IT201900002667A1 - Macinadosatore per grani o chicchi, ad esempio di caffè, con dispositivo di regolazione della granulometria di macinatura - Google Patents

Macinadosatore per grani o chicchi, ad esempio di caffè, con dispositivo di regolazione della granulometria di macinatura Download PDF

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IT201900002667A1
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IT
Italy
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grinder
grains
doser
lever mechanism
axial direction
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IT102019000002667A
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Inventor
Mauro Michielan
Michele Motta
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Mazzer Luigi Spa
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Description

DESCRIZIONE
CAMPO DI APPLICAZIONE
[0001] La presente invenzione riguarda un macinadosatore per grani o chicchi, ad esempio di caffè, con dispositivo di regolazione della granulometria di macinatura.
STATO DELLA TECNICA
[0002] In particolare, come è noto, esistono macinadosatori per preparazioni espresso. Inoltre sono noti macinadosatori per preparazioni differenti dall'espresso quali, a titolo di esempio, macinadosatori per il caffè alla turca o per il caffè alla americana.
[0003] Queste preparazioni a base di caffè richiedono ben differenti granulometrie di macinatura per ottimizzare la specifica tecnica di infusione con cui si estrae il caffè per la preparazione della relativa bevanda. In particolare la granulometria presenta un valor medio delle particelle progressivamente crescente passando dalla macinatura ‘alla turca’, all'espresso, o al caffè all'americana (detto anche caffè filtro).
[0004] Vi è inoltre l'esigenza di offrire all'utilizzatore un’elevata accuratezza nella ricerca della granulometria del caffè macinato nell'intorno del grado di granulometria tipico per la specifica preparazione a base di caffè.
[0005] In un macinacaffè che utilizza come utensile di frantumazione le macine dentate, i diversi profili di distribuzione granulometrica della polvere di caffè per le differenti tipologie di preparazioni, si ottengono agendo sulla distanza relativa tra le macine che realizzano la frantumazione del chicco in polvere.
[0006] Quanto più piccolo è lo spostamento relativo tra le macine, maggiore è il grado di accuratezza con cui si definisce un determinato e ottimale profilo granulometrico della polvere di caffè, al fine di esaltare le proprietà organolettiche nella bevanda estratta con lo specifico metodo di infusione/estrazione prescelto.
[0007] Il sistema migliore, noto al mercato, è quindi un sistema di regolazione micrometrico continuo, in cui siano possibili e selezionabili, tutte le posizioni di regolazione all'interno di uno specifico intervallo.
[0008] Un sistema di regolazione che si presta a questa regolazione continua, è ad esempio la regolazione tramite accoppiamento vite/madrevite con cui si allontanano o si avvicinano le macine (o in generale gli utensili utilizzati per la frantumazione del chicco) tra loro.
[0009] In forme di pratico realizzo, almeno una delle macine è condotta e messa in rotazione da un motore elettrico; l’altra macina è di solito fissa. Le macine sono alloggiate all'interno di una camera di macinatura.
[0010] Le macine a loro volta sono sorrette e mantenute opportunamente orientate da relativi portamacine al fine di prevedere una sezione di uscita anulare tra le macine che sia costante su tutto il perimetro delle stesse, per avere una distribuzione omogenea della polvere in ogni punto di uscita dalle macine. È quindi inteso che le macine sono coassiali tra loro.
[0011] La macina condotta è accoppiata all'asse di trasmissione del motore per mezzo del relativo portamacine, ed è messa in rotazione dal motore elettrico. La regolazione della distanza tra le macine avviene muovendo almeno una delle macine, che a sua volta è accoppiata al proprio portamacina, mettendola in movimentazione assialmente (ossia avvicinandola o allontanandola rispetto all’altra macina lungo una direzione assiale parallela all’asse di rotazione della macina) e questo avviene comunemente, come detto, agendo attraverso un accoppiamento di tipo vite/madrevite.
[0012] Il sistema di regolazione con accoppiamento vitemadrevite può essere coassiale all’asse di rotazione delle macine. In tal caso tale sistema di regolazione è integrato all’interno del corpo di contenimento del macinadosatore.
