IT201900012138A1 - Metodo e sistema per ricercare perdite idriche sulla base di misure di radiazione cosmica secondaria - Google Patents

Metodo e sistema per ricercare perdite idriche sulla base di misure di radiazione cosmica secondaria Download PDF

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IT201900012138A1
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IT
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cosmic radiation
secondary cosmic
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water
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IT102019000012138A
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Inventor
Riccardo Marchetto
Giuseppe Michelini
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Neptune S R L
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    • G01M3/28Investigating fluid-tightness of structures by using fluid or vacuum by measuring rate of loss or gain of fluid, e.g. by pressure-responsive devices, by flow detectors for pipes, cables or tubes; for pipe joints or seals; for valves ; for welds
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Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo: “METODO E SISTEMA PER RICERCARE PERDITE IDRICHE SULLA BASE DI MISURE DI RADIAZIONE COSMICA SECONDARIA”
SETTORE TECNICO DELL’INVENZIONE
La presente invenzione concerne la ricerca di perdite di una rete idrica, ossia una generica rete di tubazioni per il trasporto e/o la distribuzione e/o il convogliamento di acqua. In particolare, la presente invenzione è relativa ad un metodo ed un sistema per ricercare perdite di una rete idrica sulla base di misure di radiazione cosmica secondaria.
STATO DELL’ARTE
Com’è noto, le perdite di una rete idrica, ad esempio un acquedotto, rappresentano un grave problema, sia in termini economici, poiché comportano un danno economico all’amministrazione/ente/società che gestisce la rete, sia dal punto di vista ambientale, poiché comportano lo spreco di una risorsa naturale preziosa.
Una perdita idrica può avere diverse cause, come ad esempio un foro in una tubazione, oppure una lesione di un premistoppa, oppure la rottura di un giunto di connessione tra tubazioni, ecc. La fuoriuscita a pressione dell’acqua produce un “suono”, o meglio una vibrazione meccanica, di frequenza compresa tra 300 e 3000 Hz, che si propaga a monte ed a valle con una velocità che dipende, tra le varie cose, dal materiale costituente il tubo, nonché dai relativi diametro e spessore.
Pertanto, molte delle metodologie note per la ricerca di perdite idriche sono basate sull’uso di strumenti che consentono di individuare il suddetto suono, come i geofoni o i cosiddetti correlatori (ossia apparecchiature elettroacustiche che rappresentano un’evoluzione dei geofoni e che permettono di localizzare con maggiore precisione una perdita idrica).
Peraltro, esistono anche metodologie basate sull’uso di gas traccianti, ad esempio un gas inerte formato da una miscela di idrogeno (5%) ed azoto (95%) che viene rilevata da un apposito strumento nel punto di uscita dell’acqua.
Inoltre, per la ricerca di perdite idriche talvolta vengono utilizzati anche i cosiddetti “step test”, ossia particolari test (generalmente eseguiti di notte) che prevedono una ricerca selettiva di perdite su singoli settori della rete idrica (tramite l’opportuna chiusura di specifiche valvole).
Tutte le suddette metodologie implicano tempi di ricerca molto lunghi, risultano invasive per l’utente finale e soprattutto non forniscono risultati ottimali, poiché non permettono di abbattere drasticamente la presenza di perdite.
Inoltre, le suddette metodologie implicano anche costi di ricerca piuttosto elevati. Ad esempio, ipotizzando di effettuare una ricerca di perdite idriche su un’area di 100 km<2 >in cui è presente una rete idrica formata da 500 km di tubazioni, le suddette metodologie di ricerca, che sono generalmente caratterizzate da un costo medio di ricerca di 150 euro per km, implicherebbero un costo complessivo di ricerca di circa 75.000 euro.
Negli ultimi anni si è avuto un generale miglioramento delle prestazioni (in particolare, è stato possibile ridurre i tempi ed i costi di ricerca di perdite idriche) grazie all’utilizzo di tecniche basate sull’elaborazione e l’analisi di immagini generate da sistemi di telerilevamento (tipicamente immagini satellitari) per il rilevamento dell’umidità del terreno.
Ad esempio, il brevetto italiano N. 102015000039946 della Richiedente descrive un metodo ed un sistema per la ricerca di perdite idriche del suddetto tipo.
In particolare, il metodo secondo 102015000039946 comprende:
a) ottenere dati di georeferenziazione di una rete idrica (ad esempio, una o più mappe georeferenziate della rete idrica);
b) acquisire, sulla base dei dati di georeferenziazione della rete idrica, immagini (ad esempio, immagini di tipo radar ad apertura sintetica, immagini telerilevate tramite sensori ottici e/o operanti nello spettro dell’infrarosso termico, immagini multispettrali e/o iperspettrali) generate da sistemi di telerilevamento (ad esempio, tramite piattaforme satellitari e/o aeree), in cui le immagini acquisite rappresentano una regione della superficie terrestre in cui si estende detta rete idrica;
c) eseguire un’elaborazione delle immagini acquisite e dei dati di georeferenziazione della rete idrica e generare, sulla base dell’elaborazione eseguita, una mappa digitale georeferenziata che mostra detta rete idrica ed un contenuto di umidità del terreno nella regione in cui si estende detta rete idrica; e
d) rilevare e localizzare una o più perdite della rete idrica sulla base della mappa digitale georeferenziata generata.
Inoltre, la fase b) del metodo secondo 102015000039946 include acquisire, da almeno una banca dati che memorizza immagini della superficie terrestre generate da sistemi di telerilevamento, solamente immagini che rappresentano una regione della superficie terrestre in cui si estende la rete idrica e che sono state telerilevate con condizioni meteorologiche che soddisfano predefiniti requisiti meteorologici.
Più nello specifico, detta fase b) include:
• selezionare, tra le immagini memorizzate su detta banca dati che memorizza immagini della superficie terrestre generate da sistemi di telerilevamento, solamente le immagini che rappresentano una regione della superficie terrestre in cui si estende la rete idrica e che sono state telerilevate con condizioni meteorologiche che soddisfano detti predefiniti requisiti meteorologici, scartando
- tutte le immagini che non rappresentano una regione della superficie terrestre in cui si estende la rete idrica e
- tutte le immagini che rappresentano una regione della superficie terrestre in cui si estende la rete idrica e che sono state telerilevate con condizioni meteorologiche che non soddisfano detti predefiniti requisiti meteorologici; ed
• acquisire, da detta banca dati che memorizza immagini della superficie terrestre generate da sistemi di telerilevamento, solamente le immagini selezionate.
