IT202000011890A1 - Dispositivo e procedimento per l’igienizzazione di aria e/o superfici - Google Patents

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IT102020000011890A
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Luca Antonio De
Valerio Tamellini
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Lelantos S R L
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Description

DISPOSITIVO E PROCEDIMENTO PER L?IGIENIZZAZIONE DI ARIA
E/O SUPERFICI
DESCRIZIONE
La presente invenzione consiste nell?utilizzo di un dispositivo e di una particolare metodologia per l?igienizzazione dell?aria e/o delle superfici da ogni virus e/o batterio ? ivi compreso il coronavirus SARS-Cov-2 ? presenti in un ambiente chiuso.
In particolare, si tratta di un dispositivo e di un metodo di sterilizzazione che usa la luce ultravioletta (UV) lavorando con una o due lunghezze d?onda che, ai soli fini di chiarezza illustrativa, sono qui definite come ?aereo-igienizzante? ed ?ozono-producente?.
La lunghezza d?onda ?aereo-igienizzante? ? emessa in uno spettro all?interno della banda UV-C compreso tra 240 e 280 nanometri (a titolo esemplificativo e non esaustivo 265 nm), che ? in grado di disgregare e/o modificare il DNA o l?RNA dei microorganismi, quali, tra gli altri, i coronavirus, presenti nell?aria, impedendo loro di essere dannosi e/o di riprodursi.
La lunghezza d?onda ?ozono-producente? ? emessa in uno spettro all?interno della banda UV-C compreso tra 150 e 240 nanometri ed ? in grado di produrre ozono, il quale, una volta depositatosi sulle superfici presenti nell?ambiente, svolge il suo ruolo di agente disinfettante e disinfestante.
La metodologia ed il dispositivo impiegato secondo la presente invenzione individua un sistema di igienizzazione denominato ?Dual Effect Light Ultraviolet Combined Action? (i.e. D.E.L.U.C.A.).
Secondo una forma di realizzazione dell?invenzione, il dispositivo di igienizzazione, denominato ?Dual Radiation Hygienizer? (i.e. DRH), ? comprensivo di un sistema attivo di circolazione forzata d?aria, secondo cui, mediante la canalizzazione della stessa in un circuito schermato, avviene l?irraggiamento dell?aria da parte delle due tipologie di lunghezza d?onda della luce ultravioletta indicate in precedenza come aereoigienizzante ed ozono-producente, che vengono attivate alternativamente.
Il dispositivo secondo l?invenzione interviene nella prevenzione del rischio di contagio e diffusione del Coronavirus o Covid-19 (denominato anche ?SARS-CoV-2?, secondo il riferimento dell??International Committee on Taxonomy of Viruses?) o di altri agenti patogeni trasmissibili con modalit? analoghe nei luoghi pubblici o privati aperti al pubblico e all?interno di luoghi di lavoro (per esempio, ospedali, opifici, cantieri, aziende, uffici e locali commerciali) e, in pratica, l? dove ? pi? difficile limitare le occasioni di contatto umano e dove ? possibile che avvenga il contagio mediante agenti patogeni trasmissibili per contatto fisico o attraverso le vie respiratorie.
Il virus SARS-CoV-2 ha due veicoli di contagio preferenziali:
1. l?aria, che pu? veicolare il virus ed essere accidentalmente introdotta nelle vie aeree attraverso la respirazione;
2. le superfici, su cui il virus pu? resistere e, per effetto della successiva propagazione per contatto, giungere alle vie aeree.
Le conseguenze di questi due meccanismi di diffusione sono (rispettivamente) che:
1. i luoghi chiusi rappresentano un ambiente privilegiato di trasmissione del virus. Ragion per cui, la prima contromisura ? quella di limitare gli accessi ai luoghi pubblici (ristoranti, aeroporti, uffici, ecc.), con devastanti conseguenze sul sistema economico. Inoltre, le tecnologie di sanificazione dell?aria attualmente presenti sul mercato, basate su irraggiamento a luce ultravioletta, si sono dimostrate poco efficaci, in quanto operanti con emissione luminosa a lunghezze d?onda non adatte agli agenti patogeni in circolazione e generando altres? componenti, quali monossido di azoto, oppure elevate concentrazioni di ozono, ambedue tossiche per l?uomo;
2. le superfici possono regolarmente essere lavate con soluzione saponose o alcoliche. L?azione di pulizia, tuttavia, deve essere ripetuta frequentemente, con grande dispendio di lavoro che potrebbe rendere non fattibile la sanificazione di estese superfici; inoltre, tale azione non ? praticabile su ogni tipo di superficie, si pensi ad esempio ai vestiti.
