IT201900014046A1 - Dispositivo erogatore di liquidi da polso - Google Patents

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IT201900014046A1
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Description

TITOLO
DISPOSITIVO EROGATORE DI LIQUIDI DA POLSO
SETTORE TECNICO
La presente invenzione si inquadra nel settore tecnico che comprende accessori destinati alla persona, in particolare accessori indossabili.
Tra detti accessori indossabili si considerano quelli conformati a bracciale da mettere al polso, escludendo tuttavia quanto riguarda gioielli e orologi, destinati ad altre funzioni.
Più precisamente, l’invenzione ha per oggetto un dispositivo in grado di erogare liquidi, ad esempio igienizzanti per l’epidermide, che possa essere portato al polso come un orologio o un monile, quindi sempre pronto all’uso in tutti i frangenti, senza che sia necessario portare con sé un corrispondente flacone.
STATO DELL’ARTE
Sul mercato sono disponibili alcuni dispositivi erogatori da polso oppure da cintura, per lo più rivolti al settore dei profumi o dei liquidi cosmetici, previsti per una erogazione spray.
Questi oggetti presentano dimensioni non proprio contenute, che possono risultare di impedimento nelle normali attività quotidiane.
Una accidentale pressione sul beccuccio erogatore, inoltre, può facilmente dar luogo ad un’indesiderata erogazione.
Poiché la capacità del serbatoio del liquido è giocoforza limitata, si deve prevedere una possibilità di ricarica, non sempre semplice da effettuare, oppure dei gruppi completi di ricambio comprendenti sia il serbatoio che il beccuccio erogatore.
Come facilmente intuibile, la soluzione con i gruppi di ricambio completi rende più semplice l’operazione di ricarica ma aumenta in misura eccessiva i costi di produzione e conseguentemente del ricambio, perché si deve eliminare come scarto componenti il cui valore facilmente supera quello del contenuto.
Oltre a ciò si viene a determinare un sistema rigido, nel quale solo i ricambi originali sono adatti e non è possibile andare oltre la gamma di liquidi previsti in origine, precludendo la possibilità, se per esempio si tratta di essenze profumate, di utilizzarne una fuori catalogo che potrebbe essere quella preferita dall’utente.
Caratteristiche come quelle descritte sono rinvenibili in documenti anteriori considerati, che appaiono di caratteristiche tali da non costituire anticipazioni dell’invenzione in oggetto.
Il documento anteriore US7316332 riguarda un dispositivo nel quale un serbatoio per liquido igienizzante, crema solare, medicamenti per uso cutaneo, è provvisto di un erogatore/nebulizzatore a pompa, ed è associato in posizione centrale ad un cinturino adatto ad essere indossato al polso.
Il documento anteriore US8286834 riguarda un dispositivo in materiale flessibile indossabile a cintura, che incorpora un serbatoio nel quale è contenuto liquido per il trattamento della pelle o medicamenti per uso topico; il liquido viene erogato attraverso una valvola in seguito a pressione sul serbatoio.
SINTESI DELL’INVENZIONE
Scopo della presente invenzione è quello di proporre un dispositivo erogatore di liquidi da indossare al polso, per dispensare liquido di tipo igienizzante oppure cosmetico e/o protettivo, destinati all’applicazione sull’epidermide, conformato in modo da avere dimensioni paragonabili a quelle di un comune orologio, quindi comodo da portare e che non crei impedimenti nelle normali attività quotidiane.
Un altro scopo dell’invenzione è quello che prevede di realizzare l’intero dispositivo in un solo materiale deformabile, morbido al tatto e anallergico.
Ancora uno scopo dell’invenzione si prefigge di ottenere un dispositivo privo di meccanismi complicati, ma dotato di soluzioni costruttive atte ad ottenere un funzionamento opposto da quello solito, in cui l’erogazione del liquido è conseguenza diretta di una pressione.
Un ulteriore scopo dell’invenzione è quello di proporre un dispositivo che abbia un serbatoio che possa contenere una quantità di liquido sufficiente per un normale fabbisogno quotidiano, e che la ricarica del liquido, una volta esaurito, risulti semplice ed economica, attingendo da un normale flacone di commercio, senza ricorrere a cartucce dedicate, o ad altri ricambi costosi.
