IT8922880A1 - Metodo di trattamento di un giacimento sotterraneo saturo di gas di idrocarburi aperto con un pozzo - Google Patents

Metodo di trattamento di un giacimento sotterraneo saturo di gas di idrocarburi aperto con un pozzo Download PDF

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Teimur Ibragim-Ogly Abdullaev
Vagif Jusufovich Bakhishev
Lev Borisovich Berman
Svetlana Samuilovna Berman
Gasan Gashim-Ogly Gumbatov
Oskar Eduardovich Karash
Sabir Mamed-Ogly Kasumov
Leonid Grigorievich Kulpin
Azat Khalilovich Mirzadzhanzade
Alexei Vladimirovich Sokolov
Otto Viktorovich Chubanov
Boris Semenovich Eidlin
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Vsesojuzny Nauchno Issledovatelskyi Proektno Konst Institut
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DESCRIZIONE
L'invenzione pu? essere impiegata per il ripristino della permeabilit? della zona di un giacimento adiacente al pozzo, con permeabilit? ridotta durante lo sfruttamento a causa dell 'idrofobizzazione del giacimento provocata dai depositi di frazioni pesanti di idrocarburi nel giacimento ed accompagnata dall?accumulo delia condensa di gas nel giacimento stesso sotto forma di fase liquida.
Attualmente allo sfruttamento dei giacimenti di petrolio e/o di gas e/o di condensa di gas si verifica, di regola, la riduzione del rendimento dei pozzi durante lo sfruttamento causata non soltanto dalla caduta della pressione di giacimento, ma anche dal peggioramento della permeabilit? della zona del giacimento adiacente al pozzo.
Il peggioramento della permeabilit? del giacimento ? causato inoltre dalla penetrazione dei filtrato del fango di trivellazione nella zona sopraindicata del giacimento, durante la realizzazione e la messa in esercizio del pozzo. Il peggioramento della permeabilit? del giacimento ? provocato pure dalia sua idrofobizzazione, legata all'accumulo della condensa di gas in forma immobile sotto pressione ed all'accumulo delle frazioni pesanti di idrocarburi nella zona sopraindicata del giacimento.
Le frazioni pesanti di idrocarburi costituite da asfalteni, resine, paraffine ed altri idrocarburi si trovano nel fluido di giacimento sia sotto forma di liquido, sia di sostanze solide. Se le frazioni pesanti di idrocarburi rappresentano sostanze solide, di regola, si appiccicano alla superficie del giacimento. La condensa di gas in forma immobile sotto pressione che si forma in seguito alla riduzione della temperatura e della pressione nella zona sopraindicata del giacimento durante lo sfruttamento del pozzo, si accumula in questa zona. I processi sopraindicati comportano la riduzione della permeabilit? deL giacimento soprattutto nella zona adiacente al pozzo e, di conseguenza, si riduce il rendimento del pozzo.
Per aumentare il rendimento dei pozzi mediante l'aumento della permeabilit? delle zone adiacenti a tali pozzi, vengono impiegati metodi diversi. Attualmente trovano un largo uso metodi di rottura del giacimento con fluidi diversi: liquidi, gas, vapore d'acqua, soluzioni di acidi con aggiunte di diversi reagenti chimici.E'noto un metodo di rottura del giacimento con soluzioni di acidi con aggiunte di diversi reagenti chimici (US. A. 4044833). Per realizzare tale metodo il fluido sopraddetto viene mandato attraverso un pozzo nella zona del giacimento adiacente a questo pozzo, ad una pressione che supera la pressione di rottura del giacimento. Come pressione di rottura del giacimento si intende una pressione il cui valore ? sufficiente per la formazione nel giacimento di fessure che rimangono aperte durante lo sfruttamento del pozzo. La formazione delle fessure aumenta la permeabilit? della zona adiacente al pozzo. Per?, durante l'ulteriore sfruttamento del pozzo avviene l'ulteriore accumulo nelle fessure delle frazioni pesanti di idrocarburi e la sedimentazione della condensa di gas in forma immobile sotto pressione. Per evacuare la condensa di gas accumulatasi ? necessario aumentare la differenza di pressione fra il giacimento e il pozzo, il che pu? provocare cambiamenti indesiderabili della struttura delgiacimento. Inoltre,le fessure nella zona adiacente al pozzo non si distribuiscono in modo uniforme, il che riduce l'efficienza dello sfruttamento successivo del pozzo. Il carattere non uniforme di distribuzione delle fessure nel giacimento ? legato alla non isotropia delle propriet? fisicomeccaniche del giacimento.
