IT201900019890A1 - Metodo per l’applicazione di un rivestimento sulla superficie esterna di un oggetto realizzato in vetro e/o in ceramica e oggetto in vetro e/o ceramica rivestito con tale metodo - Google Patents

Metodo per l’applicazione di un rivestimento sulla superficie esterna di un oggetto realizzato in vetro e/o in ceramica e oggetto in vetro e/o ceramica rivestito con tale metodo Download PDF

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Simeone Travagnin
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Description

DESCRIZIONE
Campo di applicazione dell’invenzione
[001] La presente invenzione trova collocazione nel settore tecnico del trattamento delle superfici di materiali rigidi ed ha per oggetto un metodo per l’applicazione di un rivestimento sulla superficie esterna di un oggetto realizzato in vetro e/o in ceramica. Stato della tecnica
[002] Nel settore della realizzazione di oggetti o manufatti in vetro e/o in ceramica sono noti da tempo processi industriali atti a consentire l’applicazione di uno o più strati di rivestimento sulla superficie esterna dell’oggetto stesso.
[003] Nella gran parte dei casi questi processi consentono di applicare uno strato di vernice protettiva la cui funzione principale è quella di fornire un preciso carattere estetico (ed eventualmente tattile) all’oggetto o al manufatto.
[004] Tra le varie funzioni della vernice vi è quella di ridurre lievemente il grado di finitura dell’oggetto così da migliorare leggermente il grip superficiale di quest’ultimo con la mano dell’utilizzatore.
[005] In particolare, l’utilizzo di una vernice di rivestimento rappresenta una tecnica utilizzata frequentemente nelle bottiglie di vetro destinate a contenere bevande (ad esempio vino o altre bevande alcoliche) per le quali l’aspetto estetico ha una importanza non secondaria nel definire un carattere distintivo della bevanda agli occhi di un utilizzatore.
[006] Tuttavia, per le bottiglie rivestite con una vernice o con altri componenti (ad esempio strati protettivi polimerici) il livello di grip è piuttosto ridotto e gli altri elementi distintivi applicati all’esterno della bottiglia (etichette, fascette, etc.) non apportano un contributo tangibile rispetto a questo particolare aspetto.
[007] Come già citato in precedenza, il principale inconveniente dei prodotti in vetro e/o in ceramica (ed in particolare delle bottiglie) rivestiti con una vernice o uno strato protettivo polimerico è quello di essere poco adatte a facilitare la presa da parte dell’utilizzatore.
[008] Pertanto, gli oggetti in vetro e/o in ceramica attualmente presenti nel mercato tendono facilmente a scivolare dalle mani di un utilizzatore o da un supporto; per evitare la loro caduta è quindi necessario maneggiare questi oggetti con particolare cura e attenzione.
[009] Un ulteriore inconveniente legato all’uso degli oggetti in vetro rivestiti (o meno) con vernici o strati protettivi polimerici consiste nel fatto che gli stessi non forniscono un’adeguata protezione alle fonti di calore e non consentono di isolare il volume interno rispetto alle condizioni ambientali presenti all’esterno.
[0010] Questo ridotto isolamento termico può essere particolarmente penalizzante nel caso in cui l’oggetto è una bottiglia in vetro (o un contenitore ceramico) atto a contenere liquidi quali vino, liquori, succhi di frutta e spremute, etc. la cui conservazione è sensibile alle condizioni ambientali esterne e alla luce.
Presentazione dell’invenzione
[0011] La presente invenzione intende superare gli inconvenienti tecnici sopra citati mettendo a disposizione un metodo per l’applicazione di un rivestimento sulla superficie esterna di un oggetto realizzato in vetro e/o in ceramica che consenta di migliorare le caratteristiche fisiche dell’oggetto stesso rendendolo più adatto all’uso da parte di un utilizzatore
[0012] In particolare, lo scopo principale della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un metodo per l’applicazione di un rivestimento sulla superficie esterna di un oggetto realizzato in vetro e/o in ceramica che consenta di migliorare il grip associato a quest’ultimo così da facilitarne la manipolazione da parte di un utilizzatore.
