IT201900010914A1 - Assieme di erogazione di bevanda caffe’ e relativa macchina di erogazione - Google Patents

Assieme di erogazione di bevanda caffe’ e relativa macchina di erogazione Download PDF

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IT201900010914A1
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IT
Italy
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assembly
membrane
coffee
dispensing
interception
Prior art date
Application number
IT102019000010914A
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English (en)
Inventor
Riccardo Piras
Eleonora Buligatto
Francesco Cescutti
Filippo Roccaforte
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Illycaffe Spa
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    • A47J31/461Valves, e.g. drain valves

Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"ASSIEME DI EROGAZIONE DI BEVANDA CAFFÈ’ E RELATIVA MACCHINA DI EROGAZIONE"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Forme di realizzazione qui descritte si riferiscono ad un assieme di erogazione di bevanda caffè e ad una relativa macchina di erogazione. In particolare, forme di realizzazione qui descritte si riferiscono ad un assieme di erogazione di bevanda caffè utilizzabile in una macchina di preparazione del caffè atta a fornire, di volta in volta, bevande a base caffè personalizzate in relazione alle specifiche richieste di un utente.
STATO DELLA TECNICA
Esistono macchine erogatrici di caffè che mediante estrazione, cioè percolazione controllata di acqua calda in pressione attraverso uno strato o pannello di caffè in polvere, erogano la tipologia di bevanda a base caffè richiesta.
Tali macchine sono provviste di una pompa per fornire acqua in pressione e di un dispositivo di riscaldamento per ottenere acqua e/o vapore acqueo. L’acqua calda e/o vapore acqueo in pressione vengono immessi in un assieme di erogazione dove è prevista una camera di estrazione in cui è presente il caffè in polvere e dove avviene il processo di estrazione in pressione che porta all’erogazione della bevanda caffè. A valle della camera di estrazione può essere presente una valvola di erogazione per regolare e controllare il flusso di erogazione del caffè liquido.
Alcune macchine note sono provviste di un’unità di controllo configurata per azionare la pompa, il dispositivo di riscaldamento, l’una o più valvole collegate alla camera di estrazione, pistoni pneumatici per la definizione del volume della camera di estrazione, o altri componenti, in relazione alla tipologia di liquido caffè da erogare.
Le unità di controllo note prevedono di rilevare una pluralità di parametri mediante sensori installati lungo il percorso dell’acqua, nella camera di estrazione ed a valle di quest’ ultima.
I parametri rilevati dai sensori vengono memorizzati nell’unità di controllo che li compara con dati predefiniti ai fini del controllo.
Parametri rilevanti da considerare nel processo di estrazione, al fine di ottenere un prodotto finale dalle proprietà organolettiche e sensoriali soddisfacenti, possono essere tipicamente la pressione e la temperatura nella camera di estrazione nonché il flusso o portata in uscita.
Tali parametri possono quindi essere oggetto di un controllo anche sofisticato da parte del sistema di controllo della macchina di estrazione del caffè, al fine di fornire un prodotto di elevata qualità e soddisfacente dal punto di vista organolettico e sensoriale, anche in presenza di variabilità di altri fattori, tra i quali esemplificativamente della tipologia od origine del caffè, del grado di macinazione, della tipologia o temperature dell’acqua, delle condizioni ambientali, quali umidità o temperatura o altri fattori.
Esistono, quindi, macchine per l’estrazione di caffè che implementano sistemi di controllo avanzati, i quali tipicamente si basano su segnali derivanti da sensori, ad esempio di temperatura, pressione, e comandano dispositivi, quali pompe o valvole.
E’ noto anche che la bevanda caffè estratta come sopra descritto è un liquido alimentare molto sporcante che, inoltre, tende a generare depositi lungo i circuiti, le valvole di erogazione o altri dispositivi presenti e attraverso i quali passa il caffè liquido erogato.
La presenza e l’accumulo di tali depositi nel tempo può causare una variazione delle capacità idrauliche del circuito associato all’assieme di erogazione e, in particolare, della valvola di erogazione che può essere presente a valle della camera di estrazione. La luce di passaggio dei canali della valvola di erogazione, nella fattispecie, può via via ridursi, ostruendo almeno in parte il passaggio del caffè liquido, il che può avere un impatto non prevedibile sul controllo dell’erogazione, rendendo vani o inefficaci gli sforzi messi in atto per fornire la macchina con un sistema di controllo sofisticato come sopra descritto.
Conseguentemente, vi è la necessità di controllare e pulire periodicamente l’assieme di erogazione in modo da verificare che non ci sia sporco o ostruzioni all’ interno delle canalizzazioni, in particolare della valvola di erogazione.
Esiste pertanto la necessità di realizzare un assieme di erogazione bevande a base caffè che sia facilmente pulibile e che permetta una facile e veloce regolazione della portata del flusso di erogazione della bevanda a base di caffè in funzione delle specifiche richieste personalizzate di un utente.
In particolare, uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un assieme di erogazione bevande a base caffè che presenti una facile e conveniente manutenzione.
E anche uno scopo del presente trovato realizzare un assieme di erogazione bevande a base caffè che permetta di erogare rapidamente e con elevata precisione la voluta tipologia di caffè nelle specifiche caratteristiche volute.
