IT201800010555A1 - Dispositivo per la variazione dell'inclinazione di piani di un impianto avicolo - Google Patents

Dispositivo per la variazione dell'inclinazione di piani di un impianto avicolo Download PDF

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    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01KANIMAL HUSBANDRY; AVICULTURE; APICULTURE; PISCICULTURE; FISHING; REARING OR BREEDING ANIMALS, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; NEW BREEDS OF ANIMALS
    • A01K31/00Housing birds
    • A01K31/14Nest-boxes, e.g. for singing birds or the like
    • A01K31/16Laying nests for poultry; Egg collecting
    • A01K31/165Egg collecting or counting

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  • Birds (AREA)
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Description

DISPOSITIVO PER LA VARIAZIONE DELL'INCLINAZIONE DI PIANI DI UN IMPIANTO AVICOLO
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto un dispositivo per la variazione dell'inclinazione di piani di un impianto avicolo.
Il trovato è applicabile nell'ambito della zootecnica.
Preferibilmente, ma non limitatamente, il trovato è applicato nel settore degli impianti avicoli, in particolar modo in impianti per galline ovaiole.
Nel corso degli ultimi anni, per motivi di natura etica, si stanno diffondendo sempre di più sistemi di allevamento avicolo in cui si considera innanzitutto il benessere dell'animale.
Ci si sta così spostando da sistemi di allevamento in batteria a sistemi di allevamento a terra o “cage free”, gabbie in cui l'animale ha notevole possibilità di movimento sia sul piano orizzontale che su quello verticale mediante trespoli e livelli calpestabili sovrapposti.
Tali gabbie presentano nidi per la deposizione di uova, che si possono trovare anche su livelli differenti. Tali nidi presentano un pavimento inclinato atta a far rotolare l'uovo su di un apposito nastro porta-uovo che corre lungo tutta la fila di gabbie.
Al di sopra di tale nastro sono disposti degli elementi copertura per evitare che le galline possano sporcare il nastro e le uova deposte o romperle.
Il sistema di allevamento “cage free” è regolamentato da normative europee che stabiliscono tutta una serie di parametri e di caratteristiche da rispettare per garantire un adeguato benessere all'animale.
Queste norme stabiliscono, ad esempio, qual'è il numero di animale per metro quadro di gabbia.
In particolare, il numero di animali è stabilito in rapporto alle superfici che possono occupare all'interno della gabbia.
Vengono quindi contate le superfici disponibili e, sulla base di queste, definito il numero di animali.
Le norme stabiliscono quindi quali sono le caratteristiche che definiscono una superficie utile al citato conteggio.
Allo stato attuale, una superficie è definita “utile” e, quindi, contabile se la sua inclinazione non supera gli 8°.
In futuro, tale inclinazione definita dalle norme potrebbe variare.
Molti produttori, per poter essere competitivi, realizzano gabbie per “cage free” in cui possano essere considerate superfici contabili, ad esempio, anche quella delle coperture per il nastro porta-uova e/o quelle del tetto dei nidi.
Tali tecniche note presentano tuttavia alcuni inconvenienti.
Le superfici dei piani con inclinazione così modeste possono determinare problemi dovuti al ristagno delle feci con conseguenti danni ai materiali sottoposti a corrosione nel breve periodo.
Inoltre si determina un grosso problema di sporco dovuto all'accumulo di feci che diventa poi difficile da pulire.
Ancora, un ristagno delle feci può favorire lo sviluppo di malattie.
Infine, tali superfici possono essere usate dalle galline per il deposito delle uova determinando un declassamento delle stesse essendo deposte fuori nido, quindi in un ambiente non adeguato.
Il compito del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo per la variazione dell'inclinazione dei piani di un impianto avicolo che sia in grado di migliorare la tecnica nota in uno o più degli aspetti sopra indicati.
Nell'ambito di tale compito, uno scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo che consenta temporaneamente di accentuare l'inclinazione di un piano di un impianto avicolo.
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo per la variazione dell'inclinazione dei piani di un impianto avicolo che consenta alle superfici degli stessi di pulirsi, anche per effetto del calpestio degli animali.
Un ulteriore scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo per la variazione dell'inclinazione dei piani per dissuadere l'animale dalla deposizione di uova fuori dal nido.
Inoltre, la presente invenzione si prefigge lo scopo di superare gli inconvenienti della tecnica nota in modo alternativo ad eventuali soluzioni esistenti.
