IT202300004596A1 - Corpo bruciatore con area di uscita del gas variabile - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
annessa a domanda di Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo:
?CORPO BRUCIATORE CON AREA DI USCITA DEL GAS VARIABILE?
DESCRIZIONE
Si descrive qui di seguito un corpo bruciatore per un bruciatore a gas, atto ad essere utilizzato in un bruciatore a gas a premiscelazione totale.
In particolare il corpo bruciatore qui di seguito descritto ? idoneo ad essere adoperato in un bruciatore a gas a premiscelazione totale con potenza modulabile in cui il gas combustibile comprende idrogeno o ? costituito prevalentemente da idrogeno, ad esempio un combustibile gassoso in cui la percentuale in volume di idrogeno ? superiore al 90%.
Nelle caldaie a gas ? noto impiegare idrocarburi come gas combustibile, come ad esempio idrocarburi contenenti metano (CH4), propano (C3H8) o butano (C4H10).
Per contenere le emissioni di inquinanti, soprattutto degli ossidi di azoto (NOx), ? prassi ricorrere alla premiscelazione del gas combustibile con l?aria comburente, cos? come ? altres? noto fornire una quantit? d?aria superiore all?aria stechiometrica, ovvero lavorare con eccesso d?aria.
A tal proposito si definisce come fattore di eccesso d'aria ? il numero puro che definisce il rapporto tra il rapporto effettivo aria / carburante della miscela rispetto al rapporto stechiometrico aria / carburante.
Tuttavia un eccesso d?aria comporta una riduzione del rendimento del bruciatore: tipicamente un buon compromesso per minimizzare le emissioni di inquinanti senza penalizzare eccessivamente la perdita di rendimento di un bruciatore, ? quello di fornire al bruciatore un fattore di eccesso d?aria ? avente un valore di circa 1,25 - 1,35.
L'uso di idrocarburi leggeri (ad es. il metano) come combustibile comporta tuttavia ancora un importante problema di inquinamento, rappresentato dalle emissioni di anidride carbonica.
L'utilizzo dell?idrogeno quale gas combustibile sembra una soluzione promettente per ridurre le emissioni inquinanti delle caldaie a gas; tuttavia, l'idrogeno ha una combustione molto diversa da quella degli idrocarburi leggeri: in particolare la molecola dell?idrogeno ha una velocit? di combustione molto pi? alta delle molecole degli idrocarburi leggeri (indicativamente la velocit? di fiamma dell?idrogeno ? circa sette volte superiore alla velocit? della fiamma del metano).
L?alta velocit? laminare della combustione del gas con elevato contenuto di idrogeno provoca rischio di ritorno di fiamma molto maggiore rispetto a quanto avviene nella combustione di gas combustibili privi di idrogeno o con basso tenore di idrogeno.
In particolare si osserva che nella combustione dell?idrogeno il rischio di un ritorno di fiamma risulta essere particolarmente significativo al momento dell?accensione della miscela aria/gas o quando il bruciatore lavora a potenze ridotte, condizioni in cui la velocit? della fiamma si riduce, provocandone l?ancoraggio alla superficie del bruciatore ed il surriscaldamento del medesimo sino a valori di temperatura che favoriscono il fenomeno del ritorno di fiamma.
Un ulteriore inconveniente che si riscontra nei bruciatori a premiscelazione alimentati ad idrogeno ? il basso intervallo di modulazione della potenza di lavoro rispetto a bruciatori che lavorano con idrocarburi tradizionali (ad esempio in bruciatori a premiscelazione alimentati ad idrogeno non sono noti valori di rapporto di modulazione superiore a 1:4 - 1:5 circa).
Nei bruciatori a premiscelazione ? previsto un corpo bruciatore avente una forma allungata, ad esempio sostanzialmente e/o essenzialmente cilindrica, inserita all?interno di una camera di combustione.
