IT202000027053A1 - Dispositivo di alimentazione di un segnale di controllo - Google Patents

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IT202000027053A1
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Cero Claudio Dal
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Cero Claudio Dal
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    • H05ELECTRIC TECHNIQUES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • H05BELECTRIC HEATING; ELECTRIC LIGHT SOURCES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; CIRCUIT ARRANGEMENTS FOR ELECTRIC LIGHT SOURCES, IN GENERAL
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    • H05B47/10Controlling the light source
    • H05B47/175Controlling the light source by remote control
    • H05B47/18Controlling the light source by remote control via data-bus transmission
    • HELECTRICITY
    • H05ELECTRIC TECHNIQUES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • H05BELECTRIC HEATING; ELECTRIC LIGHT SOURCES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; CIRCUIT ARRANGEMENTS FOR ELECTRIC LIGHT SOURCES, IN GENERAL
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    • H05B45/32Pulse-control circuits
    • H05B45/325Pulse-width modulation [PWM]
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  • Selective Calling Equipment (AREA)
  • Input Circuits Of Receivers And Coupling Of Receivers And Audio Equipment (AREA)
  • Reverberation, Karaoke And Other Acoustics (AREA)

Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"DISPOSITIVO DI ALIMENTAZIONE DI UN SEGNALE DI CONTROLLO"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Forme di realizzazione qui descritte si riferiscono ad un dispositivo di alimentazione di un segnale di controllo codificante parametri di funzionamento di dispositivi di illuminazione. In particolare, il dispositivo del presente trovato trasmette il segnale di controllo ad un dispositivo ricevente al quale ?, di norma, collegato un dispositivo di illuminazione. Il dispositivo del trovato trova applicazione, preferibilmente ma non limitativamente, nel campo dell?illuminotecnica, della domotica/building automation.
STATO DELLA TECNICA
Sono noti dispositivi che permettono di regolare diversi parametri di funzionamento di uno o pi? dispositivi di illuminazione.
Ad esempio, nei settori dell?illuminotecnica e della domotica/building automation, ? noto l?impiego di dispositivi per la regolazione della luminosit?, della temperatura di colore e del colore di diversi dispositivi di illuminazione.
Tali regolazioni vengono richieste per creare scenari particolari, ad esempio per funzioni di cromoterapia, human centric lighting o per l' illuminazione domestica compatibile con il ciclo circadiano. In alternativa, la regolazione dei dispositivi di illuminazione pu? essere richiesta per questioni di risparmio energetico che possono prevedere la riduzione programmata e/o l?adattamento automatico della luminosit?. In genere, le soluzioni note emettono uno o pi? segnali di controllo, ad esempio del tipo DMX o DALI/DALI2, che vengono trasmessi ad uno o pi? dispositivi riceventi ai quali sono collegati dispositivi di illuminazione. Per trasmettere tali segnali, i dispositivi noti dispongono di almeno una porta di connessione alla quale viene collegato un rispettivo dispositivo ricevente. In genere, le porte di connessione comprendono due connessioni d?uscita ed il dispositivo ricevente ? collegato a tali connessioni d?uscita per mezzo di una linea del tipo BUS che pu? essere a due o tre vie. Per segnali del tipo DALI/DALI 2 la linea BUS ? di norma a due vie.
Un segnale di tipo DALI pu? assumere uno stato logico attivo in cui i valori di tensione in trasmissione sono compresi fra circa -4,5 V e circa 4,5 V ed uno stato logico inattivo in cui i valori di tensione sono compresi fra circa 1 1,5 V e circa 20,5 V.
Pertanto, per trasmettere il segnale DALI, ? necessario un alimentatore del segnale di controllo, che pu? essere sia incluso in un dispositivo di controllo, che essere a s? stante {stand alone) o distribuito nei dispositivi riceventi.
Tale alimentatore comprende un alimentatore lineare di tensione, che definisce la tensione del segnale, ed un successivo alimentatore di corrente lineare che fornisce la corrente di polarizzazione al segnale.
L?impiego di alimentatori del tipo lineare pu? essere svantaggioso in quanto rende necessario dissipare la potenza data dalla corrente assorbita moltiplicata per la differenza fra la tensione nominale dell?alimentatore e la tensione richiesta per il segnale. Tale inconveniente, oltre ad essere un notevole svantaggio dal punto di vista energetico, rende l?alimentazione particolarmente ingombrante contribuendo negativamente alle dimensioni totali del dispositivo.
