IT202100031178A1 - Dispositivo agitatore di una miscela - Google Patents

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IT202100031178A1
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IT102021000031178A
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Paola Spadoni
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Spadoni Beer Div S R L
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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
?DISPOSITIVO AGITATORE DI UNA MISCELA?
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo agitatore di una miscela, in particolare una miscela per mosto da birra, che trova largo impiego nel settore della produzione di birra.
Come ? noto, la produzione del mosto da birra viene convenzionalmente divisa in quattro fasi (o operazioni) unitarie.
La prima fase consiste nel miscelare acqua con del malto d?orzo macinato in purezza o insieme ad altri cereali succedanei. Successivamente, la miscela, all?interno del tino miscela, viene portata a temperature differenti fino ad arrivare ad una temperatura massima di 76?78 ?C al fine di ottenere, grazie agli enzimi endogeni presenti nel malto d?orzo, la saccarificazione completa degli amidi.
La seconda fase ? una fase di filtrazione che consiste nel separare le parti solide della miscela (trebbie) dalla parte liquida (mosto). Le trebbie vengono rimosse e destinate come sottoprodotti di lavorazione ad altri usi. La miscela epurata dalle trebbie (detta anche primo mosto), insieme alle acque di lavaggi, vengono trasferite al tino di bollitura.
La terza fase consiste pertanto nella bollitura del mosto. In questa fase viene aggiunto del luppolo, il mosto viene sterilizzato, alcune sostanze volatili indesiderate vengono allontanate ed il mosto viene concentrato.
La quarta e ultima fase ? la fase di separazione del torbido a caldo in cui vengono allontanati dal mosto, mediante forza centrifuga, i precipitati composti da proteine coagulate e residui solidi del luppolo.
Gli impianti di produzione per il mosto di birra attualmente in commercio comprendono pi? tini dove vengono condotte le fasi sopra descritte.
Negli impianti tradizionali, ogni fase viene svolta in un tino ad essa dedicata che ? ottimizzato per svolgere al meglio la fase in questione. ? altres? noto che, nell?ottica della diminuzione del prezzo e degli ingombri degli impianti, sono stati introdotti sul mercato impianti cosiddetti ?compatti? in cui alcune fasi vengono condotte nello stesso tino diminuendo il numero di tini presenti nell?impianto stesso.
Tra le varie possibilit? di accorpamento delle fasi in un solo tino, una delle pi? frequenti ? condurre la prima fase (ossia quella di miscela ed ammostamento) e la seconda fase (ossia quella di filtrazione) nello stesso tino.
Il problema principale che si evidenzia da questo accorpamento riguarda il dispositivo agitatore del tino che deve, da una parte, fornire un ottimo rimescolamento della miscela e, dall?altra, un taglio delle trebbie durante la filtrazione senza rovinare la struttura del letto filtrante del tino.
In tale situazione, la prima fase risulta penalizzata in termini di efficienza in quanto il dispositivo agitatore, frutto del compromesso, non rimescola la miscela in maniera ottimale con la conseguenza di non poter avere una distribuzione veloce ed uniforme della temperatura all?interno del tino stesso.
Cos? facendo, si ottiene un prodotto di qualit? inferiore.
Compito tecnico della presente invenzione risulta dunque essere quello di mettere a disposizione un dispositivo agitatore per una miscela che sia in grado di superare gli inconvenienti emersi dall?arte nota.
Scopo della presente invenzione risulta dunque quello di mettere a disposizione un dispositivo agitatore che consenta di effettuare la prima fase e la seconda fase nel medesimo tino in maniera ottimale.
Un ulteriore scopo della presente invenzione risulta dunque quello di mettere a disposizione un dispositivo agitatore che eviti di mescolare il letto filtrante del tino nella fase di filtrazione.
Un ulteriore scopo della presente invenzione risulta quello di mettere a disposizione un dispositivo agitatore che consenta una distribuzione veloce ed uniforme della temperatura all?interno del tino nella fase di ammostamento.
Un ulteriore scopo della presente invenzione risulta quello di mettere a disposizione un dispositivo agitatore che sia pratico ed efficiente in modo da ottenere un prodotto di alta qualit?.
Il compito tecnico specificato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un dispositivo agitatore di una miscela comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o pi? delle unite rivendicazioni. Le rivendicazioni dipendenti corrispondono a possibili forme di realizzazione dell?invenzione.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa di una forma di realizzazione di un dispositivo agitatore di una miscela. Tale descrizione verr? esposta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e, pertanto, non limitativo, nei quali: - Le figure 1A- 1C mostrano viste prospettiche del dispositivo agitatore in differenti configurazioni d?uso;
- La figura 2 mostra una vista frontale di un dispositivo agitatore inserito entro un tino;
- La figura 3 mostra una vista dall?alto del tino e del dispositivo agitatore ivi posto.