[0013] Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un metodo per l’applicazione di un rivestimento sulla superficie esterna di un oggetto realizzato in vetro e/o in ceramica che consenta di proteggere dal punto di vista termico l’eventuale contenuto inserito all’interno dell’oggetto in vetro.
[0014] Un altro scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un metodo per l’applicazione di un rivestimento sulla superficie esterna di un oggetto realizzato in vetro e/o in ceramica che consente di migliorare l’isolamento presente tra l’interno dell’oggetto rispetto e l’ambiente esterno in cui quest’ultimo è collocato.
[0015] Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un metodo per l’applicazione di un rivestimento sulla superficie esterna di un oggetto realizzato in vetro e/o in ceramica che consenta di regolare facilmente il filtraggio dei raggi solari che propagano nella parte interna dell’oggetto stesso.
[0016] Questi scopi, unitamente ad altri che saranno meglio chiariti nel seguito, sono raggiunti da un metodo per l’applicazione di un rivestimento sulla superficie esterna di un oggetto realizzato in vetro e/o in ceramica in accordo con la rivendicazione indipendente 1.
[0017] Altri scopi che saranno meglio descritti nel seguito sono conseguiti da un metodo per l’applicazione di un rivestimento sulla superficie esterna di un oggetto realizzato in vetro e/o in ceramica in accordo con le rivendicazioni dipendenti.
Breve descrizione dei disegni
[0018] I vantaggi e le caratteristiche della presente invenzione emergeranno chiaramente dalla seguente descrizione dettagliata di una configurazione preferita ma non limitativa di un metodo per l’applicazione di un rivestimento sulla superficie esterna di un oggetto realizzato in vetro e/o in ceramica con particolare riferimento ai seguenti disegni:
- la Figura 1 è una vista laterale parziale e sezionata di un oggetto realizzato in vetro e/o in ceramica provvisto di una pellicola protettiva e sul quale è stata applicata una particolare tipologia di rivestimento;
- la Figura 2 è uno schema a blocchi del metodo per l’applicazione di un rivestimento sulla superficie esterna di un oggetto realizzato in vetro e/o in ceramica descritto nel presente documento;
Descrizione dettagliata dell’invenzione
[0019] La presente invenzione ha per oggetto un metodo per l’applicazione di un rivestimento sulla superficie esterna di un oggetto rigido.
[0020] In particolar modo questo metodo, nel seguito indicato con il numero di riferimento 1, potrà essere prevalentemente utilizzato per ottenere l’applicazione di un rivestimento sulla superficie esterna di un oggetto O realizzato in vetro e/o in ceramica destinato a contenere prodotti alimentari e/o bevande.
[0021] In particolare, nella presente descrizione sarà trattata l’applicazione del metodo al fine di promuovere l’applicazione di un rivestimento sulla superficie esterna di una bottiglia B atta a contenere vino o altre bevande alcoliche avente una capacità compresa tra 700cl e 1000cl e una superficie esterna la cui estensione è compresa tra 650cm2 e 850cm2.
[0022] E’ tuttavia utile sottolineare che il presente metodo potrà essere utilizzato nella forma qui descritta anche per applicare un rivestimento ad oggetti O diversi da bottiglie purché realizzati prevalentemente in vetro e/o in ceramica (ad esempio vasi, contenitori vari etc.).
[0023] Come meglio visibile in Figura 1, gli oggetti utilizzati nel presente metodo presentano un corpo (o anima) realizzata totalmente in vetro o in ceramica.
[0024] Tale corpo è indicato in Figura 1 con il numero di riferimento 2.
[0025] Il corpo 2 in vetro presenta una superficie di estremità interna 3 ed una superficie di estremità esterna 4.
[0026] In una prima configurazione della bottiglia B, la superficie di estremità esterna 4 del corpo 2 è rivestita con una sottile pellicola antigraffio realizzata in materiale polimerico, tale pellicola è indicata in Figura 1 con il numero di riferimento 5.