Ancora un altro scopo dell’invenzione consiste nel realizzare un dispositivo scomponibile senza attrezzi, che possa essere periodicamente sanificato a sua volta con estrema facilità.
Un altro ulteriore scopo dell’invenzione si prefigge di ottenere un dispositivo che grazie alle sue originali caratteristiche costruttive sia producibile con costi molto contenuti e pertanto proponibile in commercio a prezzi sicuramente accessibili.
Questi ed altri scopi sono pienamente raggiunti mediante un dispositivo erogatore di liquidi da indossare al polso, con detti liquidi di tipo igienizzante, cosmetico e/o protettivo, destinati all’applicazione sull’epidermide.
Il suddetto dispositivo erogatore comprende:
− due parti realizzate in materiale deformabile elasticamente, rispettivamente prima e seconda, amovibilmente assemblabili mediante organi di aggancio, a definire un bracciale da polso avente misura regolabile;
− un serbatoio, realizzato in una cavità prevista all’interno di detta prima parte, con la stessa cavità interessata da un lato aperto e da un foro destinato a definire un ugello comunicante con l’esterno;
− una camera intermedia a volume variabile, realizzata in detta seconda parte e comunicante con il citato serbatoio attraverso detto lato aperto di quest’ultimo;
− una camera di erogazione a volume variabile, definita tra dette prima e seconda parte, comunicante con la suddetta camera intermedia nonché con il citato ugello;
− mezzi di dosaggio/erogazione, azionabili dall’esterno dapprima a pressione per determinare, nell’ordine, il prelievo di una quantità dosata di liquido dal citato serbatoio, confinandola in detta camera intermedia, ed il trasferimento della stessa quantità dosata di liquido a detta camera di erogazione, con i medesimi mezzi di dosaggio/erogazione previsti per essere successivamente rilasciati per determinare la fuoriuscita di detta quantità dosata di liquido dalla camera di erogazione attraverso detto ugello.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Le caratteristiche dell’invenzione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione di una preferita forma di realizzazione del dispositivo erogatore di liquidi da polso oggetto della presente invenzione, in accordo con quanto proposto nelle rivendicazioni e con l’ausilio delle allegate tavole di disegno, nelle quali:
- la Fig. 1 illustra in vista laterale sezionata le due parti, staccate, che costituiscono il dispositivo erogatore in oggetto;
- la Fig. 2 illustra le due parti di Fig. 1 mutuamente assemblate a definire un bracciale da polso;
- la Fig.3 illustra una vista assonometrica del bracciale da polso di Fig.2;
- le Figg. 4, 5, 6 e 7 illustrano, con rispettive viste simili alla Fig. 2, le fasi principali per ottenere l’erogazione di una quantità dosata di liquido dal dispositivo erogatore.
DESCRIZIONE DELLE FORME REALIZZATIVE PREFERITE
Nelle sopraelencate figure è stato indicato col riferimento 100 il dispositivo erogatore di liquidi da polso oggetto della presente invenzione, nel suo insieme.
A titolo di esempio non limitativo, i liquidi L considerati sono destinati all’applicazione sull’epidermide e possono essere di tipo igienizzanti, a base di ipoclorito di sodio, oppure cosmetico, quali profumi o simili, o ancora di tipo protettivo, quali filtri solari o repellenti per insetti.
Il dispositivo erogatore 100 è costituito da due parti realizzate in materiale deformabile elasticamente, rispettivamente prima 1 e seconda 2, amovibilmente assemblabili mediante organi di aggancio 3, a definire un bracciale da polso 4 avente misura regolabile.
Preferibilmente, anche se non esclusivamente, le citate prima e seconda parte 1, 2 sono realizzate in gomma siliconica, che conferisce caratteristiche di morbidezza al tatto, è antiscivolo ed anallergica.