Con riferimento alle figure allegate, con 100 ? stato indicato un dispositivo agitatore di una miscela, in particolare una miscela per mosto da birra. Il dispositivo agitatore 100 comprende una prima e una seconda boccola 10a, 10b collegate o collegabili ad un braccio di supporto 200 di un tino ?T?.
Con il termine tino ?T? si intende un recipiente adatto ad espletare le fasi per l?ottenimento della birra. In particolare, nella presente trattazione, nel tino ?T?, si espletano le fasi di miscelazione ed ammostamento e di filtrazione.
Il dispositivo agitatore 100 comprende una pala 20 configurata per mescolare la miscela.
Il dispositivo agitatore 100 comprende inoltre una prima asta 31 ed una seconda asta 32 tra loro parallele e sviluppantesi tra una estremit? superiore 31a, 32a ed una estremit? inferiore connessa alla pala 20.
La prima e la seconda asta 31, 32 sono inserite in modo scorrevole entro rispettive boccole 10a, 10b in modo da essere simultaneamente mobili in traslazione lungo una direzione di moto ?M? assiale, come verr? dettagliatamente descritto nel seguito.
Nella forma realizzativa preferita, la pala 20 comprende una piastra di base 20a sviluppantesi su un piano trasversale alla direzione di moto ?M?. Preferibilmente, la piastra di base 20a si sviluppa su un piano perpendicolare alla direzione di moto ?M?.
Come mostrato nelle allegate figure, la piastra di base 20 ? connessa alle estremit? inferiori della prima e seconda asta 31, 32.
Preferibilmente, la piastra di base 20a presenta in sezione una forma delimitata da un bordo perimetrale ricalcante una linea spezzata chiusa e formante due triangoli rettangoli allineati ed aventi un lato (adiacente all?angolo retto) in comune.
La pala 20 comprende inoltre una coppia di prime piastre 20b?, 20b?? ingaggiate rispettivamente alla prima ed alla seconda asta 31, 32 in prossimit? dell?estremit? inferiore 31b, 32b. Le prima piastre 20b?, 20b?? definiscono un piano trasversale, preferibilmente perpendicolare, alla piastra di base 20a.
Preferibilmente, la coppia di prime piastre 20b?, 20b?? presenta una forma sostanzialmente rettangolare in cui la dimensione maggiore ? trasversale rispetto alla prima ed alla seconda asta 31, 32.
La pala 20 comprende inoltre una coppia di seconde piastre 20c?, 20c?? sviluppantesi a partire dal bordo perimetrale della piastra di base 20a verso le prime piastre 20b?, 20b??.
Come mostrato nelle allegate figure, le seconde piastre 20c?, 20c?? sono angolate rispetto alla piastra di base 20a per definire un angolo acuto con la piastra di base 20a stessa.
Come mostrato in figura 3, la piastra di base 20a comprende un primo ed un secondo foro 21.
Preferibilmente, il primo ed il secondo foro 21 presentano una forma sostanzialmente triangolare.
Ancor pi? preferibilmente, il primo ed il secondo foro 21 sono realizzati in prossimit? della coppia di seconde piastre 20c?, 20c??.
Vantaggiosamente, la presenza dei fori 21 rende le operazioni di miscelazione pi? semplici ed efficaci.
Vantaggiosamente, la presenza dei fori 21 rende la pala 20 meno pensante e pi? maneggevole.
Nella forma realizzativa preferita, la pala 20 ? realizzata in acciaio AISI 304 oppure in acciaio AISI 316.
Come mostrato in figura 1A e 1C, la pala 20 ? mobile, lungo la direzione di moto ?M?, almeno tra una posizione di riposo ed una posizione operativa. Nella posizione di riposo, la pala 20 ? avvicinata alle boccole 10a, 10b e l?estremit? superiore 31a, 32a di ciascuna asta 31, 32 sporge dalla rispettiva boccola 10a, 10b (figura 1C). In tale situazione, la pala 20 non agisce sulla miscela e non vi ? il rischio che raschi il fondo del tino ?T? e, in particolare, i suoi elementi filtranti 301.
Nella posizione operativa invece, la pala 20 ? distale dalle boccole 10a, 10b e l?estremit? superiore 31a, 32a di ciascuna asta 31, 32 ? retratta nella boccola 10a, 10b.
