IT201800009681A1 - Stazione per previsualizzare l’estetica nella riabilitazione protesica dentale. - Google Patents

Stazione per previsualizzare l’estetica nella riabilitazione protesica dentale. Download PDF

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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
“STAZIONE PER PREVISUALIZZARE L’ESTETICA NELLA RIABILITAZIONE PROTESICA DENTALE”.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad una stazione per previsualizzare l’estetica nella riabilitazione protesica dentale particolarmente indicata per avere uno strumento diagnostico importante che consent a al clinico di simulare un piano di trattamento adeguato alla cartella clinica del paziente e consenta al paziente di vedere in anticipo il risultato finale in modo molto realistico.
Come è noto, al giorno d’oggi, la cura del proprio corpo è un’esigenza sempre più sentita da parte delle persone e la cura del proprio aspetto estetico altrettanto. Uno degli elementi che contribuisce ad avere un aspetto estetico ottimale è senza dubbio il volto ed , in particolare, la bocca con i denti. Infatti, una bocca curata ed un bel sorriso permettono di attirare l’attenzione di chi ti circonda e di far sentire sicura e meglio accolta una persona nei rapporti interpersonali.
Infatti, quando si è a distanza di conversazione gli occhi e la bocca sono i particolari anatomici di un volto che vengono notati ed osservati maggiormente e che contribuiscono a suggerire l’immagine a tutto tondo del l’interlocutore, al di là del puro aspetto esteriore. In particolare, la forma dei denti contribuisce in modo importante a definire l’estetica di un volto. Per questi motivi, frequentemente, giungono all’attenzione del clinico pazienti anche giovani, che presentano problemi odontoiatrici e per incuria, per problematiche di tipo sociale, molte volte per paura, non si sono presi cura della propria dentatura. Questi pazienti presentano una dentatura compromessa o parzialmente o totalmente mancante.
Questa situazione presenta risvolti psicologici oggettivi e impone limitazioni nella vita di relazione con ricadute più o meno serie dell’autostima e della gioia di vivere di queste persone.
Inoltre, i pazienti odontoiatrici che si trovano a discutere delle loro problematiche con il loro dentista necessitano di uno strumento che li aiuti a comprendere la diagnosi, ad approvare il piano di trattamento del professionista, a vincere le resistenze interiori per affrontare la terapia ed a poter conoscere in anticipo il risultato atteso.
Attualmente, esistono delle metodiche che permettono di prefigurare il risultato estetico ottenibile al termine del trattamento odontoiatrico e cercano di far visualizzare al paziente l’aspetto che potrà assumere una volta terminata la cura. In tali metodiche vengono utilizzate immagini fotografiche realizzate sul paziente che sono modificate attraverso programmi di presentazione, come, ad esempio, Keynote e PowerPoint. I file così ottenuti vengono successivamente inviati ad un laboratorio odontotecnico che li elaborerà mediante un software per ottenere uno schema per poi realizzare un dente o gruppo di denti o un’intera protesi.
La modalità operativa appena descritta ha evidenziato delle problematiche. Una prima problematica è dovuta al fatto che i denti e quindi il risultato estetico proposto al paziente sono il risultato di una rielaborazione grafica dell’immagine iniziale , ma è un’immagine bidimensionale di cui non è possibile anticipare con sicurezza la trasformazione tridimensionale sotto forma di protesi dentaria. Il paziente guardando l’immagine riesce ad avere un’idea di massima della porzione frontale e di come potrebbe diventare il suo aspetto ed il suo sorriso dopo il trattamento, ma non riesce assolutamente a vedere l’interno della bocca con i denti ed ad avere una visione d’insieme tridimensionale del volto.
Sul mercato esistono altri sistemi piuttosto simili a quello illustrato i n precedenza, ma tutti hanno il limite di operare in ambito bidimensionale per cui l’immagine che il paziente vede è piatta e non riesce a rendere l’idea della profondità; inoltre, il paziente è in grado di visualizzare la porzione frontale della possibile futura dentatura mentre non riesce a evidenziare come verrebbero le porzioni laterali. In aggiunta, si sono rilevate discrete difficoltà nell’allineamento del modello con le foto con la conseguenza che, a volte, l’immagine ottenuta non è realistica o peggio realizzabile con delusione e disappunto del paziente.
