IT202100014942A1 - Impianto e metodo di trattamento antiparassitario per coltivazioni o ambienti. - Google Patents

Impianto e metodo di trattamento antiparassitario per coltivazioni o ambienti. Download PDF

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Flavio Frigo
Alessandro Longo
Patrizio Marcon
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Team Energy Tech S R L
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    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01MCATCHING, TRAPPING OR SCARING OF ANIMALS; APPARATUS FOR THE DESTRUCTION OF NOXIOUS ANIMALS OR NOXIOUS PLANTS
    • A01M1/00Stationary means for catching or killing insects
    • A01M1/22Killing insects by electric means
    • A01M1/226Killing insects by electric means by using waves, fields or rays, e.g. sound waves, microwaves, electric waves, magnetic fields, light rays

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Description

IMPIANTO E METODO DI TRATTAMENTO ANTIPARASSITARIO PER COLTIVAZIONI
O AMBIENTI
DESCRIZIONE
Campo tecnico dell?invenzione
La presente invenzione si riferisce al campo tecnico dei trattamenti antiparassitari. Pi? in particolare, la presente invenzione riguarda un impianto e un metodo per il trattamento antiparassitario di coltivazioni, ad esempio frutteti, vigneti e simili, oppure ambienti aperti o chiusi, ad esempio magazzini di stoccaggio di frutta, ambienti domestici, depositi, e simili.
Stato della tecnica anteriore all?invenzione
Con particolare riferimento alle coltivazioni, sin dal loro primo sviluppo, le piante ed i frutti sono soggetti ad avversit? di natura parassitaria, causate da organismi viventi, ad esempio batteri, muffe, acari, virus, insetti, funghi, ecc.
La presenza di parassiti in una coltivazione danneggia il raccolto, determinando quindi perdite di produzione e di reddito per l?agricoltore.
Per combattere, prevenire o curare le infezioni causate alle coltivazioni dai parassiti, si ricorre tipicamente all?uso di prodotti fitosanitari, detti anche pesticidi, fitofarmaci o agrofarmaci.
I prodotti fitosanitari sono composti inorganici, organici naturali e di sintesi, i quali, in relazione al loro bersaglio e alla modalit? di azione, si distinguono in antiparassitari, quali ad esempio battericidi, insetticidi, acaricidi, nematocidi, molluschicidi, rodenticidi, anticrittogamici e fungicidi, diserbanti, repellenti, fitoregolatori, i quali modificano i processi biologici delle piante, e modificatori, ad esempio trappole a feromoni, i quali cambiano il comportamento degli insetti nocivi. I prodotti fitosanitari possono essere usati in agricoltura sia in pieno campo che in serra. L?uso massiccio e continuo di prodotti fitosanitari presenta tuttavia una serie di inconvenienti. In primo luogo, l?uso intenso di prodotti fitosanitari genera nei parassiti fenomeni di resistenza, a seguito dei quali i parassiti sviluppano meccanismi di insensibilit? o inattivazione verso i prodotti utilizzati per debellarli. Si tratta quindi di una vera e propria selezione, che permette alle popolazioni di parassiti di raggiungere elevate densit? in poco tempo.
Inoltre, l?uso prolungato di prodotti fitosanitari pu? causare fenomeni di tossicit? sulla micro-, meso- e macro-fauna. In particolare, in questi ultimi anni si ? assistito ad una diminuzione di api e di altri insetti impollinatori, e pi? in generale di molti vertebrati e invertebrati nemici naturali delle specie infestanti.
I prodotti fitosanitari impattano anche sulle propriet? fisiche e chimiche del terreno. Alcuni residui, inoltre, possono contaminare le acque superficiali e sotterranee, con ulteriori effetti pericolosi sull?intero ecosistema. Infatti, una volta erogati nelle coltivazioni, i prodotti fitosanitari vengono in parte assorbiti dalle piante per contatto diretto con le foglie, i fiori e i frutti. La porzione di prodotto che non viene assorbita, viene in parte degradata dai raggi UV del sole ed in parte vaporizzata nell?atmosfera ed inglobata nelle nuvole, per poi ricadere sul terreno sotto forma di pioggia. In particolare, la porzione di prodotto che ritorna sotto forma di pioggia penetra nel terreno e raggiunge in parte le radici delle coltivazioni ed in parte le falde acquifere, confluendo nei fiumi e nei laghi.
Da quanto sopra esposto, si comprende come l?uso massiccio di pesticidi in agricoltura rappresenti una minaccia non solo per l?uomo ma per l?intero ecosistema.
