IT202000011863A1 - Dispositivo elettronico per la misurazione del livello di riempimento di un contenitore, particolarmente per cassonetti pubblici e cestini pubblici per rifiuti - Google Patents
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Description
DISPOSITIVO ELETTRONICO PER LA MISURAZIONE DEL LIVELLO DI RIEMPIMENTO DI UN CONTENITORE, PARTICOLARMENTE PER CASSONETTI PUBBLICI E CESTINI PUBBLICI PER RIFIUTI.
DESCRIZIONE
Il presente trovato riguarda un dispositivo elettronico per la misurazione del livello di riempimento di un contenitore, particolarmente per cassonetti pubblici e cestini pubblici per rifiuti.
? noto di dotare i cassonetti pubblici per rifiuti di sensori per misurare il livello di riempimento del cassonetto. I dati rilevati possono essere trasmessi ad una centrale operativa a scopo di monitoraggio e di pianificazione, tipicamente su base prioritaria, dei tragitti dei veicoli atti allo svuotamento dei cassonetti.
I sistemi di misurazione di uso convenzionale si basano principalmente su sensori a ultrasuoni, e in alcuni casi utilizzano moduli pre-assemblati in commercio.
Tuttavia, come ben noto al tecnico del ramo, i sistemi di misurazione basati su sensori a ultrasuoni presentano alcuni inconvenienti.
In particolare, per un corretto funzionamento, le parti attive/sensibili dei sensori a ultrasuoni devono essere direttamente esposte all'area da monitorare senza schermature o barriere, con conseguente rischio di danneggiamento o di contaminazione.
Un altro inconveniente dei sistemi di misurazione noti basati su sensori a ultrasuoni ? che, quando dotati di alimentazione interna, essi presentano un'autonomia relativamente bassa in virt? dei consumi energetici elevati di questo tipo di sensore.
Ancora un inconveniente dei sistemi di misurazione noti basati su sensori a ultrasuoni ? che la misurazione del livello di riempimento risulta poco affidabile, anche in relazione al fatto che i cassonetti di norma si riempiono in modo non uniforme e tale circostanza pu? falsare la lettura. Infatti, come noto, i sensori a ultrasuoni non sono in grado di discriminare la posizione degli oggetti all?interno del campo monitorato, e sono facilmente soggetti a letture spurie dovute a ostacoli isolati di forma irregolare, che non rispecchiano il reale livello di riempimento del contenitore.
In termini pi? generali, come noto, i sistemi di misurazione basati su sensori a ultrasuoni hanno l'inconveniente di essere estremamente sensibili sia al tipo di oggetto da rilevare, sia al tipo di contenitore in cui sono installati.
Un ulteriore inconveniente dei sistemi di misurazione noti basati su sensori a ultrasuoni ? che essi risultano relativamente costosi da fabbricare.
Inoltre, i sistemi di misurazione noti o non permettono di orientare i sensori oppure, per l'orientamento, fanno uso di soluzioni tecniche che sono relativamente complesse e/o fragili e/o costose, con elementi mobili e/o moltiplicazione del numero di sensori.
Non da ultimo, i sistemi di misurazione noti sono relativamente ingombranti, soprattutto per via dello spazio occupato dalle batterie laddove presenti. Tale circostanza non solo limita la capienza effettiva del contenitore, ma aumenta anche il rischio che i sensori entrino in contatto con il materiale al suo interno e siano danneggiati o contaminati da esso.
Pertanto, lo scopo principale del presente trovato ? quello di realizzare un dispositivo elettronico per la misurazione del livello di riempimento di un contenitore, particolarmente per cassonetti pubblici e cestini pubblici per rifiuti, che sia pi? affidabile e pi? preciso nella misurazione rispetto ai sistemi noti, anche in relazione all'eventuale riempimento non uniforme del contenitore, e che presenti una sensibilit? trascurabile rispetto sia al tipo di oggetto da rilevare, sia al tipo di contenitore in cui sono installati.
In particolare, uno scopo del trovato ? quello di realizzare un dispositivo elettronico che, pur effettuando misurazioni affidabili e precise, preveda un'adeguata protezione per i sensori dal rischio di danneggiamento o di contaminazione da parte del materiale nel contenitore.
Un ulteriore scopo del trovato ? quello di realizzare un dispositivo elettronico di dimensioni compatte, cos? da non pregiudicare la capienza del contenitore e limitare il rischio di contatto con il materiale al suo interno.
