IT201900014895A1 - Corda per strumenti musicali ad arco - Google Patents

Corda per strumenti musicali ad arco Download PDF

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Description

Descrizione del brevetto per invenzione industriale avente titolo:
CORDA PER STRUMENTI MUSICALI AD ARCO
L’invenzione descritta concerne una corda per strumenti musicali ad arco, opportunamente posta in tensione quando montata in strumenti musicali cordofoni della tradizione musicale occidentale quali violini, violoncelli, viole, viole da gamba, contrabbassi, arpa e altri strumenti medioevali o etnici.
Gli strumenti ad arco, più semplicemente anche chiamati archi, sono, come noto, strumenti musicali cordofoni nei quali la vibrazione delle corde è sollecitata da un arco che è manovrato dall’esecutore e sul quale viene teso un fascio di crini di cavallo.
Lo sfregamento dell'arco sulla corda mette quest’ultima in vibrazione, con frequenza direttamente proporzionale alla radice quadrata della tensione ed inversamente proporzionale alla lunghezza ed alla radice quadrata della densità lineare della corda medesima.
La particolarità innovativa della corda per strumenti musicali ad arco dell’invenzione risiede nel fatto di essere costituita da un assieme composito di fibre sintetiche multi-filamento o di elementi fibrosi (o, in altre parole, di corpi filamentosi) e di fili naturali, combinati tra loro mediante un processo meccanico che garantisce notevole stabilità strutturale.
È, altresì, noto che le corde armoniche o corde musicali usate negli strumenti musicali ad arco, specie per suonare musica antica, sono realizzate in budello, un materiale di impiego millenario ottenuto dalla lavorazione del tratto intestinale degli animali, per esempio ovini (montoni, capre, agnelli) e contraddistinto da una resa timbrica molto caratteristica e personalizzata, abbinata ad un’eccellente reattività a contatto con i crini dell’arco.
Tale materiale naturale presenta, tuttavia, costo elevato (in ragione del processo di manifattura, ancora prevalentemente manuale, con cui è ottenuto e della sua disponibilità pur sempre regolamentata o parzializzata) e scarsa durata nel tempo e, pertanto, si cerca sempre più di sostituirlo con materiali sintetici (tra i quali i cosiddetti “budelli sintetici”).
Molti sono stati, infatti, i tentativi negli ultimi decenni di rimpiazzare le corde in budello naturale con materiali sintetici che ne restituiscano la stessa sonorità , effettuati in particolare dagli esecutori che suonano musica antica, ma tali tentativi sono sempre inesorabilmente falliti e risultati vani.
Per la verità , in commercio esistono delle montature di corda sintetica per strumenti musicali ad arco per i repertori antichi, ma esse utilizzano materiali che producono una sonorità piuttosto lontana da quella del prodotto naturale (budello). Tali montature di corda sono, infatti, molto più affini alle moderne montature che sono prevalentemente realizzate in metallo, e dunque non sono apprezzate dagli esecutori più tradizionalisti e puristi, specie quelli che suonano musica antica.
Pertanto, allo stato attuale, nell’ambito degli strumenti musicali ad arco, il materiale naturale utilizzato per la produzione delle corde, ed apprezzato dagli esecutori di musica (non solo, sebbene soprattutto, di musica antica ma anche di musica moderna) per le sonorità che restituisce, risulta ancora non efficacemente sostituito e non sostituibile e presenta un prezzo di vendita all’utente alquanto elevato ed un’efficiente durata alquanto ridotta, al punto, da un lato, di rendere spesso difficile, se non impossibile, anche ad esecutori bravi e/o esperti ma con ridotte o soltanto temporanee disponibilità economiche di poter suonare brani di musica antica e, dall’altro lato, di scoraggiare a persone principianti l’approccio al suono di strumenti musicali ad arco.
Partendo, dunque, dalla consapevolezza degli inconvenienti sofferti dall’attuale tecnica nota, la presente invenzione intende porvi compiutamente rimedio.
In particolare, scopo precipuo dell’attuale invenzione è fornire una corda per strumenti musicali ad arco che sia in grado di riprodurre pressoché fedelmente le sonorità delle corde in budello naturale, tipiche della cosiddetta musica antica, pur essendo realizzata con una combinazione di materiali alternativi al budello naturale stesso che, come detto, è attualmente l’unico ad offrire garanzie in tal senso.