L'aria ed il gas combustibile sono prima premiscelati, in un rapporto adeguato per una combustione completa e a basse emissioni di inquinanti, e la miscela cos? ottenuta fuoriesce attraverso una pluralit? di fori od aperture posizionati sulla superficie esterna del corpo bruciatore, con conseguente formazione di fiamma.
La forma, le dimensioni ed il numero delle aperture influiscono sulla velocit? della miscela di gas combustibile ed aria che fuoriesce dalle aperture del corpo bruciatore.
Allo scopo di evitare o ridurre il rischio del ritorno di fiamma, ? pertanto importante mantenere tale velocit? di efflusso della miscela sempre superiore alla velocit? laminare della combustione.
Tutto ci? premesso qui di seguito si propongono alcune soluzioni per ovviare, almeno in parte, ai problemi della tecnica nota.
In particolare, si propongono delle soluzioni per ridurre il rischio di ritorni di fiamma nella combustione di idrogeno premiscelato al momento dell?accensione del bruciatore e quando il bruciatore lavora con basse potenze.
Ancora, si descrivono delle soluzioni che consentono di gestire in maniera pi? sicura un bruciatore per la combustione di una miscela di aria ed idrogeno, permettendo altres? di ottenere una ampia escursione della modulazione della potenza di lavoro.
Questi ed altri obiettivi sono conseguiti per mezzo di un corpo bruciatore per un bruciatore a gas premiscelato conforme al dettato della rivendicazione 1.
Ulteriori vantaggi possono essere ottenuti mediante le caratteristiche supplementari delle rivendicazioni dipendenti.
Alcuni possibili esempi di un corpo bruciatore per un bruciatore a gas premiscelato sono descritti qui di seguito con riferimento alle tavole di disegno allegate in cui:
- la figura 1 ? un disegno schematico che mostra un corpo bruciatore mentre si trova in una prima modalit? operativa;
- la figura 2 mostra lo stesso corpo bruciatore di fig.1 mentre si trova in una seconda modalit? operativa;
- la figura 3 ? un disegno schematico che mostra una seconda forma di realizzazione di un corpo bruciatore mentre si trova in una prima modalit? operativa;
- la figura 4 mostra lo stesso corpo bruciatore di fig.3 mentre si trova in una seconda modalit? operativa
- la figura 5 ? un disegno schematico che mostra una terza forma di realizzazione di un corpo bruciatore mentre si trova in una prima modalit? operativa;
- la figura 6 mostra lo stesso corpo bruciatore di fig.5 mentre si trova in una seconda modalit? operativa;
- la figura 7 ? un disegno schematico che mostra un dispositivo bruciatore comprendente un corpo bruciatore secondo il trovato;
- la figura 8 ? un disegno schematico che mostra una quarta forma di realizzazione di un corpo bruciatore.
Si descrivono ora le caratteristiche di alcune varianti del trovato, avvalendosi dei riferimenti contenuti nelle figure. Si precisa che le suddette figure, pur se schematiche, riproducono gli elementi del trovato secondo proporzioni tra le loro dimensioni ed orientamenti spaziali che sono compatibili con una possibile forma esecutiva.
Si precisa inoltre che qualsiasi termine dimensionale e spaziale (quale ?inferiore?, ?superiore?, ?interno?, ?esterno?, ?frontale?, ?posteriore? e simili) si riferisce alle posizioni degli elementi come rappresentati nelle figure allegate, senza alcun intento limitativo rispetto alle possibili posizioni operative.
Con particolare riferimento alla fig. 7, il numero di riferimento 1 indica un corpo bruciatore per un bruciatore a gas a premiscelazione completa a potenza modulabile.
Il corpo bruciatore 1 ? destinato a far parte di un dispositivo bruciatore 10 (da qui in avanti abbreviato in ?bruciatore 10?), comprendente almeno:
- un ventilatore 11 per l?afflusso di aria tramite una linea 18 di alimentazione,
- una linea 12 di alimentazione di gas combustibile, rappresentato essenzialmente e/o principalmente da idrogeno,
- una valvola 13 di regolazione della portata del gas combustibile, - una unit? 14 di miscelazione di aria e gas,
- una camera di combustione 19 all?interno della quale si protende il corpo bruciatore 1.