Inoltre, fra le connessioni d?uscita di una porta di connessione dei dispositivi noti ? normalmente disposto un mezzo di conduzione/interdizione che, negli stati attivi del segnale di controllo, pone le connessioni d?uscita in cortocircuito, mentre rimane aperto negli stati inattivi del segnale.
Tale configurazione risulta particolarmente svantaggiosa in quanto, negli stati attivi del segnale, ? necessario dissipare in calore la potenza elettrica erogata dall?alimentatore. Ad esempio, per un segnale di tipo DALI, con un?alimentazione nominale di 16V ed una corrente nominale di 250mA, uno stato attivo a 0V comporta una perdita di potenza di 4W. Tale potenza ? quindi dissipata in calore costituendo uno spreco energetico paragonabile ad un LED di media potenza acceso al 100%. Si noti che, in alcuni casi, il suddetto spreco energetico potrebbe superare il benef?cio energetico di un sistema di controllo della regolazione della luminosit?. Inoltre, lo sviluppo di calore limita le possibilit? di ridurre le dimensioni del dispositivo di controllo.
Per ovviare a tali inconvenienti, alcuni dispositivi di controllo noti riducono la tensione del segnale e/o il valore della limitazione di corrente.
Tuttavia, tali soluzioni comportano ulteriori inconvenienti, infatti, la prima limita la portata del segnale, mentre la seconda limita il numero di dispositivi collegabili al dispositivo di alimentazione del segnale di controllo.
Altri dispositivi noti, durante gli stati attivi del segnale, ?spengono? direttamente l alimentazione, di fatto abbassando la tensione del segnale a OV. In questo modo, i suddetti dispositivi noti non necessitano di porre in cortocircuito le connessioni d?uscita della porta. Se da un lato tale soluzione pu? ridurre la dissipazione in calore della potenza, dall?altro rende il dispositivo suscettibile a fenomeni elettromagnetici che possono causare malfunzionamenti e/o l?insorgenza di errori.
Esiste pertanto la necessit? di perfezionare un dispositivo di alimentazione di un segnale di controllo che possa superare almeno uno degli inconvenienti della tecnica.
In particolare, uno scopo del presente trovato ? quello di realizzare un dispositivo di alimentazione di un segnale di controllo che sia pi? efficiente dal punto di vista energetico rispetto ai dispositivi noti.
Un ulteriore scopo del presente trovato ? quello di realizzare un dispositivo di alimentazione di un segnale di controllo che abbia dimensioni ridotte rispetto ai dispositivi della tecnica nota.
Un altro scopo del presente trovato ? quello di fornire un dispositivo di alimentazione di un segnale di controllo che non comprometta la stabilit?, la robustezza, la portata e la capacit? del segnale.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, il Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato ? espresso e caratterizzato nella rivendicazione indipendente. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell?idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, viene descritto un dispositivo di alimentazione di un segnale di controllo, nel seguito dispositivo, che supera i limiti della tecnica nota ed elimina i difetti in essa presenti.
Secondo forme di realizzazione, il dispositivo comprende almeno una porta di connessione provvista di una sezione di alimentazione e di una sezione di attivazione del segnale la quale comprende due connessioni di uscita del segnale.
Secondo un aspetto del trovato la sezione di attivazione del segnale comprende una porzione di controllo configurata per assumere:
una condizione operativa attiva, in cui le connessioni d?uscita sono elettricamente scollegate dalla sezione di alimentazione fra loro in cortocircuito; ed
una condizione operativa inattiva, in cui le connessioni d?uscita sono elettricamente collegate alla sezione di alimentazione.
In una forma realizzativa, la porzione di controllo comprende un ramo comprendente due mezzi di conduzione/interdizione dispostiti in serie ed uno di detti mezzi di conduzione/interdizione ? interposto fra le connessioni di uscita.
In un?altra forma di realizzazione, la porzione di controllo comprende due rami in parallelo comprendenti ciascuno due mezzi di conduzione/interdizione disposti in serie. In questo caso, ogni connessione di uscita ? collocata su un rispettivo ramo ed ? interposta fra i mezzi di conduzione/interdizione disposti in serie.