Altrimenti detto, scopo precipuo dell’invenzione è rendere disponibile una corda per strumenti musicali ad arco che presenti un prezzo di vendita inferiore ed un’efficace durata superiore, rispettivamente rispetto al prezzo ed alla durata delle corde in budello naturale di tipo noto, pur garantendo allo stesso tempo livelli di sonorità simili se non sovrapponibili ed indistinguibili rispetto al suono offerto dalle corde in budello naturale.
È un ulteriore scopo dell’attuale invenzione indicare una corda per strumenti musicali ad arco che, pur essendo realizzata in un materiale alterativo al budello naturale, permetta di non distruggere l’essenza ultima del suono originale e tradizionale offerta dalla corda in budello naturale.
È un altro scopo della presente invenzione mettere a punto una corda per strumenti musicali ad arco che permetta di diffonderne l’impiego così come l’esecuzione di brani di musica antica, con particolare riferimento agli esecutori principianti ed agli amatori.
È un non ultimo scopo dell’invenzione ideare una corda per strumenti musicali ad arco che sia producibile su larga scala in tempi rapidi.
Gli scopi detti vengono conseguiti tramite una corda specificatamente destinata a strumenti musicali ad arco come alla rivendicazione 1 allegata, cui si rinvia per brevità espositiva.
Ulteriori caratteristiche operative di dettaglio della corda per strumenti musicali ad arco dell’invenzione sono contenute nelle rispettive rivendicazioni dipendenti.
Le suddette rivendicazioni, nel seguito specificatamente e concretamente definite, si intendono parte integrante della presente descrizione.
Vantaggiosamente, la corda per strumenti musicali ad arco dell’invenzione presenta un carico di rottura molto superiore rispetto a quello delle corde in budello dell’arte nota usate per il medesimo scopo, le quali soffrono spesso di rotture improvvise ed evidentemente sgradite dall’utilizzatore finale, per il fatto che il budello è un materiale naturale soggetto a molte variabili impreviste e non facilmente controllabili.
Altrettanto vantaggiosamente, la corda per strumenti musicali ad arco dell’attuale invenzione presenta un assorbimento di umidità circa trecento volte inferiore a quello di una corda in budello naturale: questo si traduce in una grande stabilità nella tenuta dell’accordatura dello strumento musicale provvisto delle corde dell’invenzione, aspetto invece sempre molto critico con le corde di budello naturale le quali sono piuttosto igroscopiche rendendo, così, problematica l’eventuale esecuzione musicale in pubblico e/o all’aperto.
Ancora vantaggiosamente, la corda per strumenti musicali ad arco della presente invenzione produce una sonorità pressoché indistinguibile da una corda realizzata in budello, con il vantaggio tuttavia di essere realizzata in materiali più facilmente disponibili in natura e, di rimando, di presentare un prezzo finale di vendita inferiore rispetto ad una corda in budello naturale.
Ugualmente vantaggiosamente, la qualità acustica offerta dalla corda dell’attuale invenzione risulta competitiva anche rispetto alle comuni corde in acciaio già utilizzate negli strumenti musicali ad arco.
Tutto ciò grazie al fatto che, nella corda per strumenti musicali ad arco dell’invenzione, l’elemento filiforme che la contraddistingue include una pluralità di fibre filamentose, realizzate ciascuna in materiale sintetico (meglio noto in gergo con il termine “multi-filamento” o “yarn”, nella sua accezione in lingua inglese) e poste in trazione o tensionate in maniera tale da formare un nucleo (o anima) centrale di microfilamenti, ed un filo esterno realizzato in materiale naturale, avvolto in modo spiralato, con spire preferibilmente ma opportunamente accostate, attorno al nucleo centrale di fibre filamentose poste precedentemente in trazione.
Nonostante questa concezione costruttiva sia molto simile a quella utilizzata per produrre le corde basse di una chitarra, occorre evidenziare che corde con il rivestimento previsto dall’invenzione (il filo esterno realizzato in materiale naturale, ad esempio cotone) non risultano per nulla presenti nel mercato delle corde per la musica antica: questa è una riprova del carattere estremamente innovativo della corda dell’invenzione perché se essa, con le sue dimostrate ottime caratteristiche acustiche e meccaniche, fosse già acquisita all’arte nota, l’esigenza – tuttora invece viva e concreta – che da almeno mezzo secolo affligge gli esecutori di musica antica sarebbe già stata soddisfatta e non da questi più avvertita.
