IT202100010919A1 - Generatore di vapore a recupero e impianto comprendente detto generatore di vapore a recupero - Google Patents

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IT202100010919A1
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IT
Italy
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steam
steam generator
heat transfer
transfer fluid
section
Prior art date
Application number
IT102021000010919A
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Inventor
Guido Volpi
Daniele Crociati
Vincenzo Panebianco
Ruggiero Dadduzio
Lorenzo Bini
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Ac Boilers S P A
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    • F01MACHINES OR ENGINES IN GENERAL; ENGINE PLANTS IN GENERAL; STEAM ENGINES
    • F01KSTEAM ENGINE PLANTS; STEAM ACCUMULATORS; ENGINE PLANTS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; ENGINES USING SPECIAL WORKING FLUIDS OR CYCLES
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    • F01K23/02Plants characterised by more than one engine delivering power external to the plant, the engines being driven by different fluids the engine cycles being thermally coupled
    • F01K23/06Plants characterised by more than one engine delivering power external to the plant, the engines being driven by different fluids the engine cycles being thermally coupled combustion heat from one cycle heating the fluid in another cycle
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Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
?GENERATORE DI VAPORE A RECUPERO E IMPIANTO COMPRENDENTE DETTO GENERATORE DI VAPORE A RECUPERO?
La presente invenzione ? relativa ad un generatore di vapore a recupero e ad un impianto comprendente detto generatore di vapore a recupero. In particolare, la presente invenzione ? relativa ad un generatore di vapore a recupero configurato per produrre vapore utilizzando il calore disperso da turbine a gas e/o processi industriali.
La presente invenzione ? inoltre relativa ad un impianto termico per la generazione di vapore comprendente detto generatore di vapore a recupero.
Gli impianti termici per la generazione di vapore normalmente comprendono un generatore di vapore a recupero, il quale ? collegato ad una sorgente di fumi/gas caldi. La sorgente di fumi/gas caldi pu? essere una turbina a gas oppure un impianto industriale.
I generatori di vapore a recupero normalmente comprendono una camera di passaggio fumi ed un circuito del vapore alimentato con acqua ed estendentesi almeno in parte all?interno della camera di passaggio fumi in modo tale da sfruttare il calore dei fumi per generare vapore; il circuito del vapore comprende in sequenza almeno una sezione di evaporazione ed una sezione di surriscaldamento.
Il controllo della temperatura nel circuito del vapore ? essenziale per evitare aumenti di temperatura oltre le condizioni nominali. Oltretutto la modalit? di controllo della temperatura ? essenziale per ottimizzare lo scambio termico tra i fumi e il circuito del vapore e per ottimizzare l?efficienza del ciclo termico dell?impianto. In particolare, il controllo della temperatura nella sezione di surriscaldamento ha un importante effetto sul miglioramento dello scambio termico. La sezione di surriscaldamento, infatti, ? composta da una pluralit? di banchi di scambio termico ed ? disposta nella sezione della camera passaggio fumi pi? calda. Processi termodinamici non efficienti in uno o pi? banchi della sezione di surriscaldamento hanno effetti sullo scambio termico nelle nei banchi a valle della stessa sezione di surriscaldamento con evidenti svantaggi.
Il controllo della temperatura nel circuito del vapore ? particolarmente importante quando il generatore di vapore opera con portate di fumi ridotte (i.e. situazioni di basso carico dell?impianto) o con portate eccessive (i.e. situazioni di picchi di carico dell?impianto), in condizioni climatiche particolari in cui le temperature esterne sono elevate (ad esempio in estate) oppure durante le fasi di avviamento dell?impianto.
L?ottimizzazione dello scambio termico determina un incremento dell?efficienza del generatore di vapore.
? pertanto uno scopo della presente invenzione quello di realizzare un generatore di vapore ad alta efficienza.