Andando ancora più nel dettaglio, detta fase b) include: • ricercare, su detta banca dati che memorizza immagini della superficie terrestre generate da sistemi di telerilevamento, immagini di una regione della superficie terrestre in cui si estende la rete idrica; e,
• per ogni immagine trovata,
- controllare, sulla base di dati recuperati da una o più banche dati meteorologiche, condizioni meteorologiche della regione in cui si estende la rete idrica alla data del telerilevamento di detta immagine ed
- acquisire detta immagine solo se le condizioni meteorologiche soddisfano detti predefiniti requisiti meteorologici.
Convenientemente, secondo 102015000039946 risulta che: • le perdite della rete idrica sono rilevate e localizzate eseguendo un’analisi del contenuto di umidità del terreno mostrato nella mappa digitale georeferenziata in corrispondenza di, o vicino a, detta rete idrica; e
• detti predefiniti requisiti meteorologici sono indicativi di predefinite condizioni meteorologiche idonee per eseguire detta analisi del contenuto di umidità del terreno.
Come spiegato in precedenza, l’utilizzo delle tecniche basate sull’elaborazione e l’analisi di immagini generate da sistemi di telerilevamento ha permesso di ridurre drasticamente i tempi ed i costi di ricerca di perdite idriche rispetto alle metodologie tradizionali. Infatti, le tecniche basate sull’elaborazione e l’analisi di immagini generate da sistemi di telerilevamento consentono di monitorare da remoto una rete idrica in tempi molto ridotti rispetto a quelli necessari per la ricerca sul campo effettuata da operatori lungo l’intera estensione della rete idrica. Inoltre, con tali tecniche, l’impiego di operatori è limitato solamente all’ultima fase di individuazione e riparazione delle perdite in corrispondenza delle posizioni geografiche identificate tramite l’elaborazione e l’analisi delle immagini telerilevate.
In ogni caso, nonostante tale miglioramento delle prestazioni, oggigiorno è comunque ancora fortemente sentita la necessità di nuove tecnologie che consentano di ridurre ulteriormente i tempi ed i costi di ricerca delle perdite di una rete idrica.
OGGETTO E RIASSUNTO DELL’INVENZIONE
Alla luce di quanto spiegato in precedenza, scopo della presente invenzione è, quindi, quello di fornire una soluzione tecnica che consenta di ridurre ulteriormente i tempi ed i costi di ricerca di perdite idriche, aumentare l’affidabilità e la precisione della ricerca ed abbattere drasticamente la presenza di perdite in una rete idrica.
Peraltro, un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di fornire una soluzione tecnica che possa essere sfruttata in modo sinergico con le metodologie/tecniche di ricerca di perdite idriche attualmente note.
Questi ed altri scopi sono raggiunti dalla presente invenzione in quanto essa è relativa ad un metodo ed un sistema per ricercare perdite di una rete idrica, secondo quanto definito nelle rivendicazioni allegate.
In particolare, la presente invenzione concerne un metodo per ricercare perdite di una rete idrica, detto metodo comprendendo:
• acquisire dati di georeferenziazione di una rete idrica e dati indicativi di misure georeferenziate di radiazione cosmica secondaria eseguite in una regione della superficie terrestre in cui si estende detta rete idrica;
• eseguire un’elaborazione dei dati acquisiti e generare, sulla base dell’elaborazione eseguita, una mappa digitale georeferenziata che rappresenta la rete idrica ed un contenuto di umidità del terreno nella regione in cui si estende detta rete idrica; e
• rilevare e localizzare una o più perdite della rete idrica sulla base della mappa digitale georeferenziata generata.
Preferibilmente, eseguire un’elaborazione dei dati acquisiti include stimare il contenuto di umidità del terreno nella regione in cui si estende la rete idrica sulla base dei dati indicativi delle misure georeferenziate di radiazione cosmica secondaria eseguite in detta regione, utilizzando fattori di correzione delle misure che tengono conto di:
• effetti di sensibilità radiale e di anisotropia delle misure georeferenziate di radiazione cosmica secondaria eseguite;
• valori di umidità dell’aria, pressione atmosferica ed intensità della radiazione cosmica secondaria incidente rilevati contestualmente all’esecuzione di dette misure nella regione in cui si estende la rete idrica o in posizioni della superficie terreste in cui sono eseguire dette misure;
• effetti legati alla presenza di vegetazione e/o di umidità artificiale o naturale (ad esempio, piscine, fossati, canali di irrigazione, ecc.).
Convenientemente, il metodo comprende anche:
• eseguire misure di radiazione cosmica secondaria in diverse posizioni sulla superficie terrestre;
• georeferenziare le misure di radiazione cosmica secondaria eseguite; e
• creare un database contenente dati indicativi delle misure di radiazione cosmica secondaria eseguite e georeferenziate.
In tal caso, acquisire dati indicativi di misure georeferenziate di radiazione cosmica secondaria eseguite in una regione della superficie terrestre in cui si estende la rete idrica include convenientemente:
• ricercare su detto database e selezionare, sulla base dei dati di georeferenziazione della rete idrica, dati indicativi di misure di radiazione cosmica secondaria eseguite in detta regione della superficie terrestre in cui si estende detta rete idrica; ed
• acquisire i dati selezionati.
Preferibilmente, ricercare su detto database e selezionare, sulla base dei dati di georeferenziazione della rete idrica, dati indicativi di misure di radiazione cosmica secondaria eseguite nella regione della superficie terrestre in cui si estende la rete idrica include:
• per ogni misura di radiazione cosmica secondaria eseguita in detta regione,
- controllare condizioni meteorologiche e/o ambientali in, e/o condizioni di radiazione cosmica secondaria incidente su, detta regione contestualmente all’esecuzione di detta misura e,
- se le condizioni meteorologiche e/o ambientali e/o di radiazione cosmica secondaria incidente soddisfano predefiniti requisiti, selezionare i dati indicativi di detta misura.
Convenientemente, le misure di radiazione cosmica secondaria sono eseguite per mezzo di dispositivi di misura che sono installati:
• in modo fisso in rispettive posizioni sulla superficie terrestre; e/o
• a bordo di veicoli e/o velivoli che si muovono / volano sulla superficie terrestre.
In particolare, ogni dispositivo di misura comprende convenientemente un rispettivo dispositivo di localizzazione satellitare per determinare, per ogni misura di radiazione cosmica secondaria eseguita da detto dispositivo di misura, una corrispondente posizione in cui viene eseguita detta misura.
Inoltre, convenientemente, georeferenziare le misure di radiazione cosmica secondaria eseguite include associare, tramite ogni dispositivo di misura, le misure di radiazione cosmica secondaria eseguite da detto dispositivo di misura alle corrispondenti posizioni determinate dal rispettivo dispositivo di localizzazione satellitare.
