IT201900003209A1 - Elemento di ricoprimento del manto di copertura di un edificio civile - Google Patents

Elemento di ricoprimento del manto di copertura di un edificio civile Download PDF

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Description

Elemento di ricoprimento del manto di copertura di un edificio civile.
Descrizione
Oggetto della presente invenzione riguarda un elemento di ricoprimento del manto di copertura dalle caratteristiche innovative che consegue le migliori prestazioni che si ricercano per un tetto, impermeabilità, coibentazione, barriera rumore, ventilazione, modesto peso, pedonabilità.
Stato della tecnica
È noto che i tetti delle civili abitazioni presentano un manto di copertura.
Detto manto di copertura tradizionalmente era coperto da una serie continua, affiancata e parzialmente sormontata di coppi.
Tali coppi, con il progresso tecnico, sono stati per la gran parte sostituiti da tegole.
Il motivo di tale progresso tecnico è in parte da ricondurre ad una maggiore durata del materiale; infatti le tegole sono generalmente realizzate in cemento che resiste meglio, sotto certe condizioni al materiale dei coppi, in genere di argilla cotta.
Tuttavia, sia per la tradizione, sia per l’aspetto estetico, e sia perché in certe condizioni il manto di copertura di coppi assolve efficacemente il suo compito, tale modalità di impiego dei coppi sopra il manto di copertura continua a persistere.
A causa dei costi di posa, molto più elevati per la creazione del manto di coppi (con i coppi coperta ed i coppi canale), si è quindi venuto affermando la tipologia delle tegole come standard tecnico per la realizzazione del manto di copertura.
Con il progresso tecnico si sono naturalmente cercati altri materiali , come ad esempio lastre di ardesia o elementi laminari metallici, con altri svantaggi.
Si sono anche ricercati i materiali plastici, riproducendo la forma, l’aspetto cromatico e la varianza dei coppi; ma si è constatato che con il tempo tali materiali plastici degradano rapidamente per infragilirsi nel corso delle stagioni.
Ed inoltre, negli spessori ricercati comparabili ai coppi in cotto e nella densità sufficiente per essere resistenti al passaggio saltuariamente di persone, ad esempio per manutenzione, si è visto che risultano di peso equiparabile al materiale dei coppi, oltre che risultare costosi.
Infatti , oltre all’aspetto estetico, i due altri principali fattori che influiscono nella scelta del materiale di rivestimento del manto di copertura sono senz’altro i l peso ed il costo.
Nella suddetta voce di costo devono essere annoverati non solo il costo del materiale, come materia prima ed il costo di realizzazione, ma anche il costo di trasporto fino al cantiere con numerosi viaggi dei mezzi autostradali, la difficoltà di portarli in quota sopra il tetto, i l tempo di posa.
Ad oggi quindi per i tetti formali da elementi accostati e parzialmente sormontati non vi è alcuna tipologia che predomina sull’altra, presentando ciascuna aspetti positivi e negativi .
Oltre a tutti gli aspetti sopraesposti, vi è un ulteriore elemento da considerare nella scelta del materiale del manto di copertura, soprattutto nella eventuali tà, sempre più frequente in cui il tetto diventi la sede di servizi tecnologici di rilievo, come ad esempio gli impianti fotovoltaici.
È ormai consolidato il fatto che il materiale debba essere ignifugo per evitare la propagazione dell’incendio nel caso in cui i detti servizi tecnologici per un qualche malfunzionamento dovessero prendere fuoco.
È infine da considerare il fatto che al manto di copertura sono richieste anche altre caratteristiche, come ad esempio la finitura superficiale sufficientemente liscia per evitare che possano aggrapparsi muschi e licheni, soprattutto sulle falde rivolte a nord, oppure che costi tuisca una barriera acustica oppure che possa avere anche un pregevole indice di isolamento termico.
È del tutto evidente che i coppi, le tegole, ed altri elementi noti attualmente non riescano a rispondere bene a tutte le sopraesposte pregevoli caratteristiche
Scopi dell’invenzione
Lo scopo della presente invenzione è mettere a disposizione un elemento per il ricoprimento del manto di copertura di una abitazione civile che riesca a superare tutti gli inconvenienti della tecnica anteriore.