In accordo con tali scopi la presente invenzione ? relativa ad un generatore di vapore a recupero comprendente:
una camera di passaggio fumi estendentesi lungo un asse longitudinale e provvista di un ingresso e di una uscita; un circuito del vapore alimentato con acqua ed estendentesi almeno in parte all?interno della camera di passaggio fumi in modo tale da sfruttare il calore dei fumi per generare vapore; il circuito del vapore comprendendo:
? una sezione di surriscaldamento comprendente almeno due banchi di surriscaldamento disposti in serie tra loro;
? una pluralit? di tubazioni di collegamento configurate per collegare gli almeno due banchi di surriscaldamento in serie fra loro;
? almeno una pluralit? di prime tubazioni di iniezione configurate per iniettare un primo fluido termovettore in ciascuna delle tubazioni di collegamento; ? un dispositivo di controllo configurato per regolare la portata del primo fluido termovettore alimentata mediante le prime tubazioni di iniezione.
Grazie ad una iniezione controllata di almeno un fluido termovettore nei tubazioni di collegamento tra i banchi di surriscaldamento ? possibile controllare la temperatura del vapore nella sezione di surriscaldamento. La tipologia e i parametri di processo del fluido termovettore iniettato hanno un effetto sull?efficienza del processo e del recupero termico.
? inoltre uno scopo della presente invenzione quello di realizzare un impianto termico ad alta efficienza.
In accordo con tali scopi la presente invenzione ? relativa ad un impianto termico come rivendicato nella rivendicazione 15.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno chiari dalla descrizione che segue di un suo esempio non limitativo di attuazione, con riferimento alle figure dei disegni annessi, in cui:
? la figura 1 ? una rappresentazione schematica laterale, con parti in sezione e parti asportate per chiarezza, di un impianto termico secondo la presente invenzione comprendente un generatore di vapore a recupero;
? la figura 2 ? una rappresentazione schematica laterale, con parti in sezione e parti asportate per chiarezza, del generatore di vapore a recupero della figura 1;
? la figura 3 ? una rappresentazione schematica laterale, con parti in sezione e parti asportate per chiarezza, del generatore di vapore a recupero della figura 1 in accordo ad una forma di realizzazione alternativa;
? la figura 4 ? una rappresentazione schematica dall?alto di un primo dettaglio del generatore di vapore in accordo alla forma di realizzazione della figura 2;
? la figura 5 ? una rappresentazione schematica prospettica, con parti asportate per chiarezza, di un secondo dettaglio del generatore di vapore a recupero in accordo alla forma di realizzazione della figura 2;
? la figura 6 e la figura 7 sono rispettivamente una vista schematica frontale e laterale, con parti asportate per chiarezza, di un terzo dettaglio del generatore di vapore a recupero in accordo alla forma di realizzazione della figura 2.
In figura 1 ? indicato con il numero di riferimento 1 un impianto termico per la generazione di vapore.
L?impianto 1 illustrato in figura 1 ? schematicamente rappresentato e non ? completo di tutte le sue parti.
Nell?esempio non limitativo qui descritto ed illustrato, l?impianto 1 ? configurato per produrre energia elettrica e pertanto il vapore generato viene impiegato per la generazione di energia elettrica, come vedremo in dettaglio a breve.
Una variante non illustrata prevede che l?impianto 1 sia configurato per la produzione energia termica, utile ad esempio nelle applicazioni per il teleriscaldamento.
L?impianto 1 comprende un?unit? di turbina a gas 2, una unit? di turbina a vapore 3, un generatore di vapore 4, ed un serbatoio 5.
L?unit? di turbina a gas 2 ? il primo motore dell?impianto 1 e pu? essere alimentata con qualunque combustibile.
L?unit? di turbina a gas 2 ? collegata ad un generatore 6 e comprende un compressore 7, una camera di combustione 8 e una turbina a gas 9.
L?unit? di turbina a vapore 3 ? accoppiata ad un rispettivo generatore (non illustrato nelle figure allegate) e comprende almeno una turbina a vapore (non illustrata).
Il generatore di vapore 4 recupera il calore residuo dei fumi della combustione generati dall?unit? di turbina a gas 2 e produce vapore da alimentare all?unit? di turbina a vapore 3.
In particolare, il generatore di vapore 4 comprende una camera di passaggio fumi 11, una cappa di ingresso 12, un circuito del vapore 14 ed un camino 15.