È anche uno scopo del presente trovato realizzare una macchina per l’erogazione di bevanda caffè che sia facilmente pulibile, gestibile e controllabile e che produca bevanda caffè di qualità in funzione delle richieste del cliente.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nella rivendicazione indipendente. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell’idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, un assieme di erogazione, in accordo con il presente trovato, di bevanda caffè estratta in pressione mediante acqua attraverso un substrato di caffè in polvere comprende un corpo estrattore che presenta un circuito di passaggio da un’apertura di ingresso per l’acqua ad un’apertura di erogazione della bevanda caffè, essendo presente, lungo il circuito di passaggio, una prima sede in cui è previsto un filtro selettivamente rimovibile in cui è definita una camera di estrazione. La camera di estrazione è prevista per ricevere il substrato di caffè in polvere ed è realizzata a valle dell’apertura di ingresso. A valle della prima sede è presente una seconda sede comunicante con l’apertura di erogazione.
Secondo un aspetto del trovato, l’assieme di erogazione comprende una valvola proporzionale a membrana selettivamente regolabile per controllare il flusso di erogazione della bevanda caffè in uscita dalla camera di estrazione prevista nella prima sede ed atta ad essere alloggiata nella seconda sede, detta valvola comprendendo:
- un corpo valvola in cui è presente un tratto del circuito di passaggio, in comunicazione da un lato con la camera di estrazione e dall’altro con l’apertura di erogazione;
- un gruppo otturatore su cui è montata una membrana mobile e provvisto di un elemento di attuazione associato alla membrana.
Secondo un ulteriore aspetto del trovato, il corpo valvola è accoppiato in modo rilasciabile al gruppo otturatore, in modo da presentare selettivamente una prima condizione montata, definendo una camera di intercettazione presente tra il corpo valvola e il gruppo otturatore in cui la membrana è mobile per selettivamente intercettare il tratto di circuito di passaggio del corpo valvola, mantenendo separato il tratto dall’elemento di attuazione del gruppo otturatore, nella prima condizione montata essendo la valvola posizionata nella seconda sede per controllare il flusso di bevanda caffè estratta erogata attraverso la camera di estrazione, ed una seconda condizione smontata, in cui il gruppo otturatore è disassemblato dal corpo valvola ai fini della pulizia della valvola.
Conseguentemente, rilasciando l’accoppiamento tra il corpo valvola e il gruppo otturatore a membrana, i due elementi possono essere separati e puliti a fondo per rimuovere ogni residuo di sporcizia o simile, che si può depositare in particolare sull’interfaccia di accoppiamento, che altrimenti potrebbe ostacolare il passaggio di liquido impattando negativamente sulla velocità del flusso della bevanda liquida a base caffè durante la preparazione garantendo nel complesso una facile e veloce manutenzione dell’assieme erogatore. In questo modo, l’assieme di erogazione risulta ottimizzato richiedendo minori sforzi di manutenzione e garantendo una corretta e precisa erogazione della bevanda caffè come da specifiche richieste dall’utente.
Vantaggiosamente tale assieme di erogazione può essere applicabile in una macchina per la produzione di caffè del tipo noto ottenendo una macchina per erogare liquido caffè che sia flessibile e permetta di ottenere con adeguata ripetibilità, affidabilità e precisione in un’estesa gamma di tipologie di caffè nelle specifiche caratteristiche volute dall’utente in modo preciso e puntuale.
È anche oggetto del presente trovato una macchina per l’erogazione di bevanda caffè comprendente un assieme di erogazione come qui descritto.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Questi ed altri aspetti, caratteristiche e vantaggi del presente trovato appariranno chiari dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fomite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 è una vista prospettica in esploso di un assieme di erogazione di bevanda caffè in accordo con il presente trovato;
- la fig. 2 è una vista frontale dell’assieme di erogazione di fig. 1;
- la fig. 3 è una vista in sezione lungo la linea di sezione III-III dell’assieme di erogazione di fig. 1;
- la fig. 4 è una vista in sezione di una variante dell’assieme di erogazione di fig. 3;
- le figg. 5 - 6 sono particolari ingranditi dell’assieme di erogazione di fig. 3 in due possibili condizioni operative.
- la fig. 7 è una vista in sezione di una variante dell’assieme di erogazione di fig. 4.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Si farà ora riferimento nel dettaglio alle varie forme di realizzazione del trovato, delle quali uno o più esempi sono illustrati nelle figure allegate. Ciascun esempio è fornito a titolo di illustrazione del trovato e non è inteso come una limitazione dello stesso. Ad esempio, le caratteristiche illustrate o descritte in quanto facenti parte di una forma di realizzazione potranno essere adottate su, o in associazione con, altre forme di realizzazione per produrre un’ulteriore forma di realizzazione. Resta inteso che il presente trovato sarà comprensivo di tali modifiche e varianti.
Prima di descrivere le forme di realizzazione, si chiarisce, inoltre, che la presente descrizione non è limitata nella sua applicazione ai dettagli costruttivi e di disposizione dei componenti come descritti nella seguente descrizione utilizzando le figure allegate. La presente descrizione può prevedere altre forme di realizzazione ed essere realizzata o messa in pratica in altri svariati modi. Inoltre, si chiarisce che la fraseologia e terminologia qui utilizzata è a fini descrittivi e non deve essere considerata come limitante.
