ITBO20010454A1 - Dispositivo e metodo per l'azionamento sequenziale automatico programmabile di artifizi pirotecnici - Google Patents
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Description
DISPOSITIVO METODO PER L’AZIONAMENTO SEQUENZIALE AUTOMATICO PROGRAMMABILE DI ARTIFIZI PIROTECNICI
DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
La presente invenzione si inquadra nel settore relativo agli spettacoli pirotecnici, in particolare si riferisce ad un dispositivo e ad un metodo per l'azionamento sequenziale automatico programmabile di artifizi pirotecnici, quali fuochi d’artificio per spettacoli o per segnalazione, o per il brillamento di cariche ad esempio per effetti speciali cinematografici e scenografici in genere.
E' noto che negli spettacoli pirotecnici di fuochi artificiali, al momento dell'esecuzione dello spettacolo stesso, l'operatore si trova nella necessità di effettuare una serie d'accensioni di artifizi in sequenza ed in contemporaneità. Ai fini dello spettacolo è generalmente necessario comandare, nello stesso momento, l'attivazione di uno o più artifizi. Dopo un intervallo di tempo, che può essere tassativo e predeterminato nel caso di spettacoli piro-musicali, o variabile in funzione della durata dell'effetto visivo precedente o del tempo di dissipazione dell'eccesso di fumo o altre contingenze, si deve comandare l'attivazione dei successivi artifizi.
Si realizza così una sequenza di attivazione composta da passi ciascuno relativo all'attivazione di una pluralità di inneschi. Gli intervalli tra l’esecuzione di un passo ed il successivo della sequenza di attivazione, sono predeterminati o variabili secondo l'esigenza del momento. Ovviamente l’esecuzione della sequenza deve poter essere interrotta, ad esempio per motivi di sicurezza, in ogni momento.
Vengono realizzate simili sequenze anche nel settore degli effetti speciali cinematografici.
Ε' importante notare come in questi settori ed in particolare in quello degli spettacoli pirotecnici, il cui costo può arrivare a svariate centinaia di milioni di lire, ed in quello degli effetti speciali, ogni ritardo, anticipo od interruzione della sequenza comportano danni e costi anche elevatissimi, oltre a comportare l'inevitabile degrado dello spettacolo stesso o la ripetizione delle riprese.
Sono noti sistemi di azionamento remoto di inneschi elettrici basati su una centrale dotata di comandi di azionamento di ogni singolo innesco, o gruppo di inneschi, collegata, tramite cavi elettrici, ad unità remote che forniscono energia elettrica agli inneschi da attivare.
Questi sistemi garantiscono un'ottima immunità alle interferenze ma obbligano ad una complessa, e non sempre possibile, posa di cavi elettrici oltre a limitare fortemente la distanza tra inneschi e centrale.
Inoltre, per impone una determinata sequenza, si devono attivare manualmente i singoli comandi nella sequenza voluta con alte probabilità di errore, oppure, nei sistemi dotati di funzione sequenziale progressiva, la voluta successione di attivazione degli inneschi si ottiene collegando i cavi secondo una precisa combinazione. Ciò comporta l'esecuzione di collegamenti ed ulteriori "scomodi" interventi per cambiare i collegamenti in prossimità delle unità remote al fine di effettuare ogni variazione di sequenza.
Sono parimenti noti sistemi ove l'invio dei comandi tra centrale e stazioni viene effettuato tramite un collegamento radio. Questi sistemi risolvono il problema della posa dei cavi e della distanza tra centrale e gruppo di innesco ma presentano il principale inconveniente di comportare un intervallo minimo tra un comando di accensione ed il successivo pari ad almeno un secondo, necessario all’invio ed al riconoscimento di codici di sicurezza necessari ad evitare azionamenti non programmati, che è eccessivo particolarmente negli spettacoli piro-musicali.
Entrambi i sistemi descritti utilizzano i collegamenti in modo unidirezionale per inviare i comandi di attivazione dalla centrale alle unità remote quindi presentano l’ulteriore svantaggio consistente nel fatto che, per verificare l’affidabilità dei collegamenti e dei sistemi di attivazione, risulta necessario recarsi fino alle unità remote ed effettuare diverse misure strumentali che comportano perdite di tempo ed il rischio di trascurare misure o addirittura di subire un’attivazione accidentale in presenza di un operatore. Lo scopo principale della presente invenzione è quello di proporre un dispositivo ed un metodo per l'azionamento sequenziale automatico programmabile di artifizi pirotecnici che riduca l’intervallo minimo di tempo tra due azionamenti di accensione consecutivi a meno di un decimo di minuto secondo assicurando nel contempo un'assoluta sicurezza per gli operatori addetti sia alla preparazione dello spettacolo che all'esecuzione di quest'ultimo in pieno rispetto delle normative in materia.