Secondo una forma realizzativa, nella condizione operativa attiva, i due mezzi di conduzione/interdizione ad un lato rispetto alle connessioni di uscita sono in conduzione, e gli altri due, all?altro lato delle connessioni di uscita, sono in interdizione. Invece, nella condizione operativa inattiva, ogni ramo presenta un mezzo di conduzione/interdizione posto in conduzione ed un mezzo di conduzione/interdizione posto in interdizione ed i mezzi di conduzione/interdizione posti in conduzione (o in interdizione) sono a lati opposti rispetto alle connessioni di uscite. Vantaggiosamente, in questo modo, nello stato attivo del segnale, le connessioni di uscita sono in cortocircuito fra loro ma elettricamente scollegate dalla sezione di alimentazione, evitando cos? la generazione di calore.
Il dispositivo pu? inoltre comprendere un alimentatore e la sezione di alimentazione ?, ad un?estremit? elettricamente collegata a detto alimentatore, e all?altra estremit? alla sezione di attivazione.
Secondo forme di realizzazione, la sezione di alimentazione comprende un mezzo di conduzione/interdizione pilotato da un?unit? di controllo. Il mezzo di conduzione/interdizione pu? essere vantaggiosamente pilotato con un segnale del tipo PWM per modulare la tensione e/o la corrente erogata da detta sezione di alimentazione alla sezione di attivazione. In alcune forme di realizzazione la sezione di alimentazione comprende mezzi di rilevazione della tensione erogata dalla sezione di alimentazione alla sezione di attivazione. Detti mezzi di rilevazione possono essere collegati allunit? di controllo al fine di asservire la modulazione della tensione e/o corrente del segnale di controllo.
Il dispositivo pu? inoltre comprendere un?unit? di gestione e controllo per eseguire un programma informatico di gestione del segnale di controllo. Detta un?unit? di gestione e controllo pu? trasmettere informazioni alla sezione di attivazione per impostare la condizione operativa della porzione di controllo e di conseguenza lo stato logico del segnale di controllo. Inoltre, detta unit? di gestione e controllo pu? trasmettere informazioni all?unit? di controllo della sezione di alimentazione per impostare i valori desiderati di tensione e/o corrente del segnale di controllo.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Questi ed altri aspetti, caratteristiche e vantaggi del presente trovato appariranno chiari dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fomite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 ? una rappresentazione schematica di un dispositivo di alimentazione di un segnale di controllo secondo una forma di realizzazione del presente trovato;
- le figg. 2 e 3 sono rappresentazioni schematiche di diverse forme realizzative di una parte del dispositivo del presente trovato;
- le figg. 2a, 2b e 3a, 3b sono rappresentazioni schematiche delle parti di dispositivo rispettivamente di figg. 2 e 3 in diverse condizioni operative; Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente combinati o incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Si far? ora riferimento nel dettaglio alle possibili forme di realizzazione del trovato, delle quali uno o pi? esempi sono illustrati nelle figure allegate a titolo esemplificativo non limitativo. Anche la fraseologia e terminologia qui utilizzata ? a fini esemplificativi non limitativi.
Facendo riferimento alla fig. 1, con il numero 10 viene indicato un dispositivo di alimentazione di un segnale di controllo, nel seguito dispositivo 10, secondo forme realizzative del presente trovato.
Il dispositivo 10 comprende una o pi? porte 11 di connessione comprendenti ciascuna due connessioni d?uscita 16, 17 alle quali pu? essere collegato un dispositivo ricevente 60. A titolo puramente d?esempio, un dispositivo ricevente 60 pu? essere un dispositivo per la regolazione di sorgenti luminose, un altro dispositivo di controllo e/o un dispositivo per la gestione della domotica e/o automazione di un edif?cio sia esso pubblico o privato. A tale dispositivo ricevente 60 possono essere a sua volta collegati uno o pi? dispositivi di illuminazione 70.
Il dispositivo 10 ? configurato per trasmettere un segnale di controllo di tipo digitale che pu? assumere due stati logici prestabiliti e riconoscibili dal dispositivo ricevente 60, ovvero uno stato attivo ed uno stato inattivo. A titolo puramente esemplificativo, il suddetto di controllo pu? codificare parametri di funzionamento di uno o pi? dispositivi di illuminazione 70.
