IT202000003076U1 - Sistema, metodo, serbatoio idrico prefabbricato modulare sviluppato per una totale integrazione architettonica dentro pareti - Google Patents

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Longo Christian Coslovi
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Description

DESCRIZIONE
Annessa alla domanda di brevetto per invenzione industriale, avente per titolo
?Sistema, metodo, serbatoio idrico prefabbricato modulare sviluppato per una totale integrazione architettonica dentro pareti?
La presente invenzione si riferisce al settore dell?edilizia e pi? specificamente al settore delle costruzioni di impianti di accumulo idrico al servizio di edifici e/o di spazi esterni, principalmente per ottenere riserve idriche a pressione atmosferica per diverse tipologie di applicazione, come per esempio: accumulo di acqua piovana, accumulo di acque superficiali, accumulo di acqua di falda, accumulo di acque grigie, riserva idrica antincendio, riserva idrica acqua potabile, accumulo idrico di compensazione per vasche di piscine, riserva idrica per usi tecnologici vari o per cicli produttivi. Nel caso di impieghi in cui sia previsto il recupero e/o il riciclo di risorse idriche, la presente invenzione si riferisce anche al settore delle tecnologie ecosostenibili e pu? contribuire a migliorare il bilancio ambientale del sistema edificio-impianti. Inoltre, la presente invenzione si riferisce anche al settore delle costruzioni prefabbricate.
? comunemente noto l?impiego di serbatoi idrici per ottenere una riserva di acqua al servizio di edifici e/o di spazi esterni. La conoscenza e la capacit? tecnica di costruire serbatoi per stoccare acqua ? stata e sar? sempre fondamentale per il soddisfacimento dei bisogni, per lo sviluppo e per il progresso dell?umanit?, nonch?, in gran parte dei contesti urbani e delle aree geografiche del pianeta, per garantirne la sopravvivenza rispetto alle particolari condizioni climatiche e/o antropiche.
Fin dall?antichit?, i serbatoi realizzati in opera all?interno degli edifici, per esempio mediante la costruzione di vasche o cisterne con murature di pietrame o di mattoni, venivano impiegati per accumulare quantit? di acqua anche molto grandi, mentre, per accumulare quantit? di acqua pi? piccole venivano utilizzati, per esempio, manufatti di terracotta o di legno.
Successivamente, con l?evoluzione della tecnologia e dei sistemi di produzione su scala industriale avvenuta in epoca contemporanea e, soprattutto, negli ultimi decenni, si ? molto sviluppata la produzione di serbatoi idrici prefabbricati componibili e di serbatoi idrici monoblocco, i quali, rispetto alla realizzazione in opera di vasche o cisterne, presentano il vantaggio di una rapida costruzione, ampia scelta di dimensioni e caratteristiche, flessibilit? di impiego e configurabilit?, facilit? di integrazione in edifici esistenti, unitamente a costi molto competitivi.
La maggior parte dei serbatoi monoblocco disponibili in commercio presentano taglie impiegabili per piccole e medie capacit? di accumulo, mentre i serbatoi idrici prefabbricati componibili possono essere impiegati anche per grandi capacit? di accumulo.
Ci? premesso, attualmente, sebbene per ottenere accumuli idrici di medie e grandi capacit? al servizio di edifici e/o di spazi esterni si prediligano serbatoi realizzati in opera, per esempio vasche in conglomerato cementizio armato, oppure serbatoi posati in opera con elementi prefabbricati componibili, tuttavia, si riscontra un interesse sempre crescente per i serbatoi di accumulo idrico monoblocco, non solo per capacit? idriche di piccole dimensioni, ma anche per capacit? idriche di medie dimensioni, mediante il collegamento di pi? unit? tra di loro, fino a raggiungere la capacit? idrica complessiva richiesta. Inoltre, il serbatoio idrico monoblocco presenta normalmente costi ridotti ed ? facilmente trasportabile e installabile anche dentro edifici esistenti.
Esiste, quindi, un intervallo di capacit? di accumulo idrico e una gamma di applicazioni, in cui i serbatoi idrici monoblocco possono competere o risultare preferibili rispetto alle altre tipologie di serbatoi. Un altro aspetto da considerare ? che, usualmente, gli accumuli idrici al servizio di edifici e/o di spazi esterni, stoccano acqua a pressione atmosferica. Inoltre, l?acqua stoccata pu? derivare da varie fonti di approvvigionamento e necessitare di pretrattamenti e/o di post trattamenti.
Tutto ci? premesso, costituisce oggetto di interesse, in riferimento alla presente invenzione, solo lo stato dell?arte dei serbatoi idrici monoblocco, comparabili con il trovato, in via puramente indicativa, ma non limitativa, in relazione alle taglie di capacit? idriche disponibili in commercio e alla possibilit? di installazione mediante la connessione di pi? unit? tra di loro.
Attualmente sono disponibili sul mercato numerosissimi modelli e tipologie di serbatoi monoblocco, i quali presentano varie dimensioni, forme e capacit?, nonch? varie caratteristiche. Per esempio, possono essere idonei o meno allo stoccaggio di acqua da adibire al consumo umano; possono essere o meno idonei per posa interrata; possono essere progettati per installazione in locali tecnici o all?esterno; prodotti con diversi tipi di materiali.
