IT201900013149A1 - Gruppo dispenser per prodotti liquidi. - Google Patents

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IT201900013149A1 IT102019000013149A IT201900013149A IT201900013149A1 IT 201900013149 A1 IT201900013149 A1 IT 201900013149A1 IT 102019000013149 A IT102019000013149 A IT 102019000013149A IT 201900013149 A IT201900013149 A IT 201900013149A IT 201900013149 A1 IT201900013149 A1 IT 201900013149A1
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Umberto Maria Marinelli
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La Bottega Dellalbergo S P A
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Description

DESCRIZIONE
a corredo di una domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo:
“GRUPPO DISPENSER PER PRODOTTI LIQUIDI”
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un gruppo dispenser per l’erogazione di prodotti liquidi, quali ad esempio saponi, detergenti e simili.
Sono noti in commercio dispenser per l’erogazione di prodotti liquidi. Tali dispenser comprendono un flacone atto a contenere il prodotto liquido ed un erogatore collegato al flacone, per l’erogazione del prodotto liquido.
L’erogatore generalmente comprende un meccanismo a pompa collegato ad un ugello di erogazione. L’utilizzatore preme l’erogatore azionando il meccanismo a pompa che aspira il prodotto liquido dall’interno dell’erogatore e lo eroga attraverso l’ugello di erogazione.
Tali dispenser generalmente sono destinati ad essere utilizzati in un bagno per erogare prodotti per la pulizia del corpo. Pertanto tali dispenser generalmente sono posizionati su un lavandino o su una mensola per il supporto di prodotti per la pulizia del corpo. Appare evidente che tale collocazione dei dispenser comporta degli inconvenienti di ingombro e manipolazione da parte dell’utente che generalmente tende a far cadere o rovesciare il dispenser.
Per risolvere almeno in parte tale inconveniente, sono noti gruppi dispenser provvisti di un sistema di fissaggio in cui il flacone è fissato ad un supporto che viene fissato a parete. Tuttavia tali sistemi di fissaggio noti del dispenser risultano essere complessi, poco versatili, ingombranti, non affidabili ed anti-estetici in quanto rimane visibile il supporto di fissaggio. Inoltre, una volta fissato a parete il dispenser, risulta estremamente complesso o impossibile sostituire il flacone o asportare il flacone per un agevole inserimento del prodotto liquido.
Scopo della presente invenzione è di eliminare gli inconvenienti della tecnica nota, fornendo un gruppo dispenser per prodotti liquidi che sia pratico, versatile, affidabile, di semplice istallazione ed atto a consentire una rapida e semplice sostituzione del flacone.
Questi scopi sono raggiunti in accordo all’invenzione con le caratteristiche della rivendicazione indipendente 1.
Realizzazioni vantaggiose dell’invenzione appaiono dalle rivendicazioni dipendenti.
Il gruppo dispenser per prodotti liquidi secondo l’invenzione è definito nella rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche dell’invenzione appariranno più chiare dalla descrizione dettagliata che segue, riferita a sue forme di realizzazione puramente esemplificative e quindi non limitative, illustrate nei disegni annessi, in cui:
la Fig. 1 è una vista in prospettiva di un flacone con erogatore del gruppo dispenser secondo l’invenzione;
la Fig. 2 è una vista in prospettiva illustrante in esploso un sistema di fissaggio del gruppo dispenser secondo l’invenzione;
la Fig. 3 è una vista in prospettiva del sistema di fissaggio di Fig. 2 ruotato di 180°;
la Fig. 4 è una vista in sezione assiale, illustrante in esploso il gruppo dispenser secondo l’invenzione e una parte di una parete muraria in cui deve essere fissato il gruppo dispenser;
la Fig. 5 è una vista in prospettiva di una seconda forma di realizzazione di un flacone del gruppo dispenser;
la Fig. 6 è una vista in sezione assiale del flacone di Fig. 5;
la Fig. 7 è una vista in sezione trasversale del flacone presa lungo il piano di sezione trasversale VII-VII di Fig. 6; e
la Fig. 8 è una vista frontale ingrandita di un collo del flacone di Fig. 5.
