IT201900009345A1 - Flacone contenente una composizione ad alta viscosita' per la pulizia - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

del brevetto per invenzione industriale dal titolo: “FLACONE CONTENENTE UNA COMPOSIZIONE AD ALTA VISCOSITA' PER LA PULIZIA”

SETTORE TECNICO

La presente invenzione è relativa ad un flacone contenente una composizione ad alta viscosità per la pulizia, in particolare di superfici dure.

STATO DELLA TECNICA

Sono noti da decenni sistemi di pulizia comprendenti flaconi erogatori dotati di un gruppo erogatore e utilizzati per la pulizia di superfici domestiche. I flaconi sono disponibili in molte forme e utilizzano svariate composizioni detergenti.

Le composizioni hanno come scopo principale quello di rimuovere sporco e/o calcare e batteri dalle superfici, mantenendole pulite e igienizzate.

I flaconi rappresentano l'imballaggio più riconoscibile per i prodotti per la pulizia, indipendentemente se ad uso residenziale o industriale. Essi comprendono un flacone ed un gruppo erogatore.

I flaconi sono venduti da innumerevoli distributori e di solito sono prodotti per soffiatura in HDPE, in Polipropilene o PET, trasparenti o opachi, e comprendono un’etichetta.

L’etichetta è di solito ottenuta con metodo “in-mould”, per serigrafia, da carta / laminato fustellato e incollato o di plastica termoretraibile o tramite una combinazione di questi metodi.

Il flacone è quasi sempre monouso e non riutilizzabile e per questo motivo molti gruppi erogatori sono irreversibilmente attaccati all'apertura del flacone in questo modo rendendo il riutilizzo del flacone impossibile.

I gruppi erogatori comprendono generalmente un beccuccio erogatore includente una porzione tubolare per il traporto della composizione detergente e terminante con un ugello attraverso cui passa la composizione detergente. La quantità di composizione detergente che esce dall’ugello è generalmente determinata dalla pressione che viene esercitata dall’utente sul flacone, dalla viscosità della composizione e dalla forma dell’ugello, in particolare dal diametro del foro dell’ugello.

Nel caso in cui la composizione sia una composizione ad alta viscosità, il getto di fluido in uscita dall’ugello è concentrato e colpisce un’area molto ristretta. Per coprire un’area più ampia è quindi necessario utilizzare una maggior quantità di composizione ed inoltre è più difficile raggiungere con la composizione tutte le aree dove essa sarebbe necessaria ed, in particolare, alcune regioni di difficile accesso, come angoli nascosti dei sanitari, quali ad esempio il bordo inferiore della toilette.

L’utilizzo di una grande quantità di composizione risulta non solo in un maggior consumo per l’utente, ma anche in un maggior spreco di prodotto e quindi in un inquinamento maggiore.

Non è possibile però variare di molto le dimensioni del foro d’uscita dell’ugello perché dimensioni inferiori permetterebbero di raggiungere un’area ancora inferiore aggravando i problemi attuali di efficacia del prodotto e fori di dimensioni maggiori risulterebbero in un utilizzo di composizione ancora maggiore, aggravando lo spreco.

Inoltre dato che la composizione presenta generalmente un’elevata viscosità è possibile che almeno una goccia del prodotto rimanga all’esterno dell’ugello o fuoriesca e scorra lungo il flacone.

Dato che molte composizioni per la pulizia di superfici dure presentano un’elevata acidità o basicità, tale fuoriuscita della composizione risulta non solo in uno spreco di prodotto, ma anche in un’elevata possibilità che la composizione entri in contatto con l’utente, con il rischio di provocare lesioni cutanee o accidentalmente anche oculari.

Si è quindi alla ricerca di un flacone comprendente un beccuccio erogatore che non presenti i summenzionati problemi dei flaconi noti.

SOMMARIO DELL’INVENZIONE

Scopo dell’invenzione è un flacone per una composizione ad alta viscosità, ed in particolari per la pulizia di superfici dure che sia in grado di risolvere i problemi sopra descritti.

Secondo la presente invenzione tale scopo è raggiunto da un flacone secondo la rivendicazione 1.

BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE

- la figura 1 è una vista prospettica di un flacone comprendente una prima forma di realizzazione di un beccuccio erogatore secondo la presente invenzione;

- la figura 2 è una vista prospettica di un beccuccio erogatore secondo una prima forma di realizzazione della presente invenzione;

- la figura 3 è una vista in sezione secondo l’asse A del beccuccio erogatore secondo una prima forma di realizzazione della presente invenzione;

- la figura 4 è una vista prospettica di un beccuccio erogatore secondo una seconda forma di realizzazione della presente invenzione; e

- la figura 5 è una vista in sezione secondo l’asse A di un beccuccio erogatore secondo una seconda forma di realizzazione della presente invenzione.

DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE

Per “composizione per la pulizia di superfici dure” si intende una composizione comprendente una pluralità di composti atti a migliorare lo stato di pulizia di superfici dure quali piastrelle, ceramica, o altri superfici dure, in particolare di superfici presenti in cucine e servizi igienici quali lavandini, bidet e WC. Per la pulizia di superfici dure si intende inoltre anche la pulizia di tubi scarichi e punti di ristagno dell’acqua e dello sporco dove la composizione secondo l’invenzione si è dimostrata particolarmente efficace.

Per “composizione per la pulizia di tazze della toilette” note in inglese come toilet bowl composition o anche con l’acronimo TBC si intendono composizioni che vengono utilizzate, preferibilmente spruzzate, sulle pareti o anche direttamente nell’acqua della tazza del WC.

Nel seguito si intende che tutte le volte che un componente è indicato come preferito, esso può essere aggiunto anche in combinazione con altri componenti aventi la medesima funzione.

Viene fornito un flacone 1 comprendente un beccuccio erogatore 2 (spout) ed una camera di raccolta 3 (collecting chamber) come illustrato nelle figure da 1 a 3.

Beccucci erogatori secondo l’invenzione possono essere costruiti mediante i più comuni metodi stampaggio e fabbricati da produttori specializzati nel settore, quale Aptar Group.

Come illustrato nelle figure 1 e 2, il beccuccio erogatore 2 si estende lungo un asse centrale A, è preferibilmente circolare e comprende una camera di raccolta 3 ed una porzione tubolare 4 che convoglia un flusso di fluido ovvero di composizione per la pulizia.

Un’estremità 5 del beccuccio erogatore 2 viene definita da un ugello 6. L’ugello 6 comprende una parete 7 di fondo avente una pluralità di fori 8 vantaggiosamente disposti attorno all’asse A, preferibilmente a raggiera.

Preferibilmente l’ugello 6 comprende tra 2 e 10 fori 8. Per un risultato ottimale in termini di erogazione su del fluido o composizione su un’ampia area superficiale, l’ugello 6 comprende tra 4 e 8 fori, ancor più preferibilmente tra 5 e 7 fori.

Vantaggiosamente la parete 7 di fondo è una parete convessa e presenta un angolo alfa rispetto alla superficie perpendicolare all’asse A compreso tra 1 e 30°. Più preferibilmente l’angolo è compreso tra 10 e 20°.

Preferibilmente la parete di fondo è di forma circolare, anche se può anche avere forme diverse, preferibilmente regolari come una forma ellittica, poligonale. Preferibilmente i fori 8 presentano forma circolare, anche se possono anche avere forme diverse, preferibilmente regolari come una forma ellittica, poligonale.

Preferibilmente il diametro dei fori 8, o la lunghezza del lato di dimensioni maggiori nel caso di una forma poligonale, è compreso tra 0,5 e 3 mm, più preferibilmente tra 0.7 e 2 mm, ancora più preferibilmente fra 0.8 e 1.7 mm.

Preferibilmente i fori sono rastremati verso l’esterno del flacone e l’angolo di rastremazione è compreso tra 1° e 30°, più preferibilmente tra 10° e 20°.

L’ugello 6 comprende inoltre un risalto 9 che sporge in direzione assiale oltre la parete 7 che presenta i fori 8 e definisce un prolungamento della porzione tubolare 4. Preferibilmente il risalto 9 è continuo.

La porzione tubolare 4 comprende una prima regione 4a avente la sezione trasversale preferibilmente a sezione costante ed una seconda regione 4b avente sezione trasversale rastremata vero l’ugello 6.

Preferibilmente e secondo una prima forma di realizzazione illustrata nelle figure da 1 a 3, il beccuccio erogatore 2 ha un collare 10 coassiale con la porzione tubolare 4. Il collare 10 è raccordato all’estremità della porzione tubolare 4 tramite una parete 11 di base in modo da definire la camera di raccolta 3, in altre parole la camera di raccolta 3 è anulare ed è definita da due superfici concentriche delle quali la prima superficie 13 facente parte del collare 10 e la seconda superficie 14 facente parte della porzione tubolare 4, mentre la parte inferiore è chiusa dalla parete 11 di base e la parte superiore è aperta in modo da ricevere gocce che cadono lungo la parte superiore della porzione tubolare 4 ed in particolare dal risalto 9 lungo la parete superiore della porzione tubolare 4.

Preferibilmente il rapporto fra la distanza R1 fra le pareti della porzione tubolare e la distanza R2 tra la prima superficie 13 e la seconda superficie 14 che definiscono la camera di raccolta 3 è preferibilmente compreso tra 15 e 1, più preferibilmente tra 5 e 2.

