IT202100000326A1 - Gruppo chiodo endomidollare e vite cefalica. - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
a corredo di una domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo:
?GRUPPO CHIODO ENDOMIDOLLARE E VITE CEFALICA?
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un gruppo chiodo endomidollare e vite cefalica, per ossa con canale midollare.
Anche se nella descrizione che segue verr? fatto riferimento ad un osso femorale, il gruppo chiodo endomidollare secondo il trovato pu? essere utilizzato per qualsiasi frattura di osso con canale midollare, come ad esempio le ossa dell?omero e della tibia.
Le fratture del femore sono le lesioni pi? frequenti nei soggetti anziani, dovute prevalentemente a cadute o traumi indiretti a bassa energia. Tali fratture vengono curate con chiodo endomidollare inserito nel canale del femore ed una vite cefalica che attraversa trasversalmente il chiodo endomidollare
La Fig. 20 illustra un gruppo comprendente un chiodo endomidollare (2) e una vite cefalica (3) disposto in un osso femorale.
Il chiodo endomidollare (2) ha un asse (A) e ha un foro trasversale (2a) avente un asse (B) inclinato rispetto all?asse (A) del chiodo, di un angolo (?) che deve corrispondere all?angolo cervico-diafisario. Entro tale foro trasversale (2a) del chiodo viene inserita la vite cefalica (3) che si avviata nella testa del femore, quindi la vite cefalica (3) avr? un asse corrispondete all?asse (B) del foro del chiodo endomidollare.
La tecnica chirurgica prevede che si inserisca prima il chiodo (2) nel canale del femore e successivamente la vite cefalica (3) nel foro (2a) del chiodo. L?inserimento della vite cefalica ? un?operazione alquanto complessa che richiede un particolare strumento introduttore di guida.
La vite cefalica (3) ha un diametro inferiore rispetto al diametro della parte superiore del chiodo in cui c?? il foro trasversale (2a). Pertanto, il diametro della parte superiore del chiodo ? troppo grade, con il risultato di grande asportazione di osso per l?inserimento del chiodo nel canale del femore. Invece il diametro della vite cefalica ? troppo piccolo, con il risultato che un tale tipo di vite cefalica non riesce a compattare bene la frattura ossea.
Inoltre la vite cefalica (3) attraversa il canale assiale del chiodo, ostruendo tale canale assiale ed impedendo in questo modo di inserire nel canale assiale del chiodo sistemi di ancoraggio per accorare il chiodo alle pareti del canale del femore.
A seconda della tipologia di femore e frattura, deve essere utilizzato uno specifico chiodo endomidollare. Infatti ogni femore presenta un?antiversione pi? o meno accentuata, un proprio angolo cervico-diafisario, e una procurvatura.
Proprio per questo motivo, ogni casa costruttrice propone differenti chiodi endomidollari per fratture di femore. Pertanto, le aziende produttrici hanno sviluppato differenti chiodi, cio? chiodi con fori trasversali (2a) aventi assi (B) inclinati rispetto all?asse (A) del chiodo con angoli (?) differenti, in base all?angolo cervico-diafisario del femore da operare. Nella maggior parte dei casi vengono proposti tre diversi chiodi a seconda dell?angolo cervico-diafisario:
- un chiodo in cui l?angolo cervico-diafisario ? minimo, pari solitamente a 125?;
- un chiodo in cui l?angolo cervico-diafisario ? massimo, pari solitamente a 135?;
- un chiodo in cui l?angolo cervico-diafisario ? medio, pari solitamente a 130?.
Riassumendo quanto detto, i gruppi chiodo endomidollare e vite cefalica della tecnica nota hanno i seguenti inconvenienti:
- necessit? di avere a magazzino differenti tipi di chiodo endomidollare;
- complessit? per l?introduzione della vite cefalica nel foro trasversale del chiodo;
- diametro eccessivamente grade della parte superiore del chiodo che deve accogliere la vite cefalica e diametro
eccessivamente piccolo della vite cefalica; e
- intralcio del canale assiale del chiodo da parte della vite cefalica che impedisce l?introduzione di un dispositivo di ancoraggio.
US6221074 descrive un chiodo endomidollare secondo la tecnica nota che viene bloccato all?osso femorale mediante viti di bloccaggio che sono inserite in fori trasversali del chiodo e attraversano trasversalmente il chiodo endomidollare.
