IT202000029552A1 - ELECTROLYTIC RECOVERY OF LEAD FROM ALKALINE SOLUTIONS INCLUDING SOLUBLE SILICATE SOLUTIONS RESULTING FROM LEADED GLASS TREATMENT - Google Patents

ELECTROLYTIC RECOVERY OF LEAD FROM ALKALINE SOLUTIONS INCLUDING SOLUBLE SILICATE SOLUTIONS RESULTING FROM LEADED GLASS TREATMENT Download PDF

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    • CCHEMISTRY; METALLURGY
    • C25ELECTROLYTIC OR ELECTROPHORETIC PROCESSES; APPARATUS THEREFOR
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Description

DESCRIZIONE dell?invenzione avente per TITOLO: DESCRIPTION of the invention with TITLE:

Recupero elettrolitico di piombo da soluzioni alcaline comprese le soluzioni di silicati solubili derivanti dal trattamento di vetro al piombo Electrolytic recovery of lead from alkaline solutions including soluble silicate solutions resulting from the treatment of lead glass

Campo di applicazione tecnica Technical scope

Celle elettrolitiche speciali per il recupero massivo di metalli pesanti al loro stato metallico da soluzioni alcaline, in particolare di celle elettrolitiche speciali per il recupero massivo del piombo al suo stato metallico da soluzioni alcaline. Special electrolytic cells for the massive recovery of heavy metals in their metallic state from alkaline solutions, in particular special electrolytic cells for the massive recovery of lead in their metallic state from alkaline solutions.