Con l’ausilio delle figure viene descritto il gruppo dispenser secondo l’invenzione, indicato complessivamente con il numero di riferimento 100.
Con riferimento a Fig. 4, il gruppo dispenser (100) comprende:
- un flacone (1) destinato a contenere un prodotto liquido, - un erogatore (2) applicato sul flacone (1) per erogare il prodotto liquido, e
- un sistema di fissaggio (3) atto a fissare il flacone (1) ad una parete muraria (109).
Con riferimento anche a Fig. 1, il flacone (1) ha una sede incassata (10) che si estende longitudinalmente. La sede incassata (10) è aperta inferiormente ed è definita da un profilo ad “U” capovolta avente due nervature longitudinali (11) unite da una nervatura trasversale superiore (12).
Nella sede incassata (10) sono ricavati due fori ciechi (13) che si estendono radialmente verso l’interno del flacone (1).
I fori ciechi (13) sono disposti lungo un asse longitudinale passante per una linea di mezzeria della sede incassata (10).
L’erogatore (2) è applicato su un collo del flacone ed è di per sé noto, quindi non è mostrato in dettaglio. L’erogatore (2) comprende un ugello di erogazione (20) montato su un pistone (21) scorrevole in un cilindro (22) in cui è disposto un meccanismo a pompa collegato ad un tubo che pesca entro il flacone. Schiacciando il pistone (21) entro il cilindro (22) si aziona il meccanismo a pompa che aspira il prodotto illiquido entro il flacone e lo eroga attraverso l’ugello di erogazione (20).
Con riferimento alle Figg. 2, 3 e 4, il sistema di fissaggio (3) comprende:
- una prima piastra (4) destinata ad essere fissata alla parete muraria (109),
- una seconda piastra (5) destinata ad essere fissata al flacone (1) ed accoppiata alla prima piastra (4), e
- una chiave (7) atta a consentire un disaccoppiamento della prima piastra (4) dalla seconda piastra (5).
Il sistema di fissaggio (3) può comprendere anche un dispositivo di bloccaggio (6) applicato alla seconda piastra (5) per bloccarla saldamente al flacone (1).
La prima piastra (4) ha due fori passanti (40) attraversati da viti (8) che si avvitano in tasselli (80) disposti nella parete muraria (109).
La prima piastra (4) ha binari di guida (41) che sporgono anteriormente e longitudinalmente da bordi laterali della prima piastra. La prima piastra (4) ha una porzione centrale (46) sporgente posteriormente e disposta tra i binari di guida in modo da definire scanalature laterali di guida (47) tra la porzione centrale (46) e i binari di guida (41).
I binari di guida (41) della prima piastra sono a forma di “L” in sezione trasversale.
I binari di guida (41) della prima piastra si estendo da un’estremità superiore della prima piastra fino a circa metà altezza della prima piastra. I binari di guida (41) della prima piastra terminano in corrispondenza di una nervatura trasversale (42) disposta circa a metà altezza della prima piastra (4). La nervatura trasversale (42) sporge posteriormente dalla prima piastra.
Nervature longitudinali (43) si estendo al di sotto della nervatura trasversale (42). Ad esempio sono previste due nervature longitudinali (43) disposte parallele e distanziate tra loro in modo da definire una scanalatura longitudinale (44).
La seconda piastra (5) ha due perni di fissaggio (50) atti ad impegnarsi entro i fori ciechi (13) del flacone. La seconda piastra (5) è disposta nella sede incassata (10) del flacone e i perni di fissaggio (50) sporgono ortogonalmente ed anteriormente dalla seconda piastra (5) per impegnarsi entro i fori ciechi (13) del flacone.
Ciascun perno di fissaggio (50) della seconda piastra ha una forma cilindrica o troncoconica con un foro passante (51) e una pluralità di intagli (52) che definiscono una pluralità di alette flessibili (53). Ciascuna aletta flessibile (53) del perno di fissaggio ha un dente di ritegno (54) che sporge verso l’esterno. A titolo esemplificativo ciascun perno di fissaggio (50) ha quattro alette flessibili (53) disposte in posizioni diametralmente opposte.
Fessure longitudinali (55) sono ricavate nella seconda piastra (5) al di sotto del perno di fissaggio più inferiore.