Scopo della presente invenzione ? di eliminare gli inconvenienti della tecnica nota, fornendo gruppo chiodo endomidollare e vite cefalica che sia versatile ed atto ad essere utilizzato per differenti angoli cervico-diafisario della frattura da operare.
Altro scopo della presente invenzione ? di fornire un tale gruppo chiodo endomidollare e vite cefalica che sia in grado di semplificare l?intervento chirurgico.
Altro scopo della presente invenzione ? di fornire un tale gruppo chiodo endomidollare e vite cefalica che sia affidabile e nello stesso tempo riduca al minimo l?asportazione di materiale osseo per l?introduzione del chiodo endomidollare.
Altro scopo della presente invenzione ? di fornire un tale gruppo chiodo endomidollare e vite cefalica che consenta di utilizzare dispostivi di ancoraggio all?interno del canale del chiodo endomidollare.
Questi scopi sono raggiunti in accordo all?invenzione con le caratteristiche della rivendicazione indipendente 1. Realizzazioni vantaggiose dell?invenzione appaiono dalle rivendicazioni dipendenti.
Ulteriori caratteristiche dell?invenzione appariranno pi? chiare dalla descrizione dettagliata che segue, riferita a sue forme di realizzazione puramente esemplificative e quindi non limitative, illustrata nei disegni annessi, in cui:
la Fig. 1 ? una vista in prospettiva ed in esploso di un gruppo chiodo endomidollare e vite cefalica secondo una prima forma di realizzazione dell?invenzione;
la Fig. 1A ? una vista in sezione illustrante una variante di un foro trasversale della vite cefalica;
la Fig. 2 ? una vista in sezione assiale del gruppo di Fig. 1 assemblato;
la Fig. 3 ? una vista in prospettiva del gruppo di Fig. 2; le Figg. da 4 a 8 sono viste schematiche, parzialmente in sezione, illustranti una tecnica chirurgica per l?inserimento del gruppo di Fig. 1;
la Fig. 9 ? una vista schematica del gruppo di Fig. 2 inserito in un femore;
la Fig. 10 ? una vista in sezione assiale illustrante un dispositivo di ancoraggio inserito nel gruppo di Fig. 2;
la Fig. 11 ? una vista in prospettiva illustrante una seconda forma di realizzazione del gruppo chiodo endomidollare e vite cefalica secondo l?invenzione;
la Fig. 12 ? una vista schematica, illustrante il gruppo di Fig. 12 inserito in un femore, durante un inserimento di una vite di bloccaggio in assetto ortogonale al chiodo;
la Fig. 13 ? una vista come Fig. 12, ma durante l?inserimento della vite di bloccaggio in assetto inclinato rispetto al chiodo, mediante un dispositivo introduttore di guida;
la Fig. 14 ? una vista in prospettiva illustrante una terza forma di del gruppo chiodo endomidollare e vite cefalica secondo l?invenzione;
la Fig. 15 ? una vista in sezione assiale del gruppo di Fig. 14;
la Fig. 16 ? una vista in prospettiva di un dispositivo di ancoraggio del gruppo di Fig. 14;
la Fig. 17 ? una vista in sezione assiale, parzialmente interrotta, del dispositivo di ancoraggio di Fig. 16;
la Fig. 18 ? una vista in sezione trasversale del dispositivo di ancoraggio di Fig. 16;
la Fig. 19 ? una vista in prospettiva del gruppo di Fig. 3 comprendente anche una placca;
la Fig. 20 ? una vista schematica illustrante un gruppo chiodo endomidollare e vite cefalica, secondo la tecnica nota, istallato in un femore.
Con l?ausilio delle Figure 1, 2 e 3 viene illustrato un gruppo (1) comprendente un chiodo endomidollare (2) ed una vite cefalica (3).
Il chiodo endomidollare (2) ha un canale assale (20) con un asse (A). Il canale assiale (20) del chiodo ? aperto ad un?estremit? inferiore (distale) (2a) e ad un?estremit? superiore (prossimale) (2b).
Il chiodo endomidollare (2) ha una parte superiore (21) di forma cilindrica avente un diametro esterno (D1) e una parte inferiore (22) di forma rastremata con diametro esterno decrescente andando verso il basso.