[0027] Questa pellicola 5 protegge la superficie periferica esterna 4 della bottiglia da eventuali graffi o scheggiature che potrebbero facilmente sorgere quando la stessa entra a contatto con un corpo duro o con altri oggetti in vetro.
[0028] La pellicola protettiva 5 potrà essere realizzata in polietilene o in altri materiali polimerici similari ed è tipicamente trasparente alla vista e insensibile (o poco rilevabile) al tatto.
[0029] Tuttavia, il metodo oggetto del presente trovato potrà essere efficacemente applicato anche ad un oggetto in vetro privo di rivestimento, ovvero sul quale non è stata applicata alcuna pellicola antigraffio polimerica.
[0030] Il metodo 1 oggetto della presente invenzione consentirà di applicare uno o più strati di rivestimento sulla pellicola protettiva polimerica 5 della bottiglia B o sulla superficie esterna 4.
[0031] In particolare, come sarà meglio chiarito nel seguito della presente descrizione, questo metodo sarà particolarmente adatto ad applicare sulla pellicola polimerica 5 (quando presente) o sulla superficie esterna 4 dell’oggetto O una particolare tipologia di rivestimento R atto ad incrementare il grip (o la frizione) offerto dalla bottiglia B ad un utilizzatore che intende afferrarla e/o maneggiarla.
[0032] Come meglio illustrato in Figura 1, questo rivestimento R è tipicamente di tipo multistrato ed in particolare si compone di tre strati tra loro sovrapposti.
[0033] Il primo strato 6 viene applicato direttamente sopra la pellicola protettiva 5 (o direttamente sopra la superficie esterna 4 dell’oggetto O), e consiste in un materiale aggrappante, comunemente detto primer, la cui funzione è quella di promuovere l’adesione completa e stabile degli strati successivi alla bottiglia B.
[0034] Sopra il primer 6 è possibile prevedere la distribuzione di uno strato di resina base termoindurente 7 che può essere ad esempio di tipo epossidico o acrilico.
[0035] Questa resina 7 funge da base per un ulteriore ed ultimo strato di resina gommata, indicata in Figura 1 con il numero di riferimento 8.
[0036] Ad esempio, la resina gommata 8 potrà essere di tipo epossidico o acrilico o a base di polimeri a loro volta basati sui derivati del butadiene.
[0037] La resina gommata 8 definisce anche lo strato esterno del rivestimento R destinato ad entrare in contatto con le mani dell’utilizzatore.
[0038] Alcuni degli strati sopra descritti, tipicamente il primer 6 o lo strato di resina base 7, potrà comprendere uno o più additivi atti a variare la colorazione finale dell’intero rivestimento R.
[0039] Il metodo 1 oggetto del presente trovato comprende una prima fase a) di esecuzione di un trattamento termico sulla superficie esterna della bottiglia B.
[0040] Nel caso in cui la bottiglia sia provvista della pellicola antigraffio 5, durante l’esecuzione della fase a) quest’ultima è sottoposta ad un trattamento termico predeterminato allo scopo di favorire l’adesione degli strati 6, 7, 8 di diverso materiale che vengono applicati nelle fasi successive del metodo.
[0041] In particolare, al termine del trattamento termico la superficie esterna 9 della pellicola 5 presenterà una pluralità di micro-pori, non visibili nelle figure, atti a favorire l’adesione di un successivo strato di materiale aggrappante 6.
[0042] La fase a) di esecuzione di un trattamento termico prevede due o più cicli di esposizione diretta della superficie esterna della pellicola protettiva polimerica 5 o della superficie esterna 4 dell’oggetto O ad una fonte di calore ed uno o più cicli di pausa in cui la stessa superficie subisce un parziale raffreddamento in conseguenza del fatto che durante l’esecuzione di tale ciclo di pausa non sono applicate fonti di calore.
