IT201800009233A1 - Dispositivo di chiusura di pozzetti o simili - Google Patents

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IT201800009233A1
IT201800009233A1 IT102018000009233A IT201800009233A IT201800009233A1 IT 201800009233 A1 IT201800009233 A1 IT 201800009233A1 IT 102018000009233 A IT102018000009233 A IT 102018000009233A IT 201800009233 A IT201800009233 A IT 201800009233A IT 201800009233 A1 IT201800009233 A1 IT 201800009233A1
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IT
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lid
rotor
tool
locking mechanism
coupling
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Application number
IT102018000009233A
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Antonio Ghiglia
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Dsg Srl
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    • E05B65/006Locks or fastenings for special use for covers or panels
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E02HYDRAULIC ENGINEERING; FOUNDATIONS; SOIL SHIFTING
    • E02DFOUNDATIONS; EXCAVATIONS; EMBANKMENTS; UNDERGROUND OR UNDERWATER STRUCTURES
    • E02D29/00Independent underground or underwater structures; Retaining walls
    • E02D29/12Manhole shafts; Other inspection or access chambers; Accessories therefor
    • E02D29/14Covers for manholes or the like; Frames for covers
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Description

DESCRIZIONE dell'Invenzione Industriale dal titolo: “Dispositivo di chiusura di pozzetti o simili”
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo di chiusura di pozzetti o simili, comprendente
un telaio destinato ad essere stazionario nella condizione montata in opera del dispositivo, il quale telaio delimita una sfinestratura passante;
un coperchio amovibile di chiusura cooperante con detto telaio e che è posizionabile alternativamente in posizione di chiusura della detta sfinestratura ed in una posizione di apertura della detta sfinestratura in posizione non coincidente con la stessa,
essendo il detto coperchio provvisto di almeno un meccanismo di bloccaggio dello stesso al telaio nella posizione di chiusura il quale meccanismo di bloccaggio presenta almeno un catenaccio cooperante con una sede di impegno solidale al telaio ed
il quale meccanismo di bloccaggio è previsto in combinazione con un utensile di azionamento del detto meccanismo essendo previsti organi di abilitazione e disabilitazione del detto utensile all’azionamento del detto meccanismo.
In particolare la presente invenzione si riferisce ad un dispositivo del suddetto tipo in cui il coperchio porta almeno due, preferibilmente quattro, eventualmente più di quattro catenacci che sono distribuiti lungo una circonferenza coassiale all’asse centrale del detto coperchio che è perpendicolare alla od alle facce dello stesso e che sono spostabili fra una posizione radialmente ritirata ed una posizione radialmente sporgente in fuori rispetto al detto asse, mentre il meccanismo di azionamento dei catenacci comprende un rotore centrale di azionamento che è girevole coassialmente al detto coperchio ed una trasmissione del moto rotatorio del rotore in moto di traslazione dei detti catenacci.
In combinazione con la suddetta configurazione del meccanismo di bloccaggio, al telaio sono associate una sede di impegno per ciascun catenaccio che è prevista coincidente con il percorso di spostamento del corrispondente catenaccio ed in una posizione tale rispetto al corrispondente catenaccio, per cui nella posizione rientrata il catenaccio non impegna la detta sede, mentre nella posizione spinta in fuori il catenaccio penetra nella sede.
Forme alternative prevedono catenacci orientati radialmente o catenacci orientati secondo una secante della circonferenza lungo cui sono distribuiti.
I catenacci vengono spostati quindi mediante la rotazione del rotore tutti contemporaneamente in una posizione radialmente ritirata ed in una posizione radialmente sporgente in fuori
Meccanismi di questo tipo sono noti allo stato dell’arte. Allo stato attuale, le botole, i chiusini di pozzetti o di tombini, o non presentano sistemi di chiusura di sicurezza, oppure, se dedicati alla salvaguardia di pozzetti o tombini situati in zone particolarmente a rischio per la sicurezza pubblica, come sedi stradali o ferroviarie, banchine portuali, strade comunali, piazze o luoghi generalmente frequentate dal pubblico, oppure luoghi contenenti materiali di particolare valore, come cavi di rame o fibre ottiche, o in generale, se si tratta di pozzetti o tombini di una certa importanza strategica, sono dotati di svariati tipi di congegni di chiusura di sicurezza. L'esperienza, però, ha ampiamente dimostrato che i sistemi di chiusura di sicurezza dei chiusini usualmente impiegati nelle comuni applicazioni, non offrono adeguata sicurezza. Molti altri chiusini presentano, inoltre, congegni di chiusura di sicurezza eccessivamente sofisticati, a discapito dell'affidabilità e della robustezza e con caratteristiche meccaniche e costruttive poco adatte agli scopi ai quali vengono dedicati ed alle condizioni ambientali e operative, richiedendo un'eccessiva manutenzione. Nel contempo, i dispositivi di bloccaggio di sicurezza di tipo meccanico impiegati non offrono adeguata sicurezza prestandosi ad essere manomessi con utensili ed attrezzi facilmente reperibili.
L'invenzione in oggetto, mira a garantire una elevata sicurezza di chiusura e di bloccaggio dei chiusini e delle botole, in generale, impedendo l'apertura a personale non addetto e non in possesso di specifica istruzione e di appositi strumenti. Allo stesso tempo l’invenzione mira ad offrire una elevata robustezza ed affidabilità del dispositivo ed una costruzione che necessiti di un limitato impegno di manutenzione nel tempo potendo essere applicata in svariate condizioni operative ed ambientali.
L’invenzione raggiunge gli scopi su esposti con un dispositivo di chiusura di pozzetti o simili, comprendente
un telaio destinato ad essere stazionario nella condizione montata in opera del dispositivo, il quale telaio delimita una sfinestratura passante;
un coperchio amovibile di chiusura cooperante con detto telaio e che è posizionabile alternativamente in posizione di chiusura della detta sfinestratura ed in una posizione di apertura della detta sfinestratura in posizione non coincidente con la stessa,
essendo il detto coperchio provvisto di almeno un meccanismo di bloccaggio dello stesso al telaio nella posizione di chiusura il quale meccanismo di bloccaggio presenta almeno un catenaccio cooperante con una sede di impegno solidale al telaio ed
il quale meccanismo di bloccaggio è previsto in combinazione con un utensile di azionamento del detto meccanismo essendo previsti inoltre organi di abilitazione e disabilitazione del detto utensile di azionamento all’azionamento del detto meccanismo e/o del meccanismo di bloccaggio stesso e/o dell’accoppiamento fra utensile di azionamento e meccanismo di bloccaggio.