Il diametro esterno (D1) della parte superiore (21) del chiodo ? 8-12 mm, preferibilmente 10 mm.
Tale chiodo endomidollare (2) non ha alcun foro trasversale con asse inclinato in base all?angolo cervicodiafisario.
La vite cefalica (3) ha un canale assiale (30) con un asse (B). Il canale assiale (B) della vite cefalica ? aperto ad un?estremit? anteriore (3a) e ad un?estremit? posteriore (3b) della vite cefalica.
La vite cefalica (3) ha un foro trasversale (31) passante che attraversa la vite cefalica, vicino all?estremit? posteriore (3b) della vite cefalica. Il foro trasversale (31) della vite cefalica ha asse (C) inclinato di un angolo (?) rispetto all?asse (B) del vite cefalica. L?angolo (?) ha un valore fisso compreso nel range 110-130?, preferibilmente 120?, cio? l?angolo (?) ? inferiore rispetto ad un angolo cervico-diafisario minimo utilizzato nei chiodi della tecnica nota.
Il foro trasversale (31) attraversa il canale assiale (30) della vite cefalica, pertanto il foro trasversale (31) comprende in realt? due fori (31a, 31b) ricavati nella parete laterale della vite cefalica, in direzioni opposte rispetto all?asse (B) della vite cefalica.
Con riferimento a Fig. 1A, il foro trasversale (31) della vite cefalica pu? essere ottenuto mediante un inserto (32), a forma di manicotto, solidale alla vite cefalica. L?inserto (32) viene disposto nella vite cefalica in modo che il suo asse corrisponda con l?asse (C) del foro trasversale.
Il foro trasversale (31) ha un diametro maggiore rispetto al diametro esterno (D1) della parte superiore (21) del chiodo endomidollare, in modo che il chiodo endomidollare (2) possa essere inserito nel foro trasversale (31) della vite cefalica.
La vite cefalica (3) ha una porzione posteriore cilindrica avente un diametro esterno (D2) maggiore del diametro esterno (D1) della porzione superiore del chiodo endomidollare.
Il diametro esterno (D2) della vite cefalica ? 13-20 mm, preferibilmente 15 mm.
Nella prima forma di realizzazione del gruppo (1), illustrata nelle Figg. 1, 2 e 3, il chiodo endomidollare (2) ? di tipo corto, cio? ha una lunghezza totale di circa 80-120 mm, preferibilmente 100 mm.
In questo caso il chiodo endomidollare (2) ? bloccato in posizione, mediante accoppiamento filettato con la vite cefalica (3) che evita un movimento assiale del chiodo endomidollare. Pertanto il foro trasversale (31) della vite cefalica ha una filettatura interna (33) e il chiodo endomidollare (2) ha una filettatura esterna (23) che si estende in una parte centrale del chiodo endomidollare. La filettatura esterna (23) del chiodo endomidollare si avvita nella filettatura interna (33) del foro trasversale della vite cefalica; bloccando il chiodo endomidollare rispetto a possibili spostai assiali.
Vantaggiosamente, la lunghezza della vite cefalica (3) ? regolabile. A tale scopo la vite cefalica (3) comprende una porzione posteriore (4) e una posizione anteriore (5), accoppiate telescopicamente tra loro.
La porzione posteriore (4) ha una forma cilindrica con una filettatura interna (40).
La porzione anteriore (5) ha una forma cilindrica con una prima filettatura esterna (50) atta ad avvitarsi nella filettatura interna (40) della porzione posteriore e una seconda filettatura (51) atta ad avvitarsi nell?osso. La seconda filettatura (51) pu? essere conica o cilindrica.
Un collare (52) sporge radialmente verso l?esterno dalla porzione anteriore della vite cefalica, tra la prima filettatura esterna (50) e la seconda filettatura esterna (51). Il collare (52) ? atto ad andare in battitura contro un?estremit? anteriore (4a) della porzione posteriore della vite cefalica, in modo che la seconda filettatura (51) sporga esternamente dalla parte posteriore (4) della vite cefalica.
La parte anteriore (5) della vite cefalica ha un?estremit? posteriore (5b) sagomata in modo da accogliere la punta di un utensile per la sua rotazione. Anche la parte posteriore (4) della vite cefalica ha un?estremit? posteriore (4b) sagomata in modo da accogliere la punta di un utensile per la sua rotazione.