Un altro scopo del trovato ? quello di realizzare un dispositivo elettronico che abbia consumi energetici ridotti, cos? da presentare un'elevata autonomia, e che sia relativamente economico da fabbricare.
I suddetti scopi ed altri vantaggi, quali risulteranno pi? chiaramente dal seguito della descrizione, sono raggiunti da un dispositivo elettronico avente le caratteristiche esposte nella rivendicazione 1, mentre le rivendicazioni dipendenti definiscono altre caratteristiche vantaggiose del trovato, ancorch? secondarie.
Si descriver? ora in dettaglio il trovato, con riferimento ad alcune sue realizzazioni preferite ma non esclusive, illustrate a titolo d'esempio non limitativo negli uniti disegni, in cui:
- la Fig. 1 ? una vista prospettica assemblata del dispositivo secondo il trovato;
- la Fig. 2 ? una vista prospettica in esploso del dispositivo di Fig. 1;
- la Fig. 3 ? una vista in sezione assiale del dispositivo di Fig. 1;
- la Fig. 4 ? una vista in sezione assiale che illustra schematicamente un contenitore a campana per la raccolta del vetro con un dispositivo elettronico secondo il trovato installato al suo interno.
Con riferimento alle Figure sopra elencate, un dispositivo 10 elettronico ? atto ad essere montato all'interno di un generico contenitore, che nell'esempio di Fig. 4 ? un contenitore a campana C per la raccolta del vetro, allo scopo di misurare il livello di riempimento del contenitore stesso.
Con particolare riferimento alle Figg. 1-3, il dispositivo 10 ? racchiuso in un guscio 12 che comprende un corpo tubolare 14 a parete sottile in materiale trasparente (illustrato solo in Fig. 3), preferibilmente un materiale plastico quale policarbonato, il quale ? chiuso alle sue estremit? opposte da due coperchi 16 uguali stampati in materiale plastico.
Vantaggiosamente, i due coperchi 16 sono saldati al corpo tubolare 14 mediante ultrasuoni, al fine di incrementare la robustezza meccanica del guscio e garantire la tenuta in relazione a possibili infiltrazioni di fluidi o umidit?. Tale caratteristica ? particolarmente vantaggiosa in considerazione del fatto che i cassonetti e i cestini per rifiuti sono normalmente posizionati all'aperto e pertanto esposti alle intemperie ed alle condizioni atmosferiche ed ambientali.
Il guscio 12 alloggia:
- una prima scheda circuitale 20 munita di mezzi sensori a infrarossi (descritti pi? in dettaglio nel seguito) che fronteggiano internamente il corpo tubolare 14,
- una seconda scheda circuitale 22 in posizione pi? interna rispetto alla prima scheda circuitale 20, la quale incorpora mezzi di trasmissione dati per l'invio dei dati acquisiti dai mezzi sensori ad una postazione di controllo esterna, p.es., una centrale operativa (non illustrata), e
- mezzi di alimentazione che, in questo esempio di realizzazione, comprendono una coppia di batterie 24 da 3,6 Volt di formato standard AA disposte in parallelo.
Il corpo tubolare 14 ed i coperchi 16 presentano vantaggiosamente un profilo in sezione sostanzialmente circolare.
In questo esempio di realizzazione, i mezzi sensori comprendono una terna di sensori 26 a infrarossi disposti in fila. I sensori 26 sono saldati su una superficie anteriore 20a della prima scheda circuitale 20 che si affaccia internamente al corpo tubolare 14.
Vantaggiosamente, i sensori 26 a infrarossi sono del tipo multiarea.
Come noto, un sensore con funzionalit? multiarea include una lente in grado di focalizzare il raggio luminoso entro una zona formata da una matrice di NxN punti, p.es., 16x16 punti. ? possibile scegliere un sottoinsieme rettangolare o quadrato della matrice su cui collimare il fascio di luce, cos? da consentire per ogni area scelta una misura pi? focalizzata e precisa.
In modo di per s? noto, ognuno dei tre sensori 26 comprende un emettitore atto a emettere un raggio luminoso nel campo dell'infrarosso, e un ricevitore atto a ricevere il raggio luminoso di ritorno per riflessione sull'oggetto antistante. La distanza dall'oggetto viene calcolata in base al tempo intercorso tra l'emissione del raggio luminoso e la ricezione dello stesso.