Entro ciascuna fessura longitudinale (55) è disposta un’aletta longitudinale flessibile (56), disposta inclinata rispetto alla seconda piastra, in modo da sporgere posteriormente dalla seconda piastra. Le alette longitudinali flessibili (56) hanno un’estremità di battuta (57) che sporge posteriormente dalla seconda piastra per andare in battuta contro la nervatura trasversale (42) della prima piastra.
A titolo esemplificativo, la seconda piastra (5) comprende tre fessure (55) in cui sono disposte rispettive alette longitudinali flessibili (56).
Due binari di guida (58) sporgono posteriormente e longitudinalmente dalla seconda piastra, vicino a bordi laterali della seconda piastra, in modo da definire una sede longitudinale tra loro. I binari di guida (58) della seconda piastra sono a forma di “L” in sezione trasversale.
I binari di guida (58) della seconda piastra sono complementari ai binari di guida (41) della prima piastra. In questo modo i binari di guida (58) della seconda piastra si impegnano scorrevolmente con i binari di guida (41) della prima piastra e la seconda piastra (5) può scorrere longitudinalmente sulla prima piastra (4), evitando una rimozione della seconda piastra in una direzione obliqua o ortogonale alla parete muraria (109).
I binari di guida (58) della seconda piastra si estendo da un’estremità superiore della seconda piastra fino a circa metà altezza della seconda piastra. I binari di guida (58) della seconda piastra proseguono con nervature longitudinali (59) che si estendono fino ad un’estremità inferiore della seconda piastra.
Il dispositivo di bloccaggio (6) comprende una piastra (60) avente dimensioni tali da poter essere disposta nella sede della seconda piastra (5) tra i binari di guida (58) della seconda piastra. Il dispositivo di bloccaggio (6) comprende due perni (61) che sporgono anteriormente dalla piastra (60) per impegnarsi nei fori (51) dei perni di fissaggio (50) della seconda piastra in modo da divaricare le alette flessibili (52) dei perni di fissaggio della seconda piastra che fanno presa entro i fori ciechi (13) del flacone.
Il dispositivo di bloccaggio (6) quando è disposto tra la prima piastra (4) e la seconda piastra (5) assicura un’espansione dei perni di bloccaggio (50) della seconda piastra entro i fori ciechi (13) del flacone bloccando saldamente la seconda piastra al flacone.
La piastra (60) del dispositivo di bloccaggio ha un bordo inferiore (65) atto ad andare in battuta contro la nervatura trasversale (42) della prima piastra per evitare una traslazione dall’alto verso il basso della seconda piastra sulla prima piastra.
La chiave (7) ha un’estremità inferiore piegata ad “L” che definisce una maniglia (70) atta ad essere impugnata dall’utente.
La chiave (7) ha una forma a pettine con rebbi (71) che si estendono superiormente. Tra i rebbi (71) sono definite fessure longitudinali (72). In questo modo la chiave (7) può essere inserita dal basso tra la prima piastra (4) e la seconda piastra (5). Le nervature longitudinali (43) della prima piastra si dispongono nelle fessure (72) tra i rebbi (71) della chiave e la chiave può scorrere longitudinalmente guidata sulla prima piastra (4).
Si deve notare che i rebbi (71) della chiave sono in corrispondenza delle alette flessibili longitudinali (56) della seconda piastra. Pertanto, quando la chiave (7) scorre longitudinalmente verso l’alto, i rebbi (71) della chiave spingono le alette flessibili longitudinali (56) della seconda piastra che si flettono e rientrano entro le fessure (45) della seconda piastra.
In seguito viene descritto il montaggio del gruppo dispenser (100).
Vengono realizzati fori nella parete muraria (109) in cui sono inseriti i tasselli (80) che sono di tipo ad espansione.
La prima piastra (4) è fisata alla parte muraria (109) mediante le viti (8) che si avvitano nei tasselli (80) che si espandono e fanno presa sul foro della parete.
La seconda piastra (5) viene collegata al flacone (1), inserendo i perni di fissaggio (50) della seconda piastra entro i fori ciechi (13) del flacone.