Gli organi di aggancio 3 interposti tra dette prima e seconda parte 1, 2 sono ad esempio non limitativo del tipo a scatto, e prevedono protuberanze 3P realizzate nella seconda parte 2, e corrispondenti nicchie 3N, realizzate nella restante prima parte 1, destinate a ricevere e trattenere elasticamente le stesse protuberanze 3P (si vedano in particolare le Figg.1 e 2).
Per la chiusura del bracciale 4 alla corretta misura del polso, sono previsti noti mezzi di chiusura 40 simili a quelli utilizzati nei cinturini degli orologi, associati alle estremità libere di dette prima e seconda parte 1, 2 e comprendenti una serie di fori 41 disposti in linea in una delle due parti (la seconda 2 nella Fig. 3), tra i quali viene selezionato quello più idoneo per ricevere un piolo o un ardiglione di una fibbia (non illustrati in dettaglio) che realizzano la chiusura tra le stesse prima e seconda parte 1, 2; tra i citati mezzi di chiusura 40 può essere vantaggiosamente previsto un anello passante 42 (si veda ancora la Fig.3).
All’interno di detta prima parte 1 è realizzata una cavità 10 avente forma tubolare allungata con asse curvo, sviluppata a definire una porzione di detto bracciale 4 ed atta a definire un serbatoio S, e presenta un lato aperto situato in corrispondenza della sua testata 10T in cui si realizza l’accoppiamento tra dette prima e seconda parte 1, 2.
La cavità 10, in prossimità della citata testata 10T, è interessata da un foro 5 destinato a definire un ugello rivolto verso la parte esterna di detto bracciale 4 e comunicante con l’esterno.
Nella seconda parte 2 del dispositivo erogatore 1 è realizzata una camera intermedia a volume variabile 20, destinata a risultare sostanzialmente all’interno della cavità 10 della prima parte 1 in conseguenza del citato accoppiamento tra le stesse parti 1, 2, così da comunicare con il citato serbatoio S.
La camera intermedia 20 presenta forma di tasca, simile da una “U”, il cui fondo è atto a definire la testata chiusa 20T del medesimo serbatoio S; nello stesso fondo è presente un passaggio apribile a pressione, non illustrato in dettaglio, la cui funzione risulterà evidente in seguito.
Sempre in conseguenza del citato accoppiamento tra dette prima e seconda parte 1, 2, viene a definirsi una camera di erogazione a volume variabile 30, che si estende ad avvolgere esternamente una parte di detta camera intermedia 20, interponendosi tra quest’ultima e una porzione di parete 10P della suddetta cavità 10 della prima parte 1, compresa tra la sua testata 10T e la zona nella quale è realizzato detto ugello 5; la stessa porzione di parete 10P della cavità 10 costituisce una parete della camera d’erogazione 30, che risulta chiusa da un fondello 31, in unico corpo con la relativa seconda parte 2, in cui sono localizzate le protuberanze 3P dei citati organi di aggancio 3.
La camera di erogazione 30 viene resa comunicante con la suddetta camera intermedia 20 mediante il citato passaggio apribile a pressione presente in quest’ultima, secondo le modalità descritte nel seguito.
Il dispositivo 100 comprende mezzi di dosaggio/erogazione 6, nei quali è previsto un distributore a pulsante 60, realizzato in unico corpo con una parete della camera intermedia 20 e localizzato, in seguito all’assemblaggio tra dette prima e seconda parte 1, 2, sottostante detta porzione di parete 10P e l’ugello 5.
Il distributore a pulsante 60 presenta forma semi-ellittica, con la parte convessa rivolta verso l’ugello 5.
Si descrive ora il funzionamento del dispositivo erogatore 100.
Dopo aver assemblato le due parti 1, 2 mediante gli organi di aggancio 3, si provvede a riempire il serbatoio S con il desiderato liquido L, attraverso detto ugello 5, che in tale fase costituisce un condotto di immissione nel quale è possibile inserire una cannula associata ad un flacone, anche di commercio, contenente il tipo corrispondente di liquido L (cannula e flacone non illustrati).