Un altro inconveniente riscontrato è dovuto al fatto che si opera unicamente modificando graficamente l’immagine della fotografia. Per aiutare l’operatore che interviene sulle fotografie, a volte, v iene eseguita una scansione che permette di vedere i tre lati del volto in sequenza, ma è sempre un’immagine che può essere solo rielaborata graficamente anche se fornisce più riferimenti. In particolare, l’elaborazione grafica che ne risulta è abbastanza inquietante dato che il volto della persona non ha quasi mai un aspetto naturale e l’immagine che ne risulta è decisamente artefatta per cui r imangono tutte le limitazioni in precedenza illustrate.
In aggiunta a quanto sinora illustrato, un sistema di previsualizzazione del risultato estetico, attualmente in uso, deriva dalla rielaborazione del sorriso del paziente ottenuta da un set fotografico molto sofisticato e da un’accurata analisi estetica dento -facciale. Il profilo del nuovo sorriso ottenuto viene presentato al paziente come previsualizzazione del risultato estetico finale. Il protocollo prevede anche la possibilità di eseguire un mock-up (modello della forma dei denti finali) della nuova estetica per riportarlo in bocca al paziente . E’ una procedura analogica. Infatti, per poter ottenere il mock-up, è necessario riportare sul modello tutte le misure del mock-up digitale, eseguire una ceratura diagnostica, rilevare l’impronta della ceratura con una mascherina in silicone che andrà opportunamente r ifinita ed, infine, trasformare il tutto in resina in bocca al paziente. Col sistema descritto per ottenere il modello per il paziente è necessario diverso tempo e sovente parte del lavoro viene gestito fuori dallo studio e con tempi piuttosto lunghi come alcune giornate.
Nessuna delle tecniche attualmente utilizzate permette di poter avere un collegamento diretto per ottenere una realizzazione tridimensionale oltre a non poter realizzare un mock-up o una protesi provvisoria in tempi rapidi e direttamente nella medesima sede.
Con le tecniche attualmente in uso r imane quindi un margine di inaccuratezza con cui il clinico deve confrontarsi e valutare, perché nel momento in cui mostra al paziente un progetto protesico deve essere consapevole che quel risultato potrebbe non essere ottenibile e questo potrebbe scatenare insoddisfazione nel paziente.
Un’esigenza molto sentita dai professionisti del settore è poter arrivare ad avere una condivisione tra il paziente e il professionista del restauro e/o ripristino dei denti per poter allineare le aspettative del paziente al risultato clinico. Ciò permetterebbe di evitare aspettative irrealistiche ed è cruciale per evitare scontento e conseguenti possibili sequele medico-legali .
Scopo della presente invenzione è sostanzialmente quello di risolvere i problemi della tecnica nota superando le sopra descritte difficoltà mediante una stazione per previsualizzare l’estetica nella riabilitazione protesica dentale in grado di offrire uno strumento che permetta di previsualizzare in modo molto realistico e preciso il risultato finale di un trattamento protesico oltre a rappresentare uno strumento diagnostico importante che consent a al clinico di simulare un piano di trattamento adeguato alla cartella clinica del paziente .
Un secondo scopo della presente invenzione è quello di avere una stazione per previsualizzare l’estetica nella riabilitazione protesica dentale in grado di consentire ad un paziente di vedere in anticipo il risultato finale aumentando la probabilità che il paziente accetti il trattamento odontoiatrico dato che potrà comprendere pienamente l’esito del trattamento finale .
Un terzo scopo della presente invenzione è quello di avere una stazione per previsualizzare l’estetica nella riabilitazione protesica dentale che consenta al paziente di partecipare attivamente con il clinico alla definizione della propria condizione finale estetica e funzionale.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di avere una stazione per previsualizzare l’estetica nella riabilitazi one protesica dentale che sia in grado di operare in trattamenti in cui si aggiungono elementi dentali in zone edentule o si desidera modificare la forma degli elementi dentali esistenti da trattare o si varia l’aspetto anteriore dei denti modellando o aggiungendo delle faccette personalizzate ai denti compromessi esteticamente permettendo una contestualizzazione in tutta la dinamica estetica dell’intero volto del paziente.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di avere una stazione per previsualizzare l’estetica nella riabilitazione protesica dentale in grado di far vedere la modifica dell’estetica direttamente con immagini tridimensionali e dinamiche del volto e dei denti i quali possono essere trasformati in tempo reale in una morfologia dentale utilizzabile.