[0043] E’ importante sottolineare che i cicli di esposizione ed i cicli di pausa sono seguiti in maniera alternata ovvero dopo l’applicazione di un ciclo di esposizione segue l’esecuzione di un ciclo di pausa. Inoltre, la fase a) può preferibilmente concludersi con l’applicazione di un ciclo di pausa.
[0044] In una configurazione preferita del metodo oggetto del presente trovato, i cicli di esposizione inclusi nella fase a) di esecuzione di un trattamento termico sono eseguiti mediante l’applicazione diretta di una fiamma sulla superficie esterna.
[0045] Questa tipologia di riscaldamento viene comunemente chiamata “fiammatura” e può essere eseguita con opportune pistole o torce fiammatrici (non illustrate nelle figure) atte a promuovere la combustione di gas propano o di altri gas similari utilizzati nel settore industriale per il riscaldamento dei corpi solidi o per la saldatura dei pezzi metallici.
[0046] Nel caso in cui l’oggetto O è provvisto della pellicola protettiva 5, l’esecuzione alternata dei cicli di esposizione alla fiamma e dei cicli di pausa consente di modificare la conformazione della superficie esterna 9 di promuovendo così l’insorgenza di microcavità o micro-pori..
[0047] Tuttavia, l’intensità della fiamma ed il tempo di applicazione della stessa sono regolati in modo da impedire la combustione o il danneggiamento permanente della pellicola protettiva antigraffio 5.
[0048] Preferibilmente, la durata di ogni ciclo di esposizione diretta alla fiamma e la durata di ogni ciclo di pausa sono sostanzialmente uguali.
[0049] In particolare, la durata di ogni ciclo (esposizione/pausa) è tipicamente compresa tra 3s e 10s e tipicamente prossima a 5s.
[0050] In una configurazione preferita del metodo, la fase a) di esecuzione di un trattamento termico sulla superficie esterna 9 della bottiglia B prevede un primo ciclo di esposizione alla fiamma avente una durata prossima ai 5s ed eseguito mediante una prima pistola (o torcia) fiammatrice.
[0051] Questo ciclo sarà poi seguito da un secondo ciclo di esposizione alla fiamma, sempre della durata di circa 5s, eseguito da una seconda pistola (o torcia) fiammatrice posta a valle della prima torcia.
[0052] Durante il trasferimento dalla prima alla seconda torcia la bottiglia sarà sottoposta ad un ciclo di pausa della durata di circa 5s.
[0053] Infine, al termine dell’ultimo ciclo di esposizione, effettuato utilizzando la seconda torcia, la bottiglia o l’oggetto sarà sottoposta ad un ulteriore ciclo di pausa della durata di circa 5s.
[0054] Durante l’esecuzione dei due cicli di esposizione diretta alla fiamma la bottiglia B potrà subire una rotazione attorno al proprio asse di sviluppo (in particolare, attorno all’asse verticale passante tra la parete di fondo e l’apertura superiore).
[0055] In questo modo, la pistola/torcia fiammatrice potrà essere sostanzialmente fissa e la rotazione controllata della bottiglia attorno al proprio asse di sviluppo consentirà alla fiamma di investire in maniera sostanzialmente uniforme tutta la superficie esterna 9 della pellicola 5 o tutta la superficie esterna 4 dell’oggetto O.
[0056] Variando opportunamente la durata dei cicli di esposizione alla fiamma e la durata dei cicli di pausa sarà possibile regolare le temperature di riscaldamento e la temperatura di raffreddamento della superficie esterna 9 della bottiglia B.
[0057] In particolare, durante l’esecuzione dei cicli di esposizione alla fiamma effettuati nella fase a) di trattamento termico, la superficie esterna 9 della bottiglia B si riscalderà ad una temperatura compresa tra 700°C e 1000°C.
[0058] Durante l’esecuzione dell’ultimo ciclo di pausa (quello previsto dopo il secondo ciclo di esposizione alla fiamma eseguito con la seconda pistola/torcia fiammatrice) la superficie esterna 9 polimerica della pellicola 5 (o la superficie esterna 4 dell’oggetto O) subirà un parziale raffreddamento in modo da raggiungere una temperatura tipicamente compresa tra i 35°C ed i 65°C.
