IT201900016889A1 - Dispositivo di collegamento di un elemento laminare ad un oggetto - Google Patents

Description

DISPOSITIVO DI COLLEGAMENTO DI UN ELEMENTO LAMINARE AD UN OGGETTO.

DESCRIZIONE

L’invenzione concerne un dispositivo di collegamento di un elemento laminare ad un oggetto, particolarmente adatto ad essere utilizzato nel settore dell’orologeria per collegare l’estremità di cinturini metallici oppure realizzati in altro materiale, alle casse di orologi.

E’ noto che uno dei sistemi noti che in orologeria vengono utilizzati per collegare i cinturini alle casse degli orologi, prevede l’impiego di perni telescopicamente elastici ciascuno dei quali viene inserito passante nell’estremità del rispettivo cinturino in modo che le sue estremità che sporgono ai lati del cinturino siano accolte in rispettive sedi ricavate nelle anse della cassa dell’orologio.

Tali noti sistemi di collegamento presentano il riconosciuto inconveniente che il montaggio e lo smontaggio del cinturino dalla cassa richiede l’intervento di operatori specializzati che utilizzano appositi utensili e quindi tali operazioni non possono essere effettuate dall’utilizzatore a meno che questi non sia dotato della suddetta attrezzatura e dell’abilità necessaria per usarla.

E’ noto il documento brevettuale US 6014793 nel quale si descrive un dispositivo di collegamento di un cinturino alla cassa di un orologio il quale è provvisto di un pulsante elastico manovrabile dall’utilizzatore che sposta appositi perni i quali, a seconda della posizione in cui vengono disposti dal pulsante, consentono di collegare oppure di rimuovere rapidamente il cinturino dalla cassa dell’orologio.

In particolare quando i perni vincolano il cinturino alla cassa dell’orologio, il pulsante elastico è normalmente sporgente dalla sede in cui alloggia ricavata nel dispositivo di collegamento e viene mantenuto in tale posizione da una molla con cui coopera.

Quando invece l’utilizzatore intende separare il cinturino dalla cassa dell’orologio egli applica al pulsante elastico una pressione rivolta verso il fondo della sede in cui il pulsante elastico alloggia che lo fa rientrare elasticamente nella propria sede e svincola i perni dalla cassa dell’orologio.

Si osserva che la molla è interposta tra il pulsante ed il fondo della sede nella quale esso alloggia e quindi il suo spostamento avviene secondo una direzione sostanzialmente ortogonale al suddetto fondo. Il dispositivo di collegamento presenta quindi uno spessore significativo che corrisponde alla lunghezza della corsa del pulsante all’interno della quale sede, alla quale vanno aggiunti gli spessori dei particolari che compongono il dispositivo di collegamento e la lunghezza del tratto di pulsante che normalmente sporge dalla propria sede per la spinta della molla.

Il dispositivo di collegamento presenta quindi uno spessore che lo rende piuttosto ingombrante e poco adatto ad essere utilizzato per collegare tra loro cinturini e casse di orologio si spessore sottile.

Inoltre tale significativo spessore può creare fastidio all’utilizzatore quando questi indossa abbigliamento a manica lunga.

Un ulteriore inconveniente è costituito dal fatto che il pulsante, all’interno della sede in cui alloggia, non è mantenuto stabilmente in guida durante l’intera sua corsa e questo comporta la presenza di giochi e la possibilità di inceppamenti durante le manovre di agganci e di sgancio del cinturino alla cassa dell’orologio.

E’ anche noto il documento brevettuale FR 2445120 nel quale si descrive un dispositivo di collegamento di un cinturino alla cassa di un orologio il quale è provvisto di un pulsante scorrevole linearmente sul piano del dispositivo di collegamento che muove apposite leve laterali provviste di pioli per l’aggancio alla cassa dell’orologio.

Le leve sono simmetricamente disposte ai lati del dispositivo di collegamento e vengono mosse in uscita dalle rispettive sedi da mezzi elastici azionati dal pulsante scorrevole e rientrano per azione di molle di contrasto quando termina l’azione di spinta del pulsante scorrevole.