Per quanto riguarda le caratteristiche costruttive dei serbatoi monoblocco disponibili sul mercato, sono essenzialmente distinguibili in: serbatoi monoblocco prefabbricati realizzati per esempio in cemento armato, i quali presentano pesi a vuoto molto alti in relazione al peso del volume di acqua che possono contenere e inoltre presentano un involucro pi? spesso e ingombrante; serbatoi monoblocco prodotti per esempio con materiali tipo acciaio inossidabile, acciaio zincato a caldo, polietilene ad alta densit?, i quali presentano pesi a vuoto molto leggeri in relazione al peso del volume di acqua che possono contenere e inoltre presentano un involucro molto pi? sottile. La prima tipologia, di solito, ha forma parallelepipeda e viene principalmente impiegata per pose interrate o su basamenti capaci di sopportare elevati carichi per unit? di superficie. La seconda tipologia, pi? versatile, di solito, ha forma cilindrica o parallelepipeda e viene principalmente impiegata per pose dentro vani tecnici, su terrazze, su coperture, direttamente sul terreno, interrate, su basamenti esterni. La seconda tipologia presenta, inoltre, il vantaggio di una maggiore integrabilit? su solai esistenti, soprattutto per i modelli che utilizzano materiali pi? leggeri come per esempio il polietilene ad alta densit?.
Rispetto ai numerosissimi modelli e tipologie di serbatoi idrici monoblocco disponibili sul mercato, solo una ridotta quota di essi comprende prodotti ideati per rispondere a particolari esigenze dimensionali e/o estetiche. A tal riguardo, sono disponibili diversi modelli di serbatoio monoblocco ideati per posa all?esterno con particolari accorgimenti estetici, per esempio ideati per posa nei giardini, a forma di giara o di barile. Un altro esempio riguarda numerosi modelli ideati per adeguarsi a particolari spazi interni o vani tecnici, in cui la forma del serbatoio presenta una maggiore distribuzione del volume a pavimento o a parete o in verticale.
La tecnica nota descritta presenta comunque alcuni svantaggi. Nel caso di posa all?interno degli edifici ? necessario reperire spazi all?interno di vani tecnici o, in alternativa, di altri locali, con conseguente perdita di superficie utile eventualmente disponibile per altri scopi. Nel caso di posa all?esterno degli edifici, oltre alla necessit? di reperire gli spazi, possono presentarsi problemi di inserimento estetico e di compatibilit? paesaggistica, soprattutto quando ? richiesta la disponibilit? di una determinata capacit? idrica mediante la connessione di pi? serbatoi tra di loro, inconveniente che non sempre ? possibile ovviare impiegando schermature visive. Possono verificarsi casi in cui non sia possibile disporre di sufficienti spazi interni o esterni, n? di spazi interrati, dove ottenere la capacit? di accumulo idrico richiesta.
Tutte le soluzioni succitate richiedono spazi dedicati all?installazione, in aggiunta agli spazi disponibili all?interno dell?involucro edilizio o di altre pareti interne o esterne, e, quindi, non sono disponibili soluzioni per totale integrazione dentro gli elementi costruttivi verticali e/o costituenti parte di elementi costruttivi verticali.
Inoltre, in alcune situazioni potrebbe non essere possibile accumulare un determinato volume di acqua per unit? di superficie su solai esistenti o di nuova costruzione, per esempio per motivi di carattere statico. Difatti, considerando che il solo peso di un metro cubo di acqua esercita un carico di mille chilogrammi per metro quadrato di superficie e che spesso i solai di edifici civili sono progettati con carichi accidentali molto inferiori, per esempio di duecento chilogrammi per metro quadrato di superficie, in considerazione di ci?, l?integrazione di serbatoi monoblocco su solai esistenti presenta molti limiti.
Un ulteriore inconveniente della tecnica nota descritta ? l?insufficiente predisposizione per collegamento modulare, per esempio riguardo le distanze normalmente necessarie per collegare pi? serbatoi monoblocco tra di loro, e quindi la non ottimale integrazione spaziale, misurabile come il rapporto tra il volume della capacit? di accumulo idrico e il volume tecnico necessario per l?installazione dell?intero sistema impiantistico.
Un ulteriore inconveniente della tecnica nota descritta, in caso di realizzazione di un sistema di pi? serbatoi collegati tra loro, ? l?impiego di raccordi ad avvitare o a connessione rapida, i quali necessitano di essere ispezionabili e all?occorrenza facilmente riparabili o sostituibili, per cui ? sempre necessario garantire l?accessibilit? a tutti i componenti.
Sempre in caso di collegamento di pi? moduli tra di loro, al fine di ottenere medie capacit? di accumulo idrico, si ha normalmente l?esigenza di centralizzare i serbatoi in un unico spazio tecnico, che per?, non sempre pu? essere disponibile o risultare molto sconveniente, perch? sottratto per altri usi. In questo caso, un ulteriore inconveniente della tecnica nota descritta ? la limitata flessibilit? in caso di applicazioni in cui ? necessario, o pi? conveniente, attuare la decentralizzazione dei volumi di accumulo idrico.