Ulteriore scopo è quello di proporre un dispositivo immune dai disturbi e dalle interferenze ed in grado di essere programmato per impostare le varie sequenze di azionamento agendo, in modo semplice e veloce, sull'interfaccia utente della centralina. Un altro scopo è quello di proporre un dispositivo in grado di sincronizzare l'esecuzione della sequenza con dispositivi esterni e di poter comandare con un singolo passo di esecuzione della sequenza l'attivazione contemporanea di più inneschi.
Ulteriore scopo è quello di proporre un dispositivo in grado di verificare dalla centralina sia lo stato delle unità remote e dei collegamenti elettrici agli inneschi, che lo stato d'azionamento delle accensioni.
Un ulteriore scopo consiste nel proporre un dispositivo in grado essere posizionato, unitamente agli inneschi, in qualsivoglia luogo, superando agevolmente ostacoli quali fiumi, specchi d’acqua recinzioni, ecc., che si frappongono tra unità e centralina.
Gli scopi sopra indicati vengono ottenuti in accordo con il contenuto delle rivendicazioni.
Le caratteristiche dell’invenzione sono evidenziate nel seguito con particolare riferimento alle allegate tavole di disegno, in cui:
- la figura illustra uno schema a blocchi del dispositivo oggetto della presente invenzione. Facendo riferimento alla figura, il dispositivo oggetto dell'invenzione comprende essenzialmente una centralina 10, mezzi di collegamento 200 ed una pluralità di unità remote 100.
La centralina 10 comprende un'interfaccia utente 12 connessa in cascata ad un primo mezzo di gestione 17 ed a primi mezzi di comunicazione 18 alimentati da mezzi di alimentazione elettrica 20.
L’interfaccia utente 12 è comprende una tastiera 14 per l'inserimento manuale di comandi, di codici e di dati; pulsanti di comando 15; da un interruttore d'accensione a chiave; un interruttore di sicurezza e mezzi d’allarme ottici e sonori noti e non illustrati. L’interfaccia utente 12 può comprendere anche mezzi di visualizzazione delle impostazioni e degli stati delle unità 100 e spie luminose per la segnalazione di funzionamento, di guasti, di trasmissione/ricezione dei dati, e di insufficiente energia di alimentazione, noti e non illustrati.
Il primo mezzo di gestione 17, di tipo digitale provvisto di un microprocessore e di memorie permette di memorizzare dati e ed eseguire comandi inseriti tramite la tastiera 14.
I primi mezzi di comunicazione 18 comprendono mezzi di ricetrasmissione 19 operanti nelle gamme di frequenze assegnate dagli stati nazionali a questo tipo di applicazione, preferibilmente in modulazione di frequenza, e dotato sia di un’antenna sia di un connettore per cavi coassiali collegato all’uscita dei mezzi di ricetrasmissione 19.
I primi mezzi di comunicazione 18 comprendono anche un primo mezzo di codifica e decodifica 16 delle comunicazioni in trasmissione ed in ricezione .
La centralina 10 comprende anche un mezzo connettore di sincronizzazione 21 collegato ai primi mezzi di comunicazione 18.
I mezzi di collegamento 200 consistono in una propagazione via etere di radiazioni elettromagnetiche in radio frequenza emesse dai primi mezzi di comunicazione 18 attraverso le rispettive antenne e liberamente propaganesi oppure, ad esempio in caso di condizioni ambientali caratterizzate da disturbi elettromagnetici eccezionalmente elevati, è possibile connettere il connettore per cavi coassiali della centralina 10 ed i connettori per cavi coassiali di ciascuna unità remota 100 tramite un cavo coassiale. In questo caso i mezzi di collegamento 200 consistono in radiazioni elettromagnetiche emesse dai primi mezzi di comunicazione 18 che si propagano lungo i cavi coassiali.
È anche previsto che i mezzi di ricetrasmissione 19 siano dotati di connettori ottici per mezzi di collegamento 200 realizzati in fibra ottica.