In particolare ciascuna leva è imperniata al corpo del dispositivo di collegamento e quindi entrambe si spostano con movimento a compasso che impone ai pioli di aggancio un movimento ad arco di cerchio.

Il dispositivo di collegamento descritto nel suddetto documento brevettuale presenta quindi la limitazione che il movimento curvo dei pioli di aggancio comporta la necessità di disporre di casse per orologio con sedi particolarmente configurate e quindi tale dispositivo di collegamento è collegabile solo a casse di tipo particolare.

Inoltre il pulsante, durante la corsa, è mantenuto in guida soltanto dalla molla che lo rende elastico e quindi durante la corsa all’interno della sede in cui alloggia esso è soggetto a giochi che ne possono provocare un facile inceppamento quando viene manovrato.

La presente invenzione intende superare gli inconvenienti lamentati realizzando un dispositivo di collegamento dell’estremità di un cinturino alla cassa di un orologio avente spessore limitato e particolarmente adatto a collegare tra loro cinturini e casse di piccolo spessore.

E’ un altro scopo che il dispositivo di collegamento dell’invenzione permetta di collegare i cinturini alla maggior parte delle casse per orologio presenti sul mercato.

E’ un non ultimo scopo che il dispositivo di collegamento dell’invenzione presenti un funzionamento più affidabile rispetto ai dispositivi di collegamento noti descritti.

Gli scopi elencati sono raggiunti da un dispositivo di collegamento dell’estremità di un elemento laminare flessibile ad un oggetto, particolarmente di un cinturino alla cassa di un orologio le cui caratteristiche sono descritte nella rivendicazione principale alla quale si farà riferimento.

Altre caratteristiche dell’invenzione sono descritte nelle rivendicazioni dipendenti.

Vantaggiosamente le caratteristiche che contraddistinguono il dispositivo di collegamento dell’invenzione, consentono di realizzare un miglioramento qualitativo significativo nel settore dell’orologeria relativamente ai dispositivi che consentono il collegamento e la rimozione dei cinturini alle/dalle casse degli orologi.

Gli scopi ed i vantaggi elencati verranno meglio evidenziati al seguito durante la descrizione di una particolare ma non esclusiva forma esecutiva del dispositivo di collegamento dell’invenzione che viene data a titolo indicativo e non limitativo facendo riferimento alle allegate tavole di disegno nelle quali:

- la fig. 1 rappresenta una vista assonometrica del dispositivo dell’invenzione;

- la fig. 2 rappresenta una vista assonometrica del dispositivo di fig.

1 ruotato di 180°;

- la fig. 3 rappresenta una vista frontale del dispositivo di fig. 2 che collega un cinturino alla cassa di un orologio;

- le fig. 4 e 5 rappresentano la vista in pianta del dispositivo di fig.

2 in due differenti posizioni di funzionamento;

- la fig. 6 rappresenta una vista assonometrica di un particolare di fig. 2;

- la fig. 7 rappresenta una sezione trasversale del dispositivo di fig.

2;

- la fig. 8 rappresenta una vista esplosa di fig. 7.

Il dispositivo di collegamento dell’invenzione è rappresentato nelle viste assonometriche di insieme delle figure 1 e 2 ove è indicato complessivamente con 1.

Come si osserva in fig. 3 esso è impiegato soprattutto nel settore dell’orologeria per collegare l’estremità E di un cinturino C, alla cassa O di un orologio.

Ovviamente il dispositivo dell’invenzione potrà anche essere impiegato in altri settori e per altri usi, ad esempio nel settore dell’oreficeria per il collegamento di bracciali ad oggetti ornamentali di vario tipo oppure nel settore dell’abbigliamento per l’applicazione di fibbie a cinture oppure per altri eventuali usi.

Con riferimento anche alle figure da 4 a 8 si osserva che Il dispositivo di collegamento 1 comprende un corpo sagomato 2 nel quale sono presenti due perni 3 ciascuno mobile in una rispettiva sede 4 secondo una direzione assiale di spostamento Y ed un tasto di manovra 5 dei suddetti perni 3, il quale è accessibile all’utilizzatore ed è provvisto di mezzi di contrasto 6 posti a contatto con i suddetti perni 3.

