IT202000017374A1 - Impianto automatico di sanificazione e sterilizzazione degli ambienti confinati con ozono - Google Patents

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IT202000017374A1
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Description

DESCRIZIONE
L?ozono ? un gas naturale altamente instabile composto da ossigeno trivalente (O3). E? in grado di creare, proprio per il suo alto potenziale, una reazione di ossidazione capace di eliminare il 99,8% di virus, batteri, acari, funghi, spore e muffe. E? stato definito, tra l?altro, come agente sicuro ?GRAS? dall?F.D.A, dall?ente statunitense Food and Drug Administration e come presidio naturale per la sterilizzazione di ambienti contaminati da batteri, virus, spore,etc... e dal Ministero della Sanit? Italiana, con il protocollo n?24482 del 31/07/1996.
La caratterista predominante dell?ozono ? che in condizioni atmosferiche standard ? in fase gassosa, il che gli consente una diffusione capillare all?interno dei volumi da trattare senza rilascio di residui inquinanti di tipo chimico (ad esempio il cloro).
Le attrezzature disponibili a tutt?oggi sul mercato utilizzano diverse tecniche tra cui, la pi? diffusa, ? rappresentata dai generatori ad effetto corona. Tra i loro vantaggi le dimensioni contenute, la longevit? delle celle e l'elevata produttivit?.
Nei dispositivi ad ozono di questa tipologia e presenti sul mercato le celle responsabili dell'effetto corona forniscono il carico capacitivo necessario per la reazione di scarica elettrica. Questa scarica elettrica rompe la stabile molecola di ossigeno e forma due radicali ossigeno che si combinano con le molecole di ossigeno per formare l'ozono. Il calore degli elettrodi ? solitamente raffreddato da acqua o da un ventilatore che contribuisce anche alla distribuzione all?interno dell?ambiente confinato da sanificare. Le piastre ad effetto corona, il trasformatore necessario al loro funzionamento e l?eventuale ventola di raffreddamento sono racchiuse dentro un involucro solitamente metallico attrezzato con griglie per l?attraversamento dell?aria e la conversione in ozono.
Molti produttori attualmente sul mercato hanno integrato, all?interno dei loro dispositivi, il timer di funzionamento analogico o digitale per l?impostazione della durata del trattamento e la filtrazione primaria dell?aria in ingresso al sistema.
Pochi produttori, infine, hanno previsto una sensoristica a bordo macchina per la misurazione in diretta della quantit? di ozono erogato durante il trattamento.
Le istruzioni per il loro funzionamento annotano, in sintesi, le prescrizioni che seguono:
? l'ambiente deve avere porte e finestre chiuse e non devono essere presenti persone e animali;
? occorre accertarsi altres? che non siano presenti materiali incompatibili con l'ozono;
? i tempi previsti affinch? l'ozono si ritrasformi in ossigeno al termine del trattamento attendere o arieggiare l'ambiente prima di soggiornarvi. Per l?abbattimento dell?ozono dopo il trattamento di sanificazione sono presenti, sul mercato attuale, sistemi o prodotti in grado di degradare o catturare le particelle presenti nell?aria. Tra questi ne esistono a:
? carboni attivi;
? granuli di catalizzazione;
? placche di palladio;
? placche di platino.
Le attrezzature e/o i dispositivi finora descritti mostrano tutti i limiti propri del trattamento di sanificazione ad ozono e che risultano risolti dalla presente invenzione.
Sommario dell?invenzione
Le principali innovazioni introdotte dal sistema di cui in oggetto sono di seguito indicate:
1) Qualit? e quantit? e di ozono prodotto
I fattori che influenzano la produzione quantitativa e qualitativa di ozono sono prevalentemente correlabili a:
? purezza e umidit? dell?aria;
? stato e pulizia delle piastre ad effetto corona; ? volume di aria che attraversa la sezione dell?ozono.
