IT201800009698A1 - Regolatore di pressione per impianti di distribuzione di gas - Google Patents
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Description
REGOLATORE DI PRESSIONE PER IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE DI GAS.
DESCRIZIONE
L’invenzione riguarda un regolatore di pressione per impianti di distribuzione di gas.
E’ oggigiorno noto che le reti di distribuzione del gas naturale comprendono stazioni di regolazione della pressione, nelle quali la pressione del gas viene ridotta da un valore di adduzione ad un valore di mandata necessario per servire in modo ottimale le utenze connesse alla rete.
Il suddetto abbassamento di pressione viene conseguito tramite regolatori di pressione, i quali hanno il compito di mantenere la pressione di mandata ad un valore di taratura preimpostato, indipendentemente dalla portata di gas naturale erogata.
Generalmente, un regolatore di pressione per impianti di distribuzione di gas, comprende un corpo di raccordo, per il raccordo tra una tubazione di monte e una tubazione di valle, all’interno del corpo di raccordo essendo definiti un condotto d’ingresso, un condotto d’uscita, una camera di alta pressione connessa al condotto d’ingresso, una camera di bassa pressione connessa al condotto d’uscita, un’apertura di passaggio tra le camere d’alta pressione e di bassa pressione, un otturatore mobile, per l’ostruzione dell’apertura di passaggio e mezzi per la movimentazione controllata di tale otturatore mobile.
Il movimento dell’otturatore determina una strozzatura dell’apertura di passaggio, così da causare una riduzione di pressione del gas tra monte e valle dell’otturatore stesso.
L’otturatore è mobile in modo che la sezione di passaggio e, quindi, la caduta di pressione del gas, possa venire modificata in funzione della portata del gas stesso.
La movimentazione dell’otturatore è affidata a mezzi di movimentazione controllata comprendenti un circuito di retroazione il quale, in presenza di un aumento di pressione del gas erogato rispetto al valore di taratura del regolatore, riduce il grado di apertura dell’apertura di passaggio, avvicinandovi l’otturatore, il contrario avvenendo nel caso di una riduzione di pressione.
La retroazione è realizzata impiegando, come mezzi di movimentazione controllata, una testata di comando contenente una camera di motorizzazione, la quale camera di motorizzazione è delimitata da una parete mobile collegata all’otturatore ed associata ad una molla di contro-spinta.
Fintanto che la pressione nella camera di motorizzazione è in equilibrio con la forza della molla, la parete mobile rimane fissa.
In presenza di una perturbazione di pressione, la parete mobile si sposta fino a ristabilire l’equilibrio e causando un corrispondente spostamento dell’otturatore.
Secondo una prima tecnica nota, la camera di motorizzazione viene posta direttamente in comunicazione con una tubazione di valle, in un punto che quindi si trova a valle dell’otturatore, in modo che la parete mobile sia soggetta alla pressione di mandata del gas naturale.
La parete mobile è collegata all’otturatore in modo tale che una riduzione nella pressione di mandata causi un’apertura dell’otturatore così da ristabilire la pressione iniziale.
Un regolatore di pressione della tipologia appena descritta viene detto nel gergo del settore “ad azione diretta”, poiché la parete mobile che controlla l’otturatore risente direttamente della pressione di mandata del gas naturale.
In tale tipologia di regolatori di pressione ad azione diretta, la pressione di taratura viene regolata agendo sul precarico della molla di contro-spinta.
Un simile regolatore di pressione ad azione diretta presenta un’elevata rapidità di risposta alle variazioni di pressione, dato che il ritardo è soltanto quello legato all’inerzia meccanica dei componenti del regolatore ed al tempo necessario per la propagazione della perturbazione di pressione dal condotto di deflusso alla camera di otturazione.
Per contro, tale regolatore di pressione ad azione diretta presenta un’accuratezza di regolazione relativamente limitata, derivante del fatto che la forza della molla non è uniforme al variare della sua deformazione.
Di conseguenza, la pressione del gas necessaria a bilanciare la forza della molla dipende dalla deformazione di quest’ultima e, quindi, dalla posizione della parete mobile.