Nel corpo sagomato 2 è ricavata una sede di guida 9 nella quale sono accolti il tasto di manovra 5 ed i mezzi di contrasto 6.

Nella forma esecutiva che si descrive il tasto di manovra 5 ed i mezzi di contrasto 6 costituiscono un unico nucleo sagomato 20 monoblocco che si osserva in particolare nelle figure da 6 a 8.

In altre forme esecutive il tasto di manovra 5 ed i mezzi di contrasto 6 potranno assumere anche configurazioni differenti ed essere costituiti da elementi cooperanti tra loro ma tra loro indipendenti.

Ai suddetti perni 3 sono associati mezzi elastici 7 i quali sono atti a mantenere la prima estremità 3a di ciascuno dei suddetti perni 3 sempre aderente ai mezzi di contrasto 6 come si osserva nelle figure da 4 a 7.

Più in particolare ciascun perno 3 si sviluppa longitudinalmente secondo la direzione assiale di spostamento Y all’interno della rispettiva sede 4 che lo accoglie ed è definito da un corpo cilindrico 13 avente un nucleo terminale 14 di diametro maggiore del corpo cilindrico 13.

Il nucleo terminale 14 interessa parte della lunghezza del corpo cilindrico 13, è accoppiato scorrevolmente nella sede 4 ed è delimitato assialmente dalla suddetta prima estremità 3a del perno 3. Ancora per quanto riguarda il corpo cilindrico 13 all’interno della rispettiva sede 4 esso è supportato scorrevolmente da un manicotto fisso 15 il quale è disposto in corrispondenza della seconda estremità 3b del perno 3 ed è vincolato stabilmente nella stessa sede 4.

Per consentire lo spostamento assiale ed elastico di ciascun perno 3 all’interno della sede 4 e secondo la direzione assiale di spostamento Y, sono presenti i già citati mezzi elastici 7 che comprendono una molla cilindrica 16 la quale è accoppiata internamente alla sede 4 ed esternamente al corpo cilindrico 13 ed è compresa assialmente tra il manicotto di chiusura 15 ed il bordo anulare di contrasto 21 definito dalla variazione di diametro tra il corpo cilindrico 13 ed il nucleo terminale 14.

La forma esecutiva ora descritta è comunque soltanto una delle possibili forme esecutive che consentono ai perni 3 lo spostamento secondo la direzione assiale di spostamento Y lungo le rispettive sedi 4.

Pertanto spostando il tasto di manovra 5 con i mezzi di contrasto 6 ad esso associati sono possibili differenti posizioni operative che comprendono:

- una prima posizione A rappresentata in fig. 5 in cui mezzi di contrasto 6 dispongono i perni 3 in modo che la seconda estremità 3b di ciascun perno 3, opposta alla prima estremità 3a, sia in posizione sporgente dalla rispettiva sede 4 per essere accolta in un alloggiamento della cassa O,

- una seconda posizione B rappresentata in fig. 4 in cui i mezzi di contrasto 6 dispongono i perni 3 in modo che la seconda estremità 3b di ciascun perno 3 sia in posizione rientrata nella rispettiva sede 4 per essere svincolata dal corrispondente alloggiamento della cassa O.

Secondo l’invenzione la sede di guida 9 individua una direzione di scorrimento X del tasto di manovra 5 la quale appartiene ad un piano di giacitura 11 al quale appartiene anche la direzione di spostamento Y dei perni 3, ove il suddetto piano di giacitura 11 è parallelo al piano di fondo 12 della sede di guida 9 come si osserva nelle figure da 6 a 8.

In particolare la direzione di scorrimento X e la direzione di spostamento Y sono entrambe rettilinee e tra loro ortogonali.

Inoltre i perni 3 e le rispettive sedi 4 sono tra loro allineati coassialmente secondo un unico asse longitudinale che definisce la direzione di spostamento Y di entrambi i perni 3 lungo le rispettive sedi 4.