Come apparirà più chiaramente dalla seguente descrizione di diverse e molteplici varianti esecutive, gli organi di abilitazione e disabilitazione possono essere di diverso tipo e configurati secondo diverse scelte costruttive e possono variare fra puri organi meccanici ad azionamento manuale e puri organi servocomandati ad esempio mediante comandi via radio o via cavo oppure possono consistere in combinazioni di dispositivi elettromeccanici e/o servoassistiti, essendo con essi intesi qualsivoglia dispostivi che combinano attuatori che esercitano una forza su base elettrica, elettromagnetica, magnetica e/o pneumatica e/o idraulica per movimentare dispositivi meccanici i quali vengono attivati mediante comandi remoti via radio o via cavo, oppure anche alternativamente od in combinazione dispositivi servoassistiti in cui l’azione di comando ed azionamento è realizzata mediante azione manuale e ad essa viene aggiunta l’assistenza di mezzi motorizzati che esercitano tutta o parte della forza necessaria all’attuazione.
Secondo una forma esecutiva tali organi sono costituiti da blocchi di movimentazione dell’utensile di azionamento e/o del meccanismo di bloccaggio lungo la corsa di azionamento del meccanismo di bloccaggio, in particolare nella direzione della corsa del meccanismo di bloccaggio per liberare il coperchio dal telaio, ovvero per liberare il catenaccio dalla sede di impegno quali organi sono comandati alternativamente in condizione attiva di blocco della detta movimentazione ed in una condizione inattiva del detto blocco della movimentazione grazie a mezzi di attivazione/disattivazione del tipo a chiave codificata.
Una forma esecutiva alternativa prevede che l’utensile di azionamento del meccanismo di bloccaggio ed il detto meccanismo di bloccaggio sono provvisti rispettivamente di una di due parti di giunto fra loro accoppiabili e disaccoppiabili, mentre questi organi di abilitazione/disabilitazione sono costituiti da unità di interdizione della condizione di accoppiamento delle dette due parti di giunto che sono attivabili e disattivabili mediante grazie a mezzi di comando del tipo a chiave codificata.
Secondo una variante esecutiva, l’accoppiamento delle due parti di giunto previste rispettivamente sull’utensile di azionamento e sul meccanismo di bloccaggio è di tipo ad impegno meccanico oppure per attrito.
Secondo una variante esecutiva, l’accoppiamento delle due parti di giunto previste rispettivamente sull’utensile di azionamento e sul meccanismo di bloccaggio è di tipo elettromagnetico e/o magnetico.
Secondo ancora una variante esecutiva, la corsa di azionamento e la forza necessaria alla movimentazione del meccanismo di bloccaggio viene esercitata direttamente dall’utensile.
Una variante esecutiva può prevedere che l’utensile sia collegato dinamicamente al meccanismo di bloccaggio per mezzo di una catena cinematica motorizzata grazie a cui l’a movimentazione dell’utensile di azionamento attiva una corrispondente trasmissione motorizzata che a sua volta è collegata al meccanismo di bloccaggio.
Una forma esecutiva che può essere prevista in qualsivoglia combinazione con una o più delle precedenti varianti e forme esecutiva presenta organi di abilitazione/disabilitazione della movimentazione dell’utensile di azionamento e/o del meccanismo di bloccaggio oppure una unità di interdizione della condizione di accoppiamento delle due parti di giunto fra utensile di azionamento e meccanismo di bloccaggio che sono stabilmente residenti nel meccanismo di bloccaggio e/o nell’utensile oppure parte nel detto meccanismo di bloccaggio.
In una variante esecutiva alternativa tali organi di abilitazione/disabilitazione oppure la detta unità di interdizione sono sottoforma di dispositivi separati dal telaio e/o dal coperchio o dal meccanismo del coperchio di chiusura.
Una forma esecutiva, prevede che dette unità di interdizione sono costituite da coperture o schermature spostabili fra una posizione di interdizione di accesso del meccanismo di azionamento ad una posizione in cui il meccanismo di bloccaggio e accessibile. In questo caso dette coperture o schermature sono spostabili alternativamente in una delle dette due posizione grazie a mezzi motorizzati.
Secondo una forma esecutiva detti mezzi motorizzati sono comandati da una unità di controllo attivata e disattivata mediante segnali di comando trasmessi da una unità remota, ad esempio una centrale operativa e/o un dispositivo locale come uno smartphone o simili.
In una forma esecutiva che può essere prevista in qualsivoglia combinazione con le caratteristiche delle precedenti forme esecutive, il catenaccio è supportato dal lato inferiore del coperchio in modo spostabile secondo una direzione parallela alle facce del coperchio e trasversale, ovvero secondo una direzione radiale od una direzione avente almeno una componente radiale rispetto all’asse perpendicolare ad almeno una faccia del coperchio, preferibilmente all’asse centrale del coperchio, mentre il detto catenaccio è azionato a scorrimento in direzione del suo asse longitudinale, e nei due sensi, cioè avanti ed in dietro, da un meccanismo di trasmissione del moto rotatorio di un rotore che è montato coassialmente rispetto al detto asse perpendicolare ad almeno una faccia del coperchio, e che presenta almeno due primi elementi di accoppiamento che sono diametralmente opposti fra loro rispetto all’asse di rotazione del detto rotore i quali primi elementi di accoppiamento sono destinati a cooperare con corrispondenti secondi elementi di accoppiamento previsti su una estremità di un utensile di azionamento.
Secondo una prima forma esecutiva, sono previsti mezzi di interdizione dell’accoppiamento fra i detti primi ed i detti secondi elementi di accoppiamento sul rotore del meccanismo di azionamento e sull’utensile i quali sono costituiti da almeno un blocchetto di copertura di almeno uno dei detti due primi elementi di accoppiamento che sono fissabili in modo amovibile nella detta posizione di copertura per mezzo di mezzi di fissaggio comandabili mediante un organo di comando a chiave codificata, come un bullone cifrato o simili.
In questo caso, il blocchetto di copertura viene fissato in posizione di copertura di un elemento di accoppiamento grazie ai mezzi di fissaggio amovibili comandabili mediante la chiave codificata e quindi viene inibita la possibilità di impegnare fra loro ambedue i detti primi ed i detti secondo elementi di accoppiamento e di conseguenza la possibilità di porre in rotazione con l’utensile il detto rotore.