Opzionalmente, il chiodo endomidollare (2) pu? comprendere un foro trasversale prossimale (24) disposto vicino ad all?estremit? superiore (2b) del chiodo endomidollare. Il foro trasversale prossimale (24) attraversa il chiodo endomidollare con un asse ortogonale all?asse (A) del canale assiale del chiodo. Il foro trasversale prossimale (24) ? atto ad accogliere una vite di bloccaggio prossimale, che si avvita nell?osso.
Un intaglio (25) ? ricavato all?estremit? superiore (2b) del chiodo endomidollare, per accogliere la punta di un utensile per la rotazione e inserimento del chiodo endomidollare.
Con l?ausilio delle Figg. 4 - 8 viene descritta una tecnica chirurgica per l?inserimento del gruppo (1) in un femore (101).
Con riferimento a Fig. 4, il femore (101) ha una testa (102), un canale (103) avente un asse (A1) e una frattura (F) in una parte di collo (104) del femore, tra la testa (102) e il canale (103).
Con riferimento a Fig. 5, una cannula di guida (201) viene disposta a contatto con il femore (101), dalla parte opposta alla testa (102) del femore, in modo che la cannula di guida abbia un?asse (B1) inclinato rispetto all?asse (A1) del canale del femore di un angolo (?1) pari all?angolo (?) tra l?asse (B) del canale della vite cefalica e l?asse (C) del foro trasversale della vite cefalica.
Un filo guida (210) ? inserito nella cannula (201), entra nel femore (101), attraversa la frattura (F) ed arriva nella testa (102) del femore, vicino ad un bordo di estremit? della testa.
Con riferimento a Fig. 6, una fresa (203) ha una testa cava (230) che entra nel femore, guidata attorno al filo guida (210), in modo da preparare una sede (106) (Fig. 7) atta ad accogliere la vite cefalica (3).
La Fig. 7 illustra la sede (106) della vite cefalica che attraversa la frattura (F) ed arriva nella testa (102) del femore. La sede (106) ha un asse (B1) inclinato rispetto all?asse (A1) del canale del femore di un angolo (?1) pari all?angolo (?) tra l?asse (B) del canale della vite cefalica e l?asse (C) del foro trasversale della vite cefalica.
Se la vite cefalica (3) comprende due porzioni (4, 5), si regola la lunghezza della vite cefalica, in base alla lunghezza della sede (106) del femore, avvitando o svitando la porzione anteriore (5) rispetto alla porzione posteriore (4) della vite cefalica.
Con riferimento a Fig. 8, la vite cefalica (3) viene inserita nella sede (106) del femore, tramite un utensile (203), quale un giravite avente due teste: una prima testa che si impegna nell?estremit? posteriore (5b) della parte anteriore della vite cefalica e una seconda testa che si impegna nell?estremit? posteriore (4b) della parte posteriore della vite cefalica. In questo modo, ruotando l?utensile (203), la seconda filettatura (51) della parte anteriore della vite cefalica (3) scava nell?osso e la vite cefalica entra nella sede (106) del femore.
Quando l?estremit? anteriore (3a) della vite cefalica arriva alla fine della sede (106) del femore, la prima testa dell?utensile (203) viene disimpegnata dall?estremit? posteriore (5b) della parte anteriore della vite cefalica. Continuando a ruotare l?utensile (203), la filettatura interna (40) della parte posteriore della vite cefalica si avvita sulla filettatura esterna (50) della parte anteriore della vite cefalica, comprimendo la testa (102) del femore e quindi anche la frattura (F), finch? il foro trasversale (31) della vite cefalica si dispone nel canale di collegamento (105). L?asse (C) del foro trasversale (31) della vite cefalica deve corrispondere con l?asse (A1) del canale del femore.
Il corretto posizionamento del foro trasversale (31) della vite cefalica, pu? essere rilevato con un riferimento, quale l?impugnatura (230) dell?utensile (203). Ad esempio, quando l?impugnatura (230) ? in asse con il femore, allora l?asse (C) del foro trasversale (31) della vite cefalica coincide con l?asse (A1) del canale (103) del femore.
Con riferimento a Fig. 9, solo dopo che ? stata fissata la vite cefalica (3), il chiodo endomidollare (2) viene inserito nel femore, dalla parte superiore del gran trocantere ed entra nel foro trasversale (31) della vite cefalica.