In condizione di riposo, la camera intermedia 20 si dispone con le pareti della tasca alla massima distanza l’una dall’altra, a riscontrare le pareti della cavità 10, quindi nella configurazione di massimo volume e totalmente comunicante col serbatoio S; se quest’ultimo è completamente pieno, il liquido L invade anche detta camera intermedia 20 (Fig.2).
Allo stesso tempo, il distributore a pulsante 60 si trova a riscontrare la corrispondente porzione di parete 10P della cavità 10, così chiudendo anche l’ugello 5 (si veda ancora la Fig.2).
Per prima cosa è necessario disporre il dispositivo erogatore 100 con l’ugello 5 rivolto in basso (Fig.4), così che si garantisce l’afflusso di liquido L dal serbatoio S alla comunicante camera intermedia 20 anche nel caso il serbatoio S stesso non fosse completamente pieno.
Applicando una prima azione di pressione nella zona dell’ugello 5 (freccia F1 nella Fig. 5) si agisce sul distributore a pulsante 60, che spostandosi verso l’interno determina la chiusura della tasca della camera intermedia 20, nella quale viene pertanto confinata una quantità dosata di liquido L prelevata dal citato serbatoio S; quest’ultimo, in tale frangente, risulta quasi completamente separato dalla stessa camera intermedia 20 (Fig.5).
Continuando l’azione di pressione nella stessa zona (freccia F2), la parete della tasca col distributore a pulsante 60 viene schiacciata sino a sostanzialmente riscontrare la parete opposta, così che il volume della stessa camera intermedia 20 varia da un valore massimo, pressoché corrispondente a quello di detta quantità dosata di liquido L, ad uno minimo prossimo allo zero, chiudendo la comunicazione con detto serbatoio S e determinando il travaso della medesima quantità dosata di liquido L alla camera di erogazione 30 attraverso detto passaggio apribile a pressione (Fig.6).
Per effetto dello schiacciamento della camera intermedia 20, si determina un corrispondente aumento di volume della camera di erogazione 30 sino al suo valore massimo, che gli permette di contenere la detta quantità dosata di liquido L travasata dalla camera intermedia 20 (si veda ancora la Fig.6).
Rilasciando il distributore a pulsante 60, la relativa parete della tasca ritorna elasticamente a riscontrare la suddetta porzione di parete 10P della cavità 10, che ritorna anch’essa alla sua forma originale dopo essere stata deformata dalla pressione precedentemente esercitata.
Questi ritorni elastici producono la riduzione progressiva del volume della camera di erogazione 30 sino ad un valore minimo prossimo allo zero, favorendo l’afflusso verso l’ugello 5 del liquido da espellere, che fuoriesce nella detta quantità dosata (Fig. 7) per essere raccolto, ad esempio da una sottostante mano, e quindi utilizzato.
Il dispositivo erogatore 100 è vantaggiosamente dimensionato per consentire di immagazzinare una quantità di liquido L sufficiente per 5-6 erogazioni, che si considerano adeguate al bisogno giornaliero di un utente in condizioni normale.
È molto importante evidenziare come il dispositivo erogatore 100 proposto, grazie alle originali ancorché semplici soluzioni costruttive sopra descritte, permetta di ottenere un funzionamento inedito, in cui con l’azione di pressione si predispone la carica della quantità di liquido, mentre con il rilascio si consente la sua erogazione: questo risulta l’esatto opposto rispetto al funzionamento dei normali erogatori in commercio, in cui l’erogazione del liquido è conseguenza diretta di una pressione.
Vengono così evitate erogazioni di liquido non volute, a causa di piccole pressioni accidentali sul bracciale, essendo che solo al verificarsi di una pressione completa del distributore a pulsante si determina lo schiacciamento della camera intermedia ed il travaso della carica di liquido in essa contenuta verso la camera di erogazione.
Un altro aspetto vantaggioso del dispositivo erogatore risiede nel fatto che esso possiede dimensioni paragonabili a quelle di un comune orologio, con forme eleganti e quindi comodo da portare, senza che risulti d’impaccio nelle normali attività quotidiane.
A tutto ciò contribuisce fattivamente la scelta di realizzare l’intero dispositivo in gomma siliconica, morbida al tatto, antiscivolo e anallergica.