I dispositivi disponibili sul mercato non offrono soluzioni per il controllo di tali parametri il che si traduce nella indeterminabilit? circa la quantit? e la qualit? di ozono prodotto.
L'aria ambiente contiene l?umidit? che reagisce con l'ozono. Ci? porta ad una riduzione del rendimento della produzione dell'ozono oltre all?incremento delle reazioni indesiderate quali gli ossidi di azoto. L'ossido di azoto pu? formare, a sua volta, acido nitrico che pu? causare la corrosione. Non ultimo, l?umidit? dell?aria pu? provocare, come reazione secondaria, gli idrossido-radicali che si uniscono con i radicali dell'ossigeno e con l'ozono. Tutte queste reazioni riducono la capacit? del generatore di ozono.
Il primo stadio del dispositivo di cui nella presente invenzione dispone di una sequenza di sezioni dedicate alla filtrazione ed all?essiccamento dell?aria per assicurare la purezza e la corretta umidit? dell?aria destinata alla sezione dedicata alla produzione dell?ozono come meglio rappresentato nei disegni allegati e cosi come di seguito indicati:
a) filtrazione primaria dell?aria con filtri ondulati; b) Lampada UVC o altro sistema noto per l?essiccamento dell?aria;
c) filtrazione secondaria con filtri di tipo HEPA.
Le sonde dedicate al monitoraggio ed al controllo dei parametri di cui sopra sono rappresentati da un pressostato che determina il settaggio dinamico del motore in funzione dell?intasamento delle sezioni di filtrazione e da una sonda di temperatura/umidit? che definisce l?intervento della lampada UVC entro l?intervallo programmato. In questo modo l?aria avviata al secondo stadio rappresentato dalla produzione e diffusione dell?ozono ? pura e ad umidit? controllata oltre, ma non meno importante, nella quantit? volumica di progetto.
2) Produzione e diffusione dell?ozono
L?innovazione introdotta dall?invenzione riguarda la produzione e la diffusione in ambiente dell?ozono e posta in sommit? del dispositivo.
La forma troncoconica opportunamente progettata permette l?alloggiamento del tubo destinato alla produzione dell?ozono che, oltre a garantirne una maggiore produzione rispetto le comuni piastre piane adottate nella gran parte dei dispositivi in commercio, sviluppa la diffusione ottimale del gas sia radialmente che assialmente.
L?ozono, inoltre, tende a stratificare verso il basso essendo pi? pesante dell?aria. I dispositivi attualmente sul mercato siano essi portatili che fissi non prevedono soluzioni definitive per tale aspetto. L?altezza di lancio dell?ozono prevista in quota nella presente invenzione (>1,8 metri da terra) e soprattutto il profilo orientato verso l?alto costituiscono il complemento ottima male per tale sezione (produzione e distribuzione in ambiente dell?ozono).
3) Decomposizione dell?ozono
Al termine del ciclo di sanificazione ad ozono ? di fondamentale importanza prevederne la sua decomposizione ad ossigeno secondo gli standard normativi al fine di evitare la sua dispersione in ambiente e l?ancor pi? grave esposizione dei lavoratori/fruitori all?interno del logo confinato trattato con tale tecnica. La tossicit? da ozono nell?uomo dipende dalla concentrazione del gas e dal tempo di esposizione. L?esposizione all?ozono pu? provocare nausea e mal di testa ma pu? causare finanche effetti irritativi alle mucose oculari e alle prime vie aeree come alterazioni della funzionalit? respiratoria, fenomeni broncostruttivi ed alterazione della funzionalit? polmonare. Diversi sono gli approcci normativi a livello globale. Si riportano, di seguito, quelli ritenuti pi? rappresentativi:
L'Organizzazione Mondiale per la Sanit? (O.M.S.) raccomanda i seguenti valori di esposizione all'Ozono:
? 150 - 200 g/m<3>
per esposizione di 1 ora
? 100 - 120 g/m<3>
per esposizione di 8 ore
L?U.S. department of labor occupational safety and healt administration prevede il limite di esposizione all?ozono pari a 0.1 ppm (0.2 mg/m3) per 8 ore consecutive per un totale di 40 ore lavorative settimanali.