Anche se non mostrato nelle figure la parte inferiore (22) del chiedo endomidollare, pu? essere filettata, con una filettatura simile alla seconda filettatura (52) della vite cefalica, cio? una filettatura adatta a penetrare nella spongiosa dell?osso.
Il chiodo endomidollare (2) viene ruotato con un utensile e quindi la filettatura esterna (23) del chiodo endomidollare si avviata nella filettatura interna (33) del foro trasversale (31) della vite cefalica, che si trova nel canale di collegamento (105). La parte inferiore (22) del chiodo endomidollare (22) arriva nel canale (103) del femore.
Il chiodo endomidollare (2) ? fisso e stabile grazie all?accoppiamento filettato con la vite cefalica (3).
Con riferimento a Fig. 10, bisogna considerare che quando il chiodo endomidollare (2) ? accoppiato alla vite cefalica (3), il canale (20) del chiodo endomidollare ? libero, poich? non ? attraversato dalla vite cefalica (3).
In questo modo, entro il canale (20) del chiodo endomidollare (2) pu? essere inserito assialmente un dispositivo di ancoraggio (6) che esce dall?estremit? inferiore (2a) del chiodo endomidollare, per disporsi entro il canale del femore ed ancorarsi alle pareti del canale del femore.
Tale dispositivo di ancoraggio (6) pu? comprendere una pluralit? di fili (60) in materiale biocompatibile, quale titanio. Il dispositivo di ancoraggio (6) pu? comprendere ad esempio quattro fili (60) aventi un diametro di 2-3 mm, preferibilmente 2,5 mm.
I fili (60) sono spinti da un utensile inserito nel canale assiale del chiodo endomidollare dall?estremit? superiore (2b). Quindi i fili (60) escono dall?estremit? inferiore (2a) del chiodo endomidollare, si divaricano verso l?esterno e si ancorano alle pareti del canale del femore.
Con riferimento a Fig. 11, viene illustrato gruppo (301) secondo una seconda forma di realizzazione che comprende un chiodo endomidollare (2) di tipo lungo, avente una lunghezza di circa 140-160 mm, preferibilmente 150 mm.
In questo caso il chiodo endomidollare (2) comprende un foro distale (26) e/o un?asola distale (27) disposti nella parte inferiore (22) del chiodo endomidollare, per accogliere una vite di fissaggio distale (7) che attraversa trasversalmente il chiodo endomidollare bloccando il suo movimento assiale.
Con riferimento a Fig. 12, la vite di fissaggio distale (7) pu? essere inserita nel foro distale (26), tramite un giravite (204), senza la necessit? di una guida, dato che l?asse della vite distale (7) ? ortogonale all?asse del canale del chiodo endomidollare.
Con riferimento a Fig. 13, per inserire la vite di fissaggio distale (7) nell?asola distale (27) del chiodo endomidollare, in un assetto inclinato, ? necessario un sistema di guida (205) per ottenere una corretta inclinazione della vite distale (7). Il sistema di guida (205) ha una forma ad arco ed ? collegato al chiodo endomidollare (2), in modo che un corpo (250) del sistema di guida si disponga parallelo al chiodo endomidollare. Nel corpo (250) c?? un foro (251) con assese inclinato in cui viene inserita una cannula (206) che raggiunge una parete del femore in corrispondenza dell?asola distale (27) del chiodo endomidollare, in cui deve essere inserita la vite distale (7).
Il giravite (204) ? disposto nella cannula (206) in modo da guidare perfettamente l?avvitamento della vite destale (7) con un?inclinazione corretta.
Nei casi in cui la vite distale (7) ? disposta nel foro distale (26) o nell?asola distale (27) del chiodo endomidollare, il chiodo endomidollare viene bloccato alle pareti del canale del femore e quindi non ? necessario che esso sia bloccato alla vite cefalica (3).
A tale scopo, il chiodo endomidollare (2) pu? non avere la filettatura esterna e quindi anche il foro trasversale (33) della vite cefalica non ha alcuna filettatura interna.