L’allontanamento del blocchetto di copertura può avvenire solo agendo sui mezzi di fissaggio comandabili con chiave codificata, ad esempio un bullone con stelo filettato e testa avente una sagoma non rotonda con una sezione irregolare che rappresenta la codifica di chiave, il bullone filettato essendo avvitabile attraverso un foro passante del blocchetto in un foro filettato dello stesso previsto sul rotore e/o su una affiancata parte del coperchio o del telaio.
Preferibilmente i mezzi di fissaggio del blocchetto sono azionabili mediante una rotazione intorno ad un asse parallelo od avente almeno una componente direzionale parallela all’asse di rotazione del rotore e/o all’asse perpendicolare ad almeno una faccia del chiusino.
Una variante esecutiva differente dalla precedente prevede che i detti primi elementi di accoppiamento siano posizionati posteriormente ad una piastra di schermatura e siano accessibili attraverso sfinestrature della detta piastra di schermatura, essendo la detta piastra spostabile mediante azionamento grazie a mezzi di comando a chiave codificata da una posizione in cui i detti primi elementi di accoppiamento sono in posizione accessibile attraverso le dette sfinestrature della piastra di schermatura ed in una posizione in cui i detti primi elementi di accoppiamento sono in posizione inaccessibile attraverso le dette sfinestrature.
Anche in questo caso la movimentazione relativa fra primi elementi di accoppiamento e piastra di schermatura ha luogo grazie a mezzi di comando a chiave codificata che è azionabile mediante una rotazione intorno ad un asse parallelo od avente almeno una componente direzionale parallela all’asse di rotazione del rotore od all’asse perpendicolare ad una faccia del coperchio.
Una ulteriore forma esecutiva di questa variante prevede che i detti primi elementi di accoppiamento siano costituiti da una coppia di risalti assiali, con riferimento all’asse di rotazione del rotore e che siano previsti in posizione fra loro diametralmente opposta rispetto a detto asse e supportati spostabili grazie ai detti mezzi di comando a chiave codificata in direzione del detto asse alternativamente da una posizione assiale di avvicinamento alla piastra di schermatura nella quale posizione sporgono in fuori sul lato opposto della detta piastra di schermatura attraverso rispettivi fori passanti previsti nella stessa, in una posizione di allontanamento dalla detta piastra di schermatura nella quale i detti risalti non sporgono oltre la superficie della faccia opposta della piastra di schermatura.
Come apparirà più chiaramente dalla seguente descrizione di un esempio esecutivo dettagliato, è preferibile prevedere una configurazione del dispositivo e delle parti operative sopra descritte nelle diverse varianti possibilmente simmetrica a rotazione ed in cui le parti costrittive girevoli sono preferibilmente coassiali fra loro.
Una forma esecutiva preferita prevede che i due primi elementi di accoppiamento associati al rotore siano montati su un braccio diametrale rispetto all’asse di rotazione del rotore, il quale braccio è supportato coassialmente al rotore stesso grazie ad un perno filettato che è coassiale all’asse di rotazione del rotore e che si impegna in un foro filettato centrale del detto rotore, la testa del detto perno essendo prevista sulla faccia del rotore rivolta verso la parete di coperchio, mentre il detto rotore costituisce al tempo stesso la piastra di schermatura dei detti primi elementi di accoppiamento e presenta in posizione coincidente con ciascuno dei detti elementi di accoppiamento un foro passante attraverso cui i detti elementi di accoppiamento vengono fatti sporgere dalla faccia del detto rotore rivolta verso la parete del coperchio o ritirati a filo della detta faccia del rotore grazie alla rotazione del perno filettato e mentre la testa del detto perno filettato presenta un incavo assiale poligonale con forma irregolare che costituisce la codifica a chiave dello stesso.
Vantaggiosamente, il coperchio presenta una camera od una intelaiatura di supporto a rotazione del detto rotore e del meccanismo di azionamento del o dei catenacci che è disposta sul lato inferiore del coperchio stesso, mentre il coperchio presenta una sfinestratura centrale chiudibile con un coperchio per l’accesso dell’estremità dell’utensile di azionamento e dei mezzi di comando a chiave codificata rispettivamente al meccanismo di azionamento del o dei catenacci ed ai mezzi a chiave codificata.
Secondo una ulteriore forma esecutiva che può essere prevista in qualsivoglia combinazione o sottocombinazione con le caratteristiche più sopra descritte relativamente alle precedenti forme e varianti esecutive, il coperchio porta almeno due, preferibilmente quattro, eventualmente più di quattro catenacci che sono distribuiti lungo una circonferenza coassiale all’asse centrale del detto coperchio e/o all’asse di rotazione del rotore e che sono spostabili fra una posizione radialmente ritirata ed una posizione radialmente sporgente in fuori rispetto al detto asse, mentre il rotore centrale di azionamento è girevole coassialmente al detto coperchio e comprende una catena di trasmissione del moto rotatorio del rotore in moto di traslazione dei detti catenacci avanti ed in dietro nella loro direzione longitudinale.
In combinazione con la suddetta configurazione del meccanismo di bloccaggio, al telaio sono associate una sede di impegno per ciascun catenaccio che è prevista coincidente con il percorso di spostamento del corrispondente catenaccio ed in una posizione tale rispetto al corrispondente catenaccio, per cui nella posizione rientrata il catenaccio non impegna la detta sede, mentre nella posizione spinta in fuori il catenaccio penetra nella sede.
Forme alternative prevedono catenacci orientati radialmente o catenacci orientati secondo una secante della circonferenza lungo cui sono distribuiti.
I catenacci vengono spostati quindi mediante la rotazione del rotore tutti contemporaneamente in una posizione radialmente ritirata ed in una posizione radialmente sporgente in fuori.
In combinazione con una qualsivoglia delle precedenti forme e varianti esecutive, l’invenzione prevede un utensile di azionamento del meccanismo di bloccaggio per la movimentazione dello stesso alternativamente nella condizione di bloccaggio del coperchio al telaio e nella condizione di svincolo del coperchio al telaio, il quale utensile presenta almeno la detta parte di giunto di accoppiamento alla parte di giunto di accoppiamento sul meccanismo di bloccaggio stesso.