[0013] Un sistema di regolazione interno complica la struttura interna del macinadosatore nella zona di alloggiamento delle macine. In alcuni casi ciò può portare anche a complicazioni nella gestione operativa delle macine, in termini ad esempio di manutenzione.
[0014] Sono stati quindi proposti macinadosatori in cui il sistema di regolazione è disposto esternamente al corpo di contenimento del macinadosatore. Il sistema di regolazione è associato ad una appendice esterna del macinadosatore ed è operativamente collegata alla macina inferiore mobile tramite un leverismo, che trasmette alla macina i movimenti del sistema di regolazione.
[0015] Il leverismo è disposto al di sotto del corpo del macinsadosatore al fine di poter più facilmente entrare in contatto con la macina inferiore assialmente mobile. Il leverismo e la macina non sono collegati tra loro meccanicamente, ma vanno semplicemente a contatto. Ciò permette al leverismo di orientarsi liberamente rispetto all’asse della macina durante le sue oscillazioni.
[0016] Tale soluzione tecnica è costruttivamente molto semplice da realizzare. Operativamente, non è tuttavia del tutto soddisfacente. La macina è infatti guidata dal leverismo solo in spinta, cioè quando il sistema di regolazione impone movimenti assiali di avvicinamento alla macina superiore. Quando il sistema di regolazione richiede movimenti assiali di allontanamento dalla macina superiore, il leverismo non opera attivamente sulla macina. La discesa della macina inferiore è infatti lasciata all’azione della gravità o dalla spinta generata dai chicchi che sono insinuati tra le macine.
[0017] Gli inevitabili attriti di scorrimento assiale possono rallentare la discesa della macina, impedendo un corretto posizionamento assiale della macina e influendo così negativamente sulla precisione nella regolazione della granulometria del macinato.
PRESENTAZIONE DELL'INVENZIONE
[0018] È quindi sentita l’esigenza di risolvere gli inconvenienti e limitazioni citati in riferimento all’arte nota.
[0019] Tale esigenza è soddisfatta da un macinadosatore per caffè in accordo con la rivendicazione 1.
DESCRIZIONE DEI DISEGNI
[0020] Ulteriori caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente comprensibili dalla descrizione di seguito riportata di suoi esempi preferiti e non limitativi di realizzazione, in cui:
[0021] - la figura 1 rappresenta una vista prospettica dall’alto di un macinadosatore in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, illustrato con alcuni parti asportate per meglio illustrarne altre;
[0022] - la figura 2 rappresenta una vista prospettica dal basso del macinadosatore di figura 1;
[0023] - la figura 3 rappresenta una vista ortogonale del macinadosatore di figura 1 secondo la freccia III ivi indicata;
[0024] - la figura 4 rappresenta una vista ortogonale in sezione del macinadosatore di figura 1;
[0025] – la Figura 5 rappresenta una vista prospettica parzialmente in sezione del macinadosatore di figura 1;
[0026] – la Figura 6 rappresenta una vista ortogonale in sezione di un macinadosatore in accordo ad una forma di realizzazione alternativa della presente invenzione; e [0027] – la figura 7 illustra il macinadosatore di Figura 4, dotato di un punto di attacco addizionale per il fulcro del leverismo, ed illustrato con alcuni possibili orientamenti di un elemento di comando del dispositivo di regolazione del macinadosatore stesso.
[0028] Gli elementi o parti di elementi in comune tra le forme di realizzazione descritte nel seguito saranno indicati con medesimi riferimenti numerici.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
[0029] Con riferimento alle suddette figure, con 1 si è globalmente indicato un macinadosatore per caffè in accordo con la presente invenzione.
[0030] È da precisare che il macinadosatore della presente invenzione non trova applicazione soltanto per la macinazione dei chicchi di caffè, bensì per la macinazione di qualsiasi bevanda o infuso ottenibile da chicchi o grani preferibilmente tostati e successivamente macinati, in modo da ottenere una polvere adatta all’infusione. Pertanto l’indicazione di macinadosatore ‘per caffè’ rappresenta una opzione non limitativa o esaustiva ma puramente esemplificativa, di un possibile uso del macinadosatore in accordo con la presente invenzione.
[0031] Il macinadosatore comprende un corpo 10 che racchiude una prima macina 11 supportata da un relativo primo portamacina 21, e una seconda macina 12 supportata da un relativo secondo portamacina 22. Il corpo 10 può comprendere un elemento principale cavo 7 che alloggia dette macine 11,12.