Non ultimo scopo della presente invenzione è quello di realizzare una stazione per previsualizzare l’estetica nella riabilitazione protesica dentale che sia di semplice realizzazione e di buona funzionalità.
Questi scopi ed altri ancora, che meglio appariranno nel corso della presente descrizione, vengono sostanzialmente raggiunti da una stazione per previsualizzare l’estetica nella riabilitazione protesica dentale, come di seguito rivendicato.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una stazione per previsualizzare l’estetica nella riabilitazione protesica dentale , secondo la presente invenzione, fatta qui di seguito con riferimento a ll’unito disegno, fornito a solo scopo indicativo e pertanto non limitativo, ne l quale:
- la figura 1 mostra, in modo schematico una stazione per previsualizzare l’estetica nella riabilitazione protesica oggetto della presente invenzione.
Con riferimento alle figure citate, ed in particolare alla figu ra 1, con 1 è stato complessivamente indicata una stazione per previsualizzare l’estetica nella riabilitazione protesica dentale , secondo la presente invenzione.
La stazione 1 è sostanzialmente costituita da una serie di gruppi di lavoro fra cui un gruppo di raccolta dati 2, un gruppo di elaborazione dati 3 ed un gruppo di costruzione modelli 4.
Maggiormente in dettaglio, il gruppo di raccolta dati 2 comprende una fotocamera 20 che permette di raccogliere immagini frontali e laterali del viso del paziente secondo diverse condizioni vale a dire a riposo, a bocca chiusa, a bocca aperta e con un sorriso . In particolare, la fotocamera 20 è di tipo reflex digitale ed è posizionata su di un cavalletto 22 in modo che la distanza fra paziente e fotocamera sia costante e la lunghezza focale dell’obbiettivo non venga mai modificata durante l’esecuzione delle fotografie.
Inoltre, il gruppo 2 comprende uno scanner 21 per digitalizzare le immagini delle arcate dentarie e delle gengive sia mediante una scansione intra orale e/o una scansione extraorale dell’impronta o del modello come sarà illustrato più dettagliatamente in seguito .
Secondo la presente forma di realizzazione, il gruppo di elaborazione dati 3, comprende un computer 30 provvisto di un apposito software che permette di creare una scheda con i dati del paziente, di incasellare le immagini fotografiche su di una griglia che è dotata di un riquadro dedicato per ciascuna immagine scattata, di acquisire i modelli articolari ottenuti con lo scanner 21, movimentarli in modo da sistemarli con la medesima posizione nelle diverse fotografie gestendo un allineamento prospettico dei dati a cui segue un’analisi facciale e dento labiale del paziente.
Inoltre, i l gruppo di elaborazione dati 3 è dotato di una libreria 31 in cui sono presenti una serie di forme dentali che possono essere utilizzate per creare la nuova immagine dei denti del paziente e possono essere elaborate attraverso un dispositivo grafico 32 costituito da un programma CAD in un modello che verrà inviato come file al gruppo di costruzione modelli 4. In particolare, una volta elaborati i dati e creato un modello il computer crea delle immagini per il clinico ed il paziente in cui si può vedere come sarà il volto e la bocca del paziente dopo l’intervento protesico attraverso immagini ricavate dalla fusione delle fotografie con i modelli tridimensionali delle arcate dentali. Le immagini che il paziente potrà vedere sono tridimensionali e dinamiche con una visione in realtà aumentata.
In aggiunta a quanto sinora illustrato, la stazione in oggetto presenta il gruppo di costruzione modelli 4 composto da una stampante 40 di tipo 3D che permette di realizzare una protesi provvisoria che può essere applicata al paziente e/o un mock-up.