In Europa, le concentrazioni orarie massime di ozono possono superare
? 300 ?g / m3 (0,15 ppm) in aree rurali;
? 350 ?g / m3 (0,18 ppm) nelle regioni urbanizzate.
Il Decreto Legislativo 13 agosto 2010, n. 155 dello stato Italiano, in recepimento della Direttiva sulla Qualit? dell?Aria Ambiente e Aria pi? Pulita per l?Europa n. 50/2008 del 21 maggio 2008, fissa i seguenti valori limite:
? Valore obiettivo: 120 ?g / m3;
? Soglia di informazione: 240 ?g / m3;
? Soglia di allarme: 350 ?g / m3.
Tra i pochi dispositivi sul mercato che offrono soluzioni per la conversione dell?ozono in ossigeno vi sono quelli in grado di capturare o di neutralizzare l?ozono attraverso catalizzatori o reazioni chimiche. Tra questi materiali e/o metodi si trovano i carboni attivi, le piastre al palladio, le piastra al platino etc. I difetti introdotti da tali sistemi di trattamento sono di seguito indicati:
? perdita progressiva di prevalenza per la saturazione dei catalizzatori con la conseguente diminuzione dell?efficienza di trattamento e l?aumento dell?energia impiegata;
? perdita progressiva di efficienza per il consumo dei granuli di captazione con la conseguente diminuzione dell?efficienza;
? micro polveri disperse durante il funzionamento nell?ambiente confinato da trattare;
? aumento di temperatura con la progressiva saturazione dei catalizzatori con la possibilit?, nei casi dei carboni attivi ed alta concentrazione del gas da trattare, di possibile incendio;
? grandi dimensioni dei dispositivi dovuti dalla necessit? di mantenere una bassa velocit? di attraversamento dei dispositivi;
? manutenzioni frequenti per garantire i parametri e le efficienze di progetto;
? problematiche di tipo ambientale che riguardano la rigenerazione, la sostituzione e lo smaltimento dei granuli e dei catalizzatori;
? assenza di un sistema di monitoraggio continuo, affidabile e certificato della concentrazione residua di ozono.
I limiti dei trattamenti di decomposizione dell?ozono disponibili sul mercato e finora descritti risultano risolti dalla presente invenzione mediante l?adozione di un innovativo sistema che sfrutta la solubilit? del gas in una miscela acquosa opportunamente additivata con particolari reagenti naturali. La premessa di tale soluzione innovativa deriva dalle condizioni al contorno tipiche dell?ozono e che, in sintesi, viene di seguito illustrata.
La decomposizione dell?ozono ? influenzata da parametri quali umidit? e temperatura se in aria e da temperatura, ph e purezza se in acqua.
Se la decomposizione dell?ozono in aria pu? essere cosi rappresentata:
? in condizioni standard (Ur=60, P=1 bar):
? a T=-50 ?C, circa 90 giorni;
? a T=-35 ?C, circa 18 giorni;
? a T=-25 ?C, circa 8 giorni;
? a T=20 ?C, circa 3 giorni;
? a T=120 ?C, circa 1,5 ore;
? a T=250 ?C, circa 1,5 secondi,
in soluzione acquosa risulta essere circoscritta ai seguenti tempi:
? in condizioni standard (T=21?C, P=1 bar):
? A pH=6.0, circa 20 minuti;
? A pH=7.0, circa 15 minuti;
? A pH=8.0, circa 5 minuti,
Risulta evidente che la decomposizione dell?ozono sia molto pi? breve in acqua che in aria, motivo per il quale, oltre a tutta una serie di vantaggi, sia stato scelto come sistema privilegiato dell?invenzione.