La frequenza del segnale di controllo pu? essere di circa 1200 Hz.
In alcune forme di realizzazione, il dispositivo 10 pu? inoltre comprendere un alimentatore 30 adatto a fornire almeno l?energia elettrica necessaria alla trasmissione del segnale di controllo. L?alimentatore 30 ? preferibilmente a bassissima tensione di sicurezza (SELV) con alimentazioni comprese tra circa 12V e circa 48 V (low voltage lighting). Tale configurazione permette di migliorare la sicurezza elettrica e le prestazioni energetiche del dispositivo 10.
In una possibile alternativa, l?alimentatore 30 pu? essere un alimentatore direttamente da tensione di rete.
In un?ulteriore alternativa, l?alimentazione del dispositivo 10 pu? provenire direttamente da linee di alimentazione del tipo BUS, quali ad esempio KNX o USB o Ethemet/POE, POE+, eliminando in questo modo la necessit? di prevedere appositi terminali di alimentazione. ? chiaro che in queste forme realizzative il dispositivo 10 ? provvisto di una porta di entrata (non raffigurata) per ricevere dette linee di alimentazione.
Il dispositivo 10 pu? comprendere un?unit? di controllo e gestione 40 configurata per eseguire un programma informatico di gestione del segnale di controllo che abilita l?alimentazione del segnale e ne stabilisce lo stato logico nel tempo.
Inoltre, il dispositivo 10 pu? comprendere una porta di comunicazione 50 del tipo LAN, quale ad esempio 10baseT, 100baseT, o superiori, oppure 10baseT1, 100baseT1 o superiori, alla quale possono essere connessi dispositivi esterni.
In forme realizzative, il dispositivo 10 pu? comprendere una o pi? porte di comunicazione verso altri sistemi informatici (non raffigurate) che possono essere del tipo USB, building automation, ovvero KNX, Modbus o altri idonei, Wi-Fi, BlueTooth (BLE), ZigBee e Z-Wave. Inoltre il dispositivo 10 pu? comprendere una o pi? porte di collegamento verso altri sistemi elettronici (non raffigurate) tramite interfacce seriali del tipo UART, I2C, SPI.
Secondo un aspetto del trovato, ogni porta 11 di connessione comprende una sezione di alimentazione 12 ed una sezione di attivazione 13 del segnale di controllo. La sezione di alimentazione 12 ?, da un lato, elettricamente collegata all?alimentatore 30 e dall?altro alla sezione di attivazione 13 del segnale di controllo. La sezione di alimentazione 12 ? configurata per controllare la tensione e/o la corrente del segnale di controllo, mentre la sezione di attivazione del segnale 13 ? configurata per attivare uno o l?altro stato logico del segnale di controllo.
In forme realizzative, la sezione di attivazione 13 pu? comprendere ad un?estremit? una porzione di controllo 14 provvista due connessioni di uscita 16, 17. Detta porzione di controllo 14 pu? assumere una condizione di trasmissione dello stato attivo del segnale, condizione operativa attiva, ed una condizione di trasmissione dello stato inattivo del segnale, condizione operativa inattiva. In particolare, nella condizione operativa inattiva, la porzione di controllo 14 applica alle connessioni d?uscita 16, 17 la tensione erogata dalla porzione di alimentazione 12. In altre parole, le connessioni d?uscita 16, 17 sono elettricamente collegate alla sezione di alimentazione 12.
Invece, nella condizione operativa attiva, le connessioni d?uscita 16, 17 sono elettricamente scollegate dalla sezione di alimentazione 12 e fra loro in cortocircuito.
Vantaggiosamente, in questo modo ? possibile trasmettere lo stato attivo del segnale di controllo senza porre in cortocircuito la porzione di alimentazione 12 e senza compromettere la stabilit?, la robustezza e la potenza del segnale. Tale conformazione risulta quindi particolarmente vantaggiosa sia per l?efficienza energetica che per la qualit? della trasmissione del segnale. Infatti, in virt? del fatto che, durante gli stati attivi del segnale, la porzione di alimentazione 12 non ? in cortocircuito, non vi ? la necessit? di dissipare potenza in calore n? di ?spegnere? direttamente l alimentazione.
Inoltre, ci? permette di realizzare dispositivi 10 di dimensioni ridotte rispetto a quelli della tecnica nota, senza la necessit? di distanziare i vari componenti per evitare surriscaldamenti.