L?utilizzo di ozono, dal canto suo, ? un buon metodo per sanificare le superfici, ma, come detto, l?ozono risulta tossico in concentrazioni superiori a 0,06 ppm (ppm = parti per milione) con esposizione di 8 ore al giorno e 5 giorni a settimana, oppure a 0,30 ppm per un tempo massimo di esposizione di 15 minuti, per quanto riportato in letteratura.
Scopo della presente invenzione ? quindi quello di realizzare un dispositivo per l?igienizzazione di aria e/o superfici, che renda accessibile ed in sicurezza, rispetto ad un pericolo di contagio, ogni ambiente chiuso, sanificandone l?aria e le superfici in maniera ottimale e senza la produzione di componenti tossiche. Questo ed altri scopi sono raggiunti da un dispositivo per l?igienizzazione di aria e/o superfici, secondo la rivendicazione 1 allegata; ulteriori caratteristiche tecniche sono presenti nelle rivendicazioni successive.
In modo vantaggioso, il dispositivo e la metodologia secondo la presente invenzione, a differenza di altre metodologie di sterilizzazione che utilizzano lampade o sorgenti generiche di luce ultravioletta tipo UV-A o UV-B o nel visibile, consentono la distruzione del DNA e RNA dei virus e batteri nell?aria, nonch? una maggior capacit? igienizzante, che viene dispiegata nell?intero ambiente chiuso di riferimento e non solo sulla superficie irradiata dalle sorgenti di luce UV.
Inoltre, ? possibile confinare l?irraggiamento all?interno del dispositivo, il quale pertanto, non agendo sulle persone, non risulta dannoso.
Ancora vantaggiosamente, il dispositivo secondo l?invenzione consente di generare ozono e sanificare le superfici di un ambiente chiuso (azione ideale in assenza di persone) automaticamente.
Rispetto alle lampade a mercurio a bassa pressione, l?invenzione consente altres?:
- di aumentare l?efficacia igienizzante intervenendo direttamente sulla disgregazione del DNA/RNA del virus; - di agire attraverso sorgenti LED o LASER, che non degradano la loro efficacia se raffreddate da un flusso d?aria;
- di vincolare l?aria all?interno di un percorso forzato con flusso controllato da un sistema di ventilazione interno che consente la permanenza dell?aria nel condotto per il tempo utile alla distruzione dei microorganismi. Ancora vantaggiosamente, diversamente dai generatori di ozono di tipo noto, l?invenzione consente:
- di immettere ozono nell?aria e, quindi, di consentire a questo di intervenire con la propria capacit? igienizzante nella parte alta dell?ambiente chiuso;
- di contenere l?emissione di cattivo odore;
- di evitare di generare monossido di azoto che, per essere eliminato, deve prevedere l?aerazione dei locali, con il rischio di esporre l?ambiente nuovamente al pericolo di contagio.
In particolare, la metodologia proposta secondo l?invenzione ? ideale per la costruzione di dispositivi di aerazione finalizzati ad igienizzare ogni ambiente chiuso, quali centri commerciali, treni, aerei, uffici, ospedali, sale operatorie, stanze degli hotel, ambienti a valle di impianti di aerazione esistenti e comunque qualsiasi ambiente chiuso frequentato anche temporaneamente da persone dove sia necessario sanificare l?aria o le superfici.
Ulteriori scopi e vantaggi della presente invenzione saranno maggiormente evidenti dalla descrizione che segue, relativa ad esempi di realizzazione esemplificativi e preferiti, ma non limitativi, del dispositivo e della metodologia per l?igienizzazione di aria e/o superfici, oggetto dell?invenzione, e dai disegni annessi, in cui:
- la figura 1 mostra una vista schematica in sezione di una prima forma di realizzazione di un dispositivo per l?igienizzazione di aria e/o superfici, secondo la presente invenzione;
- le figure 2 e 3 mostrano due rispettive viste schematiche prospettiche del dispositivo di igienizzazione di cui alla figura 1, secondo due altre forme di realizzazione, alternative fra loro, secondo la presente invenzione;
- la figura 4 mostra una vista schematica di un?ulteriore forma realizzativa di un dispositivo per l?igienizzazione di aria e/o superfici, secondo l?invenzione.