Con riferimento alle figure allegate, è illustrato un assieme di erogazione 10 di una bevanda caffè estratta in pressione mediante acqua attraverso un substrato di caffè in polvere. Ad esempio, l’assieme di erogazione 10 può essere utilizzato per la preparazione di caffè espresso, cappuccino o altre tipologie di bevanda caffè.
Secondo forme realizzative in accordo con il presente trovato, l’assieme di erogazione 10 comprende un corpo estrattore 11, nel settore noto anche come porta-filtro, che presenta un circuito di passaggio 13 che si estende da un’apertura di ingresso 24 per l’acqua ad un’apertura di erogazione 25 della bevanda caffè.
Lungo il circuito di passaggio 13 è presente una prima sede 16 configurata per accogliere un filtro 12 che definisce una camera di estrazione per ricevere il substrato di caffè in polvere. Tale prima sede 16 è realizzata a valle della suddetta apertura di ingresso 24. A valle della prima sede 16 è presente, inoltre, una seconda sede 17 comunicante con la suddetta apertura di erogazione 25.
In particolare, con riferimento a figg. 3-4, l’assieme di erogazione 10 comprende almeno un anello di tenuta 16a, ad esempio un O-ring, interposto tra la parete interna della prima sede 16 e la parete esterna del filtro 12 in modo tale che il liquido non trafili della prima sede 16 e sia incanalato solamente all’ interno del filtro 12, nella camera di estrazione e quindi verso l’apertura di erogazione 25.
In accordo con forme di realizzazione descritte utilizzando le figure allegate, l’assieme di erogazione 10 comprende una valvola 15 proporzionale a membrana selettivamente regolabile per controllare il flusso di erogazione della bevanda caffè in uscita dalla camera di estrazione definita nel filtro 12 ed atta ad essere alloggiata nella seconda sede 17.
L’utilizzo di una valvola 15 a membrana è vantaggioso in termini di sicurezza alimentare perché la presenza della membrana come elemento otturatore consente di separare la parte della valvola 15 in cui transita la bevanda caffè dalla parte di attuazione della valvola 15 a membrana, conferendo la corretta sicurezza alimentare alla valvola 15, evitando in particolare che la bevanda che verrà consumata dall’utilizzatore finale entri in contatto con parti meccaniche e/o di attuazione. Inoltre, la presenza della membrana protegge la parte di attuazione dalla bevanda caffè che è notoriamente un liquido alimentare sporcante e che tende a generare depositi.
Secondo un aspetto del presente trovato, la valvola 15 comprende: - un corpo valvola 18 in cui è presente un tratto 20 del circuito di passaggio 13, in comunicazione da un lato con la prima sede 16 e dall’altro con l’apertura di erogazione 25;
- un gruppo otturatore 19 su cui è montata una membrana 21 mobile, che funge da otturatore, e provvisto di un elemento di attuazione 22 associato alla membrana 21.
Secondo un ulteriore aspetto del trovato, il corpo valvola 18 è accoppiato in modo rilasciabile al gruppo otturatore 19 presentando selettivamente:
- una prima condizione montata (figg. 3-6), definendo una camera di intercettazione 23 presente tra il corpo valvola 18 e il gruppo otturatore 19 in cui la membrana 21 è mobile per selettivamente intercettare il tratto 20 di circuito di passaggio 13 del corpo valvola 18, mantenendo separato il tratto 20 dall’elemento di attuazione 22 del gruppo otturatore 19, in detta prima condizione montata essendo la valvola 15 posizionata nella seconda sede 17 per controllare il flusso di bevanda caffè estratta erogata attraverso la camera di estrazione definita nel filtro 12;
- una seconda condizione smontata (fìg. 1), in cui il gruppo otturatore 19 è disassemblato dal corpo valvola 18 ai fini della pulizia della valvola 15.
La valvola 15 può quindi essere facilmente rimossa dall’assieme di erogazione 10 e smontata, separando il corpo valvola 18 dal gruppo otturatore 19, senza la necessità di ricorrere ad un operatore specializzato e senza l’utilizzo di particolari attrezzi per le operazioni di pulizia. Queste operazioni di pulizia sono molto importanti ai fini di consentire un adeguato controllo delle prestazioni della macchina di preparazione del caffè in cui è montato l’assieme di erogazione 10, in quanto la bevanda caffè è notoriamente un liquido alimentare sporcante, che tende a generare depositi che potrebbero influenzare negativamente le prestazioni della valvola 15. Tali operazioni di pulizia, grazie alla possibilità si smontare il corpo valvola 18 separandolo dal gruppo otturatore 19, e successivamente riassemblare la valvola 15 una volta completata la pulizia.
Vantaggiosamente, la presenza della valvola 15 associata all’apertura di erogazione 25 permette di controllare opportunamente le condizioni dell’acqua, ed in particolare la pressione, all’interno dell’assieme di erogazione 10 e di regolare la portata del flusso della bevanda a base di caffè in uscita dall’apertura di erogazione 25 in funzione delle specifiche richieste dall’utente.