[0032] Preferibilmente, il corpo 10 è dotato superiormente di un’apertura 9 di accesso ad una camera di macinatura 13 per chicchi di caffè ricavata internamente a detto corpo 10. Tipicamente, tale apertura di accesso 9 è accoppiata a dei condotti o ad una tramoggia (non illustrati nelle Figure allegate) di adduzione dei chicchi. Il corpo 10 è inoltre dotato in corrispondenza della camera di macinatura 13 di una bocca 8 di uscita del caffè macinato.
[0033] La prima e la seconda macina 11,12 sono affacciate tra loro lungo una direzione assiale X-X all’interno della camera di macinatura 13.
[0034] La camera di macinatura ha tipicamente una forma cilindrica, simmetrica rispetto a detta direzione assiale X-X.
[0035] Le macine 11,12 sono meccanicamente fissate ciascuna al rispettivo portamacina 21,22. Le macine 11,12 sono munite di denti 14 che cooperano tra loro per la frantumazione o macinatura dei chicchi o grani. La granulometria ottenibile dalle macine 11,12 è data dalla distanza assiale D relativa tra i denti 14 delle rispettive prima e seconda macina 11,12.
[0036] Usualmente almeno una di dette macine 11,12 è una macina condotta, ossia collegata meccanicamente a mezzi motori 30 per la sua messa in rotazione, in modo da attivare la macinatura. L’altra macina usualmente è fissa in rotazione.
[0037] Ad esempio, come illustrato nelle Figure allegate, la prima macina 11 è fissa in rotazione e la seconda macina 12 è rotante per l’azione di mezzi motori 30 ai quali è operativamente connessa.
[0038] Come sarà ripreso nel seguito, una di dette macine 12 è mobile lungo la direzione assiale X-X rispetto all’altra macina 11. La regolazione della posizione assiale della macina assialmente mobile 12 rispetto all’altra macina assialmente fissa 11 consente di regolare la distanza assiale relativa D tra le due macine e quindi la granulometria di macinazione.
[0039] Preferibilmente, dette macine 11, 12 sono coassiali tra loro rispetto ad un asse di rotazione R-R di almeno una macina, che è parallelo a detta direzione assiale X-X.
[0040] In particolare, i mezzi motori 30 che portano in rotazione la macina rotante 12 sono costituiti da un motore elettrico 31 dotato di un albero motore 32 collegato direttamente o indirettamente a tale seconda macina 12 attraverso il relativo secondo portamacina 22.
[0041] Preferibilmente, come illustrato nella Figura 1, l’albero motore 32 del motore elettrico 31 è disassato rispetto all’asse di rotazione R-R della macina condotta 12 ed è collegato ad essa, ad esempio, tramite una cinghia dentata 33 che collega una ruota dentata 34 (calettata sul secondo portamacina 22 attorno all’asse di rotazione R-R) ad un pignone 35 solidale all'albero motore 32.
[0042] Come illustrato in particolare nella Figura 4, il secondo portamacina 22 che supporta in rotazione la seconda macina 12 è dotato di un albero 15, che è vincolato in rotazione sul corpo 10 da almeno due bronzine o cuscinetti 16, che lo guidano in rotazione.
[0043] Preferibilmente, la macina assialmente mobile 12 è la macina rotante (condotta). In tal caso, le due bronzine o cuscinetti 16 che guidano in rotazione l’albero 15 del secondo portamacina, ne permettono anche la traslazione in senso assiale.
[0044] La configurazione disassata tra asse motore e asse macina R-R è preferibile rispetto ad una configurazione coassiale dal momento che:
[0045] - consente di posizionare i mezzi motori 30 lontano dalla camera di macinatura in funzione degli ingombri attorno ad essa; e
[0046] - il collegamento con cinghia o ruote dentate tra i due assi permette di operare opportune moltiplicazioni dei giri del motore all'asse macina, utilizzando sistemi già noti.
[0047] Come illustrato nelle Figure allegate, il macinadosatore 1 comprende un dispositivo di regolazione 40 della distanza assiale relativa D tra dette prima e seconda macina 11,12.