[0059] Se durante la fase a) la pellicola protettiva 5 o l’oggetto O sono sottoposti a cicli di esposizione alla fiamma aventi ognuno una durata di circa 5s la superficie esterna, le superfici esterne della pellicola 5 o dell’oggetto O subiranno un riscaldamento ad una temperatura generalmente compresa tra 800°C e 900°C.
[0060] Se l’ultimo ciclo di pausa della fase a) presenta anch’esso una durata di circa 5s la superficie esterna, rispettivamente della pellicola 5 o dell’oggetto O, subirà un raffreddamento ad una temperatura tipicamente compresa tra 45°C e 55°C.
[0061] Opportunamente, il metodo 1 oggetto del presente trovato comprende una fase b) di applicazione di uno strato di materiale aggrappante 6 sulla superficie esterna 9 della pellicola antigraffio 5 o sulla superficie esterna dell’oggetto O.
[0062] La fase b) sarà eseguita successivamente alla fase a) atta a promuovere l’esecuzione di un trattamento termico sulla superficie esterna 9 della pellicola protettiva 5 della bottiglia B o sulla superficie esterna 4 della stessa.
[0063] In particolare, lo strato di materiale aggrappante 6 viene applicato sulla superficie esterna 9 della pellicola antigraffio 5 (o sulla superficie esterna 4 della bottiglia B) in seguito all’esecuzione dell’ultimo ciclo di pausa della fase a) durante il quale tali superfici 4, 9 subiscono un raffreddamento ad una temperatura non superiore a 65°C e preferibilmente inferiore a 50°C.
[0064] Durante l’esecuzione della fase b) l’applicazione dello strato aggrappante 6 potrà presentare una durata compresa tra 2s e 10s.
[0065] Tipicamente questa fase presenta una durata prossima ai 5s e la distribuzione dell’aggrappante 6 sulla superficie esterna 9 della pellicola antigraffio 5 o sulla superficie esterna 4 della bottiglia B viene eseguita a bassa pressione così da ottenere la deposizione di uno strato relativamente sottile.
[0066] Il materiale aggrappante 6 potrà essere sostanzialmente un primer atto a favorire l’adesione degli strati successivi alla pellicola protettiva antigraffio 5 o alla superficie esterna 4 della bottiglia B.
[0067] Inoltre, il materiale aggrappante 6 potrà essere opaco ed includere nella sua composizione un additivo atto a variarne il colore finale (ad esempio nero, rosso, giallo, etc.).
[0068] Successivamente alla fase b) è prevista una fase c) di applicazione di uno strato di resina base termoindurente 7.
[0069] La resina base termoindurente 7 è sovrapposta allo strato di materiale aggrappante 6 ed anche in questo caso la durata di questa deposizione potrà essere compresa tra 2s e 10 e tipicamente prossima a 5s.
[0070] La resina base termoindurente 7 potrà essere sostanzialmente opaca e del tipo già descritto al paragrafo [0038], inoltre, come per il materiale aggrappante l’applicazione di tale resina potrà essere eseguita a bassa pressione, così da depositare sulla bottiglia B uno strato relativamente sottile.
[0071] Anche in questo caso la resina termoindurente 7 può contenere al suo interno uno o più additivi atti a fornire una particolare colorazione alla resina stessa.
[0072] Successivamente alla fase c) è prevista una fase d) di applicazione di una resina gommata 8 superiormente allo strato di resina base termoindurente 7.
[0073] La resina gommata 8 distribuita durante la fase d) costituisce lo strato esterno del rivestimento R e presenta un grip superficiale piuttosto elevato atto a migliorare considerevolmente la presa della bottiglia B da parte dell’utilizzatore.
[0074] Preferibilmente, la fase d) di applicazione della resina gommata 8 potrà presentare una durata compresa tra 2s e 10s e tipicamente prossima a 10s.