Secondo una forma realizzativa, l’assieme di erogazione 10 del presente trovato è idoneo ad essere inserito in una macchina per la produzione di caffè del tipo noto. In particolare, l’assieme di erogazione 10 è idoneo ad essere associato ad una macchina per la produzione di caffè che prevede di riscaldare acqua prima di fare percolare la stessa attraverso uno strato di caffè o pannello previsto nel filtro 12 dell’assieme di erogazione 10.
Il corpo estrattore 11 può presentare un’impugnatura 14 per facilitare l’utilizzatore durante l’uso del corpo estrattore 11, ad esempio, nella suddetta macchina per la produzione di bevande a base caffè di tipo noto. Infatti, il corpo estrattore 11 può essere associato alla macchina di produzione del caffè in diversi modi, ad esempio con un collegamento a baionetta facilitato dalla presenza dell’ impugnatura 14.
Il filtro 12, di per sé noto, può presentare una forma sostanzialmente a imbuto ed è configurato per essere alloggiato all’interno del corpo estrattore 11.
In particolare, il filtro 12 è provvisto di un vano di contenimento 37 nel quale è inseribile caffè in polvere nella granulometria prescelta. Il vano di contenimento 37 è posto in comunicazione fluidica con l apertura di erogazione 25 ed in esso è definita quindi la suddetta camera di estrazione.
Secondo una forma realizzativa, il corpo valvola 18 è provvisto di una prima porzione di collegamento 40 configurata per selettivamente accoppiarsi stabilmente in modo rilasciabile, nella prima condizione montata, con una seconda porzione di collegamento 41 prevista nel gruppo otturatore 19.
Secondo una forma realizzativa, la prima porzione di collegamento 40 e la seconda porzione di collegamento 41 rispettivamente del corpo valvola 18 e del gruppo otturatore 19, nella prima condizione montata, sono tra loro collegabili mediante accoppiamento di forma geometrico garantendo la stabilità dell’accoppiamento stesso.
Tali porzioni di collegamento 40, 41 possono essere, ad esempio ma non solo, circolari di forma coniugata e complementare.
In particolare, il gruppo otturatore 19 può presentare la membrana 21 associata alla seconda porzione di accoppiamento 41, la membrana 21 presentando un bordo perimetrale 29 configurato per essere saldamente collegato alla seconda porzione di accoppiamento 41 in modo ermetico così da separare fluidicamente l’elemento di attuazione 22 dalla seconda porzione di accoppiamento 41.
Secondo una forma realizzativa, la prima porzione di collegamento 40 e la seconda porzione di collegamento 41 rispettivamente del corpo valvola 18 e del gruppo otturatore 19 nella prima condizione montata possono essere tra loro collegabili mediante accoppiamento a incastro.
Secondo una forma realizzativa, la prima porzione di collegamento 40 e la seconda porzione di collegamento 41 rispettivamente del corpo valvola 18 e del gruppo otturatore 19 possono essere tra loro collegabili mediante avvitamento.
Secondo una forma realizzativa, la prima porzione di collegamento 40 e la seconda porzione di collegamento 41 rispettivamente del corpo valvola 18 e del gruppo otturatore 19 possono essere tra loro collegabili mediante accoppiamento a baionetta.
Secondo una forma realizzativa, la prima porzione di collegamento 40 e la seconda porzione di collegamento 41 rispettivamente del corpo valvola 18 e del gruppo otturatore 19 possono essere tra loro collegabili mediante accoppiamento a scatto.
Il collegamento tra accoppiamento la prima porzione di collegamento 40 e la seconda porzione di collegamento 41 rispettivamente del corpo valvola 18 e del gruppo otturatore 19 può essere consolidato da un anello di tenuta elastico 42.
A titolo esemplificativo, con riferimento alle fig. 3 -6, nel caso in cui la seconda porzione di collegamento 41 sia configurata per essere inserita nella prima porzione di collegamento 40, tale anello di tenuta elastico 42 può essere previsto associato esternamente alla seconda porzione di collegamento 41 così da fare tenuta sulla prima porzione di collegamento 40 nella prima condizione montata.
Con riferimento alle figg. 3-4, la prima sede 16 e la seconda sede 17 sono consecutive e comunicanti tra loro lungo un asse di erogazione X che segue il deflusso della bevanda a base di caffè dalla percolazione fino all’ utilizzatore.
Secondo una forma realizzativa, il filtro 12 può essere selettivamente estratto o inserito nella prima sede 16 lungo l’asse di erogazione X.
In particolare, il filtro 12 presenta un’estremità di erogazione 12a che mette in comunicazione fluidica la camera di estrazione con la valvola 15.
In particolare, il filtro 12 può prevedere uno o più anelli di tenuta 16a interposti tra la prima sede 16 e il filtro 12, ad esempio uno a ridosso dell’apertura di ingresso 24 e uno a ridosso dell’estremità di erogazione 12a, in modo da isolare fluidicamente la prima sede 16 dal circuito di passaggio 13.
In particolare, la seconda sede 17 è di dimensioni inferiori alla prima sede 16 e termina in detta apertura di erogazione 25 da cui fuoriesce la bevanda a base caffè richiesta dall’utente.
L’apertura di ingresso 24, la camera di estrazione definita nel filtro 12, la valvola 15 e l’apertura di erogazione 25 sono in selettiva comunicazione fluidica tra loro in sequenza a definire il suddetto circuito di passaggio 13.