La seconda piastra (5) viene bloccata al flacone disponendo i perni (61) del dispositivo di bloccaggio entro i fori (51) dei perni di fissaggio della seconda piastra.
L’operatore afferra il flacone (1) e lo muove in modo che la seconda piastra (5) viene fatta scorrere dall’alto verso il basso sulla prima piastra (4). Durante tale fase di montaggio, le alette elastiche longitudinali (56) della seconda piastra scorrono sulla nervatura trasversale (42) della prima piastra e si flettono elasticamente entro le fessure longitudinali (55) della seconda piastra, finché l’estremità di battuta (57) delle alette elastiche longitudinali (56) della seconda piastra supera la nervatura trasversale (42) della prima piastra.
Quando l’estremità di battuta (57) delle alette elastiche longitudinali (56) della seconda piastra supera la nervatura trasversale (42) della prima piastra, le alette elastiche longitudinali (56) scattano elasticamente verso l’esterno e l’estremità di battuta (57) delle alette elastiche longitudinali (56) della seconda piastra sporge rispetto alla seconda piastra. Come risultato, il flacone (1) non può più traslare verso l’alto, poiché le estremità di battuta (57) delle alette elastiche longitudinali (56) della seconda piastra vanno in battuta contro la nervatura trasversale (42) della prima piastra.
Inoltre il flacone (1) non può più traslare verso il basso, poiché il bordo inferiore (65) della piastra (60) del dispositivo di bloccaggio (6) va in battuta contro la nervatura trasversale (42) della prima piastra. Il flacone non può neanche essere estratto in una direzione ortogonale o obliqua alla parte muraria (109), poiché l’accoppiamento tra i binari di guida (41) della prima piastra e i binari di guida (58) della seconda piastra impedisse tale tipo di estrazione.
Quindi il flacone è saldamente fissato alla parete muraria (109). Bisogna considerare che il sistema di fissaggio (3) non è visibile, poiché disposto nella sede incassata (10) del flacone.
Per staccare il flacone (1) dalla parte muraria (109), l’operatore afferra la maniglia (70) della chiave ed inserisce dal basso verso l’alto la chiave (7) tra la prima piastra (4) e la seconda piastra (5). I rebbi (71) della chiave spingono le alette flessibili longitudinali (56) della seconda piastra che rientrano elasticamente entro le fessure (45) della seconda piastra. Quindi le estremità di battuta (57) delle alette elastiche longitudinali (56) della seconda piastra non sono più in battuta contro la nervatura trasversale (42) della prima piastra. Pertanto il falcone (1) può essere estratto verso l’alto, poiché la seconda piastra (5) è libera di scorrere verso l’alto sulla prima piastra (4).
Le Figg. da 1 a 8 illustrano una seconda forma di realizzazione del flacone (1). In questo caso il flacone (1) ha una striscia longitudinale (15) in materiale trasparente o translucido che consente di vedere il prodotto entro il flacone. In questo modo l’utilizzatore può controllare il livello del prodotto liquido e sostituire o riempire il flacone quando il prodotto liquido sta per finire.
Con riferimento a Fig. 8, il flacone ha un collo (16) provvisto di almeno un collare (17) che sporge verso l’esterno per l’accoppiamento dell’erogatore (2). Il collare (17) può avere una forma troncoconica con una superficie rastremata con diametro decrescete andato dall’alto verso il basso.
Alle presenti forme di realizzazione dell'invenzione, possono essere apportate variazioni e modifiche equivalenti, alla portata di un tecnico del ramo, che rientrano comunque entro l'ambito dell'invenzione espresso dalle rivendicazioni annesse.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Gruppo dispenser (100) comprendente: - un flacone (1) destinato a contenere un prodotto liquido, detto flacone (1) avendo una sede incassata (10), aperta inferiormente, che si estende longitudinalmente, - un erogatore (2) applicato sul flacone (1) per erogare il prodotto liquido, e - un sistema di fissaggio (3) atto a fissare il flacone (1) ad una parete muraria (109); in cui detto sistema di fissaggio (3) comprende: - una prima piastra (4) destinata ad essere fissata alla parete muraria (109), - una seconda piastra (5) destinata ad essere fissata al flacone (1) nella sede incassata (10) del flacone ed accoppiata alla prima piastra (4), e - una chiave (7) atta a consentire un disaccoppiamento della prima piastra (4) dalla seconda piastra (5).