Ciascuna unità 100 è dotata di secondi mezzi di comunicazione 118 comprendenti mezzi di ricetrasmissione 119, equivalenti per caratteristiche e dotazione a quelli compresi nella relativa centralina 10, collegati ad un secondo mezzo di gestione 130 a sua volta collegato a mezzi di attivazione 132 dotati di un connettore 134 provvisto di una pluralità di contatti, ad esempio a morsetto, per rispettive linee 136 che sono indipendentemente azionate, ovvero alimentate elettricamente, dai mezzi di attivazione 132 in base ai comandi impartiti dal secondo mezzo di gestione 130.
In fase di utilizzo del dispositivo, alle linee 136 dei connettori 134 sono collegati inneschi elettrici pirotecnici per l’azionamento degli artifizi.
II secondo mezzo di gestione 130 è dotato di un mezzo di sincronizzazione 137, di tipo digitale, comprendente almeno una base del tempo, consistente in un oscillatore al quarzo stabilizzato, ed un registro azzerabile di conteggio del tempo.
II mezzo di sincronizzazione 137 fornisce al secondo mezzo di gestione 130 una misura del tempo assoluto, calcolato a partire da un predeterminato segnale trasmesso dalla centralina 10, comune e sincronizzato per tutte le unità remote 100.
A ciascun contatto del connettore 134, ovvero a ciascuna linea 136 della pluralità di unità remote 100, è biunivocamente assegnato un codice di identificazione memorizzato nelle memorie non volatili della relativa unità 100.
Ciascuna unità 100 comprende, inoltre, mezzi di alimentazione elettrica 120 per fornire energia elettrica a tutti i componenti attivi dell’unità, e mezzi di controllo 122 collegati ai secondi mezzi di comunicazione 118, ai connettori 134 ed ai mezzi di alimentazione 120.
I mezzi di alimentazione 120 comprendono un accumulatore per l’alimentazione della unità remota 100 ed almeno uno specifico un accumulatore dedicato a fornire energia elettrica agli inneschi elettrici. Esistono tre tensioni di attivazione degli inneschi rispettivamente 12, 24, 36V che comportano quindi l’impiego rispettivamente di una due 0 tre accumulatori da 12V collegati in serie.
Ciascun secondo mezzo di gestione 130 comprende memorie per la memorizzazione di dati relativi ai comandi e codici, ad esempio di tipo SIMM o DIMM; logiche, eventualmente a microprocessore; e memorie non volatili per la memorizzazione di parametri o codici e dei programmi di interpretazione ed esecuzione dei comandi da parte della logica e memorizzati nella fase di produzione.
I mezzi di attivazione 132 sono predisposti per eseguire i comandi trasmessi dal relativo secondo mezzo di gestione 130.
1 mezzi di controllo 122 sono predisposti per effettuare, in risposta ad uno specifico comando di verifica della carica attivato tramite la centralina 10, un test particolarmente sofisticato per l’accumulatore o gli accumulatori elettrici specifici e dedicati a fornire energia elettrica agli inneschi elettrici di ciascuna singola unità 100. Infatti questi accumulatori devono sempre fornire alte prestazioni dipendendo da essi l’attivazione degli inneschi elettrici.
Il test prevede una prima misura della tensione degli accumulatori collegati ad un carico di prova simulante i carichi reali; detta misura viene fatta dai mezzi di controllo 122 che provvedono anche alla memorizzazione di questo primo valore di tensione misurato. Una seconda misura della tensione degli accumulatori viene effettuata a vuoto, ovvero senza alcun carico, sempre dai mezzi di controllo 122 che memorizzano anche questo secondo valore di tensione misurato. Immediatamente dopo le due dette misure, i mezzi di controllo 122 calcolano la differenza in percentuale tra la prima e seconda misura e confrontano questo dato con un predeterminato parametro di confronto. Se dal confronto risulta che la differenza percentuale tra le due misure è inferiore al predeterminato parametro di confronto significa che lo stato della batteria è considerato buono.
In caso contrario lo stato è considerato non idoneo e viene trasmesso un corrispondente messaggio alla centralina 10.