In una forma di realizzazione, con riferimento alla fig. 2, la porzione di controllo 14 comprende un ramo 14a al quale ? applicata una tensione da parte della sezione di alimentazione 12. Su detto ramo 14a sono disposte le connessioni di uscita 16, 17 e due mezzi di conduzione/interdizione 15. In particolare, i due mezzi di conduzione/interdizione 15 sono dispostiti in serie e uno di detti mezzi di conduzione/interdizione 15 ? interposto fra le connessioni di uscita 16, 17. Tali mezzi di conduzione/interdizione 15 possono essere comandati da un?unit? logica di controllo 18 che comunica con l?unit? di controllo e gestione 40 del dispositivo 10. In particolare, l?unit? logica di controllo 18 traduce le istruzioni del programma informatico di gestione del segnale di controllo ed in base alle stesse comanda detta porzione di controllo 14.
Nella condizione operativa inattiva, l?unit? logica di controllo 18 pone in interdizione il mezzo di conduzione/interdizione 15, interposto fra le connessioni di uscita 16, 17 e pone l?altro mezzo di conduzione/interdizione 15 in conduzione (fig. 3a). In questo modo le connessioni d?uscita 16, 17 vengono elettricamente collegate alla sezione di alimentazione 12. Al contrario, nella condizione operativa attiva, l?unit? logica di controllo 18 pone in conduzione il mezzo di conduzione/interdizione 15 interposto fra le connessioni d?uscita 16, 17 e pone in interdizione l?altro mezzo di conduzione/interdizione 15 (fig. 3b). In questo modo dette connessioni d?uscita 16, 17 sono contestualmente in cortocircuito ed elettricamente scollegate dalla sezione di alimentazione
In un?altra forma realizzativa, con riferimento alla fig. 3, la porzione di controllo 14 comprende quattro mezzi di conduzione/interdizione 15 disposti secondo una configurazione del tipo ponte ad ?H?. Una configurazione del tipo ponte ad ?H? comprende due rami 14b, 14c in parallelo aventi ciascuno due mezzi di conduzione/interdizione 15 disposti in serie. A detti due rami 14b, 14c ? applicata una tensione da parte della sezione di alimentazione 12. In questo caso, ogni connessione di uscita 16, 17 ? collocata su un rispettivo ramo 14b, 14c ed ? interposta fra detti mezzi di conduzione/interdizione 15 disposti in serie.
In una forma realizzativa, nel momento in cui l?unit? di controllo e gestione 40 abilita la trasmissione del segnale, la porzione di controllo 14 pu? assumere una condizione operativa di abilitazione in cui tutti i mezzi di conduzione/interdizione 15 sono posti in interdizione.
Invece, nella condizione operativa inattiva, l?unit? logica di controllo 18 pone in conduzione due mezzi di conduzione/interdizione 15, uno su un ramo 14b del ponte ad "" e ad un lato rispetto alle connessioni di uscita 16, 17, e l?altro sull?altro ramo 14c e dall?altro lato rispetto alle connessioni di uscita 16, 17 (fig. 3a). In questo modo le connessioni d?uscita 16, 17 vengono elettricamente collegate alla sezione di alimentazione 12.
Nella condizione operativa attiva, l?unit? logica di controllo 18 pone in conduzione i due mezzi di conduzione/interdizione 15 ad un lato rispetto alle connessioni di uscita 16, 17, e in interdizione gli altri due mezzi di conduzione/interdizione 15 all?altro lato delle connessioni di uscita 16, 17 (fig. 3b). In questo modo dette connessioni d?uscita 16, 17 sono contestualmente in cortocircuito ed elettricamente scollegate dalla sezione di alimentazione 12. Risulta pertanto evidente che tale conformazione permette di ridurre la potenza assorbita dalla sezione di attivazione 13 durante gli stati attivi del segnale, di fatto scollegandola elettricamente dalla sezione di alimentazione 12.