[0075] Opportunamente, le fasi b), c) e d) potranno essere eseguite mediante un processo di verniciatura che utilizza, ad esempio, pistole a spruzzo o altri utensili similari.
[0076] La fase b) di applicazione dello strato di materiale aggrappante 6 e la fase c) di applicazione della resina base 7 possono essere realizzate utilizzando due pistole a spruzzo mentre la fase d) di applicazione della resina gommata 8 può essere eseguita utilizzando tre pistole a spruzzo del tutto simili a quelle utilizzate nelle fasi b) e c).
[0077] In alternativa, le fasi b), c) e d) possono essere realizzate anche con processi differenti dalla verniciatura a spruzzo quali, a esempio, l’immersione della superficie esterna 9 della bottiglia B in vasche contenenti il materiale aggrappante, la resina base e la resina gommata oppure attraverso la verniciatura a polvere dei materiali che compongono il rivestimento R.
[0078] Opportunamente, il metodo 1 potrà eventualmente prevedere una prima fase g) di attesa la quale sarà eseguita al termine della fase a) di esecuzione di un trattamento termico sulla superficie 9 della pellicola antigraffio 5 (o sulla superficie esterna 4 della bottiglia B) e precedentemente la fase b) di deposizione di uno strato di materiale aggrappante 6.
[0079] La fase g) potrà presentare una durata compresa tra i 15s e i 45s e potrà essere preferibilmente prossima ai 30s.
[0080] Durante la fase g) la bottiglia B potrà essere trasferita dalla zona (o stazione) in cui è eseguita la fase a) alla zona (o stazione) nella quale viene poi eseguita la fase b).
[0081] Nella fase g) la superficie esterna 9 della bottiglia B in vetro subirà quindi un ulteriore raffreddamento rispetto alla temperatura di 45-50°C posseduta al termine della fase a).
[0082] Il metodo 1 potrà inoltre comprendere una seconda fase di attesa (anch’essa opzionale) ed identificata nello schema a blocchi di Figura 2 con la lettera h).
[0083] La seconda fase di attesa h) è effettuata dopo la fase b) di applicazione dello strato di materiale aggrappante 6 e precedentemente alla fase c) di applicazione di uno strato di resina base 7 e presenta una durata compresa tra i 15s ed i 45s e tipicamente prossima ai 25s.
[0084] Anche in questo caso durante la fase h) la bottiglia B subirà un trasferimento dalla zona (o stazione) in cui viene eseguita la fase b) alla zona (o stazione) in cui viene eseguita la fase c).
[0085] Tuttavia, durante la fase h) lo strato di materiale aggrappante 6 subirà una parziale reticolazione o solidificazione così da favorire l’adesione della resina base 7 deposta successivamente.
[0086] Il metodo 1 può inoltre prevedere una terza fase di attesa i) interposta tra la fase c) di applicazione della resina base 7 e la fase d) di applicazione dello strato di resina gommata 8.
[0087] La durata della terza fase di attesa i) potrà essere compresa tra i 20s e 90s e preferibilmente prossima a 45s.
[0088] Così come già descritto in precedenza, durante la durante la fase i) la bottiglia B subirà un trasferimento dalla zona (o stazione) in cui viene eseguita la fase c) alla zona (o stazione) in cui viene eseguita la fase d).
[0089] Opportunamente, al termine della fase d) il metodo 1 potrà comprendere una fase l) di orientamento delle bottiglie B in posizione capovolta, ovvero con il fondo rivolto verso l’alto e l’apertura rivolta verso il basso.
[0090] Il metodo 1 oggetto del presente trovato comprende anche una fase e) di riscaldamento controllato dello strato di resina gommata 8 così da promuoverne l’essicazione e/o la reticolazione.
[0091] In particolare, la fase e) potrà prevedere l’utilizzo di un forno di essicazione configurato per promuovere il riscaldamento della resina gommata 9 ad una temperatura compresa tra 90°C e 150°C.