Come già precisato nella descrizione, il serbatoio del liquido è vantaggiosamente dimensionato per contenere una quantità di liquido sufficiente per un normale fabbisogno quotidiano; la ricarica del liquido, una volta esaurito, risulta semplice ed economica, attingendo da un normale flacone di commercio, senza ricorrere a cartucce dedicate, o ad altri ricambi costosi.
Il fatto di avere previsto il dispositivo erogatore formato di due parti, assemblabili e scomponibili senza attrezzi, facilita le periodiche operazioni di pulizia e sanificazione.
Dalla descrizione e dai disegni allegati risulta intuitivo comprendere che il dispositivo erogatore proposto con la presente invenzione è producibile con costi molto contenuti e pertanto proponibile in commercio a prezzi sicuramente accessibili, offrendo, come già detto, la possibilità di essere ricaricato con liquidi acquistabili in normali flaconi, bottiglie e simili.
Si intende comunque che quanto sopra descritto ha valore esemplificativo e non limitativo, pertanto eventuali varianti di dettaglio che si rendessero necessarie per ragioni tecniche e/o funzionali, si considerano sin da ora rientranti nel medesimo ambito protettivo definito dalle sottoriportate rivendicazioni.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo erogatore di liquidi da polso, detti liquidi (L) essendo di tipo igienizzante, cosmetico e/o protettivo, destinati all’applicazione sull’epidermide, con detto dispositivo erogatore (100) caratterizzato dal fatto di comprendere: − due parti realizzate in materiale deformabile elasticamente, rispettivamente prima (1) e seconda (2), amovibilmente assemblabili mediante organi di aggancio (3), a definire un bracciale da polso (4) avente misura regolabile; − un serbatoio (S), realizzato in una cavità (10) prevista all’interno di detta prima parte (1), con la stessa cavità (10) interessata da un lato aperto situato in corrispondenza di una sua testata (10T) e da un foro (5) destinato a definire un ugello comunicante con l’esterno; − una camera intermedia (20) a volume variabile, realizzata in detta seconda parte (2) e comunicante con il citato serbatoio (S) attraverso detto lato aperto della cavità (10); − una camera di erogazione (30) a volume variabile, definita tra dette prima e seconda parte (1, 2), comunicante con la suddetta camera intermedia (20) nonché con il citato ugello (5); − mezzi di dosaggio/erogazione (6), azionabili dall’esterno dapprima a pressione per determinare, nell’ordine, il prelievo di una quantità dosata di liquido (L) dal citato serbatoio (S), confinandola in detta camera intermedia (20), ed il trasferimento della stessa quantità dosata di liquido (L) a detta camera di erogazione (30), con i medesimi mezzi di dosaggio/erogazione (6) previsti per essere successivamente rilasciati per determinare la fuoriuscita di detta quantità dosata di liquido (L) dalla camera di erogazione (30) attraverso detto ugello (5).
  2. 2. Dispositivo erogatore secondo la riv. 1, caratterizzato dal fatto che detta cavità (10) presenta forma tubolare allungata con asse curvo, sviluppata a definire una porzione di detto bracciale (4), dal fatto che il suo citato lato aperto è situato in corrispondenza della testata (10T) in cui si realizza l’accoppiamento tra dette prima e seconda parte (1, 2), e dal fatto che detto ugello (5) è realizzato in prossimità di detto lato aperto, rivolto verso la parte esterna di detto bracciale (4).
  3. 3. Dispositivo erogatore secondo la riv. 1, caratterizzato dal fatto che detta camera intermedia (20) presenta forma di tasca che, in seguito all’accoppiamento tra dette prima e seconda parte (1, 2), risulta inserita in detto serbatoio (S) attraverso il suo citato lato aperto in corrispondenza della testata (10T), dal fatto che il fondo della stessa tasca è atto a definire la testata chiusa (20T) del medesimo serbatoio (S) e che nello stesso fondo è presente un passaggio apribile a pressione per la citata comunicazione con detta camera d’erogazione (30), e dal fatto che una delle pareti di detta camera intermedia (20) a forma di tasca è adatta ad essere schiacciata dai citati mezzi di dosaggio/erogazione (6), azionati a pressione, sino a sostanzialmente riscontrare la parete opposta, così che il volume della stessa camera intermedia (20) varia da un valore massimo, pressoché corrispondente a quello di detta quantità dosata di liquido (L), ad uno minimo prossimo allo zero, chiudendo la comunicazione con detto serbatoio (S) e determinando il citato travaso della medesima quantità dosata di liquido (L) alla camera di erogazione (30) attraverso detto passaggio.