In tale situazione, la pala 20 si trova in una posizione prossima al fondo del tino ?T? consentendo una miscelazione accurata della miscela ivi contenuta.
Nella forma realizzativa preferita, il dispositivo agitatore 100 comprende inoltre un primo ed un secondo braccio telescopico ciascuno sviluppantesi, a partire da una boccola 10a, 10b, parallelamente alla direzione di moto ?M?.
Il primo ed il secondo braccio telescopico sono configurati per consentire un inserimento o una estrazione in scorrimento della prima e seconda asta 31, 32.
In particolare, il primo ed il secondo braccio telescopico comprendono ciascuno una prima porzione 51a, 52a sviluppantesi in allontanamento dalla boccola 10, 10b verso la pala 20 e una seconda porzione 51b, 52b sviluppantesi dalla prima porzione 51a, 52a e scorrevolmente inseribile in o estraibile dalla prima porzione 51a, 52a quando la pala 20 ? movimentata tra la posizione di riposo e la posizione operativa.
Come mostrato nelle allegate figure, la prima e la seconda asta 31, 32 e il primo ed il secondo braccio telescopico presentano, in sezione, una forma sostanzialmente circolare. In tale situazione, la prima porzione 51a, 52a del primo e del secondo braccio telescopico e la seconda porzione 51b, 52b del primo e del secondo braccio telescopico sono cave.
? altres? previsto che, la prima porzione 51a, 52a presenti un diametro maggiore della rispettiva seconda porzione 51b, 52b del primo e del secondo braccio telescopico in modo che la seconda porzione 51b, 52b possa essere inserita o estratta dalla prima porzione 51a, 52a. Allo stesso modo, la seconda porzione 51b, 52b di ciascun braccio telescopico presenta un diametro maggiore del diametro della prima e della seconda asta 31, 32.
In uso dunque, al momento del passaggio della pala 20 dalla posizione operativa a quella di riposo, la prima e la seconda asta 31, 32 scorrono entro rispettive seconde porzioni 51b, 52b dei bracci telescopici. In tale situazione, le estremit? superiori 31a, 32a sporgono progressivamente dalle boccole 10a, 10b (figura 1B). Ad una predeterminata profondit? di inserimento della prima e della seconda asta 31, 32, anche le seconde porzioni 51b, 52b scorrono e vengono retratte entro le prime porzioni 51a, 52a mentre le estremit? superiori 31a, 32a della prima e della seconda asta 31, 32 vengono spinte verso l?altro in modo da sporgere ulteriormente dalle boccole 10a, 10b (figura 1C).
Vantaggiosamente, la presenza dei bracci telescopici consente alla prima ed alla seconda asta 31, 32, quando la pala 20 ? in posizione di riposo, di non sporgere eccessivamente dalle boccole 10a, 10b evitando di aumentare eccessivamente le dimensioni globali del dispositivo agitatore 100 e del tino ?T?.
Come mostrato nelle allegate figure, il dispositivo agitatore 100 comprende inoltre un organo di bloccaggio 40 connesso o connettibile al braccio di supporto 200 in modo da risultare interposto tra la prima e la seconda asta 31, 32.
L?organo di bloccaggio 40 ? configurato per definire un fine corsa quando la pala 20 ? in posizione operativa e per definire un punto di sostegno per la pala 20 quando la pala 20 ? in posizione di riposo.
In altre parole, l?organo di bloccaggio 40 impedisce alla pala 20 di scorrere lungo la direzione di moto ?M? oltre la posizione operativa evitando che la pala 20 impatti contro la parete di base del tino ?T?. L?organo di bloccaggio 40 impedisce inoltre, quando la pala 20 ? in posizione di riposo, che quest?ultima scivoli senza controllo ed in maniera indesiderata verso il basso, ossia verso la posizione operativa.
Nella forma realizzativa preferita, l?organo di bloccaggio 40 comprende una prima porzione rettilinea 40a orientata, quando l?organo di bloccaggio 40 ? connesso al braccio di supporto 200, parallelamente alla direzione di moto ?M?.
In particolare, la prima porzione rettilinea 40a ? inserita e fissata entro una sede di accoglimento realizzata sul braccio di supporto 200 in una posizione centrale rispetto alla prima ed alla seconda boccola 10a, 10b. In tale situazione, la prima porzione rettilinea 40a ? parallela alla direzione di moto ?M? ed alla prima e alla seconda asta 31, 32.