Ancor meglio tale tecnica implementa la nota dispersione in micro bolle all?interno di una innovativa soluzione costituita, in sintesi, da additivi opportunamente dosati e dissolti nella matrice acquosa al fine di ottimizzarne tempi e rendimenti nella captura e decomposizione.
Noto che i fattori responsabili della qualit? della decomposizione dell'ozono in acqua siano prevalentemente la temperatura, la concentrazione di materiale organico dissolto ed il pH, si ? scelto di privilegiare l?ottimizzazione di quest?ultimo parametro.
E? ben noto che l?ozono si decomponga, all?interno della soluzione acquosa, in radicali OH e che in una soluzione con pH elevato ci siano pi? ioni idrossido presenti. Tali ioni idrossido attivano il deperimento dell?ozono con maggiore cinetica. La matrice acquosa adottata nella presente invenzione ? rappresentata da acqua distillata nella quale si ? scelto di disciogliere la quantit? stechiometrica di bicarbonato per il raggiungimento del pH pari ad 11, oltre ad altri correttori in grado di ottimizzare e velocizzare il processo di decadimento.
I vantaggi innovativi del sistema di decomposizione dell?ozono in soluzione acquosa additivata con idonei reagenti chimici dissolti sono di seguito elencati:
? dimensioni ridotte come meglio rappresentate nella forma privilegiata dell?invenzione;
? scarsa manutenzione con il solo reintegro della soluzione acquosa quando necessario;
? rispetto dell?ambiente per assenza di emissioni quali, ad esempio, le micro polveri;
? assenza di impatto ambientale per assenza di rigenerazione, sostituzione e smaltimento dei catalizzatori oltre all?adozione di additivi biocompatibili.
4) Sistema di misura, controllo e gestione del ciclo di sanificazione e di decomposizione dell?ozono
Prima di descrivere l?innovativo sistema di misura, controllo e gestione del ciclo di sanificazione e di decomposizione dell?ozono e le sue peculiarit? ? opportuno tenere in giusta considerazione quanto restituito dalle ricerche scientifiche secondo le quali, nel corso degli anni, furono stabiliti i dosaggi minimi (PPM) nel tempo (min) per l?eliminazione di virus, batteri, spore e funghi. Di seguito si riporta una delle tabelle con validazioni scientifiche.
Inattivazione di batteri, virus, funghi, muffe ed insetti in seguito ad ozonizzazione
(Fonti: Edelstein et al., 1982; Joret et al., 1982; Farooq and Akhlaque,1983; Harakeh and Butle, 1985; Kawamuram et al. 1986)
Da ultimo la concentrazione di ozono di 6,0 PPM. per un tempo di 60 minuti inattiva, ad esempio, il Sars Cov 2 da 1/1.000 a 1/10.000.
Quasi tutti i dispositivi sul mercato non offrono soluzioni per il controllo della concentrazione di ozono (PMM) nel tempo (min) essendo dotati di soli timer. Alcuni, per disponendo di una sonda di ozono per stabilirne la quantit? prodotta in tempo reale, Non restituiscono, inoltre ed ancor pi? importante, il valore mediato nel volume trattato (postazione di campionamento radente al pavimento ? postazione di campionamento in quota ? postazione di campionamento remota rispetto il dispositivo). In assenza di ridondanza e ripetibilit? delle misure, di controllo e gestione dei dati rendono i dispositivi in commercio non idonei alla certificazione dell?avvenuta sanificazione e catalizzazione secondo i parametri stabiliti nella normativa di riferimento.
Tali aspetti sono risolti dall?innovativo sistema di misura, controllo e gestione del ciclo di sanificazione e di decomposizione dell?ozono. I principi che trovano attuazione riguardano:
? il numero e la geometria delle sonde di campionamento dell?ozono durante le fasi di trattamento (sanificazione e decomposizione);
? il controllo e la gestione dei parametri durante i trattamenti di sanificazione;
? i sistemi di registrazione ed archiviazione dei parametri e dei dati;
? la programmazione degli eventi.