Nel tentativo di porre un freno a questo problema, e ridurre i rischi derivanti dall?uso dei prodotti fitosanitari, negli ultimi anni sono state emanate diverse Direttive Comunitarie, le quali definiscono una serie di limiti alle concentrazioni di prodotti fitosanitari nella frutta e nei vegetali, nei cereali e anche nei prodotti di origine animale.
Inoltre, l?OMS (Organizzazione Mondiale della Sanit?) mette in guardia sull?utilizzo dei prodotti fitosanitari, in quanto, oltre ad essere fonte di innumerevoli allergie alimentari, sono potenzialmente cancerogeni per il sistema respiratorio, il sistema circolatorio e per la pelle, esposta ai raggi UV del sole.
In alternativa ai prodotti fitosanitari, ? stato sviluppato un sistema di agricoltura biologica, il quale consiste in un tipo di agricoltura che sfrutta la naturale fertilit? del suolo, favorendola con interventi limitati, escludendo l'utilizzo di prodotti di sintesi e di organismi geneticamente modificati (OGM). Tale sistema di agricoltura biologica ? tuttavia svantaggioso in quanto prevede ingenti interventi manuali ed elevati costi di gestione.
Altri sistemi per il trattamento antiparassitario di coltivazioni o ambienti prevedono sistemi ad ultrasuoni, sistemi a luce UV, sistemi ad emissione di aromi, sistemi ad emissione di microvibrazioni e sistemi ad endoterapia.
I sistemi di trattamento antiparassitario ad ultrasuoni possono essere utilizzati come sensori di presenza nelle aree di una coltivazione da erogare con prodotti fitosanitari, per migliorare la distribuzione dei prodotti fitosanitari, limitandone quindi la dispersione nell?ambiente. In alternativa oppure in aggiunta, i sistemi di trattamento antiparassitario ad ultrasuoni possono essere utilizzati per emettere onde ultrasoniche, tali da disturbare determinate famiglie di parassiti. Quest?ultima applicazione si ? tuttavia dimostrata scarsamente efficace.
I sistemi di trattamento antiparassitario a luce UV emettono impulsi luminosi tali da disturbare i parassiti presenti nelle coltivazioni oppure attirarli in trappole.
I sistemi ad aromi si basano sulla dispersione, nelle coltivazioni, di principi attivi naturali in grado di creare confusione sessuale nei feromoni dei parassiti.
I sistemi ad emissione di micro-vibrazioni si basano sull?emissione di onde vibrazionali simili a quelle emesse da un parassita femmina per attirare a s? un parassita maschio, ci? al fine di creare confusione sessuale. Infatti, il parassita maschio non trova pi? la femmina con conseguente limitazione della capacit? riproduttiva.
I sistemi ad endoterapia si basano sul principio secondo cui, introducendo una sostanza caratterizzata da propriet? sistemiche direttamente nel tronco di una pianta, la sostanza si ridistribuisce nella chioma della pianta attraverso il tessuto vascolare.
Ciascuno dei sopra citati sistemi di trattamento antiparassitario noti presenta tuttavia alcuni inconvenienti.
I sistemi di trattamento antiparassitario ad ultrasuoni risultano nocivi per la salute dell?uomo e causano danni ambientali. Essi sono inoltre costosi, applicabili a poche tipologie di parassiti e conseguono risultati limitati.
I sistemi di trattamento antiparassitario a luce UV, ad aromi e a micro-vibrazioni sono costosi, applicabili a poche tipologie di parassiti e conseguono risultati limitati.
Infine, i sistemi di trattamento antiparassitario ad endoterapia, sebbene possano rappresentare una soluzione per il controllo di alcuni parassiti in ambiente urbano, risultano anch?essi molto costosi e di difficile applicazione perch? non sempre la pianta recepisce l?introduzione di liquidi nel suo tessuto vascolare.
Sommario dell?invenzione
Scopo principale della presente invenzione ? dunque quello di rendere disponibili un impianto ed un metodo per il trattamento antiparassitario di coltivazioni o ambienti, configurati per essere non invasivi per l?ecosistema n? pericolosi per la salute dell?uomo e degli animali, e quindi completamente ecologici.
Un altro scopo della presente invenzione ? quello di rendere disponibili un impianto ed un metodo di trattamento antiparassitario di coltivazioni o ambienti, configurati per essere operativi nell?arco di un?intera giornata ed in presenza di qualsiasi condizione meteorologica.
Un altro scopo della presente invenzione ? quello di rendere disponibile un impianto di trattamento antiparassitario di coltivazioni o ambienti, il quale risulti semplice nell?utilizzo e richieda minima manutenzione.