La camera di passaggio fumi 11 si estende lungo un asse longitudinale A ed ? provvista di un ingresso 16 e di una uscita 17.
Nell?esempio non limitativo qui descritto ed illustrato, la camera di passaggio fumi 11 si estende lungo un asse A disposto, in uso, sostanzialmente orizzontale.
Secondo una variante non illustrata, la camera di passaggio fumi pu? estendersi lungo un asse disposto, in uso, sostanzialmente verticale.
L?ingresso 16 della camera di passaggio fumi 11 ? alimentato con i fumi provenienti dalla turbina a gas 9. I fumi fluiscono nella cappa di ingresso 12 e nella camera passaggio fumi 11 sostanzialmente seguendo una direzione di avanzamento D.
L?uscita 17 della camera di passaggio fumi 11 ? collegata al camino 15, attraverso il quale avviene lo scarico dei fumi in atmosfera.
Il circuito del vapore 14 ? schematicamente rappresentato in figura 1. Sostanzialmente, il circuito del vapore 14 ? alimentato con acqua, preferibilmente proveniente dal serbatoio 5, e si estende almeno in parte all?interno della camera di passaggio fumi 11 in modo tale da sfruttare il calore dei fumi per generare vapore.
L?acqua del serbatoio 5 ? preferibilmente demineralizzata ed ? per lo pi? acqua proveniente da un condensatore (non illustrato) collegato con l?unit? di turbina a vapore 3.
Nel circuito del vapore 14, l?acqua proveniente dal serbatoio 5 si trasforma in vapore. La direzione di avanzamento V dell?acqua e del vapore all?interno del circuito del vapore 14 ? sostanzialmente opposta alla direzione D.
Il circuito del vapore 14 comprende almeno una sezione di evaporazione 19 ed almeno una sezione di surriscaldamento 20, la quale ? disposta a valle della sezione di evaporazione 19 lungo la direzione di avanzamento V.
Nell?esempio non limitativo qui descritto ed illustrato, il circuito del vapore 14 comprende inoltre una sezione economizzatore 21, disposta a monte della sezione di evaporazione 19 lungo la direzione di avanzamento V. La sezione economizzatore 21 ? opzionale e pu? non essere presente.
Ciascuna sezione comprende rispettivi banchi di scambio termico opportunamente configurati in modo da ottimizzare lo scambio termico tra i fumi che fluiscono nella camera di passaggio fumi 11 e l?acqua ed il vapore che fluiscono nel circuito del vapore 14.
In figura 2 ed in figura 3 sono rappresentate due configurazioni alternative della sezione surriscaldamento 20 del generatore di vapore 4.
In entrambe le configurazioni, la sezione di surriscaldamento 20 ? caratterizzata dalla circolazione di vapore avente una temperatura maggiore della temperatura di saturazione.
In altre parole, nella sezione di surriscaldamento 20 circola vapore surriscaldato.
Con riferimento alla figura 2 e alla figura 3, la sezione surriscaldamento 20 comprende una pluralit? di banchi di surriscaldamento 22 disposti in serie.
I banchi di surriscaldamento 22 illustrati in figura 2 e in figura 3 sono alimentati con il vapore proveniente dalla sezione evaporazione 19 e sono normalmente definiti in gergo tecnico banchi SH (SuperHeating). L?ultimo banco di surriscaldamento 22 alimenta l?unit? di turbina a vapore 3. Negli esempi non limitativi delle figure 2 e 3 i banchi di surriscaldamento 22 sono tre.
Nella configurazione illustrata in figura 3, la sezione di surriscaldamento 20 comprende ulteriori banchi di surriscaldamento 27 disposti in serie tra loro, normalmente definiti in gergo tecnico banchi RH (ReHeating), i quali sono alimentati con vapore proveniente dall?unit? di turbina a vapore 3. Preferibilmente, il vapore alimentato ai banchi di surriscaldamento 27 ? vapore proveniente dallo stadio di alta pressione di una turbina a vapore (non illustrata).