Stato dell?arte State of art

Esistono molti processi che, mediante trattamenti in ambiente alcalino, solubilizzano sali di piombo da recuperare, in seguito, sottoforma di metallo mediante elettrolisi. Una fonte importante di soluzioni alcaline contenente sali di piombo sono quelle derivanti dal trattamento del vetro al piombo presenti nei vecchi televisori a tubo catodico. Un?altra sorgente, spesso sottovalutata, di sali di piombo sono i residui dell?estrazione dello zinco, come solfato, dai minerali che li contengono come solfuri. In questi processi, generalmente, i minerali sono arrostiti in aria per convertire i solfuri in ossidi o solfati. Segue una lisciviazione acida con solforico al fine di portare in soluzione lo zinco come solfato. Questa operazione arrostimento-lisciviazione viene eseguita numerose volte al fine di massimizzare l?estrazione dello zinco. Il materiale risultante da questo processo ? ora arricchito in piombo sottoforma di solfato per cui ? possibile solubilizzare il piombo sottoforma di piombito per trattamento con idrossidi alcalini. Normalmente, invece, questi residui sono trattati in processi tradizionali pirometallurgici per il recupero del piombo. Per quanto riguarda il trattamento del vetro al piombo, in moltissime nazioni si attua da tempo la raccolta differenziata delle apparecchiature elettriche ed elettroniche a fine vita, denominate in Italia RAEE ("Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche") o internazionalmente WEEE ( Waste of Electric and Electronic Equipment). Aziende specializzate sottopongono queste apparecchiature a numerosi trattamenti al fine di recuperare materie prime ? seconde come i circuiti e le schede elettroniche, la bobina in rame, materiali plastici, cavi elettrici. La parte in vetro ? separata ricavando due tipologie di vetro: lo schermo e il cono. Lo schermo ? realizzato con vetro bario-stronzio che, dopo essere stato ripulito dai ?fosfori?, materiali che diventano luminescenti se colpiti dai raggi catodici formano l?immagine, viene riciclato per diverse applicazioni, ad esempio nell?industria ceramica. Il vetro cono, costituito da vetro ad alto contenuto di ossido di piombo, fino al 22%, trova applicazioni molto limitate e, generalmente, ? messo in discarica con un potenziale elevato impatto ambientale oltre alla perdita irreversibile di materiali di valore, piombo in particolare. Molti sono i brevetti e pubblicazioni inerenti il trattamento del vetro al piombo con lo scopo principale se non unico di recuperare il piombo. Secondo quanto riportato nei brevetti, il piombo ? recuperato sempre mediante elettrolisi diretta dalla soluzione di silicati e, a volte, l?eliminazione totale del piombo da queste soluzioni ? attuato anche mediante una successiva reazione di cementazione con zinco metallico. In alcuni brevetti si rivendica anche la periodica inversione di polarit? degli elettrodi al fine di facilitare il distacco del piombo depositato al catodo. Tutti i brevetti rivendicano l?utilizzo di materiali elettrodici non idonei, spesso del medesimo materiale, acciaio inossidabile, per la realizzazione degli elettrodi. E? noto, per?, che su questo materiale il piombo che si scarica forma depositi incoerenti e spugnosi che inglobano moltissima soluzione e idrogeno rendendo molto difficoltosa l?operazione di recupero del piombo. Il rendimento di corrente risulta, inoltre, inevitabilmente molto basso a causa della concorrente e concomitante reazione di scarica dell?idrogeno. La causa di questo fenomeno ? dovuta al fatto che la scarica dell?idrogeno in condizioni normali ? termodinamicamente favorita rispetto a quella del piombo. Operando l?elettrolisi, ad esempio, di una soluzione alcalina di silicati derivante dal trattamento del vetro al piombo, la concentrazione iniziale del piombo ammonta ad almeno 0,25 moli/kg mentre il pH della soluzione si attesta intorno al valore di 13. Ci? significa che la concentrazione degli idrogenioni ? di 10<-13 >g moli/litro. In queste condizioni, inizialmente, secondo la legge di Nernst, la scarica catodica favorita diventa quella del piombo essendo questo ione presente con una concentrazione di 13 ordini di grandezza pi? elevata. Con il procedere della scarica, la soluzione si depaupera dagli ioni piombo e comincia a diventare prevalente quella dell?idrogeno con conseguente abbassamento significativo del rendimento di corrente. Il problema ?, inoltre, esaltato dall?utilizzo dell?acciaio inox come materiale elettrodico che presenta una bassa sovratensione per la scarica dell?idrogeno. In questo processo, pertanto, la scelta soprattutto dei materiali con cui realizzare il catodo riveste una decisiva importanza sia per la morfologia del piombo depositato sia per il rendimento di corrente. Al catodo, infatti, sono possibili due reazioni competitive: quella di scarico di idrogeno e quella di riduzione degli ioni piombo a dare piombo metallico. La prima risulta termodinamicamente favorita e per limitarla/impedirla occorre che il materiale catodico presenti una elevata sovratensione alla scarica dell?idrogeno. Sono, di seguito, elencati, in termini di sovratensione decrescente per la scarica dell?idrogeno, alcuni metalli: tallio, mercurio, gallio, indio, magnesio, piombo, cadmio, zinco, argento, stagno, germanio, bismuto, antimonio, rame, cromo, ferro, cobalto, nichel, rutenio, rodio, platino. I costituenti dell?acciaio inox AISI 304 sono: cromo 18-20%, nichel 8 -11 %, ferro a bilancio, quelli presenti nell?acciaio inox AISI 316 sono: cromo 16-18%, nichel 11-14, molibdeno 2-3%, ferro a bilancio. Nelle celle elettrolitiche descritte sono utilizzati acciai inox in cui sono presenti proprio tre elementi, Fe, Cr, Ni che presentano la pi? bassa sovratensione di scarica dell?idrogeno, a parte i metalli nobili come rutenio, rodio e platino. Questo comporta, in base alla scala della sovratensione di scarica dell?idrogeno, un basso rendimento di corrente nell?elettrodeposizione del piombo e la sua formazione allo stato spugnoso in quanto ingloba idrogeno. Per quanto concerne il materiale costituente l?anodo viene spesso impiegato il medesimo acciaio inox utilizzato per i catodi. La scelta risulta obbligata in quanto in molti brevetti si rivendicano processi di elettrolisi che prevedono l?inversione della polarit? agli elettrodi al fine di favore il distacco del piombo depositatosi sui catodi. La scelta dell?acciaio inossidabile come anodo comporta la formazione di biossido di piombo e di perossidi in soluzione che rendono impura la soluzione di silicati in fase di elettrolisi. Quanto descritto per il recupero del piombo dalle soluzioni alcaline di silicati vale anche per il recupero di questo metallo