E? noto un metodo di trattamento di un giacimento sotterraneo saturo di gas di idrocarburi aperto con un pozzo (U.S.-A-3915233) con cui un solvente viene mandato attraverso il pozzo nel giacimento per spostare il liquido di giacimento dalla zona adiacente al pozzo e dissolvere le frazioni pesanti di idrocarburi sedimentate nella zona sopraindicata del giacimento, poi nello stesso giacimento attraverso lo stesso pozzo ? alimentata una soluzione idrofilizzante che riduce la tensione superficiale fra la superficie del giacimento e l'acqua, per espellere il solvente alimentato prima. Poi, viene alimentato un fluido che non si mescola con la soluzione idrofilizzante, in una quantit? sufficiente per la formazione di canali di filtrazione. Come fluido viene alimentato petrolio o un altro liquido idrocarburico. L?alimentazione del solvente, della soluzione idrofilizzante e del fluido viene eseguita nel regime forzato, cio? mantenendo una notevole differenza di pressione fra i valori della pressione del giacimento e di estrazione. Il valore della pressione di estrazione non supera, per?, il valore della pressione di rottura del giacimento.
Il metodo sopraddetto consente di pulire i canali di filtrazione della zona adiacente al pozzo dalle frazioni pesanti di idrocarburi della condensa di gas. Mediante la soluzione idrofilizzante ? ridotta la tensione superficiale fra la superficie dei canali di filtrazione e l'acqua. Alla mandata successiva del fluido che non si mescola con la soluzione idrofilizzante, avviene lo spostamento del fluido da una parte dei canali di filtrazione e durante l'ulteriore sfruttamento del pozzo, il liquido di giacimento arriva nel pozzo attraverso la parte sopraindicata dei canali di filtrazione. Alla mandata del solvente, della soluzione idrofilizzante e del fluido ad una pressione che non supera quella di rottura del giacimento, si mantiene la struttura originaria del giacimento e, di conseguenza, restano i canali di filtrazione che esistevano prima in detto giacimento. Inoltre, il metodo menzionato consente di aumentare il tempo di esistenza dei canali di filtrazione liberi dalle frazioni pesanti di idrocarburi della condensa di gas, in seguito alla loro evacuazione dal giacimento insieme al liquido di giacimento, rispetto al periodo di esistenza dei canali di filtrazione simili formatisi alla rottura del giacimento. Per?, il metodo noto non consente di garantire il trattamento uniforme della zona del giacimento adiacente al pozzo, il che limita sostanzialmente il ripristino della permeabilit? di tutta la zona del giacimento. La disuniformit? di trattamento della zona adiacente ai pozzo ? causata dall'anisotropia delle propriet? del giacimento, caratterizzata dalla differente permeabilit? di singoli canali di filtrazione. Inoltre l'alimentazione del solvente, della soluzione idrofilizzante e del fluido viene eseguita nel regime forzato, il che, a sua volta comporta l'aumento dell'anisotropia delle propriet? di filtrazione del giacimento in detta zona, in quanta si sviluppano prima di tutto canali di filtrazione altamente permeabili, il che pure comporta la disuniformit? di trattamento della zona sopraddetta del giacimento.
Inoltre, la dissoluzione e l'evacuazione delle frazioni pesanti di idrocarburi non sono complete. Ci? ? dovuto al fatto che la capacit? di dissoluzione di ciascun solvente dipende dalla sua velocit? di moto nel giacimento: pi? questa velocit? ? alta pi? bassa ? la capacit? di dissoluzione del solvente. All'alimentazione del solvente alla pressione sopraddetta, la velocit? di movimento del solvente nel giacimento ? alta, il che comporta, in definitiva, la riduzione dell'efficienza di dissoluzione e di evacuazione delle frazioni pesanti di idrocarburi dal giacimento.