Scopo della presente invenzione ? quello di ovviare agli inconvenienti della tecnica nota.
In particolare, la presente invenzione si pone il compito di realizzare un innovativo sistema di accumulo idrico, che consenta di stoccare acqua all?interno di pareti perimetrali esterne o pareti divisorie interne negli edifici o all?interno di pareti poste in spazi esterni, in modo da ottenere una totale integrazione architettonica.
Un altro scopo del presente trovato ? quello di permettere il collegamento in serie di pi? moduli minimizzando le distanze di interconnessione, nonch? in modo semplice ed affidabile.
Un altro scopo del presente trovato ? quello di proporre un procedimento per effettuare il raccordo in serie di pi? serbatoi, al fine di evitare la necessit? di realizzare appositi vani d?ispezione.
Un altro scopo del presente trovato ? quello di permettere la totale integrazione architettonica di un sistema di accumulo idrico dentro elementi costruttivi verticali, in cui sono integrabili tutti i dispositivi necessari per il controllo, la supervisione e l?automazione dei processi di riempimento, utilizzo e svuotamento.
Un altro scopo del presente trovato ? quello di permettere la realizzazione di un accumulo idrico con moduli che abbiano sia la funzione di serbatoio sia la funzione di struttura di parete modulare, per la realizzazione di pareti negli edifici e/o in spazi esterni.
Un altro scopo del presente trovato ? quello di proporre un procedimento per la sua realizzazione e per la posa in opera.
Un altro scopo del presente trovato ? quello di integrare in un unico elemento modulare, un serbatoio di accumulo idrico e una struttura di parete prefabbricata, capace di integrare tutti gli impianti sia necessari al funzionamento del presente trovato sia tutti gli impianti che normalmente vengono integrati a parete, come per esempio, impianti elettrici, impianti idrici, impianti termici, impianti di climatizzazione, impianti di ventilazione.
Un altro scopo del presente trovato ? quello di integrare in un unico elemento modulare, un serbatoio di accumulo idrico e una struttura di parete prefabbricata, capace di integrare pannelli per l?isolamento termico e acustico, nonch? altre tipologie di pannelli con funzione di chiusura e finitura dell?involucro esterno del singolo modulo o della parete modulare composta in serie.
Un altro scopo del presente trovato ? quello di integrare in un unico elemento modulare, un serbatoio di accumulo idrico e una struttura di parete prefabbricata con contenuto peso a vuoto, al fine di permetterne una facile trasportabilit? ed installazione in cantiere, sia rispetto ai serbatoi monoblocco prefabbricati dei tipi noti sia rispetto alle pareti modulari dei tipi noti.
Un altro scopo del presente trovato ? quello di integrare in un unico elemento modulare, un serbatoio di accumulo idrico e una struttura di parete prefabbricata, che, in condizioni di massimo riempimento e a parit? di prestazioni e di spessori, abbia un peso complessivo per metro quadrato di parete pi? contenuto rispetto alle pareti tradizionali dei tipi noti, per esempio realizzate con murature di blocchi edilizi forati o pieni, con murature di mattoni pieni.
Un altro scopo del trovato ? quello di realizzare un sistema di accumulo idrico dentro pareti, che, a parit? di capacit? di accumulo idrico e di prestazioni, sia di spessore pi? contenuto e totalmente integrato architettonicamente rispetto ai serbatoi monoblocco prefabbricati dei tipi noti.
Un altro scopo del trovato ? quello di integrare in un unico elemento modulare, un serbatoio di accumulo idrico e una struttura di parete prefabbricata, capace di decentralizzare ed estendere agli elementi costruttivi verticali la possibilit? di stoccare acqua, negli edifici e/o in spazi esterni.
Un altro scopo ancora del trovato, ? quello di favorire l?inserimento, sia in edifici esistenti sia nelle nuove costruzioni, di sistemi per il recupero e il riutilizzo delle risorse idriche, al fine di migliorare il bilancio ambientale del sistema edificio-impianti.
Ancora un altro scopo molto importante del trovato ? quello di proporre un serbatoio idrico prefabbricato modulare sviluppato per una totale integrazione architettonica dentro pareti, producibile con l'impiego di tecnologie note.
Il compito tecnico e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti con il presente trovato, comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o pi? delle unite rivendicazioni, consistente in un serbatoio idrico prefabbricato modulare sviluppato per una totale integrazione architettonica dentro pareti, composto da un telaio in acciaio con inserito al suo interno un serbatoio idrico in polietilene ad alta densit? di ridotto spessore dotato di tubi connettori integrati, eventuali predisposizioni per l?inserimento di sonde e/o di valvola a galleggiante, facilmente installabile singolarmente o in serie dentro pareti perimetrali esterne, pareti divisorie interne o pareti poste in spazi esterni, particolarmente indicato per lo stoccaggio di acqua a pressione atmosferica, in accordo con la rivendicazione 1.