Pertanto, la pressione di mandata del gas non è costantemente uguale alla pressione di taratura, ma si discosta da quest’ultima in funzione della posizione dell’otturatore.
Il suddetto regolatore di pressione ad azione diretta presenta l’ulteriore inconveniente di non consentire di modificare la pressione di taratura da remoto.
Infatti, per motivi di sicurezza, la suddetta taratura viene affidata ad una vite di regolazione a bordo del regolatore di pressione, la quale modifica il grado di deformazione della molla in modo tale da variarne la forza esercitata a parità di posizione dell’otturatore.
L’impossibilità di effettuare una taratura da remoto comporta l’ulteriore inconveniente di richiedere un intervento in loco per effettuare la suddetta taratura, con conseguenti costi di manodopera. Una seconda tecnica nota per il controllo del regolatore di pressione prevede che al regolatore di pressione sia associato un sistema di retroazione indiretta basato sull’impiego di un dispositivo cosiddetto in gergo “pilota”, il quale dispositivo pilota è configurato per variare la pressione nella camera di motorizzazione in modo tale che la pressione di mandata del gas naturale si mantenga al valore di taratura impostato nel dispositivo pilota.
Rispetto ad un regolatore di pressione ad azione diretta, un regolatore di pressione con dispositivo pilota presenta il vantaggio di consentire una regolazione più precisa della pressione di mandata del gas.
Ancora vantaggiosamente, la taratura del dispositivo pilota può venire modificata da remoto, in quanto il dispositivo di taratura presenta requisiti di sicurezza meno stringenti rispetto a quelli del regolatore di pressione.
Tuttavia, un regolatore di pressione con dispositivo pilota presenta lo svantaggio di presentare un tempo di risposta superiore rispetto a quello del primo sistema, che comprende anche i tempi di reazione del dispositivo pilota.
Un ulteriore inconveniente del sistema appena descritto è il fatto che un malfunzionamento del dispositivo pilota comporta l’impossibilità di regolare la pressione di mandata del gas, limitando l’affidabilità del sistema di regolazione.
Inoltre, un regolatore di pressione con dispositivo pilota pur ben prestandosi ad applicazioni in cui sia richiesto un sistema di sicurezza di tipo ‘fail close’, ovvero che in caso di guasti assicuri che l’otturatore mobile va ad ostruire completamente l’apertura di passaggio, non si presta ad essere realizzato in modo da poter attuare un sistema di sicurezza di tipo ‘fail open’, ovvero che in caso di guasti assicuri che l’otturatore mobile non ostruisca l’apertura di passaggio, bensì consenta il passaggio del gas.
La presente invenzione si prefigge di superare tutti gli inconvenienti sopra menzionati appartenenti ai regolatori di pressione per impianti di distribuzione di gas di tipo noto.
Compito principale della presente invenzione è quello di realizzare un regolatore di pressione che coniughi l’affidabilità di regolazione di un regolatore pilotato con la rapidità di risposta di un regolatore ad azione diretta.
È altresì scopo dell’invenzione mettere a punto un regolatore di pressione che possa continuare a funzionare come regolatore ad azione diretta anche in caso di avaria del dispositivo pilota.
Un altro scopo dell’invenzione è quello di mettere a punto un regolatore di pressione facilmente allestibile per realizzare un sistema di sicurezza ‘fail open’.
Il compito nonché gli scopi sopra citati sono raggiunti da un regolatore di pressione per impianti di distribuzione di gas secondo la rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche del regolatore di pressione secondo la rivendicazione 1 vengono descritte nelle rivendicazioni dipendenti. Il compito ed i suddetti scopi, assieme ai vantaggi che verranno menzionati in seguito, sono evidenziati dalla descrizione di una forma esecutiva del trovato, che viene data, a titolo indicativo ma non limitativo, con riferimento alle tavole di disegno allegate, dove:
- la figura 1 rappresenta vista laterale in sezione di un regolatore di pressione secondo l’invenzione;
- la figura 2 rappresenta un particolare di figura 1;
- la figura 3 rappresenta in gruppo di regolazione della pressione comprendente un regolatore di pressione secondo l’invenzione;
- la figura 4 rappresenta un dispositivo pilota impiegato in un gruppo di regolazione della pressione secondo l’invenzione.