Secondo una forma realizzativa, con riferimento a fig. 1, la valvola 15 può essere selettivamente estratta o inserita nella seconda sede 17 lungo l’asse di erogazione X.
In particolare, il corpo valvola 18 presenta uno sviluppo oblungo lungo un suo asse longitudinale coincidente, nella prima condizione montata, con l’asse di erogazione X congiungente l’apertura di ingresso 24 con l’apertura di erogazione 25.
Il gruppo otturatore 19 può presentare uno sviluppo trasversale al corpo valvola 18 ed è selettivamente disinnestabile nella seconda condizione smontata rispetto al corpo valvola 18 lungo un asse di accoppiamento Y (fig. 1).
Tale asse di accoppiamento Y può essere trasversale al suddetto asse longitudinale del corpo valvola 18.
L’accoppiamento disinnestabile tra il corpo valvola 18 e il gruppo otturatore 19 permette una migliore pulizia della valvola 15, particolarmente rilevante nell’uso con liquidi “sporcanti” come cibi o bevande liquide, in particolare caffè.
Secondo una forma realizzativa, con riferimento a figg. 3-4, il tratto 20 di circuito di passaggio 13 presente nel corpo valvola 18 è provvisto di un ingresso 31 in comunicazione con l’estremità di erogazione 12a del filtro 12, di un’uscita 32 in comunicazione con l’apertura di erogazione 25, di un primo canale 33 dall’ ingresso 31 ad una prima uscita intermedia 34 che si apre nella camera di intercettazione 23 e di un secondo canale 36 che si sviluppa da un secondo ingresso intermedio 35, presente nella camera di intercettazione 23, all’uscita 32.
In particolare, l’uscita 32 è l’uscita effettiva della bevanda caffè ed è coassiale internamente all’apertura di erogazione 25.
Secondo una forma realizzativa, il primo canale 33, il secondo canale 36 e la camera di intercettazione 23 deviano, rispetto all’asse di erogazione X, il flusso della bevanda caffè percolata lungo un percorso a “U” sostanzialmente trasversale a detto asse di erogazione X e terminante nell’apertura di erogazione 25.
Vantaggiosamente, il secondo canale 36 è posto a filo del bordo inferiore della camera di intercettazione 23, cioè affacciato al limite inferiore della membrana 21, per evitare il crearsi di dannosi ed indesiderati ristagni di liquido di caffè; tale accorgimento migliora la pulizia della valvola 15.
Inoltre, secondo una prima variante esemplificativamente illustrata nelle figg. 3-6, il secondo canale 36 si sviluppa lungo una direzione ortogonale all’asse di erogazione X, cioè in uso orizzontale.
Secondo un’ulteriore variante esemplificativamente illustrata nella fig.
7, il secondo canale 36 è inclinato verso il basso, agevolando il deflusso della bevanda caffè. In particolare, il secondo canale 36 si sviluppa lungo una direzione Y1 inclinata verso il basso, in particolare verso l’apertura di erogazione 32, rispetto all’asse di erogazione X. Tale variante facilita il deflusso per gravità della bevanda caffè verso l’uscita 32 evitando possibili ristagnamenti della stessa e garantendo, quindi, una miglior pulizia del corpo valvola 18.
In particolare, tale inclinazione è enfatizzata in fig. 7 ai fini della comprensione dell’inclinazione della direzione Y1 rispetto all’asse di erogazione X. Tuttavia la suddetta inclinazione può essere anche meno accentuata, ad esempio un’inclinazione di solo qualche grado, in modo da permettere il corretto deflusso della bevanda caffè verso l’uscita 32, e quindi agevolare la pulizia.
Si fa qui notare che invece il primo canale 33, anche se realizzato sostanzialmente orizzontale, non presenta impedimenti al deflusso del liquido in quanto è posto direttamente a valle della camera di estrazione e, conseguentemente, il deflusso della bevanda caffè avviene per la pressione operativa presente dalla camera di estrazione. Nel secondo canale 36 tale pressione di fatto non viene più esercitata e quindi è vantaggioso realizzare il secondo canale 36 inclinato o leggermente inclinato verso il basso rispetto all’asse di erogazione X per favorire un corretto e rapido deflusso della bevanda caffè senza indesiderati ristagni della stessa. Tale accorgimento incrementa le prestazioni di pulizia e sicurezza della valvola 15.
Secondo una forma realizzativa, la membrana 21 presenta almeno una posizione non operativa (fig. 5) in cui definisce una luce di passaggio L del flusso della bevanda caffè nella camera di intercettazione 23 e almeno una posizione operativa di intercettazione (fig. 6) in cui chiude completamente detta luce di passaggio L.
Secondo una forma realizzativa, la membrana 21 è spostata selettivamente dalla posizione non operativa alla posizione operativa di intercettazione mediante l’elemento di attuazione 22. In particolare, la membrana 21 nella posizione operativa intercetta la prima uscita intermedia 34.
In particolare, la membrana 2 1 nella posizione non operativa prevede l ampiezza massima della luce di passaggio L del flusso della bevanda caffè.
Vantaggiosamente, la valvola 15 essendo di tipo proporzionale permette di regolare la luce di passaggio L, ovvero di transito, della bevanda a base di caffè verso l’apertura di erogazione 25. In questo modo, la valvola 15 permette di regolare anche il volume della camera di intercettazione 23 mediante lo spostamento della membrana 21 .