Il sistema di misura abbinato al sistema di controllo e gestione ? composto da n?2 sonde di ozono con n?3 punti di campionamento. oggetto dell?invenzione prevede un dispositivo ed una postazione remota di tipo plug and play come meglio specificato nelle forme privilegiate dell?invenzione. A bordo del dispositivo vi sono n?2 punti di campionamento dell?ozono nell?aria (uno alla sommit? ed uno in basso) e n?1 sonda di ozono si trova nella postazione remota a garantendo ridondanza, affidabilit? e ripetibilit?.
La geometria ed il campionamento continuo operato dalle sonde permette al sistema di controllo di gestire la quantit? prodotta, nel tempo, dell?ozono necessario a garantire la sanificazione oltre a garantire la fruibilit? dei luoghi al termine del ciclo di decomposizione emettendone, al termine, il relativo certificato di trattamento secondo le normative di settore.
I certificati di trattamento, infine, vengono collezionati su una EPROM locale ed inviati al sistema remoto di archiviazione.
Il sistema di gestione e controllo, infine, permette la programmazione dei cicli di trattamento automatici (annomese-giorno-ora), la codifica dei device autorizzati al consenso manuale di avvio sequenza.
5) Sistemi di sicurezza
I vantaggi innovativi del sistema in oggetto si completano dei sistemi di sicurezza che ne compongono l?innovazione.
? Sistema codificato per l?avvio del ciclo di sanificazione in modalit? manuale (Rfid, bluetooth o altro sistema - tasto logico);
? Sonde di rilevamento movimento con doppia tecnologia per l?interruzione di emergenza o altro sistema di riconoscimento di presenza umana nel raggio di azione; ? Count down ottico e vocale prima dell?avvio sequenza di sanificazione;
? Timer di interruzione forzata del ciclo di sanificazione;
? Pulsante di emergenza per l?interruzione del ciclo di trattamento.
6) Ulteriori aspetti innovativi
All?interno del dispositivo trova alloggiamento il box di sanificazione in grado di sterilizzare, grazie ai raggi UVC e/o all?ozono, gli oggetti introdotti nel volume di carico. Ulteriore innovazione si riferisce alla sterilizzazione dell?aria in presenza umana. Il dispositivo, grazie alla combinazione della tecnologia nota a raggi UVC abbinata alla filtrazione multistadio, sterilizza l?aria e la re-immette purificata nell?ambiente in presenza umana.
Questo ed altri scopi ancora sono raggiunti secondo la presente invenzione avente le caratteristiche indicate nelle rivendicazioni. Le caratteristiche dell?invenzione sono indicate nella ?forma di attuazione preferita dell?invenzione?.
Forma privilegiata dell?invenzione
Ulteriori scopi e vantaggi della presente invenzione appariranno meglio nella descrizione della forma di realizzazione privilegiata.
Il disegno n?1 illustra, nel particolare, la fase di ozonizzazione dell?aria. L?aria dell?ambiente da sanificare, prima di essere convertita in ozono attraversa la sezione di filtrazione primaria posta alla base del dispositivo (1), l?intercapedine (2), la camera di compensazione (3) dove viene essiccata attraverso l?azione della lampada UVC (29) e la filtrazione secondaria costituita dal filtro HEPA (4). La movimentazione dell?aria ? garantita dal motore (6) che aziona la turbina ad esso collegato (5). Attraverso l?azione combinata delle n?2 elettrovalvole poste a valle della deviazione (8), con la (9) aperta e la (7) chiusa, l?aria ? indirizzata nella camera di equalizzazione (11) dove subisce la fase di ozonizzazione attraverso l?azione del tubo di ionizzazione ad effetto corona (12) per poi essere immessa in ambiente dal vertice del dispositivo (13). I sistemi di sicurezza, costituiti dal sensore di movimento a doppia tecnologia, dal riconoscimento di presenza dei bluetooth abilitati oltre al pulsante di emergenza, impediscono al dispositivo l?azionamento ed il funzionamento. Ad essi sono aggiunti i countdown ottici e vocali prima dell?avvio del ciclo di sanificazione.