Per quanto concerne in particolare il tasto di manovra 5 si osserva che esso presenta esternamente una superficie sagomata di manovra 5a che sporge dal corpo sagomato 2 ed inoltre esso coopera con almeno un elemento elastico 26 inserito nella sede di guida 9 ed interposto tra una parete della sede di guida 9 e lo stesso tasto di manovra 5.

Il suddetto elemento elastico 26 è una molla cilindrica 26a che mantiene il tasto di manovra 5 normalmente nella già descritta prima posizione A e rende cedevole il suo scorrimento quando il tasto di manovra 5 viene spostato lungo la direzione di scorrimento X.

In particolare la sede di guida 9 è realizzata nel corpo sagomato 2 nella parte che risulta rivolta verso il polso della persona che indossa l’orologio alla cui cassa O il corpo sagomato 2 collega il cinturino C.

Pertanto quando l’orologio è indossato, la superficie sagomata di manovra 5a del tasto di manovra 5 non è accessibile ed è quindi protetta contro eventuali manovre accidentali che possono provocare lo sgancio non voluto del cinturino C dalla cassa O.

Le manovre di spostamento del tasto di manovra 5 in entrambi i versi lungo la direzione di scorrimento X avvengono quindi agendo sulla sua superficie sagomata di manovra 5a.

E’ importante osservare che durante lo spostamento di scorrimento lungo la direzione di scorrimento X il tasto di manovra 5 rimane aderente alla superficie del corpo sagomato 2 e quindi non aumenta la sua sporgenza dal corpo sagomato 2 come invece si verifica nel documento brevettuale US 6014793 di cui già si è detto.

Questo ovviamente evita gli inconvenienti precedentemente descritti e vantaggiosamente consente un miglior comfort durante l’uso.

Durante le manovre del tasto di manovra 5 lo spostamento dei perni 3 avviene lungo la direzione rettilinea di spostamento Y, contrariamente al dispositivo di collegamento descritto nel citato documento brevettuale FR 2445120 in cui le estremità dei perni si spostano in direzione curvilinea

Ciò comporta per il dispositivo di collegamento dell’invenzione il vantaggio di poter essere accoppiato alla maggior parte delle casse per orologio note nelle quali le sedi per accogliere le seconde estremità 3b dei perni 3 sono rettilinee.

Per quanto riguarda la sede di guida 9 che accoglie il pulsante di manovra 5, essa presenta un profilo femmina 9a che in sezione trasversale richiama la forma della lettera T e che si sviluppa lungo la direzione di scorrimento X del tasto di manovra 5 per accogliere il profilo maschio 5b ricavato nel pulsante di manovra 5 anch’esso richiamante la forma della lettera T e coniugabile nel profilo femmina 9a come si osserva in fig. 7.

Tale forma esecutiva assicura una semplicità costruttiva e garantisce il costante controllo del pulsante di manovra 5 durante lo spostamento e quindi una minore possibilità di inceppamenti ed una migliore affidabilità di funzionamento rispetto ai dispositivi dell’arte nota descritti nei citati documenti brevettuali.

Inoltre nella forma esecutiva che si descrive i mezzi di contrasto 6 sono ricavati nel nucleo sagomato 20 del tasto di manovra 5 sono simmetricamente disposti rispetto alla direzione di scorrimento X del tasto di manovra 5 e comprendono:

- due piani di contrasto 19a paralleli alla direzione di scorrimento X e configurati per cooperare a contatto con le prime estremità 3a dei perni 3 quando il tasto di manovra 5 è disposto nella prima posizione A,

- due piani di contrasto inclinati 19b convergenti verso la direzione di scorrimento X e configurati per cooperare a contatto con le prime estremità 3a dei perni 3 quando il tasto di manovra 5 è disposto nella seconda posizione B,

e ciascun piano di contrasto 19a è collegato al piano di contrasto inclinato 19b ad esso consecutivo.

Operativamente l’elemento elastico 26 dispone il tasto di manovra 5 normalmente nella posizione A in cui i mezzi di contrasto 6 mantengono la seconda estremità 3b di ciascun perno 3 sporgente dalla rispettiva sede 4 in modo da poter essere accolta in un alloggiamento sagomato della cassa O di un orologio.