In accordo con la presente invenzione ed in aggiunta a quanto sinora illustrato, la stazione in oggetto è predisposta ad operare secondo le seguenti fasi operative:
- raccolta dati in cui vengono fatte delle fotografie frontali e laterali del viso del paziente sia a riposo che a bocca chiusa e con un sorriso mediante una fotocamera posta su un cavalletto; - scansione delle arcate dentarie di denti e gengive intraorale e/o extraorale di un’impronta o d i modelli;
- allineamento prospettico dei dati mediante inserimento in un’apposita “griglia” delle foto e dei modelli con allineamento di questi ultimi alle foto utilizzando i denti come punti di riferimento (repere);
- analisi estetica del viso e dentolabiale in cui viene definita una serie di riferimenti attraverso i quali vengono rilevati eventuali dismorfismi del volto e dentali ;
- suggerimento di possibili interventi correttivi sulla morfologia dei denti;
- modellazione mediante dispositivo grafico in cui vengono eliminati i denti su cui bisogna intervenire che vengono sostituiti con le forme più adatte contenute nella libreria dei denti del gruppo di elaborazione;
- modifiche ed adattamento delle forme alla situazione anatomica del paziente con inserimento della corretta colorazione dei denti;
- visualizzazione in cui il paziente può vedere attraverso una fotografia la nuova dentatura ed, in tempo reale, sullo schermo del computer, come in uno specchio, può vedere il proprio viso che si muove, mentre parla e sorride con la nuova dentatura; - confronto fra la dentatura di partenza e quella dopo l’interven to protesico;
- invio del file ottenuto alla stampante del gruppo di costruzione modelli 4;
- stampaggio di un oggetto solido che riproduce la nuova morfologia dentale che può essere utilizzata per un mock -up o come protesi/denti provvisori.
Maggiormente in dettaglio, la fase di acquisizione dati è quella in cui vengono eseguite delle fotografie al volto del paziente che si trova in piedi o seduto, con il busto eretto, di fronte a lla fotocamera 20 posizionata sul cavalletto. Dietro il paziente può essere collocato uno schema di riferimento ( repere) che consiste in un foglio A4 con stampata una linea di misura nota. La distanza tra la fotocamera e il paziente e la lunghezza focale dell’obbiettivo non vengono mai modificate durante le riprese. La fotocamera è utilizzata per scatti singoli. La sequenza fotografica consiste , ad esempio, in almeno un’immagine, ma preferibilmente quattro immagini frontali e quattro immagini laterali (bocca chiusa, a riposo, sorriso, con divaricatori). Le foto vengono poi caricate sul computer 30.
Inoltre, nella fase di acquisizione dei dati viene fatta una scansione dei mascellari in cui l’odontoiatra rileva le impronte delle arcate dentarie del paziente in modo digitale o mediante un’impronta di tipo tradizionale. Maggiormente in dettaglio, l’odontoiatra può rilevare l’impronta in modalità digitale con uno scanner 21 intraorale ed il file così realizzato viene esportato sul computer 30 come file STL.
Diversamente, l’impronta delle arcate dentarie può anche essere rilevata in modalità analogica, in modo tradizionale con materiali d’impronta a base siliconica , ma deve essere scansionata con uno scanner 21 di tipo extraorale per lettura di impronta . In alternativa, qualora il clinico non disponga di uno scanner intra o extraorale, s i invia l’impronta al laboratorio per fare sviluppare un modello in gesso all’odontotecnico. Il modello successivamente viene scansionato, sempre dall’odontotecnico, con uno scanner da laboratorio per la lettura dei modelli. La lettura genera un file STL d a inviare al computer 30. Anche in questa modalità , è molto importante che l’odontoiatra disponga in tempi molto rapidi di un file per cominciare subito a lavorare sul nuovo sorriso del paziente e mostrarglielo nella stessa seduta.
Una volta raccolti tutt i i dati e le informazioni necessarie, vi è l’assemblaggio dei dati con la creazione di una scheda con i dati anagrafici del paziente e le foto vengono importate su una griglia che dispone di un riquadro specifico per ogni foto scattata. Il passo successivo è l’importazione dei modelli articolati delle arcate dentarie in formato STL. I modelli che possono facilmente venire spostati sullo schermo vengono allineati mettendo i modelli nella stessa posizione sulle diverse foto. Si lavora sulla trasparenza dell e immagini per poterle sovrapporre ai modelli.
A questo punto vi è la fase di analisi estetica in cui il clinico, sull’immagine frontale del paziente svolge un’accurata analisi estetica facciale e dento-labiale definendo una serie di punti di r iferimento anatomici che, uniti da linee, definiscono quelle che sono le armonie o disarmonie dento-facciali. Sulla base dei dati riportati sui più importanti trattati di estetica dento -facciale vengono automaticamente segnalate eventuali disarmonie e vengono suggerite le possibili soluzioni.
