ITBN970006U1 - Lampada ad incandescenza utilizzabile piu' volte - Google Patents

Description

Descrizione del modello UTILITÀ avente per titolo LAMPADA AD INCANDESCENZA UTILIZZABILE PIÙ VOLTE

TESTO DELLA DESCRIZIONE STATO ANTERIORE DELLA TECNICA

Lo stato anteriore della tecnica in materia di lampade ad incandescenza è dato da un prodotto non riparabile .

La lampada è per sua natura realizzata in modo da poter funzionare una sola volta; quando si verifica la rottura del filamento occorre necessariamente sostituirla con un nuovo esemplare. DESCRIZIONE DEL MODELLO

Nella lampada in oggetto l'emissione luminosa è dovuta al riscaldamento per effetto Joule di due filamenti (simb.: "a" e "b" delle tavole doc. 2) quando questi sono percorsi da corrente elettrica. La lampada è realizzata in modo da permettere la messa in esercizio del secondo filamento solo quando si verifica la rottura del primo.

I due filamenti sono sorretti da un tubetto di vetro che porta i fili di alimentazione ed i relativi sostegni. Il tutto è poi posto entro un bulbo pure di vetro e ad esso saldato.

Il collegamento della lampada al circuito di alimentazione è fatto mediante un attacco a vite o a baionetta. Sia nel primo tipo (detto Edison con dimensioni E10, E14, E27, E40 in relazione alla potenza assorbita), sia nel secondo tipo (B22) il bulbo è fissato con mastice allo zoccolo metallico che porta al centro due dischetti di contatto isolati tra loro e dallo zoccolo stesso.

PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO

Il principio di funzionamento della lampada si basa sulla possibilità di commutare l'alimentazione elettrica dal filamento di tungsteno rotto (simb.: a) ad un secondo filamento (simb.: b) rimasto inoperante durante il periodo dì utilizzazione del primo.

Quando la lampada è avvitata nel portalampada lo zoccolo (simb.: e) ed il primo dischetto di contatto (simb.: i) sono collegati con la rete di alimentazione rendendo incandescente il primo filamento (simb.; a).

Alla rottura di questo, estraendo il primo dischetto di contatto ed il relativo isolatore, è possibile alimentare il filamento in attesa (simb.: b) per un nuovo ciclo di funzionamento.

Pertanto al primo guasto della lampada si opera una deviazione dell'alimentazione; quest’operazione è eseguita all'esterno dell'ampolla.· senza quindi modificare quelle che sono le condizioni interne della lampada, ma solo rendendo operante il filamento di tungsteno rimasto inattivo nel primo ciclo di vita della lampada.

PARTI PRINCIPALI

Le parti principali della lampada ad incandescenza utilizzabile più volte sono riportate nei disegni allegati (documento 2):

• Primo filamento di tungsteno (simb.: a);

per il funzionamento della lampada nel primo ciclo di vita.

• Secondo filamento di tungsteno (simb.: b);

per il funzionamento della lampada una seconda volta (secondo ciclo di vita).

• n° 3 elementi di sostegno dei filamenti di tungsteno:

- sostegno di uno degli estremi del primo filamento con collegamento di fase (simb.: cl);

- sostegno di uno degli estremi del secondo filamento con collegamento di fase (simb.: e2);

- sostegno degli estremi di entrambi i filamenti con collegamento al neutro (simb.: c3).

• n° 3 elementi conduttori:

- conduttore per alimentazione del primo filamento con collegamento di fase (simb.: di);

- conduttore per alimentazione del secondo filamento con collegamento di fase (simb.: d2);

— conduttore comune dei due filamenti per collegamento di neutro (simb.: d3).

Zoccolo per attacco al portalampada (simb.: e); al quale è collegato il conduttore comune del neutro dei due filamenti.

Primo dischetto di contatto (simb.: i) per il funzionamento del primo filamento (simb.: a); permette il funzionamento della lampada quando questa è avvitata nel portalampada (utilizzato nel primo ciclo di vita).

• Primo elemento isolatore (simb.: h); è posto sotto il primo dischetto dello zoccolo e garantisce l'isolamento del filamento in attesa {simb.: b) durante il primo ciclo di vita della lampada.

• Secondo dischetto di contatto (simb.: g);

quando si trova avvitato nel portalampada permette il funzionamento della lampada per una seconda volta (simb.: b).

• Secondo elemento isolatore (simb.: f) ;

permette di isolare i dischetti di contatto (simb.: g) dallo zoccolo della lampada (simb.: e).

• Bulbo di vetro (simb.: J); di caratteristiche adeguate all'utilizzo della lampada.

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI La lampada a incandescenza utilizzabile più volte è adoperata in sostituzione alle tradizionali lampade ad incandescenza sia con attacco a vite, sia con attacco a baionetta; indipendentemente dalla loro tensione di esercizio, funzione e tipo. La sua peculiarità è di consentire, a differenza di quelle attuali, il suo riutilizzo al verificarsi del primo guasto della stessa. ELENCO DISEGNI ALLEGATI I disegni della lampada ad incandescenza con più possibilità di funzionamento sono riportati nelle tavole del documento 2 :