Non ultimo scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo per la variazione dell'inclinazione dei piani di un impianto avicolo che sia di elevata affidabilità, di relativamente facile realizzazione e a costi competitivi.
Questo compito, nonché questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da un dispositivo per la variazione dell'inclinazione di almeno un piano di un impianto avicolo del tipo comprendente almeno un modulo presentante almeno un piano detto almeno un piano, presentando un bordo incernierato a detto modulo, detto dispositivo caratterizzandosi per il fatto di comprendere mezzi di movimentazione di detto almeno un piano.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di alcune forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, del dispositivo per la variazione dell'inclinazione dei piani di un impianto avicolo secondo il trovato, illustrate, a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
- la figura 1 illustra una vista laterale sezionata di un primo impianto avicolo con un dispositivo di variazione dell'inclinazione dei piani secondo il trovato;
- la figura 2 illustra un particolare ingrandito dell'impianto avicolo di figura 1 con due differenti dispositivi per la variazione dell'inclinazione dei piani secondo il trovato;
- la figura 3 illustra una vista laterale complessiva di un secondo impianto avicolo con un dispositivo di variazione dell'inclinazione dei piani secondo il trovato;
- la figura 4 illustra una vista laterale sezionata di un terzo impianto avicolo con un dispositivo di variazione dell'inclinazione dei piani secondo il trovato;
- la figura 5 illustra un particolare ingrandito dell'impianto avicolo di figura 4 con un dispositivo per la variazione dell'inclinazione dei piani, secondo il trovato.
Con riferimento alle figure citate, un primo impianto avicolo è indicato globalmente con il numero di riferimento 11.
Tale impianto 11 comprende almeno un modulo 12, presentante una pluralità di livelli 16 sovrapposti.
Nelle figure è stato rappresentato per comodità un solo modulo in vista laterale, ma l'impianto avicolo può comprendere una pluralità di moduli, come quelli rappresentati nelle figure, affiancati lungo la direzione ortogonale a quella del piano della vista rappresentata e/o sovrapposti a quello rappresentato.
In almeno alcuni di questi livelli 16 è presente un nido 13 atto alla deposizione di uova da parte delle galline ovaiole presenti nel modulo 12.
Il piano 17 del nido 13 è inclinato per favorire il rotolamento dell'uovo deposto verso un nastro porta-uova 14.
Sopra al nastro 14 porta-uovo è posto un elemento 15 di copertura, atto a proteggere il nastro 14 dalle galline.
Il modulo 12 è realizzato attraverso una pluralità di montanti 18 d'estremità e di montanti intermedi 18' di sostegno di una pluralità di traversi 19 che supportano i vari livelli 16.
Per consentire agli animali di salire ai livelli superiori, è presente una serie di trespoli 20.
Con riferimento alla figura 2, un dispositivo per la variazione dell'inclinazione dei piani di un impianto avicolo è quello indicato con il numero di riferimento 10 in una sua prima forma realizzativa.
Nell'esempio riportato è applicato al piano costituito dall'elemento 15 di copertura del nastro 14 porta-uovo.
L'elemento 15 di copertura è incernierato ad un suo primo bordo 21 alle pareti laterali del nido 13.
Al bordo opposto al precedente, l'elemento 15 di copertura è associato ad un elemento 22 di supporto, come ad esempio una barra.
L'elemento 22 si sviluppa su di un piano parallelo al piano realizzato con i rispettivi traversi 19.
Tale elemento 22 di supporto è collegato ad una prima estremità di almeno due elementi 23 bilanciere paralleli.
In figura 2 è visibile solo uno degli almeno due elementi 23 bilanciere.
Ciascun elemento 23 bilanciere presenta un fulcro 34 in una posizione intermedia, in corrispondenza del rispettivo montante 18, su cui è fissato il fulcro 34.
Ciascun elemento 23 bilanciere è collegato alla sua seconda estremità, opposta alla prima, a mezzi 24 di movimentazione.
Tali mezzi 24 di movimentazione sono costituiti, in questa prima forma realizzativa, da un attuatore lineare presentante un pistone 25 collegato all'elemento 23 bilanciere ed un cilindro 26 entro cui può scorrere tale pistone 25.
Il funzionamento del dispositivo 10 è il seguente.
Ciascun attuatore muove il proprio pistone nella direzione della freccia 27, facendo ruotare l'elemento 23 bilanciere attorno al proprio fulcro 34.