Segue una fase di modifica della situazione esistente con la creazione del nuovo sorriso. A questo punto sono state definite quali sono le esigenze cliniche e le aspettative del paziente per cui è possibile intervenire sulla situazione anatomica esistente. Attraverso il dispositivo grafico col suo software presente nel gruppo 3 è possibile sia inserire i denti contenuti nella libreria di forme che modificarli per poterli perfettamente adattare alla situazione clini ca del paziente. In questa fase, il primo passo della costruzione della nuova dentatura è la rimozione di tutti gli elementi da estrarre o da modificare e la sostituzione con le forme di denti contenuti nella libreria attraverso l’operatività del programma di CAD del dispositivo grafico. L’area da modificare viene circondata da una linea definita con una serie di trattini per evidenziarla e viene cancellato tutto ciò che è contenuto nell’area de limitata. A seconda della forma del viso (ovale, quadrato, triangolare) vengono definite le morfologie dentarie più adatte che vengono posizionate nella posizione stabilita e corretta sull’odontogramma. Il dente selezionato può essere ruotato, inclinato, ingrandito, ridimensionato e traslato e modificato anche nel colore. Terminata la fase di creazione del nuovo sorriso vi è la fase di condivisione con il paziente al quale viene mostrata la nuova situazione anatomica attraverso le foto e, grazie alle procedure di realtà aumentata inserite nel software, i l paziente si siederà davanti al computer e vedrà nello schermo il suo volto, ripreso dalla webcam, con inserito il nuovo progetto protesico. Il paziente potrà guardarsi e muoversi con la stessa naturalezza che avrebbe guardandosi allo specchio. La nuova situazione anatomica non viene presentata in modo isolato con solo i denti , ma assieme al viso del paziente che interagisce con la nuova dentatura e l’ambiente esterno mentre parla e sorride e si vede in tempo reale. La nuova dentatura generata viene esportata come file STL che viene indirizzato alla stampante 3D 40 per la trasformazione in un’oggetto solido che il paziente può vedere e toccare e, se possibile, posizionare in bocca, per sentire e percepire gli ingombri e il confort. La visualizzazione realistic a e d’impatto fornisce al paziente uno strumento di facile interpretazione che gli permette di accettare o rifiutare la proposta terapeutica riabilitativa con grande consapevolezza.
In aggiunta a quanto sinora illustrato, il paziente , potendosi vedere mentre muove il volto, parla e sorride con il nuovo disegno dentale, è nelle condizioni di poter decidere con molta consapevolezza essendo certo che sarà poi ciò che effettivamente avrà in bocca una volta terminato il trattamento protesico.
In questo modo, avendo ben chiaro quale sia l’obbiettivo finale, il lavoro del team clinico (chirurgo, protesista, odontotecnico) risulta molto semplificato. Il chirurgo avrà a disposizione il file STL del risultato protesico atteso, che potrà essere combinato con un esame radiologico tridimensionale tipo TAC delle basi ossee o inserito in un programma di chirurgia guidata. Inoltre, le decisioni del chirurgo potranno non solo tenere conto dei vincoli anatomici (quantità di tessuto osseo, posizione delle strutture anatomich e nobili come vasi e nervi), ma anche delle necessità protesiche che non potranno essere disattese. Il chirurgo, avendo chiara l’aspettativa del protesista, mette a punto la strategia operatoria necessaria a conseguire il risultato condiviso. Se questo non è possibile, si torna a discutere con il paziente prima che qualsiasi atto clinico o chirurgico sia stato compiuto. Questo costituisce uno straordinario vantaggio in quanto il paziente non si trova in una situazione in cui non è contento e non viene intrapresa nessuna procedura clinica/chirurgica prima che tutto sia perfettamente definito.
In particolare, l’odontotecnico non deve inventare nulla, ha a disposizione una morfologia dentale precisa che deve solo rifinire e rendere più adatta alla trasformazione nei materiali per la ricostruzione definitiva (metallo -ceramica, Zirconia).
A questo punto si entra nella fase di preparazione di una protesi provvisoria. Il file STL con cui viene esportata la nuova morfologia dentale è anche la base per la fabbricazione della protesi provvisoria da realizzare direttamente in studio con la stampante 3D 40. Il file viene gestito direttamente dalla stampante e realizzato con una delle resine provvisorie disponibili sul mercato. In alternativa, se lo studio preferisce, il file viene gestito dal laboratorio odontotecnico.
Il paziente nel giro di poco tempo potrà avere una protesi da utilizzare per cui non dovranno trascorrere giorni senza il dente o i denti in attesa del nuovo impianto come accade con le metodiche att ualmente utilizzate.
