in pianta del dispositivo illustrato in figura 2; - la figura 7 mostra il dispositivo in accordo con la presente invenzione in una seconda forma realizzativa;
- la figura 8 mostra un particolare del dispositivo illustrato in figura 7. Con riferimento alle figure 1 e 2, con 1 è stato indicato nel suo complesso un dispositivo diffusore per sostanze liquide.
Il dispositivo 1 comprende una struttura di supporto 2, sostanzialmente di forma scatolare avente, ad esempio, una forma circolare, quadrata o genericamente poligonale a seconda dell’estetica del diffusore.
La struttura di supporto 2 comprende una superficie laterale 3 che definisce una porzione di spazio 4, chiusa, ad una prima estremità, da una prima superficie frontale 5 e, ad una seconda estremità, da una seconda superficie frontale 6, entrambe opportunamente sagomate per accoppiarsi correttamente alla superficie laterale 3.
La superficie laterale 3 presenta, in un posizione precisa che verrà definita più avanti, un foro 7, preferibilmente filettato, per l'inserimento di una serbatoio 8 contenente del liquido da diffondere.
Il serbatoio 8, generalmente in vetro o in materiale trasparente infrangibile, presenta almeno parzialmente al suo interno, ed in particolar modo in prossimità di una prima estremità 8b, un elemento 9, generalmente poroso, che assorbe il liquido e lo veicola all’esterno. In particolar modo, l’elemento poroso 9 è uno stoppino avente una prima estremità 9d costantemente a contatto con il liquido, ed una seconda estremità 9a posta in prossimità o a contatto con un elemento riscaldante 10, interno al dispositivo 1.
La seconda estremità 9a dello stoppino 9 ha una superficie di base 9b che si affaccia all’elemento riscaldante 10.
In una prima forma realizzativa, illustrata nelle figure 4 e 5, l’elemento poroso 9 è parzialmente sporgente dal serbatoio 8.
In particolare la prima estremità 9d è completamente immersa all’interno del liquido da emanare, mentre la seconda estremità 9a è completamente esterna al serbatoio 8. In questo modo la superficie attiva di evaporazione è definita sia dalla superficie laterale 9c dello stoppino che dalla superficie di base 9b delia seconda estremità 9a.
In una seconda forma realizzativa, illustrata in figura 7, l’elemento poroso 9 è completamente contenuto all'interno del serbatoio 8, in una sede 15 ricavata in prossimità della prima estremità 8b del serbatoio 8. In particolare la superficie di base 9b dello stoppino è allineata con la superficie di base della prima estremità 8b del serbatoio 8; in questo modo la base 9b è l’unica superficie dello stoppino 9 che si affaccia all’esterno del serbatoio 8 e che funge da superficie di evaporazione. La superficie laterale 9c, infatti, è completamente interna al serbatoio 8, e la superficie di base della prima estremità 9d dello stoppino è a diretto contatto con il liquido da diffondere.
L’elemento riscaldante 10 è un elemento ceramico comprendente, al suo interno, un circuito elettrico che riscalda la seconda estremità 9a dello stoppino 9, promuovendo l’evaporazione della sostanza liquida della quale lo stoppino è imbevuto.
Sia l’elemento riscaldante 10 che una porzione variabile di serbatoio 8 sono contenuti all’interno dello spazio 4 delimitato dalla superficie laterale 3 e dalle due superficie frontali 5 e 6.
Generalmente dalla prima superficie frontale 5 sporgono almeno due spinotti 11 a di una spina elettrica 11 , che collega il dispositivo 1 , ed in particolare l’elemento riscaldante 10, alla rete elettrica per alimentare l’elemento riscaldante interno.
La seconda superficie frontale 6, invece, presenta preferibilmente una superficie a griglia oppure munita di fori o fessure, come visibile in figura 3, per permettere la diffusione nell’ambiente della sostanza evaporata. Il serbatoio 8 presenta una porzione 12 esternamente filettata per l’awitamento in detto foro 7. La filettatura permette una regolazione continua e graduale della distanza tra lo stoppino 9 e l’elemento riscaldante 10, tra una posizione di massima distanza, illustrata in figura 4, in corrispondenza della quale l’emissione di sostanza è minima, ed una posizione di minima distanza, fino al contatto tra i due elementi nel caso della prima forma realizzativa, come illustrato in figura 5, in corrispondenza della quale l’emissione di sostanza è massima. Sono quindi possibili innumerevoli posizioni di regolazione intermedie, che l’utente può gestire a seconda dell’intensità di emanazione desiderata, semplicemente avvitando o svitando a piacimento il serbatoio 8, aumentando o diminuendo con continuità la distanza tra la superficie di base 9b della seconda estremità 9a dello stoppino 9 e l’elemento riscaldante 10. Prima dell’inserimento ail’intemo del dispositivo di emanazione 1, il serbatoio 8 è chiuso per evitare l’evaporazione del liquido nell’aria. Il serbatoio 8, in accordo con la prima forma realizzativa, è dotato di un tappo a vite o a pressione, eventualmente richiudibile, che si avvita sulla porzione filettata 12 esterna al serbatoio 8.
Il serbatoio 8 in accordo con la seconda forma realizzativa ed illustrato in figura 8, invece, è generalmente dotato di sistemi di chiusura 14 non ripristinabili, quali, ad esempio, un film termosolubile, saldato o incollato al serbatoio, che viene progressivamente sciolto dalla vicinanza all’elemento riscaldante 10, oppure un semplice film removibile a strappo, anch’esso collegato al serbatoio per saldatura o incollaggio, o ancora un elemento a rottura che si lacera nel momento in cui il serbatoio 8 è introdotto nel dispositivo diffusore 1.