  2. 2. Gruppo dispenser (100) secondo la rivendicazione 1, comprendente inoltre un dispositivo di bloccaggio (6) applicato alla seconda piastra (5) per bloccarla al flacone (1).
  3. 3. Gruppo dispenser (100) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto flacone comprende almeno un foro cieco (23) ricavato nella sede incassata (10) che si estende radialmente verso l’interno del flacone (1) e detta seconda piastra (5) comprende almeno un perno di fissaggio (50) atto ad impegnarsi entro il foro cieco (13) del flacone.
  4. 4. Gruppo dispenser (100) secondo la rivendicazione 3, in cui il perno di fissaggio (50) della seconda piastra ha una forma cilindrica o troncoconica con un foro passante (51) e una pluralità di intagli (52) che definiscono una pluralità di alette flessibili (53) aventi un dente di ritegno (54) che sporge verso l’esterno.
  5. 5. Gruppo dispenser (100) secondo la rivendicazione 4, in cui il dispositivo di bloccaggio (6) comprende una piastra (60) e almeno un perno (61) che sporge anteriormente dalla piastra (60) per impegnarsi nel foro (51) del perno di fissaggio (50) della seconda piastra in modo da divaricare le alette flessibili (52) del perno di fissaggio della seconda piastra che fanno presa entro il foro cieco (13) del flacone.
  6. 6. Gruppo dispenser (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la prima piastra (4) comprende binari di guida (41) che sporgono anteriormente e longitudinalmente da bordi laterali della prima piastra; e la seconda piastra (5) comprende binari di guida (58) che sporgono posteriormente e longitudinalmente dalla seconda piastra, vicino a bordi laterali della seconda piastra, e si impegnano scorrevolmente con binari di guida (41) della prima piastra; i binari di guida (58) della seconda piastra essendo complementari ai binari di guida (41) della prima piastra in modo che la seconda piastra (5) può scorrere longitudinalmente sulla prima piastra (4) evitando una rimozione della seconda piastra in una direzione ortogonale o obliqua alla parete muraria (109).
  7. 7. Gruppo dispenser (100) secondo la rivendicazione 6, in cui i binari di guida (41) della prima piastra e i binari di guida (58) della seconda hanno una forma di “L” in sezione trasversale.
  8. 8. Gruppo dispenser (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la prima piastra (4) comprende una nervatura trasversale (42) che sporge posteriormente dalla prima piastra; la seconda piastra (5) comprende almeno una fessura longitudinale (55) e un’aletta longitudinale flessibile (56) disposta entro la fessura longitudinale (55), inclinata rispetto alla seconda piastra, in modo da sporgere posteriormente dalla seconda piastra; detta aletta longitudinale flessibile (56) avendo un’estremità di battuta (57) che sporge posteriormente dalla seconda piastra per andare in battuta contro la nervatura trasversale (42) della prima piastra evitando una traslazione dal basso verso l’alto della seconda piastra (5) rispetto alla prima piastra, e detta chiave (7) comprende almeno un rebbio (71) che spinge detta aletta longitudinale flessibile (56) della seconda piastra entro detta fessura longitudinale (55) della seconda piastra in modo che l’estremità di battuta (57) dell’aletta longitudinale flessibile non sia in battuta contro detta nervatura trasversale (42) della prima piastra e la seconda piastra possa traslare dal basso verso l’alto sulla prima piastra.
  9. 9. Gruppo dispenser (100) secondo la rivendicazione 8, in cui detta prima piastra (4) comprende almeno due nervature longitudinali (43) che definiscono almeno una scanalatura (44) entro la quale viene guidato detto rebbio (71) della chiave.
  10. 10. Gruppo dispenser (100) secondo la rivendicazione 8 o 9, in cui detto dispositivo di bloccaggio (6) comprende una piastra (60) avente un bordo inferiore (65) atto ad andare in battuta contro detta nervatura trasversale (42) della prima piastra per evitare una traslazione dall’alto verso il basso della seconda piastra sulla prima piastra.
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