Un diverso scopo della presente invenzione è mettere a disposizione un elemento per il ricoprimento del manto di copertura che sia leggero, che sia facilmente manovrabile, che sia facilmente posabile ed installabile, che sia sicuramente posato, e che affidabilmente installato.
Un importante scopo della presente invenzione è mettere a disposizione un elemento per il ricoprimento del manto di copertura che sia relativamente poco costoso, sia per la prima installazione e sia per eventuali manutenzioni, che sia sicuramente pedonabile.
Altre pregevoli scopi della presente invenzione sono quelli di mettere a disposizione un elemento di ricoprimento del manto di copertura che possa essere ignifugo, leggero, con una ottima finitura superficiale, con resistenza ad una elevata escursione termica, che possa costituire una ottima barriera acustica, che sia durevole alle intemperie metereologiche, che abbia ottime caratteristiche di isolamento termico, che possa essere facilmente fissabile al piano di posa del tetto, e che presenti una buona pedonabilità.
Tutti i suddetti scopi ed altri che meglio appariranno dal proseguo della descrizione sono conseguiti dall’invenzione esposta nelle rivendicazioni e meglio descritta nel proseguo della descrizione. Esposizione dell’invenzione
In particolare si tratta di un elemento, configurato come un coppo o come una tegola od una serie unita ed accostata di coppi o di tegole, di tipo accostabile, e dotato in prossimità di uno o più lati di elementi di incastro reciproco con l’elemento contiguo e realizzato in EVA-PE mediante un procedimento ad iniezione.
Vantaggiose caratteristiche dell’invenzione
Vantaggiosamente il detto elemento di ricoprimento del manto di copertura in EVA-PE configurato come una tegola, accostato ed unito tramite incastro ad un elemento contiguo consente di conseguire i seguenti vantaggi:
Risulta essere di tipo ignifugo per essere addizionato di un ritardante la fiamma e/o un filler antifiamma dal 0,5 al 3% in peso della mescola base, inoltre, grazie ai sormonti ed agli incastri consente di realizzare un manto di copertura di una falda del tetto in maniera continua conferendo alla falda nel suo insieme tale proprietà.
Grazie alla configurazione ondulata, detto elemento in EVA-PE, può rimanere leggero consentendo tuttavia di poter essere definito pedonabile.
Come elemento stampato ad iniezione, è possibile realizzare sia elementi di aggancio per incastro reciproco, ad esempio con incastri a sottosquadro, sia sagomatura che impediscono il riflusso contrario dell’acqua per la spinta del vento oppure di elementi di appoggio rialzati per favorire la ventilazione sottocoppo.
La finitura superficiale dell’elemento in EVA-PE può essere molto liscia o anche leggermente scabra, avvicinandosi al la finitura di un elemento realisticamente realizzato in cemento, senza tuttavia lasciare pori aperti per l’aggrappamento di muffe e/o licheni, i quali vengono facilmente dilavati dalle acque meteoriche.
Essendo detto elemento in EVA-PE resistente ad un range di temperature con una escursione da -50 a 70 °C gradi centigradi, senza apprezzabili dilatazioni termiche, riesce a mantenere la linearità e lo aggancio degli incastri senza difficoltà che possano distaccarsi.
Vantaggiosamente l’elemento in EVA-PE per la combinazione delle caratteristiche tra cui il materiale, la modalità di realizzazione per invenzione e quindi rispettando le tolleranze dimensionali per l’accostamento ravvicinato agli elementi contigui, per gli incastri agli elementi contigui è possibile realizzare una copertura continua che costituisce una ottima barriera al rumore.
Vantaggiosamente gli incastri realizzati sono del tipo a sottosquadro, ad esempio a coda di rondine, che sono di possibile attuazione e realizzazione solo grazie al tipo di materiale ed alla modalità realizzativa, per iniezione; consentendo tuttavia data la elasticità del materiale di poter essere svincolati per eventuali ricollocamenti e/o manutenzione.
Ulteriormente essendo il materiale EVA-PE un ottimo materiale espanso coibente, ed essendo la copertura continua senza soluzione di continuità, si ottiene una vantaggiosa caratteristica di un isolamento termico in copertura, dove è risaputo consistere le maggiori dispersioni termiche dell’involucro edilizio.