Il disegno n?2 ed il n?3 illustrano, nel particolare, la fase di decomposizione dell?ozono (15) che segue alla fase di ozonizzazione. Il percorso dell?aria contenente ozono da decomporre effettua lo stesso percorso descritto nel disegno 1, attraversando la sezione di filtrazione primaria posta alla base del dispositivo (1) dalla quale viene prelevata dall?ambiente, l?intercapedine (2), la camera di equalizzazione (11) e la filtrazione secondaria costituita da il filtro Hepa (4).
L?immissione dell?aria da trattare nella sezione di decomposizione dell?ozono (15) ? garantita dal motore (6) che aziona la turbina ad esso collegato (5) con le elettrovalvole poste a valle della deviazione (8) in posiziona aperta (7) aperta e chiusa (9).
La sezione di decomposizione dell?ozono (15) ? composta da un contenitore ermetico dove, nel suo interno, si trova la soluzione acquosa additivata con opportuni prodotti al fine di ottimizzare l?efficienza di dissoluzione (16). L?aria contenente ozono viene veicolata all?interno del collettore distributivo (17) e da li dissolto nella soluzione acquosa attraverso i dispersori per micro bolle (18).
L?aria cosi trattata, dopo il passaggio nel cattura gocce (19), affluisce nella camera di equalizzazione (11) attraverso il raccordo (20) e da li immessa nell?ambiente (13).
Il disegno n?4 evidenzia lo schema di gestione e controllo che il sistema adotta sia durante la fase di sanificazione (disegno n?1) che durante la fase di decomposizione dell?ozono (disegno n?2 e n?3). Il controllo della concentrazione di ozono nelle due fasi avviene attraverso il sistema di misura costituito dalle n?2 sonde. La sonda n?1 (26) capta l?aria da n?2 punti di prelievo posti in sommit? (22) ed alla base del dispositivo (23). Il campionamento avviene attraverso l?azione di una pompa dosatrice (25) che alternativamente preleva la quantit? necessaria di aria da avviare alla camera di misurazione (26). Il ciclo di misura ? continuo sia durante la fase di ozonizzazione che durante quella di decomposizione dell?ozono, consentendo, da un lato, l?esatta produzione di ozono nel tempo di trattamento per l?eliminazione completa di virus, batteri, funghi, muffe e dall?altro l?abbattimento, il tutto secondo gli standard ed i limiti richiesti dalla normativa di riferimento. Il prelievo dalla sommit? (22) e dalla base (23) del dispositivo consente, in qualit? di innovazione, il controllo verticale della concentrazione dell?ozono che, come noto, stratifica verso il basso in quanto pi? pesante dell?aria. Per garantire la ridondanza delle misure oltre alla geometria di campionamento interviene, nel controllo, anche la sonda di ozono n?2 (28) da intendersi come remota. Questa sonda ? posta sempre all?interno dell?ambiente da trattare in un punto ritenuto di interesse (in questa forma privilegiata ? da intendersi in posizione giustapposta e speculare rispetto il posizionamento del dispositivo).
Il disegno n?5 illustra l?azione antibatterica ed antivirale esercitato delle lampade UVC (29) nel box di trattamento (30) nel tempo e nella potenza di erogazione pre impostata. Il sistema di sicurezza prevede un contatto pulito che abilita o disabilit? l?accensione delle lampade UVC.
Nel disegno n?6 si documenta una ulteriore forma dell?invenzione dove l?aria che attraversa il dispositivo riceve un trattamento continuo e permanente di sterilizzazione dell?aria per mezzo di UVC (31). Questo metodo pu? essere svolto anche in presenza umana.