Inoltre i mezzi di controllo 122, a seguito di un relativo comando di verifica degli inneschi attivato tramite la centralina 10, alimentano gli inneschi con una debole corrente inferiore a quella di azionamento degli stessi, per verificarne lo stato del collegamento elettrico e di eventuale avvenuta attivazione: se il valore di resistenza di un innesco è compreso entro un predeterminato intervallo di valori, il circuito d’innesco comprendente l’innesco stesso ed i relativi connettore 134 e linea 136 è pronto per lo sparo, se il valore misurato è inferiore all’intervallo può essersi verificato un cortocircuito e, nel caso opposto, il circuito si può presentare un contatto difettoso o l’innesco può essere già stato azionato bruciandosi ed aprendo il circuito.
Ciascuna unità 100 è identificata in modo univoco da un proprio codice di identificazione memorizzato nelle memorie non volatili della unità.
Il funzionamento del dispositivo prevede l' inserimento manuale, tramite l’interfaccia utente 12 di passi di una desiderata sequenza di sparo degli artifizi.
Ciascun passo comprendente il o i codici identificativi di una o più linnee 136 di cui è previsto l’azionamento contemporaneo nell’ambito della sequenza di sparo.
Ciascun passo comprende anche dati relativi al valore del tempo assoluto, espresso in ore, minuti, secondi, decimi e centesimi di secondo, in corrispondenza del quale deve essere eseguito affinché gli artifizi relativi al passo stesso siano sparati all’istante desiderato.
La sequenza di passi, associata ad un relativo codice identificativo di sequenza, viene memorizzare nel primo mezzo di gestione 17 e trasmessa, tramite i primi mezzi di comunicazione 18, attraverso mezzi di collegamento 200 alle unità remote 100.
Queste ultime ricevono e memorizzano la sequenza rispettivamente tramite i secondi mezzi di comunicazione 118 ed il secondo mezzo di gestione 130.
Al fine di avviare l’esecuzione automatica della sequenza programmata è necessario attivare, tramite l’interfaccia utente 12, un comando di inizio della sequenza contenete il codice identificativo della stessa.
Al ricevimento del comando, ciascuna unità 100 azzerare il registro del proprio mezzo di sincronizzazione 137 che parte con il conteggio del valore del tempo assoluto.
I secondi mezzi di gestione 130 di ciascun’unità 100 attivano, tramite i mezzi di attivazione 132, le linee 136 di un passo della sequenza, in corrispondenza di un valore del tempo assoluto, conteggiato dal mezzo di sincronizzazione 137, corrispondente al valore del tempo assoluto abbinato al passo stesso.
II funzionamento prevede anche l’azionamento di sequenze ad attivazione manuale dei singoli passi. A tal fine si associa alla sequenza, tramite l’interfaccia utente 12, un codice di comando d’esecuzione manuale.
In corrispondenza del ricevimento da parte delle unità 100 del comando di attivazione di una sequenza associata al comando di esecuzione manuale, ciascuna unità attiva ciascun passo della sequenza nell’ordine della sequenza stessa in corrispondenza di rispettivi comandi di sparo azionati manualmente tramite la centralina 10.
II funzionamento prevede la verifica degli inneschi e dello stato di carica degli accumulatori di sparo di ciascuna unità 100.
Quest’ultima verifica avviene per mezzo dell’ attivazione di un relativo comando dalla centralina 10 ad un’unità 100 che, a seguito della ricezione di detto comando misura e memorizzare, tramite i rispettivi mezzi di verifica 122, la tensione di mezzi d’alimentazione 120 dell’unità 100 sotto un carico di prova ed a vuoto.
I mezzi di verifica 122 comparano la differenza percentuale tra detti valori di tensione sotto carico ed a vuoto con un parametro di riferimento memorizzato in detti mezzi di verifica 122.
Nel caso in cui il valore della differenza percentuale calcolata supera il parametro di riferimento, l’unità 100 trasmette un relativo segnale d’allarme alla centralina 10.
In corrispondenza di un comando di verifica degli inneschi trasmesso dalla centralina 10 ad un’unità 100, quest’ultima, tramite il rispettivo mezzo di verifica 122, misura la resistenza elettrica dei circuiti composti da ciascuna linea 136, dal relativo innesco elettrico e dal connettore 134 trasmettendo alla centralina 10 un allarme in corrispondenza di almeno un valore di resistenza ad di fuori di un predeterminato intervallo. Conseguentemente la centralina 10 emette, tramite la relativa interfaccia utente 12, corrispondenti allarmi ottici e/o acustici.
Al fine di garantire la massima sicurezza anche in corrispondenza della esecuzione automatica di sequenze di sparo, la centralina 10 trasmette periodicamente, ad esempio ogni 5 minuti secondi, alla pluralità di unità 100 un primo segnale di controllo.