La profondità D della camera di raccolta definita come la distanza tra la parete di base 11 e il bordo superiore della camera di raccolta 3 è preferibilmente compreso tra 5 e 15 mm, più preferibilmente tra 10 e 20 mm.

L’altezza totale del beccuccio è preferibilmente compresa tra 10 e 40 mm più preferibilmente tra 15 e 30 mm.

Il beccuccio erogatore 2 comprende inoltre una flangia 15, in particolare il bordo superiore del collare 10 porta una flangia 15 esterna per l’accoppiamento per interferenza con il flacone 1, come illustrato in figura 1.

La superficie esterna del collare 10 ha una pluralità di risalti 16 che si estendono ad anello lungo la periferia del collare stesso 10 per l’accoppiamento per interferenza con una sede del flacone 1.

In particolare, la superficie esterna del collare 10 con i suoi risalti 16 definisce un dispositivo di accoppiamento 17 per fissare il beccuccio erogatore 2 al flacone 1 o a un corpo di interfaccia tra il beccuccio erogatore 2 ed il flacone 1.

Il corpo di interfaccia viene utilizzato per dettare le dimensioni dell’apertura come un adattatore.

Secondo una seconda forma di realizzazione illustrata nelle figure 4 e 5, il beccuccio erogatore 2 può anche essere formato in modo da realizzare un accoppiamento a vite maschio o femmina o a baionetta con il flacone 1.

Anche secondo tale forma di realizzazione, il beccuccio erogatore 2 ha un collare 20 coassiale con la porzione tubolare 24. Il collare 20 è raccordato all’estremità della porzione tubolare 24 tramite una parete 31 di base in modo da definire la camera di raccolta 23, in altre parole la camera di raccolta 23 è anulare ed è definita da due superficie concentriche la prima superficie 25 facente parte del collare 20 e la seconda superficie 26 facente parte dalla porzione tubolare 24.

Secondo questa seconda forma di realizzazione il collare è realizzato in modo da comprendere due superfici opposte anch’esse concentriche, delle quali la prima definisce la superficie esterna 25 della camera di raccolta 23 e la seconda superficie opposta alla prima definente una superficie di accoppiamento 27 al flacone 1.

La superficie esterna 25 della camera di raccolta 3 e la superficie di accoppiamento 27 sono raccordate nella parte superiore da una parete superiore 28, definendo in questo modo una camera per l’accoppiamento 29 con il flacone 1. La camera per l’accoppiamento 29 presenta al suo interno preferibilmente mezzi per l’accoppiamento con il flacone, quali un filetto maschio 30 o femmina o risalti per un accoppiamento a scatto.

In altri termini la superficie di accoppiamento 27 presenta preferibilmente una filettatura 30 per realizzare un accoppiamento a vite con il flacone 1, ma può anche presentare dei risalti per un accoppiamento a scatto.

Come illustrato nelle figure 4 e 5, preferibilmente la porzione tubolare 24 della seconda forma di realizzazione si estende in altezza rispetto alla camera di raccolta in modo da comprendere una regione di accoppiamento 34 ad un tappo, non illustrato. Preferibilmente la regione di accoppiamento è compresa tra il bordo superiore 32 della camera di raccolta 23 e la parete di fondo dell’ugello 6.

Più preferibilmente la porzione tubolare 24 presenta una filettatura 33 per l’accoppiamento con un tappo, non illustrato.

Anche per la seconda forma di realizzazione preferibilmente i fori 8 presentano forma circolare, anche se possono anche avere forme diverse, preferibilmente regolari come una forma ellittica, poligonale.

Preferibilmente il diametro dei fori 8, o la lunghezza del lato di dimensioni maggiori nel caso di una forma poligonale, è compreso tra 0,5 e 3 mm, più preferibilmente tra 0.7 e 2 mm, ancora più preferibilmente fra 0.8 e 1.7 mm.

Preferibilmente i fori sono rastremati verso l’esterno e l’angolo di rastremazione è compreso tra 1° e 30°, più preferibilmente tra 10° e 20°.

Anche per la seconda forma di realizzazione la porzione tubolare 24 comprende una prima regione 24a avente la sezione trasversale preferibilmente a sezione costante ed una seconda regione 24b avente sezione trasversale rastremata verso l’ugello 6.

Anche nella seconda forma di realizzazione preferibilmente il rapporto fra la distanza R1 fra le pareti della porzione tubolare e la distanza R2 tra la prima superficie 2525 e la seconda superficie 26 che definiscono la camera di raccolta 23 è preferibilmente compreso tra 15 e 1, più preferibilmente tra 5 e 2.