L?invenzione ? stata inoltre ideata per proporre un innovativo sistema di accumulo idrico dentro le pareti e un metodo per la connessione idraulica in serie di pi? serbatoi, per esempio realizzati in polietilene ad alta densit?, mediante il raccordo delle tubazioni integrate con manicotti elettro saldabili dei tipi noti, atti a creare un sistema totalmente stagno e sufficientemente elastico in relazione ai possibili fenomeni di dilatazione e alle forze di pressione statica e dinamica prevedibilmente occorrenti.
L?invenzione riguarda inoltre un metodo per la realizzazione di un modulo, secondo il procedimento, in via esemplificativa, ma non limitativa, di formare sia la cassa sia il coperchio del telaio in acciaio secondo la tecnica nota per estrusione. La tecnica nota per estrusione pu? essere impiegata anche per realizzare il serbatoio in polietilene ad alta densit?, compresi i tubi in esso integrati, e inglobando, ove occorrente, eventuali altri dispositivi dei tipi noti, come, per esempio, una valvola a galleggiante e/o sonde dei tipi noti. Il serbatoio pu? inoltre essere dotato di eventuali guarnizioni in gomma, per esempio come rivestimento delle forature, all?interno delle quali passano i distanziatori tubolari della cassa. Realizzati i tre componenti base, ossia la cassa del telaio, il coperchio del telaio e il serbatoio, si pu? procedere all?inserimento del serbatoio nella cassa, tramite inserzione dei distanziatori tubolari nei fori del serbatoio e il successivo bloccaggio e completamento del modulo con l?applicazione del coperchio, mediante avvitamento con viti o bulloni autobloccanti dei tipi noti o mediante saldature puntuali.
In alternativa, le sei pareti del telaio possono essere ricavate a partire da lastre di acciaio mediante il taglio e la foratura secondo il disegno voluto, per poi procedere alla saldatura delle cinque superfici che compongono la cassa, alla successiva saldatura sulla cassa dei distanziatori tubolari, all?inserimento del serbatoio e al fissaggio del coperchio.
Per la posa in opera ? previsto un metodo di ancoraggio alle strutture orizzontali edilizie, mediante fori nel telaio che permettono l?inserimento, per esempio, di tirafondi dei tipi noti, mentre tra i moduli in serie sono previsti dei fori laterali sul telaio per permettere la giunzione con bulloni e dadi dei tipi noti.
Rispetto allo stato della tecnica nota, il presente trovato permette di utilizzare, per la realizzazione di accumuli idrici, gli spazi e, correlatamente, i volumi disponibili all?interno di pareti, negli edifici e/o in spazi esterni. Per esempio, in qualsiasi edificio, la quota di volume lordo relativa alle superfici verticali dell?involucro esterno e delle pareti divisorie interne ? molto significativa e di conseguenza pu? rendere disponibili volumi di accumulo anche molto maggiori rispetto a quelli normalmente richiesti e/o installati in base a parametri progettuali di riferimento, come per esempio, metri cubi per abitante equivalente, metri cubi per unit? di superficie utile.
Il presente trovato permette di ottenere una totale integrazione architettonica, dato che la posa dei serbatoi ? realizzata con spessori molto ridotti e a totale scomparsa dentro le pareti, per esempio dentro intercapedini o in sostituzione del laterizio, con l?ulteriore vantaggio di eliminare la necessit? di reperire spazi utili a pavimento, in appositi vani tecnici interni o esterni. Inoltre, costituisce una valida alternativa, quando non sono disponili spazi interni o esterni, n? spazi esterni utilizzabili per la posa interrata.
Il presente trovato permette inoltre di unire alla capacit? di accumulo idrico del modulo, la funzione di struttura di parete prefabbricata, per mezzo delle caratteristiche strutturali del telaio in acciaio. Inoltre, il trovato ? ideato per poter essere facilmente installato in accoppiamento con pannelli di isolamento termico, acustico, di chiusura, con funzione di finitura architettonica ed estetica; nonch? per poter costituire un comodo supporto per l?alloggiamento di impianti tecnologici normalmente passanti e/o integrati a parete. Un ulteriore vantaggio del presente trovato ? costituito dalla possibilit? di integrazione statica sia nelle nuove costruzioni sia nelle ristrutturazioni, in particolare come elemento per pareti perimetrali esterne, per la possibilit? di realizzare moduli con spessori e caratteriste tali da garantire, anche in regime di massimo riempimento, pesi per metro quadrato di superficie di parete significativamente pi? contenuti rispetto alle pareti tradizionali dei tipi noti, per esempio realizzate con murature di blocchi edilizi forati o pieni, con murature di mattoni pieni.
Ulteriori vantaggi del trovato sono costituiti da: facilit? di trasporto e installazione; economicit?; predisposizione per connessione modulare mediante raccordi realizzabili con manicotti elettro saldabili, al fine di evitare la necessit? di realizzare vani d?ispezione e manutenzione; integrabilit? di sonde, per esempio di temperatura e/o di livello; integrabilit? di valvola a galleggiante per il riempimento automatico; totale integrazione architettonica e risoluzioni di problemi estetici; totale integrazione paesaggistica in caso di posa in spazi esterni; utilizzo come sistema per il recupero e il riutilizzo di risorse idriche; integrabilit? con i sistemi di controllo e di domotica degli edifici; facilit? di produzione del trovato a partire da metodi noti.