Vantaggiosamente ogni singolo elemento in EVA-PE è dotato di piedini di appoggio, sottostanti alle parti ribassate dell’elemento, che vanno addossate nella parte di supporto del solaio, senza pericolo per qualsiasi elemento fosse costituito potendo adattarsi ed adeguarsi per la naturale capacità di ogni singolo elemento di deformarsi ed adattarsi alle eventuali non linearità del detto solaio. Inoltre detti piedini mantengono la struttura del manto leggermente discostata dal solaio e consentono una ventilazione naturale impedendo la formazione di condensa.
Gli elementi in EVA-PE possono essere inoltre ulteriormente fissati alla struttura sottostante del tetto tramite agganci meccanici che si associano ad un profilo di unione dotato di un risvolto uncinato che realizza una sede di presa per i detti agganci meccanici .
Eventualmente è possibile anche un fissaggio meccanico degli elementi di ricoprimento alla sottostruttura portante con fissaggi che perforano lo intero elemento, preferibilmente in prossimità di una onda sporgente verso l’esterno. Il materiale di fissaggio che trapassa detto elemento in EVA-PE, non costituisce un pericolo per il passaggio dell’acqua piovana, ma l’impermeabilità è ugualmente garantita per l’adesione del materiale che si rende aderente sulla superficie laterale del detto fissaggio.
La struttura di ogni elemento in EVA-PE configurato con un disegno a tegola, è sufficiente per garantire la pedonabilità su di esso per eventuali manutenzioni, infatti anche per carichi abbastanza consistenti e concentrati, l’elemento non si frattura, ma eventualmente si deforma sotto la spinta del carico e successivamente, asportato il suddetto carico, riacquista la precedente forma, ritornando alla originale configurazione.
Una ultima vantaggiosa caratteristica è fornita dalla riciclabilità del materiale, che consente, dopo la sua vita utile di essere facilmente macinato, sminuzzato e quindi reimpiegato come un poliuretano di riempimento od altro.
Questi ed altri scopi ancora vengono tutti raggiunti dallo elemento in EVA-PE dalla configurazione a tegola per la realizzazione dei manti di copertura degli edifici a destinazione di civile abitazione oggetto della presente invenzione secondo le rivendicazioni allegate.
Breve descrizione dei disegni
Le caratteristiche tecniche dell’invenzione, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sotto riportate, ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati , che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa, e non limitativa in cui:
La fig. 1 mostra l’elemento di ricoprimento oggetto dell’invenzione secondo una vista prospettica dall’alto.
La fig. 2 mostra quanto esposto in fig. 1 secondo una diversa vista prospettica dall’alto.
La fig. 3 mostra quanto esposto in fig. 1 secondo una vista prospettica dal basso.
La fig. 4 mostra quanto esposto in fig. 3 secondo una diversa vista prospettica dal basso.
La fig. 5 mostra l’elemento di ricoprimento oggetto dell’invenzione agganciato ad un profilo inferiore di trattenimento alla struttura portante sull’estradosso del tetto.
La fig. 6 mostra l’oggetto di fig. 5 secondo una diversa vista prospettica.
La fig. 7 mostra l’oggetto di fig. 5 secondo una vista prospettica dal basso.
La fig. 8 mostra l’oggetto di fig. 7 secondo una diversa vista prospettica.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferita Con riferimento alle figure lo elemento di ricoprimento è rappresentato come una serie accostata ed unita a formare un unico corpo 1. In particolare il detto elemento di ricoprimento 1 simula quattro coppi accostati in maniera adiacente laterale in larghezza e di due coppi sormontati in sequenza nel senso della lunghezza, comprendenti i relativi coppi canale interposti .
L’elemento di ricoprimento 1 viene quindi a sostituire un insieme di 4x2 tradizionali coppi coperta, congiunti dai rispettivi tradizionali coppi canale, presentando quattro colmi 2 e tre canali 3.
Lungo un bordo longitudinale dell’elemento 1 sono presenti gli incastri 4, 5 di congiunzione reciproca con i rispettivi elementi adiacenti accostati.
In particolare detti incastri sono realizzati come un elemento di incastro maschio 4 e un elemento di incastro femmina 5, preferibilmente del tipo a coda di rondine con una sede femmina a sottosquadro, in maniera tale che il relativo accoppiamento sia di tipo saldo e non spontaneamente svincolabile, se non intenzionalmente per manutenzione.
