IT202100025535A1 - Capo indossabile ad uso militare - Google Patents

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IT202100025535A1
IT202100025535A1 IT102021000025535A IT202100025535A IT202100025535A1 IT 202100025535 A1 IT202100025535 A1 IT 202100025535A1 IT 102021000025535 A IT102021000025535 A IT 102021000025535A IT 202100025535 A IT202100025535 A IT 202100025535A IT 202100025535 A1 IT202100025535 A1 IT 202100025535A1
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backpack
coupling
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bulletproof vest
pair
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IT102021000025535A
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Davide Giribaldi
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Davide Giribaldi
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F41WEAPONS
    • F41HARMOUR; ARMOURED TURRETS; ARMOURED OR ARMED VEHICLES; MEANS OF ATTACK OR DEFENCE, e.g. CAMOUFLAGE, IN GENERAL
    • F41H1/00Personal protection gear
    • F41H1/02Armoured or projectile- or missile-resistant garments; Composite protection fabrics
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A45HAND OR TRAVELLING ARTICLES
    • A45FTRAVELLING OR CAMP EQUIPMENT: SACKS OR PACKS CARRIED ON THE BODY
    • A45F3/00Travelling or camp articles; Sacks or packs carried on the body
    • A45F3/04Sacks or packs carried on the body by means of two straps passing over the two shoulders
    • A45F3/06Sacks or packs carried on the body by means of two straps passing over the two shoulders specially adapted for military purposes
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    • A45HAND OR TRAVELLING ARTICLES
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    • A45F3/04Sacks or packs carried on the body by means of two straps passing over the two shoulders
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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
?Capo indossabile ad uso militare?
La presente invenzione ha per oggetto un capo indossabile che trova un impiego particolarmente vantaggioso in ambito militare.
Come ? noto, durante operazioni di tipo militare, ciascun soldato viene equipaggiato con una pluralit? di dispositivi finalizzati a garantirne una protezione individuale ed una corretta operativit? sul campo.
Di norma, ciascun soldato ? dotato di protezioni balistiche individuali, realizzate per esempio nella forma di giubbotti antiproiettile, i quali presentano tasche atte al trasporto di elementi fondamentali, come ad esempio caricatori per le munizioni, apparati di segnalazione e comunicazione, dispositivi di primo soccorso e simili, fondamentali per lo svolgimento di una missione sul campo.
Ciascun soldato ? inoltre equipaggiato con uno zaino in cui sono riposti oggetti ed elementi destinati alla permanenza sul campo della missione come ad esempio, sacchi-letto, cibo, vettovaglie e simili. Tali zaini sono di norma molto ingombranti e pesanti e dunque di scarsa manovrabilit?. Gli zaini sono inoltre dotati di una cintura integrata allo zaino stesso e atta ad essere allacciata alla vita del soldato in modo da consentire di scaricare il peso dello zaino sulle ossa del bacino e non sulle spalle del soldato rendendone pi? confortevole il trasporto. Tale accorgimento evita infatti fastidi e dolori alle spalle del soldato dovuti al peso considerevole dello zaino.
Durante le missioni sul campo, un problema particolarmente sentito da ciascun soldato ? quello di poter togliere agilmente ed in velocit? lo zaino quando si sta indossando anche un giubbotto antiproiettile. In tale situazione, gli spallacci dello zaino interferiscono con le tasche (o pi? genericamente con gli elementi) del giubbotto antiproiettile causando difficolt? notevoli nell?indossare/togliere lo zaino dalle spalle.
Inoltre, l?ingombro complessivo e l?interferenza reciproca tra lo zaino e il giubbotto crea fastidi a collo e schiena del soldato che sono ulteriormente accentuati quando lo zaino ? indossato per lunghi periodi di tempo insieme al giubbotto antiproiettile in quanto il soldato ? impossibilitato ad allacciare la cintura integrata allo zaino stesso. Ci? causa l?impossibilit? di scaricare sul bacino il peso dello zaino che grava quindi totalmente sul collo e sulle spalle del soldato causandogli dolore e fastidi.
Compito tecnico della presente invenzione risulta dunque essere quello di mettere a disposizione un capo indossabile ad uso militare che sia in grado di superare gli inconvenienti emersi dall?arte nota.
Scopo della presente invenzione risulta dunque quello di mettere a disposizione un capo indossabile ad uso militare che consenta un?interazione tra lo zaino ed il giubbotto antiproiettile comoda e ottimale per il confort del soldato quando veste quest?ultimi.
Un ulteriore scopo della presente invenzione risulta dunque quello di mettere a disposizione un capo indossabile ad uso militare che consenta di togliere in maniera semplice e veloce lo zaino quando un giubbotto antiproiettile ? indossato dal soldato.
Il compito tecnico specificato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un capo indossabile ad uso militare comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o pi? delle unite rivendicazioni. Le rivendicazioni dipendenti corrispondono a possibili forme di realizzazione dell?invenzione.
In particolare, il compito tecnico specificato e gli scopi specificati sono raggiunti da un capo indossabile ad uso militare comprendente un giubbotto antiproiettile presentante un pannello posteriore, un pannello anteriore ed una coppia di pannelli laterali sviluppantesi tra il pannello posteriore ed un rispettivo pannello anteriore.
Preferibilmente, i pannelli sono realizzati in materiale adatto ad evitare il passaggio di proiettili.
A titolo esemplificativo ma non limitativo, il materiale pu? essere selezionabile tra tessuti balistici (in particolare una sovrapposizione multistrato di tessuti balistici) quali Kevlar?, elementi rigidi compositi (per esempio materiali fibroceramici) o lastre metalliche.
Preferibilmente, i pannelli sono inoltre ricoperti di stoffa presentante caratteristiche grafiche di tipo mimetico.
Il capo comprende inoltre una prima coppia di primi elementi di accoppiamento posizionati sul pannello anteriore ed una seconda coppia di primi elementi di accoppiamento posizionati anch?essi sul pannello anteriore del giubbotto.
Il capo comprende inoltre uno zaino comprendente una coppia di spallacci ciascuno presentante una prima estremit? accoppiata ad uno schienale dello zaino ed una seconda estremit? dotata di un secondo elemento di accoppiamento reversibilmente ingaggiabile ad un rispettivo primo elemento di accoppiamento della prima coppia per collegare lo zaino al giubbotto.
Il primo e il secondo elemento di accoppiamento sono configurati per definire un meccanismo di sgancio comandato attivabile per rilasciare lo zaino dal giubbotto.
In una possibile forma realizzativa, il meccanismo di sgancio comandato ? realizzato nella forma di una fibbia a clip o a scatto in cui il primo elemento di accoppiamento definisce uno tra il rebbio e il telaio della fibbia mentre il secondo elemento di accoppiamento definisce l?altro tra il rebbio e il telaio della fibbia.