Per effetto della rotazione dell'elemento 23 bilanciere si muove l'estremità dell'elemento 15 di copertura a cui l'elemento 23 bilanciere è collegato, nella direzione indicata dalla freccia 28. In questo modo varia l'inclinazione del piano costituito dall'elemento 15 di copertura che è incernierato ad una estremità al nido 13.
Gli elementi 23 bilanciere, associati a ciascun elemento 22 di supporto di ciascun piano, sono movimentati in maniera sincronizzata in modo da non determinare flessioni del piano stesso.
In questo modo è possibile variare l'inclinazione dei piani costituiti dagli elementi di 15 di copertura, passando da una condizione di piano non inclinato, o con inclinazione modesta, atto ad essere conteggiato come superficie utile per gli animali, ad una condizione temporanea di piano inclinato, per la pulizia della stessa.
In una seconda forma realizzativa, rappresentata sempre in figura 2, un dispositivo di variazione dell'inclinazione dei piani secondo il trovato è indicato con il numero di riferimento 110.
Il dispositivo 110 è applicato sempre ad un piano costituito da un elemento 15 di copertura del nastro 14 porta-uovo.
Anche in questo caso l'elemento 15 di copertura è incernierato ad un suo primo bordo 21 alle pareti laterali del nido 13.
Al bordo opposto al precedente, l'elemento 15 di copertura è associato ad un elemento 122 di supporto, come ad esempio una barra.
L'elemento 122 si sviluppa in un piano parallelo al piano realizzato con i corrispettivi traversi 19.
Tale elemento 122 di supporto è collegato ad una prima estremità di almeno due elementi 123 manovella.
In figura 2 è visibile solo uno degli almeno due elementi 123 manovella.
Ciascun elemento 123 manovella è collegato alla sua seconda estremità, opposta alla prima, a mezzi 124 di movimentazione.
Tali mezzi 124 di movimentazione sono costituiti in questa seconda forma realizzativa da un motore, ad esempio di tipo elettrico.
Il funzionamento del dispositivo 110 è il seguente.
Il motore fa ruotare l'elemento 123 manovella nella direzione della freccia 125.
Questo, essendo collegato, ad una sua estremità, all'elemento 122 di supporto, associato a sua volta ad un bordo dell'elemento 15 di copertura, varia l'inclinazione del piano costituito da tale elemento 15, essendo quest'ultimo, incernierato al nido 13 al bordo opposto al precedente.
Gli elementi 123 manovella, associati a ciascun elemento 122 di supporto di ciascuna superficie, sono movimentati in maniera sincronizzata in modo da non determinare flessioni del piano stesso.
In questo modo è possibile variare l'inclinazione dei piani costituiti dagli elementi 15 di copertura, passando da una condizione di piano non inclinato, o con inclinazione modesta, atto ad essere conteggiato come superficie utile per gli animali, ad una condizione temporanea di piano inclinato, per la pulizia della stessa.
Nel caso di impianti con più moduli 12 affiancati, gli elementi 22, 122 di supporto dei piani possono anche essere unici per i piani di livelli corrispondenti ed il numero di mezzi di movimentazione e di rispettivi elementi bilanciere e/o manovella può variare in funzione della dimensione. Questi sono in un numero minimo sufficiente ad evitare la flessione dei vari piani di ogni singolo livello, che vengono movimentati contemporaneamente.
In figura 3 è rappresentato un particolare di un differente tipo di impianto avicolo 211.
In questa figura è rappresentato un modulo 212 che comprende un nido 213 al cui interno è presente, in una posizione mediana, un nastro 214 porta-uova.
Tale nido 213 presenta un tetto 219 costituito da due piani 215a e 215b, incernierati specularmente ad una estremità 221a, 221b, mutuamente affacciate, alle pareti laterali 216 del nido 213.
Per ciascuno di questi piani 215a, 215b è presente un dispositivo 210 di variazione dell'inclinazione, in una terza forma realizzativa.
In questa terza variante, ciascun piano 215a, 215b è associato ad almeno due elementi 222 di supporto.
Questi elementi 222 di supporto sono, ciascuno, associati con una loro prima estremità 231 al corrispettivo piano 215a, 215b e con la seconda estremità 232, opposta alla prima 231, incernierati ad una estremità di un elemento 223 manovella.
Ciascuno di questi elementi 223 manovella è a sua volta collegato all'estremità, opposta alla precedente, ai mezzi di movimentazione 224.
I mezzi di movimentazione 224 sono costituiti anche in questo caso da un motore.