Si ? riscontrato che, al fine di prevenire disturbi derivanti da riflessioni parziali o totali del raggio luminoso sulla superficie interna del corpo tubolare 14, i sensori devono essere posizionati il pi? vicino possibile a tale superficie interna. D'altro canto, occorre prevenire il contatto diretto tra i sensori 26 ed il corpo tubolare 14 per evitare che eventuali urti contro il guscio 12 si ripercuotano sui sensori stessi col rischio di danneggiamento.
A tale scopo, la prima scheda circuitale 20 ? sospinta elasticamente verso il corpo tubolare 14 da mezzi pressori ancorati al guscio, con interposizione di mezzi distanziatori 28 tra la prima scheda circuitale 20 ed il corpo tubolare 14, i quali sono calibrati per mantenere i sensori 26 ad una distanza prestabilita dal corpo tubolare 14, p.es., una distanza di 0,1 mm.
Nell'esempio di realizzazione qui descritto, i mezzi distanziatori 28 comprendono cinque distanziali 30 identici tra loro. Ognuno dei distanziali 30 presenta una faccia piana 30a atta ad attestarsi contro la superficie anteriore 20a della prima scheda circuitale 20, ed una faccia opposta 30b che ? atta ad attestarsi internamente sul corpo tubolare 14 e presenta un profilo arcuato complementare ad esso.
Inoltre, in questo esempio di realizzazione, i distanziali 30 presentano un foro passante 30c di dimensioni leggermente maggiori rispetto all'impronta del sensore 26. In questo modo, tre dei cinque distanziali 30 sono calzati senza contatto sui tre sensori 26, mentre i due distanziali restanti sono collocati in posizioni intermedie tra i sensori 26.
Ognuno dei distanziali 30 ? inoltre munito di una coppia di pioli di centraggio 30d ergentisi dalla sua faccia piana 30a ed inseriti in corrispondenti fori 32 praticati sulla prima scheda circuitale 20 a scopo di centraggio.
Ognuno dei coperchi 16 comprende un fondo discoidale 34 ed una parete tubolare 36 che si protende assialmente dalla faccia interna del fondo discoidale 34 ed ? sagomata per inserirsi in una rispettiva estremit? del corpo tubolare 14.
In questa realizzazione, i mezzi pressori comprendono, per ognuno dei due coperchi 16, almeno una protuberanza allungata, preferibilmente una coppia di protuberanze allungate 38 affiancate, che si sviluppano monoliticamente dal fondo 34 in direzione longitudinale verso l'interno del corpo tubolare 14. Nelle zone delle protuberanze allungate 38, la parete tubolare 36 ? interrotta per lasciare spazio alle stesse.
Le protuberanze allungate 38 sono disposte in rapporto di lieve interferenza con la prima scheda circuitale 20 per impegnare la stessa, flettendosi elasticamente, sul lato posteriore 20b ad una rispettiva estremit? e sospingerla verso il corpo tubolare 14.
Vantaggiosamente, le estremit? libere delle protuberanze allungate 38 sono smussate per facilitare l'inserimento delle stesse dietro la prima scheda circuitale 20.
Sul loro lato esterno, le basi discoidali 34 presentano risalti sagomati 40a, 40b, 40c ed un foro 42 per il posizionamento ed il fissaggio di una staffa S (solo schematizzata in Fig. 4) per l'ancoraggio del dispositivo 10 alla parete interna del cassonetto.
I mezzi pressori comprendono ulteriormente almeno un supporto stampato in materiale plastico alloggiato nel corpo tubolare 14, preferibilmente una coppia di supporti 44 allineati ai due distanziali intermedi. I supporti 44 sono sagomati in modo da sollecitare la prima scheda circuitale 20 verso la superficie interna del corpo tubolare 14 anche in posizioni intermedie.
Ognuno dei supporti 44 ? sostanzialmente sagomato a C, con una base piatta 44a definente una sede atta ad impegnare il lato posteriore 20b della prima scheda circuitale 20, e due bracci 44b speculari arcuati aventi un profilo esterno complementare alla superficie interna del corpo tubolare 14.
I bracci arcuati 44b presentano rispettive porzioni terminali 44c flessibili elasticamente, le quali sono dotate alle loro estremit? libere di rispettivi dentini 44d sporgenti verso l'esterno. Le porzioni terminali 44c dei bracci arcuati 44b, premendo elasticamente sulla superficie interna del corpo tubolare 14 tramite i dentini 44d, sospingono il supporto 44 contro la prima scheda circuitale 20 e quest'ultima, a sua volta, contro il corpo tubolare 14 tramite i distanziali 30.