Preferibilmente, la prima porzione rettilinea 40a sporge dalla sede di accoglimento dalla parte della pala 20 di una lunghezza circa pari alla lunghezza delle prime porzioni 51a, 52a dei bracci telescopici.
L?organo di bloccaggio 40 comprende inoltre una seconda porzione 40b angolata rispetto alla prima porzione 40a.
Preferibilmente, la seconda porzione 40b forma con la prima porzione rettilinea 40a un angolo retto.
In maggior dettaglio, come mostrato ad esempio in figura 1A, la seconda porzione 40b ? connessa alla prima porzione rettilinea 40a ad una estremit? della prima porzione rettilinea 40a stessa rivolta verso la pala 20.
In una possibile forma realizzativa, la seconda porzione 40b ? integrata alla prima porzione rettilinea 40a.
Alternativamente, la seconda porzione 40b ? removibilmente connettibile alla prima porzione rettilinea 40a.
In accordo con la forma realizzativa preferita, l?organo di bloccaggio 40 comprende inoltre una terza porzione 40c connessa alla prima porzione rettilinea 40a ad una estremit? della prima porzione rettilinea 40a stessa opposta rispetto a quella a cui ? connessa la seconda porzione 40b.
Preferibilmente, la terza porzione 40c presenta, in sezione, una dimensione maggiore rispetto alla seconda porzione 40b.
In una possibile forma realizzativa, la prima porzione rettilinea 40a ? girevolmente associata alla sede di accoglimento realizzata sul braccio di supporto 200 in modo da ruotare attorno al proprio asse di sviluppo per orientare la seconda porzione 40b verso la pala 20 o in direzione opposta. Secondo un aspetto della presente descrizione, il dispositivo agitatore 100 comprende inoltre un organo di ingaggio 60 solidale alla pala 20.
L?organo di ingaggio 60 ? configurato per attestarsi sull?organo di bloccaggio 40 in seguito ad una movimentazione della pala 20 dalla posizione di riposo alla posizione operativa.
In particolare, l?organo di ingaggio 60 si attesta, durante la movimentazione della pala 20 dalla posizione di riposo alla posizione operativa, alla seconda porzione 40b dell?organo di bloccaggio 40 in modo da impedire alla pala 20 di scorrere, lungo la direzione di moto ?M?, oltre la posizione operativa.
Nella forma realizzativa mostrata nelle allegate figure, l?organo di ingaggio 60 presenta una forma sostanzialmente ad ?U? rovesciata e si sviluppa parallelamente alla direzione di moto ?M? verso la prima e la seconda boccola 10a, 10b.
In maggior dettaglio, l?organo di ingaggio 60 presenta due barre verticali, 60a, 60b preferibilmente a sezione circolare, aventi una estremit? integrata alla piastra di base 20a e sviluppantesi lungo la direzione di moto ?M? verso le boccole 10a, 10b.
L?organo di ingaggio 60 comprende inoltre una barra orizzontale 60c trasversale alle barre verticali 60a, 60b e unente le barre verticali 60a, 60b stesse per conferire all?organo di ingaggio 60 la forma ad ?U? rovesciata e per attestarsi contro l?organo di bloccaggio 40 (e pi? precisamente contro la seconda porzione 40b) quando la pala 20 passa dalla posizione di riposo a quella operativa.
In uso, nel momento in cui nel tino ?T? vi ? necessit? di mescolare la miscela, la pala 20 viene portata dalla posizione di riposo alla posizione operativa.
In tale situazione, la prima e la seconda asta 31, 32 scorrono entro il primo ed il secondo braccio telescopico lungo la direzione di moto ?M? ed i bracci telescopici vengono allungati.
La prima e la seconda asta 31, 32 scorrono fino a che le estremit? superiori 31a, 32a sono retratte entro la prima e la seconda boccola 10a, 10b.