Il capo comprende inoltre una cintura dotata di una coppia di tiranti di connessione ciascuno configurato per collegare reversibilmente la cintura ad un rispettivo primo elemento di accoppiamento della seconda coppia, vale a dire per connettere la cintura al giubbotto antiproiettile.
Preferibilmente, ciascun tirante di connessione ? connesso al rispettivo primo elemento di accoppiamento della seconda coppia mediante una fibbia a clip o a scatto.
In una possibile forma realizzativa, la cintura ? inoltre reversibilmente connessa ad un bordo inferiore del pannello posteriore del giubbotto antiproiettile tramite almeno un mezzo di attacco, preferibilmente un mezzo di attacco elastico e flessibile.
Il capo comprende inoltre un dispositivo di accoppiamento attivo tra lo zaino e la cintura per mantenere lo zaino applicato alla cintura e per rilasciare lo zaino dalla cintura in seguito ad un azionamento del meccanismo di sgancio comandato.
Secondo un aspetto della presente invenzione, il dispositivo di accoppiamento definisce un punto di cerniera per consentire una movimentazione in rotazione dello zaino in allontanamento dal giubbotto antiproiettile quando il meccanismo di sgancio comandato ? attivato.
In uso, infatti, una volta attivato il meccanismo di sgancio comandato, lo zaino tende a ruotare, a causa del suo peso, in allontanamento dal pannello posteriore del giubbotto antiproiettile. In tale situazione, lo zaino ruota attorno al dispositivo di accoppiamento fintanto che, ad una predeterminata posizione durante la rotazione, quest?ultimo consente un rilascio/sgancio totale dal giubbotto antiproiettile.
Il dispositivo di accoppiamento ed il meccanismo di sgancio comandato cooperano quindi per consentire uno sgancio veloce, totale e comodo dello zaino dal giubbotto antiproiettile, come verr? dettagliatamente descritto nel seguito.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa di una forma di realizzazione di un capo indossabile ad uso militare.
Tale descrizione verr? esposta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e, pertanto, non limitativo, nei quali: - La figura 1 mostra una vista frontale anteriore del capo indossabile oggetto della presente invenzione;
- La figura 2 mostra una vista frontale posteriore del capo di figura 1; - La figura 3 mostra una vista frontale di uno zaino applicabile al capo mostrato in figura 1;
- La figura 4 mostra una vista prospettica di un dispositivo di accoppiamento applicabile al capo mostrato in figura 1;
- Le figure 4A-4D mostrano una sequenza di movimentazione del dispositivo di accoppiamento mostrato in figura 4;
- La figura 5 mostra una vista prospettica dei componenti di un ulteriore dispositivo di accoppiamento applicabile al capo mostrato in figura 1.
Con riferimento alle figure allegate, viene mostrato un capo indossabile ad uso militare.
Il capo comprende un giubbotto, in particolare un giubbotto antiproiettile 100, presentante un pannello posteriore 100a, un pannello anteriore 100b ed una coppia di pannelli laterali 100c sviluppantesi tra il pannello posteriore 100a ed il pannello anteriore 100b.
Con il termine ?pannello? si vuole indicare in termini generali una porzione del giubbotto che pu? essere realizzata secondo una o pi? delle modalit? approfondite nel seguito, le quali possono comprendere, a titolo esemplificativo e non limitativo, degli elementi piastriformi (in materiale rigido e non), lacci, nastri, fettucce, elementi conformati a tasca.
Inoltre, i pannelli possono essere loro stessi degli elementi protettivi con propriet? antiproiettile oppure essere adatti all?accoppiamento con elementi protettivi di tale tipologia.
In particolare, ciascun pannello 100a, 100b, 100c pu? essere preferibilmente realizzato utilizzando un materiale adatto ad evitare il passaggio di proiettili, schegge e simili. Tale materiale ?, ad esempio, selezionabile tra: tessuti balistici quali Kevlar?, elementi rigidi compositi (fibroceramici) o lastre metalliche.
Secondo un aspetto della presente descrizione, ciascun pannello 100a, 100b, 100c ? ricoperto di tessuto, in particolare di un tessuto presentante caratteristiche grafiche di tipo mimetico.
Preferibilmente, sul tessuto sono applicabili tasche, scomparti, lacci e simili per facilitare il trasporto di oggetti di piccole dimensioni.
In una possibile forma realizzativa, i pannelli laterali 100c sono definiti da una pluralit? di lacci presentanti una prima estremit? connessa al pannello posteriore 100a ed una seconda estremit? connessa al pannello anteriore 100b.
Preferibilmente, tali lacci sono regolabili in modo da adattare la vestibilit? del giubbotto antiproiettile 100 all?utilizzatore che lo indossa.
In accordo con una ulteriore forma realizzativa, i pannelli laterali 100c sono definiti da una pluralit? di nastri o fettucce realizzati in nylon o in materiali elastici ed intrecciati tra loro a formare sostanzialmente una griglia. In tale situazione, ? possibile applicare ai pannelli laterali 100c delle piastre di protezione che svolgono la funzione di bloccaggio dei proiettili e dei loro frammenti. Alternativamente, ? possibile applicare ai pannelli laterali 100c (o ricavare mediante i nastri) una o pi? tasche nelle quali posso inserire anche (ma non solo) piastre di protezione o altro equipaggiamento, in particolare equipaggiamento militare.
Alternativamente, i pannelli laterali 100c sono definiti da un lembo di tessuto sviluppantesi dal pannello posteriore 100a e reversibilmente accoppiabile al pannello anteriore 100b (figura 2) o viceversa.
Preferibilmente, i lembi di tessuto definenti i pannelli laterali 100c sono reversibilmente accoppiabili al pannello anteriore 100b mediante mezzi a strappo come ad esempio velcro ?. In tale situazione, ? possibile, effettuare una regolazione della vestibilit? del giubbotto antiproiettile 100 mediante un rilascio dei mezzi a strappo dal pannello anteriore 100b ed un loro successivo riposizionamento sul pannello anteriore 100b stesso.
Secondo un aspetto della presente descrizione, il pannello anteriore 100b pu? comprendere o essere interamente realizzato mediante una pettorina, ad esempio una pettorina apribile, reversibilmente accoppiabile ai pannelli laterali 100c e al pannello posteriore 100a del giubbotto antiproiettile 100. Alternativamente, il pannello anteriore 100b pu? comprendere due porzioni accoppiate a rispettivi pannelli laterali 100c e reciprocamente avvicinabili per definire una configurazione di chiusura del giubbotto antiproiettile 100. In tale situazione, il capo comprende mezzi di chiusura applicati alle porzioni del pannello anteriore 100b e configurati per mantenere, nella configurazione di chiusura, le porzioni del pannello anteriore 100b in contatto reciproco.
Preferibilmente i mezzi di chiusura comprendono una chiusura a strappo. Secondo un aspetto della presente descrizione, il capo pu? comprendere inoltre una piastra di protezione che svolge la funzione di bloccaggio dei proiettili e dei loro frammenti.