Il funzionamento del dispositivo 210 è il seguente.
Il motore fa muovere l'elemento 223 manovella nella direzione della freccia 228.
Questo, essendo incernierato ad una estremità dell'elemento 222 di supporto lo muove facendo variare l'inclinazione del corrispondente piano 215a, 215b.
Gli elementi 222 di supporto di ciascun piano sono movimentati in maniera sincronizzata in modo da non determinare flessioni della superficie stessa.
In questo modo è possibile variare l'inclinazione dei piani 215a, 215b del tetto del nido 213 passando da una condizione di piano non inclinato, o con inclinazione modesta, atto ad essere conteggiato come superficie utile per gli animali, ad una condizione temporanea di piano inclinato, per la pulizia della stessa.
In figura 4 è rappresentata una vista laterale in sezione di un ulteriore impianto avicolo indicato con il numero di riferimento 311.
L'impianto 311 comprende almeno un modulo 312 presentante una serie di livelli 316 uguali e sovrapposti.
In ognuno di questi livelli 316 è presente almeno un nido 313 atto alla deposizione di uova da parte delle galline ovaiole presenti nel modulo 312.
Il modulo 312 è realizzato attraverso una pluralità di montanti 318 d'estremità di sostegno di una pluralità di traversi 319 che supportano i vari livelli 316.
Ciascun nido 313 è collegato ad un nastro 314 porta-uovo riparato da elementi 315 di copertura e supportato dai rispettivi montanti 318 d'estremità.
In questa forma realizzativa, l'elemento 315 di copertura è costituito da due porzioni distinte 315a e 315b, collegate mediante una cerniera 317 lungo i bordi mutuamente affacciati.
La porzione 315a dell'elemento 315 di copertura più prossima ai corrispondenti montanti 318 d'estremità è incernierata al suo bordo, opposto a quello incernierato alla porzione 315b, ai corrispondenti montanti 318 d'estremità e/o alle pareti laterali del corrispondente nido 313.
Ciascuna cerniera 317 è collegata, alle sue estremità, ad almeno due elementi di supporto 322.
L'elemento 322 di supporto è, ad esempio, una barra che si sviluppa parallelamente al corrispondente montante 318 d'estremità.
Nella figura 5 è rappresentato solo uno dei due elementi 322 di supporto, per comodità.
Tale elemento 322 di supporto è collegato ad un elemento 323 manovella.
L'elemento 323 manovella è collegato e movimentato da mezzi di movimentazione 324.
I mezzi 324 di movimentazione sono costituiti, ad esempio, da un motore.
Il funzionamento del dispositivo 310 è il seguente.
I mezzi di movimentazione 324 muovono l'elemento 323 manovella nella direzione della freccia 328.
L'elemento 323 manovella, per effetto del moto rotatorio, solleva o abbassa l'elemento 322 di supporto, nel verso della freccia 325, che a sua volta solleva le cerniere 317 variando l'inclinazione del piano costituito dall'elemento 315 di copertura, determinando lo sviluppo di due piani inclinati costituiti dalle porzioni 315a e 315b.
In questo modo è possibile variare l'inclinazione dei piani costituiti dagli elementi 315 di copertura del nastro 314 porta-uovo passando da una condizione di piano non inclinato, o con inclinazione modesta, atto ad essere conteggiato come superficie utile per gli animali, ad una condizione temporanea di due piani 315a e 315b inclinati, per la pulizia degli stessi.
In tutte le varianti di impianto avicolo illustrate, da considerarsi come esemplificative, ma non limitative, ogni livello può presentare dispositivi per la variazione dell'inclinazione che possono essere azionati in maniera indipendente gli uni dagli altri, ad esempio in modo alternato per garantire sempre lo stesso numero minimo di superfici utili.
I dispositivi possono essere azionati manualmente o automaticamente ed essere gestiti con un controllore, anche di tipo sosftware, che li aziona ciclicamente per un tempo stabilito.
I dispositivi descritti nel presente testo sono da considerarsi applicabili a qualunque piano di impianto avicolo in cui sia necessario variare l'inclinazione e possono essere impiegati anche per inclinazioni della superficie utile diversa dagli 8° previsti dalla attuale normativa europea.
È da notare come, con il trovato, si sia realizzato un dispositivo che rende autopulenti le superfici, variando la loro inclinazione, indipendentemente dall'angolo di inclinazione della superficie utile stabilito dalla normativa vigente.