Il ventilatore 11 pu? essere un ventilatore centrifugo, a velocit? variabile (a scatti o in maniera continua entro un determinato intervallo di velocit?), in funzione della potenza termica richiesta.
Pertanto il bruciatore 10 consente una regolazione della potenza termica discreta (a gradini) oppure continua entro un intervallo di potenze prestabilito.
Nell?esempio illustrato l?unit? 14 di miscelazione di aria e gas combustibile ? posizionata a monte del ventilatore 11; in forme di realizzazione alternative (non illustrate), l?unit? di miscelazione 14 pu? essere posizionata a valle del ventilatore 11.
Il bruciatore 10 prevede altres? convenzionali mezzi di accensione 15, ad esempio un elettrodo di accensione e convenzionali mezzi sensori 16 per rilevare almeno un parametro della combustione, ad esempio un sensore di temperatura o un sensore di rilevazione della presenza delle fiamme.
E? inoltre previsto un regolatore elettronico 17 per regolare, in particolare, la portata del gas combustile e la portata dell?aria.
Il corpo bruciatore 1 (la cui forma esterna pu? essere sostanzialmente e/o essenzialmente cilindrica) comprende una apertura di ingresso 2 per l?afflusso di una miscela di aria e gas combustibile.
Come maggiormente visibile nelle figure da fig. 1 a figg. 6 e 8, tale corpo bruciatore 1 comprende una pluralit? n di aperture di uscita 31.a, 31.b; 32.a, 32.b; 33.a, 33.b, 33.c, 40.a per l?efflusso della miscela di aria e gas combustibile che arriva attraverso l?apertura di ingresso 2.
La conformazione delle aperture di uscita 31.a, 31.b; 32.a, 32.b; 33.a, 33.b, 33.c, 40.a la loro dimensione e la loro disposizione sulla superficie del corpo bruciatore 1 pu? variare a seconda delle necessit?.
Il corpo bruciatore 1 comprende inoltre almeno un elemento mobile 40; 41; 42; 43 per variare il numero di aperture di uscita 31.a, 31.b; 32.a, 32.b; 33.a, 33.b, 33.c, 40.a in comunicazione con l?apertura di ingresso 2.
Grazie all?almeno un elemento mobile 40; 41; 42; 43 ? possibile variare il numero di aperture di uscita 31.a, 31.b; 32.a, 32.b; 33.a, 33.b, 33.c, 40.a e quindi l?area di uscita del corpo bruciatore 1 da cui fuoriesce la miscela di gas combustibile ed aria.
Come meglio descritto pi? avanti, la parzializzazione del numero di aperture di uscita 31.a, 31.b; 32.a, 32.b; 33.a, 33.b, 33.c, 40.a del corpo bruciatore 1 permette di regolare la lunghezza delle fiamme che fuoriescono dal corpo bruciatore e quindi mantenere la stabilit? delle fiamme anche variando notevolmente la potenza termica di lavoro.
In altri termini, modificando l?area di uscita delle fiamme (tramite variazione del numero di aperture di uscita 31.a, 31.b; 32.a, 32.b; 33.a, 33.b, 33.c, 40.a), ? possibile migliorare la stabilit? della fiamma, mantenendo la velocit? di efflusso della miscela aria/gas sempre superiore alla velocit? di propagazione della fiamma, riducendo tale area di uscita quando il bruciatore 10 modula a potenze inferiori e aumentandola quando il bruciatore 10 lavora a potenze superiori.
La soluzione descritta consente quindi di operare sia con potenze ridotte, evitando rischi di ritorni di fiamma, che a potenze elevate, evitando rischi di distacco di fiamma.
A titolo di esempio non limitativo, utilizzando come gas combustibile idrogeno puro ? possibile arrivare a rapporti di modulazione di potenza di 1:10 circa.