Con riferimento alle Figg. 14-18, viene illustrato gruppo (401) secondo una terza forma di realizzazione, comprendente un chiodo endomidollare (2) di tipo lungo, senza la vite di fissaggio distale, ma provvisto di un dispositivo di ancoraggio (6) disposto entro il canale assiale (20) del chiodo endomidollare ed atto a sporgere da una parte inferiore del chiodo endomidollare per ancorare la parete del canale del femore.
In questo caso, il dispositivo di ancoraggio (6) comprende una pluralit? di fili (60) disposti nel canale assiale (20) del chiodo endomidollare e uscenti da rispettivi fori radiali (28) previsti nella parte inferiore (22) del chiodo endomidollare, vicino all?estremit? inferiore (2a) del chiodo endomidollare.
Il dispositivo di ancoraggio (6) pu? comprendere ad esempio quattro fili (60) in materiale biocompatibile, quale titanio, aventi un diametro di 2-3 mm, preferibilmente 2,5 mm.
Il dispositivo di ancoraggio (6) comprende un manicotto (61) montato girevole rispetto ad una boccola (8). Il manicotto (61) ha una sede anulare (62) che accoglie girevolmente un collare (80) della boccola che sporge verso l?interno.
I fili (60) sono collegati al manicotto (61) e sporgono inferiormente dal manicotto (61).
La boccala (8) ha una filettatura esterna (81) che si avviata in una filettatura interna (25) ricavata nel canale assiale (20) del chiodo endomidollare.
La boccola (8) ha una superfice interna (82) sagomata (ad esempio esagonale) in modo da accogliere la punta di un utensile che viene inserito nel canale assiale (20) del chiodo endomidollare dall?estremit? superiore (2b) del chiodo endomidollare. Ruotando la boccola (8), essa si avviata/svita nella filettatura interna (25) del chiodo, spingendo verso il basso o tirando verso l?alto il manicotto (61) a cui sono collegati i fili (60).
In questa soluzione, dato che i fili (60) escono dai fori radiali (28) della parte inferiore del chiodo endomidollare e si ancorano saldamente alla parete del canale del femore, il chiodo endomidollare (2) ? bloccato nel suo movimento assiale e quindi non ? necessario che esso abbia una filettatura esterna che si avviati in una filettatura interna del foro trasversale (31) della vite cefalica.
Ovviamente il dispositivo di ancoraggio (6) con la boccola (8) pu? essere utilizzato nella forma di realizzazione di Fig. 10 in cui i fili (60) escono dall?estremit? inferiore (2a) del chiodo endomidollare.
La Fig. 19 illustra il gruppo (1) che comprende inoltre una placca (9) atta ad essere fissata all?osso del femore, mediante viti di fissaggio (91).
La placca (9) ha un foro (90) che consente il passaggio dell?estremit? posteriore (3b) della vite cefalica. In questo caso la distanza tra il foro traversale (31) della vite cefalica e la sua estremit? posteriore (3b) ? maggiore rispetto a quella mostrata nella Fig. 3, affinch? l?estremit? posteriore (3b) della vite cefalica possa essere inserita nel foro (90) della placca.
Il foro (90) della placca ha una sede che si adatta alla parte posteriore (3b) della vite cefalica. Preferibilmente viene cerato un giunto sferico onnidirezionale tra la parte posteriore (3b) della vite cefalica e la sede del foro (90) della placca, per adattare la placca a qualsiasi tipo di inclinazione della vite cefalica.
Una vite non mostrata, fissa la parte posteriore (3b) della vite cefalica alla placca (9).
Dato che il chiodo endomidollare (2) ? di tipo corto, e la placca (9) ? pi? lunga del chiodo endomidollare (2), le viti di fissaggio (91) della placca possono essere inserite al di sotto dell?estremit? inferiore (2a) del chiodo endomidollare.
La placca (9) ha una porzione superiore (92) a forma di forcella piegata ad ?U? rovesciata, che si estende al di sopra dell?estremit? superiore (2b) del chiodo endomidollare, lasciando libera, l?estremit? superiore (2b) del chiodo endomidollare.
Alle presenti forme di realizzazione dell'invenzione, possono essere apportate variazioni e modifiche equivalenti, alla portata di un tecnico del ramo, che rientrano comunque entro l'ambito dell'invenzione espresso dalle rivendicazioni annesse.