Inoltre, i bracci arcuati 44b presentano rispettive sedi sagomate 44e contrapposte sul loro lato interno. Le sedi arcuate 44e definiscono un alloggiamento per una rispettiva delle due batterie 24, in particolare, un alloggiamento cilindrico in questa realizzazione in cui le due batterie 24 hanno profilo cilindrico.
La seconda scheda circuitale 22 ? supportata tra i bracci 44b al di sotto delle batterie 24. A tale scopo, i bracci arcuati 44b presentano rispettive scanalature longitudinali 44f contrapposte sul loro lato interno, le quali sono impegnate dai bordi longitudinali opposti della seconda scheda circuitale 22.
In una realizzazione preferita, i mezzi di trasmissione per l'invio dei dati alla postazione di controllo esterna sono wireless e, a tale scopo, a un'estremit? della seconda scheda circuitale 22 ? connessa in modo rimovibile un'antenna 46, la quale ? alloggiata all'interno del guscio 12. La connessione rimovibile consente, in alternativa, di associare al dispositivo un'antenna da fissare esternamente al contenitore. In tal modo, il dispositivo pu? essere vantaggiosamente installato anche in posizioni non coperte da segnale, p.es., all'interno di contenitori di metallo formanti una gabbia di Faraday.
Vantaggiosamente, il dispositivo 10 integra anche un sensore di temperatura (non illustrato) per funzioni accessorie, per esempio, per inviare un segnale di allarme qualora la temperatura all'interno del contenitore superasse una soglia prestabilita indicativa di un possibile incendio.
Nel funzionamento, il dispositivo 10 pu? essere installato all'interno di un generico contenitore, p.es., un cassonetto per rifiuti, per mezzo di staffe S fissate ai coperchi 16, come illustrato a titolo d'esempio in Fig. 4 con riferimento ad un contenitore a campana C per la raccolta del vetro.
Il posizionamento preciso dei sensori 26 a brevissima distanza dal corpo tubolare 14 permette di evitare errori di lettura derivanti da riflessioni parziali o totali del raggio luminoso sulla superficie interna del corpo tubolare 14. Al contempo, l'assenza di contatto tra i sensori 26 e il corpo tubolare 14 evita che eventuali urti contro il guscio si ripercuotano sui sensori con conseguente danneggiamento degli stessi.
La programmazione del dispositivo ed il metodo di calcolo del livello di riempimento esulano dagli scopi del presente trovato e rientrano nelle normali conoscenze del tecnico del ramo. Pertanto, tali aspetti non saranno approfonditi nella presente descrizione.
Si ? dimostrato in pratica che il dispositivo di misurazione secondo il trovato raggiunge pienamente gli scopi prefissati.
L'uso di pi? sensori a infrarossi multiarea permette di effettuare misurazioni affidabili e precise del livello di riempimento del contenitore.
In particolare, questo tipo di sensore consente di effettuare misurazioni localizzate in zone diverse del contenitore e, in base ad esse, effettuare un calcolo medio del livello di riempimento, cos? da minimizzare il rischio di false letture determinate da un singolo oggetto avente una forma anomala, che non rispecchia il reale contenuto del contenitore.
Il sistema descritto per l'ancoraggio della prima scheda circuitale al guscio consente di mantenere i sensori ad una distanza minima dal corpo tubolare, pur evitando contatti diretti. Tale circostanza permette di prevenire eventuali errori di lettura generati dalla riflessione del raggio luminoso sulla parete del corpo tubolare, e al contempo di evitare che eventuali urti contro il dispositivo si ripercuotano sui sensori, con rischio di danneggiamento.
Il guscio sigillato protegge l'elettronica del dispositivo da liquidi e umidit?, facendo s? che il dispositivo secondo il trovato non richieda manutenzione e possa addirittura essere lavato insieme al cassonetto.
Un ulteriore vantaggio del dispositivo di misurazione secondo il trovato ? che esso non richiede operazioni di taratura in fase di installazione.
Inoltre, il dispositivo di misurazione secondo il trovato ha un ingombro molto contenuto, che peraltro pu? essere ottimizzato in funzione delle dimensioni del contenitore, in modo da non pregiudicare la capienza effettiva del contenitore e limitare il rischio di contatto con il materiale al suo interno.