Un altro scopo della presente invenzione ? quello di rendere disponibili un impianto ed un metodo di trattamento antiparassitario di coltivazioni o ambienti, i quali siano efficaci contro un numero elevato di parassiti.
Ancora un altro scopo della presente invenzione ? quello di rendere disponibili un impianto ed un metodo di trattamento antiparassitario di coltivazioni o ambienti, in grado di agire selettivamente contro i parassiti dannosi per una particolare coltivazione o ambiente, senza quindi impattare su insetti utili, quali ad esempio api o coccinelle.
Non ultimo scopo della presente invenzione ? quello di rendere disponibile un impianto di trattamento antiparassitario di coltivazioni o ambienti, il quale presenti costi di realizzazione e di esercizio competitivi.
Questi ed altri scopi, che appariranno meglio nel seguito della presente descrizione, vengono raggiunti da un impianto e da un metodo secondo le rivendicazioni indipendenti 1 e 13. Caratteristiche preferite dell?impianto e del metodo di trattamento antiparassitario di coltivazioni o ambienti sono riportate nelle rivendicazioni dipendenti.
In un suo primo aspetto, l?invenzione riguarda dunque un impianto di trattamento antiparassitario di coltivazioni o ambienti comprendente:
- un emettitore di segnali elettromagnetici; e
- un?unit? di controllo elettronico, a cui ? collegato operativamente il suddetto emettitore. Tale unit? di controllo elettronico ? configurata per comandare l?emettitore. In base ai segnali di comando ricevuti dall?unit? di controllo elettronico, l?emettitore emette, in successione o simultaneamente, una pluralit? di cicli di segnali elettromagnetici aventi almeno una frequenza selezionabile, ciclo per ciclo, in funzione della tipologia di coltivazione o ambiente da trattare o del parassita da debellare.
Grazie a questa combinazione di caratteristiche, in particolare grazie all?impiego di cicli di segnali elettromagnetici selezionabili in frequenza, ? possibile emettere, in funzione del parassita da debellare, segnali elettromagnetici in grado di degenerare la struttura molecolare del parassita e quindi impedire la sua proliferazione nelle coltivazioni o negli ambienti, salvaguardando al contempo l?ambiente circostante.
L?uso di segnali elettromagnetici per il trattamento antiparassitario consente, vantaggiosamente, di abbattere i costi di produzione, eliminando spese per l?acquisto di prodotti fitosanitari, macchinari ed attrezzature per irrorare le coltivazioni o sanificare gli ambienti. Ancora, grazie alla totale assenza di veleni, l?impianto ed il metodo di trattamento antiparassitario secondo l?invenzione non inquinano l?ambiente n? alterano l?ecosistema e la salute dell?uomo o degli animali ? completamente salvaguardata.
Ancora, i segnali elettromagnetici, grazie alla loro natura, riescono ad agire anche sotto la vegetazione, nel terreno o all?interno delle piante, il che accresce, vantaggiosamente, l?efficienza del trattamento antiparassitario.
Infine, grazie all?impiego di segnali elettromagnetici, in sostituzione dei prodotti fitosanitari, l?impianto di trattamento antiparassitario secondo l?invenzione non richiede, vantaggiosamente, interventi chimici e di disinfestazione nelle coltivazioni o negli ambienti infestati dai parassiti successivamente al trattamento, interventi potenzialmente nocivi per gli operatori e per l?ambiente. Preferibilmente, i suddetti cicli di segnali elettromagnetici hanno durata selezionabile in funzione della tipologia di coltivazione o ambiente da trattare o del parassita da debellare.
In una forma di realizzazione, i suddetti cicli di segnali elettromagnetici sono separati da un intervallo di tempo avente durata selezionabile in funzione della tipologia di coltivazione o ambiente da trattare o del parassita da debellare.
In una forma di realizzazione, la frequenza dei segnali elettromagnetici emessi dall?emettitore ? variabile da 50 KHz a 25.000 KHz, preferibilmente da 50 KHz a 3.000 KHz.
In una forma di realizzazione, i segnali elettromagnetici emessi dall?emettitore hanno un?ampiezza massima pari a circa 9 Vol.
In una forma di realizzazione, l?emettitore genera un campo elettrico di 60 V/m ed un campo magnetico di 0,25 ?T.
In una forma di realizzazione, i segnali elettromagnetici emessi dall?emettitore sono onde elettromagnetiche aventi forma d?onda impulsiva, ad esempio onde quadre, preferibilmente con offset positivo.