Ciascuna unità 100, in corrispondenza del ricevimento del primo segnale di controllo, trasmette un rispettivo secondo segnale di controllo.
La centralina 10 emettere un allarme ed un segnale di arresto della attivazione della sequenza in corrispondenza di un intervallo di tempo superiore al doppio del periodo di controllo trascorso dopo la ricezione dell’ultimo secondo segnale di controllo di una qualsiasi unità 100. Sicché se un’unità 100 omette di trasmettere due secondi segnali di controllo consecutivo, la centralina 10 comanda l’arresto della sequenza e la messa in sicurezza di tutte le unità 100.
Per evitare azionamenti dovuti a trasmissioni sulle stesse frequenze e per la sicurezza in genere, ai dati trasmessi dalla centralina 10 e dall’unità 100 sono associati un codice identificativo comune della centralina 10 e delle unità remote 100.
In corrispondenza di comunicazioni e/o trasmissioni non contenenti detto codice identificativo comune la centralina 10 emette un segnale d’errore.
Per ulteriore sicurezza e garantire l'immunità ai disturbi elettromagnetici tutte le comunicazioni tra centralina 10 e le unità 100 sono codificate dai mezzi di codifica e decodifica primi 16 e secondi 116 secondo un predeterminato algoritmo in essi memorizzo.
In corrispondenza di comunicazioni e/o trasmissioni non codificate o codificate secondo algoritmi di codifica diversi da quello memorizzato nei mezzi di codifica e decodifica primi 16 e secondi 116, la centralina 10 emette un relativo segnale d’errore.
Per incrementare la sicurezza del dispositivo viene inoltre utilizzata una pluralità di codici di attivazione consistente, ad esempio, in un codice di armamento ed uno di fuoco.
Detti codici, possono essere impostati in successione nella centralina 10 in concomitanza ad un comando di attivazione di un passo della sequenza di attivazione. Inoltre i secondi mezzi di gestione 130 sono programmati per accettare solamente passi della sequenza di attivazione contenenti per ciascun codice identificativo del connettore anche il codice di identificazione della relativa unità 100 ed il codice identificativo del passo stesso.
Quindi, affinché le comunicazioni dei passi della sequenza di attivazione abbiano luogo ed effetto, è necessario che siano riscontrate delle particolari coincidenze in parte fisse ed intrinseche all’ esemplare del sistema in parte variabili e correlate ai dati stessi.
Le coincidenze, predeterminate, fisse ed intrinseche all’esemplare di ogni dispositivo, sono:
frequenza di trasmissione e ricezione;
- tipo di modulazione del segnale;
frequenza della sotto portante;
velocità di comunicazione;
codice identificativo di ciascun esemplare di detto dispositivo;
algoritmo di codifica;
quelle variabili e reciprocamente correlate possono essere:
codice identificativo di ciascuna detta unità remota 100;
codice identificativo di ciascuna linea 136;
codice identificativo del passo di sequenza di attivazione;
ed inoltre, per i comandi di attivazione di un passo:
- pluralità di codici di attivazione (codici di armamento e di fuoco).
In difetto di dette coincidenze le unità remote 100 trasmettono alla centralina 10 un segnale di mancata comunicazione che viene visualizzato su detti mezzi di visualizzazione 13 della detta interfaccia utente 12.
E' vantaggioso evidenziare che tale dispositivo è altamente affidabile, soprattutto per quanto riguarda sia l'effettivo innesco degli artifizi pirotecnici, sia il conseguente rispetto della desiderata sequenza di inneschi, sia del controllo "centralizzato" delle unità remote, proprio in virtù della comunicazione bidirezionale tra la centralina 10 e le unità remote 100, resa estremamente affidabile mediante l'esecuzione di algoritmi e metodi per "trasmissioni sicure".
II vantaggio principale della presente invenzione è quello di fornire un dispositivo ed un metodo per l'azionamento sequenziale automatico programmabile di artifizi pirotecnici che riduca l’intervallo minimo di tempo tra due azionamenti di accensione consecutivi a meno di un decimo di minuto secondo assicurando nel contempo un'assoluta sicurezza per gli operatori addetti sia alla preparazione dello spettacolo che all'esecuzione di quest'ultimo in pieno rispetto delle normative in materia e che assicuri sempre l'effettivo innesco e garantisca un’assoluta sicurezza per gli operatori addetti sia alla preparazione dello spettacolo che all'esecuzione di quest'ultimo in pieno rispetto delle normative in materia.