per elettrolisi da soluzioni di piombiti di ioni alcalini derivanti dal trattamento dalle masse residue di lisciviazione nei processi di produzione dello zinco mediante elettrolisi di soluzioni di solfato di zinco. There are many processes which, by means of treatments in an alkaline environment, solubilize lead salts to be subsequently recovered in the form of metal by electrolysis. An important source of alkaline solutions containing lead salts are those deriving from the treatment of lead glass present in old CRT televisions. Another source, often underestimated, of lead salts are the residues of the extraction of zinc, as sulphate, from minerals that contain them as sulphides. In these processes, minerals are typically roasted in air to convert the sulfides into oxides or sulfates. An acid leaching with sulfuric acid follows in order to bring the zinc into solution as sulphate. This roast-leach operation is performed numerous times in order to maximize zinc extraction. The material resulting from this process? now enriched in lead in the form of sulphate for which ? It is possible to solubilize lead in the form of lead by treatment with alkali hydroxides. Normally, however, these residues are treated in traditional pyrometallurgical processes for the recovery of lead. As far as the treatment of lead glass is concerned, separate collection of end-of-life electrical and electronic equipment has been implemented in many countries for some time, known in Italy as RAEE ("Refuse from Electrical and Electronic Equipment") or internationally as WEEE (Waste of Electric and Electronic Equipment). Specialized companies subject these equipment to numerous treatments in order to recover raw materials? second such as circuits and electronic boards, the copper coil, plastic materials, electric cables. The glass part? separated by obtaining two types of glass: the screen and the cone. The screen ? made with barium-strontium glass which, after being cleaned of the "phosphors", materials that become luminescent when hit by cathode rays form the image, is recycled for various applications, for example in the ceramic industry. Cone glass, made up of glass with a high lead oxide content, up to 22%, finds very limited applications and is generally ? landfilled with a potential high environmental impact in addition to the irreversible loss of valuable materials, lead in particular. There are many patents and publications concerning the treatment of lead glass with the main purpose, if not the only one, of recovering the lead. According to what is reported in the patents, the lead ? always recovered by direct electrolysis from the silicate solution and, sometimes, the total elimination of lead from these solutions? also carried out by means of a subsequent cementation reaction with metallic zinc. Some patents also claim the periodic reversal of polarity? of the electrodes in order to facilitate the detachment of the lead deposited at the cathode. All patents claim the use of unsuitable electrode materials, often of the same material, stainless steel, for making the electrodes. AND? However, it is known that on this material the discharged lead forms incoherent and spongy deposits which absorb a great deal of solution and hydrogen, making the lead recovery operation very difficult. Furthermore, the current efficiency is inevitably very low due to the concurrent and concomitant hydrogen discharge reaction. The cause of this phenomenon? due to the fact that the discharge of? hydrogen under normal conditions ? thermodynamically favored over that of lead. By operating the electrolysis, for example, of an alkaline solution of silicates deriving from the treatment of lead glass, the initial concentration of lead amounts to at least 0.25 moles/kg while the pH of the solution is around the value of 13. There ? means that the concentration of hydrogen ions ? of 10<-13 >g moles/litre. Under these conditions, initially, according to Nernst's law, the favored cathodic discharge becomes that of lead, this ion being present with a concentration of 13 orders of magnitude higher than that of lead. elevated. As the discharge proceeds, the solution is depleted of lead ions and that of hydrogen begins to prevail with a consequent significant lowering of the current efficiency. The problem is further enhanced by the use of stainless steel as the electrode material which has a low overvoltage due to the hydrogen discharge. In this process, therefore, above all the choice of the materials with which to make the cathode is of decisive importance both for the morphology of the deposited lead and for the current efficiency. At the cathode, in fact, two competitive reactions are possible: that of hydrogen discharge and that of reduction of the lead ions to give metallic lead. The former is thermodynamically favored and to limit/prevent it, the cathode material must have a high overvoltage upon hydrogen discharge. Some metals are listed below in terms of decreasing overvoltage for the hydrogen discharge: thallium, mercury, gallium, indium, magnesium, lead, cadmium, zinc, silver, tin, germanium, bismuth, antimony, copper, chromium, iron, cobalt, nickel, ruthenium, rhodium, platinum. The constituents of AISI 304 stainless steel are: chromium 18-20%, nickel 8 -11%, iron on balance, those present in stainless steel AISI 316 are: chromium 16-18%, nickel 11-14, molybdenum 2- 3%, budget iron. In the electrolytic cells described, stainless steels are used in which there are precisely three elements, Fe, Cr, Ni which present the most? low hydrogen discharge overvoltage, apart from noble metals such as ruthenium, rhodium and platinum. On the basis of the hydrogen discharge overvoltage scale, this entails a low current efficiency in the electrodeposition of lead and its formation in a spongy state as it incorporates hydrogen. As regards the material constituting the anode, the same stainless steel used for the cathodes is often used. The choice is obligatory as many patents claim electrolysis processes which provide for the inversion of the polarity? to the electrodes in order to favor the detachment of the lead deposited on the cathodes. The choice of stainless steel as anode involves the formation of lead dioxide and peroxides in the solution which make the silicate solution impure in the electrolysis phase. What has been described for the recovery of lead from alkaline solutions of silicates also applies to the recovery of this metal by electrolysis from lead solutions of alkaline ions deriving from the treatment of the residual masses of leaching in the zinc production processes by electrolysis of solutions of sulphate of zinc.