In aggiunta, il peso ridotto del dispositivo di misurazione secondo il trovato rende quest'ultimo particolarmente resistente alle sollecitazioni meccaniche.
Ulteriormente, il dispositivo di misurazione secondo il trovato presenta consumi energetici ridotti, cos? da presentare un'elevata autonomia ed un basso impatto ambientale in relazione allo smaltimento delle batterie esauste.
Non da ultimo, i costi di fabbricazione relativamente limitati rendono il dispositivo di misurazione secondo il trovato compatibile con un'installazione massiva in cassonetti pubblici e cestini per rifiuti pubblici.
Si ? descritta una realizzazione preferita del trovato, ma naturalmente il tecnico del ramo potr? apportare diverse modifiche e varianti nell'ambito delle rivendicazioni.
In particolare, come menzionato in precedenza, il numero di sensori e, di conseguenza, la lunghezza del dispositivo elettronico potranno essere ottimizzati in funzione della specifica applicazione. Per esempio, nel caso di cestini per rifiuti di piccole dimensioni un solo sensore, o eventualmente due sensori, potrebbe/ro essere sufficiente/i e, di conseguenza, il dispositivo potrebbe essere ancora pi? compatto di quello descritto a titolo d'esempio nella presente domanda. Al contrario, nel caso di cassonetti pi? grandi, il dispositivo pu? essere dotato di quattro, cinque o pi? sensori opportunamente distanziati tra loro, al fine di garantire un rilevamento completo e affidabile del livello di riempimento nelle diverse zone del cassonetto.
In aggiunta, il dispositivo di misurazione secondo il trovato potrebbe prevedere mezzi per la connessione cablata o wireless ad altri dispositivi. Per esempio, in questo caso, uno dei dispositivi di misurazione potrebbe operare da master per lo scambio di dati con la centrale operativa, mentre gli altri potrebbero operare da slave e, pertanto, limitarsi ad effettuare le misurazioni e trasmettere i dati rilevati verso il dispositivo master.
Inoltre, nell'esempio qui descritto sono presenti due schede circuitali separate e disposte su due livelli diversi. Tuttavia, ? evidente che in una realizzazione alternativa i mezzi sensori a infrarossi e i mezzi di trasmissione dati (se presenti) potrebbero essere integrati in un'unica scheda circuitale.
La distanza reciproca tra i sensori pu? essere scelta in base al tipo di sensore utilizzato, in modo da ottimizzare la mappatura del livello di riempimento dell'intero volume del cassonetto. Nel caso dei sensori utilizzati in questo esempio di realizzazione, si ? riscontrato che una distanza di 20 cm circa ? ottimale per garantire una mappatura precisa.
Inoltre, bench? la forma cilindrica del guscio sia preferibile in termini di robustezza e di flessibilit? di posizionamento, il guscio potrebbe avere un profilo diverso, p.es., un profilo a parallelepipedo o un profilo generalmente prismatico, e solo una sua porzione sulla quale si affacciano i sensori potrebbe essere trasparente.
Come accennato in precedenza, il dispositivo elettronico secondo il trovato pu? essere vantaggiosamente utilizzato anche in settori diversi da quello della raccolta dei rifiuti. Per esempio, esso potrebbe trovare applicazione in ambito industriale per controllare il livello di riempimento di vasche o di container contenenti materiale sfuso in relazione a diverse lavorazioni industriali.
Inoltre, anzich? essere alimentato a batterie, il dispositivo di misurazione secondo il trovato potrebbe prevedere un connettore per essere alimentato da una sorgente esterna.
Anche lo scambio di dati con la centrale operativa e/o con un terminale operatore potrebbe essere realizzato mediante una connessione cablata anzich? wireless, eventualmente utilizzando il medesimo connettore utilizzato per l'alimentazione.
Claims (14)
1. Dispositivo elettronico per la misurazione del livello di riempimento di un contenitore, caratterizzato dal fatto di comprendere:
- un guscio (14, 16) atto ad essere montato all'interno di un contenitore (C) ed avente almeno una porzione trasparente (14),
- una prima scheda circuitale (20) alloggiata nel guscio (14, 16) e munita di almeno un sensore a infrarossi (26) fronteggiante internamente detta porzione trasparente (14),
- mezzi pressori (38) ancorati al guscio ed atti a sospingere elasticamente detta prima scheda circuitale (20) verso detta porzione trasparente (14), e
- mezzi distanziatori (28, 30) interposti tra detta prima scheda circuitale (20) e detta porzione trasparente (14) e calibrati per mantenere detto almeno un sensore (26) ad una distanza prestabilita da detta porzione trasparente (14) senza contatto.