[0092] La bottiglia B sarà inserita all’interno del forno in posizione capovolta (vedi fase l) ed in particolare potrà stazionare in questa posizione per un tempo compreso tra i 600s (10minuti) e 1800s (30m).
[0093] In generale, la fase e) di riscaldamento presenta una durata tipicamente prossima a 1200s (20 minuti) atta a riscaldare la bottiglia B ad una temperatura di 120-130°C.
[0094] A seguito della fase e) di riscaldamento è prevista una fase f) di raffreddamento dello strato di resina gommata 8.
[0095] Opportunamente, tale raffreddamento potrà essere di tipo forzato e potrà prevedere l’utilizzo di una griglia di ventilazione, non visibile nelle figure, attraverso la quale viene insufflata aria fredda destinata ad investire la resina gommata 8 deposta sulla bottiglia durante la fase d).
[0096] La fase f) di raffreddamento potrà presentare una durata compresa tra 300s (5 minuti) e 1800s (30 minuti), nel caso in cui il raffreddamento è di tipo forzato la durata potrà ridursi a circa 900s (15 minuti).
[0097] Al termine della fase f) di raffreddamento le bottiglie B potranno essere stoccate in un magazzino in modo da consentire lo svolgimento di una fase m) di reticolazione finale di tutti gli strati 6, 7, 8.
[0098] Questa fase si completa dopo circa 72 ore durante le quali le bottiglie B sono collocate su apposite rastrelliere a forma di alveare.
[0099] Al termine della fase m) di reticolazione la procedura di applicazione del rivestimento R sulla superficie esterna 9 della bottiglia B dell’oggetto O è sostanzialmente conclusa, gli oggetti rivestiti potranno pertanto essere sottoposti ad ulteriori lavorazioni previste dal processo produttivo del manufatto (ad esempio, imbottigliamento, applicazione delle etichette, confezionamento, etc.)
[00100] Una variante del metodo 1 appena descritto potrà prevedere, durante lo svolgimento della fase b), l’applicazione di uno strato di materiale aggrappante 6 (o primer) comprendente micro sfere realizzate in ceramica e/o in vetro destinate ad incrementare l’isolamento termico della bottiglia B.
[00101] L’utilizzo di tali micro-sfere cave (non illustrate nelle figure) consente di mantenere la sostanza liquida contenuta all’interno dell’oggetto O in vetro/ceramica ad una temperatura predeterminata per un tempo maggiore rispetto ai rivestimenti privi di micro-sfere; questo aspetto migliora la conservazione della sostanza e fornisce un beneficio all’utilizzatore finale che si appresta a consumare il contenuto della bottiglia B.
[00102] La presente invenzione è realizzabile in altre varianti tutte rientranti nell’ambito delle caratteristiche inventive rivendicate e descritte; tali caratteristiche tecniche possono essere sostituite da diversi elementi tecnicamente equivalenti ed i materiali impiegati, le forme e le dimensioni del trovato possono essere qualsiasi purché compatibili con il suo uso.
[00103] I numeri ed i segni di riferimento inseriti nelle rivendicazioni e nella descrizione hanno il solo scopo di aumentare la chiarezza del testo e non devono essere considerati come elementi che limitano l’interpretazione tecnica degli oggetti o processi identificati dagli stessi.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un metodo per l’applicazione di un rivestimento (R) sulla superficie esterna (4, 9) di un oggetto (O) realizzato in vetro e/o in ceramica, il quale metodo comprende le seguenti fasi: a) esecuzione di un trattamento termico sulla superficie esterna (4, 9) dell’oggetto (O); b) applicazione di uno strato di materiale aggrappante (6) sulla superficie esterna (4, 9) dell’oggetto (O), detta fase b) di applicazione di uno strato di materiale aggrappante (6) essendo eseguita al termine di detta fase a) di esecuzione di un trattamento termico sulla superficie esterna (4, 9) dell’oggetto (O); c) applicazione di uno strato di resina base termoindurente (7), detta resina base termoindurente (7) essendo sovrapposta a detto strato di materiale aggrappante (6) applicato in detta fase b); d) applicazione di uno strato di resina gommata (8), detta resina gommata (8) essendo sovrapposta a detta resina base (7) applicata in detta fase c); e) riscaldamento controllato di detto strato di resina gommata (8) in modo da promuoverne l’essicazione; f) raffreddamento controllato di detto strato di resina gommata (8) precedentemente riscaldata in detta fase e); in cui detta fase a) di esecuzione di un trattamento termico prevede due o più cicli di esposizione diretta della superficie esterna (4, 9) dell’oggetto (O) ad una fonte di calore ed almeno un ciclo di pausa in cui la superficie esterna (4, 9) dell’oggetto (O) subisce un parziale raffreddamento, ogni ciclo di pausa essendo eseguito successivamente ad un corrispondente ciclo di esposizione alla fonte di calore.