Con riferimento alle figure citate, un regolatore di pressione per impianti di distribuzione di gas secondo l’invenzione è indicata nel suo complesso con il numero 10.
Tale regolatore di pressione 10 comprende:
- un corpo di raccordo 11, per il raccordo tra una tubazione di monte T1 e una tubazione di valle T2;
all’interno del corpo di raccordo 11 sono definiti:
- un condotto d’ingresso 12,
- un condotto d’uscita 13,
- una camera di alta pressione 14 connessa al condotto d’ingresso 12,
- una camera di bassa pressione 15 connessa a detto condotto d’uscita 13,
- un’apertura di passaggio 16 tra le camere d’alta pressione 14 e di bassa pressione 15,
- un otturatore mobile 17, per l’ostruzione dell’apertura di passaggio 16,
- mezzi per la movimentazione controllata dell’otturatore mobile 17. La peculiarità del regolatore di pressione 10 secondo l’invenzione risiede nel fatto che i mezzi di movimentazione controllata per l’otturatore mobile 17 comprendono:
- una prima testata di comando 18, principale, fissata al corpo di raccordo 11, tale prima testata di comando 18 essendo configurata per azionare l’otturatore mobile 17 mediante una prima asta di comando 19 a cui l’otturatore mobile 17 è fissato,
- una seconda testata di comando 20, ausiliaria, configurata per azionare l’otturatore mobile 17 mediante una seconda asta di comando 21 fissata allo stesso otturatore mobile 17.
Nel presente esempio realizzativo, non limitativo dell’invenzione, la seconda testata di comando 20 è fissata al corpo di raccordo 11 dalla parte opposta rispetto alla prima testata di comando 18.
La prima asta di comando 19 e la seconda asta di comando 21 sono disposte coassiali.
In alternativa, tali aste di comando prima 19 e seconda 21 sono disposte parallele e non coassiali.
Nel presente esempio realizzativo, la prima asta di comando 19 è fissata all’otturatore 17 mediante una estremità filettata 19a, avvitata ad un corrispondente contro-filettato foro 22 definito sul corpo dell’otturatore 17.
Analogamente, la seconda asta di comando 21 è fissata all’otturatore 17 mediante una estremità filettata 21a, avvitata ad un corrispondente contro-filettato foro 23 definito sul corpo dell’otturatore 17.
In una variante dell’invenzione, non illustrata per semplicità, le aste di comando prima 19 e seconda 21 sono parte di un'unica asta di comando a cui è fissato l’otturatore e che attraversa lo stesso otturatore.
Almeno una delle testate di comando prima 18 e seconda 20 è di tipo a controllo pilotato.
Almeno una delle testate di comando prima 18 e seconda 20 è di tipo a controllo diretto.
Ad esempio, e non limitativamente, la prima testata di comando 18 è di tipo a controllo pilotato.
Ancora ad esempio, la seconda testata di comando 20 è di tipo a controllo diretto.
In una variante realizzativa dell’invenzione, la prima testata di comando 18 e la seconda testata di comando 20 sono entrambe di tipo a controllo pilotato.
In una ulteriore variante realizzativa dell’invenzione, la prima testata di comando 18 e la seconda testata di comando 20 sono di tipo a controllo diretto.
Nel presente esempio realizzativo, la prima testata di comando 18, di tipo a controllo pilotato, comprende un guscio 30, al cui interno è presente una parete mobile 31 fissata perimetralmente al guscio 30 e centralmente alla prima asta di comando 19.
La parete mobile 31 divide l’interno del guscio 30 in due camere, una camera di motorizzazione 32 e una camera di equilibratura 33.
La camera di motorizzazione 32 è connessa ad un dispositivo pilota 34 tramite una linea di motorizzazione 35, come ben visibile nello schema di figura 3.
La camera di equilibratura 33 è connessa alla tubazione di valle T2 mediante una linea di impulso 36.