Durante tale movimentazione, anche l?organo di ingaggio 60 viene movimentato unitamente alla pala 20. In tale situazione, durante la discesa della pala 20 verso la posizione operativa, l?organo di ingaggio 60, ed in particolare la barra orizzontale 60c impatta contro la seconda porzione 40b dell?organo di bloccaggio 40. Cos? facendo, la barra orizzontale 60c dell?organo di ingaggio 60 si attesta, appoggiandosi, alla seconda porzione 40b dell?organo di bloccaggio 40 impendendo un ulteriore scorrimento della pala 20 (figura 1A) oltre la posizione operativa. Al momento della movimentazione della pala 20 dalla posizione operativa alla posizione di riposo, la prima e la seconda asta 31, 32 vengono fatte retratte entro i bracci telescopici. In tale situazione, la barra orizzontale 60c viene sollevata allontanandosi dalla seconda porzione 40b dell?organo di bloccaggio 40. Durante la movimentazione della pala 20, le estremit? superiori 31a, 32a vengono progressivamente fatte sporgere dalla prima e dalla seconda boccola 10a, 10b e i bracci telescopici vengono accorciati. Nella forma realizzativa preferita, il dispositivo agitatore 100 comprende un elemento distanziatore 10 sviluppantesi trasversalmente alla direzione di moto ?M? e avente le estremit? ingaggiabili rispettivamente alla prima ed alla seconda asta 31, 32.
In maggior dettaglio, l?elemento distanziatore 10 ? perpendicolare rispetto alla prima ed alla seconda asta 31, 32 e comprende una porzione centrale orizzontale alle estremit? della quale sono presenti due porzioni circolari forate atte ad accogliere in scorrimento rispettivamente la prima e la seconda asta 31, 32.
Come mostrato nelle allegate figure, l?elemento distanziatore 10 ? superiormente disposto rispetto alle boccole 10a, 10b
In maggior dettaglio, le porzioni circolari forate dell?elemento distanziatore 10 sono concentriche rispetto alla prima e alla seconda boccola 10a, 10b e poggiano sulla prima e sulla seconda boccola 10a, 10b quando la piastra 20 ? in configurazione operativa.
Secondo un aspetto della presente descrizione, l?elemento distanziatore 10 comprende una sporgenza di appoggio 12.
Preferibilmente, tale sporgenza di appoggio 12 ? realizzata in una porzione centrale dell?elemento distanziatore 10 stesso.
Ancor pi? preferibilmente, la sporgenza di appoggio 12 ? realizzata nella forma di un bullone.
Secondo un aspetto della presente descrizione, la pala 20 ? mobile in traslazione lungo la direzione di moto ?M? tra la posizione di riposo ed una posizione intermedia (figura 1B) e tra la posizione intermedia e la posizione operativa o viceversa.
Nella forma realizzativa preferita, l?elemento distanziatore 10 ? afferrabile da un operatore per movimentare manualmente la pala 20 dalla posizione operativa alla posizione intermedia.
Come mostrato in figura 1B, nella posizione intermedia, l?organo di ingaggio 60 ? attestato alla sporgenza di appoggio 12 per sostenere la pala 20, ed in particolare, per mantenerla nella posizione intermedia stessa.
In maggior dettaglio, come mostrato in figura 1B, l?organo di ingaggio 60 comprende una barra sagomata 60d inferiormente disposta alla barra orizzontale 60c e sviluppantesi tra le barre verticali 60a, 60b.
La barra sagomata 60d presenta sostanzialmente una forma a ?V? rovesciata in modo tale da ingaggiare la sporgenza di appoggio 12 quando la pala 20 ? in posizione intermedia.
In altre parole, quando la pala 20 si trova in posizione intermedia, la barra sagomata 60d si trova appoggiata ed ingaggiata alla sporgenza di appoggio 12 dell?elemento distanziatore 10 in modo tale che la pala 20 sia sostenuta e mantenuta nella posizione intermedia.
Come mostrato in figura 1B, nella posizione intermedia, l?elemento distanziatore 10 presenta le estremit? poggianti sulle boccole 10a, 10b da cui sporgono, almeno parzialmente, le estremit? superiori 31a, 32a della prima e della seconda asta 31, 32. In tale situazione, la barra sagomata 60d dell?organo di ingaggio 60 ? appoggiata alla sporgenza di appoggio 12 dell?elemento distanziatore 10.
Nella forma realizzativa preferita, l?organo di ingaggio 60 comprende una porzione di presa accessibile ad un utente quando la pala 20 ? in posizione intermedia.
La porzione di presa ? afferrabile da un utente per movimentare manualmente la pala 20 dalla posizione intermedia alla posizione di riposo.
Preferibilmente, la porzione di presa coincide con la barra orizzontale 60c dell?organo di ingaggio 60.
Secondo un aspetto della descrizione, il dispositivo agitatore 100 comprende un ulteriore elemento distanziatore 11 inferiormente disposto alla prima e alla seconda boccola 10a, 10 e mobile solidalmente alla prima ed alla seconda asta 31, 32.