In una forma di realizzazione, l?impianto pu? comprende almeno un ripetitore operativamente collegato all?unit? di controllo elettronico e posizionato all?interno di un?area della coltivazione o dell?ambiente da trattare. Il suddetto almeno un ripetitore ? atto a ricevere ed amplificare i segnali elettromagnetici emessi dall?emettitore.
In una forma di realizzazione, l?impianto comprendente inoltre almeno un sensore di segnali elettromagnetici, collegato operativamente all?unit? di controllo elettronico e configurato per rilevare la presenza di segnali elettromagnetici. L?almeno un sensore ? atto a trasmettere all?unit? di controllo elettronico almeno un segnale di feedback, indicativo dei segnali elettromagnetici emessi dall?emettitore.
In una forma di realizzazione, l?almeno un sensore di segnali elettromagnetici ? posizionato in prossimit? di un perimetro della coltivazione o dell?ambiente di trattare.
In una forma di realizzazione, l?unit? di controllo elettronico comprende una memoria, in cui ? memorizzato almeno un programma di trattamento antiparassitario, ciascun programma comprendendo parametri operativi quali tempo di inizio e fine del trattamento, frequenza/e del segnale elettromagnetico da emettere, numero di segnali elettromagnetici da emettere, durata di ciascun segnale elettromagnetico ed intervallo di tempo tra segnali elettromagnetici successivi. In una forma di realizzazione, l?unit? di controllo elettronico ? controllabile da un dispositivo di controllo remoto, ad esempio uno smartphone dotato di un?applicazione oppure un tablet, un computer portatile o un dispositivo dedicato dotato di un programma per elaboratore, attraverso il quale un utente dell?impianto pu? selezionare un programma di trattamento associato alla coltivazione o ambiente da trattare o al parassita da debellare.
In un suo secondo aspetto, l?invenzione riguarda un metodo di trattamento antiparassitario di coltivazioni o ambienti condotto utilizzando un impianto come sopra definito, il metodo comprendendo le fasi di:
- selezionare, tramite l?unit? di controllo elettronico o, eventualmente, il dispositivo di controllo remoto, un programma di trattamento antiparassitario in funzione della tipologia di coltivazione o ambiente da trattare o del parassita da debellare;
- emettere, tramite l?emettitore, una pluralit? di cicli di segnali elettromagnetici, in successione o simultaneamente, i segnali elettromagnetici avendo almeno una frequenza selezionabile secondo il programma di trattamento antiparassitario selezionato; e
- se necessario, amplificare, tramite l?almeno un ripetitore, i segnali elettromagnetici emessi dall?emettitore.
In una forma di attuazione, il metodo comprende un?ulteriore fase di rilevare, tramite almeno un sensore di segnale elettromagnetico, la presenza e la qualit? dei segnali elettromagnetici emessi dall?emettitore ed eventualmente amplificati dai ripetitori.
In una forma di attuazione, la frequenza dei segnali elettromagnetici emessi dall?emettitore ed amplificati dai ripetitori ? variabile da 50 KHz a 25.000 KHz, preferibilmente da 50 KHz a 3.000 KHz.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente dalla seguente descrizione dettagliata di sue forme di realizzazione preferite, fatta qui di seguito, a titolo indicativo e non limitativo, con riferimento ai disegni allegati. Nei disegni:
- la Figura 1 ? una vista schematica di un impianto di trattamento antiparassitario di coltivazioni o ambienti secondo una forma di realizzazione preferita dell?invenzione;
- la Figura 2 ? un diagramma di flusso delle varie fasi del metodo di trattamento antiparassitario di coltivazioni o ambienti secondo la presente invenzione;
- la Figura 3 ? un grafico che illustra i cicli di segnali elettromagnetici applicati a tre campioni di Escherichia Coli in un primo esempio sperimentale di trattamento antiparassitario; - la Figura 4 ? un grafico che illustra i cicli di segnali elettromagnetici applicati a tre campioni di Escherichia Coli in un secondo esempio sperimentale di trattamento antiparassitario; e
- la Figura 5 ? un grafico che illustra i cicli di segnali elettromagnetici applicati a tre campioni di Erwinia Amylovora in un terzo esempio sperimentale di trattamento antiparassitario. Descrizione dettagliata di forme di realizzazione preferite dell?invenzione
Con riferimento alla Figura 1, in essa viene illustrato un impianto di trattamento antiparassitario di coltivazioni o ambienti secondo una forma di realizzazione preferita della presente invenzione. L?impianto, indicato in generale con il numero di riferimento 100, comprende un emettitore 10 di segnali elettromagnetici.