[0048] Il dispositivo di regolazione 40 a sua volta comprende un elemento di comando 41 che è supportato da detto corpo 10 in posizione disassata rispetto a detta direzione assiale X-X. In particolare, tale elemento di comando 41 è disposto esternamente al corpo 10 del macinadosatore 1.
[0049] In particolare, come illustrato nelle Figure allegate, l’elemento di comando 41 è supportato da detto corpo 10 tramite un’appendice di supporto 100 rigidamente fissata al corpo 10. Più in dettaglio, l’appendice di supporto 100 definisce una sede di innesto 101 per l’elemento di comando 41.
[0050] L’elemento di comando 41 è cinematicamente collegato alla macina assialmente mobile 12 tramite un leverismo 70 infulcrato su detto corpo 10 per imporre a detta macina assialmente mobile 12 movimenti controllati lungo detta direzione assiale X-X così da regolare la distanza assiale relativa D tra dette prima e seconda macina 11,12.
[0051] In questo modo la regolazione della distanza assiale relativa D tra le macine 11,12 avviene muovendo assialmente soltanto una macina 12 e il relativo portamacina 22.
[0052] Il dispositivo di regolazione 40 della distanza assiale relativa D tra dette prima e seconda macina 11,12 svolge quindi la funzione di dispositivo di regolazione della granulometria di macinatura.
[0053] Secondo l’invenzione, detto leverismo 70 è cinematicamente collegato:
[0054] - all’elemento di comando 41 tramite una prima cerniera 71; e
[0055] - alla macina assialmente mobile 12 tramite una seconda cerniera 72.
[0056] Gli assi di rotazione Y1-Y1 e Y2-Y2 di dette prima e seconda cerniera 71, 72 sono paralleli all’asse di fulcro Y-Y di detto leverismo 70.
[0057] Grazie all’invenzione, il movimento assiale della macina mobile 12 è guidato in entrambi i versi lungo detta direzione assiale X-X (cioè sia in avvicinamento, sia in allontanamento dall’altra macina 11) dal leverismo 70 e quindi dall’elemento di comando 41. Pertanto, diversamente da quanto previsto nelle soluzioni di tecnica nota, il movimento assiale della macina mobile 12 è sempre controllato e guidato perfettamente dal dispositivo di regolazione 40.
[0058] Tutto ciò è reso possibile dal fatto che il vincolo tra leverismo 70 e macina mobile 12 è realizzato tramite una cerniera (seconda cerniera 72) con asse parallelo all’asse di fulcro. La seconda cerniera 72 consente infatti di trasmettere alla macina mobile 12 solo le componenti di moto assiale del leverismo 70, lasciando però libero il leverismo di variare la propria inclinazione rispetto alla direzione assiale X-X della macina 12 ruotando attorno all’asse di fulcro Y-Y.
[0059] In questo modo, si risolvono completamente gli inconvenienti delle soluzioni di tecnica nota, evitando che inevitabili attriti di scorrimento assiale possano influire sul corretto posizionamento assiale della macina assialmente mobile e quindi sulla precisione di regolazione della distanza assiale tra le macine e quindi sulla precisione nella regolazione della granulometria del macinato.
[0060] Tutto ciò viene ottenuto senza influire sull’operatività del leverismo e senza richiedere richiedere accorgimenti tecnici complessi.
[0061] Analogamente, il collegamento tra elemento di comando 41 e leverismo 70 tramite una cerniera (prima cerniera 71) con asse parallelo all’asse di fulcro Y-Y consente di trasmettere al leverismo 70 solo le componenti di moto assiale imposte dall’elemento di comando 41, lasciando però libero il leverismo di variare la propria inclinazione rispetto all’elemento di comando 41. Come sarà ripreso nel seguito, ciò offre anche ampia libertà nell’orientamento dell’elemento di comando 41 rispetto al leverismo 70, consentendo di adattare il macinadosatore 1 in fase di installazione a specifiche esigenze di riduzione degli ingombri.
[0062] In accordo ad una forma realizzativa preferita illustrata nelle Figure allegate, la macina assialmente mobile è la seconda macina 12, cioè la macina condotta, collegata a mezzi motori 30 per la sua rotazione attorno a detta direzione assiale X-X. Preferibilmente, la prima macina 11 è invece fissa sia in rotazione sia assialmente.