L?invenzione viene descritta nei dettagli, in base alla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, che viene illustrata schematicamente a titolo indicativo e non limitativo nelle figure allegate.
La Fig. 1 illustra schematicamente, in vista assonometrica, un modulo di serbatoio idrico prefabbricato modulare sviluppato per una totale integrazione architettonica dentro pareti (10), composto da:
- un telaio (11) in acciaio costituente la struttura di parete modulare;
- un serbatoio (12) idrico integrato di ridotto spessore in polietilene ad alta densit?.
La Fig. 2 illustra schematicamente, in vista assonometrica, il coperchio (11a) del telaio (11).
La Fig. 3 illustra un particolare ingrandito, in vista assonometrica, del coperchio (11a) del telaio (11).
La Fig. 4 illustra schematicamente, in vista assonometrica, la cassa (11b) del telaio (11).
La Fig. 5 illustra un particolare ingrandito, in vista assonometrica, della cassa (11b) del telaio (11).
La Fig. 6 illustra schematicamente, in vista assonometrica, il serbatoio (12).
La Fig. 7 rappresenta in vista sezionata, secondo la sezione VII-VII, il serbatoio (12).
La Fig. 8 illustra un particolare ingrandito, in vista assonometrica, del serbatoio (12).
La Fig. 9 rappresenta in vista frontale, l?interno della cassa (11b) del telaio (11).
La Fig. 10 rappresenta in vista sezionata, secondo la sezione X-X, il lato superiore interno della cassa (11b) del telaio (11).
La Fig. 11 rappresenta in vista sezionata, secondo la sezione XI-XI, il lato destro interno della cassa (11b) del telaio (11).
La Fig. 12 rappresenta in vista sezionata, secondo la sezione XII-XII, il lato inferiore interno della cassa (11b) del telaio (11).
La Fig. 13 rappresenta in vista sezionata, secondo la sezione XIII-XIII, il lato sinistro interno della cassa (11b) del telaio (11).
La Fig. 14 rappresenta in vista frontale, il serbatoio (12).
La Fig. 15 rappresenta in vista prospettica, secondo la vista XV-XV, il lato destro del serbatoio (12).
La Fig. 16 rappresenta in vista prospettica, secondo la vista XVI-XVI, il lato inferiore del serbatoio (12).
La Fig. 17 rappresenta in vista prospettica, secondo la vista XVII-XVII, il lato sinistro del serbatoio (12).
La Fig. 18 rappresenta in vista prospettica, secondo la vista XVIII-XVIII, il lato superiore del serbatoio (12).
La Fig. 19 illustra schematicamente, in vista prospettica frontale, un esempio di connessione in serie di due serbatoi (12a) e (12b).
La Fig. 20 illustra schematicamente, in vista assonometrica, un esempio di posa in serie di due moduli (10a) e (10b) per la realizzazione di una parete esterna perimetrale di un edificio.
La Fig. 21 illustra schematicamente, in vista assonometrica, un esempio di posa in serie di due moduli (10a) e (10b) per la realizzazione di una parete divisoria.
La Fig. 22 illustra schematicamente, in vista assonometrica, un esempio di pannelli di chiusura dei lati superiori di due moduli installati in serie (10a) e (10b) per la realizzazione di una parete divisoria.
La Fig. 23 illustra schematicamente, in vista assonometrica, un esempio di pannello di chiusura del lato destro del modulo(10b) installato in serie per la realizzazione di una parete divisoria.
La Fig. 24 illustra schematicamente, in vista assonometrica, un esempio di pannello di chiusura del lato sinistro del modulo installato in serie (10a) per la realizzazione di una parete divisoria.
Con riferimento alle figure citate, un modulo di serbatoio idrico prefabbricato modulare sviluppato per una totale integrazione architettonica dentro pareti secondo il trovato, ? indicato nel suo complesso con il numero (10) ed ? composto da: un telaio (11) in acciaio costituente la struttura di parete modulare; un serbatoio (12) idrico integrato di ridotto spessore in polietilene ad alta densit?.
Il modulo (10) ha forma parallelepipeda con ridotto spessore, al fine di poter essere integrato dentro pareti, negli edifici e/o in spazi esterni.
Il telaio (11) ? composto da due elementi, entrambi in acciaio: un coperchio (11a); una cassa (11b). Le misure e le caratteristiche del telaio (11) possono variare in funzione dei requisiti richiesti. Il materiale per la realizzazione del telaio (11) ? preferibilmente acciaio inossidabile o in alternativa acciaio zincato a caldo, sebbene possano essere impiegati anche altri materiali adeguatamente dimensionati.