In una possibile forma realizzativa, la piastra coincide con il pannello anteriore 100b.
Alternativamente, la piastra di protezione pu? definire un corpo a s? stante rispetto al pannello anteriore 100b ed essere reversibilmente accoppiabile a quest?ultimo. Tale forma realizzativa risulta particolarmente utile nel caso in cui il pannello anteriore 100b comprenda la prima e la seconda porzione o la pettorina in quanto la piastra di protezione nasconde i mezzi di chiusura dal possibile danneggiamento, dall?apertura accidentale e protegge anche il soldato dalla possibile penetrazione di un corpo estraneo attraverso i mezzi di chiusura stessi.
La piastra pu? comunque in generale essere realizzata come un corpo a se stante ed essere accoppiabile in maniera reversibile al pannello anteriore 100b anche qualora quest?ultimo sia definito da una pettorina. Il capo comprende inoltre una prima coppia di primi elementi di accoppiamento 200a posizionati sul pannello anteriore 100b ed una seconda coppia di primi elementi di accoppiamento 200b posizionati sul pannello anteriore 100b del giubbotto antiproiettile 100.
In maggior dettaglio, la prima coppia di primi elementi di accoppiamento 200a ? posizionata, una volta indossato il giubbotto antiproiettile 100, in prossimit? delle spalle di un utilizzatore mentre, la seconda coppia di primi elementi di accoppiamento 200b ? posizionata in prossimit? del petto dell?utilizzatore o comunque in generale al di sotto della prima coppia di elementi di accoppiamento 200a.
In una possibile forma realizzativa, la prima coppia di primi elementi di accoppiamento 200a e la seconda coppia di primi elementi di accoppiamento 200b sono realizzati in materiale plastico.
Alternativamente, la prima coppia di primi elementi di accoppiamento 200a e la seconda coppia di primi elementi di accoppiamento 200b sono realizzati in materiale metallico.
Come mostrato in figura 1, nella forma realizzativa preferita, la prima coppia di primi elementi di accoppiamento 200a ? applicata al pannello anteriore 100b in modo che ciascun primo elemento di accoppiamento 200a sia inclinato rispetto ad un asse di simmetria verticale ?X? del capo. Pi? in dettaglio, i primi elementi di accoppiamento 200a della prima coppia sono disposti lungo direzioni divergenti dall?asse di simmetria verticale ?X? del capo in modo da ?puntare? verso le porzioni definenti le spalle del giubbotto antiproiettile 100.
Sempre con riferimento alla figura 1, la seconda a coppia di primi elementi di accoppiamento 200b ? applicata al pannello anteriore 100b in modo che ciascun primo elemento di accoppiamento 200b appartenenti a questa seconda coppia sia inclinato rispetto all?asse di simmetria verticale ?X? del capo. Pi? in dettaglio, i primi elementi di accoppiamento della seconda coppia 200b sono disposti lungo una direzione divergente dall?asse di simmetria verticale ?X? del capo in modo da affacciarsi verso un bordo inferiore 100? del giubbotto antiproiettile 100.
Il capo comprende inoltre uno zaino 300 presentante una coppia di spallacci 301 ciascuno dotato di una prima estremit? 301a accoppiata ad uno schienale 302 dello zaino 300 ed una seconda estremit? 302b dotata di un secondo elemento di accoppiamento 400a reversibilmente ingaggiabile ad un rispettivo primo elemento di accoppiamento della prima coppia 200a per collegare lo zaino 300 al giubbotto antiproiettile 100 (figura 3).
In altre parole, la prima estremit? degli spallacci 301 ? associata allo zaino (per esempio la prima estremit? pu? essere integrale allo zaino o essere reversibilmente vincolata ad essa mediante opportuni dispositivi quali fibbie o lacci), mentre i secondi elementi di accoppiamento 400a consentono un accoppiamento reversibile dello zaino 300 al giubbotto antiproiettile 100.
In uso, una volta indossato il giubbotto antiproiettile 100, l?utilizzatore pu? afferrare gli spallacci 301 dello zaino 300 in modo da ingaggiare ciascun secondo elemento di accoppiamento 400a ad un rispettivo primo elemento di accoppiamento della prima coppia 200a. In tale situazione, una volta collegati i primi elementi di accoppiamento della prima coppia 200a con i secondi elementi di accoppiamento 400a, ciascuno degli spallacci 301 appoggia su una rispettiva spalla dell?utilizzatore in modo da scaricare su di essa parte del peso dello zaino 300 mentre lo schienale 302 di quest?ultimo ? aderente al pannello posteriore 100a del giubbotto antiproiettile 100.
Secondo un aspetto della presente invenzione, ciascun primo e secondo elemento di accoppiamento 200a, 400a ? configurato per definire un meccanismo di sgancio comandato attivabile per rilasciare lo zaino 300 dal giubbotto antiproiettile 100, come verr? dettagliatamente descritto nel seguito.
Vantaggiosamente, tale meccanismo di sgancio comandato ? particolarmente utile quando l?utilizzatore necessita di sfilarsi di dosso lo zaino 300 (ed in particolare uno zaino ad uso militare caratterizzato da grandi dimensioni ed ingombro) in maniera veloce e comoda.
In una possibile forma realizzativa, il meccanismo di sgancio comandato ? realizzato nella forma di una fibbia a clip o a scatto in cui, preferibilmente, il primo elemento di accoppiamento 200a definisce uno tra il rebbio e il telaio della fibbia mentre il secondo elemento di accoppiamento 400a definisce l?altro tra il rebbio e il telaio della fibbia.
Vantaggiosamente, la fibbia a clip o a scatto rende lo sgancio facilmente attivabile anche quando l?utilizzatore si trova in situazioni di difficolt? come ad esempio in spazi angusti, in acqua e simili.
Vantaggiosamente, la fibbia a clip o a scatto rende lo sgancio facilmente attivabile anche quando l?utilizzatore indossa guanti, protezioni o simili. Secondo un aspetto della presente descrizione, il meccanismo di sgancio comandato ? attivabile manualmente ed in maniera diretta dall?utilizzatore avente le mani operativamente in presa sul primo e sul secondo elemento di accoppiamento 200a, 400a. In tale situazione, l?utilizzatore porta ciascuna mano in prossimit? degli elementi di accoppiamento 200a, 400a ed attiva il meccanismo di sgancio comandato rilasciando gli spallacci 301 dello zaino 300.
Alternativamente, il capo comprende un sistema di attivazione del meccanismo di sgancio comandato.
Il sistema di attivazione comprende un elemento attivatore operativamente connesso al meccanismo di sgancio, ad esempio tramite cavi, e afferrabile manualmente da un operatore.
Preferibilmente ma non limitatamente, l?elemento attivatore ? realizzato nella forma di una leva o un cordino.