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti due o più cicli di esposizione eseguiti in detta fase a) sono ottenuti applicando una fiamma direttamente sulla superficie esterna (4, 9) dell’oggetto (O).
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che ogni ciclo di esposizione ed ogni ciclo di pausa presentano ognuno una durata complessiva compresa tra 3s e 10s.
  4. 4. Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che durante il ciclo di esposizione la superficie esterna (4, 9) dell’oggetto (O) è riscaldata ad una temperatura compresa tra 800°C e 900°C circa.
  5. 5. Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l’ultimo ciclo previsto in detta fase a) è un ciclo di pausa, durante detto ultimo ciclo di pausa la superficie esterna (4, 9) dell’oggetto (O) potrà subire un parziale raffreddamento ad una temperatura compresa tra i 45°C ed i 55°C.
  6. 6. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta fase b) di applicazione di uno strato di materiale aggrappante (6) presenta una durata compresa tra 2s e 10s e tipicamente prossima a 5s.
  7. 7. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta fase c) di applicazione di uno strato di resina base termoindurente (7) presenta una durata compresa tra 2s e 10s e tipicamente prossima a 5s.
  8. 8. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta fase d) di applicazione detto strato di resina gommata (8) presenta una durata compresa tra 2s e 10s e tipicamente prossima a 5s.
  9. 9. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase g) di attesa interposta tra dette fasi a) di trattamento termico della superficie esterna (4, 9) dell’oggetto (O) e detta fase b) di applicazione di uno strato di materiale aggrappante (6), detta fase g) di attesa presentando una durata compresa tra 15s e 45s e preferibilmente prossima a 30s.
  10. 10. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase h) di attesa interposta tra dette fasi b) e c) di applicazione di uno strato, rispettivamente, di materiale aggrappante (6) e di resina base termoindurente (7), detta fase h) di attesa presentando una durata compresa tra 15s e 45s e preferibilmente prossima a 25s.
  11. 11. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase i) di attesa interposta tra dette fasi c) e d) di applicazione di uno strato, rispettivamente, di resina base termoindurente (7) e di resina gommata (8), detta fase i) di attesa presentando una durata compresa tra 20s e 90s e preferibilmente prossima a 45s.
  12. 12. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che in detta fase e) di riscaldamento lo strato di resina gommata (8) viene riscaldato ad una temperatura compresa tra 90°C e 150°C.
  13. 13. Metodo secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che in detta fase e) di riscaldamento presenta una durata compresa tra 600s e 1800s.
  14. 14. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta fase f) di raffreddamento controllato prevede il raffreddamento forzato dello strato della resina gommata (8), detto raffreddamento forzato avendo una durata compresa tra 300s e 1800s.
  15. 15. Oggetto realizzato in vetro e/o in ceramica caratterizzato dal fatto di comprendere un rivestimento applicato secondo il metodo descritto in accordo ad una o più delle rivendicazioni precedenti.
IT102019000019890A 2019-10-28 2019-10-28 Metodo per l’applicazione di un rivestimento sulla superficie esterna di un oggetto realizzato in vetro e/o in ceramica e oggetto in vetro e/o ceramica rivestito con tale metodo IT201900019890A1 (it)

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