Con particolare riferimento alla figura 1, il dispositivo per l?igienizzazione di aria e/o superfici, secondo la presente invenzione, comprende una prima serie di sorgenti A di luce ultravioletta; in modo vantaggioso, tali sorgenti A sono LED o LASER, che generano una luce ultravioletta con spettro, all?interno della banda UV-C, stretto e prossimo ad una lunghezza d?onda compresa nell?intervallo tra 240 e 280 nm e, a titolo preferito, ma non limitativo, pari a 265 nm. Le suddette sorgenti A sono dette aereo-igienizzanti in quanto atte ad igienizzare l?aria negli ambienti.
Alla prima serie di sorgenti A pu? essere aggiunta una seconda serie di sorgenti B di luce ultravioletta; le sorgenti B sono preferibilmente LED o LASER o lampade EXCIMER o lampade a mercurio a bassa pressione, che generano una luce ultravioletta con spettro, all?interno della banda UV-C, stretto e prossimo ad una lunghezza d?onda compresa nell?intervallo tra 150 e 240 nm e, a titolo preferito, ma non limitativo, pari a 185 nm o 172 nm. Le suddette sorgenti B sono dette ozono-producenti in quanto atte ad igienizzare le superfici tramite ozono. Il dispositivo comprende inoltre un canale di guida G, sagomato vantaggiosamente a serpentina e delimitato da pareti C, che guida un flusso d?aria in ingresso F1 a circolare all?interno del labirinto (flusso circolante F2) e quindi ad uscire dal dispositivo in corrispondenza dell?uscita (flusso in uscita F3); il flusso circolante F2 ? forzato a circolare nel canale G in modo da fluire in almeno due versi opposti.
Il canale G presenta pareti realizzate in un materiale trasparente ai raggi UV-C per le lunghezze d?onda negli intervalli sopra citati e resistenti contro l?azione ossidante dell?ozono e dei radicali generati dall?interazione della luce UV-C con l?ossigeno (a titolo esemplificativo e non esaustivo, tale materiale ? scelto tra quarzo sintetico e vetro).
Le pareti del canale G garantiscono l?isolamento del flusso d?aria circolante F2 dalle sorgenti di luce ultravioletta A e/o B, in modo da prevenire l?azione ossidante sopra citata.
Il percorso del flusso d?aria circolante F2 all?interno del canale G ? ottimizzato in relazione al tempo di percorrenza dell?aria davanti alle sorgenti di luce ultravioletta A e/o B e in relazione all?energia radiata dalle sorgenti A e/o B.
Inoltre, il canale G ha la funzione di indirizzare il flusso d?aria circolante F2 parallelamente al fascio di luce ultravioletta emessa dalle sorgenti A e/o B nel tratto ove esse sono presenti e garantisce un rimescolamento d?aria, per evitare che possa esistere un pulviscolo con un lato sempre in ombra rispetto alla luce ultravioletta emessa dalle sorgenti A e/o B.
Vantaggiosamente, il dispositivo include inoltre una protezione esterna D, in grado di riflettere la radiazione ultravioletta all?interno del canale G, per concentrare l?azione della radiazione sul flusso d?aria F2 circolante nel canale G.
La protezione D evita cos? ogni possibile dispersione dei raggi di luce ultravioletta fuori dal dispositivo, proteggendo persone e cose dall?azione nociva dei raggi ultravioletti; inoltre, consente al dispositivo di essere sempre protetto dal contatto diretto con il flusso d?aria F2 circolante nel canale G, per prevenire l?azione ossidante sopra citata.
La protezione D evita altres? l?azione corrosiva dell?ozono o dei radicali generati dall?azione della luce ultravioletta; a tal fine la protezione esterna D ? vantaggiosamente dotata di un trattamento superficiale in grado di resistere all?azione di ozono e radicali (in tal caso, la protezione esterna D funge da guida del flusso d?aria F2 circolante nel canale G).
La protezione D presenta ancora vantaggiosamente uno strato di materiale assorbente E, in grado di assorbire la radiazione ultravioletta emessa, al fine di evitare che la stessa sia riflessa e danneggi le sorgenti A e/o B emittenti o che si propaghi all?esterno del dispositivo, causando danni a persone o cose.