Claims (13)
1. Gruppo (1; 301; 401) comprendente:
- un chiodo endomidollare (2) avente un canale assiale (20) con asse (A); detto chiodo endomidollare (2) essendo destinato ad essere inserito in un canale (103) di un osso, e - una vite cefalica (3) avente un asse (B); detta vite cefalica (3) essendo destinata ad essere accoppiata al chiodo endomidollare (2) ed inserita nell?osso con un determinato angolo (?) tra l?asse (A) del chiodo e l?asse (B) della vite, caratterizzato dal fatto che
detta vite cefalica (3) ha un foro trasversale (31) entro il quale ? inserito detto chiodo endomidollare (2) che attraversa la vite cefalica; detto foro trasversale (31) della vite cefalica avendo un asse (C) inclinato di detto angolo (?) rispetto all?asse (B) della vite cefalica; e
detto chiodo endomidollare (2) avendo una parte superiore (22) con diametro esterno (D1) inferiore rispetto ad un diametro esterno (D2) di una parte posteriore (4) di detta vite cefalica; in cui detto foro trasversale (31) della vite cefalica ? disposto in detta parte posteriore (4) della vite cefalica.
2. Gruppo (1; 301; 401) secondo la rivendicazione 1, in cui detto foro trasversale (31) della vite cefalica ? disposto vicino ad un?estremit? posteriore (3b) della vite cefalica.
3. Gruppo (1; 301; 401) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detta vite cefalica ha un canale assiale (30).
4. Gruppo (1; 301; 401) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta vite cefalica (3) comprende un inserto (32) a forma di manicotto, disposto nella vite cefalica con un asse inclinato di detto angolo (?) in modo da ottenere detto foro trasversale (33).
5. Gruppo (1; 301; 401) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta vite cefalica (3) comprende una parte anteriore (5) che si avvita in una parte posteriore (4) per regolare la lunghezza della vite cefalica.
6. Gruppo (1; 401) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre un dispositivo di ancoraggio (6) disposto in detto canale assiale (20) del chiodo endomidollare e sporgente inferiormente dal chiodo endomidollare per ancorarsi con le pareti del canale (103) dell?osso.
7. Gruppo (1; 401) secondo la rivendicazione 6, in cui detto dispositivo di ancoraggio (6) comprende una pluralit? di fili (60) che escono da una parte inferiore del chiodo endomidollare per ancorarsi con le pareti del canale (103) dell?osso.
8. Gruppo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il chiodo endomidollare (2) ha una filettatura esterna (23) che si estende in una parte centrale del chiodo endomidollare e si avvita in una filettatura interna (33) di detto foro trasversale (31) della vite cefalica.
9. Gruppo (1) secondo la rivendicazione 8, in cui il chiodo endomidollare (2) ? di tipo corto, avente una lunghezza totale di 80-120 mm.
10. Gruppo (301; 401) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8, in cui il chiodo endomidollare (2) ? di tipo lungo, avente una lunghezza totale di 140-160 mm,
11. Gruppo (301) secondo la rivendicazione 10, in cui detto chiodo endomidollare comprende un foro distale (26) e/o un?asola distale (27) disposti in una parte inferiore (22) del chiodo endomidollare, per accogliere una vite di fissaggio distale (7) che attraversa trasversalmente il chiodo endomidollare bloccando il suo movimento assiale.
12. Gruppo (401) secondo la rivendicazione 10 quando dipende dalla rivendicazione 7, in cui detto dispositivo di ancoraggio (6) comprende un manicotto (61) montato girevole rispetto ad una boccola (8) avente una filettatura esterna (81) che si avvita in una filettatura interna (25) nel canale assiale di detto chiodo endomidollare; i fili (60) essendo collegati al manicotto (61) e sporgendo inferiormente dal manicotto (61) per uscire da rispettivi fori radiali (28) previsti in una parte inferiore (22) del chiodo endomidollare, vicino ad un?estremit? inferiore (2a) del chiodo endomidollare.
13. Gruppo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre una placca (9) atta ad essere fissata all?osso del femore, mediante viti di fissaggio (91); detta placca (9) comprendendo un foro (90) che consente il passaggio di un?estremit? posteriore (3b) della vite cefalica, e una porzione superiore (92) a forma di forcella piegata ad ?U? rovesciata, che si estende al di sopra di un?estremit? superiore (2b) del chiodo endomidollare.
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