In alternativa, il serbatoio 8 in accordo con la seconda forma realizzativa può essere dotato di un a tappo a vite o a pressione richiudibile, come quello descritto in riferimento alla prima forma realizzativa.
Come accennato precedentemente, e visibile nelle figure 4, 5 e 7, la posizione del foro 7 è tale per cui l’asse longitudinale 8a dell’elemento poroso 9, e quindi del serbatoio 8, formi con il piano X contenente gli spinotti 11 a della spina 11 un angolo a compreso preferibilmente tra 15° e 75°, e ancora più preferibilmente compreso tra 30° e 60°.
In particolare, tale angolo a è vantaggiosamente compreso tra 40° e 50°. In questo modo, il dispositivo 1 è collegabile alla rete elettrica qualsiasi sia l'orientamento della presa elettrica a muro. Pertanto, se le sedi di innesto degli spinotti sono allineate perpendicolarmente rispetto al pavimento, il dispositivo diffusore 1 è disposto come illustrato in figura 1 ; se invece la presa a muro è parallela al pavimento, una semplice rotazione di 90° dell'intero dispositivo 1 intorno ad un asse 13 ortogonale alle superfici frontali 5 e 6, come indicato dalla freccia in figura 1, porta il diffusore nella posizione illustrata in figura 2. Si può notare che il serbatoio mantiene sempre la medesima inclinazione rispetto ad un piano verticale.
Nelle annesse figure è illustrato il serbatoio 8 posizionato nella parte superiore del dispositivo 1 , orientato in modo tale che la seconda estremità 9a dello stoppino 9 sia rivolta verso il basso e l’intero stoppino 9 sia posizionato sopra l’elemento riscaldante 10.
Solo nel caso della prima forma di realizzazione illustrata nelle figure 4 e 5, il serbatoio 8 può anche essere collocato nella parte inferiore del dispositivo 1 , orientato in modo che la seconda estremità 9a dello stoppino 9 sia rivolta verso l’alto, e quindi l’intero stoppino 9 sia posizionato al di sotto dell’elemento riscaldante 10.
Ciò è possibile in virtù del fatto che in questa forma di realizzazione lo stoppino è sufficientemente lungo da pescare fino in fondo al serbatoio anche quando il liquido si sta esaurendo.
L’inclinazione relativa tra serbatoio o stoppino e piano contenente gli spinotti permette di ottenere un dispositivo diffusore, collegabile ad una generica presa a muro avente indifferentemente sedi di innesto perpendicolari o parallele rispetto al pavimento, dotato di una spina fissa, priva cioè di contatti striscianti. Perciò l’usura dei contatti elettrici diminuisce notevolmente rispetto a quella dei contatti striscianti dell’arte nota; inoltre una spina fissa rispetto all’intero dispositivo, cioè una spina che non può ruotare indipendentemente dal resto del dispositivo, comporta anche una semplificazione strutturale ed una diminuzione di costi di produzione. La regolazione tramite avvitamento più o meno completo del serbatoio nel foro della struttura di supporto, permette una regolazione della fragranza più graduale, più controllata a discrezione dell’utilizzatore. Il trovato così concepito è suscettibile di evidente applicazione industriale; può essere altresì oggetto di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo; tutti i dettagli possono essere sostituiti, inoltre, da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1 ) Dispositivo diffusore per sostanze liquide comprendente: - un serbatoio (8) contenente un liquido da diffondere; - una struttura di supporto (2) comprendente una superficie laterale (3) avente un foro (7) per l’inserimento del serbatoio (8) e una prima superficie frontale (5) dalla quale sporge una spina (11 ) comprendente almeno due spinotti (11 a) per collegare il dispositivo diffusore (1) ad una presa elettrica; - un elemento riscaldante (10) interno alla struttura di supporto (2), collegato elettricamente agli spinotti della spina (11); - un elemento poroso (9) almeno parzialmente inserito all'Interno del serbatoio (8), per veicolare il liquido dal serbatoio (8) all’elemento riscaldante (10); caratterizzato dal fatto che l’elemento poroso (9) è inclinato rispetto ad un piano (X) contenente gli spinotti (11 a) della spina (11 ) in modo che l’asse longitudinale (8a) dell’elemento poroso (9) formi con detto piano un angolo (a) compreso tra 15° e 75°.
  2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detto angolo (a) è compreso tra 30° e 60°, preferibilmente tra 40° e 50°.
  3. 3) Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto serbatoio (8) presenta una porzione esternamente filettata (12) per avvitarsi in detto foro (7) filettato, in modo tale da regolare con continuità la distanza dell’elemento poroso (9) dall’elemento riscaldante (10) tra una posizione di massima distanza, che corrisponde alla minima intensità di diffusione, ed una di minima distanza, che corrisponde alla massima intensità di diffusione.
  4. 4) Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento poroso (9) presenta una prima estremità (9d) completamente inserita all’interno del serbatoio (8) ed una seconda estremità (9a) completamente esterna al serbatoio (8).
  5. 5) Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che detto elemento poroso (9) è completamente contenuto all’interno del serbatoio (8) in modo tale che solo una superficie di base (9b) sia affacciata all’esterno del serbatoio (8), allineata con una superficie esterna del serbatoio (8), e funga da superficie di evaporazione.
  6. 6) Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento riscaldante (10) è ceramico.
  7. 7) Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto elemento riscaldante (10) comprende internamente una resistenza elettrica.
  8. 8) Dispositivo nebulizzatore, secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi.
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