Il coperchio (11a) ? caratterizzato da un elemento a forma di lastra rettangolare, avente ridotto spessore, in cui viene realizzata una maglia strutturale intervallata da aperture (15) aventi la funzione di alleggerimento. Sul coperchio (11a) vengono realizzati dei fori (13) per permetterne il fissaggio rigido con la cassa (11b), al fine di comporre il telaio (11). Il fissaggio del coperchio (11a) alla cassa (11b) pu? essere realizzato, per esempio, con viti o bulloni autobloccanti dei tipi noti o con saldature puntuali, in corrispondenza dei distanziatori tubolari (16). A tal fine i fori (13) nel coperchio (11a) vengono realizzati con forma circolare e centrati con i distanziatori tubolari (16) della cassa (11b). I distanziatori tubolari (16) possono essere realizzati con filettatura interna in caso di fissaggio del coperchio (11a) alla cassa (11b) con viti o bulloni autobloccanti dei tipi noti, ma sono tuttavia possibili altre soluzioni, tra cui la saldatura puntuale.
Il coperchio (11a), in caso di posa integrata in pareti perimetrali esterne di edifici, viene normalmente rivolto verso il lato interno.
La cassa (11b) del telaio (11) ? caratterizzata da un elemento con forma scatolare, composto da cinque lastre di forma rettangolare, aventi ridotto spessore, in cui viene realizzata una maglia strutturale, intervallata da aperture (15) aventi la funzione di alleggerimento. Il lato con superficie maggiore, in caso di posa integrata in pareti perimetrali esterne di edifici, viene normalmente rivolto verso il lato esterno. Sui lati superiore e inferiore della cassa (11b) vengono realizzati dei fori (17) per permettere l?ancoraggio agli elementi edilizi orizzontali, mentre sui lati destro e sinistro vengono realizzati dei fori (14) per permettere l?eventuale giunzione in serie di pi? moduli (10). Gli ancoraggi, attraverso i fori (17) realizzati sui lati superiore e inferiore della cassa (11b), possono essere eseguiti, per esempio, con tirafondi ad ancoraggio chimico e con dadi dei tipi noti. Eventuali distanziatori fissi o regolabili dei tipi noti, possono essere utilizzati per sopperire alla distanza libera tra il lato superiore della cassa (11b) e la struttura orizzontale edilizia su cui ancorare il modulo (10). Per quanto riguarda la superficie di posa inferiore della cassa (11b), sulla quale grava tutto il peso del modulo (10), in particolare in condizioni di pieno, viene raccomandato di utilizzare superfici idoneamente predisposte e livellate.
Le giunzioni dei moduli (10) in serie, attraverso i fori (14) realizzati sui lati destro e sinistro della cassa (11b), possono essere eseguiti, per esempio, con bulloni e dadi dei tipi noti, ma sono tuttavia possibili altre soluzioni, tra cui la saldatura puntuale.
Un elemento molto importante della cassa (11b) ? costituito dai distanziatori tubolari (16), i quali hanno, sia la funzione di chiudere rigidamente la maglia strutturale della cassa (11b) con quella del coperchio (11a), sia la funzione di supportare il carico del serbatoio (12) a pieno e di sostenere la controspinta esercitata sulle pareti dalla pressione idrostatica. A tal fine, il serbatoio (12) presenta delle forature (22) circolari, eventualmente rivestite sulla faccia esterna con guarnizioni (23) in gomma, attraverso le quali passano i distanziatori tubolari (16) della cassa (11b). Il serbatoio (12) ? composto da tubi connettori superiori (18a) e (18b), da tubi connettori inferiori (19a) e (19b), da un eventuale tubo supplementare (20) per alimentazione tramite valvola a galleggiante, da eventuali predisposizioni per l?inserimento di sonde (21), per esempio di livello e/o di temperatura. Tutte le tubazioni integrate (18a) (18b) (19a) (19b) (20) sono realizzate con lo stesso materiale del serbatoio (12), per esempio per estrusione. Le misure e le caratteristiche del serbatoio (12) possono variare in funzione dei requisiti richiesti. Il materiale per la realizzazione del serbatoio (12) ? preferibilmente polietilene ad alta densit? o in alternativa acciaio inossidabile o acciaio zincato a caldo, sebbene possano essere impiegati anche altri materiali adeguatamente dimensionati.