[0063] Più in dettaglio, tale seconda macina 12 è cinematicamente collegata a detto leverismo 70 tramite il secondo portamacina 22, il quale a sua volta è cinematicamente collegato alla seconda cerniera 72 tramite l’interposizione di un giunto 74, atto a permettere la libera rotazione del secondo portamacina 22 e dell’associata seconda macina 12 attorno a detta direzione assiale (X-X) rispetto a detto leverismo 70.
[0064] In particolare, come illustrato nelle Figure 3 e 4, detto giunto 74 può essere costituito da un cuscinetto di supporto 74a per l’albero 15 del secondo portamacina 22 e da un portacuscinetto 74b. Quest’ultimo è collegato al leverismo tramite detta seconda cerniera 72, definita da una coppia di perni coassiali 82 che collegano il portacuscinetto 74 b al leverismo 70 lungo l’asse di cerniera Y1-Y1.
[0065] Vantaggiosamente, come illustrato in particolare nelle Figure 2 e 3, il leverismo 70 è costituito da due aste parallele sagomate 75, 76, collegate tra loro da un perno 83 che definisce il fulcro 73 del leverismo sul corpo 10 e da due distinte coppie di perni coassiali 81 e 82 che formano rispettivamente la prima cerniera 71 e la seconda cerniera 72.
[0066] In accordo ad una forma realizzativa particolarmente preferita, la prima macina 11 (fissa) è una macina superiore, mentre la seconda macina 12 (mobile assialmente e rotante) è una macina inferiore. Il riferimento ad una posizione inferiore e superiore è fatto in relazione a detta direzione assiale X-X che in uso è preferibilmente orientata verticalmente.
[0067] La scelta preferita di regolare la distanza assiale D tra le due macine operando sulla macina inferiore 12 anziché sulla macina superiore 11 consente di effettuare il cambio macine e la pulizia attraverso lo smontaggio del primo portamacine 21, senza perdere il grado di regolazione definito dalla posizione assiale del secondo portamacine 22. Infatti, l’accesso alla camera di macinatura 13 avviene procedendo allo smontaggio e quindi alla rimozione del primo portamacine 21 (fisso) dal corpo 10.
[0068] In accordo alle forme realizzative illustrate nelle Figure allegate, in uso detto leverismo 70 è disposto inferiormente al corpo 10, preferibilmente in posizione assialmente opposta rispetto a detta apertura di accesso 9 alla camera di macinatura 13.
[0069] Preferibilmente, come illustrato nelle Figure da 1 a 5, detto leverismo 70 è connesso ad opposte estremità 70a,70b rispetto al proprio fulcro 73, rispettivamente alla macina assialmente mobile 12 e all’elemento di comando 41. In altre parole, il fulcro 73 è posto in posizione intermedia tra il collegamento con l’elemento di comando 41 ed il collegamento con la macina assialmente mobile 12. Operativamente, un movimento con componente assiale trasmesso dall’elemento di comando 41 sul leverismo 70 in un primo verso assiale si traduce in un moto assiale di verso opposto sulla macina assialmente mobile 12.
[0070] In accordo ad una forma realizzativa alternativa, illustrata nella Figura 6, il fulcro 73 di detto leverismo 70 può essere disposto ad una estremità del leverismo 70a stesso, mentre l’elemento di comando 41 e la macina assialmente mobile 12 sono collegate al leverismo 70 sullo stesso lato rispetto al fulcro. In questo caso, un movimento con componente assiale trasmesso dall’elemento di comando 41 sul leverismo 70 in un primo verso assiale si traduce in un moto assiale nello stesso verso sulla macina assialmente mobile 12.
[0071] La scelta tra configurazione del leverismo con fulcro intermedio o configurazione del leverismo fulcro di estremità, nonché la scelta della posizione relativa del collegamento con elemento di comando e macina mobile è legata ad esigenze di riduzione degli ingombri del macinadosatore 1 in fase di installazione. Vantaggiosamente, al fine di facilitare l’adattamento del macinadosatore 1 in fase di installazione il macinadosatore 1 può essere dotato in modo modulare di differenti punti di attacco sia per il fulcro del leverismo, sia per l’appendice di supporto dell’elemento di comando come illustrato in figura 7.