Alla base dell'invenzione ? posto il compito di creare un metodo di trattamento di un giacimento sotterraneo saturo di gas di idrocarburi aperto con un pozzo, nel quale l'alimentazione del solvente e della soluzione ?drofilizzante venga eseguita in un regime che assicura la distribuzione pi? uniforme, la soluzione e l'evacuazione pi? complete delle frazioni pesanti di idrocarburi e la pi? completa sostituzione del solvente con la soluzione ?drofilizzante, in modo da aumentare la permeabilit? del giacimento aumentando con ci? il rendimento del pozzo.
Il compito viene risolto in modo che nel metodo di trattamento di un giacimento sotterraneo saturo di gas di idrocarburi aperto con un pozzo, consistente nell'alimentazione di un solvente attraverso il pozzo nel giacimento per spostare il liquido del giacimento dalla zona adiacente al pozzo e dissolvere le frazioni pesanti di idrocarburi sedimentate nella zona sopraddetta del giacimento, nella successiva alimentazione nello stesso giacimento, attraverso lo stesso pozzo, di una soluzione ?drofilizzante che riduce la tensione superficiale fra la superficie del giacimento e l'acqua, per sostituire il solvente alimentato prima, secondo l'invenzione, prima dell'alimentazione del solvente viene determinato il valore della pressione del giacimento e l'alimentazione del solvente e della soluzione idrofilizzante nel giacimento viene eseguita mantenendo approssimativamente pari il valore della pressione di fondo ed il valore della pressione nel giacimento.
Il valore della pressione del giacimento viene definito nel seguente modo. Nel pozzo non funzionante viene abbassato un manometro di pozzo. Secondo le indicazioni di tale manometro viene definita la pressione del giacimento. Vicino al pozzo viene collocata una pompa di dosaggio per l'alimentazione del solvente e della soluzione idrofilizzante. Nel pozzo viene calata una colonna di tubi di pompaggio e di compressione che viene collegata con la pompa di dosaggio. Immediatamente prima del pompaggio del solvente viene chiuso lo spazio fra i tubi del pozzo, ed il solvente viene pompato nello spazio dei tubi mantenendo la pressione di fondo vicina alia pressione del giacimento. Il solvente penetra nella zona del giacimento adiacente al pozzo, sposta il liquido del giacimento da detta zona e dissolve le frazioni pesanti di idrocarburi sedimentate nella zona indicata del giacimento. Dopo di questo nello stesso giacimento, attraverso la stessa pompa di dosaggio, viene alimentata la soluzione idrofilizzante mantenendo una parit? approssimativa del valore della pressione di fondo e del valore della pressione del giacimento. La soluzione idrofilizzante sposta il solvente alimentato prima e viene adsorbita sulla superficie del giacimento, diminuendo la tensione superficiale fra la superficie del giacimento e l'acqua. Poi il pozzo viene messo in esercizio.
All'alimentazione del solvente nel regime indicato, viene raggiunta la sua minima velocit? di moto nel giacimento. Con un tale regime di alimentazione del solvente le propriet? anisotrope del giacimento influiscono poco sulle condizioni di propagazione del solvente in detta zona del giacimento, il che assicura una distribuzione pi? uniforme del solvente in detta zona. Inoltre, con un tale regime di alimentazione del solvente sono garantite la pi? completa dissoluzione e l'evacuazione delle frazioni pesanti di idrocarburi sedimentatevi. All'alimentazione della soluzione idrofilizzante nel regime indicato avviene la pi? completa espulsione da parte del solvente alimentato prima, viene assicurato il contatto pi? completo della soluzione idrofilizzante con la superficie del giacimento.