  4. 4. Dispositivo erogatore secondo la riv. 1 o 3, caratterizzato dal fatto che detta camera di erogazione (30) si estende ad avvolgere esternamente una parte di detta camera intermedia (20) a forma di tasca, interponendosi tra quest’ultima e una porzione di parete (10P) della suddetta cavità (10) della prima parte (1), compresa tra la sua testata (10T) e la zona nella quale è realizzato detto ugello (5), dal fatto che la stessa porzione di parete (10P) della cavità (10) costituisce una parete della citata camera d’erogazione (30), e dal fatto che una delle pareti di detta camera intermedia (20) a forma di tasca, in conseguenza della citata pressione su detti mezzi di dosaggio/erogazione (6), si dispone scostata da detta porzione di parete (10P) della cavità (10), così definendo il volume massimo della citata camera d’erogazione (30), pressoché corrispondente a quello della quantità dosata di liquido (L) da ricevere, con la medesima parete della camera intermedia (20) a forma di tasca atta a ritornare elasticamente a riscontrare la suddetta porzione di parete (10P) della cavità (10), in assenza di detta pressione sui mezzi di dosaggio/erogazione (6), definendo un volume minimo, prossimo allo zero, della stessa camera d’erogazione (30), in tal modo provocando la fuoriuscita di detta quantità dosata di liquido (L) attraverso detto ugello (5).
  5. 5. Dispositivo erogatore secondo la riv. 1 o 3 o 4, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di dosaggio/erogazione (6) comprendono un distributore a pulsante (60), realizzato in unico corpo con la detta parete della camera intermedia (20) prevista per essere schiacciata, e localizzato, in seguito all’assemblaggio tra dette prima e seconda parte (1, 2), sottostante detta porzione di parete (10P) e detto ugello (5), con la parte del citato distributore a pulsante (60) rivolta verso il medesimo ugello (5) avente forma convessa, tale da favorire l’afflusso verso quest’ultimo del liquido (L) da espellere, in detta fase in cui detti mezzi di dosaggio/erogazione (6) vengono rilasciati.
  6. 6. Dispositivo erogatore secondo la riv. 1, caratterizzato dal fatto che detti organi di aggancio (3) interposti tra dette prima e seconda parte (1, 2) sono del tipo a scatto, e prevedono protuberanze (3P) realizzate in una delle due citate parti, e corrispondenti nicchie (3N), realizzate nella restante parte, destinate a ricevere e trattenere elasticamente le stesse protuberanze (3P).
  7. 7. Dispositivo erogatore secondo la riv. 1, caratterizzato dal fatto che detto ugello (5), realizzato nella citata prima parte (1), è previsto per costituire un condotto dal quale immettere nuovo liquido nel suddetto serbatoio (S), realizzato all’interno della stessa prima parte (1).
  8. 8. Dispositivo erogatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette prima e seconda parte (1, 2) sono realizzate interamente in gomma siliconica.
  9. 9. Dispositivo erogatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che in corrispondenza delle estremità libere di dette prima e seconda parte (1, 2) sono previsti mezzi di chiusura (40) a fibbia per il vincolo reciproco delle stesse parti (1, 2), a definire il citato bracciale (4) regolabile per la voluta dimensione del polso.
  10. 10. Dispositivo erogatore secondo la riv.9, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di chiusura (40) comprendono una serie di fori (41) disposti in linea in una delle due parti (1, 2), selezionabili singolarmente a turno per ricevere un piolo o un ardiglione di una fibbia, e un passante (42).
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