La profondità D della camera di raccolta definita come la distanza tra la parete di fondo e il bordo superiore della camera di raccolta 23 è preferibilmente compreso tra 5 e 15 mm, più preferibilmente tra 10 e 20 mm.

Vantaggiosamente il flacone 1 secondo la presente invenzione viene utilizzato per contenere composizioni per la pulizia, in particolare per la pulizia di superfici dure, quali ad esempio composizione per la pulizia di tazze della toilette.

Vantaggiosamente tali composizioni presentano una viscosità misurata a 20 gradi centigradi e 20s-1 compresa tra 20 e 5000 cps, preferibilmente fra 30 e 2000 cps ancor più preferibilmente tra 30 e 800 cps, in maniera ancor più preferita fra 80 e 700 cps.

È stato verificato che la combinazione del numero di fori dell’ugello 6, unitamente alla presenza di una camera di raccolta permette di risolvere i problemi dei beccucci note ed, in particolare, di evitare lo spreco di materiale, evitare che l’utente entri in contatto con la composizione per la pulizia e permettere alla composizione di raggiungere un’area ampia da pulire.

Inoltre le particolari geometrie del beccuccio permettono di ottimizzare l’uso di composizione e quindi i risultati raggiunti.

Claims (15)

1. RIVENDICAZIONI 1. Flacone (1) comprendente un beccuccio erogatore (2) estendentesi lungo un asse A, detto beccuccio erogatore comprendendo una porzione tubolare (4, 24) avente un’estremità definente un ugello (6), detto beccuccio erogatore comprendendo inoltre un collare (10, 20) coassiale con la porzione tubolare (4, 24), il collare (10,20) essendo raccordato all’estremità della porzione tubolare tramite una parete (11,31) di base in modo da definire una camera di raccolta (3,23) anulare definita da due superfici concentriche delle quali la prima superficie (13, 25) facente parte del collare e la seconda superficie (14,26) facente parte della porzione tubolare, mentre la parte inferiore è chiusa dalla parete (11,31) di fondo e la parte superiore è aperta in modo da ricevere gocce che cadono lungo la parte superiore della porzione tubolare, in cui detto asse A di detto beccuccio erogatore non è perpendicolare alla superficie di base del flacone.
2. 2. Flacone (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto ugello comprende una parete di fondo (7) avente tra 2 e 10 fori (8).
3. 3. Flacone (1) secondo le rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detta parete di fondo (11) è una parete convessa e presenta un angolo alfa rispetto alla superficie perpendicolare all’asse A compreso tra 1 e 30°.
4. 4. Flacone (1) secondo le rivendicazione da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che i fori (8) sono rastremati verso l’esterno e l’angolo di rastremazione è compreso tra 1° e 30°.
5. 5. Flacone (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il rapporto fra la distanza R1 fra le pareti della porzione tubolare e la distanza R2 tra la prima superficie (13, 25) e la seconda superficie (14, 26) che definiscono la camera di raccolta (3, 23) è preferibilmente compreso tra 15 e 1.
6. 6. Flacone (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la profondità D della camera di raccolta (3, 23) definita come la distanza tra la parete di base (11, 31) e il bordo superiore della camera di raccolta (3, 23) è preferibilmente compreso tra 5 e 15 mm.
7. 7. Flacone (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l’altezza totale del beccuccio è preferibilmente compresa tra 10 e 40 mm.
8. 8. Flacone (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il numero di fori (8) è compreso tra 5 e 7.
9. 9. Flacone (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il diametro dei fori (8) o la lunghezza del lato di dimensioni maggiori nel caso di una forma poligonale è compreso tra 0,5 e 3 mm, più preferibilmente tra 0,7 e 2 mm, ancora più preferibilmente fra 0,8 e 1.7 mm.
10. 10. Flacone (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la superficie esterna del collare (10) ha una pluralità di risalti (16) che si estendono ad anello lungo la periferia del collare stesso (10) per l’accoppiamento per interferenza con una sede del flacone (1).
11. 11. Flacone (1) una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la porzione tubolare (24) estende in altezza rispetto alla camera di raccolta (23) in modo da comprendere una regione di accoppiamento (34) ad un tappo.
12. 12. Sistema di pulizia comprendente un flacone (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazione precedenti in combinazione con una composizione per la pulizia.
13. 13. Sistema di pulizia secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che la composizione presenta una viscosità misurata a 20 gradi centigradi e 20s-1 compresa tra 20 e 5000 cps.
14. 14. Sistema di pulizia secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che la composizione presenta una viscosità misurata a 20 gradi centigradi e 20s-1 compresa tra compresa tra 30 e 800 cps.
15. 15. Uso del sistema di pulizia secondo la rivendicazione 10 per la pulizia di superfici dure.