I volumi di alimentazione del solvente e della soluzione idrofilizzante vengono determinati in modo noto, tenendo conto delle dimensioni delia zona del giacimento adiacente al pozzo. Il raggio di tale zona viene definito, per esempio, usando le curve di ripristino della pressione partendo dal presupposto che nella zona sopraddetta debba essere introdotto un volume di solvente pari o superiore alla grandezza V da definire secondo la formula:
dove hi- potenza (spessore) dell'i-esimo giacimento in metri
S - superficie della zona del giacimento adiacente al pozzo in m ; m - porosit? deli'i-esimo giacimento;
K -saturazione cr?tica con gas dell'i-esimo giacimento;
n - numero dei giacimenti aperti dal pozzo;
mi e K .sono determinati con qualsiasi metodo noto,
Nei casi in cui non cisiano dati per ia valutazione di K , viene usato il rapporto: K - 0,8 K' ,
K' ? la saturazione con gas iniziale del giacimento,
Se il valore S non ? stato definito o il trattamento viene effettuato sul pozzo prima della sua messa in esercizio, i volumi della zona menzionata vengono definiti partendo dalla necessit? di garantire l'idrofilizzazione di una zona a raggio non inferiore a 1 m, siccome in questa parte del giacimento si verifica l'accumulo massimo della condensa depositata e da essa dipende la riduzione della produttivit? del pozzo.
E? conveniente inviare nella zona del giacimento adiacente al pozzo un solvente scelto nel gruppo: aicooli contenenti da uno a sette atomi di carbonio, chetoni, diossani, kerosene, condensa stabile di gas, carburante per motori Diesel.
Come aicooli contenenti da uno a sette atomi di carbonio si usano aicooli monovalenti: metanolo, etanolo, propanolo; alcooli bivalenti glicol etilenico, glicol propilenico, glicol tetraetilenico.
In qualit? di chetoni si usano acetone, metiletilen-chetone, metilvinilchetone.
Le sostanze sopraddette dissolvono la maggior parte delle frazioni pesanti di idrocarburi presenti nel liquido del giacimento e sono adsorbite nel giacimento.
E' altrettanto conveniente alimentare nella zona del giacimento adiacente al pozzo, una soluzione idrofilizzante scelta nel gruppo: soluzioni acquose deboli di acidi a concentrazione inferiore all'1%, soluzioni acquose deboli di sali dei metalli alcalini a concentrazione inferiore all'1% nonch? soluzioni di sostanze tensioattive.
In qualit? di soluzioni acquose deboli vengono utilizzati acido cloridrico, acido fluoridrico, acido nitrico. In qualit? di soluzioni acquose deboli dei metalli alcalini si usano cloruro di sodio, nitrato di litio, diossido di potassio.
In qualit? di sostanze tensioattive vengono utilizzate soluzioni di "sulfonoli" (per esempio, alchilbenzensolfonati), acidi grassi idrossietilati, xilolsolfoamminbenzene.
E' ragionevole scegliere nella serie indicata di solventi, un solvente che si dissolve nella soluzione idrofilizzante.
Come tali solventi possono essere presi alcooli contenenti da uno a sette atomi di carbonio, chetoni, diossani. Ci? consente di effettuare il processo di espulsione del liquido del giacimento nel regime di espulsione con mescolamento, cio? pulire meglio la superficie del giacimento dalle frazioni pesanti di idrocarburi adsorbite.
E' altrettanto ragionevole conferire al solvente alimentato nel giacimento una velocit? di propagazione in quest'ultimo almeno uguale alla velocit? di propagazione della soluzione idrofilizzante alimentata nello stesso giacimento.
Ci? ? necessario per escludere la possibilit? di penetrazione della soluzione idrofilizzante nel giacimento non trattato con il solvente.