Il dispositivo comprende altres? un sistema di ventilazione attivo F, capace di regolare la velocit? del flusso d?aria in ingresso F1, in maniera tale da ottimizzare l?irraggiamento del flusso d?aria circolante F2 quando il dispositivo funziona con il primo set di sorgenti A aereo-igienizzanti attive. A titolo esemplificativo e non esaustivo, si garantisce cos? una energia di irraggiamento superiore a 8 mW*s/cm<2>.
In questo caso, il sistema di ventilazione attivo F pu? lavorare in modalit? continua, in modo da garantire il tempo necessario alla formazione di ozono quando il dispositivo funziona anche con il secondo set di sorgenti B ozono-producenti attive.
Il sistema di ventilazione F lavora vantaggiosamente in modalit? ?ACCESO/SPENTO?; secondo tale modalit?, il sistema di ventilazione F spento arresta il flusso d?aria circolante F2 per concedere il tempo per la formazione di ozono e, successivamente, si accende per rilasciare nell?ambiente chiuso l?ozono ed introdurre nel dispositivo nuova aria e produrre nuovo ozono.
Vantaggiosamente, il sistema di ventilazione attivo F ? posizionato in corrispondenza del flusso in ingresso F1 per evitare di essere danneggiato dall?ozono generato dal dispositivo stesso.
Analogamente, un meccanismo di accensione e spegnimento ? utilizzato per accendere alternativamente le sorgenti di luce ultravioletta A aereo-igienizzanti e le sorgenti di luce ultravioletta B ozono-producenti.
Come gi? descritto, ? anche possibile una modalit? di funzionamento con sola sanificazione dell?aria senza la produzione di ozono, in presenza di persone, come mostrato nella figura 2 allegata, ove ? illustrato un prototipo denominato ?Prototype Only Air Hygienization? o P.O.A.H., una modalit? di funzionamento con sola sanificazione delle superfici attraverso la produzione di ozono, in assenza di persone, come mostrato nella figura 3 allegata, ove ? illustrato un prototipo denominato ?Prototype Only Surface Hygienization? o P.O.S.H., ed una modalit? di funzionamento combinato delle sorgenti di luce ultravioletta A e B.
Con particolare riferimento alla figura 4 in allegato, che mostra una variante realizzativa del dispositivo di igienizzazione secondo la presente invenzione, il canale di guida G del flusso d?aria in ingresso F1 e la protezione esterna D del dispositivo di cui alla figura 1 sono combinati nella creazione di uno snodo di focalizzazione, che presenta una protezione esterna parzialmente composta, in alcune sue parti, da un materiale riflettente alle citate lunghezze d?onda UV-C e, in particolare, a titolo esemplificativo e preferito ma non limitativo, in alluminio, e in altre parti da un materiale trasparente alle citate lunghezze d?onda UV-C e, in particolare, a titolo esemplificativo e preferito ma non limitativo, in quarzo sintetico o vetro.
In particolare, il canale G, che guida il flusso d?aria in ingresso F1 (flusso d?aria circolante F2), ? formato da pareti esterne per un tratto rettilinee H e per un tratto curve J ed M e, in particolare, dall?andamento parabolico, e da corrispondenti pareti interne che risultano per un tratto rettilinee L e per un tratto K ulteriormente rettilinee e raccordate ad una porzione curvata a U e/o unicamente curve K1.
Le pareti esterne, realizzate per un tratto rettilinee H e per un tratto curve J, nonch? un tratto di parete M corrispondente al vertice V della parabola, e le pareti interne rettilinee L sono realizzate in un materiale riflettente alle citate lunghezze d?onda UV-C, mentre le pareti interne rettilinee raccordate a porzioni curve K e unicamente curve K1 sono realizzate in un materiale trasparente rispetto alle citate lunghezze d?onda UV-C e, in particolare, a titolo esemplificativo e non esaustivo, in quarzo sintetico o vetro.
Come detto, in prossimit? dello snodo, necessario a deviare il flusso d?aria circolante F2, le pareti esterne J ed M presentano una curvatura dall?andamento parabolico, al fine di focalizzare la radiazione ultravioletta emessa dalle sorgenti a ultravioletti A e/o B sul punto focale F4 della parabola.