In caso di impossibilit? da parte dell?utilizzatore di afferrare direttamente con entrambe le mani il meccanismo di sgancio comandato, l?elemento attivatore consente un?attivazione del meccanismo di sgancio comandato. Pi? in dettaglio, l?elemento attivatore attiva simultaneamente il rilascio di ciascun secondo elemento di accoppiamento 400a dal primo elemento di accoppiamento della prima coppia 200a in modo da liberare contemporaneamente gli spallacci 301 dello zaino 300 dal giubbotto antiproiettile 100.
Preferibilmente, l?elemento attivatore ? posizionato sul giubbotto antiproiettile 100 in una posizione facilmente accessibile dall?utilizzatore anche nel caso in cui si trovi ad operare in spazi stretti ed angusti.
Vantaggiosamente, la presenza dell?elemento attivatore consente un rilascio dello zaino 300 facile e veloce anche nel caso in cui una delle mani dell?utilizzatore sia occupata ad esempio da un?arma da fuoco.
Come mostrato nelle figure 1 e 2, il capo comprende inoltre una cintura 500.
Preferibilmente, tale cintura 500 ? realizzata mediante il medesimo tessuto del giubbotto antiproiettile 100 ed ? dotata di tasche, occhielli e ganci per il posizionamento di oggetti ed attrezzi utili all?utilizzatore durante una missione militare.
La cintura 500 ? connettibile in maniera reversibile ad un bordo inferiore 100? del giubbotto antiproiettile 100, in particolare al suo pannello posteriore 100a, tramite almeno un mezzo di attacco 700.
Preferibilmente, il mezzo di attacco 700 ? del tipo elastico e flessibile.
La cintura 500 ed il giubbotto antiproiettile 100 possono dunque essere resi tra loro solidali tramite il mezzo di attacco 700 e possono essere indossati o sfilati da un utilizzatore simultaneamente.
Vantaggiosamente, la possibilit? di collegare la cintura 500 al bordo inferiore 100? del giubbotto antiproiettile 100 elimina l?inconveniente di non poter allacciare quest?ultima quando il giubbotto antiproiettile 100 ? indossato dall?utilizzatore.
In una possibile forma realizzativa, il capo comprende due o pi? mezzi di attacco 700 distribuiti lungo lo sviluppo della cintura 500 e configurati per definire dei punti di accoppiamento con rispettive parti del bordo inferiore 100? del giubbotto antiproiettile 100.
In una ulteriore forma realizzativa, il capo comprende un unico mezzo di attacco 700. Preferibilmente, in tale situazione, il mezzo di attacco 700 ? applicato ad una porzione centrale della cintura 500.
La cintura ? inoltre dotata di una coppia di tiranti di connessione 501 ciascuno configurato per collegare reversibilmente la cintura 500 ad un rispettivo primo elemento di accoppiamento della seconda coppia 200b. Nella forma realizzativa mostrata nelle allegate figure, i tiranti di connessione 501 occupano posizioni simmetriche rispetto all?asse di simmetria verticale ?X? del capo.
Ancor pi? preferibilmente, i tiranti di connessione 501 sono applicati alla cintura in una posizione prossima ad un rispettivo fianco dell?utilizzatore quando tale cintura 500 ? indossata.
In particolare, i tiranti di connessione 501 sono preferibilmente ancorati al lato e contigui del dispositivo di ancoraggio 602a.
In accordo con un possibile aspetto della presente invenzione i tiranti di connessione 501 sono ancorati in maniera amovibile, vale a dire che sono disaccoppiabili dal dispositivo di ancoraggio 602a.
Tale posizionamento risulta assai vantaggioso quando uno zaino 300 particolarmente pesante ? indossato dall?utilizzatore sopra il giubbotto antiproiettile 100 in quanto consente di scaricare la maggior parte di tale peso sulle ossa del bacino e dei fianchi.
In uso infatti, una volta collegati gli spallacci 301 al giubbotto antiproiettile 100 ed una volta ingaggiati i tiranti di connessione 501 ai rispettivi primi elementi di accoppiamento della seconda coppia 200b, gli spallacci 301 ed i tiranti di connessione 501 definiscono sostanzialmente bretelle chiuse per lo zaino 300 e cooperano per mantenere lo schienale 302 dello zaino 300 parallelo all?asse verticale ?X? di simmetria ed aderente al pannello posteriore 100a del giubbotto antiproiettile 100, ossia alla schiena dell?utilizzatore.
In maggior dettaglio, i tiranti di connessione 5001 evitano che lo zaino 300 gravi interamente sulle spalle dell?utilizzatore tendendo a sollevare, a causa del suo ingente peso, il giubbotto antiproiettile 100 verso il collo dell?utilizzatore causandogli fastidi ed impedimenti.
In altre parole, se non ci fossero i tiranti di connessione 501, quando uno zaino 300 particolarmente pesante ? accoppiato al giubbotto antiproiettile 100, l?utilizzatore percepirebbe una sollecitazione (data dal peso dello zaino 300) in prossimit? dei punti in cui i primi elementi di accoppiamento della prima coppia 200a si ingaggiano ai secondi elementi di accoppiamento 400a. Tale sollecitazione provocherebbe fastidi e dolori alle spalle dell?utilizzatore nonch? trascinerebbe il giubbotto antiproiettile 100 in una posizione non adeguata, ed in particolare sollevata verso il collo dell?utilizzatore che percepirebbe una sensazione di soffocamento ed intralcio. Grazie alla presenza dei tiranti di connessione 501 invece, l?azione di sollecitazione data dal peso dello zaino 300 risulta almeno parzialmente controbilanciata. I tiranti di connessione 501 sono infatti in grado di applicare un?azione di contrasto del peso dello zaino 300 ostacolando il sollevamento del giubbotto antiproiettile 100 ed obbligando lo zaino 300 a rimanere aderente al pannello posteriore 100a del giubbotto antiproiettile 100 stesso.
Mediante l?azione di contrasto, i tiranti di collegamento 501 consentono inoltre di scaricare e distribuire gran parte del peso dello zaino 300 sulla cintura 500 e dunque sulle ossa del bacino e dei fianchi dell?utilizzatore alleggerendo le spalle di quest?ultimo.
In una possibile forma realizzativa, per agevolare ulteriormente l?utilizzatore nella sua movimentazione quando indossa uno zaino 300 particolarmente pesante, il capo comprende un esoscheletro per gli arti inferiori, ad esempio un esoscheletro di tipo passivo o attivo.
Tale esoscheletro ? reversibilmente collegabile alla cintura 500 in modo da poter essere agganciato/sganciato da essa all?occorrenza.
In accordo con un aspetto della presente invenzione, come mostrato in figura 2 e 3, il capo comprende inoltre un dispositivo di accoppiamento 600 attivo tra lo zaino 300 e la cintura 500 per mantenere lo zaino 300 applicato alla cintura 500 e per rilasciare lo zaino 300 dalla cintura 500 in seguito ad un azionamento del meccanismo di sgancio comandato.