L?ultimo banco di surriscaldamento 27 alimenta l?unit? di turbina a vapore 3. Preferibilmente, l?ultimo banco di surriscaldamento 27 alimenta uno stadio di media pressione di una turbina a vapore (non illustrata).
Talvolta, i banchi di surriscaldamento 27 vengono anche definiti di ri-surriscaldamento per sottolineare il fatto che vengano alimentati con vapore gi? surriscaldato dai banchi di surriscaldamento 22 e proveniente dall?unit? di turbina a vapore 3.
Qui e nel seguito con il termine banco di surriscaldamento si intende identificare tutti i banchi di scambio termico della sezione di surriscaldamento 20 in cui circola vapore surriscaldato indipendentemente dalla provenienza del vapore in essi circolante.I banchi di surriscaldamento 22 sono collegati tra loro mediante una pluralit? di tubazioni di collegamento 25 (di cui una sola ? visibile in vista laterale). Nella configurazione opzionale della figura 3, i banchi di surriscaldamento 27 (due in totale) sono collegati fra loro mediante una pluralit? di tubazioni di collegamento 29 (di cui una sola ? visibile in vista laterale).
In altre parole, ogni banco di surriscaldamento 22 ? collegato al banco di surriscaldamento 22 adiacente mediante una pluralit? di tubazioni di collegamento 25 e, se presente, ogni banco di surriscaldamento 27 ? collegato al banco di surriscaldamento 27 adiacente mediante una pluralit? di tubazioni di collegamento 29.
Preferibilmente, i banchi di surriscaldamento 22 e 27 si estendono su rispettivi piani ortogonali all?asse A di estensione della camera di passaggio fumi 11.In figura 4 ? illustrata la configurazione della figura 2 secondo una vista dall?alto, che rende visibile le tubazioni di collegamento 25.
Con riferimento alla figura 4, il circuito del vapore 14 comprende una pluralit? di prime tubazioni di iniezione 30, configurate per iniettare un primo fluido termovettore in ciascuno delle tubazioni di collegamento 25, ed una pluralit? di seconde tubazioni di iniezione 31, configurate per iniettare un secondo fluido termo vettore in ciascuna delle tubazioni di collegamento 25.
Le prime tubazioni di iniezione 30 sono collegate ad un primo collettore 32a, mentre le seconde tubazioni di iniezione 31 sono collegate ad un secondo collettore 32b. La portata del primo fluido termovettore alimentato al primo collettore 32a ? regolata da una prima valvola 33a sotto il controllo di un dispositivo di controllo 34, mentre la portata del secondo fluido termovettore alimentato al secondo collettore 32b ? regolata da una seconda valvola 33b sotto il controllo del dispositivo di controllo 34.
Il primo fluido termovettore ? preferibilmente diverso dal secondo fluido termovettore.
Nell?esempio non limitativo qui descritto ed illustrato, il primo fluido termovettore ? vapore ed il secondo fluido termovettore ? acqua.
Resta inteso che anche altri fluidi termovettori possano essere impiegati, come ad esempio l?anidride carbonica CO2.
Il vapore alimentato alle tubazioni di collegamento 25 deve avere una pressione maggiore della pressione del vapore che circola nelle tubazioni di collegamento 25 per garantire una corretta iniezione.
Pertanto, il vapore pu? essere prelevato da una sorgente di vapore a pressione opportuna o pu? essere prelevato in un qualsiasi punto del circuito del vapore 14 a monte dei due banchi di surriscaldamento 22 collegati dai tubazioni di collegamento 25 in cui ? iniettato il vapore.
Ad esempio, il vapore pu? essere prelevato in un qualsiasi punto del circuito del vapore 14 all?uscita della sezione di evaporazione 19.
L?acqua pu? essere prelevata da una sorgente dedicata o dal serbatoio 5 o da un qualsiasi punto del circuito del vapore 14 disposto a monte della sezione di evaporazione 19.
Ad esempio, l?acqua pu? essere prelevata in un qualsiasi punto del circuito del vapore 14 nella sezione economizzatore 21, se presente.