Dopo una lunga sperimentazione e numerosi test al riguardo, la richiedente è riuscita, dunque, a sviluppare una tipologia di corda per strumenti musicali, non ancora neppure ipotizzata dalla tecnica nota, che realizza in pieno l’obiettivo di rimpiazzare il budello naturale con un materiale alterativo meno costoso e più performante sotto il profilo della durata utile ed efficace, senza che ciò comporti un peggioramento del suono ottenibile, al punto tale che non è fattivamente possibile distinguere la sonorità di una corda di budello naturale da quella della corda dell’invenzione, nemmeno da un esecutore esperto e/o esigente.
Gli scopi ed i vantaggi detti, così come altri che emergeranno nel prosieguo, risulteranno maggiormente dalla descrizione che segue, relativa ad una preferita forma esecutiva della corda per strumenti musicali ad arco dell’invenzione, data a titolo puramente indicativo ed illustrativo, ma non limitativo, con l’ausilio delle allagate tavole di disegno in cui:
- la figura 1 è una vista assonometrica di una serie di corde per strumenti musicali per archi secondo gli insegnamenti tecnici dell’invenzione in condizioni applicative, applicate ad una cassa armonica ed un manico di un tipico violino;
- la figura 1a è un dettaglio ingrandito di figura 1, relativo ad uno spezzone della corda dell’invenzione;
- la figura 2 è una vista assonometrica esemplificata della corda di figura 1 in fase di assemblaggio;
- la figura 3 è una vista di figura 2 secondo il piano di sezione trasversale III-III. La corda per strumenti musicali ad arco, quali il violino mostrato in figura 1 dove viene indicato complessivamente con V, è numerata globalmente con 1 nelle figure che seguono.
Come si osserva, la corda 1 comprende un elemento filiforme 2 adatto ad essere applicato ad una cassa armonica C e ad un manico M dello strumento musicale ad arco V .
In accordo con l’invenzione, l’elemento filiforme 2 comprende una pluralità di fibre filamentose 3 (altrimenti definibile come pluralità di multi-filamenti oppure ancora come pluralità di filamenti elementari fibrosi), realizzate ciascuna in materiale sintetico e poste in trazione o tensionate in maniera tale da formare un nucleo centrale 4 di microfilamenti compatti, ed un filo esterno 5 realizzato in materiale naturale, avvolto in modo spiralato attorno al nucleo centrale 4 delle fibre filamentose 3.
Le fibre multi-filamento filamentose tensionate 3 sono, di preferenza, disposte l’una affiancata e parallela all’altra quando poste in trazione, come ben si ricava dalla figura 3.
Inoltre, le fibre multi-filamento filamentose tensionate 3 presentano sostanzialmente ed opportunamente la medesima lunghezza.
Preferibilmente ma non esclusivamente, il materiale sintetico con il quale sono realizzate le fibre filamentose 3 è uno qualsiasi dei materiali polimerici scelti dal gruppo consistente in poliestere, poliammide alifatica (nota anche con il nome commerciale di nylon, ad esempio nelle varianti 6 o 6.6), poliammide aromatica, polimero termoplastico organico, quale in particolare polietere etere chetone (noto anche con l’acronimo di PE EK) e/o loro combinazioni.
Con l’espressione “loro combinazioni” appena riportata, si intende che, in alcune varianti esecutive della corda dell’invenzione (non illustrate), alcune delle fibre filamentose potrebbero essere realizzate in un dato materiale sintetico, ad esempio poliestere, mentre alcune altre potrebbero essere realizzate in un materiale sintetico diverso, quale nylon e/o PEEK.
In genere e di preferenza, in ogni caso, le fibre filamentose 3 sono realizzate tutte nello stesso materiale sintetico, essendo ottenute dalla stessa bobina o matassa, e sono tra loro monolitiche.
Il nucleo (o anima) centrale 4 di multi-filamenti 3, che una volta formato si presenta come una sorta di tondino multi-filamento in materiale plastico, presenta elevata tenacità ed uno spessore (segnatamente, un diametro) di valore compreso nell’intervallo 1.000 ÷ 40.000 decitex (dtex in forma abbreviata), all’interno del quale varia da esecuzione ad esecuzione a seconda della tipologia di strumento musicale.
Più preferibilmente, il valore di tale spessore (ossia, il diametro) di detto nucleo centrale 4 di multi-filamenti (o fibre filamentose 3) è compreso nell’intervallo 1.400 ÷ 30.000 decitex (dtex).
Per quanto concerne il filo esterno 5, il dettaglio ingrandito di figura 1a e la figura 2 evidenziano che esso è avvolto sul nucleo centrale 4 di multi-filamenti 3 (o microfilamenti o “yarn”) in maniera tale che le spire 6 del filo esterno 5 medesimo siano perfettamente accostate, adiacenti tra loro, l’una a ridosso dell’altra.