La seconda testata di comando 20, di tipo a controllo diretto, comprende un guscio 44, al cui interno è presente una parete mobile 45 fissata perimetralmente al guscio 44 e centralmente alla seconda asta di comando 21.
La parete mobile 45 divide l’interno del guscio 44 in due camere, una camera di motorizzazione 46 e una camera di equilibratura 47.
La camera di motorizzazione 46 è connessa alla tubazione di valle T2 mediante una linea di impulso 48, come ben visibile nello schema di figura 3.
La camera di equilibratura 47 presenta una molla di taratura 49.
Tale seconda testata di comando 20 effettua la regolazione mediante il confronto tra il carico della molla di taratura 49 e la spinta sulla parete mobile 45 derivante dalla pressione di valle.
La molla di taratura 49 è costituita, in modo noto, da una molla elicoidale interposta ad operare in spinta tra la parete mobile 45 e un tappo premi-molla 50.
Il tappo premi-molla 50 comprende una vite di taratura 51, posta ad attraversare il tappo premi-molla 50, ed un disco di appoggio 52, su cui appoggia la molla di taratura 49; la posizione del disco di appoggio 52 nella direzione dell’asse della molla di taratura 49, e quindi il grado di compressione della molla di taratura 49, è determinata dal grado di avvitamento della vite di taratura 51.
Nel presente esempio realizzativo, non limitativo dell’invenzione, per realizzare un sistema di sicurezza ‘fail open’, l’otturatore 17 è posizionato sulla seconda asta di comando 21, della seconda testata di comando 20 di tipo a controllo diretto, in modo che l’allungamento della molla di taratura 49 della stessa seconda testata di comando 20 determini l’allontanamento dell’otturatore 17 dall’apertura di passaggio 16.
In particolare, la molla di taratura 49 è posizionata in modo da spingere la parete mobile 45 della seconda testata di comando 20 verso il corpo di raccordo 11, e l’otturatore mobile 17 è fissato alla seconda asta di comando 21 dalla parte opposta dell’apertura di passaggio 16 rispetto alla stessa seconda testata di comando 20. A titolo esemplificativo e non limitativo dell’invenzione, il dispositivo pilota 34 comprende una bocca d’ingresso 34a, una bocca d’uscita 34b e mezzi di regolazione 40, configurati per la riduzione controllata della pressione da un valore di ingresso Pa, ad un valore d’uscita Pb, inferiore a Pa.
Tali mezzi di regolazione 40 presentano una camera di motorizzazione 37 avente una bocca d’impulso 40a.
La bocca d’ingresso 34a del dispositivo pilota 34 è connessa alla tubazione di monte T1, tramite una linea di prelievo 41, di tipo in sé noto, ad esempio per interposizione di un pre-regolatore 38, da intendersi anch’esso di tipo noto.
La bocca d’uscita 34b è connessa alla camera di motorizzazione 32 della prima testata di comando 18.
La bocca d’impulso 40a è connessa alla tubazione di valle T2 tramite una linea di pilotaggio 39; tramite tale linea di pilotaggio 39 gli eventuali impulsi di pressione a valle, ovvero nella tubazione T2, vengono trasmessi direttamente ai mezzi di regolazione 40 del dispositivo pilota 34.
E’ oggetto d’invenzione anche un dispositivo pilota 34 per il pilotaggio di regolatori di pressione per impianti di distribuzione di gas.
Tale dispositivo pilota 34 comprende, come sopra accennato, una bocca d’ingresso 34a, una bocca d’uscita 34b e mezzi di regolazione 40, più sotto meglio descritti, configurati per la riduzione controllata della pressione da un valore di ingresso Pa, presso la bocca d’ingresso 34a, ad un valore d’uscita Pb, inferiore a Pa, presso la bocca d’uscita 34b.
La bocca d’ingresso 34a del dispositivo pilota 34 è connessa alla tubazione di monte T1, tramite una linea di prelievo 41, di tipo in sé noto, ad esempio per interposizione di un pre-regolatore 38, da intendersi anch’esso di tipo noto.
La bocca d’uscita 34b è connessa alla camera di motorizzazione 32 della prima testata di comando 18.