In questa posizione, se l’orologio è indossato, la superficie sagomata di manovra 5a del tasto di manovra 5 è rivolta verso il polso della persona che lo indossa ed è quindi non accessibile e perciò protetta contro eventuali manovre accidentali che possono provocare lo scorrimento accidentale del tasto di manovra 5 e quindi lo sgancio del cinturino C dalla cassa O dell’orologio stesso.

Per sganciare intenzionalmente il cinturino C dalla cassa O dell’orologio, se questo è indossato è necessario innanzitutto aprire la chiusura che serra il cinturino al polso della persona che indossa l’orologio e quindi agire sulla superficie sagomata di manovra 5a in modo da far scorrere il tasto di manovra 5 fino a disporlo nella seconda posizione B.

In questa posizione la seconda estremità 3b di ciascun perno 3 rientra nella rispettiva sede 4 e consente all’utilizzatore di sganciare il cinturino C dalla cassa O dell’orologio.

Quando la superficie sagomata di manovra 5a viene rilasciata, l’intervento dell’elemento elastico 26 riporta il tasto di manovra 5 nella sua posizione normale e quindi nella prima posizione A.

Si comprende quindi che il dispositivo di collegamento dell’invenzione raggiunge gli scopi prefissati.

Si è infatti visto che il dispositivo di collegamento dell’invenzione presenta uno spessore limitato rispetto a dispositivi di collegamento analoghi dell’arte nota ed è quindi meno soggetto a creare fastidiosi contatti con indumenti a manica lunga quando il cinturino che esso collega alla cassa dell’orologio viene indossato.

E’ anche raggiunto lo scopo che il dispositivo di collegamento dell’invenzione consenta di collegare un cinturino alla maggior parte delle casse per orologio presenti sul mercato.

Infine la sua semplicità costruttiva rende più affidabile il suo funzionamento.

In fase esecutiva al dispositivo di collegamento dell’invenzione potranno essere apportate modifiche e varianti non descritte che qualora dovessero rientrare nelle rivendicazioni che seguono si dovranno senz’altro ritenere protette dal presente brevetto.

Claims (11)