Secondo una variante non illustrata, il circuito del vapore 14 comprende una pluralit? di tubazioni di iniezione, configurate per iniettare un solo fluido termovettore in ciascuna delle tubazioni di collegamento. Anche in questo caso, la portata del fluido termovettore alimentato ? regolata da una rispettiva valvola sotto il controllo del dispositivo di controllo. Anche in questo caso il fluido termovettore pu? essere vapore, acqua o ad esempio anidride carbonica CO2.
Con riferimento alla figura 5, ciascuna tubazione di collegamento 25 ? collegata fluidicamente ad una rispettiva tubazione di iniezione 30 e ad una rispettiva tubazione di iniezione 31.
Le tubazioni di collegamento 25 si estendono lungo un percorso, il quale comprende almeno una porzione di ingresso 35, una porzione di uscita 36 ed una porzione intermedia 37 disposta tra la porzione di ingresso 35 e la porzione di uscita 36.
La porzione di ingresso 35 ? collegata ad un rispettivo tubo collettore del fascio tubiero che definisce (non visibile) il banco di surriscaldamento 22 disposto a monte lungo la direzione V, mentre la porzione di uscita 36 ? collegata ad un rispettivo tubo collettore del fascio tubiero che definisce (non visibile) il banco di surriscaldamento 22 disposto a valle lungo la direzione V.
La porzione intermedia 37 ? planare. In altre parole, la porzione intermedia 37 si estende sostanzialmente lungo un piano, preferibilmente ortogonale al piano di estensione dei banchi di surriscaldamento 22.
La porzione di ingresso 35 e la porzione di uscita 36 presentano preferibilmente rispettivi tratti curvi 39 40 per consentire il collegamento tra il tubo collettore del fascio tubiero che definisce il banco di surriscaldamento 22 e la porzione intermedia 37.
Nell?esempio non limitativo qui descritto ed illustrato, i tratti curvi 39 40 collegano porzioni della tubazione di collegamento 25 disposte a 90?.
Preferibilmente, la porzione intermedia 37 della tubazione di collegamento 25 segue un percorso avvolto su se stesso in modo da definire sostanzialmente una spira, preferibilmente rettangolare.
La porzione intermedia 37 comprende, in sequenza, un primo tratto rettilineo 41a collegato alla porzione di ingresso 35, un tratto 41b sostanzialmente conformato ad U, un secondo tratto rettilineo 41c, ed un tratto finale curvo 41d collegato alla porzione di uscita 36.
Preferibilmente, le tubazioni di iniezione 30 e 31 si innestano nelle rispettive tubazioni di iniezione 25 in rispettivi punti di collegamento 42 43 disposti sostanzialmente nella porzione intermedia 37 della tubazione di collegamento 25 ad una distanza predefinita.
Preferibilmente, a valle di ciascun punto di collegamento 42 43 lungo la direzione del flusso di vapore V la tubazione di collegamento 25 presenta un rispettivo allargamento localizzato della sezione di passaggio. In altre parole, a valle dei punti di collegamento 42 43 lungo la direzione del flusso di vapore V la tubazione di collegamento 25 ? provvista di rispettivi rigonfiamenti 47 48.
Ciascun rigonfiamento 47 48 ? definito da una porzione iniziale 50a 50b, in cui si ha un incremento radiale graduale della sezione di passaggio a partire dalla sezione iniziale della tubazione di collegamento 25 fino ad un valore massimo, da una porzione centrale 51a 51b, in cui la sezione di passaggio ? costante e al valore massimo, e da una sezione terminale 52a 52b, in cui si ha un ritorno graduale della sezione di passaggio dal valore massimo al valore iniziale della tubazione di collegamento 25.
Vantaggiosamente, i rigonfiamenti 47 48 attenuano gli effetti di shock termico dovuto allo sbalzo di temperatura causato dall?iniezione del primo fluido e del secondo fluido.
Oltretutto, i rigonfiamenti 47 48 favoriscono il mescolamento del vapore che circola nelle tubazioni di collegamento 25 con il primo fluido ed il secondo fluido.