Ulteriore vantaggio è quello di fornire un dispositivo immune da disturbi e da interferenze in grado di essere programmato per impostare le varie sequenze di azionamento agendo, in modo semplice e veloce, sull'interfaccia utente della centralina. Ulteriore vantaggio è quello di fornire un dispositivo in grado di verificare dalla centralina sia lo stato delle unità remote e dei collegamenti elettrici agli inneschi, che lo stato d'azionamento delle accensioni.
Un altro vantaggio consiste nel fornire un dispositivo in grado essere posizionato, unitamente agli inneschi, in qualsivoglia luogo, superando agevolmente ostacoli quali fiumi, specchi d’acqua recinzioni, ecc., che si frappongono tra unità e centralina.
Si intende che quanto sopra è stato descritto a titolo esemplificativo e non limitativo, per cui eventuali varianti costruttive si intendono rientranti nell’ambito protettivo della presente soluzione tecnica, come sopra descritta e nel seguito rivendicata.
Claims (14)
- RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo per l'azionamento sequenziale automatico programmabile di artifizi pirotecnici comprendente: - una centralina (10) comprendente un'interfaccia utente (12) connessa in cascata a un primo mezzo di gestione (17) ed a primi mezzi di comunicazione (18); - una pluralità di unità remote (100) ciascuna comprendente mezzi di alimentazione elettrica (120); secondi mezzi di comunicazione (118) connessi a mezzi di attivazione (132) collegati ad almeno un connettore (134) provvisto di una pluralità di linee (136) per inneschi elettrici di detti artifizi; - mezzi di collegamento (200) per il trasferimento di dati attraverso i mezzi di comunicazione, primi (18) e secondi (118); con detto dispositivo caratterizzato dal fatto che ciascuna unità remota (100) è provvista di un rispettivo secondo mezzo di gestione (130) alimentato dai rispettivi mezzi di alimentazione elettrica (120) e dotato di un mezzo di sincronizzazione (137) comprendente almeno una base del tempo ed un registro azzerabile di conteggio del tempo; il mezzo di sincronizzazione (137) essendo destinato a fornire al rispettivo secondo mezzo di gestione (130) una misura del tempo assoluto, calcolato a partire da un predeterminato segnale trasmesso dalla centralina (10) e comune per la pluralità di unità remote (100).
- 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detti mezzi di comunicazione primi (18) e secondi (118) sono del tipo bidirezionale.
- 3) Dispositivo secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che detti mezzi di comunicazione, primi (18) e secondi (118), consistono in ricetrasmettitori e detti mezzi di collegamento (200) consistono in uno tra propagazione via etere in radio frequenza, cavi conduttori elettrici ed ottici.
- 4) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che ciascuna unità (100) comprende un mezzo di verifica (122) connesso ai secondi mezzi di comunicazione (118), ai connettori (134) ed ai mezzi di alimentazione (120) per rilevare almeno uno tra tensione a vuoto e sotto un predeterminato carico di questi ultimi mezzi; resistenza elettrica di ciascun circuito composto da una linea (136) e relativi connettore (134) ed innesco elettrico; livello di intensità dei segnali ricevuti.
- 5) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che i mezzi di comunicazione primi (18) della centralina (10) e secondi (118) di ciascuna unità (100) comprendono rispettivamente mezzi di codifica e decodifica primi (16); e secondi (116).
- 6) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detta interfaccia (12) comprende almeno una tastiera (14), un interruttore di sicurezza e mezzi d’allarme ottico e/o sonoro.
- 7) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detta centralina (10) comprende un mezzo connettore di sincronizzazione (21) per ricevere da dispositivi esterni ed inviare ai primi mezzi di comunicazione (18) comandi di esecuzione di uno dei passi della sequenza di attivazione.