Vantaggiosamente una forma esecutiva può prevedere che lo stesso utensile porti in modo attivabile alternativamente od in combinazione la parte di giunto prevista sullo stesso, ovvero i detti secondi mezzi di accoppiamento ed anche la chiave di comando dei mezzi di comando a chiave codificata.
Particolarmente vantaggiosa risulta questa combinazione di utensile di azionamento e dispositivo di chiusura quando il dispositivo di chiusura è realizzato secondo le suddette due varianti in cui i mezzi di comando a chiave codificata per interdire l’accoppiamento dei primi e dei secondi mezzi di accoppiamento fra loro, sotto forma di blocchetto di copertura o sottoforma di organo per abilitare o disabilitare l’accoppiamento reciproco dei primi e dei secondi mezzi di accoppiamento, mediante lo spostamento di questi relativamente ad una piastra di schermatura in posizione accessibile od in posizione inaccessibile ed in cui i mezzi di comando a chiave codificata sono previsti coassiali rispetto all’asse di rotazione del rotore del meccanismo di rotazione. In questo caso l’utensile di azionamento del meccanismo di bloccaggio può prevedere in posizione fra loro coassiale i due secondi elementi di accoppiamento posizionati diametralmente opposti rispetto all’asse di rotazione del detto utensile ed in posizione centrale fra detti due secondi elementi di accoppiamento la chiave codificata destinata a cooperare con i mezzi di comando a chiave codificata.
Particolarmente vantaggiosa risulta la condizione quando il dispositivo è realizzato con i detti primi elementi di accoppiamento posizionati posteriormente ad una piastra di schermatura ed accessibili attraverso sfinestrature della detta piastra di schermatura, essendo la detta piastra spostabile mediante azionamento grazie a mezzi di comando a chiave codificata da una posizione in cui i detti primi elementi di accoppiamento sono in posizione accessibile attraverso le dette sfinestrature della piastra di schermatura ed in una posizione in cui i detti primi elementi di accoppiamento sono in posizione inaccessibile attraverso le dette sfinestrature ed in cui la movimentazione relativa fra primi elementi di accoppiamento e piastra di schermatura ha luogo grazie a mezzi di comando a chiave codificata che è azionabile mediante una rotazione intorno ad un asse parallelo od avente almeno una componente direzionale parallela all’asse di rotazione del rotore od all’asse perpendicolare ad una faccia del coperchio.
Ciò vale anche per qualsivoglia delle ulteriori varianti esecutive di questa forma più generale che sono più sopra specificate.
Vantaggiosamente una forma esecutiva dell’utensile prevede che questo sia costituito almeno alla sua estremità che porta i secondi elementi di accoppiamento da un segmento tubolare al cui interno è alloggiata in modo scorrevole assialmente la chiave codificata essendo previsto un attuatore di spostamento assiale della detta chiave alternativamente in una posizione sporgente in fuori dalla estremità di accoppiamento dell’utensile di azionamento in una posizione inattiva in cui la detta chiave è ritirata all’interno del detto segmento tubolare.
Vantaggiosamente la posizione sporgente in fuori della chiave è di misura tale, per cui essa impegna i mezzi di comando a chiave codificata consentendo la traslazione dei primi elementi di accoppiamento associati al meccanismo di bloccaggio, ed il contestuale accoppiamento automatico degli stessi con i secondi elementi di accoppiamento portati dall’utensile.
In una forma esecutiva i primi mezzi di accoppiamento cono costituiti da perni assiali, mentre i secondi elementi di accoppiamento sono costituiti da fori previsti su bracci radiali fra loro diametralmente opposti portati all’estremità di accoppiamento dell’utensile e sono costituiti ciascuno da un foro coincidente con un rispettivo perno assiale quando la chiave codificata è impegnata nei corrispondenti mezzi di comando a chiave codificata.
La presente invenzione prevede ulteriori perfezionamenti che sono oggetto delle rivendicazioni dipendenti.
Una forma esecutiva prevede che il coperchio sia formato da almeno due parti o da tre parti fra loro affiancate e ciascuna delle quali chiude una parte della luce delimitata dal telaio, almeno una prima delle dette parti essendo realizzata secondo una o più delle forme e varianti esecutive sopra descritte, mentre la detta almeno una seconda parte presenta sul lato adiacente alla detta prima parte, ovvero il lato di accosto alla stessa una sede di impegno di un catenaccio spostabile nelle due direzioni da e verso la detta seconda parte e mentre sull’opposto lato adiacente ad un corrispondente lato di telaio, la detta almeno seconda parte è provvista di almeno un risalto, preferibilmente due o più risalti fissi sporgenti dal detto bordo in fuori verso il detto telaio e destinati a cooperare con coincidenti sedi di impegno previste nel detto lato del telaio.
Una variante esecutiva prevede che la detta prima parte chiuda una zona centrale dell’apertura definita dal telaio essendo prevista una seconda parte di coperchio su ciascuno dei due opposti lati della detta prima parte centrale, le quali due seconde parti sono realizzate fra loro identiche simmetricamente rispetto alla detta parte centrale di coperchio.
Secondo ancora una ulteriore caratteristica che può essere prevista in combinazione con le precedenti forme esecutive fatta eccezione di quella che prevede un coperchio formato da due o più parti, il meccanismo di bloccaggio del coperchio presenta un solo catenaccio destinato ad impegnare una sede di un lato del telaio associato ad un bordo del detto coperchio, mentre sul lato opposto del coperchio, è previsto almeno un risalto fisso, preferibilmente una coppia di rialti fissi fra loro distanziati lungo detto lato opposto e che cooperano con coincidenti sedi nel corrispondente lato del telaio.
Una forma esecutiva vantaggiosa dei detti risalti fissi sulle seconde parti di coperchio o sul coperchio secondo l’ultima variante descritta prevede che detti risalti sono sottoforma di settori circolari od anulari aventi una estensione angolare minore di 360° ed una apertura sul lato degli stessi rivolto verso il lato del telaio in cui sono previste le coincidenti sedi di impegno.