Il presente trovato raggiunge così gli scopi proposti.
La stazione per previsualizzare l’estetica nella riabilitazione protesica dentale in oggetto offre uno strumento che permette di previsualizzare in modo molto realistico e preci so il risultato finale di un trattamento protesico oltre a rappresentare uno strumento diagnostico importante che consente al clinico di simulare un piano di trattamento adeguato alla cartella clinica del paziente .
Vantaggiosamente, la s tazione secondo la presente invenzione consente ad un paziente di vedere in anticipo ed in modo molto predicibile il risultato finale aumentando la probabilità che il paziente accetti il trattamento protesico dato che può comprendere appieno l’esito del trattamento .
Inoltre , l’operatività della stazione consente al paziente di partecipare attivamente con il clinico alla definizione della propria condizione finale estetica e funzionale .
Un altro vantaggio della presente invenzione deriva dal fatto che la stazione in oggetto opera anche nei trattamenti in cui si aggiungono elementi dentali in zone edentule o si desidera modificare la forma degli elementi dentali esistenti da trattare o si varia l’aspetto anteriore dei denti permettendo una contestualizzazione in tutta la dinamica estetica dell’intero volto del paziente.
In particolare, la stazione per previsualizzare l’estetica nella riabilitazione protesica dentale permette di far vedere la modifica dell’estetica direttamente con immagini tridimensionali dinamiche e predicibil i del volto e dei denti i quali possono essere trasformati in tempo reale in una morfologia dentale utilizzabile.
In aggiunta a quanto sinora illustrato, l’ inserimento di un oggetto tridimensionale come le impronte o i modelli dei mascellari nelle immagini bidimensionali del paziente (foto) con la medesima prospettiva permette una visione molto precisa e puntuale della situazione.
Inoltre, l’operatività della stazione in oggetto permette un’analisi estetica del viso del paziente con la possibilità di scegliere e selezionare le forme dentali ed i colori più adatt i al paziente attraverso l’utilizzo della libreria presente nel gruppo di elaborazione: situazione non realizzabile con le metodiche esistenti .
In particolare, è possibile modellare e configurare la f orma di nuovi denti che si possano meglio adattare e integrare alla conformazione della bocca e del volto del paziente. Inoltre, i nuovi denti non sono modificazioni grafiche delle foto , ma veri e propri oggetti tridimensionali selezionati da una libreria di forme dentali e modificabili per adattarl i alla situazione clinica reale .
Un vantaggio molto importante per il paziente è dovuto al fatto che il paziente potrà vedere il proprio viso con la nuova dentatura come se fosse allo specchio. Infatti, seduto davanti al monitor verrà ripreso dalla webcam del computer e, grazie alle funzioni di realtà aumentata contenute nel programma del computer , specularmente, si vedrà con la nuova dentatura nello schermo, mentre interagisce con l’ambiente circostante; un’esperienza assolutamente realistica e convincente.
Le funzioni di realtà aumentata contenute nel software presente nel computer non si limiteranno a dare una visione assolutamente realistica del nuovo progetto protesico , ma lo renderanno “vivo” nel viso del paziente mentre si guarda, sorride e parla interagendo con l’ambiente esterno in tempo reale con un’esperienza oggettiva , ma anche decisamente emozionale.
Inoltre, attraverso la stampante 3D è possibile fornire un mock-up dei denti protesici, destinato al paziente per comprendere ancora meglio le modifiche che verranno apportate alla sua dentatura e la realizzazione di una protesi provvisoria una volta avviata la fase clinica e questo avviene direttamente nello studio o inviando il file al laboratorio odontotecnico.
Con la stazione in oggetto viene creato un unico flusso digitale, in un’unica stazione gestibile direttamente nello studio odontoiatrico, che parte con l’acquisizione dei dati e si conclude con la stampa di un provvisorio o di un mock-up a differenza di quanto accade con le metodiche della tecnica nota che prevedono più flussi oltretutto gestiti in ambienti diversi (studio odontoiatrico, laboratorio odontotecnico) e con tempi decisamente più lunghi .
Inoltre, come in precedenza accennato, al gio rno d’oggi non vi sono sistemi che consentono di rappresentare con sicurezza ed efficacia la protesi che verrà eseguita.