Come mostrato nelle allegate figure, il dispositivo di accoppiamento 600 ? collocato in prossimit? di una porzione inferiore 302a dello schienale 302 dello zaino 300 in modo che, una volta indossati il giubbotto antiproiettile 100 e la cintura 500, il dispositivo di accoppiamento 600 si trovi prospicente a quest?ultima.
In uso, per indossare il capo, il giubbotto antiproiettile 100 viene connesso alla cintura 500.
In particolare, i tiranti di collegamento 501 vengono connessi alla seconda coppia di primi elementi di accoppiamento 200b mentre il mezzo di attacco 700 viene agganciato al bordo inferiore 100? del pannello posteriore 100a del giubbotto antiproiettile 100.
Successivamente, lo zaino 300 viene applicato al giubbotto antiproiettile 100 tramite gli spallacci 301. In maggior dettaglio, i secondi elementi di accoppiamento 400a degli spallacci 301 vengono ingaggiati ai primi elementi di accoppiamento della prima coppia 200a in modo da definire un rispettivo meccanismo di sgancio comandato.
Lo zaino 300 viene inoltre agganciato alla cintura 500 tramite il dispositivo di accoppiamento 600.
In tale situazione, l?azione combinata dei tiranti di collegamento 501 e del dispositivo di accoppiamento 600 evita che lo zaino 300, a causa del suo ingente peso, tenda ad allontanarsi dal pannello posteriore 100a del giubbotto antiproiettile 100 causando fastidi ed intralcio all?utilizzatore. Inoltre, la presenza del dispositivo di accoppiamento 600 agevola la distribuzione del peso dello zaino 300 sulla cintura 500, e dunque sulle ossa del bacino e dei fianchi dell?utilizzatore, riducendo lo sforzo dell?utilizzatore quando indossa il capo.
Il meccanismo di sgancio comandato ed il dispositivo di accoppiamento 600 definiscono quindi un primo ed un secondo punto di connessione dello zaino 300 rispettivamente con il giubbotto antiproiettile 100 e con la cintura 500 utili a mantenere lo zaino 300 aderente al pannello posteriore 100a del giubbotto antiproiettile 100 anche durante una movimentazione dell?utilizzatore, ad esempio durante una corsa. In tale situazione, il capo risulta globalmente ben aderente al corpo dell?utilizzatore senza intralciare la movimentazione di quest?ultimo.
Nel momento in cui vi ? invece necessit? di rimuovere lo zaino 300 in maniera rapida, pur mantenendo indosso il giubbotto antiproiettile 100 e la cintura 500, l?utilizzatore attiva il meccanismo di sgancio comandato. In particolare, i secondi elementi di aggancio 400a vengono sganciati dai rispettivi primi elementi di aggancio della prima coppia 200a liberando gli spallacci 301 dello zaino 300 dal giubbotto antiproiettile 100. In tale situazione, il peso dello zaino 300 tende a causarne l?allontanamento dal pannello posteriore 100a del giubbotto antiproiettile 100.
In maggior dettaglio, quando il meccanismo di sgancio comandato viene attivato, il dispositivo di accoppiamento 600 definisce un punto di cerniera per consentire una movimentazione in rotazione dello zaino 300 in allontanamento dal giubbotto antiproiettile 100.
Nel momento in cui il meccanismo di sgancio viene attivato e gli spallacci 301 vengono rilasciati, il dispositivo di accoppiamento 600 funge da perno attorno a cui lo zaino 300 ruota per allontanarsi dal pannello posteriore 100a del giubbotto antiproiettile 100.
Per completare il rilascio dello zaino 300, ad un predeterminato punto della rotazione di quest?ultimo attorno al punto di cerniera, il dispositivo di accoppiamento 600 ? configurato per disingaggiare lo zaino 300 dalla cintura 500 in modo che lo zaino 300 stesso sia separato completamente dal giubbotto antiproiettile 100 e dalla cintura 500 che invece restano indosso all?utilizzatore.
In altre parole, il dispositivo di accoppiamento 600 ? configurato per mantenere lo zaino 300 applicato alla cintura 500 fintanto che lo zaino 300 stesso deve essere indossato dall?utilizzatore sopra il giubbotto antiproiettile 100 e per rilasciare in maniera automatica tale zaino 300 quando l?utilizzatore deve effettuare uno sfilamento veloce e rapido dello zaino 300 stesso.
In tale situazione, il dispositivo di accoppiamento 600 ? dunque conformato per attuare un rilascio programmato dello zaino 300 durante la sua rotazione in allontanamento dal giubbotto antiproiettile 100 determinando una separazione completa dello zaino 300 dal resto del capo.
In maggior dettaglio, come mostrato in figura 4 e 5, il dispositivo di accoppiamento 600 comprende un corpo di ancoraggio 601 solidale allo schienale 302 dello zaino 300 e posizionato in prossimit? di un bordo inferiore 302a dello schienale 302.
Il dispositivo di accoppiamento 600 comprende inoltre un corpo ricevente 602 solidale alla cintura 500 e definente un alloggiamento per il corpo di ancoraggio 601.
Preferibilmente, il corpo di ancoraggio 601 ed il corpo ricevente 602 sono realizzati in un materiale rigido.
Ancor pi? preferibilmente, il corpo di ancoraggio 601 ed il corpo ricevente 602 sono realizzati in un materiale selezionabile tra alluminio, titanio, o nylon ad alta resistenza.
Secondo un aspetto della presente invenzione, il corpo ricevente 602 comprende una parete di base 602a configurata per ingaggiare la cintura 500.
Preferibilmente, la parete di base 602a presenta una leggera curvatura in modo tale che, una volta applicato il corpo ricevente 602 alla cintura 500 ed una volta indossata la cintura 500 da parte di un utilizzatore, la parete di base 602a segua la curvatura della parte inferiore della schiena dell?utilizzatore. In tale situazione, il corpo ricevente 602 risulta ergonomico e non crea fastidi all?utilizzatore.
Il corpo ricevente 602 comprende inoltre una prima parete laterale 602b sviluppantesi in allontanamento dalla parete di base 602a lungo una direzione trasversale alla parete di base 602a stessa. Il corpo ricevente 602 comprende inoltre una seconda parete laterale 602c contrapposta alla prima parete laterale 602b e sviluppantesi anch?essa in allontaSnamento dalla parete di base 602a lungo una direzione trasversale alla parete di base 602a stessa.
Come mostrato nelle allegate figure, la prima e la seconda parete laterale 602b, 602c sono dotate ciascuna di una sede di accoglimento 603 configurata per alloggiare una rispettiva porzione del corpo di ancoraggio 601.
In uso dunque, per mantenere lo zaino 300 solidale alla cintura 500, il corpo di ancoraggio 601 ? conformato per essere inserito entro il corpo ricevente 602 in modo da ivi alloggiarvi in maniera stabile. Al contrario, per rilasciare lo zaino 300 dalla cintura 500 in seguito ad una attivazione del meccanismo di sgancio comandato, il corpo di ancoraggio 601 ? conformato per sfilarsi in maniera automatica (ossia senza l?intervento da parte dell?utilizzatore) dal corpo ricevente 602 durante la rotazione dello zaino 300 stesso.