Preferibilmente, la tubazione di iniezione 30 del primo fluido si innesta sostanzialmente nel tratto curvo 39 della porzione di ingresso 35, mentre la tubazione di iniezione 31 si innesta nel tratto rettilineo 41c della porzione intermedia 37.
Con riferimento alla figura 6 e alla figura 7, la tubazione di iniezione 30 presenta preferibilmente un ugello 55, preferibilmente conformato a L in modo da poter essere posizionato sostanzialmente al centro della tubazione di collegamento 25. Per centro della tubazione di collegamento 25 si intende una posizione centrale all?interno della tubazione di collegamento come illustrato nella figura 6. Tale posizione consente una miscelazione ottimale del primo fluido alimentato con la tubazione di iniezione 30.
Pi? preferibilmente, l?apertura 56 dell?ugello 55 ha una profilo definito in modo tale che il rapporto tra il perimetro del profilo dell?apertura 56 e l?area di passaggio dell?apertura 56 sia superiore ad un valore di riferimento ottimale. Ci? incrementa il miscelamento del flusso di vapore e del flusso del primo fluido iniettato aventi, per lo pi?, temperature diverse.
Secondo una ulteriore variante non illustrata, il circuito del vapore comprende ulteriori tubazioni di iniezione, configurate per iniettare uno o pi? fluidi termovettori in ciascuna delle tubazioni di collegamento 29 che collegano gli ulteriori banchi di surriscaldamento 27 della configurazione illustrata in figura 3 sotto il controllo del dispositivo di controllo. Sostanzialmente la struttura delle tubazioni di collegamento 29 e delle ulteriori tubazioni di iniezione ? simile a quella illustrata nelle figure 4 e 5.
In uso, quando il dispositivo di controllo 34 ritiene necessaria una variazione della temperatura o della portata del vapore che circola nelle tubazioni di collegamento 25 (o anche nelle tubazioni di collegamento 29 in accordo alla variante sopra descritta), regola le valvole di regolazione 33a 33b in modo tale da alimentare portate opportune del primo fluido ed, eventualmente, del secondo fluido.
In particolare, il dispositivo di controllo 34 ? configurato per aprire le valvole di regolazione 33a 33b in condizioni operative specifiche del generatore di vapore 4; ad esempio in momenti di picco di carico o di bassi carichi, o in periodi estivi.
Ovviamente, le stesse considerazioni effettuate per le tubazioni di collegamento 25 possono essere applicate alle tubazioni di collegamento 29. Pertanto, se necessario, il dispositivo di controllo 34 pu? regolare l?apporto di uno o pi? fluidi termovettori anche nelle tubazioni di collegamento 29.
Vantaggiosamente, la soluzione proposta consente un aumento delle prestazioni dell?impianto in modo rapido ed efficace. Oltretutto, la presenza di una pluralit? di tubazioni di iniezione 30, 31 in grado di iniettare uno o pi? fluidi termovettori direttamente nelle tubazioni di collegamento 25, 29 tra i banchi di surriscaldamento 22, 27 consente di agire in modo efficace e rapido.
Risulta infine evidente che al generatore di vapore e all?impianto qui descritti possano essere apportate modifiche e varianti senza uscire dall?ambito delle rivendicazioni allegate.

Claims (15)

RIVENDICAZIONI
1. Generatore di vapore a recupero (4) comprendente: una camera di passaggio fumi (11) estendentesi lungo un asse longitudinale (A) e provvista di un ingresso (16) e di una uscita (17);
un circuito del vapore (14) alimentato con acqua ed estendentesi almeno in parte all?interno della camera di passaggio fumi (11) in modo tale da sfruttare il calore dei fumi per generare vapore; il circuito del vapore (14) comprendendo:
? una sezione di surriscaldamento (20) comprendente almeno due banchi di surriscaldamento (22; 27) disposti in serie tra loro;
? una pluralit? di tubazioni di collegamento (25, 29) configurate per collegare gli almeno due banchi di surriscaldamento (22; 27) in serie fra loro;
? almeno una pluralit? di prime tubazioni di iniezione (30; 31) configurate per iniettare un primo fluido termovettore in ciascuna delle tubazioni di collegamento (25; 25, 29);
? un dispositivo di controllo (34) configurato per regolare la portata del primo fluido termovettore alimentata mediante le prime tubazioni di iniezione (30; 31).