Inoltre, il canale G presenta, in corrispondenza delle pareti rettilinee H, una sezione L1 di lunghezza minore della sezione L2 del canale G misurata in corrispondenza del punto focale F4 della parabola (fra la parete curva K1 presente sul vertice V della parabola e la porzione di raccordo curvata a U della parete interna K); ci? consente di convogliare e concentrare il passaggio del flusso d?aria circolante F2 sul punto focale F4 della parabola.
Si ottiene cos? che la sezione del flusso d?aria F2 presa in corrispondenza del punto focale F4 ? maggiore rispetto alla sezione del flusso d?aria F2 presa in punti precedenti e successivi allo snodo e ci? determina un rallentamento del flusso d?aria F2 ed una ottimizzazione dell?irraggiamento delle sorgenti A e/o B.
Infine, il materiale che si trova tra la parete esterna M riflettente e la parete K1 interna e pi? vicina al vertice V della parabola ed il materiale racchiuso dalle altri pareti interne K ? un materiale trasparente e non interagente con la radiazione UV-C nelle lunghezze d?onda sopra citate e tale materiale risulta, a titolo esemplificativo e preferito, ma non limitativo, l?azoto o il vuoto.
In pratica, il dispositivo di igienizzazione secondo la presente invenzione permette di ottenere vantaggiosamente, in un unico dispositivo, la realizzazione di due effetti, quali la sanificazione dell?aria senza la produzione di ozono, quando le sorgenti di luce ultravioletta aereo-igienizzanti A sono attive, e la sanificazione delle superfici di un ambiente chiuso, tramite la produzione di ozono, quando le sorgenti di luce ultravioletta ozono-producenti B sono attive; inoltre, la produzione di ozono ? ottimale se contemporaneamente le sorgenti di luce ultravioletta aereo-igienizzanti A sono spente.
Quando le sole sorgenti di luce ultravioletta aereoigienizzanti A sono attive, il dispositivo ? vantaggiosamente utilizzato per sanificare l?aria di un ambiente chiuso in presenza di persone senza la produzione di elementi tossici.
Quando le sorgenti di luce ultravioletta ozono-producenti B sono attive, il dispositivo ? utilizzato per sanificare le superfici di un ambiente chiuso in assenza di persone tramite la produzione di ozono, ma senza la produzione di altri elementi tossici.
Inoltre, quando le sorgenti di luce ultravioletta ozonoproducenti B sono attive, l?igienizzazione tramite produzione di ozono avviene senza l?intervento di operatori, mentre quando le sorgenti di luce ultravioletta aereo-igienizzanti A sono attive ? ottimizzata la sanificazione dell?aria, poich? la radiazione con lunghezza d?onda nell?intervallo compreso tra 240 e 280 nm (e, a titolo esemplificativo e non limitativo, 265 nm) ? focalizzata su una lunghezza d?onda maggiormente nociva alle molecole DNA/RNA di virus e/o batteri; quando le sorgenti di luce ultravioletta aereoigienizzanti A sono attive, ? possibile una riduzione della concentrazione dell?ozono preesistente contribuendo all?abbassamento del livello di tossicit? dell?aria.
Quando le sorgenti di luce ultravioletta aereoigienizzanti A sono attive, tramite il sistema di ventilazione forzata F, ? anche possibile realizzare l?igienizzazione dell?intero volume d?aria di un ambiente chiuso, poich? ad ogni elemento d?aria ? garantito l?irraggiamento sufficiente per l?igienizzazione contro virus e/o batteri; anche quando entrambi i tipi di sorgenti di luce ultravioletta sono attivi, ? impossibile l?interazione con l?azoto e dunque impossibile la creazione di monossido di azoto (tossico).
Il rendimento energetico ? ottimizzato se la luce UV-C ? generata da sorgenti LED; in aggiunta, se la luce UV-C ? generata da sorgenti LED, esse non subiscono degradazione delle prestazioni per raffreddamento da vicinanza con il flusso d?aria.
Quando le sorgenti di luce ultravioletta ozono-producenti B sono attive e contemporaneamente le sorgenti di luce ultravioletta aereo-igienizzanti A sono spente, la produzione di ozono ? ottimizzata per l?assenza di radiazione che disgrega l?ozono e quindi di fenomeni concorrenti alla sua produzione.
Infine, la protezione esterna D consente l?utilizzo di raggi UV-C in sicurezza, anche in presenza di persone o altri elementi o corpi sensibili all?interno dell?ambiente chiuso.