In particolare, il disegno della nuova protesi realizzato con la stazione secondo la presente invenzione è un oggetto riproducibile nella realtà tridimensionale che oltre ad essere stampato direttamene in studio può essere inviato al laboratorio odontotecnico per fungere da base alla ricostruzione protesica definitiva. L’unica preoccupazione del tecnico sarà quella di realizzare un’estet ica (colore e tessitura superficiale) adeguata.
Non ultimo vantaggio della presente invenzione è che risulta di notevole facilità d’impiego, di semplice realizzazione e buona funzionalità.
Naturalmente, alla presente invenzione possono essere apportate numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo che la caratterizza.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Stazione per previsualizzare l’estetica nella riabilitazione protesica dentale caratterizzata dal fatto di essere sostanzialmente costituita da una serie di gruppi di lavoro fra cui un gruppo di raccolta dati (2), un gruppo di elaborazione dati (3) ed un gruppo di costruzione modelli (4) dove : - detto gruppo di raccolta dati (2) comprende una fotocamera (20) che permette di raccogliere immagini frontali e laterali del viso di un paziente secondo diverse condizioni vale a dire a riposo, a bocca chiusa, a bocca aperta e con un sorriso ed uno scanner (21) per digitalizzare le immagini d i arcate dentarie e di gengive sia mediante una scansione intra orale e/o una scansione extraorale dell’impronta o del modello , - detto gruppo di elaborazione dati (3), comprende un computer (30) provvisto di un apposito software che permette di creare una scheda con i dati del paziente, di incasellare le immagini fotografiche su di una griglia dotata di un riquadro dedicato per ciascuna immagine scattata, di acquisire i modelli articolari ottenuti con lo scanner (21), spostarli in modo da sistemarli con la medesima posizione nelle diverse fotografie gestendo un allineamento prospettico dei dati a cui segue un’analisi facciale e dento labiale del paziente , detto computer (30) essendo predisposto per elaborare attraverso un dispositivo grafico (32) costituito da un programma CAD un modello ed ad inviare un file al gruppo di costruzione modelli (4) ed, una volta, elaborati i dati e creato un modello , detto computer creando delle immagini per il clinico ed il paziente in cui è possibile vedere come sarà il volto e la bocca del paziente dopo l’intervento protesico attraverso immagini ricavate dalla fusione delle fotografie con i modelli tridimensionali delle arcate dentali , - detto gruppo di costruzione modelli (4) comprende una stampante (40) di tipo 3D che permette di realizzare una protesi provvisoria che può essere applicata al paziente e/o un mock -up.
  2. 2) Stazione secondo la rivendicazione 1, caratterizzat a dal fatto che detta fotocamera (20) è di tipo reflex digitale ed è posizionata su di un cavalletto (22) in modo che la distanza fra paziente e fotocamera sia costante e la lunghezza focale dell’obbiettivo non venga mai modificata durante l’esecuzione delle fotografie.
  3. 3) Stazione secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto gruppo di elaborazione (3) è dotato di una libreria (31) in cui sono presenti una serie di forme dentali che possono essere utilizzate per creare la nuova immagine dei denti del paziente.
  4. 4) Stazione secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che le immagini che il paziente vede sono trid imensionali e dinamiche con una visione in realtà aumentata.
  5. 5) Stazione secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che è predisposta ad operare secondo le seguenti fasi operative: - acquisizione dati in cui vengono fatte delle fotografie frontali e laterali del viso del paziente sia a riposo che a bocca chiusa e con un sorriso mediante una fotocamera posta su un cavalletto; - scansione delle arcate dentarie di denti e gengive intraorale e/o extraorale dell’impronta o del modello; - allineamento prospettico dei dati mediante inserimento in un’apposita “griglia” delle foto e dei modelli con allineamento di questi ultimi alle foto utilizzando i denti come punti di riferimento (repere); - analisi estetica del viso e dentolabiale in cui v iene definita una serie di riferimenti attraverso i quali vengono scoperti eventuali dismorfismi del volto e dentali; - suggerimento di possibili interventi correttivi sulla morfologia dei denti; - modellazione mediante il dispositivo grafico in cui vengono eliminati i denti su cui b isogna intervenire e vengono sostituiti con le forme più adatte contenute nella libreria dei denti del computer; - modifiche ed adattamento delle forme alla situazione anatomica del paziente con inserimento della corretta colorazione dei denti; - visualizzazione in cui il paziente può vedere attraverso una fotografia la nuova dentatura ed, in tempo reale, sullo schermo del computer, come in uno specchio, può vedere il proprio viso che si muove, mentre parla e sorride con la nuova dentatura; - confronto fra la dentatura di partenza e quella dopo l’intervento protesico; - invio del file ottenuto alla stampante del gruppo di costruzione modelli (4); - stampaggio di un oggetto solido che riproduce la nuova morfologia dentale che può essere utilizzata per un mock -up o come protesi/denti provvisori.