Questo vale anche nei paesi in cui la normativa non stabilisce un angolo di inclinazione per la superficie utile, ma definisce come superficie utile quella in cui l'animale riesce a stare in equilibrio.
Si è in pratica constatato come il trovato raggiunga il compito e gli scopi preposti realizzando un dispositivo per la variazione dell'inclinazione dei piani di un impianto avicolo che consente di accentuare temporaneamente l'inclinazione di un piano permettendo alla superficie di quest'ultimo di pulirsi e di dissuadere l'animale dalla deposizione di uova fuori dal nido.
Il trovato, così concepito, è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati, purché compatibili con l'uso specifico, nonché le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze e dello stato della tecnica.
Ove le caratteristiche e le tecniche menzionate in qualsiasi rivendicazione siano seguite da segni di riferimento, tali segni sono stati apposti al solo scopo di aumentare l'intelligibilità delle rivendicazioni e di conseguenza tali segni di riferimento non hanno alcun effetto limitante sull'interpretazione di ciascun elemento identificato a titolo di esempio da tali segni di riferimento.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (10, 110, 210, 310) per la variazione dell'inclinazione di almeno un piano (15, 215a, 215b, 315) di un impianto avicolo (11, 211, 311) del tipo comprendente almeno un modulo (12, 212, 312) presentante almeno un piano (15, 215a, 215b, 315), detto almeno un piano (15, 215a, 215b, 315), presentando un bordo incernierato a detto modulo (12, 212, 312), detto dispositivo (10, 110, 210, 310) caratterizzandosi per il fatto di comprendere mezzi (24, 124, 224, 324) di movimentazione di detto almeno un piano (15, 215a, 215b, 315).
  2. 2. Dispositivo (10, 110, 210, 310), secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un elemento (22, 122, 222, 322) di supporto di detto almeno un piano (15, 215a, 215b, 315).
  3. 3. Dispositivo (10, 110), secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto almeno un elemento (22, 122) di supporto è associato ad un bordo di detto almeno un piano (15) opposto a detto bordo incernierato.
  4. 4. Dispositivo (10), secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento (22) di supporto è collegato ad una prima estremità di almeno due elementi (23) bilanciere paralleli, ciascuno di detti almeno due elementi (23) bilanciere presentando un fulcro (34) in una posizione intermedia, in corrispondenza di un rispettivo montante (18) di detto modulo (12), detto fulcro (34) essendo fissato a detto montante (18), ciascuno di detti almeno due elementi (23) bilanciere essendo collegato alla sua seconda estremità, opposta a detta prima estremità, a detti mezzi (24) di movimentazione.
  5. 5. Dispositivo (10), secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (24) di movimentazione sono costituiti da un attuatore lineare presentante un pistone (25) collegato ad un di detti almeno due elementi (23) bilanciere ed un cilindro (26).
  6. 6. Dispositivo (110), secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento (122) di supporto è collegato ad una prima estremità di almeno due elementi (123) manovella, ciascuno di detti due elementi (123) manovella è collegato alla sua seconda estremità, opposta a detta prima estremità, a detti mezzi (124) di movimentazione.
  7. 7. Dispositivo (110, 210, 310), secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (124, 224, 324) di movimentazione sono costituiti da un motore.
  8. 8. Dispositivo (210, 310), secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno due elementi (222, 322) di supporto.
  9. 9. Dispositivo (210), secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti almeno due elementi (222) di supporto sono associati ciascuno con una prima estremità (231) a detto almeno un piano (215a, 215b) e con una seconda estremità (232), opposta alla prima (231) sono incernierati ad una estremità di un elemento (223) manovella.
  10. 10. Dispositivo (210), secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento (223) manovella è collegato a detti mezzi (224) di movimentazione.
  11. 11. Dispositivo (310), secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto piano (315) è costituito da due porzioni distinte (315a, 315b), collegate mediante una cerniera (317) lungo i bordi di dette due porzioni (315a, 315b) mutuamente affacciati.
  12. 12. Dispositivo (310), secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta cerniera (317) è collegata, alle sue estremità, a detti almeno due elementi (322) di supporto, detti due elementi (322) di supporto sviluppandosi parallelamente a detti montanti (318) d'estremità.
  13. 13. Dispositivo (310), secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti due elementi (322) di supporto è collegato ad un elemento (323) manovella, detto elemento (323) manovella essendo collegato e movimentato da detti mezzi di movimentazione (324).
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