Si noti inoltre che potendo regolare l?altezza delle fiamme che fuoriescono dal bruciatore ? possibile lavorare con ? costante anche alle basse potenze.
In altre parole la soluzione descritta garantisce un elevato rendimento sia alle basse che alle alte potenze di lavoro.
Ancora, la soluzione descritta consente di utilizzare il bruciatore 1 con combustibili di diversa natura mantenendo una fiamma stabile.
In alcune forme di realizzazione, come quelle esemplificate nelle figure da fig. 1 a fig. 6, il corpo bruciatore 1 pu? comprendere una pluralit? n di camere 51.a, 51.b; 62.a, 62.b; 73.a, 73.b, 73.c, ad esempio due camere (come nelle forme di realizzazione di cui alle figg. da fig. 1 a a fig. 4) o tre camere (come nelle forme di realizzazione di cui alle figg.5 e 6).
Le camere 51.a, 51.b; 62.a, 62.b; 73.a, 73.b, 73.c sono delimitate da pareti divisorie interne al corpo bruciatore 1 e da porzioni della parete esterna del corpo bruciatore 1.
Nelle forme di realizzazione in cui il corpo bruciatore 1 comprende una pluralit? n di camere 51.a, 51.b; 62.a, 62.b; 73.a, 73.b, 73.c, ciascuna di esse ? in comunicazione con l?apertura di ingresso 2 e ogni camera 51.a, 51.b; 62.a, 62.b; 73.a, 73.b, 73.c ? in comunicazione con una parte delle n aperture di uscita 31.a, 31.b; 32.a, 32.b; 33.a, 33.b, 33.c.
Ad esempio nelle versioni dei corpi bruciatori 1 con due camere 51.a, 51.b; 62.a, 62.b (si vedano le figure da fig.1 a fig.4), pu? essere previsto che ciascuna delle due camere 51.a, 51.b; 62.a, 62.b sia collegata, sostanzialmente, alla met? dell?area di uscita totale delle fiamme, delineata dalle aperture 31.a, 31.b; 32.a, 32.b previste sulla superficie del corpo bruciatore 1.
Pertanto, in questa forma di realizzazione, ciascuna delle due camere 51.a, 51.b; 62.a, 62.b ? in grado di sviluppare circa la met? della potenza termica massima sviluppabile dal bruciatore 10.
Nelle versioni con corpi bruciatori 1 aventi tre camere 73.a, 73.b, 73.c (si vedano le figure 5 e 6), ciascuna camera ? in comunicazione, sostanzialmente, con un terzo circa dell?area di uscita totale delle fiamme, delineata dalle aperture di uscita 33.a, 33.b, 33.c.
Pertanto, in questa forma di realizzazione, ciascuna delle tre camere 73.a, 73.b, 73.c ? in grado di sviluppare circa un terzo della potenza termica massima sviluppabile dal bruciatore 10.
In particolare il corpo bruciatore 1 di cui alle figure 5 e 6 pu? lavorare con una camera 73.a, con due camere 73.a, 73.b o con tutte e tre le camere 73.a, 73.b, 73.c.
Nelle forme di realizzazione del corpo bruciatore 1 delle figure allegate sono mostrate camere 51.a, 51.b; 62.a, 62.b; 73.a, 73.b, 73.c in comunicazione con aperture di uscita 31.a, 31.b; 32.a, 32.b; 33.a, 33.b, 33.c che definiscono aree di uscita totale delle fiamme aventi sviluppo dimensionale sostanzialmente analogo in ognuna delle camere.
Possono tuttavia essere previste forme di realizzazione del corpo bruciatore 1 in cui dette aree di uscita totale delle fiamme presentano uno sviluppo dimensionale non analogo in ciascuna camera 51.a, 51.b; 62.a, 62.b; 73.a, 73.b, 73.c, le quali sono pertanto in grado di produrre una frazione non paritaria della potenza termica sviluppabile dal bruciatore 10.