Secondo possibili forme realizzative, la valvola 15 può essere una valvola funzionante con una logica di modulazione a larghezza di impulso, o PWM.
Secondo possibili forme realizzative, la valvola 15 viene comandata per definire il tempo di erogazione della bevanda caffè attraverso la luce di passaggio L. Tale soluzione può essere comandata mediante una logica PWM.
Secondo una forma realizzativa preferenziale, la membrana 21, nella posizione operativa di intercettazione, intercetta la prima uscita intermedia 34 garantendo una ottimale produzione del flusso della bevanda caffè.
In particolare, la membrana 2 1 può presentare una serie di posizioni di lavoro intermedie tra detta posizione non operativa e detta posizione operativa definendo una luce di passaggio L variabile a seconda delle specifiche richieste dall’utente in modo da parzializzare il flusso proveniente da detta prima uscita intermedia 34.
Vantaggiosamente realizzare una valvola 15 in due parti smontabili, cioè corpo valvola 18 e gruppo otturatore 19, permette di pulire e sanificare facilmente, periodicamente e/o all’ occorrenza, il tratto 20 di circuito di passaggio 13, la membrana 21 e la camera di intercettazione 23 garantendo sempre una prestazione ottimale dell’ assieme di erogazione 10. Infatti, se non si effettua una manutenzione frequente, la geometria della luce di passaggio L può essere alterata dalla presenza di residui di caffè sulla membrana 21 del gruppo erogatore 19 e/o sulle pareti del tratto 20 di circuito di passaggio 13 del corpo valvola 18.
Secondo una forma realizzativa, lo spostamento della membrana 21 avviene, nella prima condizione montata, lungo un asse di regolazione, coincidente con l’asse di accoppiamento Y della seconda condizione smontata.
In particolare, tale luce di passaggio L può mettere selettivamente in comunicazione il primo canale 33 con il secondo canale 36 del tratto 20 di circuito di passaggio 13 definendo il suddetto percorso della bevanda a base di caffè sostanzialmente a “U” trasversale all’asse di erogazione X.
Secondo una forma realizzativa, la membrana 21, quando è nella posizione operativa di intercettazione in cui ostruisce totalmente il passaggio del flusso della bevanda a base di caffè verso l’apertura di erogazione 25, permette di condizionare il tempo di permanenza dell’acqua all’interno dell’assieme di erogazione 10 così da eseguire una pre-infusione voluta dell’acqua nel caffè in polvere prima di estrarre la bevanda caffè.
Vantaggiosamente la membrana 21 è a contatto con la bevanda caffè solo da un lato permettendo di separare il liquido “sporcante”, ovvero la bevanda caffè, dall’elemento di attuazione 22 del gruppo otturatore 19. In questo modo la parte attuativa, cioè la parte in contatto con l’elemento di attuazione 22 ed eventualmente con circuiteria elettrica, viene totalmente separata e mantenuta “asciutta” e pulita.
Secondo forme realizzative, il gruppo otturatore 19 comprende almeno un elemento di contenimento e supporto 26 al cui interno sono alloggiati la membrana 21 e l’elemento di attuazione 22 .
Secondo una forma realizzativa, la membrana 21 può essere solidale all’elemento di attuazione 22.
In particolare, tale elemento di contenimento e supporto 26 è configurato per essere alloggiato stabilmente nella seconda sede 17.
Secondo una forma realizzativa, l’assieme di erogazione 10 può comprendere un dispositivo di azionamento 39 configurato per selettivamente attivare l’elemento di attuazione 22 per spostare la membrana 21 dalla posizione non operativa alla posizione operativa di intercettazione e viceversa.
Il dispositivo di azionamento 39 può essere elettrico, meccanico oppure magnetico oppure ancora una combinazione delle precedenti.
Secondo una forma realizzativa, l’elemento di attuazione 22 può essere configurato per selettivamente sporgere esternamente al corpo estrattore 11 attraverso un foro passante 38 previsto in una parete della seconda sede 17. In tal caso, il dispositivo di azionamento 39 può selettivamente azionare l’elemento di attuazione 22 esternamente al corpo estrattore 11, ad esempio spingendolo attraverso il foro passante 38 verso l interno della seconda sede 17.
Secondo una forma realizzativa, il gruppo otturatore 19 comprende un elemento otturatore 27 previsto sporgente rispetto al lato della membrana 21 rivolto verso la bevanda caffè e configurato per ostruire la prima uscita intermedia 34 quando la membrana 21 è nella posizione operativa di intercettazione.
L’elemento otturatore 27 può presentare una superficie, ad esempio tronco conica o sferica, idonea ad intercettare e ostruire in modo controllato la prima uscita intermedia 34.
Conseguentemente quando la membrana 21 passa dalla posizione non operativa alla posizione operativa di intercettazione, l’elemento otturatore 27 viene avvicinato sempre più alla prima uscita intermedia 34 e/o al secondo ingresso intermedio 35 fino ad ostruirla.
Secondo una forma realizzativa, la membrana 21 e l’elemento otturatore 27 sono realizzati in corpo unico. In questo modo è garantita una più facile e veloce pulizia della membrana 21 e una completa separazione tra ambienti che prevedono la presenza di liquidi cosiddetti “sporchi” e ambienti che devono rimanere necessariamente asciutti.