S econdo la preferita forma esecutiva qui descritta dell’invenzione, il materiale naturale con il quale è realizzato il filo esterno 5 e che riveste uniformemente il nucleo centrale 4 è uno qualsiasi dei materiali fibrosi naturali scelti dal gruppo consistente in cotone (soluzione preferita), seta, canapa, lino, iuta, ramia, sisal (o Agave sisalana) e/o loro combinazioni.
Il filo esterno 5 usato nell’invenzione è di tipo ritorto e viene comunemente definito anche con il nome commerciale di filo “cucirino”.
Il valore dello spessore (segnatamente, il diametro) del filo esterno 5 è , a puro titolo preferenziale, compreso nell’intervallo 10 ÷ 100 decitex (dtex in forma abbreviata).
In maniera preferita ma non vincolante, il valore dello spessore del filo esterno 5 è pari a 50 decitex (dtex).
S i precisa che con il termine “tex” si intende un’unità di misura per la densità lineare che corrisponde ad un grammo al chilometro (per esempio di filo, di filato o di fibra filamentosa, come anche sopra identificata): questa unità di misura viene utilizzata in campo tessile per la titolazione delle fibre tessili.
Più comunemente, per la misura della suddetta densità lineare, si utilizza appunto il “decitex” (abbreviato in dtex), che corrisponde a 1 grammo su (o ogni o per) 10 chilometri. Così, per esempio, 500 dtex significa che 10 chilometri del nucelo centrale 4 di multi-filamenti 3 pesano esattamente 500 grammi.
La presente invenzione si estende, come oggetto, anche all’uso dell’elemento filiforme 2 come sopra definito (in particolare, nella sua composizione generale data dal nucleo centrale 4 di fibre filamentose sintetiche 3 e dal filo esterno naturale 5), come corda 1 per strumenti musicali ad arco (cordofoni), quali ad esempio il violino V di figura 1.
L’assemblaggio della corda 1 per strumenti musicali ad arco V è parzialmente illustrato e comunque chiaramente desumibile in figura 2, dove sono visibile il nucleo (o anima) centrale 4 di multi-filamenti – composto dalle fibre filamentose 3 tra loro parallele – posto in trazione tra due ganci, ed il filo esterno 5 in avvolgimento continuo su tale nucleo centrale 4, per effetto della loro contemporanea rotazione automatica, ad esempio in senso orario secondo il verso dato dalla freccia G, realizzata in una macchina avvolgitrice di filo del tipo di per sé noto al tecnico del settore, a partire da una rispettiva bobina o matassa (non illustrate, nel caso delle fibre filamentose 3) e da una rispettiva spoletta (nota anche con il termine di “spagnoletta”) o filo cucirino in rocchetto (non illustrati).
In modo particolare e preferito, la disposizione parallela delle fibre filamentose 3 avviene avvolgendo attorno ai due ganci tra loro distanziati, per il numero di volte prestabilito e necessario al tipo di corda da ottenere, un filo continuo sintetico di fibra multi-filamento, a partire da bobina o matassa.
In base alla descrizione appena fornita, si comprende, pertanto, che la corda per strumenti musicali ad arco della presente invenzione raggiunge gli scopi e realizza i vantaggi precedentemente menzionati.
Si ribadisce che il contatto solido dell’arco con la corda dell’invenzione, appartenente a strumenti musicali cordofoni quali per esempio violini, violoncelli, viole o contrabbassi, si è rivelato essere sorprendentemente ottimale, al punto che esso produce una sonorità sostanzialmente sovrapponibile a quella di una corda realizzata nel tradizionale budello naturale, risultando apprezzabile ed apprezzato non solo dagli esecutori più esigenti, esperti e tradizionalisti che suonano, ad esempio, musica antica ma anche, inaspettatamente, da quelli che suonano repertori musicali moderni: le corde dell’attuale invenzione sono, pertanto, competitive sotto il profilo delle prestazioni anche in rapporto alle comuni corde di metallo (quale acciaio) attualmente molto utilizzate negli strumenti musicali ad arco.
Ciò a tutto vantaggio non solo di una più agevole accessibilità all’utilizzo di tali strumenti musicali, ad esempio e tipicamente per il suono della musica antica, da parte di persone che possiedono disponibilità economiche più economiche e che, in genere, vivono in S tati mondiali meno ricchi, quali quelli del Sudamerica o dell’Est Europa ma anche di un incoraggiamento per quelle persone che approcciano da principianti il suono di tali strumenti musicali ad arco e che invece, in genere, si scoraggiano facilmente di fronte al prezzo (almeno per loro) proibitivo ed alla scarsa durata nel tempo delle classiche corde in budello naturale.