Secondo il trovato sono poi previsti n-1 elementi mobili 41; 42; 43, posizionati a monte di n-1 camere 51.b; 62.b; 73.b, 73.c ed a valle dell?apertura di ingresso 2 per aprire e chiudere la comunicazione fra tale apertura d?ingresso 2 e le n-1 camere 51.b; 62.b; 73.b, 73.c.
In alcune delle forme di realizzazione illustrate, gli n-1 elementi mobili 41; 42; 43 sono otturatori atti ad aprire e chiudere una corrispondente luce di passaggio che mette in comunicazione l?apertura di ingresso 2 con le n-1 camere 51.b; 62.b; 73.b, 73.c.
Pertanto nelle forme di realizzazione del corpo bruciatore 1 che prevedono una pluralit? di camere, una di esse 51.a; 62.a; 73.a ? sempre attraversata dal flusso della miscela di aria e gas combustibile, assicurando al bruciatore 10 la potenza minima necessaria per il suo corretto funzionamento, mentre le altre camere 51.b; 62.b; 73.b, 73.c sono attraversate dalla miscela di aria e gas combustibile solo se i corrispondenti otturatori 41; 42; 43 sono aperti.
Con riferimento alla forma di realizzazione delle figure 5 e 6, al momento dell?accensione del bruciatore 10 o quando il bruciatore 10 si trova a lavorare ad una potenza inferiore ad un/terzo circa della potenza massima, solo la camera 73.a ? aperta, mentre le altre due camere 73.b e 73.c rimangono chiuse.
Quando il bruciatore 10 si trova a lavorare ad una potenza compresa fra un/terzo e due/terzi circa della potenza massima, un otturatore 43 ? aperto e l?altro ? chiuso, e quindi solo due camere 73.a, 73.b su tre sono operative.
Quando il bruciatore 10 si trova a lavorare ad una potenza compresa fra due/terzi circa e tre/terzi circa della potenza massima, entrambi gli otturatori 43 sono aperti e quindi tutte e tre le camere 73.a, 73.b, 73.c sono operative.
Gli elementi mobili 41; 42; 43 (da qui in poi ?otturatori 41; 42; 43?) possono essere mobili assialmente o essere in grado di oscillare (ad esempio di 90?).
Tali otturatori 41; 42; 43 posti a monte delle camere 51.b; 62.b; 73.b, 73.c possono essere, ad esempio, otturatori piastriformi basculanti, incernierati in maniera eccentrica.
In alcune particolari forme di realizzazione gli otturatori 41; 42; 43 possono essere otturatori motorizzati (si vedano le varianti mostrate nelle figg.5, 6 e 7): a tale scopo possono essere previsti mezzi motori 430 per azionare gli otturatori 41; 42; 43, ad esempio motori elettrici con rotazione a 90?.
Gli otturatori 41; 42; 43 motorizzati possono passare da una configurazione in cui chiudono totalmente la luce di passaggio ad una configurazione in cui la luce di passaggio ? totalmente aperta.
La transizione tra le due configurazioni di posizioni operative degli otturatori 41; 42; 43 motorizzati pu? essere fatta, ad esempio, in funzione del numero di giri del ventilatore 11.
Naturalmente ? possibile utilizzare anche altri parametri operativi per regolare gli otturatori 41; 42; 43 motorizzati.
Ad esempio, in forme alternative di realizzazione del bruciatore 10, la regolazione delle posizioni operative degli otturatori 41; 42; 43 motorizzati pu? essere fatta in funzione della portata massica della miscela aria/gas combustibile, della portata massica dell?aria o della portata massica del gas combustibile.
La velocit? della miscela di aria e gas combustibile che fuoriesce attraverso le aperture di uscita 31.a, 31.b; 32.a, 32.b; 33.a, 33.b, 33.c pu? pertanto essere regolata dalla posizione operativa degli otturatori 41; 42; 43 motorizzati al fine di mantenere l'altezza delle fiamme entro un intervallo in cui la stessa ? stabile, evitando rischi di ritorni di fiamma o distacco di fiamma.