Secondo ancora una forma esecutiva che può essere prevista in combinazione di una o più qualsivoglia delle forme esecutive sopra descritte, gli organi di abilitazione/disabilitazione della movimentazione dell’utensile di azionamento e/o del meccanismo di bloccaggio oppure la detta unità di interdizione della condizione di accoppiamento delle due parti di giunto fra utensile di azionamento e meccanismo di bloccaggio che sono comandate dai mezzi di comando a chiave codificata, ovvero ad esempio dal bullone a testa cifrata sono sostituiti da spine od altri dispositivi di blocco dell’attuazione meccanismo di bloccaggio o di accesso al detto meccanismo di bloccaggio che sono azionati da unità motorizzate, ad esempio da elettromagneti e che sono comandate sa una unità di controllo che è configurata per ricevere segnali di attivazione/disattivazione dei detti dispositivi di blocco da postazioni separate come una centrale remota od una unità portatile ad esempio uno smartphone.
Appare evidente, pertanto che le forme esecutive specificatamente illustrate e che presentano il bullone a chiave codificata, ovvero con la testa avente una sagomatura di accoppiamento di un corrispondente terminale dell’utensile configurata in modo irregolare secondo una prestabilito codice univoco, può essere sostituita da un normale bullone, grazie a cui fissare il blocchetto di copertura dei primi elementi di accoppiamento sul rotore o movimentare i mezzi di schermatura dei detti primi elementi di accoppiamento del rotore, mentre la funzione di sicurezza meccanicamente implementata con la sede di accoppiamento dell’utensile la cui sagoma corrisponde ad un codice univoco è assunta da detti mezzi di blocco servocomandati da stazioni remote mediante la trasmissione di comandi di attuazione, ad esempio da blocchi azionati elettromagneticamente o simili.
Queste ed altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno più chiaramente dalla seguente descrizione di alcuni esempi esecutivi illustrati nei disegni allegati in cui:
Le figure 1.1 e 1.2 mostrano rispettivamente in condizione bloccata ed in condizione libera del coperchio una vista in pianta con la parete di coperchio omessa di una forma esecutiva del dispositivo secondo la presente invenzione in cui è visibile il meccanismo di bloccaggio, con i catenacci, il rotore di spostamento degli stessi ed i primi elementi di accoppiamento ovvero la parte di giunto per l’accoppiamento alla seconda parte di giunto di un utensile di azionamento.
La figura 2 mostra una sezione secondo un piano parallelo all’asse di rotazione del rotore di una forma esecutiva preferita dell’invenzione.
La figura 3 mostra un particolare ingrandito della zona del rotore del meccanismo di bloccaggio secondo un piano parallelo all’asse di rotazione del detto rotore e coincidente con due catenacci fra loro diametralmente opposti
La figura 4 mostra una vista analoga a quella della figura 3, ma secondo un piano di sezione perpendicolare a quello della figura 3.
Le figure 5 e 6 mostrano un particolare della figura 4, in cui i perni assiali che costituiscono i primi elementi di accoppiamento associati al rotore sono previsti nelle due posizioni estreme di accessibilità ed inacessibilità ai secondi elementi di accoppiamento cooperanti con detti primi elementi di accoppiamento e previsti sull’utensile di azionamento.
La figura 7 mostra una vista ingrandita della zona di accesso al vano sotto alla parete del coperchio e del relativo coperchietto di chiusura in condizione chiusa.
La figura 8 è una vista analoga alla figura 7, ma con il coperchietto separato dalla parete del coperchio per l’apertura della sfinestratura di accesso al vano sotto alla parete del coperchio in cui sono previsti i primi elementi di accoppiamento del meccanismo di bloccaggio.
Le figure 9 e 10 mostrano una vista in prospettiva di un utensile di azionamento che integra sia i secondi elementi di accoppiamento, sia la chiave codificata, rispettivamente nella posizione attiva ed inattiva di detta chiave codificata.
La figura 11 mostra una ulteriore variante esecutiva in cui il coperchio è formato da almeno due in particolare tre elementi disposti fra loro affiancati e che costituiscono parti costruttive separate.
Le figure 12 a 14 mostrano alcune viste schematiche in pianta di sopra ed in sezione laterale di una forma esecutiva, in cui il dispositivo presenta un unico catenaccio cooperante su un solo lato del dispositivo, mentre sul lato opposto il coperchio è provvisto di agganci al telaio.
Le figure 1.1 e 1.2 mostrano un esempio esecutivo di un dispositivo secondo la presente invenzione in vista in pianta di sopra ed in cui la parete del coperchio è stata omessa come eventuali ulteriori parti costruttive di dettaglio per mostrare il meccanismo di bloccaggio del coperchio al telaio.
Un telaio 1 di forma in pianta qualsivoglia anche se nel presente caso è quadrangolare, circonda una apertura di passaggio che è destinata ad essere chiusa da un coperchio 2. Lungo i lati del telaio 1 sono previste distribuite secondo un prestabilito ordine una pluralità di sedi di impegno 101, ciascuna destinata a cooperare con un chiavistello o catenaccio 201. Nella forma esecutiva illustrata queste sedi sono costituite da rientranze o tacche previste nello spessore degli elementi che formano i lati del telaio 1, tuttavia è possibile realizzare le sedi anche in altro modo, ad esempio sotto forma di sfinestrature passanti previste in posizione coincidente con il percorso dei catenacci 201 e le quali sfinestrature sono praticate in una parete orientata perpendicolarmente al percorso dei catenacci 201 e solidale ai corrispondenti lati del telaio 1.
I catenacci 201 sono distribuiti angolarmente corrispondentemente alle sedi lungo una circonferenza intorno ad un asse centrale perpendicolare ad almeno una faccia della parete del coperchio 2. I catenacci sono guidati lungo un percorso avente almeno una componente radiale rispetto a detto asse centrale fra una posizione di massima estensione radiale in cui si impegnano con le loro estremità libere nelle sedi 101 come indicato in figura 1.1, in una posizione di massimo ritiro radiale in cui le estremità dei catenacci 201 sono estratte dalle sedi ed il coperchio 2 risulta libero di essere sollevato per aprire il passaggio delimitato dal telaio 1 come indicato in figura 1.2.
Senza costituire una limitazione, nella forma esecutiva illustrata la corsa dei chiavistelli 201 è in parte una traslazione in direzione longitudinale degli stessi ed in parte una oscillazione intorno ad un asse di articolazione dell’estremità radialmente più interna 202 (rispetto al detto asse centrale) ai bracci radiali di un rotore centrale 203 che è supportato al di sotto della parete del coperchio 2 (qui omessa) in un vano di alloggiamento integrato nella parte di coperchio 2 e previsto sotto alla detta parete di coperchio (qui omessa).