Secondo una forma realizzativa, la membrana 2 1 può essere realizzata in materiale cedevole, ad esempio gomma, silicone o simili. In questo modo la membrana 21 si deforma facilmente sotto la spinta dell’elemento di attuazione 22 riducendo la luce di passaggio L.
Secondo una forma realizzativa, la membrana 2 1 può essere realizzata in materiale a ritorno elastico. In questo modo la membrana ritorna nella posizione originaria quando cessa la spinta dell’elemento di attuazione 22.
Secondo un’ulteriore forma realizzativa, la membrana 21 può essere associata a mezzi di ritorno 28 configurati per mantenere la membrana 2 1 in posizione non operativa.
In particolare, i mezzi di ritorno 28 riportano naturalmente la membrana 21, una volta cessata la spinta di attuazione, nella condizione originaria, ovvero nella posizione non operativa.
I mezzi di ritorno 28 possono essere del tipo a ritorno elastico o magnetico.
In particolare, i mezzi di ritorno 28 di tipo elastico possono comprendere una molla, come illustrato in fig. 4 .
Secondo una possibile forma realizzativa, i mezzi di ritorno 28 possono essere previsti integrali con la membrana 21, sporgenti da quest’ultima dal lato non a contatto con la bevanda a base caffè e associati all’elemento di attuazione 22.
I mezzi di ritorno 28 possono essere previsti allineati con l’elemento otturatore 27 per massimizzare la spinta di attuazione verso la posizione operativa di intercettazione e la spinta di ritorno verso la posizione non operativa.
Secondo una forma realizzativa illustrata esemplificativamente in fig.
3, i mezzi di ritorno 28 di tipo magnetico possono prevedere un primo magnete 28a solidale al gruppo otturatore 19 ed un secondo magnete 28b solidale all’elemento di attuazione 22 cooperanti tra loro. In tal caso, il primo magnete 28a e il secondo magnete 28b possono essere configurati per creare un collegamento magnetico saldo realizzando un corpo unico tra gruppo otturatore 19 ed elemento di attuazione 22 così da essere movimentati solidalmente attraverso il foro passante 38 per spostare la membrana 21 dalla posizione operativa di intercettazione alla posizione non operativa e viceversa.
Ad esempio, primo e secondo magnete 28a, 28b, una volta accoppiati, possono essere movimentati mediante il dispositivo di azionamento 39 di tipo magnetico.
Vantaggiosamente, l’attuazione magnetica permette di ottenere tempi di risposta estremamente ridotti ed una precisione di regolazione estremamente elevata. Infatti, il gruppo otturatore 19 e l’elemento di attuazione 22 si muovono all’unisono una volta in collegamento magnetico garantendo un controllo più accurato dello spostamento della membrana 21.
Secondo il presente trovato, una macchina (non illustrata) per l’erogazione di bevanda caffè comprende un assieme di erogazione 10 come qui descritto.
Secondo una forma reaiizzativa, la suddetta macchina comprende un’unità di controllo e comando 30 configurata per selettivamente spostare detta membrana 21 almeno dalla posizione non operativa alla posizione operativa di intercettazione regolando la luce di passaggio L in modo proporzionale, di volta in volta, in funzione delle specifiche richieste dal cliente.
Secondo una forma reaiizzativa, la dimensione della luce di passaggio L viene regolata, controllata e definita in modo proporzionale, di volta in volta, dall”unità di controllo e comando 30 in funzione delle specifiche richieste dal cliente. Ad esempio, la regolazione della luce di passaggio L permette di ottenere una bevanda a base di caffè più o meno cremosa e/o più o meno concentrata.
Secondo una forma realizzativa, felemento di attuazione 22 e/o il dispositivo di azionamento 39 possono essere comandati e controllati dall’unità di comando e controllo 30 in funzione delle specifiche richieste dell’utente.
È chiaro che all’assieme di erogazione 10 di bevanda caffè fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall’ ambito del presente trovato come definito dalle rivendicazioni.
È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz’altro realizzare molte altre forme equivalenti di assieme di erogazione 10 di bevanda caffè, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell’ambito di protezione da esse definito.