Un esempio schematico di realizzazione dell?invenzione, indicativo, ma non limitativo, ? rappresentato nella Fig. 19, in cui sono collegati in serie due serbatoi (12a) e (12b), con alimentazione diretta del primo serbatoio (12a). Tra i due serbatoi (12a) e (12b) vengono realizzati due raccordi (24), per esempio con manicotti elettro saldabili dei tipi noti: uno tra i tubi connettori superiori (18b) e (18c); l?altro tra i tubi connettori inferiori (19b) e (19c). Entrambi i raccordi (24) tra i due serbatoi (12a) e (12b) permettono il deflusso libero dell?acqua dal serbatoio (12a) al serbatoio (12b) secondo il principio dei vasi comunicanti. In relazione a questo schema di connessione, sono possibili, in via esemplificativa, ma non limitativa, i seguenti schemi funzionali di alimentazione del sistema di accumulo idrico:
- dal tubo connettore superiore (18a), per esempio a valle di un sistema di recupero dell?acqua piovana, con flusso libero dell?acqua in ingresso;
- dal tubo connettore inferiore (19a), per esempio con acqua di acquedotto, il cui flusso in ingresso viene gestito automaticamente da una valvola motorizzata comandata da sonde di livello poste dentro il primo serbatoio (12a);
- dal tubo supplementare (20), per esempio con acqua di acquedotto, il cui flusso in ingresso viene gestito automaticamente da una valvola a galleggiante posta dentro il primo serbatoio (12a). In relazione ai succitati esempi, possono inoltre verificarsi queste condizioni:
- in caso di alimentazione dal tubo connettore superiore (18a), l?acqua in eccesso pu? defluire dal tubo connettore superiore (18d) verso la rete di scarico; la funzione di scarico di fondo pu? essere assolta da uno dei due tubi connettori inferiori (19a) o (19d) o eventualmente da entrambi, mediante semplici valvole di intercettazione dei tipi noti; possono non essere necessari il tubo supplementare (20), le predisposizioni per l?inserimento di sonde (21) e uno dei seguenti tubi connettori inferiori (19a) o (19d); i tubi connettori superiori svolgono anche la funzione di sfiato dell?aria;
- in caso di alimentazione dal tubo connettore inferiore (19a), la funzione di scarico di fondo pu? essere assolta preferibilmente dal tubo connettore inferiore (19d), mediante una semplice valvola di intercettazione dei tipi noti; deve essere utilizzato almeno uno dei due tubi connettori superiori (18a) o (18d) per lo sfiato dell?aria o, in alternativa, si deve realizzare uno sfiato apposito sulla parte sommitale di almeno uno dei due serbatoi (12a) e/o (12b); sono necessarie almeno le predisposizioni per l?inserimento delle sonde (21) di livello, al fine di comandare la valvola motorizzata del circuito; il tubo supplementare (20) pu? non essere necessario;
- in caso di alimentazione dal tubo supplementare (20), la funzione di scarico di fondo pu? essere assolta da uno dei due tubi connettori inferiori (19a) o (19d) o eventualmente da entrambi, mediante semplici valvole di intercettazione dei tipi noti; deve essere utilizzato almeno uno dei due tubi connettori superiori (18a) o (18d) per lo sfiato dell?aria o, in alternativa, si deve realizzare uno sfiato apposito sulla parte sommitale di almeno uno dei due serbatoi (12a) e/o (12b); ? necessario predisporre l?inserimento di una valvola a galleggiante dei tipi noti.
Altri schemi di impianto sono possibili, come per esempio la combinazione di due sistemi di alimentazione, la configurazione della posizione e del tipo di sonde. Inoltre, possono variare i diametri e i tipi di raccordo dei vari tubi integrati (18a) (18b) (19a) (19b) (20) in funzione delle portate di progetto.
Un altro esempio schematico di realizzazione dell?invenzione, indicativo, ma non limitativo, ? rappresentato nella Fig. 20, in cui sono collegati in serie due moduli (10a) e (10b), con accoppiata sul lato interno, per esempio, una lastra di materiale termoisolante (26) pi? una lastra di cartongesso (25) e/o con accoppiata sul lato esterno, per esempio, una lastra di materiale termoisolante (27) pi? un pannello di finitura per esterni (28).
Inoltre, possono essere previste predisposizioni per l?apertura di vani tecnici (29) per l?integrazione di impianti tecnologici a parete dei tipi noti.
Un altro esempio schematico di realizzazione dell?invenzione, indicativo, ma non limitativo, ? rappresentato nella Fig. 21, in cui sono collegati in serie due moduli (10a) e (10b), chiusi sulle due facce con pannelli di chiusura (30), per esempio per la realizzazione di pareti divisorie interne.
Un altro esempio di realizzazione dell?invenzione ? rappresentato nelle Fig. 22, Fig. 23 e Fig. 24, dove sono proposti pannelli di finitura (30) per la chiusura degli altri lati dei moduli (10a) e (10b), in caso di realizzazione di una parete in spazio esterno o con gli altri lati a vista.
La presente invenzione ? stata sopra descritta con riferimento a forme preferite di realizzazione, sebbene possano esistere altre forme di realizzazione che afferiscono al medesimo nucleo inventivo, come definito dall?ambito di protezione delle rivendicazioni qui di seguito riportate.

Claims (9)

RIVENDICAZIONI
1. Serbatoio idrico prefabbricato modulare sviluppato per una totale integrazione architettonica dentro pareti (10), comprendente un telaio (11) in acciaio costituente la struttura di parete modulare e un serbatoio (12) idrico integrato di ridotto spessore in polietilene ad alta densit?, caratterizzato dal fatto di ottimizzare l?utilizzo degli spazi e contestualmente proporre una struttura di parete prefabbricata modulare molto versatile dotata di accumulo idrico integrato, di essere facilmente installabile singolarmente o in serie dentro pareti perimetrali esterne, pareti divisorie interne, pareti poste in spazi esterni, di essere particolarmente indicato per lo stoccaggio di acqua a pressione atmosferica.