La corda per strumenti musicali ad arco della presente invenzione presenta, infatti, un costo inferiore ed una maggiore durata rispetto ad una tradizionale corda di pari impiego, realizzata in budello naturale, pur tuttavia riuscendo a garantire di richiamare o ricostruire le sonorità del passato, tipiche della musica antica e non ottenibili con corde in materiale metallico (quale l’acciaio) adatte soltanto per la musica moderna.
In fase esecutiva, potranno essere apportate modifiche alla corda per strumenti musicali ad arco dell’invenzione consistenti, per esempio, in un numero di fibre filamentose diverso da quello visibile nelle figure allegate, nella consapevolezza che tale numero può variare liberamente, in base alle esigenze applicative e/o alle scelte costruttive, a partire da due.
È chiaro, infine, che numerose altre varianti possono essere apportate alla corda per strumenti musicali ad arco in questione, senza per questo uscire dai principi di novità insiti nell’idea inventiva, così come è chiaro che, nella pratica attuazione dell’invenzione, i materiali, le forme e le dimensioni dei dettagli illustrati potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze, e potranno essere sostituiti con altri tecnicamente equivalenti.
Ove le caratteristiche costruttive e le tecniche, menzionate nelle successive rivendicazioni, siano seguite da segni o numeri di riferimento, tali segni di riferimento sono stati introdotti con il solo obiettivo di aumentare l’intelligibilità delle rivendicazioni stesse e, di conseguenza, essi non presentano alcun effetto limitante sull’interpretazione di ciascun elemento identificato, a titolo puramente di esempio, da tali segni di riferimento.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Corda (1) per strumenti musicali ad arco (V) comprendente un elemento filiforme (2) atto ad essere applicato ad una cassa armonica (C) ed ad un manico (M) di uno strumento musicale ad arco (V), caratterizzata dal fatto che detto elemento filiforme (2) comprende una pluralità di fibre filamentose (3), realizzate in materiale sintetico e poste in trazione o tensionate in maniera tale da formare un nucleo centrale (4) di multi-filamenti, ed un filo esterno (5) realizzato in materiale naturale, avvolto in modo spiralato attorno a detto nucleo centrale (4) di dette fibre filamentose (3).
  2. 2. Corda (1) come alla rivendicazione 1), caratterizzata dal fatto che dette fibre filamentose tensionate (3) sono disposte l’una affiancata e parallela all’altra quando poste in trazione.
  3. 3. Corda (1) come alla rivendicazione 1) o 2), caratterizzata dal fatto che dette fibre filamentose tensionate (3) presentano sostanzialmente la medesima lunghezza.
  4. 4. Corda (1) come una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto materiale sintetico con il quale sono realizzate dette fibre filamentose (3) è uno qualsiasi dei materiali polimerici scelti dal gruppo consistente in poliestere, poliammide alifatica, poliammide aromatica, polimero termoplastico organico e/o loro combinazioni.
  5. 5. Corda (1) come una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto nucleo centrale (4) di multi-filamenti presenta uno spessore di valore compreso nell’intervallo 1.000 ÷ 40.000 decitex (dtex).
  6. 6. Corda (1) come alla rivendicazione 5), caratterizzato dal fatto che detto valore di detto spessore di detto nucleo centrale (4) di multi-filamenti è compreso nell’intervallo 1.400 ÷ 30.000 decitex (dtex).
  7. 7. Corda (1) come una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto filo esterno (5) è avvolto su detto nucleo centrale (4) di multifilamenti in maniera tale che le spire (6) di detto filo esterno (5) siano accostate tra loro.
  8. 8. Corda (1) come una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto materiale naturale con il quale è realizzato detto filo esterno (5) è uno qualsiasi dei materiali fibrosi naturali scelti dal gruppo consistente in cotone, seta, canapa, lino, iuta, ramia, sisal (o Agave sisalana) e/o loro combinazioni.
  9. 9. Corda (1) come alla rivendicazione 8), caratterizzato dal fatto che il valore dello spessore di detto filo esterno (5) è compreso nell’intervallo 10 ÷ 100 decitex (dtex).
  10. 10. Corda (1) come alla rivendicazione 9), caratterizzato dal fatto che detto valore di detto spessore di detto filo esterno (5) è pari a 50 decitex (dtex).
  11. 11. Uso di un elemento filiforme (2) come una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in qualità di corda (1) per strumenti musicali ad arco (V).
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