Ancora, in altre forme di utilizzo del corpo bruciatore 1, al momento dell?accensione del bruciatore 10, pu? essere previsto che gli otturatori 41; 42; 43 motorizzati rimangano chiusi, cos? da lavorare con un numero ridotto di aperture di uscita 31.a; 32.a; 33.a e ridurre i rischi di ritorni di fiamma.
Preferibilmente ? prevista una funzione di isteresi per l?azionamento degli otturatori 41; 42; 43, cos? da evitare eccessive oscillazioni del sistema di regolazione del bruciatore 10.
In altre forme di realizzazione gli otturatori 41; 42; 43 sono privi di mezzi motori 430 e sono atti ad aprirsi meccanicamente in maniera autoadattante quando la pressione a monte dell?otturatore ? sufficientemente maggiore rispetto alla pressione a valle del medesimo.
Viceversa, detti otturatori 41; 42; 43 autoadattanti si chiudono meccanicamente quando la differenza di pressione ? minore del valore prefissato.
Secondo tali forme di realizzazione, l?apertura degli otturatori 41; 42; 43 avviene in contrasto ad una forza di richiamo verso la posizione di chiusura (ad esempio la forza peso dell?otturatore e/o la forza di mezzi elastici, ad esempio una molla che lavora a compressione).
Pertanto gli otturatori 41; 42; 43 assumono una posizione angolare che corrisponde ad un punto di equilibrio fra la coppia creata dalla spinta della miscela di aria e gas e la coppia resistente creata, ad esempio, dal peso dell?otturatore e/o dai mezzi elastici.
Le forme di realizzazione del corpo bruciatore 1, mostrate nelle figure da fig. 1 a fig. 6, si sono dimostrate idonee a risolvere il problema tecnico di regolare la velocit? di efflusso della miscela aria/gas dalle aperture di uscita 31.a, 31.b; 32.a, 32.b; 33.a, 33.b, 33.c, in rapporto alla potenza di lavoro del bruciatore 1, in maniera tale da evitare ritorni di fiamma quando il bruciatore 10 opera a potenze inferiori.
? chiaro che numerose varianti del corpo bruciatore 1 sopra descritto sono possibili all?uomo del ramo, senza per questo uscire dagli ambiti di novit? insiti nell?idea inventiva, cos? come ? chiaro che nella pratica attuazione del trovato i vari componenti in precedenza descritti potranno essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.
Ad esempio, in accordo ad una ulteriore forma di realizzazione il corpo bruciatore 1 pu? comprendere una singola camera 4, a sviluppo assiale a sezione interna costante, in cui pu? muoversi linearmente, in contrasto a mezzi elastici 400, un elemento mobile 40 avente una sezione trasversale coniugata a quella della sezione trasversale della camera 4 ed inserito con gioco all?interno della stessa per consentire tale movimento lineare lungo la direzione assiale.
La posizione relativa assunta dall?elemento mobile 40 rappresenta un punto di equilibrio fra la forza dovuta alla pressione esercitata dalla miscela di aria e gas combustibile (affluente nella camera 4 tramite l?apertura di ingresso 2) e la forza di contrasto esercitata dai mezzi elastici 400.
In altri termini, la posizione relativa dell?elemento mobile 40 ? meccanicamente determinata dalla velocit? del ventilatore 11 e/o dalla portata della miscela aria/gas entrante nella camera 4, al fine di mantenere la velocit? di efflusso della miscela aria/gas sempre superiore alla velocit? di propagazione della fiamma in funzione della modulazione di potenza del bruciatore 10.