- 8) Metodo per l'azionamento sequenziale automatico programmabile di artifizi pirotecnici caratterizzato dal fatto di: - inserire, tramite una interfaccia utente (12) di una centralina (10), una sequenza di passi ciascuno comprendente almeno un codice identificativo di una linea (136) di una pluralità di unità remote (100) e un valore di un tempo assoluto di esecuzione del passo stesso, calcolato a partire da un comando di esecuzione della sequenza; - memorizzare in un primo mezzo di. gestione (17) la sequenza associando a quest’ultima almeno un relativo codice identificativo di sequenza e trasmettere tramite i primi mezzi di comunicazione (18) la sequenza attraverso mezzi di collegamento (200); - ricevere e memorizzare la sequenza rispettivamente tramite secondi mezzi di comunicazione (118) e un secondo mezzo di gestione (130) di ciascuna unità (100); - inviare tramite la centralina (10) alla pluralità di unità (100), un comando di attivazione della sequenza comprendente il codice della sequenza stessa; - in corrispondenza del ricevimento da parte di un’unità (100) del comando di attivazione di una sequenza, azzerare e partire con il conteggio del valore del tempo assoluto tramite un mezzo di sincronizzazione (137) dell’unità (100) ed attivare tramite i mezzi di attivazione (132) delle unità (100) le linee (136) di un passo della sequenza quando il valore del tempo assoluto ad esso abbinato corrisponde a quello conteggiato dal mezzo di sincronizzazione (137).
- 9) Metodo secondo la rivendicazione 8 caratterizzato dal fatto di: - associare ad una sequenza un codice di comando d’esecuzione manuale, tramite l’interfaccia utente (12); - in corrispondenza del ricevimento da parte di un’unità (100) del comando di attivazione di una sequenza associata al comando di esecuzione manuale, attivare ciascun passo della sequenza nell’ordine della sequenza stessa in corrispondenza di rispettivi comandi di sparo azionati manualmente tramite la centralina (10).
- 10) Metodo secondo la rivendicazione 8 caratterizzato dal fatto di: - misurare e memorizzare tramite rispettivi mezzi di verifica (122) la tensione di mezzi d’alimentazione (120) dell’unità (100) sotto un carico di prova in corrispondenza di un comando di verifica della carica trasmesso dalla centralina (10) ad un’unità (100); - misurare e memorizzare tramite detti mezzi di verifica (122) la tensione a vuoto di detti mezzi d’alimentazione (120); - comparare la differenza percentuale tra detti valori di tensione sotto carico ed a vuoto con un parametro di riferimento memorizzato in detti mezzi di verifica (122); - trasmettere un segnale d’allarme alla centralina (10) in corrispondenza del superamento di detto parametro di riferimento da parte della differenza percentuale.
- 11) Metodo secondo la rivendicazione 8 caratterizzato dal fatto di: - in corrispondenza di un comando di verifica degli inneschi trasmesso dalla centralina (10) ad un’unità (100), misurare tramite il rispettivo mezzo di verifica (122) la resistenza elettrica dei circuiti composti da ciascuna linea (136), dal relativo innesco elettrico e dal connettore (134); - trasmettere alla centralina (10) ed emettere tramite la relativa interfaccia utente (12), un allarme in corrispondenza di almeno un valore di resistenza ad di fuori di un predeterminato intervallo.
- 12) Metodo secondo la rivendicazione 8 caratterizzato dal fatto di: trasmettere tramite la centralina (10) alla pluralità di unità (100) con un predeterminato periodo di controllo un primo segnale di controllo; emettere tramite ciascuna unità (100) un relativo secondo segnale di controllo in corrispondenza del ricevimento di ciascun primo segnale di controllo; emettere un allarme ed un segnale di arresto dell’attivazione della sequenza tramite la centralina (10) in corrispondenza di un intervallo di tempo superiore al doppio del periodo di controllo trascorso dopo la ricezione dell'ultimo secondo segnale di controllo di una qualsiasi unità (100) da parte della centralina (10).
- 13) Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 8 a 12 caratterizzato dal fatto di: - associare alle trasmissioni, tramite la centralina (10) e le unità remote (100), un codice identificativo comune; - emettere tramite la centralina (10) un segnale d’errore in corrispondenza di comunicazioni e/o trasmissioni non contenenti detto codice identificativo comune.
- 14) Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 9 a 13 caratterizzato dal fatto di: - codificare e decodificare rispettivamente i dati trasmessi e ricevuti dalla centralina (10) e dall’ unità (100) tramite rispettivi mezzi di codifica e decodifica primi (16) e secondi (116); - emettere un segnale d’errore da parte della centralina (10) in corrispondenza di comunicazioni e/o trasmissioni non codificate o codificate secondo algoritmi di codifica diversi da quello pre-memorizzato in detti mezzi di codifica e decodifica primi (16) e secondi (116).
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