Dal punto di vista delle applicazioni industriali, il dispositivo oggetto della presente invenzione ? particolarmente utile durante i cicli di sosta e ripartenza degli aeroplani; infatti, dopo la normale pulizia eseguita da personale di terra, si procede nuovamente alla sanificazione dell?aria all?interno del veicolo (sanificazione che pu? avvenire anche durante le ore di volo), in assenza di persone, e/o, in aggiunta, a trattare le superfici con ozono. All?apertura dei portelloni, si prevede, alla sommit? degli stessi, un ulteriore dispositivo di riciclo dell?aria a pressione in grado di generare ?lame d?aria? capaci di non fare entrare aria dall?esterno. L?aria in tali getti ? quella sanificata nell?aeromobile con l?aggiunta (opzionale) di una percentuale minima di ozono. In tale ipotesi, durante il rullaggio, l?aria viene liberata dalle tracce di ozono presenti nel medesimo sistema di ricircolo, togliendo inoltre ogni odore molesto.
Il dispositivo, inoltre, ? utilizzabile vantaggiosamente prima, durante e dopo una operazione chirurgica nelle sale operatorie. Il dispositivo, infatti, igienizza l?aria presente nella sala operatoria prima, durante e dopo un intervento chirurgico e prima e/o dopo l?operazione chirurgica, in assenza di personale, tutta l?aria all?interno della sala operatoria viene sanificata e, in assenza di persone, possono essere igienizzate anche le superfici tramite l?utilizzo di ozono. Al termine di questa fase, sulle architravi di ogni porta di ingresso ? possibile mettere in azione un dispositivo di riciclo dell?aria a pressione in grado di generare ?lame d?aria? capaci di non fare entrare altra aria dall?esterno. L?aria in tali getti ? quella sanificata nella sala operatoria con l?aggiunta (opzionale) di una percentuale minima di ozono. Durante l?operazione, l?aria continua ad essere sanificata tramite il dispositivo e, contestualmente, liberata dalle tracce di ozono residue presenti nel medesimo sistema di ricircolo, togliendo inoltre ogni odore molesto. Finita l?operazione, ? possibile eseguire un nuovo ciclo completo di sanificazione in assenza di personale.
Infine, il dispositivo ? vantaggiosamente utilizzabile nei centri commerciali, supermercati e simili. Infatti, il suddetto dispositivo, munito di colonne ?airwrap?, che aspirano l?aria circostante e la canalizzano verso la sorgente di luce ultravioletta, consente di intervenire immediatamente in una fase di igienizzazione dell?aria eventualmente contaminata da agenti patogeni palesatisi all?improvviso, per esempio per effetto di uno starnuto di un passante. La presenza di pi? dispositivi, posti a breve distanza gli uni dagli altri, consente la continua igienizzazione dell?aria immediatamente presente in un?area di passaggio. In assenza di personale, tutta l?aria all?interno del centro e/o attivit? commerciale viene sanificata nuovamente e, tramite l?utilizzo del dispositivo, vengono igienizzate anche le superfici tramite l?utilizzo di ozono. All?ingresso dei suddetti centri commerciali, supermercati e simili, sulle architravi di ogni porta di ingresso ? possibile mettere in azione un dispositivo di riciclo dell?aria a pressione in grado di generare ?lame d?aria? capaci di non fare entrare altra aria dall?esterno. L?aria in tali getti ? quella sanificata all?interno con l?aggiunta (opzionale) di una percentuale minima di ozono.
Dalla descrizione effettuata sono chiare le caratteristiche del dispositivo e del procedimento per l?igienizzazione di aria e/o superfici, che sono oggetto della presente invenzione, cos? come chiari sono i relativi vantaggi.
E? chiaro infine che numerose altre varianti potranno essere apportate al dispositivo in questione senza peraltro uscire dall?ambito di tutela dell?idea inventiva come tutelata nelle rivendicazioni allegate.