E' opportuno introdurre nella soluzione idrofilizzante un agente che aumenta la viscosit? di detta soluzione, ed usare in qualit? di tale agente poliacrilammide. Ci? consente di aumentare la viscosit? della soluzione idrofilizzante riducendo, in tal modo, la velocit? di sua propagazione nel giacimento e, come conseguenza, di escludere la possibilit? di penetrazione della soluzione idrofilizzante nel giacimento non trattato con solvente. Quindi, il metodo di trattamento di un giacimento sotterraneo saturo di gas di idrocarburi realizzato secondo l'invenzione, consente grazie al cambiamento del regime di alimentazione del solvente e della soluzione idrofilizzante di:
- rimuovere completamente le frazioni pesanti di idrocarburi adsorbite nella zona del giacimento adiacente al pozzo;
- assicurare la propagazione pi? uniforme della soluzione idrofilizzante nella zona sopraddetta del giacimento, consentendo di:
- aumentare la permeabilit? del giacimento ridotta durante lo sfruttamento precedente del pozzo;
- mantenere il valore ripristinato di permeabilit? del giacimento per un periodo prolungato di tempo dopo il trattamento.
In seguito l'invenzione viene chiarita da esempi dettagliati della sua realizzazione, che illustrano il metodo sopra descritto. Il metodo di trattamento di un giacimento sotterraneo saturo di gas di idrocarburi aperto con un pozzo inizia dalla definizione preliminare della pressione del giacimento. Poi, attraverso detto pozzo, nel giacimento sopraindicato per spostare il liquido del giacimento dalla zona adiacente al pozzo e per dissolvere le frazioni pesanti di idrocarburi sedimentate nei giacimento della zona indicata viene alimentato un solvente dopo di che nello stesso giacimento, attraverso lo stesso pozzo, viene alimentata una soluzione idrofilizzante che riduce la tensione superficiale fra la superficie del giacimento e l'acqua per spostare il solvente alimentato prima. L'alimentazione dei solvente e della soluzione idrofilizzante nel giacimento sopraindicato viene eseguita mantenendo approssimativamente pari la pressione di fondo di detto pozzo e la pressione del giacimento definita prima. Il valore della pressione del giacimento sopraindicata, viene definito secondo le indicazioni di un manometro abbassato nella zona di fondo del pozzo, mentre il mantenimento della parit? approssimativa della pressione di fondo alla pressione del giacimento viene assicurato mediante l'alimentazione dei solvente e della soluzione idrofilizzante nel pozzo non funzionante, con l'ausilio di una pompa di dosaggio che funziona nel regime di gocciolamento. L'alimentazione del solvente e della soluzione idrofilizzante viene eseguita lungo la colonna dei tubi di pompaggio e di compressione o nello spazio fra la colonna di detti tubi e la colonna dei tubi che cementano il pozzo.
Il solvente, allo spostamento del liquido del giacimento si distribuisce in modo uniforme nella zona sopraindicata del giacimento, indipendentemente dalla porosit? del giacimento con la massima efficienza, in quanto la velocit? di propagazione del solvente con parit? approssimativa dei valori della pressione di fondo e della pressione del giacimento definita prima, ? caratterizzata esclusivamente dalle propriet? fisico-chimiche del solvente, della superficie del giacimento e delie frazioni pesanti di idrocarburi. Con il regime sopraindicato di alimentazione del solvente viene raggiunto inoltre lo spostamento pi? completo del liquido del giacimento dalla zona sopraindicata.
La soluzione idrofilizzante, la velocit? di propagazione della quale ? pure caratterizzata dalle propriet? fisico-chimiche della superficie del giacimento, del solvente e della soluzione idrofilizzante stessa, sostituisce completamente il solvente alimentato prima ed ? adsorbita praticamente su tutta la superficie della zona sopraindicata del giacimento, riducendo la tensione superficiale fra detta superficie e l'acqua.
Dopo la fine del trattamento il pozzo viene messo in eserc?zio dopo aver provocato l'afflusso del liquido dal giacimento del pozzo, per esempio, mediante la creazione di una depressione sul giacimento.
Nella zona del giacimento adiacente al pozzo viene alimentato il solvente scelto nel gruppo costituito da alcooli contenenti da uno a sette atomi di carbonio, da chetoni,diossani, kerosene, condensa stabile di gas e carburante per motori Diesel.
I solventi summenzionati, di regola, dissolvono completamente i depositi delle frazioni pesanti di idrocarburi adsorbite sulla superficie del giacimento.
In qualit? di solvente si usano alcooli monovalenti: metanolo, etanolo, propanolo; alcooli bivalenti: glicol etilenico, glicol propilenico, glicol tetraetilenico ed altri.