Più convenientemente, georeferenziare le misure di radiazione cosmica secondaria eseguite include associare, tramite ogni dispositivo di misura, ogni misura di radiazione cosmica secondaria eseguita da detto dispositivo di misura:
• alla corrispondente posizione determinata dal rispettivo dispositivo di localizzazione satellitare; e • ad una data ed un orario in cui detta misura è stata eseguita.
Preferibilmente, ogni dispositivo di misura:
• comprende anche un rispettivo sensore di pressione atmosferica ed un rispettivo sensore di umidità dell’aria per rilevare, per ogni misura di radiazione cosmica secondaria eseguita da detto dispositivo di misura, corrispondenti valori di pressione atmosferica e di umidità dell’aria; ed
• è configurato per associare ogni misura di radiazione cosmica secondaria eseguita da detto dispositivo di misura anche ai corrispondenti valori di pressione atmosferica e di umidità dell’aria rilevati dai rispettivi sensori di pressione atmosferica e di umidità dell’aria.
Convenientemente, le misure di radiazione cosmica secondaria sono misure di particelle atomiche e/o subatomiche di raggi cosmici secondari, preferibilmente misure di conta di neutroni e/o muoni di raggi cosmici secondari.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Per una migliore comprensione della presente invenzione, alcune forme preferite di realizzazione, fornite a puro titolo di esempio esplicativo e non limitativo, verranno ora illustrate con riferimento ai disegni allegati (non in scala), in cui:
• la Figura 1 illustra schematicamente un esempio di architettura di alto livello di un dispositivo di misura secondo una forma preferita di realizzazione della presente invenzione;
• la Figura 2 illustra schematicamente un metodo di ricerca di perdite di una rete idrica secondo una forma preferita di realizzazione della presente invenzione;
• la Figura 3 illustra schematicamente un esempio di principio di funzionamento utilizzabile per stimare il contenuto di umidità del terreno sulla base di misure di radiazione cosmica secondaria;
• la Figura 4 mostra un esempio di mappa digitale georeferenziata generata tramite l’implementazione del metodo di Figura 2; e
• la Figura 5 illustra schematicamente un sistema di ricerca di perdite di una rete idrica secondo una forma preferita di realizzazione della presente invenzione.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DI FORME PREFERITE DI REALIZZAZIONE DELL’INVENZIONE
La seguente descrizione viene fornita per permettere ad un tecnico del settore di realizzare ed usare l’invenzione. Varie modifiche alle forme di realizzazione presentate saranno immediatamente evidenti a persone esperte ed i generici principi qui divulgati potrebbero essere applicati ad altre forme realizzative ed applicazioni senza, però, per questo uscire dall’ambito di tutela della presente invenzione come definito nelle rivendicazioni allegate.
La presente invenzione nasce dall’idea innovativa della Richiedente di sfruttare misure di radiazione cosmica secondaria per ricercare e rilevare perdite di una rete idrica.
Com’è noto, i raggi cosmici sono particelle energetiche provenienti dallo spazio esterno, alle quali è esposta la Terra e qualunque altro corpo celeste. La loro origine è molto varia: il Sole, le altre stelle, fenomeni energetici come novae e supernovae, fino ad oggetti remoti come i quasar.
La maggior parte dei raggi cosmici che arrivano sulla superficie terrestre è un prodotto secondario di sciami formati nell'atmosfera da raggi cosmici primari, con interazioni che tipicamente producono una cascata di particelle secondarie a partire da una singola particella energetica di radiazione cosmica primaria (che può includere protoni, nuclei di elio, elettroni, fotoni, neutrini, positroni e antipositroni).
In particolare, una volta giunte nell’atmosfera terrestre, le particelle della radiazione cosmica primaria interagiscono con i nuclei delle molecole dell’atmosfera formando così, in un processo a cascata, nuove particelle atomiche e subatomiche (ad esempio elettroni, positroni, neutrini, pioni, muoni e neutroni) dirette verso terra, che prendono il nome di raggi cosmici secondari (o radiazione cosmica secondaria).
Le particelle della radiazione cosmica secondaria sono distribuite in un dato spettro energetico e, una volta giunte a terra, interagiscono in modo diverso con i vari elementi presenti nel terreno. In particolare, una parte di tali particelle energetiche (ad esempio i neutroni) risulta più o meno sensibile, a seconda della rispettiva banda energetica, alla presenza nel/sul terreno di acqua (infatti, le interazioni tra l’acqua e le particelle della radiazione cosmica secondaria che verranno discusse nel seguito avvengono sia quando l’acqua si trova sulla superficie del terreno, sia quando è al di sotto di essa - del resto, una perdita d’acqua da una condotta idrica interrata potrebbe anche affiorare in superficie).
Nello specifico, l’acqua presente sul/nel terreno produce un effetto moderante ed assorbente sui neutroni (come del resto è ben risaputo anche nel campo dell’ingegneria nucleare, le cui tecnologie e conoscenze sui neutroni sono ormai consolidate da anni).
Pertanto, sulla base di misure di radiazione cosmica secondaria (convenientemente, misure di neutroni di raggi cosmici secondari) eseguite in diverse posizioni sulla superficie terrestre è possibile determinare (ossia stimare) il contenuto di acqua nel/sul terreno e rilevare, quindi, la presenza di eventuali perdite idriche.
Infatti, avendo a disposizione dati di georeferenziazione di una rete idrica (ad esempio, una o più mappe georeferenziate della rete idrica), è possibile:
• generare, sulla base di detti dati di georeferenziazione della rete idrica e di dati indicativi di misure georeferenziate di radiazione cosmica secondaria eseguite in una regione della superficie terrestre in cui si estende detta rete idrica, una mappa digitale georeferenziata che mostra detta rete idrica ed un contenuto di acqua (o, equivalentemente, di umidità) del terreno nella regione in cui si estende detta rete idrica; e, quindi, • individuare (ossia rilevare) e localizzare eventuali perdite della rete idrica sulla base della mappa digitale georeferenziata (convenientemente, sulla base di un’analisi del contenuto di acqua/umidità del terreno mostrato nella mappa digitale georeferenziata in corrispondenza di, o vicino a, detta rete idrica).
Convenientemente, le misure di radiazione cosmica secondaria sono eseguite in prossimità del suolo per aumentare la precisione di misura (ad esempio, le misure possono essere convenientemente eseguite per mezzo di dispositivi di misura fissi e/o installati su veicoli che si muovono nella regione in cui si estende la rete idrica). A tal riguardo è bene notare che, all’aumentare dell’altezza dal suolo a cui vengono eseguite le misure, diminuisce la precisione di rilevamento del contenuto d’acqua nel/sul terreno, ovvero l’affidabilità e la precisione di rilevamento di perdite idriche. In ogni caso, è importante notare anche che, con l’inevitabile progresso delle tecnologie di misura che si avrà nel prossimo futuro, l’altezza dal suolo a cui poter effettuare le misure di radiazione cosmica secondaria potrebbe anche aumentare garantendo, comunque, un elevato livello di affidabilità e precisione di rilevamento delle perdite idriche (ad esempio, in futuro potrebbe essere possibile eseguire le misure anche per mezzo di droni in volo a bassa quota sulla regione in cui si estende la rete idrica).