2. Serbatoio idrico prefabbricato modulare (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che:
- detto telaio (11) si compone di un coperchio (11a) e di una cassa (11b) in cui sono presenti dei distanziatori tubolari (16), tutte parti da intendersi realizzabili con materiali metallici, con sagome, con sezioni e con modalit? produttive diverse, ad esempio per estrusione;
- detto serbatoio (12) comprende tubi connettori superiori (18a) e (18b) e inferiori (19a) e (19b), un tubo supplementare (20), predisposizioni per l?inserimento di una o pi? sonde (21), forature (22) rivestite con guarnizioni (23) in gomma all?interno delle quali passano i distanziatori tubolari (16) al fine di permettere l?alloggiamento del serbatoio (12) dentro la cassa (11b) del telaio (11).
3. Serbatoio idrico prefabbricato modulare (10) secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che il coperchio (11a) ha forma di lastra rettangolare, di ridotto spessore, con maglia strutturale intervallata da aperture (15) di alleggerimento, dotato di fori (13) realizzati con forma circolare e centrati con i distanziatori tubolari (16) della cassa (11b), da intendersi fissabile alla cassa (11b) per mezzo di viti o bulloni autobloccanti o mediante saldature puntuali.
4. Serbatoio idrico prefabbricato modulare (10) secondo una o pi? delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che la cassa (11b) ha forma scatolare ed ? composta da cinque lastre di forma rettangolare, di ridotto spessore, con maglia strutturale intervallata da aperture (15) di alleggerimento, dotata sui lati superiore e inferiore di fori (17) per permetterne l?ancoraggio agli elementi edilizi orizzontali, dotata sui lati destro e sinistro di fori (14) per permetterne la giunzione in serie con altri moduli (10), dotata di distanziatori tubolari (16) in corrispondenza dei quali avviene il fissaggio del coperchio (11a).
5. Serbatoio idrico prefabbricato modulare (10) secondo una o pi? delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzato dal fatto che i distanziatori (16) hanno forma tubolare con filettatura interna atta a permettere il fissaggio del coperchio (11a) alla cassa (11b) con viti o bulloni autobloccanti, da intendersi utilizzabili anche come supporto per la saldatura puntuale del coperchio (11a) e realizzabili con sezioni e caratteristiche diverse.
6. Serbatoio idrico prefabbricato modulare (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il serbatoio (12) pu? essere realizzato:
- con uno o pi? tubi connettori integrati superiori (18a) (18b);
- con uno o pi? tubi connettori integrati inferiori (19a) (19b);
- con forature (22) atte a permetterne l?inserimento nella cassa (11b) del telaio (11) attraverso l?inserzione dei distanziatori tubolari (16);
- con guarnizioni (23) in gomma, per esempio in EPDM, atte a rivestire la faccia esterna delle forature (22) per agevolare l?inserzione dei distanziatori tubolari (16);
- con un tubo connettore supplementare integrato (20) per permettere il riempimento automatico mediante una valvola a galleggiante;
- con predisposizioni per l?inserimento di una o pi? sonde (21), per esempio di livello e/o di temperatura;
- con materiali, con sagome, con sezioni, con diametri dei tubi, con configurazioni e con modalit? produttive diverse, ad esempio per estrusione.
7. Metodo per la realizzazione di un serbatoio idrico prefabbricato modulare (10) secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di formare le parti del telaio (11) e il serbatoio (12) per estrusione, di rivestire con guarnizioni (23) in gomma la faccia esterna delle forature (22) del serbatoio (12), di inserire il serbatoio (12) nella cassa (11b) tramite inserzione dei distanziatori tubolari (16) nelle forature (22) del serbatoio (12) rivestite con le guarnizioni (23), di fissare il coperchio (11a), mediante avvitamento con viti o bulloni autobloccanti o mediante saldature puntuali, o, in alternativa, le sei pareti del telaio (11) possono essere ricavate a partire da lastre di acciaio mediante il taglio e la foratura secondo il disegno voluto, per poi procedere alla saldatura delle cinque superfici che compongono la cassa (11b), alla successiva saldatura sulla cassa (11b) dei distanziatori tubolari (16), all?inserimento del serbatoio (12) e al fissaggio del coperchio (11a).
8. Metodo per la connessione in serie di pi? moduli di serbatoio idrico prefabbricato modulare (10) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i tubi integrati (18a) (18b) (19a) (19b) (20) nel serbatoio (12) possono essere raccordati con manicotti elettro saldabili (24) di vario diametro e caratteristiche.
9. Metodo per la realizzazione di un serbatoio idrico prefabbricato modulare (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di integrare nel telaio i seguenti elementi:
- una lastra di materiale termoisolante (26) pi? una lastra di cartongesso (25) sul lato rivolto verso l?interno di un edificio;
- una lastra di materiale termoisolante (27) pi? un pannello di finitura per esterni (28) sul lato rivolto verso l?esterno di un edificio;
- vani tecnici (29) per l?integrazione di impianti tecnologici a parete;
- pannelli di chiusura (30).
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