In qualit? di chetoni si usano acetone, metiletilenchetone, metilvinilchetone.
Nella zona del giacimento adiacente al pozzo viene alimentata la soluzione idrofilizzante ad una concentrazione inferiore all'1% scelta nel gruppo: soluzioni acquose deboli di acidi, soluzioni acquose deboli di sali dei metalli alcalini.
In qualit? di soluzioni acquose deboli si usano acido cloridrico, acido fluoridrico o acido nitrico.
In qualit? di soluzioni acquose deboli di sali dei metalli alcalini si usano cloruro di sodio o di litio, metasilicato di potassio.
In qualit? di sostanze tensioattive si usano soluzioni acquose di "sulfonati" (per esempio, alchilbenzensolfonati di sodio) nonch? solfonati di petrolio ed altri.
Inoltre, nella serie sopraindicata dei solventi viene selezionato uno che si dissolve nella soluzione idrofilizzante, cio? quello che forma un fluido monofase mescolantesi con la soluzione idrofilizzante nella zona sopraindicata del giacimento. Possono essere tali soluzioni alcooli, chetoni, diossani.
All'alimentazione della soluzione idrofilizzante la velocit? di sua propagazione nella zona sopraindicata del giacimento viene limitata ad un valore che non supera la velocit? di propagazione del solvente nella stessa zona, con alimentazione di entrambi i fluidi mantenendo la parit? dei valori della pressione di fondo e della pressione nel giacimento. A questo scopo nella soluzione idrofilizzante viene aggiunto un agente che ne aumenta la viscosit?. In qualit? di tale agente si usa poliacrilammide nonch? sostanze con propriet? analoghe, per esempio, poliacrilnitrile, polimetilacrilato. Tale aumento della viscosit? della soluzione idrofilizzante previene la possibilit? di suo passaggio attraverso il solvente alimentato prima e di interazione con la superficie del giacimento non trattata dal solvente.
d i esempi che seguono illustrano la presente invenzione. mettendo in evidenza le soluzioni ottimali per la sua realizzazione.
Esempio I
In qualit? di oggetto da illustrare ? stato scelto un pozzo nuovo che si trova su un giacimento marino di gas con alto contenuto di condensa di gas nel Mar Caspio. Il giacimento ? formato da arenarie, il suo spessore ? di 10 m. L'analisi cromatografica degli idrocarburi di detto giacimento ? riportata nella Tabella I.
TABELLA I
Risultati dell'analisi cromatografica della condensa prima del trattamento con il metodo sopra descritto
L'esame dei risultati dell'analisi cromatografica della condensa del giacimento ha mostrato la possibilit? di usare in qualit? di solvente metanolo. Per il trattamento delle arenarie in qualit? di soluzione idrofilizzante ? stata scelta una soluzione allo 0,5% di acido cloridrico, con aggiunta dello 0,2% di poliacrilammide. Il raggio della zona di deposito delle frazioni pesanti di idrocarburi ? di 1 metro, il che richiede di pompare 1 m di solvente e 1 m di soluzione idrofilizzante per 1 m di spessore del giacimento.
Prima del trattamento del pozzo sulla sua bocca sono stati collocati recipienti per il solvente e la soluzione idrofilizzante, collegati attraverso pompe dosatrici con la colonna dei tubi di pompaggio e di compressione calati nel pozzo. Poi, con un manometro abbassato nel fondo del pozzo non funzionante ? stata misurata la pressione del giacimento. Dopo di questo, nello spazio chiuso fra i tubi mediante una pompa dosatrice ? alimentato metanolo in una quantit? di 10 amd una produttivit? di 10 m al giorno. Un tale regime di alimentazione del metanolo assicura la parit? approssimativa della pressione di fondo alla pressione del giacimento. Poi viene alimentata una soluzione allo 0,5% di acido cloridrico con aggiunta dello 0,2% di poliacrilammide in una quantit? di 10 m alla stessa produttivit?, mantenendo la parit? approssimativa della pressione di fondo alla pressione del giacimento. Dopo la mandata del solvente e della soluzione idrofilizzante, lo spazio fra i tubi ? chiuso e il pozzo lasciato per altre 24 ore. Un giorno dopo ? provocato l'afflusso del liquido del giacimento nel pozzo mediante l'apertura dello spazio fra i tubi. Poi ? ripetuta l'analisi cromatografica degli idrocarburi di detto giacimento dopo il trattamento. I risultati della analisi sono riportati nella Tabella 2.