Andando più nel dettaglio, oggigiorno sono già note tecniche di rilevamento di neutroni di raggi cosmici secondari per monitorare il contenuto di acqua nel terreno e sono già disponibili i relativi dispositivi/sistemi di misura. Tale tecnologia è nota con il nome inglese “Cosmic Ray Neutron Sensing” o “Cosmic Ray Neutron Sensor” (CRNS).
A tal riguardo si può far, ad esempio, riferimento all’articolo di M. O. Köhli et al., intitolato “Footprint Characteristics Revised for Field-Scale Soil Moisture Monitoring with Cosmic-Ray Neutrons”, Water Resources Research, 51, giugno 2015, doi: 10.1002/2015WR017169.
A differenza dei sistemi in cui i neutroni sono generati attivamente da sorgenti radioattive per cui occorre tener conto di diversi problemi (e.g., radioattività elevata, distruzione del terreno, invasività, raggio d’azione limitato), la radiazione cosmica secondaria (e quindi anche le sue particelle, tra cui i neutroni) è, per natura, sempre presente sulla superficie terrestre.
Come spiegato in precedenza, una volta raggiunta l’atmosfera terrestre, i raggi cosmici primari generano neutroni ad alta energia che si propagano verso terra venendo moderati dall’aria. L’idrogeno (e quindi l’acqua) contenuta nel terreno ha un effetto moderante maggiore dell’aria. Questi processi portano ad una densità neutronica nell’aria che rappresenta una media dell’abbondanza di idrogeno (e quindi di acqua) nel terreno, nell’aria e nella vegetazione e che può essere localmente campionata per mezzo di sensori sensibili ai neutroni.
In particolare, la presenza di acqua (e quindi di idrogeno) nel/sul terreno riduce in modo prevedibile la quantità di neutroni misurabili nell’unità di tempo. Pertanto, la quantità di acqua nel/sul terreno può essere valutata monitorando la quantità di neutroni nell’aria.
Per quanto riguarda lo spettro energetico dei neutroni dei raggi cosmici secondari, è bene notare che:
• i neutroni ad alta energia (indicativamente, oltre 1 MeV) sono relativamente insensibili all’acqua;
• ad energie più basse (indicativamente, tra 1eV e 1 MeV), l’idrogeno (e quindi l’acqua) può effettivamente moderare i neutroni;
• i neutroni termici (indicativamente, con energia inferiore ad 1 eV) sono lenti e sensibili anche ad altri elementi/composti chimici / materiali.
A tal riguardo, vale la pena richiamare l’attenzione sul fatto che i suddetti estremi delle varie bande energetiche sono puramente indicativi. Infatti, è possibile che, con i futuri progressi tecnologici (e/o con nuove scoperte scientifiche), gli intervalli di valori delle varie bande energetiche possano anche variare e/o le misure possano essere focalizzate su uno o più specifici sotto-intervalli di una o più specifiche bande energetiche.
Pertanto, al fine di determinare la quantità di acqua, ossia di umidità, presente sul/nel terreno in una data regione della superficie terrestre in cui è presente anche una rete idrica, è possibile utilizzare uno o più dispositivi di misura che sono:
• installati
- in modo fisso in rispettive posizioni in detta regione della superficie terrestre e/o
- a bordo di veicoli che si muovono in detta regione (ad esempio, veicoli dedicati, specificatamente ed esclusivamente, a questo servizio di misura, oppure veicoli dedicati ad altri servizi (e.g. raccolta rifiuti, trasporto pubblico, soccorso stradale, ecc.) vantaggiosamente sfruttati anche per questo servizio di misura) o di velivoli (e.g., droni) che volano (ad esempio a bassa quota) su detta regione; • configurati per eseguire misure di radiazione cosmica secondaria – convenientemente, misure di neutroni di raggi cosmici secondari (ad esempio per mezzo di uno o più sensori di tipo CRNS) e/o di altre particelle atomiche e/o subatomiche di raggi cosmici secondari (e.g., muoni) - più convenientemente, per misurare quantità di neutroni nel dominio delle energie intermedie, ossia con energia compresa approssimativamente tra 1 eV ed 1 MeV; e
• configurati per memorizzare dati indicativi delle misure eseguite (in particolare, indicativi dei risultati di dette misure).
Preferibilmente, i dispositivi di misura comprendono anche:
• un dispositivo di localizzazione satellitare di tipo GNSS (ad esempio di tipo GPS, Galileo, GLONASS, ecc.) per determinare la posizione (nel caso di dispositivo di misura fisso) o le posizioni (nel caso di dispositivo di misura installato su un veicolo) – e, convenientemente, anche il tempo (ossia la data e l’ora) - in cui vengono eseguite le misure di radiazione cosmica secondaria;
• un’unità elettronica di controllo programmata per georeferenziare le misure di radiazione cosmica secondaria eseguite, sulla base dei dati forniti dal dispositivo di localizzazione satellitare e per memorizzare (ad esempio, su una memoria dati appositamente prevista nel dispositivo di misura) dati indicativi delle misure di radiazione cosmica secondaria eseguite georeferenziate; e,
• convenientemente, anche un dispositivo di radiocomunicazione (ad esempio, basato su tecnologia GSM/GPRS/UMTS/LTE/5G o wifi) per la trasmissione dei dati indicativi delle misure eseguite (ad esempio, ad un sistema centrale di elaborazione) e/o per il controllo da remoto delle misure effettuate e/o, più in generale, per il controllo da remoto del dispositivo di misura.
Come verrà spiegato nel seguito, potrebbe essere conveniente dotare i dispositivi di misura anche di sensori di pressione atmosferica e di umidità dell’aria per associare alle misure georeferenziate anche corrispondenti dati di pressione atmosferica e di umidità dell’aria.
A tal riguardo, in Figura 1 è illustrato schematicamente un esempio di architettura di alto livello di un dispositivo di misura (indicato nel complesso con 1) secondo una forma preferita (ma assolutamente non limitativa, né vincolante) di realizzazione della presente invenzione.
In particolare, come mostrato in Figura 1, il dispositivo di misura 1 comprende un sensore CRNS 11, un dispositivo di localizzazione satellitare 12, un’unità elettronica di controllo 13, una memoria dati 14, un sensore di pressione atmosferica 15 ed un sensore di umidità dell’aria 16. Tali componenti del dispositivo di misura 1 sono, ovviamente, configurati per funzionare come spiegato in precedenza.