Entrando nel dettaglio delle forme realizzative mostrate nelle figure 4 e 5, in figura 4 ciascuna sede di accoglimento 603 presenta una porzione di ingaggio 603a ed una porzione di invito 603b.
In maggior dettaglio, la porzione di ingaggio 603a e la porzione di invito 603b sono tra loro comunicanti e la porzione di invito 603b presenta una dimensione trasversale minore rispetto alla dimensione trasversale della porzione di ingaggio 603a. In tale situazione, la porzione di invito 603b funge da punto di ingresso/uscita dalla porzione di ingaggio 603a.
Sempre con riferimento alla figura 4A, il corpo di ancoraggio 601 comprende una coppia di protrusioni di aggancio 604 sviluppantesi in allontanamento da una rispettiva porzione del corpo di ancoraggio 601 stesso.
Preferibilmente, le protrusioni di aggancio 604 presentano in sezione una forma sostanzialmente rettangolare in cui due lati sono rettilinei e due lati sono curvi (sostanzialmente definenti rispettive semicirconferenze).
Alternativamente, le protrusioni di aggancio 604 potrebbero presentare, in sezione, qualsivoglia forma tale da ingaggiare/disingaggiare la porzione di ingaggio 603a tramite la porzione di invito 603b.
Le protrusioni di aggancio 604 sono configurate per assumere una orientazione di sgancio o una orientazione di aggancio.
Nell?orientazione di sgancio, le protrusioni di aggancio 604 sono disposte in modo da presentare una loro dimensione principale perpendicolarmente disposta rispetto ad una dimensione trasversale della porzione di invito 603b (figura 4C). In tale situazione, le protrusioni di aggancio 604 possono sfilarsi dalla rispettiva porzione di ingaggio 603a.
Nell?orientazione di aggancio, le protrusioni di aggancio 604 sono impegnate tramite un collegamento di forma ad una rispettiva porzione di ingaggio 603a. In particolare, nell?orientazione di aggancio, le protrusioni di aggancio 604 sono disposte in modo da presentare la loro dimensione principale parallelamente disposta rispetto alla dimensione trasversale della porzione di invito 603b (figura 4A). In tale situazione, essendo la dimensione principale delle protrusioni di aggancio 604 maggiore rispetto alla dimensione trasversale delle rispettive porzioni di invito 603b, le protrusioni di aggancio 604 risultano impossibilitate a sfilarsi dalla rispettiva porzione di ingaggio 603a.
Secondo un ulteriore aspetto della presente descrizione, le protrusioni di aggancio 604 sono telescopiche. In particolare, le protrusioni di aggancio 604 sono mobili in scorrimento tra una posizione retratta, in cui sono retratte entro il corpo di ancoraggio 601 per disinserirsi dalla rispettiva sede di accoglimento 603, ed una posizione estratta, in cui sono almeno parzialmente estratte dal corpo di ancoraggio 601 per inserirsi entro la rispettiva sede di accoglimento 603.
Preferibilmente, le protrusioni di aggancio 604 sono tenute in posizione estratta da dei mezzi di contrasto, come ad esempio molle.
In uso, al momento di indossare lo zaino, l?utilizzatore agisce direttamente sulle protrusioni di aggancio 604 comprimendole in modo tale da consentire un inserimento del corpo di ancoraggio 601 entro il corpo ricevente 602.
L?azione sulle protrusioni di aggancio 604 pu? essere attuata manualmente dall?utilizzatore oppure mediante dei mezzi di attuazione configurati per agire, in seguito ad una attivazione da parte dell?utilizzatore, in modo da vincere l?azione dei mezzi di contrasto e portare le protrusioni di aggancio 604 dalla posizione estratta a quella retratta.
Una volta inserito il corpo di ancoraggio 601 entro il corpo ricevente 602, le protrusioni di aggancio 604 vengono rilasciate inserendosi entro rispettive sedi di accoglimento 603.
Al momento della rimozione dello zaino 300 da parte dell?utilizzatore, il meccanismo di sgancio comandato viene attivato e gli spallacci 301 vengono rilasciati dal giubbotto antiproiettile 100.
Lo zaino 300, sotto l?azione del suo peso, compie una rotazione in allontanamento dal pannello posteriore 100a del giubbotto antiproiettile 100. Durante tale rotazione, le protrusioni di aggancio 604 passano dall?orientazione di aggancio a quella sgancio. In tale situazione, le protrusioni di aggancio 604 ruotano entro la porzione di ingaggio 603a fino a che la loro dimensione principale risulta disposta parallelamente alla dimensione trasversale della porzione di invito 603b. In tale situazione, le protrusioni di aggancio 604 si sfilano, per gravit?, dalla porzione di ingaggio 603a attraverso la porzione di invito 6003b in modo da disingaggiare il corpo di ancoraggio 601 dal corpo ricevente 602 svincolando lo zaino 300 dalla cintura 500.
Con riferimento ora ad una ulteriore forma realizzativa, il corpo di ancoraggio 601 comprende una coppia di protrusioni di aggancio 604 sviluppantesi in allontanamento da una rispettiva porzione del corpo di ancoraggio 601 stesso e destinate ad inserirsi entro una corrispondente sede di accoglimento 603. In tale forma realizzativa, le protrusioni di aggancio 604 sono mobili in scorrimento tra una posizione retratta, in cui sono retratte entro il corpo di ancoraggio 601 per disinserirsi dalla rispettiva sede di accoglimento 603, ed una posizione estratta, in cui sono almeno parzialmente estratte dal corpo di ancoraggio 601 per inserirsi entro la rispettiva sede di accoglimento 603.
Preferibilmente, il corpo di ancoraggio 601 comprende inoltre mezzi di contrasto, ad esempio mezzi elastici, configurati per mantenere le protrusioni di aggancio 604 in posizione estratta.
Ancor pi? preferibilmente, il corpo di ancoraggio 601 comprende dei mezzi di attuazione configurati per agire, in seguito ad una attivazione da parte dell?utilizzatore, in modo da vincere l?azione dei mezzi di contrasto e portare le protrusioni di aggancio 604 dalla posizione estratta a quella retratta.
In una possibile forma realizzativa, i mezzi di attuazione possono essere operativamente connessi al sistema di attivazione in modo da essere comandati tramite l?elemento attivatore.
In uso dunque, quando lo zaino 300 viene connesso alla cintura 500, il corpo di ancoraggio 601 viene inserito, in seguito al passaggio delle protrusioni di aggancio 604 dalla posizione estratta a quella retratta, entro le sedi di accoglimento 603 del corpo ricevente 602.