Preferibilmente, l?impianto 100 comprende almeno un ripetitore 20, pi? preferibilmente una pluralit? di ripetitori 20 opportunamente distribuiti all?interno di un?area A della coltivazione o ambiente da trattare e configurati per ricevere ed amplificare i segnali elettromagnetici emessi dall?emettitore 10.
I segnali elettromagnetici emessi dall?emettitore 10, eventualmente amplificati dai ripetitori 20, hanno una frequenza variabile da 50 KHz a 25.000 KHz, pi? preferibilmente da 50 KHz a 3.000 KHz. ? stato infatti osservato, che frequenze tra 50 KHz a 330 KHz consentono di debellare le muffe, frequenze da 300 KHz a 530 KHz consentono di debellare i batteri e i virus, frequenze da 500 KHz a 980 KHz consentono di debellare gli acari, frequenze da 850 KHz a 1.500 KHz consentono di debellare gli insetti e frequenze da 1.200 KHz a 9.000 KHz consentono di debellare i piccoli animali, ad esempio i roditori. Ci? ? dovuto al fatto che segnali elettromagnetici aventi le particolari frequenze sopra indicate sono in grado di degenerare la struttura molecolare del particolare parassita e quindi impedirne la proliferazione, creando un effetto di risonanza nel legame RNA delle proprie cellule.
I segnali elettromagnetici emessi dall?emettitore 10 non vengono, vantaggiosamente, percepiti dall?uomo e sono lontani dai segnali elettromagnetici pericolosi per l?integrit? degli animali. Infatti, le frequenze udibili dell?uomo vanno da 20 Hz a 25.000 Hz (20 KHz), mentre, per esempio, quelle udibili da un gatto vanno da 50 Hz a 30.000 Hz (30KHz).
I segnali elettromagnetici hanno preferibilmente un?ampiezza massima pari ad 9 Volt.
Preferibilmente, l?emettitore 10 genera un campo elettrico di 60 V/m ed un campo magnetico di 0,25 ?T.
Preferibilmente, i suddetti cicli di segnali elettromagnetici hanno durata selezionabile in funzione della tipologia di coltivazione o ambiente da trattare o del parassita da debellare.
In alcuni casi, i suddetti cicli di segnali elettromagnetici sono separati da un intervallo di tempo avente durata selezionabile in funzione della tipologia di coltivazione o ambiente da trattare o del parassita da debellare.
Preferibilmente, i segnali elettromagnetici sono onde elettromagnetiche impulsive (onde quadre), pi? preferibilmente con off-set positivo.
L?emettitore 10 ed, eventualmente, i ripetitori 20 sono collegati operativamente ad un?unit? di controllo elettronico 40 (ad esempio un computer), preferibilmente dotata di una memoria 42, al cui interno sono memorizzati uno o pi? programmi T1, T2, ?, Tn di trattamento antiparassitario. In particolare, ciascun programma di trattamento T1, T2, ?, Tn ? associato alla coltivazione (ad esempio un vigneto) o ambiente (ad esempio un magazzino di stoccaggio mele) da trattare o al parassita da debellare e comprende i seguenti parametri operativi: tempo di inizio e fine del trattamento, frequenza/e del segnale elettromagnetico da emettere, numero di segnali elettromagnetici da emettere, durata di ciascun segnale elettromagnetico ed intervallo di tempo tra segnali elettromagnetici successivi.
Preferibilmente, l?impianto 100 comprende inoltre uno o pi? sensori 30 di onde elettromagnetiche, i quali sono opportunamente distribuiti nella coltivazione o ambiente da trattare, precisamente in prossimit? di un suo perimetro P.
I sensori 30 di onde elettromagnetiche sono collegati operativamente all?unit? di controllo elettronico 40 e configurati per rilevare la totale copertura del segnale elettromagnetico microbicida all?interno dell?area A da trattare. Essi consentono quindi di verificare il corretto funzionamento dell?emettitore 10 e dei ripetitori 20. I sensori 30 di onde elettromagnetiche sono anche configurati per trasmettere un segnale di feedback all?unit? di controllo elettronico 40. Preferibilmente, ? possibile prevedere un dispositivo di controllo remoto, ad esempio uno smartphone 50 dotato di un?applicazione attraverso la quale un utente U pu? selezionare un programma di trattamento T1, T2, ?, Tn associato alla coltivazione o ambiente da trattare o al parassita da debellare e comandare l?unit? di controllo elettronico 40 affinch? attivi i componenti dell?impianto 100.