Convenientemente, il sensore CRNS 11 è configurato per: • eseguire le misure di neutroni in un predefinito intervallo di energia; e
• garantire un’efficienza di rilevamento sostanzialmente costante in detto predefinito intervallo di energie, il che rende non necessari fattori di correzione del segnale pesati sui diversi livelli di energia (sensori moderati a <3>He si è visto che garantiscono tale requisito).
Inoltre, il dispositivo di misura 1 può conveniente comprendere anche un sensore di temperatura dell’aria (non illustrato in Figura 1) al fine di acquisire anche dati di temperatura corrispondenti alle misure eseguite dal sensore CRNS 11.
Vale la pena notare che il dispositivo di localizzazione satellitare può anche non essere previsto per i dispositivi di misura fissi, per i quali può essere sufficiente determinare la posizione del dispositivo di misura al momento dell’installazione.
Grazie all’uso di detti dispositivi di misura è possibile creare uno o più database contenenti dati indicativi delle misure georeferenziate di radiazione cosmica secondaria eseguite da tutti i dispositivi di misura impiegati. Convenientemente, il/i database può/possono comprendere anche dati indicativi della data e dell’ora di ogni misura eseguita e, ancora più convenientemente, anche i corrispondenti dati di pressione atmosferica e di umidità dell’aria.
Per una migliore comprensione della presente invenzione, in Figura 2 è illustrato schematicamente un metodo di ricerca di perdite di una rete idrica (indicato nel suo complesso con 2) secondo una forma preferita di realizzazione della presente invenzione.
In particolare, come mostrato in Figura 2, il metodo 2 include:
• acquisire dati di georeferenziazione di una rete idrica e dati indicativi di misure georeferenziate di radiazione cosmica secondaria eseguite in una regione della superficie terrestre in cui si estende detta rete idrica (blocco 21);
• eseguire un’elaborazione dei dati acquisiti e generare, sulla base dell’elaborazione eseguita, una mappa digitale georeferenziata che rappresenta la rete idrica ed il contenuto di umidità del terreno nella regione in cui si estende detta rete idrica (blocco 22); e
• rilevare e localizzare una o più perdite della rete idrica sulla base della mappa digitale georeferenziata generata (blocco 23).
Convenientemente, la fase di rilevamento e localizzazione delle perdite della rete idrica (blocco 23) è basata su un’analisi della mappa digitale georeferenziata, laddove tale analisi è volta ad individuare le zone in cui passa la rete idrica (o che sono immediatamente adiacenti alle tubazioni della rete idrica) ed in cui il contenuto di umidità del terreno è elevato (ad esempio, è maggiore di una predefinita soglia indicativa di, o calcolata sulla base di, un valore medio di umidità del terreno circostante e/o una media dei valori di umidità del terreno calcolati in passato per la stessa posizione).
Convenientemente, l’elaborazione dei dati (blocco 22) include stimare il contenuto di umidità del terreno (ovvero la quantità di acqua presente nel terreno) nella regione in cui si estende la rete idrica sulla base dei dati indicativi delle misure georeferenziate di radiazione cosmica secondaria eseguite in detta regione, utilizzando dei fattori di correzione delle misure che tengono convenientemente conto delle seguenti variabili:
• sensibilità radiale - la maggior parte dei neutroni misurati riproduce tanto più fedelmente il terreno quanto minore è la distanza dal dispositivo di misura;
• anisotropia - presenza di strade piuttosto che di tipi di terreno diversi, ecc.;
• umidità dell’aria - l’aria, per via del suo contenuto di acqua, influenza la presenza di neutroni rilevabili;
• presenza di vegetazione - a seconda dell’altezza della vegetazione varia la conta di neutroni (all’aumentare dell’altezza, la conta diminuisce);
• pressione atmosferica - a seconda della pressione atmosferica varia la conta di neutroni (se la pressione diminuisce, la conta aumenta; infatti, in presenza di pressione più bassa, la minore densità dell’aria consente ai neutroni di coprire maggiori distanze tra le collisioni);
• intensità della radiazione cosmica secondaria incidente - un approccio generalmente accettato assume la similarità tra la componente ad alta energia incidente e le dinamiche dei neutroni incidenti.
Peraltro, la distanza massima alla quale si origina una certa percentuale dei neutroni rilevati è funzione, oltre che del contenuto di acqua nel terreno (da cui la possibilità di risalire alle perdite d’acqua delle condotte idriche), anche dell’umidità dell’aria (in presenza di aria secca, la distanza massima aumenta).
Inoltre, la profondità nel terreno raggiunta da una certa percentuale dei neutroni rilevati è funzione del contenuto di acqua nel terreno stesso.
In passato, si è giunti a queste conclusioni sulla base di studi svolti con metodi numerici, integrando la funzione che descrive il numero di neutroni rilevati provenienti da una zona collocata a una predefinita distanza dalla sonda e studiandone il comportamento al variare dei diversi parametri. Gli effetti che i diversi parametri ambientali hanno sul tasso di neutroni rilevato sono convenientemente implementabili nell’algoritmo software di elaborazione dei dati (blocco 22), rendendo in tal modo tale algoritmo estremamente potente dal punto di vista della precisione e delle indicazioni a cui porta in termini di presenza di acqua nei dintorni dei dispositivi di misura.
In particolare, al fine di determinare il contenuto di umidità del terreno, l’algoritmo software di elaborazione dei dati (blocco 22) può convenientemente incrociare i dati relativi alla conta neutronica e/o di altre particelle atomiche e/o subatomiche derivanti da raggi cosmici secondari (e.g., muoni) con i dati di umidità dell’aria, di pressione atmosferica ed, eventualmente, anche altri fattori di anisotropia.
Un esempio di principio di funzionamento utilizzabile per la stima del contenuto di umidità del terreno è illustrato schematicamente in Figura 3, in cui si vede che un valore N (indicato con 31) di particelle atomiche e/o subatomiche di raggi cosmici secondari, che è misurato in prossimità di un terreno contenente una certa quantità di umidità U (indicata con 32) ed è normalizzato rispetto ad un valore Ns (indicato con 33) di particelle atomiche e/o subatomiche di raggi cosmici secondari misurato in presenza di terreno secco, è legato al valore di umidità del terreno U 32 secondo una certa relazione che può tener conto di uno o più parametri e che in Figura 3 è rappresentata, a mero titolo di esempio, come una relazione di proporzionalità inversa (indicata nel complesso con 34). Pertanto, in presenza di una perdita d’acqua, il numero di particelle misurato diminuisce rispetto al terreno circostante più secco.