Pertanto in presenza di alti valori di velocit? del ventilatore 11 e/o portata della miscela aria/gas (vale a dire, con il bruciatore 10 operante a potenze elevate), la compressione dei mezzi elastici 400 sar? maggiore e la miscela aria/gas effluente dalla superficie del corpo bruciatore 1 avr? a disposizione una maggior area di uscita, aumentando il numero di aperture di uscita 40.a a monte dell?elemento mobile 40.
Al contrario, quando il bruciatore 10 lavora a potenze ridotte (vale a dire con pi? bassi valori di velocit? del ventilatore 11 e/o portata della miscela ariagas), la compressione dei mezzi elastici 400 sar? minore e l?elemento mobile 40 trasler? in direzione dell?apertura di ingresso 2 del corpo bruciatore 1, diminuendo l?area di uscita a disposizione della miscela aria/gas tramite variazione in diminuzione della quantit? di aperture di uscita 40.a a monte dell?elemento mobile 40.
Claims (7)
1. Corpo bruciatore (1) per un bruciatore (10) a gas a premiscelazione completa e potenza modulabile, comprendente:
- una apertura di ingresso (2) per l?afflusso di una miscela di aria e gas combustibile,
- una pluralit? n di aperture di uscita (31.a, 31.b; 32.a, 32.b; 33.a, 33.b, 33.c; 40.a) sulla superficie di detto corpo bruciatore (1), atte a consentire l?efflusso di detta miscela di aria e gas combustibile, caratterizzato dal fatto di
comprendere almeno un elemento mobile (40; 41; 42; 43) per variare il numero di dette aperture di uscita (31.a, 31.b; 32.a, 32.b; 33.a, 33.b, 33.c; 40.a) in comunicazione con detta apertura di ingresso (2).
2. Corpo bruciatore (1) secondo la rivendicazione 1
caratterizzato dal fatto di
comprendere una pluralit? n di camere (51.a, 51.b; 62.a, 62.b; 73.a, 73.b, 73.c) delimitate da pareti divisorie interne a detto corpo bruciatore (1) e da porzioni della sua parete esterna,
ciascuna di dette camere (51.a, 51.b; 62.a, 62.b; 73.a, 73.b, 73.c) essendo:
- in comunicazione con detta apertura di ingresso (2),
- in comunicazione con una parte di detta pluralit? n di aperture di uscita (31.a, 31.b; 32.a, 32.b; 33.a, 33.b, 33.c),
e dal fatto di
comprendere n-1 elementi mobili (41; 42; 43) posizionati a monte di n-1 camere (51.b; 62.b; 73.b, 73.c) ed a valle di detta apertura di ingresso (2), atti ad aprire e chiudere la comunicazione tra detta apertura di ingresso (2) e detta pluralit? n di aperture di uscita (31.a, 31.b; 32.a, 32.b; 33.a, 33.b, 33.c).
3. Corpo bruciatore (1) secondo la rivendicazione 2,
caratterizzato dal fatto che
detti n-1 elementi mobili (41; 42; 43) sono otturatori motorizzati, azionati da mezzi motori (430).
4. Corpo bruciatore (1) secondo la rivendicazione 3,
caratterizzato dal fatto che
detti otturatori motorizzati (41; 42; 43) sono atti a passare da una configurazione in cui chiudono totalmente la comunicazione tra detta apertura di ingresso (2) e detta pluralit? n di aperture di uscita (31.a, 31.b; 32.a, 32.b; 33.a, 33.b, 33.c) ad una configurazione in cui aprono totalmente detta comunicazione,
dette configurazioni essendo regolate in funzione della velocit? del ventilatore (11) e/o della portata della miscela aria/gas combustibile affluente in detto corpo bruciatore (1) tramite detta apertura di ingresso (2).
5. Corpo bruciatore (1) secondo la rivendicazione 2,
caratterizzato dal fatto che
detti n-1 elementi mobili (41; 42; 43) sono otturatori atti ad aprirsi e chiudersi meccanicamente in maniera autoadattante, in contrasto ad una forza di richiamo verso la posizione di chiusura, assumendo una posizione angolare in funzione della velocit? del ventilatore (11) e/o della portata della miscela aria/gas combustibile affluente in detto corpo bruciatore (1) tramite detta apertura di ingresso (2).