In alternativa allo smartphone 50 ? possibile utilizzare qualsiasi altro dispositivo portatile intelligente adatto allo scopo, ad esempio un tablet, un computer portatile o un dispositivo dedicato, dotati di un opportuno programma per elaboratore.
Con riferimento alla Figura 2, verr? ora descritto un metodo di trattamento antiparassitario di una coltivazione o di un ambiente condotto utilizzando l?impianto 100 sopra descritto ed illustrato in Figura 1.
Il metodo inizia con una fase S1, in cui l?utilizzatore U, utilizzando l?unit? di controllo elettronico 40 oppure il dispositivo di controllo remoto 50 collegato operativamente all?unit? di controllo elettronico 40, seleziona un programma T1, T2, ?, Tn di trattamento antiparassitario in funzione della coltivazione o ambiente da trattare o del parassita da debellare. In particolare, selezionando un programma di trattamento antiparassitario, l?utilizzatore U seleziona, in funzione della coltivazione o ambiente da trattare o del parassita da debellare, parametri operativi quali tempo di inizio e fine del trattamento, frequenza/e del segnale elettromagnetico da emettere, numero di segnali elettromagnetici da emettere, durata di ciascun segnale elettromagnetico ed intervallo di tempo tra segnali elettromagnetici successivi. In alternativa, l?utilizzatore U pu? acquistare, ad esempio sottoscrivendo un abbonamento annuale, una serie di programmi di trattamento antiparassitario, i quali sono stati certificati ed omologati con i parametri operativi relativi ai parassiti da debellare di suo interesse.
Alla fase S1 segue una fase S2, in cui l?unit? di controllo elettronico 40 comanda l?emettitore 10 affinch? emetta successivi o simultanei cicli di segnali elettromagnetici di disturbo antiparassitario secondo i parametri operativi associati al programma di trattamento T1, T2, ?, Tn precedentemente selezionato. Nel caso di cicli simultanei di segnali elettromagnetici, questi possono essere emessi per un determinato tempo ad intervalli prestabiliti, formando cos? un set di segnali elettromagnetici.
Alla fase S2 segue preferibilmente una fase S3, in cui l?unit? di controllo elettronico 40 comanda uno o pi? ripetitori 20, a seconda dell?estensione dell?area A da trattare, affinch? amplifichino il segnale elettromagnetico di disturbo antiparassitario emesso dall?emettitore 10.
Alla fase S2 segue preferibilmente una fase S4 in cui l?unit? di controllo elettronico 40 dialoga con uno o pi? sensori 30 di segnale elettromagnetico, a seconda dell?estensione dell?area A da trattare, affinch? verifichino il corretto funzionamento dell?emettitore 10 e dei ripetitori 20 e trasmettano un segnale di feedback all?unit? di controllo elettronico 40.
Al termine delle fasi S3 ed S4, l?utente U dell?impianto 100 verifica se, a seguito del trattamento antiparassitario, i parassiti sono stati debellati. In caso affermativo, il metodo termina altrimenti, in caso negativo, si pu? procedere a riposizionare i ripetitori 20 e dalla fase S6 il metodo ritorna alla fase S2.
ESEMPIO 1
Nell?esempio che segue, tre batterie di campioni di batteri di Escherichia coli (E. coli), inseriti in tubicini contenenti una soluzione liquida, sono stati sottoposti a tre cicli, in successione, di trattamento antiparassitario, ciascuno comprendente quattro segnali elettromagnetici a frequenze crescenti. La durata di un ciclo era di 21 minuti. In pratica ogni frequenza veniva ripetuta con un intervallo di 21 minuti.
La Figura 3 mostra graficamente, per ciascun ciclo, la frequenza, in funzione del tempo, dei quattro segnali elettromagnetici che lo compongono.
I tre cicli di trattamento sono stati condotti ad una temperatura ambiente di circa 20?C. Ciascun segnale elettromagnetico aveva una durata di 7 minuti.
Nella tabella 1 riportata qui di seguito, per ciascuno dei quattro segnali elettromagnetici dei tre cicli di trattamento, vengono riportati i parametri operativi, ossia: orario di inizio, orario di fine, frequenza, durata e numero di ripetizioni.
Tabella 1
Nella Tabella 2 che segue sono riportati i risultati ottenuti sui tre campioni in termini di concentrazione cellulare di batteri, in assenza ed in presenza di trattamento antiparassitario.
Tabella 2
A seguito di trattamento con i cicli di segnali elettromagnetici sopra descritti, ? stato quindi osservato un significativo rallentamento della crescita batterica. La concentrazione di batteri di E. coli passava, infatti, da 8,98 ? 0,01 (log10 CFU/mL), in assenza di trattamento antiparassitario, a 0,33 ? 0,16 (log10 CFU/mL), in presenza di trattamento antiparassitario.