Naturalmente la presente invenzione non ? limitata alla forma privilegiata illustrata e descritta, ma comprende tutte quelle modifiche e varianti rientranti nell?ambito pi? vasto del concetto inventivo, come di seguito rivendicato.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI
1. Impianto per la sterilizzazione e la sanificazione di ambienti confinati a sviluppo verticale in assenza umana comprendente un generatore di ozono, un sistema di distribuzione, un sistema di filtrazione meccanica dell?aria a pi? stadi, un sistema di sterilizzazione dell?aria per il mezzo di lampade UVC in presenza umana ed una centralina di controllo in grado di gestire dinamicamente i parametri di esercizio attraverso le sonde di misura, gli allarmi, la registrazione e l?archiviazione dei dati;
2. Impianto secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere una innovativa sezione dedicata alla decomposizione dell?ozono in una soluzione acquosa opportunamente additivata con reagenti biocompatibili per l?incremento dell?efficienza del trattamento nel tempo;
3. Impianto secondo la rivendicazione 1 e 2 caratterizzato dal fatto di comprendere lampade UVC disposte all?interno di un profilo tubolare elicoidale in grado di sterilizzare l?aria anche in presenza umana;
4. Impianto secondo le rivendicazioni 1, 2 e 3, caratterizzato dal fatto di comprendere un sezione dedicata alla sanificazione di oggetti all?interno del box di trattamento con l?utilizzo delle lampade UVC o ozono;
5. Impianto secondo le rivendicazioni 1, 2 e 3, caratterizzato dal fatto di comprendere un innovativo diffusore avente forma geometrica troncoconica per assicurare la distribuzione dell?aria ozonizzata a portata costante di tipo turbolento;
6. Impianto secondo le rivendicazioni 1, 2 e 3 caratterizzato dal fatto di essere composto da pi? stadi di filtrazione meccanica con filtro ondulato, filtro a tasche e filtro HEPA, un motore, un insieme di tubature atte al prelievo dal basso dell?aria da trattare, la relativa immissione dall?alto ed elettrovalvole in grado di indirizzare il gas in funzione del trattamento che deve subire;
7. Impianto secondo le rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di ospitare una centralina di gestione e controllo in grado di azionare il generatore di ozono fino al raggiungimento dei parametri di esercizio necessari alla sanificazione secondo le letterature scientifiche e di stabilirne, al termine della sanificazione, l?avvenuta deozonizzazione con il raggiungimento dei limiti di esposizione attraverso un innovativo sistema ridondante di misura dell?ozono realizzato con due o pi? sonde ed a tre o pi? punti di campionamento dei quali due sul dispositivo, posti in sommit? ed alla base per la mappatura verticale ed uno o pi? di uno di tipo plug and play posti all?interno dell?ambiente confinato da trattare per la mappatura orizzontale;
8. Impianto secondo le rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che la centralina di gestione e controllo, attraverso la sonda di pressione posta sul complesso multistadio di filtrazione, moduli la prevalenza del motore per assicurare la portata costante del gas da trattare e che, attraverso la sonda di umidit?/temperatura, azioni o meno la lampada UVC o qualsiasi altra tecnologia per la regolazione dell?umidit? relativa con anche la funzione battericida sulla superficie della sezione di filtrazione;
9. Impianto secondo le rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che la centralina di gestione e controllo permetta l?azionamento automatico e manuale del ciclo di ozonizzazione, del ciclo di sterilizzazione dell?aria e del funzionamento del box di trattamento operando l?archiviazione dei trattamenti di sanificazione e sterilizzazione su eprom posta a bordo del dispositivo e su cloud consultabili da pc e smartphone;
10. Impianto secondo le rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che la centralina di gestione e controllo sia in grado di impedire e/o interrompere il ciclo di sanificazione e di sterilizzazione attraverso qualsiasi tecnologia nota e/o in presenza di allarme sonde e che possa registrare e trasferire tutti i codici di allarme su eprom e su cloud consultabili da pc e smartphone.
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