Descrizione tecnica Technical description

Oggetto di questo brevetto sono le celle elettrolitiche realizzate utilizzando particolari materiali per la realizzazione dei catodi e degli anodi. Le caratteristiche salienti di queste celle risiedono nella scelta di materiali elettrodici. Quelli catodici presentano un?elevata sovratensione di scarica dell?idrogeno, ovvero che hanno un valore di log10 i0 (A/cm<2>) compreso fra -7 e -13, dove i0 ? la densit? di corrente di scambio per la reazione di ossidazione dell?idrogeno a 25?C, mentre quelli anodici non favoriscono la formazione di biossido di piombo e di perossidi. A tale scopo come catodi, pur presentando la pi? alta sovratensione per la scarica dell?idrogeno, sono stati scartati a priori, per la loro tossicit?, il tallio e il mercurio mentre il gallio non ? idoneo per questo utilizzo a causa del suo basso punto di fusione. Si sono dimostrati molto efficaci, invece, i catodi ricavati per deposizione di sottili strati di indio o di cadmio su acciaio. Altrettanto efficaci sono stati i catodi realizzati con lastre di zinco o di acciaio zincato, e quelli ricavati con lastre di magnesio o di piombo. Impiegando questi materiali per la realizzazione dei catodi, non ? possibile attuare l?inversione della polarit? per favorire il distacco del piombo pena la distruzione del materiale catodico. In funzione della natura dei materiali utilizzati al catodo si avranno depositi di piombo incoerenti sottoforma di polvere sottile di colore nero, ad esempio operando con catodo in magnesio, oppure depositi coerenti e ben formati, come nel caso del catodo in piombo. In ogni caso, indipendentemente dal materiale adottato come catodo, si pu? operare con densit? di corrente molto elevata, fino a 1.000 A/m<2 >e con elevata efficienza di corrente. Si realizzano, pertanto, risparmi sia dal punto di vista energetico che nei costi di realizzazione delle celle elettrolitiche. ? stato inoltre sorprendentemente scoperto che utilizzando il nichel come materiale anodico, non si verifica la formazione di biossido di piombo e la generazione di perossidi in soluzione. Le celle oggetto di questo brevetto sono, pertanto, realizzate con anodi in nichel puro o acciaio nichelato e catodi con uno dei seguenti materiali: magnesio, piombo, zinco, acciaio zincato, acciaio ricoperto con indio o con cadmio. The subject of this patent are the electrolytic cells made using particular materials for making the cathodes and anodes. The salient features of these cells lie in the choice of electrode materials. The cathodic ones have a high hydrogen discharge overvoltage, i.e. they have a value of log10 i0 (A/cm<2>) between -7 and -13, where i0 ? the density? of exchange current for the hydrogen oxidation reaction at 25°C, while the anodic ones do not favor the formation of lead dioxide and peroxides. For this purpose, as cathodes, while presenting the pi? high overvoltage for the discharge of? hydrogen, have been rejected a priori, for their toxicity?, the thallium and the mercury while the gallium is not? suitable for this use due to its low melting point. On the other hand, the cathodes obtained by depositing thin layers of indium or cadmium on steel have proved to be very effective. Equally effective were the cathodes made with zinc or galvanized steel plates, and those made with magnesium or lead plates. Employing these materials for the realization of the cathodes, isn't it? is it possible to implement the? inversion of the polarity? to favor the detachment of the lead under penalty of destruction of the cathode material. Depending on the nature of the materials used for the cathode, there will be incoherent lead deposits in the form of a fine black powder, for example when working with a magnesium cathode, or coherent and well-formed deposits, as in the case of the lead cathode. In any case, regardless of the material adopted as the cathode, you can? operate with density? very high current, up to 1,000 A/m<2 >and with high current efficiency. Therefore, savings are achieved both from an energy point of view and in the manufacturing costs of the electrolytic cells. ? it has also been surprisingly discovered that by using nickel as an anode material, the formation of lead dioxide and the generation of peroxides in solution do not occur. The cells object of this patent are, therefore, made with anodes in pure nickel or nickel-plated steel and cathodes with one of the following materials: magnesium, lead, zinc, galvanized steel, steel covered with indium or with cadmium.