Preferibilmente, l?ulteriore elemento distanziatore 11 ? ingaggiato alle seconde porzioni 51b, 52b del primo e del secondo braccio telescopico. Ancor pi? preferibilmente, l?ulteriore elemento distanziatore 11 ? fissato e solidale ad una estremit? inferiore (ossia affacciata verso la pala 20) delle seconde porzioni 51b, 52b del primo e del secondo braccio telescopico in modo che ad una estrazione delle seconde porzioni 51b, 52b dalle prime porzioni 51a, 52a corrisponda una discesa dell?ulteriore elemento distanziatore 11, mentre, ad una retrazione delle seconde porzioni 51b, 52b nelle prime porzioni 51a, 52a corrisponda un sollevamento dell?ulteriore elemento distanziatore 11.
L?ulteriore elemento distanziatore 11 ? ingaggiabile con l?organo di bloccaggio 40 per mantenere la pala 20 in posizione di riposo.
In particolare, come mostrato in figura 1C, la seconda porzione 40b dell?elemento di bloccaggio 40 ? configurata per fungere da sostengo su cui l?ulteriore elemento distanziatore 11 ? appoggiato quando la pala 20 ? in posizione di riposo.
In altre parole, nella posizione di riposo, l?ulteriore elemento distanziatore 11 poggia sulla seconda porzione 40b dell?organo di bloccaggio 40 in modo che la pala 20 non possa scendere in maniera incontrollata verso la posizione operativa. In tale situazione, la barra sagomata 60d dell?organo di ingaggio 60 poggia sulla porzione di appoggio 12 dell?elemento distanziatore 10 mentre l?elemento distanziatore 10 ? sollevato rispetto alla prima ed alla seconda boccola 10a, 10b.
In uso, nella posizione di riposo, la pala 20 si trova avvicinata alla prima ed alla seconda boccola 10a, 10b. In tale situazione, la seconda porzione 51b, 52b dei bracci telescopici ? inserita entro la prima porzione 51a, 52a e la prima e la seconda asta 31, 32 sporgono dalle boccole 10a, 10b. Poich? l?ulteriore elemento distanziatore 11 ? solidale alle seconde porzioni 51b, 52b, esso si trova in prossimit? delle prime porzioni 51a, 52a ed ? appoggiato alla seconda porzione 40b dell?organo di bloccaggio 40 per evitare che la pala 20 scenda, mediante uno scorrimento della prima e della seconda asta 31, 32 verso la posizione operativa.
Nella posizione di riposo, le estremit? superiori 31a, 32a della prima e della seconda asta 31, 32 sporgono dalla prima e dalla seconda boccola 10a, 10b e l?elemento distanziatore 10 ? sollevato rispetto alle boccole 10a, 10b stesse.
In tale situazione, la barra sagomata 60d dell?organo di ingaggio 60 ? poggiata sulla sporgenza di appoggio 12 dell?elemento distanziatore 10. Nel passaggio della pala 20 dalla posizione di riposo a quella intermedia, la seconda porzione 40b dell?organo di bloccaggio 40 termina di sorreggere l?ulteriore elemento stanziatore 11 e la prima e la seconda asta 31, 32 vengono fatte scorrere (ossia la pala 20 viene abbassata) entro i bracci telescopici fintanto che l?elemento distanziatore 10 poggia sulla prima e sulla seconda boccola 10a, 10b.
In tale situazione, la seconda porzione 51b, 52b dei bracci telescopici ? estratta dalla prima porzione 51a, 52a mentre la barra sagomata 60d dell?organo di ingaggio 60 ? ancora poggiata sulla sporgenza di appoggio 12 dell?elemento distanziatore 10.
Nel passaggio della pala 20 dalla posizione intermedia a quella operativa, la prima e la seconda asta 31, 32 vengono fatte scorrere ulteriormente in estrazione dai bracci telescopici fintanto che le estremit? superiori 31a, 32a siano retratte entro le boccole 10a, 10b. In tale situazione, la barra sagomata 60d dell?organo di ingaggio 60 poggia su una sporgenza di appoggio 13 (analoga alla sporgenza di appoggio 12) dell?ulteriore elemento distanziatore 11 mentre la barra orizzontale 60c poggia sulla seconda porzione 40b dell?organo di bloccaggio 40.
In tale situazione, la pala 20 pu? mescolare la miscela in maniera ottimale. La presente invenzione ha inoltre per oggetto un tino ?T? per la produzione del mosto da birra.
Il tino ?T? comprende una parete di base 300 comprendente elementi filtranti 301 configurati per filtrare una miscela ed una parete laterale 400 definente, con la parete di base 300, un volume di contenimento ?V? per la miscela.