Il detto incastro inoltre realizza una valida tenuta per quanto riguarda l’ermeticità alle acque meteoriche, senza lasciare varchi per il passaggio di caldo e freddo e garantendo una valida tenuta sotto il profilo del rumore.
Per evitare che per modeste inclinazioni della falda del tetto possa, spinta dalla forza del vento, crearsi una infiltrazione lungo i canali 3 con una risalita dell’acqua meteorica, lungo il bordo trasversale a monte, almeno sui canali 3, sono presenti delle sagomature antiriflusso 7.
Proficuamente il bordo di battuta 11 che si trova in accostamento con le sagomature antiriflusso 7 è a suo volta sagomato per la realizzare una unione a labirinto che garantisce la affidabilità dell’unione reciproca e la tenuta suddetta.
Sulla faccia inferiore in corrispondenza di ogni canale 2 sono previsti dei punti di appoggio 10 al piano della falda del tetto, per garantire l’affidabile portanza alla pedonabilità sopra i detti elementi di ricoprimento 1.
Vantaggiosamente in corrispondenza dei detti canali 3, sempre sulla faccia inferiore dei dett i elementi di ricoprimento 1 sono previsti gli agganci inferiori 6 per la reciproca associazione con dei profili 8 sagomati ad uncino 9 preventivamente uniti saldamente alla struttura portante del tetto.
La posa pertanto degli elementi di ricoprimento 1 è garantita nella sua salda, efficace e sicura unione sia per l’associazione con i profili 8 sagomanti, sia per il sormonto reciproco di ogni fila di elementi rispetto a quella a valle, e sia per l’unione ad incastro laterale tra elementi adiacenti.
È del tutto evidente che le suddette caratteristiche non sarebbero state conseguite con un elemento di ricoprimento realizzato tradizionalmente di materiale laterizio o cementizio. E neppure sarebbe stato possibile con un materiale di tipo plastico, per l’impossibilità di realizzare degli incastri in sottosquadro, ma anche per le modeste proprietà termiche ed acustiche.
Realizzando l’elementi di ricoprimento con un materiale che nessuno riteneva adatto per l’impiego come materiale da costruzione, si è invece riusciti a conseguire un elemento che presenta tutte le caratteristiche e prestazioni attualmente ricercate per un tetto di un edificio civile.
Detto materiale in part icolare risulta essere a base di poliolefine, in particolare un EVA, etil-vinil-acetato e polietilene, vantaggiosamente addizionato di antivecchianti, protettivi contro la luce, con percentuali che non superano il 1-2% con percentuali espresse in peso sul totale in peso della miscela.
Anche grazie a tale materiale si è riusciti ad ottenere un prodotto da costruzione soprattutto leggero, avendo una densità compresa tra 0,2 e 0,5 gr/cm3, e preferibilmente di 0,35 gr/cm3, per la praticità di instal lazione e montaggio.
Il campo di temperatura ammissibile senza apprezzabili ritiri o deformazioni va da -50° a 70° gradi centigradi, garantendo la uniformità della posa ed assicurando l’affidabilità per la posa esposta agli agenti atmosferici.
Entro il suddetto campo di temperature il prodotto è comunque pedonabile, avendo una durezza di circa 40-60 ShA (misurata in accordo con ASTM D2240) ed un carico di rottura (secondo ASTM D638) compreso tra 2 e 4 mpa.
Ma soprattutto prima che il materiale possa rompersi si verifica un allungamento a rottura (ASTM D638) che arriva a 200-300%.
Tale materiale espanso risulta inoltre ignifugo, e piuttosto stabile alle normali temperature di posa per l’applicazione specifica.
Per migliorare il comportamento tale materiale polimero si è visto che la migliore miscela risulta di circa 10-25% di poliolefine e 90-75% di polietilene e preferibilmente 18% di poliolefine (etilvinilacetato) e di polietilene 82%.
Vantaggiosamente tale miscela è addizionata con un gonfiante compreso tra il 2-5%, e preferibilmente al 3% della mescola base, che alla temperatura di 200° sviluppa le piccole cellule all’interno che realizzano l’espansione del prodotto.