Claims (11)

RIVENDICAZIONI
1. Dispositivo per l?igienizzazione di aria e/o superfici, comprendente una prima serie di sorgenti (A) di radiazione ultravioletta con spettro all?interno della banda UV-C prossimo ad una lunghezza d?onda compresa in un primo intervallo tra 240 e 280 nm e/o una seconda serie di sorgenti (B) di radiazione ultravioletta con spettro all?interno della banda UV-C prossimo ad una lunghezza d?onda compresa in un secondo intervallo tra 150 e 240 nm, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo comprende altres? un canale di guida (G), sagomato a serpentina e delimitato da pareti interne ed esterne (C, H, K, J, L), che ? atto a guidare un flusso d?aria in ingresso (F1) a circolare (F2) all?interno del canale (G) in modo da fluire in almeno due versi opposti e quindi ad uscire dal dispositivo (F3), detto flusso d?aria circolante (F2) nel canale (G) essendo indirizzato parallelamente ai fasci di radiazione ultravioletta emessi da dette prime e/o seconde sorgenti (A, B).
2. Dispositivo di igienizzazione come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che dette prime e/o seconde sorgenti (A, B) sono installate all?interno di un involucro di protezione (D) dotato di uno strato di materiale assorbente (E), atto ad evitare che la radiazione ultravioletta sia riflessa su dette sorgenti (A, B) o all?esterno del dispositivo, oppure detto involucro di protezione (D) ? soggetto ad un trattamento superficiale per resistere all?azione di ozono e radicali ed atto a riflettere detta radiazione ultravioletta all?interno del canale (G).
3. Dispositivo di igienizzazione come ad almeno una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette pareti interne ed esterne (C, K, K1) sono realizzate, almeno parzialmente, in un materiale trasparente ai raggi UV-C per le lunghezze d?onda di detto primo e/o detto secondo intervallo e resistente alle azioni ossidanti, quale quarzo sintetico o vetro.
4. Dispositivo di igienizzazione come ad almeno una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette pareti interne ed esterne (D, H,, J, L, M) sono realizzate, almeno parzialmente, in un materiale riflettente per le lunghezze d?onda di detto primo e/o secondo intervallo, quale alluminio.
5. Dispositivo di igienizzazione come ad almeno una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo comprende un sistema di ventilazione (F), che regola la velocit? di detto flusso d?aria in ingresso (F1), detto sistema di ventilazione (F) essendo posizionato in corrispondenza di detto flusso d?aria in ingresso (F1).
6. Dispositivo di igienizzazione come ad almeno una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto sistema di ventilazione (F) lavora in modalit? continua oppure in modalit? acceso/spento, arrestando per un tempo prestabilito il flusso d?aria circolante (F2).
7. Dispositivo di igienizzazione come ad almeno una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette prima e seconda serie di sorgenti (A, B) di radiazione ultravioletta sono accese e spente alternativamente oppure ? accesa solo detta prima serie di sorgenti (A) o solo detta seconda serie di sorgenti (B) oppure dette prima e seconda serie di sorgenti (A, B) sono accese contemporaneamente.
8. Dispositivo di igienizzazione come ad almeno una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto canale di guida (G) ? formato da pareti interne ed esterne con porzioni rettilinee (H, L) e porzioni curve (J, M) con andamento a parabola, detto canale di guida (G) presentando, in corrispondenza di dette porzioni rettilinee (H), una sezione (L1) minore della sezione (L2) del canale (G) misurata in corrispondenza di un punto focale(F4) della parabola, al fine di convogliare, concentrare e rallentare il passaggio di detto flusso d?aria circolante (F2) su detto punto focale (F4) della parabola.
9. Dispositivo di igienizzazione come alla rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che fra una porzione parabolica di una parete esterna (M) di detto canale di guida (G), realizzata in materiale riflettente ai raggi UV-C per le lunghezze d?onda di detto primo e/o secondo intervallo, ed una parete interna (K1) di detto canale di guida (G), realizzata in materiale trasparente ai raggi UV-C per le lunghezze d?onda di detto primo e/o secondo intervallo, e nella porzione racchiusa da dette pareti interne (K), realizzate in materiale trasparente ai raggi UV-C per le lunghezze d?onda di detto primo e/o secondo intervallo, ? inserito un materiale trasparente e non interagente con detta radiazione ultravioletta UV-C in detti primo e secondo intervallo, quale l?azoto o il vuoto.
10. Dispositivo di igienizzazione come ad almeno una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette prime e seconde sorgenti (A, B) di radiazione ultravioletta UV-C sono LED, LASER, lampade EXCIMER o lampade a mercurio a bassa pressione.
11. Procedimento di igienizzazione implementabile tramite un dispositivo per l?igienizzazione di aria e/o superfici come alla rivendicazione 1.
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