TABELLA 2
Risultati dell'analisi cromatografica della condensa di gas dopo il trattamento con il metodo sopraindicato
L'esame dei risultati dell'analisi cromatografica ha mostrato che ? raggiunta un'efficiente rimozione delle frazioni pesanti di idrocarburi adsorbite nella zona del giacimento adiacente al pozzo.
Si verifica inoltre l'aumento della densit? di condensa da 0,737 g/cm a 0,770 g/cm mentre la produttivit? del pozzo per quanto riguarda la condensa di gas ? aumentata da 0,037 m al giorno a 1 m al giorno.
Esempio 2
?' effettuato il trattamento di un pozzo sul giacimento della condensa di gas di Orenburg, la cui condensa di gas ? caratterizzata dalla presenza di bitumi. Perci?, in qualit? di solvente ? utilizzata la condensa stabile di gas. Il giacimento ha le stesse caratteristiche che nell'Esempio 1. Come condensa stabile di gas e della soluzione idrofilizzante ? stata utilizzata una soluzione acquosa allo 0,4% di cloruro di litio con aggiunta dello 0,15% in peso di sostanza tensioattiva, in qualit? della quale ? impiegato alchilbenzensolfonato di sodio noto come "sulfonol". Dopo il trattamento la produttivit? del pozzo relativa alla condensa di gas ? aumentata di circa 2,5 volte.
Esempio 3
E' effettuato il trattamento di un pozzo su un giacimento della condensa di gas nel Mar Caspio. Il giacimento aperto dal pozzo ha uno spessore di 8 m ed ? formato da roccia pelitica. L'analisi cromatografica della condensa di gas ? stata fatta. Perci? sui campioni delle rocce prelevati dai collettori aperti dal pozzo ? stato definito il solvente pi? adatto cio?, kerosene che ? stato alimentato nel giacimento. In qualit? di soluzione idrofilizzante ? utilizzata una soluzione acquosa allo 0,1% di acido fluoridrico. In quanto il kerosene non si dissolve nelle soluzioni acquose di acidi, dopo l'alimentazione del kerosene nel pozzo ? inviato un solvente aggiuntivo - glicol etilenico. Il solvente aggiuntivo ? inviato nel pozzo in due porzioni. La prima ? alimentata prima del solvente principale e la seconda dopo, prima della soluzione idrofilizzante. Il volume di tutti i reagenti costituisce 1 m per 1 m di spessore della parte produttiva del giacimento nella zona adiacente al pozzo. I reagenti sono alimentati nel giacimento con pompe dosatrici della portata di 1 m al giorno per 1 m al giorno per 1 m di spessore della parte produttiva del giacimento. In altre parole nel giacimento, il cui spessore ? di 8 m sono alimentati il primo giorno 8 m di glicol etilenico (la prima porzione di solvente supplementare). In detto periodo ? rimosso il liquido del giacimento dalla zona sopraindicata. Il secondo giorno ? alimentato il solvente principale, cio? kerosene in un volume di 8 m che diluisce le frazioni pesanti adsorbite nella zona sopraindicata del giacimento. Il terzo giorno ? alimentato un solvente supplementare per la dissoluzione definitiva dei depositi delle frazioni pesanti e lo spostamento nel fondo del giacimento del solvente principale. Il terzo giorno ? alimentata la soluzione idrofilizzante sempre in un volume di 8 m , dopo di che il pozzo con la bocca chiusa e lasciato per altre 24 ore e poi ? messo in esercizio.