ESEMPIO 2
Nell?esempio che segue, tre campioni di batteri di Escherichia coli (E. coli), inseriti in piastre Petri, sono stati sottoposti a tre cicli simultanei di trattamento antiparassitario, ciascuno comprendente quattro segnali elettromagnetici a frequenze crescenti. I cicli erano separati tra loro da un intervallo di 21 minuti e sono stati ripetuti 3 volte.
La Figura 4 mostra graficamente, per ciascun ciclo, le frequenze in funzione del tempo dei segnali elettromagnetici che lo compongono.
I cicli di trattamento sono stati condotti ad una temperatura ambiente di circa 20?C. Ciascun segnale elettromagnetico aveva una durata di 7 minuti.
Nella tabella 3 riportata qui di seguito, per ciascuno dei tre cicli di trattamento, vengono riportati i parametri operativi, ossia: orario di inizio, orario di fine, frequenze e durata.
Tabella 3
Nella Tabella 4 che segue sono riportati i risultati ottenuti sui tre campioni in termini di concentrazione cellulare di batteri, in assenza ed in presenza di trattamento antiparassitario.
p , ,
Tabella 4
A seguito di trattamento con i segnali elettromagnetici sopra illustrati, ? stato osservato quindi un significativo rallentamento della crescita batterica. La concentrazione di batteri di E. coli passa, infatti, da 8,72 ? 0,03 (log10 CFU/mL), in assenza di trattamento, antiparassitario a 1,67 ? 0,16 (log10 CFU/mL), in presenza di trattamento antiparassitario.
ESEMPIO 3
Nell?esempio che segue, tre campioni di batteri di Erwinia Amylovora, inseriti in piastre Petri, sono stati sottoposti a tre cicli di trattamento antiparassitario. Ciascun ciclo comprendeva tre segnali elettromagnetici aventi frequenza uguale tra loro e diversa dalla frequenza dei segnali elettromagnetici degli altri due cicli.
La Figura 5 mostra graficamente, per ciascun ciclo, la frequenza, in funzione del tempo, dei tre segnali elettromagnetici che lo compongono.
I cicli di trattamento sono stati condotti ad una temperatura ambiente di circa 20?C. I segnali elettromagnetici di ciascun ciclo avevano una durata di 3 minuti ed erano separati tra loro da un intervallo di 9 minuti.
Nella tabella 5 riportata qui di seguito, per i tre segnali elettromagnetici di ciascun ciclo di trattamento, vengono riportati i parametri operativi, ossia: orario di inizio, orario di fine, frequenza, durata e numero di ripetizioni.
Tabella 5
Nella Tabella 6 che segue sono riportati i risultati ottenuti sui tre campioni in termini di concentrazione cellulare di batteri, in assenza ed in presenza di trattamento antiparassitario.
Tabella 6
A seguito di trattamento con segnali elettromagnetici, si osserva quindi un lieve, ma non significativo, rallentamento della crescita batterica. La concentrazione di batteri di Erwinia Amylovora passa, infatti, da 9,82 ? 0,01 (log10 CFU/mL), in assenza di trattamento antiparassitario, a 3,69 ? 0,03 (log10 CFU/mL), in presenza di trattamento antiparassitario.
? stata inoltre dimostrata la selettivit? dell?impianto e del metodo di trattamento antiparassitario della presente invenzione.
In particolare, ponendo insieme piastre Petri contenenti dei campioni di batteri di Escherichia coli e piastre Petri contenenti campioni di batteri di Erwinia Amylovora, ed irradiando le piastre Petri con le frequenze atte a degradare i batteri dell?Erwinia Amylovora, questi riducevano drasticamente la loro capacit? di crescita batterica, mentre l?Escherichia coli non subiva nessuna alterazione.
Dalla descrizione effettuata sono evidenti le caratteristiche dell?impianto e del metodo di trattamento antiparassitario di coltivazioni o ambienti della presente invenzione, cos? come sono evidenti i relativi vantaggi.
? chiaro, infine, che l?impianto cos? concepito ? suscettibile di numerose modifiche e varianti; inoltre, tutti i dettagli sono sostituibili da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (15)

RIVENDICAZIONI
1. Impianto (100) di trattamento antiparassitario di coltivazioni o ambienti comprendente:
- un emettitore (10) di segnali elettromagnetici; e
- un?unit? di controllo elettronico (40), a cui ? collegato operativamente l?emettitore (10), detta unit? di controllo elettronico essendo configurata per comandare detto emettitore (10), detto emettitore essendo atto ad emettere, in successione o simultaneamente, una pluralit? di cicli di segnali elettromagnetici, detti segnali elettromagnetici avendo almeno una frequenza selezionabile, ciclo per ciclo, in funzione della tipologia di coltivazione o ambiente da trattare o del parassita da debellare.