6. Corpo bruciatore (1) secondo la rivendicazione 1,
caratterizzato dal fatto di
comprendere una singola camera (4) in comunicazione con detta apertura di ingresso (2) e con detta pluralit? n di aperture di uscita (40.a) e dal fatto di
comprendere un elemento mobile (40):
- inserito con gioco all?interno di detta camera (4),
- atto a muoversi linearmente in contrasto a mezzi elastici (400),
detto elemento mobile (40) variando il numero di dette aperture di uscita (40.a) in funzione della velocit? del ventilatore (11) e/o della portata della miscela aria/gas combustibile affluente in detto corpo bruciatore (1) tramite detta apertura di ingresso (2).
7. Bruciatore (10) a gas a premiscelazione completa e potenza modulabile, comprendente il corpo bruciatore (1) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 6,
comprendente almeno:
- un ventilatore (11) a velocit? variabile per l?afflusso di aria tramite una linea (18) di alimentazione,
- una linea (12) di alimentazione di gas combustibile, detto gas essendo principalmente e/o essenzialmente idrogeno,
- una valvola di regolazione (13) della portata di detto gas combustibile e relativo regolatore elettronico (17),
- una unit? (14) di miscelazione di detti aria e gas,
- una camera di combustione (19) all?interno della quale si protende detto corpo bruciatore (1),
- mezzi di accensione (15) del bruciatore (10).
Priority Applications (3)
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|---|---|---|---|
| IT102023000004596A IT202300004596A1 (it) | 2023-03-10 | 2023-03-10 | Corpo bruciatore con area di uscita del gas variabile |
| CN202480012266.XA CN120615151A (zh) | 2023-03-10 | 2024-02-28 | 具有可变燃气出口面积的燃烧器主体 |
| PCT/IB2024/051893 WO2024189447A1 (en) | 2023-03-10 | 2024-02-28 | Burner body with variable gas outlet area |
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|---|---|---|---|
| IT102023000004596A IT202300004596A1 (it) | 2023-03-10 | 2023-03-10 | Corpo bruciatore con area di uscita del gas variabile |
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| Publication Number | Publication Date |
|---|---|
| IT202300004596A1 true IT202300004596A1 (it) | 2024-09-10 |
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ID=86604511
Family Applications (1)
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|---|---|---|---|
| IT102023000004596A IT202300004596A1 (it) | 2023-03-10 | 2023-03-10 | Corpo bruciatore con area di uscita del gas variabile |
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|---|---|
| CN (1) | CN120615151A (it) |
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Citations (4)
| Publication number | Priority date | Publication date | Assignee | Title |
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| US4755136A (en) * | 1985-04-11 | 1988-07-05 | Ygnis S.A. | Burner for gaseous fuels, especially for boilers |
| US20150204541A1 (en) * | 2014-01-20 | 2015-07-23 | Sridhar Deivasigamani | High turn-down modulating burner |
| RU2749114C1 (ru) * | 2020-10-01 | 2021-06-04 | Алексей Леонидович Торопов | Газовая горелка полного предварительного смешивания с изменяемыми диапазонами модуляции |
| US20220390104A1 (en) * | 2019-10-25 | 2022-12-08 | Bekaert Combustion Technology B.V. | Surface stabilized fully premixed gas premix burner for burning hydrogen gas, and method for starting such burner |
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2023
- 2023-03-10 IT IT102023000004596A patent/IT202300004596A1/it unknown
-
2024
- 2024-02-28 WO PCT/IB2024/051893 patent/WO2024189447A1/en active Pending
- 2024-02-28 CN CN202480012266.XA patent/CN120615151A/zh active Pending
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| Publication number | Publication date |
|---|---|
| CN120615151A (zh) | 2025-09-09 |
| WO2024189447A1 (en) | 2024-09-19 |
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