I mezzi di regolazione 40 comprendono una testata di pilotaggio 60 al cui interno è definita una camera di motorizzazione 37, la quale camera di motorizzazione 37 è definita tra una calotta 37a della testata di pilotaggio 60, e una parete mobile 37b; la calotta 37a presenta una bocca d’impulso 40a, da cui entra un fluido di controllo. La bocca d’impulso 40a è connessa alla tubazione di valle T2 tramite una linea di pilotaggio 39; tramite tale linea di pilotaggio 39 gli eventuali impulsi di pressione a valle, ovvero nella tubazione T2, vengono trasmessi direttamente ai mezzi di regolazione 40 del dispositivo pilota 34.
I mezzi di regolazione 40 comprendono
- una valvola riduttrice di pressione 70, posizionata tra la bocca d’ingresso 34a e la bocca d’uscita 34b, la quale valvola riduttrice di pressione 70 comprende un foro di passaggio 71 che connette bocca d’ingresso 34a e bocca d’uscita 34b,
- un otturatore 72, per detto foro di passaggio 71, il quale otturatore 72 è mobile nella direzione dell’asse principale X del dispositivo pilota 34,
- un corpo porta-otturatore 77, sviluppantesi nella direzione dell’asse principale X, avente un foro assiale passante sagomato per accogliere l’otturatore 72, e avente un’apertura trasversale 77a in cui è inserita la valvola riduttrice 70,
- un corpo anulare di guida e centraggio 73, interposto tra la parete mobile 37b ed il corpo porta-otturatore 77, tale corpo anulare di guida e centraggio 73 presentando una cavità assiale 76 in cui sono inseriti una molla di contrasto 74 per l’otturatore 72 ed un colletto d’incontro 75 del corpo porta-otturatore 77, dell’otturatore 72, il quale otturatore 72 può traslare assialmente nella cavità assiale 76.
I mezzi di regolazione 40 comprendono, all’interno di un involucro di contenimento 90, un gruppo di taratura a molla 80 comprendente a sua volta:
- una molla elicoidale 81
- una vite di registrazione 82 per la registrazione meccanica diretta della compressione della molla 81,
- ed un sistema fluidodinamico di registrazione a distanza 83 della pressione di taratura del dispositivo pilota 34.
La peculiarità di tale dispositivo pilota 34 risiede nel fatto che il sistema fluidodinamico di registrazione a distanza 83 comprende due camere di taratura, prima 84 e seconda 85, indipendenti, divise da una parete mobile 86 collegata all’otturatore mediante uno spintore 87, le camere di taratura prima 84 e seconda 85 essendo configurate per determinare ciascuna una spinta pressoria sulla parete mobile 86 in un verso di due opposti versi di una medesima direzione X.
Una differenza di pressione tra la prima camera 84 e la seconda camera 85 determina una variazione della pressione di taratura del dispositivo pilota 34.
La prima camera di taratura 84 presenta una sua prima bocca di carico 84a, connessa con una prima linea di comando a distanza 84b, per il transito di un fluido in pressione.
Analogamente, la seconda camera di taratura 85 presenta una sua seconda bocca di carico 85a, connessa con una seconda linea di comando a distanza 85b.
Nel presente esempio realizzativo del dispositivo pilota 34, la molla elicoidale 81 è posta ad operare all’interno della seconda camera di taratura 85.
Lo spintore 87 è costituito da una barretta.
Lo spintore 87 è posizionato con una sua prima estremità 87a inserita in una corrispondente prima sede 70a definita sul corpo portaotturatore 77, e con la sua opposta seconda estremità 87b inserita in una corrispondente seconda sede 86a definita sulla parete mobile 86. Le estremità 87a e 87b dello spintore 87 sono semplicemente inserite, e non fissate, nelle rispettive sedi prima 70a e seconda 86a. Tale molla elicoidale 81 è posizionata coassialmente allo spintore 87. La molla elicoidale 81 è premuta tra due piattelli 78 e 79 rispettivamente.
Un primo piattello 78 è a contatto diretto con la vite di registrazione 82.