In una possibile forma realizzativa, le pareti laterali 602b, 6002c del corpo ricevente 602 entrano in contatto con le protrusioni di aggancio 604 del corpo di ancoraggio 601 forzando quest?ultime a passare dalla posizione estratta a quella retratta. In tale situazione, grazie ai mezzi di contrasto, una volta allineate le protrusioni di aggancio 604 con le rispettive sedi di alloggiamento 603, le protrusioni di aggancio 604 sono spinte nuovamente nella posizione estratta ingaggiando il corpo di aggancio 601 al corpo ricevente 602.
Alternativamente, sono i mezzi di attuazione ad essere attivati per portare le protrusioni di aggancio 604 dalla posizione estratta a quella retratta e, una volta inserito il corpo di ancoraggio 601 entro il corpo ricevente 602, viceversa. Anche in questo caso l'utilizzatore pu? agire direttamente sulle protrusioni di aggancio 604 portandole nella posizione retratta al fine di accoppiarle al corpo ricevente 602 e gli spallacci 301 sono ingaggiati ai primi elementi di aggancio della prima coppia 200a in modo da completare la vestizione dell?utilizzatore mediante l?intero capo.
In tale situazione, lo zaino 300 risulta solidale alla cintura 500 ed al giubbotto antiproiettile 100 e gran parte del suo peso viene scaricato, tramite il dispositivo di accoppiamento 600, sulla cintura 500.
Nel momento in cui un rilascio rapido dello zaino 300 ? richiesto, l?utilizzatore attiva il meccanismo di sgancio comandato causando lo svincolamento degli spallacci 301 dal giubbotto antiproiettile 100. In tale situazione, lo zaino 300, sotto l?azione del suo peso, compie una rotazione in allontanamento dal pannello posteriore 100a del giubbotto antiproiettile 100. Durante tale rotazione, le protrusioni di aggancio 604 passano dalla posizione estratta a quella retratta in modo da consentire uno svincolamento dello zaino 300 dalla cintura 500 e quindi una separazione totale dello zaino 300 dal capo.
In particolare, ciascuna protrusione di aggancio 604 e la rispettiva sede di accoglimento 603 presentano rispettivi profili controsagomati a rampa. In questo modo, durante una rotazione del corpo di ancoraggio 601, causata dall?attivazione del dispositivo di sgancio comandato, la rampa di ciascuna protrusione di aggancio 604 scivola lungo il profilo della rispettiva sede di accoglimento 603 venendo progressivamente spinta nella posizione ritratta.
In tale forma realizzativa, il corpo di aggancio 601 ? quindi mobile in rototraslazione in modo tale da inserire e disinserire le protrusioni di aggancio 604 dalla rispettiva sede di accoglimento 603.
Infatti, quando lo zaino 300, sotto l?azione del suo peso, compie una rotazione in allontanamento dal pannello posteriore 100a del giubbotto antiproiettile 100, le protrusioni di aggancio 604 rototraslano entro le sedi di accoglimento 603 in modo da consentire uno svincolamento dello zaino 300 dalla cintura 500 e quindi una separazione totale dello zaino 300 dal capo.
Secondo un aspetto della presente invenzione, l?attivazione del dispositivo di sgancio comandato provoca una separazione dei soli spallacci 301 (e dunque dello zaino 300) dal giubbotto antiproiettile 100.
In questo contesto in seguito all?attivazione del dispositivo di sgancio lo zaino si distacca dalla schiena dell?utilizzatore sotto l?effetto della sua forza peso ed essendo ancora vincolato alla cintura 500 ruota attorno al corpo di ancoraggio 601.
Tale rotazione determina secondo le modalit? sopra lo sgancio del corpo di ancoraggio 601 dal corpo ricevente 603 e dunque lo zaino 300 risulta essere completamente svincolato dal giubbotto antiproiettile 100 e dalla cintura 50, permettendo quindi all?utilizzatore di farlo cadere a terra in maniera rapida ed efficiente.
Alternativamente, l?attivazione del dispositivo di sgancio comandato pu? provocare attivamente sia la separazione degli spallacci 301 (e dunque dello zaino 300) dal giubbotto antiproiettile 100 e sia lo sgancio del corpo di ancoraggio 601 dal corpo ricevente 603 (e dunque dello zaino 300 dalla cintura 500) per esempio agendo sulle protrusioni di aggancio 604.
In particolare, in tale contesto ? presente l?elemento attivatore che risulta quindi essere operativamente connesso non solo al meccanismo di sgancio comandato, ma anche al dispositivo di accoppiamento 600.
L?elemento attivatore ? quindi attivabile manualmente dall?operatore per disattivare il dispositivo di accoppiamento 600 disaccoppiando lo zaino 300 dalla cintura 500.
In altre parole, agendo sull?elemento attivatore viene attivato anche il passaggio delle protrusioni di aggancio 604 dalla posizione estratta alla posizione retratta in modo da consentire un disaccoppiamento attivo, diretto, immediato e contemporaneo dello zaino 300 dalla cintura 500 e dal giubbotto antiproiettile 100.
Ne consegue che in accordo con questa possibile alternativa il sistema di attivazione agisce sia sul meccanismo di sgancio comandato che sul dispositivo di accoppiamento, in modo tale da disaccoppiare contemporaneamente gli spallacci 301 dal giubbotto antiproiettile 100 e il corpo di ancoraggio 301 dal corpo ricevente 603.
Grazie alle caratteristiche sopra descritte ed approfondite, la presente invenzione raggiunge gli scopi preposti eliminando gli inconvenienti emersi dall?arte nota.
Il meccanismo di sgancio comandato consente infatti all?utilizzatore di sganciare lo zaino dal giubbotto antiproiettile in maniera comoda e veloce. Il meccanismo di sgancio comandato consente inoltre all?utilizzatore di sganciare lo zaino dal giubbotto antiproiettile anche se l?utilizzatore ? impossibilitato ad utilizzare entrambe le mani.
Il dispositivo di accoppiamento consente di sganciare lo zaino dalla cintura in modo efficace e semplice.
La cooperazione tra il meccanismo di sgancio comandato e il dispositivo di accoppiamento consente uno sgancio totale e sicuro dello zaino dal giubbotto antiproiettile anche, e specialmente, nel caso in cui lo zaino presenti un peso considerevole.