[0072] In accordo ad una forma realizzativa preferita illustrata nelle Figure allegate, il dispositivo di regolazione 40 comprende un sistema a vite-madrevite per controllare l’ampiezza dei movimenti assiali imposti dall’elemento di comando 41 alla macina assialmente mobile 12 tramite detto leverismo 70.
[0073] In particolare, come illustrato nella Figura 4, l’elemento di comando 41 comprende una vite o ghiera 42 che è guidata dal corpo 10 (che è assialmente fisso) ed è ingranata con una prima madrevite 50 associata a detto leverismo 70 tramite la prima cerniera 71. Preferibilmente, la vite o ghiera 42 è guidata dal corpo 10 tramite una seconda madrevite 51 solidale al corpo 10. In particolare, la seconda madrevite 51 può essere solidale a detta appendice di supporto 100.
[0074] Vantaggiosamente, il sistema a vite-madrevite ben si presta ad un azionamento di tipo manuale dell’elemento di comando 41. In alternativa, nel caso in cui l’azionamento dell’elemento di comando 41 sia automatizzato, il sistema a vite-madrevite può essere sostituito da altri sistemi, come ad esempio un cilindro pneumatico o un sistema a pignone – cremagliera.
[0075] Vantaggiosamente, l’asse Z-Z di detta vite o ghiera 42 può essere parallelo a detta direzione assiale X-X (come illustrato nelle Figure da 1 a 6) oppure può formare rispetto ad essa un angolo di inclinazione α (come schematicamente illustrato nella Figura 7).
[0076] A seconda delle necessità l'asse Z-Z della vite 42 dell’elemento di comando 41 può avere qualsiasi inclinazione. La scelta dell’inclinazione rispetto alla direzione assiale X-X viene effettuata in funzione degli spazi di accessibilità disponibili nel sito di montaggio del macinadosatore 1, che è normalmente parte di una macchina più complessa. Vantaggiosamente, per regolare l’inclinazione è sufficiente sostituire l’appendice di regolazione 100 con una sede di innesto 101 adeguata.
[0077] Come illustrato nelle Figure allegate, la vite o ghiera 42 può essere munita di una manopola 43 per la sua rotazione manuale da parte di un utente.
[0078] In alternativa o in combinazione, la vite o ghiera 42 può essere operativamente connessa ad un mezzo motore per la regolazione automatica della distanza assiale D tra le macine 11,12. Il mezzo motore 60 è schematicamente rappresentato nella figura 3 con un rettangolo a tratteggio. È da notare che la regolazione automatica non è necessariamente alternativa rispetto a quella manuale tramite manopola 43. In altre parole la manopola 43 e la regolazione automatica mediante motore possono coesistere nella medesima forma di realizzazione.
[0079] In particolare, l’azionamento automatizzato della vite o ghiera 42 può essere realizzato tramite un motore passo passo, collegato ad una centralina di controllo (non illustrata nelle Figure allegate) che governi anche il motore elettrico 30 che aziona in rotazione la macina condotta 12. Questo sistema pemetterebbe, ad esempio, l’impostazione della macinatura sulla base di "ricette" predeterminate. Operativamente, attraverso la vite 42 dell’elemento di comando si regola con un motore passo passo la granulometria del caffè macinato, mentre attraverso un tempo di attivazione del motore 30 si regola la dose erogata del caffè macinato.
[0080] Come si può apprezzare da quanto descritto, il macinadosatore secondo l’invenzione consente di superare gli inconvenienti presentati nella tecnica nota.