Il secondo piattello 79 è accoppiato con una appendice 86b della parete mobile 86.
Di seguito si descrivono due possibili modalità di impiego per modificare da remoto la pressione di taratura del dispositivo pilota 34, senza intervenire quindi sulla vite di registrazione 82 della molla elicoidale 81.
Una prima modalità di impiego prevede di pre-tarare la molla elicoidale 81 tramite la vite di registrazione 82, e di seguito effettuare una delle seguenti operazioni:
- immettere fluido in pressione, ad esempio un gas, nella seconda camera di taratura 85, tramite la seconda linea di comando a distanza 85b, così da aumentare la pressione di taratura del dispositivo pilota 34
- immettere fluido in pressione, ad esempio un gas, nella prima camera di taratura 84, tramite la prima linea di comando a distanza 84b, così da diminuire la pressione di taratura del dispositivo pilota 34.
Una seconda modalità di impiego prevede di pre-tarare la molla elicoidale 81 tramite la vite di registrazione 82, di pre-pressurizzare da remoto entrambe le camere di taratura prima 84 e seconda 85, e di seguito effettuare una delle seguenti operazioni:
- scaricare fluido dalla prima camera 84 tramite la prima linea di comando a distanza 84b, ed in tal modo diminuire la pressione nella prima camera 84, per aumentare la pressione di taratura del dispositivo pilota 34,
- caricare ulteriore fluido nella seconda camera 85 tramite la seconda linea di comando a distanza 85a, ed in tal modo aumentare la pressione nella seconda camera 85, per aumentare la pressione di taratura del dispositivo pilota 34,
- caricare ulteriore fluido nella prima camera 84 tramite la prima linea di comando a distanza 84b, ed in tal modo aumentare la pressione nella prima camera 84, per diminuire la pressione di taratura del dispositivo pilota 34,
- scaricare fluido dalla seconda camera 85 tramite la seconda linea di comando a distanza 85a, ed in tal modo diminuire la pressione nella seconda camera 85, per diminuire la pressione di taratura del dispositivo pilota 34.
Si evidenzia così come la pressione di taratura del dispositivo pilota 34 sia controllabile e modificabile intervenendo sulla differenza di pressione tra le due camere di taratura prima 84 e seconda 85.
Un simile dispositivo pilota 34 è quindi molto flessibile in termini di possibilità di controllo della pressione di taratura, risultando facile da adattare ai più svariati impieghi.
Per inciso, è importante evidenziare che il dispositivo pilota 34 sopra descritto può essere di per sé oggetto di rivendicazione anche non in combinazione con il regolatore di pressione 10.
Si è in pratica constatato come l’invenzione raggiunga il compito e gli scopi preposti.
In particolare, con il trovato si è messo a punto un regolatore di pressione che coniuga l’affidabilità di regolazione di un regolatore pilotato con la rapidità di risposta di un regolatore ad azione diretta, grazie alle due testate di comando prima 18 e seconda 20 che comandano entrambe il medesimo otturatore 17, una in modo pilotato e l’altra in modo diretto.
Inoltre, con l’invenzione si è messo a punto un regolatore di pressione che può continuare a funzionare come regolatore ad azione diretta anche in caso di avaria di un dispositivo pilota connesso alla prima testata di comando 18 di tipo pilotato, grazie alla connessione meccanica diretta tra la seconda testata di comando 20, di tipo a controllo diretto, e l’otturatore 17.
In più, con l’invenzione si è messo a punto un regolatore di pressione facilmente allestibile per realizzare un sistema di sicurezza ‘fail open’, essendo necessario e sufficiente posizionare l’otturatore 17 sulla seconda asta di comando 21, della seconda testata di comando 20 di tipo a controllo diretto, in modo che l’allungamento della molla di taratura 49 della stessa seconda testata di comando 20 determini l’allontanamento dell’otturatore 17 dall’apertura di passaggio 16.
L’invenzione così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica, i componenti ed i materiali impiegati, purchè compatibili con l’uso specifico, nonché le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze e dello stato della tecnica.