2. Impianto (100) secondo la rivendicazione 1, in cui detti cicli di segnali elettromagnetici hanno durata selezionabile in funzione della tipologia di coltivazione o ambiente da trattare o del parassita da debellare.
3. Impianto (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i successivi cicli di segnali elettromagnetici sono separati da un intervallo di tempo aventi durata selezionabile in funzione della tipologia di coltivazione o ambiente da trattare o del parassita da debellare.
4. Impianto (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la frequenza dei segnali elettromagnetici emessi dall?emettitore (10) ? variabile da 50 KHz a 25.000 KHz, preferibilmente da 50 KHz a 3.000 KHz.
5. Impianto (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l?emettitore (10) genera un campo elettrico di 60 V/m ed un campo magnetico di 0,25 ?T.
6. Impianto (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i segnali elettromagnetici emessi dall?emettitore (10) sono onde elettromagnetiche aventi forma d?onda impulsiva, preferibilmente con offset positivo.
7. Impianto (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente almeno un ripetitore (20) operativamente collegato a detta unit? di controllo elettronico (40) e posizionato all?interno di un?area (A) della coltivazione o dell?ambiente da trattare, detto almeno un ripetitore essendo atto a ricevere ed amplificare i segnali elettromagnetici emessi dall?emettitore (10).
8. Impianto (100) secondo una qualsiasi delle precedenti, comprendente almeno un sensore (30) di segnali elettromagnetici, collegato operativamente all?unit? di controllo elettronico (40), detto almeno un sensore essendo atto a rilevare la presenza di segnali elettromagnetici e trasmettere un segnale di feedback indicativo dei segnali elettromagnetici emessi da detto emettitore (10) all?unit? di controllo elettronico (40).
9. Impianto (100) secondo la rivendicazione 8, in cui l?almeno un sensore (30) di segnali elettromagnetici comprende una pluralit? di sensori (30) di segnali elettromagnetici posizionati in prossimit? di un perimetro (P) della coltivazione o dell?ambiente di trattare.
10. Impianto (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l?unit? di controllo elettronico (40) comprende una memoria (42), in cui ? memorizzato almeno un programma (T1, T2, ?, Tn) di trattamento antiparassitario, ciascun programma (T1, T2, ?, Tn) comprendendo parametri operativi quali tempo di inizio e fine del trattamento, frequenza/e del segnale elettromagnetico da emettere, numero di segnali elettromagnetici da emettere, durata di ciascun segnale elettromagnetico ed intervallo di tempo tra segnali elettromagnetici successivi.
11. Impianto (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l?unit? di controllo elettronico (40) ? controllabile da un dispositivo di controllo remoto (50).
12. Impianto (100) secondo la rivendicazione 11, in cui il dispositivo di controllo remoto (50) ? uno smartphone dotato di relativa applicazione, oppure un tablet, un computer portatile o un dispositivo dedicato dotato di relativo programma per elaboratore, detto dispositivo di controllo remoto consentendo ad un utente (U) dell?impianto di selezionare il programma (T1, T2, ?, Tn) di trattamento antiparassitario associato alla coltivazione o ambiente da trattare o al parassita da debellare.
13. Metodo di trattamento antiparassitario di coltivazioni o ambienti condotto utilizzando un impianto (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, il metodo comprendendo le seguenti fasi:
- selezionare (S1) un programma di trattamento antiparassitario in funzione della tipologia di coltivazione o ambiente da trattare o del parassita da debellare; ed
- emettere (S2), tramite l?emettitore (10), una pluralit? di cicli di segnali elettromagnetici, in successione o simultaneamente, detti segnali elettromagnetici avendo almeno una frequenza selezionabile secondo il programma di trattamento antiparassitario selezionato.
14. Metodo secondo la rivendicazione 13, comprendente una fase di amplificare (S3), tramite almeno un ripetitore (20), i segnali elettromagnetici emessi dall?emettitore (10).
15. Metodo secondo la rivendicazione 13 o 14, comprendente un?ulteriore fase (S4) di rilevare, tramite almeno un sensore (30) di segnale elettromagnetico, la presenza e la qualit? dei segnali elettromagnetici emessi dall?emettitore (10).
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