Esempio 4
In qualit? di oggetto da trattare ? scelto un pozzo analogo con le stesse caratteristiche del giacimento e del liquido che nell'Esempio 3. La differenza nella tecnologia di trattamento consiste soltanto nel fatto che in una soluzione acquosa allo 0,1% di acido fluoridrico ? immesso in aggiunta lo 0,3% di poliacrilammide per aumentare la viscosit? e ridurre la velocit? di propagazione della soluzione idrofilizzante
nel giacimento. Tutte le altre operazioni sono analoghe a quelle descritte nell'Esempio 3.
Esempio 5
In qualit? di oggetto da trattare ? scelto un pozzo di cui le caratteristiche del giacimento e del liquido sono analoghe a quelle del giacimento e del liquido descritti nell'Esempio 1. La differenza nella tecnologia di trattamento sta soltanto nel fatto che in qualit? di solvente ? usata diossina alimentata nel giacimento in una quantit? di 10 m durante 24 ore.
Esempio 6
In qualit? di oggetto da trattare ? scelto un pozzo di cui le caratteristiche del giacimento e del liquido sono analoghe a quelle del giacimento e del liquido descritti nell'Esempio 3. La differenza nella tecnologia di trattamento consiste solo nel fatto che in qualit? di solvente ? usato carburante diesel che ? alimentato nel giacimento attraverso il pozzo in una quantit? di 8 m durante 24 ore.
Esempio 7
In qualit? di oggetto da trattare ? scelto un pozzo di cui le caratteristiche del giacimento e del liquido sono analoghe a quelle descritti nell?Esempio 1. La differenza nella tecnologia di trattamento consiste solo nel fatto che in qualit? di solvente ? usato acetone alimentato nel giacimento attraverso il pozzo in una quantit? di 10 m durante 24 ore.
I risultati di trattamento dei pozzi negli esempi 3-7 sono analoghi a quelli di trattamento del pozzo nell?Esempio 1.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo di trattamento di un giacimento sotterraneo saturo di gas di idrocarburi aperto con un pozzo, consistente nell'alimentazione di un solvente attraverso il pozzo nel giacimento per spostare il liquido del giacimento dalla zona adiacente al pozzo e dissolvere le frazioni pesan ti di idrocarburi sedimentate nella zona sopraindicata del giacimento e nell'alimentazione successiva nello stesso giacimento attraverso lo stesso pozzo, di una soluzione idrofilizzante che riduce la tensione superficiale fra la superficie del giacimento e l'acqua per espellere il solvente alimentato prima, caratterizzato dal fatto che prima dell'alimentazione del solvente viene definito il valore della pressione del giacimento e l'alimentazione del solvente e della soluzione idrofilizzante viene eseguita mantenendo approssimativamente pari il valore della pressione di fondo ed il valore della pressione nel giacimento.
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fat to che nella zona del giacimento adiacente al pozzo viene alimentato un sol vente scelto nel gruppo costituito da alcooli contenenti da uno a sette atomi di carbonio, da chetoni, diossani, kerosene00ondensa stabile di gas, carburante diesel.
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che nella zona del giacimento adiacente al pozzo viene alimentata una soluzione idrofilizzante scelta nel gruppo costituito da soluzioni acquose deboli di acidi a concentrazione inferiore all'1%, da soluzioni acquose deboli dei sali di metalli alcalini a concentrazione inferiore all'1% nonch? da soluzioni di sostanze tensioattive.
  4. 4. Metodo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che nella serie indicata dei solventi viene selezionato un solvente che si dissolve nella soluzione idrofilizzante.
  5. 5. Metodo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che in qualit? di solvente che si dissolve nella soluzione idrofilizzante vengono impiegati alcooli che contengono da uno a sette atomi di carbonio, chetoni, diossani.
  6. 6. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il solvente alimentato nel giacimento ha una velocit? di propagazione in quest'ultimo almeno uguale alla velocit? di propagazione della soluzione idrofilizzante alimentata nello stesso giacimento.
  7. 7. Metodo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che nella soluzione idrofilizzante viene immesso un agente che aumenta la viscosit? di detta soluzione.
  8. 8. Metodo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fat to che in qualit? di agente che aumenta la viscosit? della soluzione idrofilizzante viene usato poliacrilammide.
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