1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo di collegamento (1) di un elemento laminare flessibile ad un oggetto, particolarmente di un cinturino (C) alla cassa (O) di un orologio, detto dispositivo di collegamento (1) comprendendo un corpo sagomato (2) nel quale sono presenti: - almeno due perni (3) ciascuno mobile in una rispettiva sede (4) secondo una direzione assiale di spostamento (Y); - un tasto di manovra (5) di detti perni (3) accessibile all’utilizzatore e provvisto di mezzi di contrasto (6) posti a contatto con una prima estremità (3a) di ciascuno di detti perni (3); - una sede di guida (9) presente in detto corpo sagomato (2) nella quale sono accolti detto tasto di manovra (5) e detti mezzi di contrasto (6); - mezzi elastici (7) associati a ciascuno di detti perni (3) all’interno di detta rispettiva sede (4) ed atti a mantenere detta prima estremità (3a) di ciascuno di detti perni (3) aderente a detti mezzi di contrasto (6), per detto tasto di manovra (5) essendo possibili almeno due differenti posizioni operative che comprendono: - una prima posizione (A) in cui detti mezzi di contrasto (6) dispongono detti perni (3) in modo che la seconda estremità (3b) di ciascuno di detti perni (3), opposta a detta prima estremità (3a), sia sporgente da detta rispettiva sede (4) per essere accolta in un alloggiamento di detta cassa (O), - una seconda posizione (B) in cui detti mezzi di contrasto (6) dispongono detti perni (3) in modo che detta seconda estremità (3b) di ciascuno di detti perni (3) sia in posizione rientrata in detta sede (4) per essere svincolata dal corrispondente alloggiamento di detta cassa (O), caratterizzato dal fatto che detta sede di guida (9) individua una direzione di scorrimento (X) di detto tasto di manovra (5) che appartiene ad un piano di giacitura (11) al quale appartiene anche detta direzione di spostamento (Y) di detti perni (3), detto piano di giacitura (11) essendo parallelo al piano di fondo (12) di detta sede di guida (9).
2. 2) Dispositivo di collegamento (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta direzione di scorrimento (X) e detta direzione di spostamento (Y) sono entrambe rettilinee.
3. 3) Dispositivo di collegamento (1) secondo la rivendicazione 1 oppure 2, caratterizzato dal fatto che detta direzione di scorrimento (X) e detta direzione di spostamento (Y) sono ortogonali tra loro.
4. 4) Dispositivo di collegamento (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti perni (3) e dette rispettive sedi (4) sono tra loro allineati coassialmente secondo un unico asse longitudinale che definisce detta direzione di spostamento (Y).
5. 5) Dispositivo di collegamento (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti perni (3) si sviluppa longitudinalmente secondo detta direzione assiale di spostamento (Y) all’interno della rispettiva sede (4) e comprende un corpo cilindrico (13) delimitato assialmente da detta seconda estremità (3b) e da detta prima estremità (3a) opposta a detta seconda estremità (3b), nel quale è presente un nucleo terminale (14) che interessa parte della lunghezza di detto corpo cilindrico (13), avente il diametro maggiore del diametro di detto corpo cilindrico (13) e delimitato assialmente da detta prima estremità (3a).
6. 6) Dispositivo di collegamento (1) secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto corpo cilindrico (13) è supportato scorrevolmente da un manicotto fisso (15) disposto in corrispondenza di detta seconda estremità (3b) e stabilmente vincolato in detta sede (4) e detto nucleo terminale (14) è scorrevolmente accoppiato in detta sede (4), tra detto manicotto fisso (15) e detto nucleo terminale (14) essendo compresi detti mezzi elastici (7).
7. 7) Dispositivo di collegamento (1) secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti mezzi elastici (7) comprende almeno una molla cilindrica (16) la quale è scorrevolmente e coassialmente accoppiata all’interno della rispettiva sede (4) ed all’esterno di detto corpo cilindrico (13) ed è compresa assialmente tra il suddetto manicotto fisso (15) ed il bordo anulare di contrasto (21) definito dalla variazione di diametro tra detto corpo cilindrico (13) e detto nucleo terminale (14).
8. 8) Dispositivo di collegamento (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto tasto di manovra (5) coopera con almeno un elemento elastico (26) inserito in detta sede di guida (9) e presenta una superficie sagomata di manovra (5a) che sporgente da detto corpo sagomato (2) per essere accessibile ad un operatore.
9. 9) Dispositivo di collegamento (1) secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detto elemento elastico (26) è una molla cilindrica (26a) atta a mantenere detto tasto di manovra (5) normalmente in detta prima posizione (A) ed a rendere elasticamente cedevole lo scorrimento di detto tasto di manovra (5) quando viene spostato lungo detta direzione di spostamento (Y).
10. 10) Dispositivo di collegamento (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzato dal fatto che detta sede di guida (9) presenta un profilo femmina (9a) richiamante la forma della lettera T che si sviluppa lungo detta direzione di scorrimento (X) e detto tasto di manovra (5) comprende un nucleo sagomato (20) nel quale è ricavato un profilo maschio (5b) anch’esso richiamante la forma della lettera T e coniugabile in detto profilo femmina (9a).
11. 11) Dispositivo di collegamento (1) secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di contrasto (6) sono presenti in detto nucleo sagomato (20) di detto tasto di manovra (5) e comprendono: - due piani di contrasto (19a) paralleli a detta direzione di scorrimento (X) e configurati per cooperare a contatto con dette prime estremità (3a) di detti perni (3) quando detto tasto di manovra (5) è disposto in detta prima posizione (A), - due piani di contrasto inclinati (19b) convergenti verso detta direzione di scorrimento (X) e configurati per cooperare a contatto con dette prime estremità (3a) di detti perni (3) quando detto tasto di manovra (5) è disposto in detta seconda posizione (B), ciascuno di detti piani di contrasto (19a) essendo collegato al piano di contrasto inclinato (19b) ad esso consecutivo.