Il tino ?T? comprende inoltre un albero 500 sviluppantesi, a partire da una porzione centrale della parete di base 300, lungo un?asse di sviluppo ?X? trasversale alla parete di base 300,
L?albero 500 ? rotante attorno al proprio asse di sviluppo ?X?.
Il tino ?T? comprende inoltre almeno un braccio di supporto 200 ingaggiato all?albero 500 e sviluppantesi radialmente all?albero 500.
In una possibile forma realizzativa, il tino ?T? comprende due bracci di supporto 200 occupanti posizioni angolarmente opposte rispetto all?albero 500 (figura 3).
Il tino ?T? comprende inoltre almeno un dispositivo agitatore 100 in accordo con quanto sopra descritto.
Preferibilmente, per ogni braccio di supporto 200, il tino ?T? comprende un dispositivo agitatore 100.
In particolare, il dispositivo agitatore 100 ? montato in modo tale che la direzione di moto ?M? ? parallela all?asse di sviluppo ?X?.
La presente invenzione raggiunge gli scopi preposti eliminando gli inconvenienti emersi dall?arte nota.
In particolare, il dispositivo agitatore 100, mediante le aste scorrevoli ed i bracci telescopici evita un raschiamento il letto filtrante del tino da parte della pala.
La conformazione della pala consente una distribuzione veloce ed uniforme della temperatura all?interno del tino.

Claims (15)

RIVENDICAZIONI
1. Dispositivo agitatore (100) di una miscela, in particolare una miscela per mosto da birra, comprendente:
- una prima e una seconda boccola (10a, 10b) collegate o collegabili ad un braccio di supporto (200) di un tino (T);
- una pala (20) configurata per mescolare detta miscela;
- una prima asta (31) ed una seconda asta (32) tra loro parallele e sviluppantesi tra una estremit? superiore (31a, 32a) ed una estremit? inferiore connessa alla pala (20);
la prima e la seconda asta (31, 32) essendo inserite in modo scorrevole entro rispettive boccole (10a, 10b) in modo da essere simultaneamente mobili in traslazione lungo una direzione di moto (M) assiale almeno tra una posizione di riposo, in cui la pala (20) ? avvicinata a dette prima e seconda boccola (10a, 10b) e l?estremit? superiore (31a, 32a) di ciascuna asta (31, 32) sporge dalla rispettiva boccola (10a, 10b), ed una posizione operativa, in cui la pala (20) ? distale dalla prima e dalla seconda boccola (10a, 10b) e l?estremit? superiore (31a, 32a) di ciascuna asta (31, 32) ? retratta nella rispettiva boccola (10a, 10b);
- un organo di bloccaggio (40) connesso o connettibile a detto braccio di supporto (200) in modo da risultare interposto tra la prima e la seconda asta (31, 32), l?organo di bloccaggio (40) essendo configurato per definire un fine corsa quando detta pala (20) ? in posizione operativa e un punto di sostegno per la pala (20) quando detta pala (20) ? in posizione di riposo.
2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, comprendente un primo ed un secondo braccio telescopico ciascuno sviluppantesi, a partire da una boccola (10a, 10b), parallelamente a detta direzione di moto (M), il primo ed il secondo braccio telescopico essendo configurati per consentire un inserimento o una estrazione in scorrimento di dette prima e seconda asta (31, 32), il primo ed il secondo braccio telescopico comprendendo ciascuno:
- una prima porzione (51a, 52a) sviluppantesi in allontanamento da dette prima e seconda boccola (10, 10b) verso detta pala (20);
- una seconda porzione (51b, 52b) sviluppantesi da detta prima porzione (51a, 52a) e scorrevolmente inseribile in o estraibile da detta prima porzione (51a, 52a) quando la pala (20) ? movimentata tra la posizione di riposo e la posizione operativa.
3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, comprendente un organo di ingaggio (60) solidale a detta pala (20), detto organo di ingaggio (60) essendo configurato per attestarsi sull?organo di bloccaggio (40) in seguito ad una movimentazione della pala (20) da detta posizione di riposo a detta posizione operativa.
4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, in cui detto organo di ingaggio (60) presenta una forma sostanzialmente ad ?U? rovesciata e si sviluppa parallelamente a detta direzione di moto (M) verso dette prima e seconda boccola (10a, 10b).
5. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un elemento distanziatore (10) sviluppantesi trasversalmente alla direzione di moto (M) e avente le estremit? ingaggiabili rispettivamente alla prima ed alla seconda asta (31, 32), detto elemento distanziatore (10) essendo superiormente disposto rispetto a dette prima e seconda boccola (10a, 10b) e comprendendo una sporgenza di appoggio (12).