Ove le caratteristiche e le tecniche menzionate in qualsiasi rivendicazione siano seguite da segni di riferimento, tali segni di riferimento sono da intendersi apposti al solo scopo di aumentare l’intelligibilità delle rivendicazioni e di conseguenza tali segni di riferimento non hanno alcun effetto limitante sull’interpretazione di ciascun elemento identificato a titolo di esempio da tali segni di riferimento.
Claims (10)
- RIVENDICAZIONI 1) Regolatore di pressione (10) per impianti di distribuzione di gas, comprendente: - un corpo di raccordo (11), per il raccordo tra una tubazione di monte e una tubazione di valle, all’interno di detto corpo di raccordo (11) essendo definiti: - un condotto d’ingresso (12), - un condotto d’uscita (13), - una camera di alta pressione (14) connessa a detto condotto d’ingresso (12), - una camera di bassa pressione (15) connessa a detto condotto d’uscita (13), - un’apertura di passaggio (16) tra dette camere d’alta pressione (14) e di bassa pressione (15), - un otturatore mobile (17), per l’ostruzione di detta apertura di passaggio (16), - mezzi per la movimentazione controllata di detto otturatore mobile (17), caratterizzato dal fatto che detti mezzi di movimentazione controllata per detto otturatore mobile (17) comprendono: - una prima testata di comando (18), principale, fissata a detto corpo di raccordo (11), detta prima testata di comando (18) essendo configurata per azionare detto otturatore mobile (17) mediante una prima asta di comando (19) a cui detto otturatore mobile (17) è fissato, - una seconda testata di comando (20), ausiliaria, configurata per azionare detto otturatore mobile (17) mediante una seconda asta di comando (21) fissata a detto stesso otturatore mobile (17).
- 2) Regolatore di pressione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta seconda testata di comando (20) è fissata a detto corpo di raccordo (11) dalla parte opposta rispetto a detta prima testata di comando (18).
- 3) Regolatore di pressione secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detta prima asta di comando (19) e detta seconda asta di comando (21) sono disposte coassiali.
- 4) Regolatore di pressione secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno una di dette testate di comando prima (18) e seconda (20) è di tipo a controllo pilotato.
- 5) Regolatore di pressione secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno una di dette testate di comando prima (18) e seconda (20) è di tipo a controllo diretto.
- 6) Regolatore di pressione secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta prima testata di comando (18), di tipo a controllo pilotato, comprende un guscio (30), al cui interno è presente una parete mobile (31) fissata perimetralmente al guscio (30) e centralmente a detta prima asta di comando (19), detta parete mobile (31) dividendo l’interno di detto guscio (30) in due camere, una camera di motorizzazione (32) e una camera di equilibratura (33).
- 7) Regolatore di pressione secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detta camera di motorizzazione (32) è connessa ad un dispositivo pilota (34) tramite una linea di motorizzazione (35), detta camera di equilibratura (33) essendo connessa ad una tubazione di valle (T2) mediante una linea di impulso (36).
- 8) Regolatore di pressione secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta seconda testata di comando (20), di tipo a controllo diretto, comprende un guscio (44), al cui interno è presente una parete mobile (45) fissata perimetralmente a detto guscio (44) e centralmente a detta seconda asta di comando (21), detta parete mobile (45) dividendo l’interno di detto guscio (44) in due camere, una camera di motorizzazione (46) e una camera di equilibratura (47).
- 9) Regolatore di pressione secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detta camera di motorizzazione (46) è connessa ad una tubazione di valle (T2) mediante una linea di impulso (48), detta camera di equilibratura (47) presentando una molla di taratura (49).
- 10) Regolatore di pressione secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto otturatore (17) è posizionato su detta seconda asta di comando (21), di detta seconda testata di comando (20) di tipo a controllo diretto, in modo che l’allungamento di detta molla di taratura (49) di detta stessa seconda testata di comando (20) determini l’allontanamento di detto otturatore (17) da detta apertura di passaggio (16).
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2018
- 2018-10-23 IT IT102018000009698A patent/IT201800009698A1/it unknown
Patent Citations (2)
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