Il rotore centrale 203 è girevole intorno ad un asse centrale dello stesso ed è preferibilmente ma non necessariamente coassiale preferibilmente alla corona di catenacci 201 ovvero all’asse centrale del coperchio.
Nella forma esecutiva illustrata, i bracci radiali del rotore centrale 203 sono realizzati configurando il detto rotore sotto forma di piastra od elemento di forma quadrangolare o poligonale, che è girevole intorno all’asse passante per l’incrocio delle diagonali della detta forma quadrangolare e poligonale ed articolando ciascun catenaccio 201 ad una zona d’angolo fra due lati adiacenti della detta forma poligonale.
Come appare evidente al tecnico del ramo è possibile prevedere altre forme del rotore e dei bracci radiali, ad esempio una forma stellare od una forma circolare centrale da cui si dipartono alette radiali, o simili.
Sulla faccia del rotore 203 rivolta verso la parete del coperchio 2 è prevista una parte di un giunto di accoppiamento indicata globalmente con 3 per l’accoppiamento grazie ad una corrispondente seconda parte di giunto indicata con 901 nelle figure 9 e 10 prevista all’estremità di un utensile 900 di azionamento del meccanismo di bloccaggio, ovvero della rotazione del rotore 203 per portare i catenacci dall’una all’altra delle due posizioni sopra descritte e quindi alternativamente bloccare il coperchio al telaio 1 o liberare il coperchio dal telaio 1.
La forma esecutiva illustrata nella figura 1 e nelle seguenti figure prevede che la parte di giunto associata al rotore 203 sia costituita da una coppia di risalti 204, ad esempio perni sporgenti dalla faccia del rotore 203 rivolta verso la parete del coperchio 2(omessa nelle figure 1.1 e 1.2) i quali risalti o perni 204 sporgono in direzione parallela all’asse centrale di rotazione del rotore 203.
I detti risalti o perni 204 sono previsti solidali al rotore 203 e sono disposti in posizione angolare fra loro diversa rispetto al detto asse centrale, preferibilmente in posizione diametralmente opposta fra loro rispetto all’asse centrale.
Come si vedrà nel seguito della descrizione, la parete del coperchio presenta una apertura coincidente con i detti elementi di accoppiamento 204, la quale apertura presenta una luce di passaggio di dimensioni radiali maggiori della distanza fra i due elementi di accoppiamento 204 per consentire il passaggio della parte di giunto 901 prevista sull’utensile di azionamento 900 e la quale apertura è chiudibile ed apribile per mezzo di un coperchio accoppiabile a vite o ad incastro alla parete del coperchio.
Come illustrato nelle figure 9 e 10, la parte di giunto 901 sull’utensile di azionamento 900, presenta due elementi di accoppiamento 903 sotto forma di fori fra loro diametralmente opposti con riferimento ad un albero centrale di azionamento, il quale albero 904 termina all’estremità opposta con una leva diametrale di afferramento 904 per applicare manualmente la forza di attuazione. Ovviamente i due fori 903 sono disposti sulla stessa circonferenza degli elementi di accoppiamento 204 sul rotore 203 rispettivamente relativamente all’asse dell’albero dell’utensile 900 ed all’asse di rotazione del rotore 203.
Secondo una forma esecutiva preferita, il rotore 203 può presentare un elemento di centratura dell’estremità di accoppiamento dell’utensile 900 che nella forma esecutiva illustrata è costituito da una tazza centrale cilindrica coassiale all’asse del rotore 203 e con cui coopera una estremità cilindrica dell’utensile destinata ad impegnarsi all’interno ella tazza cilindrica e/o all’esterno della stessa posizionando l’asse dell’albero 904 dell’utensile e l’asse del rotore 203 coassiali fra loro e facilitando l’accoppiamento fra rotore 203 ed utensile 900.
Con riferimento alla forma esecutiva illustrata sono possibili molteplici varianti. Oltre alle ovvie varianti di configurazione costruttiva che rientrano nell’ambito delle ovvie scelte di opportunità che l’esperto può fare fra le alternative presenti nel suo baglio tecnico di base, l’accoppiamento fra utensile e rotore può essere anche di tipo a frizione, e/o di tipo magnetico od elettromagnetico essendo le due parti di giunto provviste rispettivamente di magneti e/o elettromagneti o di elementi ad elevato coefficiente di attrito grazie a cui l’utensile viene dinamicamente collegato al rotore.
Secondo ancora una ulteriore variante esecutiva è possibile prevedere che il movimento di attuazione venga eseguito da mezzi motorizzati che vengono attivati grazie ad una corsa di attivazione dell’utensile 900, per cui la forza di azionamento del meccanismo di bloccaggio è fornita completamente od in parte da un motore.
In questo caso, ad esempio il motore potrebbe essere un motore elettrico operante in modo analogo ai motori elettrici previsti sulle biciclette elettriche del tipo a pedalata assistita dove una parte dell’energia di attuazione è fornita dall’uomo ed una parte dal motore stesso.
Secondo ancora una ulteriore variante, il meccanismo di bloccaggio può essere di tipo idraulico, oleodinamico o pneumatico essendo i catenacci montati ciascuno sullo stelo di un cilindro attuatore, mentre l’utensile di azionamento comanda la o le valvole o la o le pompe di alimentazione del fluido di pressione ai detti cilindri per eseguire la corsa desiderata. In questo caso, l’accoppiamento fra gruppo valvole o commutatore di azionamento della o delle pompe può essere realizzato come sopra descritto, con la differenza che il rotore agisce su organi di comando della condizione operativa della o delle valvole di distribuzione del fluido e/o sulla o sulle pompe di alimentazione a seconda della configurazione scelta per il circuito e/o del tipo di fluido.
La figura 2 mostra una sezione secondo un piano perpendicolare alla parete 205 del coperchio 2 e passante per l’asse di rotazione del rotore 203, ovvero coincidente con l’asse centrale della detta parete 205.
La parete 205 del coperchio presenta una apertura centrale 206 che è chiusa dal tappo 207, il quale è fissato in posizione grazie ad un incastro del tipo a baionetta, essendo detto tappo provvisto di almeno un risalto radiale che coopera con una gola di impegno che presenta un tratto assiale seguito da un tratto anulare, per cui il detto risalto 208 consente lo spostamento assiale relativo fra tappo 207 e parete 205 del coperchio e il bloccaggio delle dette due parti grazie all’inserimento del risalto radiale nel segmento anulare 209, come mostrato in figura 2.