2. Dispositivo elettronico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi distanziatori (28) comprendono almeno un distanziale (30) avente una faccia piana (30a) atta ad attestarsi contro una superficie anteriore (20a) di detta prima scheda circuitale (20), sulla quale ? montato detto almeno un sensore (26), ed una faccia opposta (30b) che ? atta ad attestarsi internamente su detta porzione trasparente (14) e presenta un profilo complementare ad essa.
3. Dispositivo elettronico secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto almeno un distanziale (30) presenta un foro passante (30c) di dimensioni leggermente maggiori rispetto all'impronta di detto almeno un sensore (26) per essere calzato senza contatto su di esso.
4. Dispositivo elettronico secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che detto almeno un distanziale (30) ? munito di una coppia di pioli di centraggio (30d) ergentisi dalla sua faccia piana (30a) ed inseriti in corrispondenti fori (32) praticati su detta prima scheda circuitale (20) a scopo di centraggio.
5. Dispositivo elettronico secondo una delle rivendicazioni 1-4, caratterizzato dal fatto che detta porzione trasparente del guscio comprende un corpo tubolare (14), il quale ? chiuso alle sue due estremit? opposte da rispettivi coperchi (16).
6. Dispositivo elettronico secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detti coperchi (16) sono saldati a detto corpo tubolare (14) mediante ultrasuoni.
7. Dispositivo elettronico secondo la rivendicazione 5 o 6, caratterizzato dal fatto che detti mezzi pressori comprendono, per ognuno di detti coperchi (16), almeno una protuberanza allungata (38) che si sviluppa dal coperchio (16) in direzione longitudinale verso l'interno del corpo tubolare (14) in rapporto di interferenza con la prima scheda circuitale (20) per impegnare la stessa, flettendosi elasticamente, su un suo lato posteriore (20b) opposto a detto almeno un sensore (26) e sospingerla verso detto corpo tubolare (14).
8. Dispositivo elettronico secondo una delle rivendicazioni 5-7, caratterizzato dal fatto che detti mezzi pressori comprendono almeno un supporto (44) alloggiato in detto corpo tubolare (14) e sagomato per sospingere detta prima scheda circuitale (20) verso la superficie interna di detto corpo tubolare (14) in una posizione intermedia.
9. Dispositivo elettronico secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detto supporto (44) presenta una base piatta (44a) definente una sede atta ad impegnare un lato posteriore (20b) di detta prima scheda circuitale (20), e due bracci (44b) aventi un profilo esterno complementare alla superficie interna di detto corpo tubolare (14).
10. Dispositivo elettronico secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detti bracci (44b) presentano rispettive porzioni terminali (44c) flessibili elasticamente, le quali sono dotate alle loro estremit? libere di rispettivi dentini (44d) sporgenti verso l'esterno, dette porzioni terminali (44c) premendo elasticamente sulla superficie interna del corpo tubolare (14) tramite detti dentini (44d), in modo da sospingere detto supporto (44) contro la prima scheda circuitale (20) e quest'ultima, a sua volta, contro detto corpo tubolare (14) tramite detti mezzi distanziatori (28, 30).
11. Dispositivo elettronico secondo la rivendicazione 9 o 10, caratterizzato dal fatto che detti bracci (44b) presentano rispettive sedi sagomate (44e) contrapposte sul loro lato interno, a definire un alloggiamento per una batteria (24) per l'alimentazione del dispositivo elettronico.
12. Dispositivo elettronico secondo una delle rivendicazioni 1-11, caratterizzato dal fatto di comprendere una seconda scheda circuitale (22) incorporante mezzi di trasmissione dati per l'invio di dati acquisiti da detto almeno un sensore ad una postazione di controllo esterna.
13. Dispositivo elettronico secondo le rivendicazioni 9 e 12, caratterizzato dal fatto che detti bracci (44b) presentano rispettive scanalature longitudinali (44f) contrapposte sul loro lato interno, per sorreggere detta seconda scheda circuitale (22).
14. Dispositivo elettronico secondo una delle rivendicazioni 1-13, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una terna di sensori affiancati disposti in fila.
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