Esempio 1. Example 1.

Sono stati trattati 75 kg di silicato di sodio contenente il 3% di piombo sotto forma di piombito di sodio in una cella avente come catodi 3 lastre di piombo dolce 2 lastre di acciaio nichelato con una nichelatura di 30 micron. ? stata applicata una densit? di corrente pari a 500 A/m<2 >per 6 ore e la temperatura ? stata mantenuta a 70?C, alla fine delle quali la concentrazione di piombo all?interno della soluzione ? scesa a 100 ppm. Il rendimento di corrente calcolato a fine operazione ? del 72%. 75 kg of sodium silicate containing 3% of lead in the form of sodium lead was treated in a cell having as cathodes 3 plates of soft lead and 2 plates of nickel-plated steel with a nickel plating of 30 microns. ? was applied a density? of current equal to 500 A/m<2 > for 6 hours and the temperature? been maintained at 70?C, at the end of which the concentration of lead inside the solution? dropped to 100ppm. The current yield calculated at the end of the operation? by 72%.

Claims (6)

RivendicazioniClaims 1. Celle elettrolitiche dedicate al recupero di piombo da soluzioni alcaline caratterizzate dal fatto di impiegare materiali catodici che presentano un?elevata sovratensione per la scarica dell?idrogeno, ovvero che hanno un valore di log10 i0 (A/cm<2>) compreso fra -7 e -13, dove i0 ? la densit? di corrente di scambio per la reazione di ossidazione dell?idrogeno a 25?C, e dal fatto di impiegare come materiale anodico nichel puro o acciai nichelati.1. Electrolytic cells dedicated to the recovery of lead from alkaline solutions characterized by the fact that they use cathode materials which have a high overvoltage due to the discharge of hydrogen, i.e. which have a value of log10 i0 (A/cm<2>) between -7 and -13, where i0 ? the density? of exchange current for the hydrogen oxidation reaction at 25°C, and by the fact of using pure nickel or nickel-plated steel as anode material. 2. Celle elettrolitiche dedicate al recupero di piombo da soluzioni alcaline come da rivendicazione 1 caratterizzate dal fatto di impiegare come materiale catodico il magnesio.2. Electrolytic cells dedicated to the recovery of lead from alkaline solutions as claimed in claim 1, characterized in that they use magnesium as the cathode material. 3. Celle elettrolitiche dedicate al recupero di piombo da soluzioni alcaline come da rivendicazione 1 caratterizzate dal fatto di impiegare come materiale catodico lo zinco o metalli ricoperti con zinco.3. Electrolytic cells dedicated to the recovery of lead from alkaline solutions as claimed in claim 1, characterized in that they use zinc or metals covered with zinc as the cathode material. 4. Celle elettrolitiche dedicate al recupero di piombo da soluzioni alcaline come da rivendicazione 1 caratterizzate dal fatto di impiegare come materiale catodico il piombo o metalli ricoperti con piombo.4. Electrolytic cells dedicated to the recovery of lead from alkaline solutions as claimed in claim 1, characterized in that they use lead or lead-coated metals as cathode material. 5. Celle elettrolitiche dedicate al recupero di piombo da soluzioni alcaline come da rivendicazione 1 caratterizzate dal fatto di impiegare come materiale catodico l?indio o metalli ricoperti con indio.5. Electrolytic cells dedicated to the recovery of lead from alkaline solutions as claimed in claim 1, characterized in that they use indium or metals coated with indium as the cathode material. 6. Celle elettrolitiche dedicate al recupero di piombo da soluzioni alcaline come da rivendicazione 1 caratterizzate dal fatto di impiegare come materiale catodico il cadmio o metalli ricoperti con cadmio. 6. Electrolytic cells dedicated to the recovery of lead from alkaline solutions as claimed in claim 1, characterized in that they use cadmium or metals coated with cadmium as the cathode material.
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