2. Generatore di vapore secondo la rivendicazione 1, in cui il primo fluido termovettore ? acqua.
3. Generatore di vapore secondo la rivendicazione 2, in cui il circuito del vapore (14) comprende una sezione di evaporazione (19) disposta a monte della sezione di surriscaldamento (20); le prime tubazioni di iniezione (31) essendo configurate per prelevare acqua a monte della sezione di evaporazione (19).
4. Generatore di vapore secondo la rivendicazione 3, in cui il circuito del vapore (14) comprende una sezione economizzatore (21) disposta a monte della sezione di evaporazione (19); le prime tubazioni di iniezione (31) essendo configurate per prelevare acqua dalla sezione economizzatore (21).
5. Generatore di vapore secondo la rivendicazione 1, in cui il primo fluido termovettore ? vapore.
6. Generatore di vapore secondo la rivendicazione 5, in cui le prime tubazioni di iniezione (30) sono configurate per prelevare vapore a monte dei banchi di surriscaldamento (22; 29).
7. Generatore di vapore secondo la rivendicazione 5 o 6, in cui il circuito del vapore comprende una sezione di evaporazione (19) disposta a monte della sezione di surriscaldamento (20); le prime tubazioni di iniezione (30) essendo configurate per prelevare vapore dalla sezione di evaporazione (19) o da un punto tra la sezione di evaporazione (19) e la sezione di surriscaldamento (20).
8. Generatore di vapore secondo la rivendicazione 1, in cui il primo fluido termovettore ? anidride carbonica.
9. Generatore di vapore secondo la rivendicazione 1, in cui il circuito del vapore (14) comprende almeno una pluralit? di seconde tubazioni di iniezione (31; 30) configurate per iniettare un secondo fluido termovettore in ciascuna delle tubazioni di collegamento (25; 25, 29); il secondo fluido termovettore essendo diverso dal primo fluido termovettore; il dispositivo di controllo (34) essendo configurato per regolare la portata anche del secondo fluido termovettore alimentata mediante le seconde tubazioni di iniezione (31; 30).
10. Generatore di vapore secondo la rivendicazione 9, in cui il primo fluido termovettore ? vapore ed il secondo fluido termovettore ? acqua.
11. Generatore di vapore secondo la rivendicazione 10, in cui il circuito del vapore (14) comprende una sezione di evaporazione (19) disposta a monte della sezione di surriscaldamento (20); le prime tubazioni di iniezione (30) essendo configurate per prelevare vapore a monte dei banchi di surriscaldamento (22; 29) e le seconde tubazioni di iniezione (31) essendo configurate per prelevare acqua a monte della sezione di evaporazione (19).
12. Generatore di vapore secondo la rivendicazione 11, in cui ciascuna prima tubazione di iniezione (30) ? accoppiata alla rispettiva tubazione di collegamento (25; 25, 29) ed ? provvista di un rispettivo ugello di scarico (55) configurato per scaricare il primo fluido termovettore sostanzialmente in una porzione centrale all?interno della rispettiva tubazione di collegamento (25; 25, 29).
13. Generatore di vapore secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui le prime tubazioni di iniezione (30) sono collegate ad un primo collettore (32a) provvisto di una prima valvola (33a); il dispositivo di controllo (34) essendo configurato per regolare la prima valvola (33a) per controllare la portata del primo fluido termovettore alimentato al primo collettore (32a).
14. Generatore di vapore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 9 a 13, in cui le seconde tubazioni di iniezione (31) sono collegate ad un secondo collettore (32b) provvisto di una seconda valvola (33b); il dispositivo di controllo (34) essendo configurato per regolare la seconda valvola (33b) per controllare la portata del secondo fluido termovettore alimentato al secondo collettore (32b).
15. Impianto termico per la generazione di vapore comprendente almeno un generatore di vapore a recupero (4) come rivendicato in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni.
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