Per quanto riguarda la fase di acquisizione dati (blocco 21 in Figura 2), i dati di georeferenziazione della rete idrica possono convenientemente comprendere una o più mappe georeferenziate di detta rete idrica. Convenientemente, detti dati di georeferenziazione vengono forniti dall’amministrazione/ente/società che gestisce la rete idrica da ispezionare. Le mappe georeferenziate della rete idrica possono essere fornite, ad esempio, in formato Gauss Boaga 1984 32N o 33N e riportano, convenientemente, tutte le tubazioni di interesse, siano esse adduttrici o secondarie.
Inoltre, il metodo 2 include convenientemente anche: • eseguire misure di radiazione cosmica secondaria (preferibilmente, come spiegato in precedenza, misure di quantità di neutroni e/o di altre particelle atomiche e/o subatomiche di raggi cosmici secondari) in diverse posizioni sulla superficie terrestre, in cui dette misure sono, come spiegato in precedenza, georeferenziate (e, convenientemente, anche associate ad ulteriori dati indicativi della data e dell’ora di esecuzione delle misure e della pressione atmosferica e della umidità dell’aria rilevate contestualmente alle misure); e
• creare uno o più database contenenti dati indicativi delle misure georeferenziate di radiazione cosmica secondaria eseguite e, convenientemente, anche gli ulteriori dati associati a dette misure.
In tal caso, con riferimento alla fase di acquisizione dati (blocco 21 in Figura 2), acquisire dati indicativi di misure georeferenziate di radiazione cosmica secondaria comprende convenientemente:
• ricercare su detto/i database e selezionare dati indicativi di misure di radiazione cosmica secondaria eseguite in una regione della superficie terrestre in cui si estende la rete idrica da ispezionare (ossia una regione corrispondente ai dati di georeferenziazione (ossia alle coordinate geografiche) di detta rete idrica); ed
• acquisire i dati selezionati.
Preferibilmente, la fase di ricerca e selezione dei dati indicativi delle misure di radiazione cosmica secondaria eseguite nella regione della superficie terrestre in cui si estende la rete idrica comprende:
• per ogni misura di radiazione cosmica secondaria eseguita in detta regione,
- controllare condizioni meteorologiche e/o ambientali in, e/o condizioni di radiazione cosmica secondaria incidente su, detta regione alla data di esecuzione della misura e,
- se le condizioni meteorologiche e/o ambientali e/o di radiazione cosmica secondaria incidente soddisfano predefiniti requisiti, selezionare i dati indicativi di detta misura.
La selezione delle misure effettuata sulla base del controllo delle condizioni meteorologiche e/o ambientali e/o di radiazione cosmica secondaria incidente consente di:
• scartare le misure eseguite con condizioni meteorologiche e/o ambientali e/o di radiazione cosmica secondaria incidente non idonee a, o addirittura interferenti con, la stima del contenuto di umidità (ossia di acqua) del terreno (ad esempio, misure eseguite durante periodi di elevata umidità e/o bassa pressione, piogge intense o nevicate);
• selezionare solamente le misure eseguite con condizioni meteorologiche e/o ambientali e/o di radiazione cosmica secondaria incidente adatte alla stima del contenuto di umidità del terreno (ad esempio, misure eseguite durante periodi di bassa umidità ed alta pressione, tempo sereno stabile e/o con clima secco);
• selezionare solamente le misure eseguite con condizioni di radiazione cosmica secondaria incidente nella media; ed
• eventualmente effettuare opportune correzioni in funzione della radiazione cosmica secondaria incidente sulla regione alla data e all’ora di esecuzione delle misure.
In questo modo si riesce ad aumentare l’affidabilità e la precisione dei risultati ottenuti grazie all’implementazione del metodo 2. Convenientemente, il controllo delle condizioni meteorologiche e/o ambientali e/o di radiazione cosmica secondaria incidente può essere effettuato sulla base di dati ed informazioni recuperate da apposite banche dati.
Inoltre, per quanto riguarda la fase di generazione della mappa digitale georeferenziata (blocco 22 in Figura 2), come spiegato in precedenza, in detta mappa digitale georeferenziata è rappresentata la rete idrica unitamente al contenuto di umidità (ossia di acqua) del terreno (ad esempio, utilizzando diversi livelli cromatici/di intensità opportunamente scalati e corredati di didascalia). In questo modo si ottengono rappresentazioni grafiche di immediata comprensibilità che consentono anche ad un operatore umano di individuare a colpo d’occhio dove sono localizzate le eventuali perdite.
A tal riguardo, in Figura 4 viene mostrato un esempio di mappa digitale georeferenziata generata grazie al metodo 2.
In particolare, sulla mappa di Figura 4, che mostra una rete idrica ed il contenuto di umidità del terreno nella regione in cui si estende detta rete idrica, sono indicate le perdite idriche rilevate tramite l’esecuzione del metodo 2, nonché altri elementi individuati elaborando le misure di radiazione cosmica secondaria (in particolare, un corso d’acqua e vegetazione).
Grazie all’utilizzo del metodo 2 è, quindi, possibile inviare un operatore nei punti geografici identificati per una ricerca finale sul campo (eseguita, ad esempio, tramite geofono) al fine di trovare la perdita, o meglio individuare la causa della perdita e, quindi, fare in modo di eliminarla.
Convenientemente, grazie all’uso del metodo 2, è possibile produrre anche un documento digitale contenente l’elenco delle perdite rilevate corredate di rispettivi dati di georeferenziazione, in ordine di gravità di perdita idrica. Tale documento può essere convenientemente caricato su appositi sistemi installati a bordo di automezzi di squadre di ricerca di perdite idriche così da consentire di guidare, tramite navigatore satellitare integrato in tali automezzi, le squadre di ricerca di perdite idriche direttamente nei punti in cui sono localizzate le perdite, a cominciare da quelle di gravità maggiore.
Il metodo 2 può essere convenientemente implementato per mezzo di un opportuno sistema. A tal riguardo, in Figura 5 è illustrato schematicamente un sistema di ricerca di perdite di una rete idrica (indicato nel suo complesso con 5) che è progettato per eseguire il metodo 2, in particolare che include un dispositivo/sistema di elaborazione 51 (ad esempio, realizzato per mezzo di un computer, un server, una rete di computer/server, o un sistema di elaborazione basato su architettura di cloud computing) programmato (per mezzo di uno o più opportuni programmi software) per implementare il metodo 2.
Preferibilmente, il sistema 5 include anche mezzi di interfaccia utente 52 progettati per consentire ad un utente di immettere dati e/o impartire comandi (ad esempio tramite una tastiera e/o un mouse e/o uno schermo tattile) e per visualizzare i risultati delle ricerche eseguite, in particolare per visualizzare su uno schermo le mappe digitali georeferenziate insieme con l’indicazione delle perdite individuate.