Nelle rivendicazioni che seguono, i riferimenti tra parentesi hanno il solo scopo di facilitare la lettura e non devono essere considerati come fattori limitativi per quanto attiene all’ambito di protezione sotteso nelle specifiche rivendicazioni.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Assieme di erogazione di bevanda caffè estratta in pressione mediante acqua attraverso un substrato di caffè in polvere, detto assieme comprendendo: - un corpo estrattore (11) che presenta un circuito di passaggio (13) da un’apertura di ingresso (24) per l’acqua ad un’apertura di erogazione (25) della bevanda caffè, essendo presente, lungo detto circuito di passaggio (13), una prima sede (16) in cui è previsto un filtro (12) selettivamente rimovibile che definisce una camera di estrazione per ricevere detto substrato di caffè in polvere realizzata a valle di detta apertura di ingresso (24) e, a valle di detta prima sede (16), una seconda sede (17) comunicante con detta apertura di erogazione (25), - una valvola (15) proporzionale a membrana selettivamente regolabile per controllare il flusso di erogazione di detta bevanda caffè in uscita da detta camera di estrazione ed atta ad essere alloggiata in detta seconda sede (17), detta valvola comprendendo: - un corpo valvola (18) in cui è presente un tratto (20) del circuito di passaggio (13), in comunicazione da un lato con detta camera di estrazione definita in detto filtro (12) e dall’altro con detta apertura di erogazione (25); - un gruppo otturatore (19) su cui è montata una membrana (21) mobile e provvisto di un elemento di attuazione (22) associato a detta membrana (21); detto corpo valvola (18) essendo accoppiato in modo rilasciabile a detto gruppo otturatore (19), in modo da presentare selettivamente una prima condizione montata, definendo una camera di intercettazione (23) presente tra detto corpo valvola (18) e detto gruppo otturatore (19) in cui detta membrana (21) è mobile per selettivamente intercettare detto tratto (20) del circuito di passaggio (13) del corpo valvola (18), mantenendo separato detto tratto (20) dall’elemento di attuazione (22) del gruppo otturatore (19), in detta prima condizione montata essendo detta valvola (15) posizionata in detta seconda sede (17) per controllare il flusso di bevanda caffè estratta erogata attraverso detta camera di estrazione ed una seconda condizione smontata, in cui detto gruppo otturatore (19) è disassemblato da detto corpo valvola (18) ai fini della pulizia di detta valvola (15).
  2. 2. Assieme di erogazione come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto corpo valvola (18) è provvisto di una prima porzione di collegamento (40) configurata per selettivamente accoppiarsi stabilmente in modo rilasciabile, nella prima condizione montata, con una seconda porzione di collegamento (41) prevista nel gruppo otturatore (19).
  3. 3. Assieme di erogazione come nella rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta prima porzione di collegamento (40) e detta seconda porzione di collegamento (41), nella prima condizione montata, sono tra loro collegabili mediante accoppiamento di forma geometrico.
  4. 4. Assieme di erogazione come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto tratto (20) del circuito di passaggio (13) presente in detto corpo valvola (18) è provvisto di un ingresso (31) in comunicazione con un’estremità di erogazione (12a) di detto filtro (12), di un’uscita (32) in comunicazione con detta apertura di erogazione (25), di un primo canale (33) da detto ingresso (31) ad una prima uscita intermedia (34) che si apre in detta camera di intercettazione (23) e di un secondo canale (36) che si sviluppa da un secondo ingresso intermedio (35), presente in detta camera di intercettazione (23), a detta uscita (32).
  5. 5. Assieme di erogazione come nella rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto corpo valvola (18) presenta uno sviluppo oblungo lungo un suo asse longitudinale coincidente, nella prima condizione montata, con un asse di erogazione (X) congiungente detta apertura di ingresso (24) con detta apertura di erogazione (25), in cui detto secondo canale (36) si sviluppa lungo una direzione (Yl) inclinata verso il basso rispetto a detto asse di erogazione (X).
  6. 6. Assieme di erogazione come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, in detta prima condizione montata, detta membrana (21) presenta almeno una posizione non operativa in cui definisce una luce di passaggio (L) del flusso della bevanda caffè in detta camera di intercettazione (23) e almeno una posizione operativa di intercettazione in cui chiude completamente detta luce di passaggio (L).
  7. 7. Assieme di erogazione come nella rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detta membrana (21) presenta una serie di posizioni di lavoro intermedie tra detta posizione non operativa e detta posizione operativa di intercettazione definendo una luce di passaggio (L) variabile parzializzando il flusso della bevanda caffè.
  8. 8. Assieme di erogazione come nelle rivendicazioni 4 o 5 e 6 o 7, caratterizzato dal fatto che detto gruppo otturatore (19) comprende un elemento otturatore (27) previsto sporgente rispetto al lato della membrana (21) rivolto verso la bevanda caffè e configurato per selettivamente ostruire detta prima uscita intermedia (34) quando detta membrana (21) è nella posizione operativa di intercettazione.
  9. 9. Assieme di erogazione come nella rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detta membrana (21) e detto elemento otturatore (27) sono realizzati in corpo unico.
  10. 10. Assieme di erogazione come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 9, caratterizzato dal fatto che detta membrana (21) è associata a mezzi di ritorno (28) configurati per mantenere la membrana (21) in posizione non operativa, detto elemento di attuazione (22) essendo configurato per selettivamente spostare detta membrana (21) almeno da detta posizione non operativa a detta posizione operativa di intercettazione.
  11. 11. Assieme di erogazione come nella rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di ritorno (28) sono di tipo elastico o magnetico.
  12. 12. Assieme di erogazione come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 11, caratterizzato dal fatto che comprende un dispositivo di azionamento (39) configurato per selettivamente attivare l elemento di attuazione (22) per spostare detta membrana (21) da detta posizione non operativa a detta posizione operativa di intercettazione e viceversa.
  13. 13. Macchina per l’erogazione di bevanda caffè comprendente un assieme di erogazione in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
  14. 14. Macchina come nella rivendicazione 13, caratterizzata dal fatto che comprende un’unità di controllo e comando (30) configurata per selettivamente spostare detta membrana (21) almeno da una posizione non operativa a una posizione operativa di intercettazione regolando in modo proporzionale una luce di passaggio (L) per il flusso di bevanda caffè.
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