6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5 quando dipende dalla rivendicazione 3, in cui detta pala (20) ? mobile in traslazione lungo detta direzione di moto (M) tra la posizione di riposo ed una posizione intermedia, in cui detto organo di ingaggio (60) ? attestato a detta sporgenza di appoggio (12) per sostenere detta pala (20), e tra detta posizione intermedia e la posizione operativa o viceversa.
7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, in cui detto organo di ingaggio (60) comprende una porzione di presa accessibile ad un utente quando detta pala (20) ? in posizione intermedia, detta porzione di presa essendo afferrabile da un utente per movimentare manualmente detta pala (20) dalla posizione intermedia alla posizione di riposo.
8. Dispositivo secondo la rivendicazione 6 o 7, in cui detto elemento distanziatore (10) ? afferrabile da un operatore per movimentare manualmente detta pala (20) dalla posizione operativa alla posizione intermedia.
9. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un ulteriore elemento distanziatore (11) inferiormente disposto alle boccole (10a, 10b) e mobile solidalmente alla prima ed alla seconda asta (31, 32), l?ulteriore elemento distanziatore (11) essendo ingaggiabile con detto organo di bloccaggio (40) per mantenere detta pala (20) in posizione di riposo.
10. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, detto organo di bloccaggio (40) comprende:
- una prima porzione rettilinea (40a) orientata, quando l?organo di bloccaggio (40) ? connesso al braccio di supporto (200), parallelamente alla direzione di moto (M);
- una seconda porzione (40b) angolata rispetto a detta prima porzione (40a), preferibilmente formando con detta prima porzione (40a) un angolo retto.
11. Dispositivo secondo la rivendicazione 10 quando dipende dalla rivendicazione 3 o 4, in cui detta seconda porzione (40b) ? configurata per fungere da battuta meccanica per detto organo di ingaggio (60) in seguito ad una movimentazione della pala (20) dalla posizione di riposo alla posizione operativa.
12. Dispositivo secondo la rivendicazione 10 quando dipende dalla rivendicazione 9, in cui detta seconda porzione (40b) ? configurata per fungere da sostengo su cui detto ulteriore elemento distanziatore (11) ? appoggiato quando detta pala (20) ? in posizione di riposo.
13. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta pala (20) comprende:
- una piastra di base (20a) sviluppantesi su un piano trasversale a detta direzione di moto (M), detta piastra di base (20) essendo connessa alle estremit? inferiori (31b,32b) della prima e seconda asta (31, 32);
- una coppia di prime piastre (20b?, 20b??) ingaggiate rispettivamente alla prima ed alla seconda asta (31, 32) in prossimit? dell?estremit? inferiore (31b, 32b), le prima piastre (20b?, 20b??) definendo un piano trasversale, preferibilmente perpendicolare, a detta piastra di base (20a);
- una coppia di seconde piastre (20c?, 20c??) sviluppantesi a partite da un bordo perimetrale di detta piastra di base (20a) verso dette prime piastre (20b?, 20b??), le seconde piastre (20c?, 20c??) essendo angolate rispetto a detta piastra di base (20a) per definire un angolo acuto con detta piastra di base (20a).
14. Dispositivo secondo la rivendicazione 13, in cui detta piastra di base (20a) comprende un primo ed un secondo foro (21), preferibilmente di forma sostanzialmente triangolare, il primo ed il secondo foro (21) essendo realizzati in prossimit? della coppia di seconde piastre (20c?, 20c??).
15. Tino (T) per la produzione del mosto da birra comprendente:
- una parete di base (300) comprendente elementi filtranti (301) configurati per filtrare una miscela;
- una parete laterale (400) definente, con la parete di base (300), un volume di contenimento (V) per detta miscela;
- un albero (500) sviluppantesi, a partire da una porzione centrale di detta parete di base (300), lungo un?asse di sviluppo (X) trasversale alla parete di base (300), detto albero (500) essendo rotante attorno al proprio asse di sviluppo (X);
- almeno un braccio di supporto (200) ingaggiato a detto albero (500) e sviluppantesi radialmente a detto albero (500);
- un dispositivo (100) in accordo con una o pi? delle rivendicazioni precedenti;
in cui la direzione di moto (M) ? parallela all?asse di sviluppo (X).
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CH248471A (de) * 1946-03-09 1947-05-15 R Keller Andreas Maischbottich.
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