Il dispositivo/sistema di elaborazione 51 è convenientemente configurato per collegarsi (ad esempio tramite una o più reti di telecomunicazione):
• ad uno o più database 6 che memorizzano dati indicativi di misure georeferenziate di radiazione cosmica secondaria eseguite in diverse posizioni sulla superficie terrestre, al fine di eseguire la ricerca, selezione e acquisizione dei dati di interesse per la ricerca di perdite di una specifica rete idrica; e,
• preferibilmente, anche ad uno o più ulteriori database 7 che memorizzano dati che consentono al dispositivo/sistema di elaborazione 51 di eseguire il controllo delle condizioni meteorologiche e/o ambientali e/o di radiazione cosmica secondaria incidente.
Inoltre, anche se non mostrato in Figura 5, il sistema 5 può convenientemente comprendere anche una pluralità di dispositivi di misura come il dispositivo di misura 1 illustrato in Figura 1 e precedentemente descritto, al fine di eseguire le misure di radiazione cosmica secondaria sulla superficie terrestre. In particolare, come spiegato in precedenza, tali dispositivi di misura possono essere convenientemente installati in modo fisso in predefinite posizioni e/o a bordo di veicoli (o, più in generale, qualsiasi tipo di veicolo o mezzo di trasporto) o di velivoli/droni, con conducente/pilota, oppure a guida remota o autonoma.
A questo punto, è importante richiamare l’attenzione sul fatto che la presente invenzione può convenientemente sfruttare, al fine di ricercare perdite di una rete idrica, anche altri tipi di misure di radiazione cosmica secondaria in aggiunta o in alternativa alle misure di neutroni (convenientemente, in aggiunta o in alternativa alle misure di conta neutronica), ad esempio misure di particelle atomiche e/o subatomiche di raggi cosmici secondari diverse dai neutroni, ad esempio misure (convenientemente, misure di conta) di muoni.
Dalla precedente descrizione, le caratteristiche innovative ed i vantaggi tecnici della presente invenzione sono immediatamente evidenti per un tecnico del settore.
A tal riguardo, è importante sottolineare, innanzitutto, il fatto che la presente invenzione insegna a sfruttare, in modo totalmente innovativo ed inventivo, per un’applicazione completamente nuova (ossia il rilevamento di perdite di reti idriche), una tecnologia ormai matura come quella del rilevamento del contenuto di umidità/acqua del terreno sulla base di misure di radiazione cosmica secondaria (in particolare, misure di conta di neutroni di raggi cosmici secondari), tecnologia che fino ad oggi è stata impiegata solo per applicazioni totalmente diverse dal rilevamento di perdite idriche, quali le previsioni meteorologiche, la programmazione di pratiche di irrigazione, il monitoraggio dei cambiamenti climatici, il monitoraggio della neve al suolo ed il monitoraggio di biomasse.
Inoltre, vale la pena richiamare l’attenzione sul fatto che la presente invenzione consente di ridurre drasticamente i tempi ed i costi di ricerca di una perdita idrica rispetto alle metodologie e tecniche attualmente utilizzate. La presente invenzione consente, infatti, di monitorare da remoto una rete idrica in tempi molto ridotti rispetto a quelli necessari per la ricerca sul campo effettuata da operatori lungo l’intera estensione della rete idrica (come precedentemente spiegato, con la presente invenzione l’impiego di operatori è limitato solamente all’ultima fase di individuazione e riparazione delle perdite in corrispondenza delle posizione geografiche identificate tramite l’impiego, appunto, della presente invenzione).
Più specificatamente, la presente invenzione consente di ridurre i tempi ed i costi di ricerca di perdite idriche, di aumentare l’affidabilità e la precisione della ricerca e di ridurre la presenza di perdite in una rete idrica, rispetto alle metodologie e tecniche attualmente utilizzate per la ricerca di perdite idriche (nello specifico, le metodologie/tecniche basate sull’uso di geofoni, correlatori, gas traccianti, step test, nonché quelle basate sull’elaborazione e l’analisi di immagini generate da sistemi di telerilevamento). Peraltro, la presente invenzione può anche essere vantaggiosamente sfruttata in modo sinergico con tali metodologie/tecniche di ricerca di perdite idriche attualmente note.
Inoltre, la presente invenzione offre anche i seguenti vantaggi:
• elevata affidabilità ed elevata precisione nell’individuazione e localizzazione delle perdite;
• possibilità di stimare le dimensioni delle perdite individuate, nonché di prevedere potenziali disagi causati da tali perdite;
• aumento della velocità di risposta nell’identificazione e classificazione delle perdite con conseguente riduzione dei costi di produzione e distribuzione dell’acqua;
• drastica riduzione della presenza di perdite in una rete idrica;
• visualizzazione immediata delle perdite su una mappa digitale georeferenziata;
• nessun limite di estensione;
• punti identificati in alta risoluzione (circa 5 m);
• tecnologia non invasiva, priva di contatto con il terreno e non dannosa per l’ambiente;
• nessun disagio per gli utenti finali;
• dispositivi di misura realizzabili secondo modalità diverse (nello specifico, dispositivi di misura di tipo fisso e/o di tipo mobile installabili su qualsiasi mezzo di trasporto);
• riduzione dei costi, dei rischi e della manodopera necessaria per ricercare e riparare le tubazioni;
• riduzione dei costi per la manutenzione, per la lavorazione, per i prodotti utilizzati, ecc.;
• riduzione dei costi per l’approvvigionamento idrico alle utenze;
• breve periodo di ammortamento;
• zero burocrazia.
Infine, facendo di nuovo riferimento alla precedente ipotesi di ricerca di perdite idriche su un’area di 100 km<2 >in cui è presente una rete idrica formata da 500 km di tubazioni, si richiama l’attenzione sul fatto che la presente invenzione in tal caso implicherebbe un costo complessivo di 40.000/50.000 euro, con un risparmio, quindi, del 30/40% rispetto ai 75.000 euro necessari con le attuali metodologie di ricerca.