  6. 6) Stazione secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che la fase di acquisizione dati è quella in cui vengono eseguite delle fotografie al volto del paziente che si trova in piedi o seduto, con il busto eretto, di fronte alla fotocamera (20) posizionata sul cavalletto (22) dove la distanza tra la fotocamera e il paziente e la lunghezza focale dell’obbiettivo non vengono mai modificate durante le riprese in cui detta fotocamera viene utilizzata per scatti singoli secondo una sequenza fotografica che consiste in almeno un’immagine frontale e laterale, ma preferibilmente quattro immagini a bocca chiusa, a riposo, sorriso, con divaricatori e viene caricata sul computer (30).
  7. 7) Stazione secondo la rivendicazione 5, caratter izzata dal fatto che la fase di acquisizione dati prevede una scansione dei mascellari in cui l ’odontoiatra rileva le impronte delle arcate dentarie del paziente in modo digitale con uno scanner (21) intraorale ed il file ottenuto viene esportato sul computer (30) come file STL o mediante un’impronta in modalità analogicatradizionale con materiali d’impronta e scansionata con uno scanner (21) di tipo extraorale per lettura di impronta ed il file prodotto inviato al computer (30).
  8. 8) Stazione secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che nella fase di acquisizione dati dietro il paziente viene collocato uno schema di riferimento (repere) che consiste in un foglio A4 con stampata una linea di misura nota .
  9. 9) Stazione secondo la rivendicazione 5, cara tterizzata dal fatto che la fase di elaborazione dati comprende: - l’assemblaggio dei dati con la creazione di una scheda con i dati anagrafici del paziente , le foto vengono importate su una griglia che dispone di un riquadro specifico per ogni foto scattata seguite dall’allineamento dei modelli articolati delle arcate dentarie nella stessa posizione sulle diverse foto lavorando sulla trasparenza delle immagini per poterle sovrapporre ai modelli , - l’analisi estetica in cui il clinico, sull’immagine frontale del paziente svolge un’accurata analisi estetica facciale e dento -labiale definendo una serie di punti di r iferimento anatomici che, uniti da linee, definiscono quelle che sono le armonie o disarmonie dento-facciali con suggerimento di possibili soluzioni, - la modifica della situazione esistente con la creazione del nuovo sorriso e mediante il dispositivo grafico presente nel gruppo (3) vengono inseriti denti contenuti nella libreria, modificati per poterli perfettamente adattare alla situazione clinica del paziente previa rimozione di tutti gli elementi da estrarre o da modificare .
  10. 10) Stazione secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che nella fase di elaborazione l ’area da modificare viene circondata da una linea definita con una serie di tr attini per evidenziarla e viene cancellato tutto ciò che è contenuto nell’area delimitata e a seconda della forma del viso (ovale, quadrato, triangolare) vengono definite le morfologie dentarie più adatte che vengono posizionate nella posizione stabilita e corretta sull’odontogramma dove il dente selezionato può essere ruotato, inclinato, ingrandito, ridimensionato e traslato e modificato anche nel colore.
  11. 11) Stazione secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che nella fase di condivisione con il paziente viene mostrata la nuova situazione anatomica attraverso le foto e, grazie alle procedure di realtà aumentata inserite nel computer, iI paziente sedendosi davanti al computer vedrà nello schermo il suo volto, ripreso dalla webcam, con inserito il nuovo progetto protesico e potrà guardarsi e muoversi interagendo con la nuova dentatura e l’ambiente esterno mentre parla e sorride vedendosi in tempo reale.
  12. 12) Stazione secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che nella fase di preparazione di una protesi provvisoria la nuova dentatura generata viene esportata verso una stampante 3D (40) per la trasformazione in un’oggetto solido realizzato con resine provvisorie che il paziente può vedere e toccare e, se possibile, posizionare in bocca .
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