Sul lato della parete 205 del coperchio 2 rivolta verso il telaio è realizzata una camera 210, in cui è alloggiato il rotore 203.
Il rotore è supportato girevole intorno ad un asse di rotazione perpendicolare alla faccia della parete 205 del coperchio 2 e presenta in posizione diametralmente opposta fra loro relativamente all’asse di rotazione del detto rotore 203 e ad una prestabilita distanza simmetricamente dal detto asse di rotazione due fori 213 in cui scorrono assialmente due perni assiali che costituiscono gli elementi di accoppiamento 204 e che sono supportati da una staffa diametrale 215.
La staffa diametrale 215 è allineata con il diametro lungo cui sono allineati i due fori 213 nel rotore 203 ed i perni 204 sono coincidenti ciascuno con un corrispondente foro.
La staffa 215 è fissata al rotore in modo spostabile assialmente, con un a corsa assiale che presenta una posizione estrema in cui la staffa porta i due perni 204 a sporgere dal lato del rotore 203 rivolto verso la parete 205 del coperchio 2 e che costituisce una posizione di abilitazione dell’accoppiamento dinamico dei detti perni 204 con i fori previsti sull’estremità 901 di accoppiamento dell’utensile di azionamento 900. Una seconda posizione estrema opposta alla precedente prevede che i detti perni 204 siano ritirati assialmente in posizione tale da non sporgere oltre la faccia del rotore 203 sul lato rivolto verso la parete 205 del coperchio 2 e che quindi costituisce una posizione di disabilitazione dell’accoppiamento fra detti perni 204 ed i fori sull’estremità di accoppiamento 901 dell’utensile di azionamento 900.
La movimentazione assiale della staffa diametrale 215 è ottenuta grazie ad un perno filettato 216 che presenta una testa allargata 217 sul lato del rotore rivolto verso la parete 205 del coperchio 2 e il cui stelo filettato si estende attraverso un foro passante del rotore in una boccola filettata centrale 218 della traversa diametrale 215.
La testa allargata 217 del perno filettato 216 presenta un incavo sagomato non circolare, preferibilmente con una sezione irregolare e/o anche con profondità assiali irregolari lungo la sezione la quale forma costituisce la codifica della chiave di azionamento a rotazione del detto perno filettato 216.
Pertanto è chiaro che in condizione ritirata dei perni 204 rispetto alla faccia del rotore risulta impossibile azionare a rotazione il rotore e quindi comandare lo spostamento dei catenacci 201 dalla posizione di blocco alla posizione di svincolo del coperchio 2 dal telaio 1.
Secondo una ulteriore caratteristica vantaggiosa, i perni 204 possono sporgere dalla traversa 215 anche sul lato opposto a quello rivolto verso il rotore 203 ed in questo caso, il vano sotto alla parete 205 di coperchio può presentare una parete di fondo 218 che è provvista di fori 219 coincidenti con i detti prolungamenti dei perni 204. Questi fori, oltre a costituire una guida di scorrimento ulteriore dei detti perni 204, generano vantaggiosamente un vincolo antirotazione del rotore 203 quando i perni 204 sono assialmente ritirati all’interno dei fori nel rotore 203. Infatti i perni 204 in questa posizione di disabilitazione di accoppiamento dell’utensile di azionamento 900, risultano impegnati contestualmente nei fori del rotore 203 e nei fori 219 della parete inferiore 218 che è stabilmente collegata alla parete del coperchio 205.
Secondo ancora una ulteriore caratteristica, che può essere prevista o meno in combinazione con una o più delle precedenti caratteristiche, il rotore 203 è supportato girevole nella corretta posizione assiale rispetto alla parete 205 del coperchio 2 grazie ad almeno due alette assiali 220 previste diametralmente opposte fra loro rispetto all’asse di rotazione del rotore 203 e che presentano una sezione rispetto al piano perpendicolare al detto asse di rotazione a guisa di settore circolare. Le dette alette assiali 220 presentano alle loro estremità alette terminali radiali 221 interne, cioè che si prolungano verso l’asse di rotazione e che si impegnano posteriormente ad un disco od un anello circolare di guida 222 il cui diametro esterno è corrispondente sostanzialmente al diametro interno della forma a settore circolare delle dette alette assiali 220. Il detto disco od anello circolare di guida 222 è fissato stazionario alla faccia della parete 205 del coperchio rivolta verso il rotore 203 e costituisce insieme alle alette assiali a settore circolare 220 una guida di supporto a rotazione del rotore 203.
La costruzione sopra descritta è visibile anche nelle ulteriori figure 3 a 8.
Le figure 5 e 6 mostrano le due posizioni estreme dei perni 204, mentre le figure 3e 4 e 7 e 8 mostrano due diverse varianti dei mezzi di fissaggio del tappo alla apertura centrale del coperchio 2. Nelle figure 3 e 4 il tappo 207 si fissa grazie a mezzi a vite essendo provvisto di una filettatura esterna che si impegna in una filettatura interna sul bordo dell’apertura centrale del coperchio.
Mella figure 7 e 8 l’accoppiamento ha luogo analogamente a quanto descritto con riferimento alla figura 2, essendo previsti due risali diametralmente opposti sul tappo 207.
Con riferimento alle figure 9 e 10, queste mostrano una forma esecutiva di un utensile di azionamento 900.
Senza costituire una limitazione alle possibili varianti, l’utensile mostrato è sotto forma di un’asta la cui estremità di accoppiamento 901 al rotore 203 presenta una traversa diametrale 904 che presenta gli elementi di accoppia mento 903 sotto forma di fori di diametro tale da consentire il passaggio attraverso gli stessi dei perni 204 sul rotore 203.
L’asta 905 costituisce l’albero di trasmissione del moto rotatorio alla traversa diametrale 904 e all’estremità opposta a quella di accoppiamento termina con una traversa di afferramento 906.
L’asta 905 è realizzata tubolare ed all’interno della stessa è previsto un meccanismo di traslazione assiale di una chiave 907 che è configurata in modo corrispondente all’incavo di accoppiamento della testa 217 del bullone filettato che comanda la traslazione assiale dei perni 204 di accoppiamento al rotore 203 e che pertanto è sagomata corrispondentemente alla detta testa 217.