In conclusione, è importante notare che, benché l’invenzione sopra descritta faccia particolare riferimento ad esempi di attuazione ben precisi, essa non è da ritenersi limitata a tali esempi di attuazione, rientrando nel suo ambito tutte quelle varianti, modifiche o semplificazioni coperte dalle rivendicazioni allegate. Ad esempio, come già spiegato in precedenza, al fine di implementare la presente invenzione, potrebbe essere convenientemente sfruttate anche misure di radiazione cosmica secondaria diverse dalla conta neutronica (ad esempio, misure di muoni) in aggiunta, o in alternativa, alle misure di conta neutronica. Inoltre, al fine di eseguire le misure di radiazione cosmica secondaria, i dispositivi di misura (oltre a quelli di tipo fisso e a quelli installati su veicoli) potrebbero essere installati su velivoli, ad esempio droni.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo (2) per ricercare perdite di una rete idrica, detto metodo (2) comprendendo: • acquisire dati di georeferenziazione di una rete idrica e dati indicativi di misure georeferenziate di radiazione cosmica secondaria eseguite in una regione della superficie terrestre in cui si estende detta rete idrica (blocco 21); • eseguire un’elaborazione dei dati acquisiti e generare, sulla base dell’elaborazione eseguita, una mappa digitale georeferenziata che rappresenta la rete idrica ed un contenuto di umidità del terreno nella regione in cui si estende detta rete idrica (blocco 22); e • rilevare e localizzare una o più perdite della rete idrica sulla base della mappa digitale georeferenziata generata (blocco 23).
  2. 2. Il metodo della rivendicazione 1, in cui eseguire un’elaborazione dei dati acquisiti include stimare il contenuto di umidità del terreno nella regione in cui si estende la rete idrica sulla base dei dati indicativi delle misure georeferenziate di radiazione cosmica secondaria eseguite in detta regione, utilizzando fattori di correzione delle misure che tengono conto di: • effetti di sensibilità radiale e di anisotropia delle misure georeferenziate di radiazione cosmica secondaria eseguite; • valori di umidità dell’aria, pressione atmosferica ed intensità della radiazione cosmica secondaria incidente rilevati contestualmente all’esecuzione di dette misure nella regione in cui si estende la rete idrica o in posizioni della superficie terreste in cui sono eseguire dette misure; • effetti legati alla presenza di vegetazione e/o di umidità artificiale o naturale.
  3. 3. Il metodo secondo la rivendicazione 1 o 2, comprendente inoltre: • eseguire misure di radiazione cosmica secondaria in diverse posizioni sulla superficie terrestre; • georeferenziare le misure di radiazione cosmica secondaria eseguite; e • creare un database (6) contenente dati indicativi delle misure di radiazione cosmica secondaria eseguite e georeferenziate; in cui acquisire dati indicativi di misure georeferenziate di radiazione cosmica secondaria eseguite in una regione della superficie terrestre in cui si estende la rete idrica include: • ricercare su detto database (6) e selezionare, sulla base dei dati di georeferenziazione della rete idrica, dati indicativi di misure di radiazione cosmica secondaria eseguite in detta regione della superficie terrestre in cui si estende detta rete idrica; ed • acquisire i dati selezionati.
  4. 4. Il metodo della rivendicazione 3, in cui ricercare su detto database (6) e selezionare, sulla base dei dati di georeferenziazione della rete idrica, dati indicativi di misure di radiazione cosmica secondaria eseguite nella regione della superficie terrestre in cui si estende la rete idrica include: • per ogni misura di radiazione cosmica secondaria eseguita in detta regione, - controllare condizioni meteorologiche e/o ambientali in, e/o condizioni di radiazione cosmica secondaria incidente su, detta regione contestualmente all’esecuzione di detta misura e, - se le condizioni meteorologiche e/o ambientali e/o di radiazione cosmica secondaria incidente soddisfano predefiniti requisiti, selezionare i dati indicativi di detta misura.
  5. 5. Il metodo secondo la rivendicazione 3 o 4, in cui le misure di radiazione cosmica secondaria sono eseguite per mezzo di dispositivi di misura (1) che sono installati: • in modo fisso in rispettive posizioni sulla superficie terrestre; e/o • a bordo di veicoli e/o velivoli che si muovono / volano sulla superficie terrestre; in cui ogni dispositivo di misura (1) comprende un rispettivo dispositivo di localizzazione satellitare (12) per determinare, per ogni misura di radiazione cosmica secondaria eseguita da detto dispositivo di misura (1), una corrispondente posizione in cui viene eseguita detta misura; ed in cui georeferenziare le misure di radiazione cosmica secondaria eseguite include associare, tramite ogni dispositivo di misura (1), le misure di radiazione cosmica secondaria eseguite da detto dispositivo di misura (1) alle corrispondenti posizioni determinate dal rispettivo dispositivo di localizzazione satellitare (12).
  6. 6. Il metodo della rivendicazione 5, in cui georeferenziare le misure di radiazione cosmica secondaria eseguite include associare, tramite ogni dispositivo di misura (1), ogni misura di radiazione cosmica secondaria eseguita da detto dispositivo di misura (1): • alla corrispondente posizione determinata dal rispettivo dispositivo di localizzazione satellitare (12); e • ad una data ed un orario in cui detta misura è stata eseguita.
  7. 7. Il metodo secondo la rivendicazione 5 o 6, in cui ogni dispositivo di misura (1): • comprende anche un rispettivo sensore di pressione atmosferica (15) ed un rispettivo sensore di umidità dell’aria (16) per rilevare, per ogni misura di radiazione cosmica secondaria eseguita da detto dispositivo di misura (1), corrispondenti valori di pressione atmosferica e di umidità dell’aria; ed • è configurato per associare ogni misura di radiazione cosmica secondaria eseguita da detto dispositivo di misura (1) anche ai corrispondenti valori di pressione atmosferica e di umidità dell’aria rilevati dai rispettivi sensori di pressione atmosferica (15) e di umidità dell’aria (16).
  8. 8. Il metodo secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui le misure di radiazione cosmica secondaria sono misure di particelle atomiche e/o subatomiche di raggi cosmici secondari.
  9. 9. Il metodo della rivendicazione 8, in cui le misure di radiazione cosmica secondaria sono misure di conta di neutroni e/o muoni di raggi cosmici secondari.
  10. 10. Il metodo secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui le perdite della rete idrica sono rilevate e localizzate eseguendo un’analisi del contenuto di umidità del terreno rappresentato nella mappa digitale georeferenziata in corrispondenza di, o vicino a, detta rete idrica.
  11. 11. Il metodo secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui i dati di georeferenziazione della rete idrica comprendono una o più mappe georeferenziate di detta rete idrica.
  12. 12. Sistema (5) configurato per eseguire il metodo (2) per ricercare perdite di una rete idrica come rivendicato in una qualsiasi rivendicazione precedente.
  13. 13. Prodotto informatico comprendente porzioni di codice software che sono: • eseguibili da un dispositivo/sistema di elaborazione (51); e • tali da causare che, quando eseguite, detto dispositivo/sistema di elaborazione (51) diventi configurato per eseguire il metodo (2) per ricercare perdite di una rete idrica come rivendicato in una qualsiasi rivendicazione 1-11.
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