[0081] Un tecnico del ramo, allo scopo di soddisfare esigenze contingenti e specifiche, potrà apportare numerose modifiche e varianti ai macinadosatori sopra descritti, tutte peraltro contenute nell’ambito dell’invenzione quale definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macinadosatore (1) per grani o chicchi, ad esempio di caffè, comprendente un corpo (10) che racchiude una prima macina (11) supportata da un relativo primo portamacina (21), e una seconda macina (12) supportata da un relativo secondo portamacina (22), in cui la prima e la seconda macina (11,12) sono affacciate tra loro lungo una direzione assiale (X-X) e sono alloggiate in una camera di macinatura (13) per chicchi di caffè ricavata internamente a detto corpo (10), una di dette macine (12) essendo mobile lungo la direzione assiale (X-X) rispetto all’altra macina (11), detto macinadosatore (1) comprendendo un dispositivo di regolazione (40) della distanza assiale relativa (D) tra dette prima e seconda macina (11, 12), il quale a sua volta comprende un elemento di comando (41) che è supportato da detto corpo (10) in posizione disassata rispetto a detta direzione assiale (X-X) ed è cinematicamente collegato alla macina assialmente mobile (12) tramite un leverismo (70) infulcrato su detto corpo (10) per imporre a detta macina assialmente mobile (12) movimenti controllati lungo detta direzione assiale (X-X) così da regolare la distanza assiale relativa (D) tra dette prima e seconda macina (11,12), caratterizzato dal fatto che detto leverismo (70) è cinematicamente collegato a detto elemento di comando tramite una prima cerniera (71) ed è cinematicamente collegato a detta macina assialmente mobile (12) tramite una seconda cerniera (72), gli assi di rotazione (Y1-Y1; Y2-Y2) di dette prima e seconda cerniera (71, 72) essendo paralleli all’asse di fulcro (Y-Y) di detto leverismo (70).
  2. 2. Macinadosatore (1) per grani o chicchi secondo la rivendicazione 1, in cui la macina assialmente mobile è detta seconda macina (12) ed è collegata a mezzi motori (30) per la sua rotazione attorno a detta direzione assiale (X-X), ed in cui detta seconda macina (12) è cinematicamente collegata a detto leverismo (70) tramite il secondo portamacina (22), il quale a sua volta è cinematicamente collegato a detta seconda cerniera (72) tramite l’interposizione di un giunto (74) atto a permettere la libera rotazione del secondo portamacina (22) e dell’associata seconda macina (12) attorno a detta direzione assiale (X-X) rispetto a detto leverismo (70).
  3. 3. Macinadosatore (1) per grani o chicchi secondo la rivendicazione 2, in cui detta prima macina (11) è fissa sia in rotazione sia assialmente.
  4. 4. Macinadosatore (1) per grani o chicchi secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui la prima macina (11) è una macina superiore e la seconda macina (12) è una macina inferiore con riferimento a detta direzione assiale (X-X) che in uso è orientata verticalmente.
  5. 5. Macinadosatore (1) per grani o chicchi secondo la rivendicazione 4, in cui in uso detto leverismo (70) è disposto inferiormente a detto corpo (10).
  6. 6. Macinadosatore (1) per grani o chicchi secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto leverismo (70) è connesso ad opposte estremità (70a,70b) rispetto al proprio fulcro (73), rispettivamente all’elemento di comando (41) e alla macina assialmente mobile (12).
  7. 7. Macinadosatore (1) per grani o chicchi secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui il fulcro (73) di detto leverismo (70) è disposto ad una estremità del leverismo (70a) stesso.
  8. 8. Macinadosatore (1) per grani o chicchi secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto dispositivo di regolazione (40) comprende un sistema a vite-madrevite per controllare l’ampiezza dei movimenti assiali imposti da detto elemento di comando (41) alla macina assialmente mobile (12) tramite detto leverismo (70).
  9. 9. Macinadosatore (1) per grani o chicchi secondo la rivendicazione 8, in cui detto elemento di comando (41) comprende una vite o ghiera (42) che è guidata dal corpo (10) assialmente fisso ed è ingranata con una madrevite (50) associata a detto leverismo (70) tramite detto prima cerniera (71).
  10. 10. Macinadosatore (1) per grani o chicchi secondo la rivendicazione 9, in cui l’asse (Z-Z) di detta vite o ghiera (42) può essere parallelo a detta direzione assiale (X-X) oppure formare rispetto ad essa un angolo di inclinazione (α).
  11. 11. Macinadosatore (1) per grani o chicchi secondo la rivendicazione 9 o 10, in cui la vite o ghiera (42) è munita di una manopola (43) per la sua rotazione manuale da parte di un utente.
  12. 12. Macinadosatore (1) per grani o chicchi secondo la rivendicazione 9 o 10, in cui la vite o ghiera (42) è operativamente connessa ad un mezzo motore per la regolazione automatica della distanza assiale (D) tra le macine (11,12).
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