Inoltre, tale conformazione permette di invertire la polarit? del segnale di controllo semplicemente invertendo i mezzi di conduzione/interdizione 15 posti in conduzione con i mezzi di conduzione/interdizione 15 posti in interdizione. Ci? pu? essere particolarmente vantaggioso in quanto permette di trasmettere correttamente il segnale di controllo indipendentemente dalla polarit? con cui ? connesso l?alimentatore 30. In forme realizzative preferite, i mezzi di conduzione/interdizione 15 si possono configurare come transistor del tipo mosfet. Tale configurazione permette di ricevere e discriminare il segnale anche nel caso l alimentazione venga applicata esternamente, con entrambe le polarit?, sfruttando vantaggiosamente i diodi di ?ricircolo? intrinsecamente presenti nei mezzi di conduzione/interdizione 15 del tipo mosfet.
Secondo forme di realizzazione, la sezione di alimentazione 12 comprende un mezzo di conduzione/interdizione 19 ed un?unit? di controllo 20.
L?unit? di controllo 20, pu? comandare il mezzo di conduzione/interdizione 19 con un segnale di tipo PWM (pulse width modulation ) in modo da modulare la tensione e/o la corrente che viene applicata dalla sezione di alimentazione 12 alla sezione di attivazione 13. In forme di realizzazione preferite, la frequenza del segnale di tipo PWM, per mezzo del quale ? pilotato il mezzo di conduzione/interdizione 19, ? maggiore rispetto alla frequenza del segnale di controllo.
La sezione di alimentazione 12 pu? inoltre comprendere mezzi di rilevazione della tensione 21 collegati all?unit? di controllo 20 in modo da asservire la suddetta modulazione della tensione. Infatti, le caratteristiche del segnale PWM con cui l?unit? di controllo 20 pilota il mezzo di conduzione/interdizione 19 possono essere funzione dalla tensione rilevata da detti mezzi di rilevazione della tensione 21. Qualora necessario, l?unit? di controllo 20 pu? pilotare il mezzo di conduzione/interdizione 19 con valori di PWM pari al 100%. In questo modo ? possibile applicare direttamente la tensione dell?alimentatore 30 alla sezione di attivazione 13 del segnale.
Vantaggiosamente, la suddetta modulazione della corrente/tensione erogata dalla sezione di alimentazione 12 evita la dissipazione in calore della potenza data dalla differenza fra la tensione di ingresso, ovvero dell? alimentatore 30, e la tensione desiderata alle connessioni di uscita 16, 17, moltiplicata per la corrente assorbita.
Si noti che, tale conformazione ? vantaggiosa anche nel caso in cui il segnale di controllo venga generato da un dispositivo esterno, quale ad esempio un sistema multi-master, un comando quale un pulsante o encoder, sensori (ad esempio di luminosit? ambientale o di occupazione) e/o nel caso di risposta proveniente dai dispositivi riceventi 70. Infatti, modulando per mezzo del segnale PWM il comportamento del mezzo di conduzione/interdizione 19 ? possibile fornire alla sezione di attivazione 13 la tensione e/o corrente richiesta dal dispositivo esterno.
In forme di realizzazione preferite, i mezzi di rilevazione della tensione 21 possono comprendere una resistenza di shunt ed il mezzo di conduzione/interdizione 19 si pu? configurare come un transistor del tipo mosfet.
Secondo ulteriori forme di realizzazione, ogni porta 11 pu? inoltre comprendere una sezione di discriminazione del segnale 23 comprendente mezzi di rilevazione della tensione 24 della porzione di controllo 14. In particolare, in una forma di realizzazione i mezzi di rilevazione della tensione 24 rilevano la tensione applicata al ramo 14a (fig. 2).
Invece, in un?altra forma di realizzazione i mezzi di rilevazione della tensione 24 rilevano la tensione applicata ai punti comuni dei rami 14b, 14c (fig. 3).
I mezzi di rilevazione della tensione 24 possono essere inoltre configurati per trasmettere all?unit? di controllo e gestione 40 i valori della tensione della porzione di controllo 14. Infatti, l?unit? di controllo e gestione 40, pu? rilevare eventuali condizioni anomale di funzionamento sulla base dei valori di tensione rilevata dai mezzi di rilevazione della tensione 24 ed intervenire se necessario. Ad esempio, qualora venga rilevato un corto-circuito prolungato, l?unit? di controllo e gestione 40 pu? interrompere l?alimentazione del dispositivo 10.
? chiaro che al dispositivo 10 fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti o fasi, senza per questo uscire dall? ambito del presente trovato come definito dalle rivendicazioni.
E anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad esempi specifici, una persona esperta del ramo potr? senz?altro realizzare molte altre forme equivalenti del dispositivo 10 di alimentazione, tutte rientranti nell?oggetto del presente trovato.
Nelle rivendicazioni che seguono, i riferimenti tra parentesi hanno il solo scopo di facilitare la lettura e non devono essere considerati come fattori limitativi per quanto attiene all?ambito di protezione sotteso nelle specifiche rivendicazioni.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI
1. Dispositivo di alimentazione di un segnale di controllo (10) comprendente almeno una porta (11) di connessione provvista di una sezione di alimentazione (12) e di una sezione di attivazione del segnale (13) la quale comprende due connessioni di uscita (16, 17) del segnale di controllo, caratterizzato dal fatto che detta sezione di attivazione del segnale (13) comprende una porzione di controllo (14) configurata per assumere una condizione operativa attiva, in cui dette connessioni d?uscita (16, 17) sono elettricamente scollegate da detta sezione di alimentazione (12) e fra loro in cortocircuito ed una condizione operativa inattiva, in cui dette connessioni d?uscita (16, 17) sono elettricamente collegate a detta sezione di alimentazione (12).
2. Dispositivo (10) come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta porzione di controllo (14) comprende un ramo (14a) comprendente due mezzi di conduzione/interdizione (15) disposti in serie ed in cui uno di detti mezzi di conduzione/interdizione (15) ? interposto fra dette connessioni di uscita (16, 17).
3. Dispositivo (10) come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta porzione di controllo (14) comprende due rami (14b, 14c) in parallelo comprendenti ciascuno due mezzi di conduzione/interdizione (15) disposti in serie, e che ogni connessione d?uscita (16, 17) ? collocata in un rispettivo ramo (14b, 14c) ed ? interposta fra detti mezzi di conduzione/interdizione (15) disposti in serie.
4. Dispositivo (10) come nella rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che in detta condizione operativa attiva i due mezzi di conduzione/interdizione (15) ad un lato rispetto a dette connessioni di uscita (16, 17) sono in conduzione, e gli altri due mezzi di conduzione/interdizione (15), all?altro lato rispetto a dette connessioni di uscita (16, 17), sono in interdizione e dal fatto che in detta condizione operativa inattiva in ognuno di detti rami (14b, 14c) un mezzo di conduzione/interdizione (15) ? in conduzione ed un mezzo di conduzione/interdizione (15) ? in interdizione e che in detta condizione operativa inattiva i mezzi di conduzione/interdizione (15) posti in conduzione sono in lati opposti rispetto alle connessioni d?uscita (16, 17).
5. Dispositivo (10) come in una qualsiasi rivendicazione precedenti, caratterizzato dal fatto che detta sezione di attivazione (13) del segnale comprende un?unit? logica di controllo (18) configurata per pilotare detti mezzi di interdizione (15).
6. Dispositivo (10) come in una qualsiasi rivendicazione precedenti e comprendente un alimentatore (30), caratterizzato dal fatto che detta sezione di alimentazione (12) ? ad un?estremit? elettricamente collegata a detto alimentatore (30) e all?altra estremit? ? elettricamente collegata a detta sezione di attivazione (13).
7. Dispositivo (10) come nella rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detta sezione di alimentazione (12) comprende un mezzo di conduzione/interdizione (19) pilotato da un?unit? di controllo (20) con un segnale del tipo PWM per modulare la tensione applicata a detta sezione di attivazione (13).
8. Dispositivo (10) come nella rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detta sezione di alimentazione (12) comprende mezzi di rilevazione della tensione (21) erogata a detta sezione di attivazione (13) collegati a detta unit? di controllo (20), al fine di asservire la modulazione di detta tensione erogata.
9. Dispositivo come in una o nell?altra delle rivendicazioni da 5 a 8, caratterizzato dal fatto che comprende un?unit? di gestione e controllo (30) per eseguire un programma informatico di gestione del segnale di controllo e dal fatto che detta un?unit? di gestione e controllo (30) trasmette informazioni a detta unit? logica di controllo (18) per impostare la condizione operativa di detta porzione di controllo (14).
10. Dispositivo come nella rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detta unit? di gestione e controllo (30) trasmette informazioni a detta unit? di controllo (20) per impostare i valori di tensione e/o corrente desiderati del segnale di controllo,
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