Vantaggiosamente tale miscela è addizionata con un reticolante dal 0,7 al 2%, e preferibilmente al 1% in peso della mescola base, che aiuta a realizzare un legame chimico tra le varie molecole di tale miscela a base di polietilene per incrementare la resistenza meccanica e la resistenza alla temperatura. Infatti detto materiale passa dallo stato termoplastico allo stato elastico reticolato (vulcanizzato); infine trattasi di un materiale stabile e non nocivo, espanso e reticolato.

Claims (11)

  1. Rivendicazioni 1) Elemento di ricoprimento del manto di copertura di un edificio civile, configurato come un coppo o come una tegola od una serie unita ed accostata di coppi o di tegole, caratterizzato dal fatto di tipo accostabile, e dotato in prossimità di uno o più lati di elementi di incastro reciproco (4, 5) con l’elemento di ricoprimento (1) contiguo, e realizzato in EVA-PE mediante un procedimento ad iniezione.
  2. 2) Elemento di ricoprimento del manto di copertura secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che risulta addizionato di un ritardante la fiamma e/o un filler antifiamma dal 0,5 al 3% in peso della mescola base per essere di tipo ignifugo e rendere per i sormonti (7, 11) e gli incastri (4, 5) reciproci un manto di copertura di una falda del tetto in maniera continua conferendo alla falda nel suo insieme tale proprietà.
  3. 3) Elemento di ricoprimento del manto di copertura secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che presenta una configurazione ondulata con colmi (2) e canali (3), e pur essendo di costituzione leggera è pedonabile.
  4. 4) Elemento di ricoprimento del manto di copertura secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che gli elementi di aggancio (4, 5) per incastro reciproco, sono incastri a sottosquadro, la cui sagomatura impedisce il riflusso contrario dell’acqua per la spinta del vento.
  5. 5) Elemento di ricoprimento del manto di copertura secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che la finitura superficiale dell’elemento in EVA-PE è molto liscia o anche leggermente scabra, avvicinandosi al la finitura di un elemento realisticamente realizzato in cemento, senza tuttavia lasciare pori apert i per l’aggrappamento di muffe e/o licheni.
  6. 6) Elemento di ricoprimento del manto di copertura secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che il materiale EVA-PE è addizionato con un reticolante, dal 0,7 al 2%, e preferibilmente al 1% in peso della mescola base, per resistere ad un range di temperature con una escursione da -50 a 70 °C gradi centigradi.
  7. 7) Elemento di ricoprimento del manto di copertura secondo la rivendicazioni 1 caratterizzato dal fatto che il materiale EVA-PE è addizionato con un gonfiante compreso tra il 2-5%, e preferibilmente al 3% in peso della mescola base, che conferisce allo elemento singolo proprietà acustiche e termiche e per le precise tolleranze dimensionali per l’accostamento ravvicinato agli elementi di ricoprimento (1) contigui, per gli incastri (4, 5) agli elementi contigui è possibile realizzare una copertura continua che costituisce una ottima barriera al rumore e alle dispersioni termiche.
  8. 8) Elemento di ricoprimento del manto di copertura secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che gli incastri (4, 5) realizzati sono del tipo a sottosquadro, e per la elasticità del materiale detti incastri sono svincolabili per eventuali ricollocamenti e/o manutenzione.
  9. 9) Elemento di ricoprimento del manto di copertura secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fat to che ogni singolo elemento in EVA-PE è dotato di piedini di appoggio (10), sottostanti alle parti ribassate dell’elemento (1), che vanno addossate nella parte di supporto del solaio.
  10. 10) Elemento di ricoprimento del manto di copertura secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che ciascun singolo elemento in EVA-PE è fissato al la struttura sottostante del tetto tramite agganci (6) meccanici che si associano ad un profilo di unione (8) dotato di un risvolto uncinato (9) che realizza una sede di presa per i detti agganci (6) meccanici .
  11. 11) Elemento di ricoprimento del manto di copertura secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che miscela EVA-PE risulta 10-25% di poliolefine e 90-75% di polietilene, e preferibilmente 18% di poliolefine (et ilvinilacetato) e di polietilene 82% con percentuali espresse in peso sul totale in peso della miscela.
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