Claims (15)

RIVENDICAZIONI
1. Capo indossabile ad uso militare comprendente:
- un giubbotto antiproiettile (100) comprendente un pannello posteriore (100a), un pannello anteriore (100b) ed una coppia di pannelli laterali (100c) sviluppantesi tra il pannello posteriore (100a) ed un rispettivo pannello anteriore (100b);
- una prima coppia di primi elementi di accoppiamento (200a) posizionati sul pannello anteriore (100b) ed una seconda coppia di primi elementi di accoppiamento (200b) posizionati sul pannello anteriore (100b);
- uno zaino (300) comprendente una coppia di spallacci (301) ciascuno presentante una prima estremit? (301a) accoppiata ad uno schienale (302) di detto zaino (300) ed una seconda estremit? (301b) dotata di un secondo elemento di accoppiamento (400a) reversibilmente ingaggiabile ad un rispettivo primo elemento di accoppiamento di detta prima coppia (200a) per collegare detto zaino (300) al giubbotto antiproiettile (100), detti primo e secondo elemento di accoppiamento (200a, 400a) essendo configurati per definire un meccanismo di sgancio comandato attivabile per rilasciare detto zaino (300) da detto giubbotto antiproiettile (100);
- una cintura (500) dotata di una coppia di tiranti di connessione (501) ciascuno configurato per collegare reversibilmente detta cintura (500) ad un rispettivo primo elemento di accoppiamento di detta seconda coppia (200b);
- un dispositivo di accoppiamento (600) attivo tra detto zaino (300) e detta cintura (500) per mantenere lo zaino (300) applicato alla cintura (500) e per rilasciare detto zaino (300) dalla cintura (500) in seguito ad un azionamento di detto meccanismo di sgancio comandato.
- un mezzo di attacco (700), preferibilmente un mezzo di attacco elastico e flessibile, configurato per connettere reversibilmente un bordo inferiore (100?) di detto giubbotto antiproiettile (100) a detta cintura (500).
2. Capo secondo la rivendicazione 1, in cui detto dispositivo di accoppiamento definisce un punto di cerniera per consentire una movimentazione in rotazione di detto zaino (300) in allontanamento dal giubbotto antiproiettile (100) quando detto meccanismo di sgancio comandato ? attivato.
3. Capo secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui il meccanismo di sgancio comandato ? realizzato nella forma di una fibbia a clip o a scatto in cui preferibilmente detto primo elemento di accoppiamento (200a) definisce uno tra il rebbio e il telaio di detta fibbia mentre il secondo elemento di accoppiamento (400a) definisce l?altro tra il rebbio e il telaio di detta fibbia.
4. Capo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto meccanismo di sgancio comandato ? attivabile manualmente ed in maniera diretta da un utilizzatore avente le mani operativamente in presa su detti primo e secondo elemento di accoppiamento (200a, 400a).
5. Capo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 1 a 3, comprendente un sistema di attivazione di detto meccanismo di sgancio comandato, il sistema di attivazione comprendendo un elemento attivatore, preferibilmente una leva o un cordino, operativamente connesso a detto meccanismo di sgancio comandato e attivabile manualmente da un operatore per rilasciare lo zaino (300) dal giubbotto antiproiettile (100).
6. Capo secondo la rivendicazione 5, in cui l?elemento attivatore ? operativamente connesso anche al dispositivo di accoppiamento (600), detto elemento attivatore essendo attivabile manualmente dall?operatore per disattivare detto dispositivo di accoppiamento (600) disaccoppiando lo zaino (300) dalla cintura (500).
7. Capo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto dispositivo di accoppiamento (600) comprende un corpo di ancoraggio (601), solidale allo schienale (302) di detto zaino (300) e posizionato in prossimit? di un bordo inferiore (302a) di detto schienale (302), ed un corpo ricevente (602) solidale a detta cintura (500) e definente un alloggiamento per detto corpo di ancoraggio (601), il corpo ricevente (602) comprendendo:
-una parete di base (602a) configurata per ingaggiare detta cintura (500); - una prima parete laterale (602b) sviluppantesi in allontanamento da detta parete di base (602a) lungo una direzione trasversale a detta parete di base (602a);
- una seconda parete laterale (602c) contrapposta a detta prima parete laterale (602b) e sviluppantesi in allontanamento da detta parete di base (602a) lungo una direzione trasversale a detta parete di base (602a); la prima e la seconda parete laterale (602b, 602c) essendo dotate ciascuna di una sede di accoglimento (603) configurata per alloggiare una rispettiva porzione di detto corpo di ancoraggio (601).
8. Capo secondo la rivendicazione 7, in cui ciascuna sede di accoglimento (603) presenta una porzione di ingaggio (603a) ed una porzione di invito (603b) ed in cui il corpo di ancoraggio (601) comprende una coppia di protrusioni di aggancio (604) sviluppantesi in allontanamento da una rispettiva porzione di detto corpo di ancoraggio (601), dette protrusioni di aggancio (604) essendo configurate per assumere una orientazione di aggancio, in cui le protrusioni di aggancio (604) sono impegnate tramite un collegamento di forma ad una rispettiva porzione di ingaggio (603a), o una orientazione di sgancio, in cui le protrusioni di aggancio (604) disingaggiano la rispettiva sede di accoglimento (603) scorrendo attraverso la rispettiva porzione di invito (603b).
9. Capo secondo la rivendicazione 7 o la rivendicazione 8, in cui dette protrusioni di aggancio (604) sono mobili in scorrimento tra una posizione retratta, in cui sono retratte entro il corpo di ancoraggio (601) per disinserirsi dalla rispettiva sede di accoglimento (603), ed una posizione estratta, in cui sono almeno parzialmente estratte dal corpo di ancoraggio (601) per inserirsi entro la rispettiva sede di accoglimento (603), il corpo di ancoraggio (601) comprendendo mezzi di contrasto, preferibilmente mezzi elastici, configurati per mantenere dette protrusioni di aggancio (604) in posizione estratta.
10. Capo secondo la rivendicazione 9 quando dipende dalla rivendicazione 6, in cui ciascuna protrusione di aggancio (604) e la rispettiva sede di accoglimento (603) presentano rispettivi profili controsagomati a rampa, in modo tale che durante una rotazione del corpo di ancoraggio (601) ciascuna protrusione di aggancio (604) scivola lungo il profilo della rispettiva sede di accoglimento scorrendo progressivamente nella posizione ritratta.
11. Capo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente una piastra di protezione reversibilmente ingaggiabile al pannello anteriore (100b).
12. Capo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il pannello anteriore (100b) comprende una pettorina reversibilmente accoppiabile ai pannelli laterali (100c) e posteriore (100a) del giubbotto antiproiettile (100).
13. Capo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 1 a 11, in cui il pannello anteriore (100b) comprende due porzioni accoppiate a rispettivi pannelli laterali (100c) e reciprocamente avvicinabili per definire una configurazione di chiusura del giubbotto antiproiettile (100) ed in cui il capo comprende mezzi di chiusura applicati alle porzioni del pannello anteriore (100b) e configurati per mantenere, in detta configurazione chiusura, le porzioni del pannello anteriore (100b) in contatto reciproco, preferibilmente i mezzi di chiusura comprendendo una chiusura a strappo.
14. Capo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i tiranti di connessione (501) occupano posizioni simmetriche rispetto ad un asse di simmetria (X) verticale di detto capo.
15. Capo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un esoscheletro per gli arti inferiori reversibilmente collegabile a detta cintura (500), detto esoscheletro essendo del tipo passivo o attivo.
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