Vantaggiosamente la corsa di rotazione della chiave e del corrispondente bullone 216, è sincronizzata con la corsa di attuazione dei catenacci e quindi con la rotazione del rotore 203 in modo tale per cui è possibile con una sola unica manovra ruotare il bullone 216 portando i perni 204 nei fori 903 della traversa dell’utensile 900 e successivamente con una ulteriore rotazione azionare la rotazione del rotore 203.
Secondo ancora una ulteriore caratteristica vantaggiosa, è possibile prevedere un azionamento separato a rotazione della chiave 907 e della traversa 906.
Con riferimento alla figura 11, viene mostrata una variante esecutiva del dispositivo secondo una o più delle forme esecutive precedentemente descritte, in cui ulteriormente il coperchio è costituito da due, preferibilmente tre parti fra loro indipendenti.
Nell’esempio schematico della figura 2 parti uguali od aventi uguali funzioni con quanto descritto nelle precedenti forme esecutive sono indicate con numeri di riferimento identici.
In particolare il coperchio è formato da tre parti una parte centrale 2 e due parti laterali 2’, 2” che sono affiancate alla parte centrale su opposti lati della stessa.
Ciò ha il vantaggio di mantenere limitati i pesi del coperchio entro i valori previsti dalle normative di sicurezza del personale quando l’estensione del coperchio è di grandi dimensioni.
Come appare evidente, la parte centrale 2 è realizzata secondo una o più delle forme esecutive descritte in precedenza e delle varianti di queste indicate, mentre una coppia di catenacci 201 si impegna nelle sedi previste nel telaio ed i restanti catenacci 201’ la cui corsa è orientata da e verso le parti laterali 2’ e 2” di coperchio si impegnano in sedi previste sulle dette parti laterali del coperchio 2’, 2”.
Ciascuna di queste parti è a sua volta impegnata al telaio 1 lungo il lato opposto a quello di interfaccia con la parte centrale 2 del coperchio. Ciò ha luogo grazie ad almeno un risalto periferico 230’, 230”, preferibilmente una coppia di detti risalti periferici previsti sulla corrispondente parte 2’, 2” laterale del coperchio e che sono fissi sulla detta parte di coperchio e s’impegnano in coincidenti sedi 231’, 231” del corrispondente lato del telaio 1.
Come appare evidente il meccanismo di bloccaggio e le parti ad esso associate previste sulla parte centrale possono essere realizzati secondo una o più qualsivoglia delle forme e varianti esecutive descritte in precedenza.
Con riferimento ad un ulteriore perfezionamento che può essere previsto o meno in combinazione con le precedenti caratteristiche è che è presente nella forma esecutiva della figura 11, ciascuna parte laterale 2’, 2” di coperchio può prevedere, montata sul lato inferiore della stessa un catenaccio 232’, 232” in corrispondenza dei due opposti lati perpendicolari al bordo provvisto dei risalti fissi 231’, 231” e che sono destinati ad impegnarsi in modo estraibile in coincidenti sedi 233’, 233” previste solidali al lato del telaio 1 perpendicolare a quello con ci s’impegnano i risalti fissi 231’, 231”.
Secondo una forma esecutiva preferita, questi catenacci sono traslabili parallelamente a se stessi in direzione del loro asse longitudinale nei due sensi da e verso le sedi 233’, 233” corrispondenti e sono orientati con questo asse longitudinale o con almeno una componente direzionale del detto asse perpendicolarmente al lato del telaio 1 in cui è prevista la sede 233’, 233” associata.
Vantaggiosamente i detti catenacci sono azionabili manualmente grazie a terminali di afferramento 234’, 234” e sono montati sul lato delle parti 2’, 2” di coperchio rivolto verso la luce delimitata dal telaio. In condizione montata di tutte le parti 2, 2’, 2” del telaio essendo detti catenacci 232’, 232” non accessibili dall’esterno e costituendo un ulteriore vincolo di fissaggio delle parti laterali 2’, 2” del coperchio al telaio. Questa costruzione garantisce una maggiore resistenza del coperchio modulare od a sezioni secondo la figura 11 e le relative varianti a tentativi di sollevamento mediante utensili di scasso.
Le figure 12 a 14 mostrano schematicamente una ulteriore variante esecutiva del dispositivo secondo la presente invenzione.
Secondo una prima combinazione di caratteristiche che è riprodotta nelle dette figure, il coperchio 2 illustrato presenta un solo catenaccio 201 che coopera con una coincidente sede in un corrispondente lato del telaio 1. In questo caso, il coperchio 1 è ulteriormente trattenuto in posizione sul telaio 1 grazie ad almeno uno, preferibilmente ad una coppia, eventualmente ad una pluralità di risalti 240 che sporgono oltre il lato del coperchio 2 opposto a quello provvisto del catenaccio 201. Questi risalti 240 sono fissi in posizione sul coperchio e sono destinati ad impegnarsi in sedi 241 previste nell’adiacente lato del telaio 1.
Secondo una caratteristica vantaggiosa che permette una movimentazione facilitata del coperchio fra la posizione aperta e quella chiusa, i risalti non sporgono solo lateralmente oltre il corrispondente bordo del coperchio 2, ma anche inferiormente e sono realizzati arcuati con un raggio di curvatura e con una ampiezza angolare tale, per cui posizionando il coperchio 2 in posizione verticale in corrispondenza del lato del telaio 1 associato al lato del coperchio provvisto dei risalti 240, questi si dispongono con la loro estremità libera in posizione coincidente con le corrispondenti sedi 241 e grazie all’oscillazione del coperchio 2 intorno ad un asse sostanzialmente parallelo al detto lato di telaio e/o al corrispondente lato del coperchio 2 per abbattere il coperchio nella posizione finale di chiusura, i detti risalti si impegno nelle sedi assumendo in combinazione con il bordo laterale di delimitazione delle dette sedi 241 rivolto verso l’incavo dei detti risalti una funzione di gancio e di cerniera.
Una volta che il coperchio 2 è posizionato nel telaio 1, vien attivato il catenaccio 201 ne senso di una sua movimentazione di impegno nella coincidente sede, bloccando il coperchio.
Il vantaggio di questa forma esecutiva è quello di semplificare notevolmente il meccanismo di bloccaggio rendendolo meno costoso e meno soggetto a danneggiamenti ed inoltre riducendo il peso complessivo del detto meccanismo di bloccaggio.
Una seconda variante esecutiva che nella figura 12 e 14 è illustrata in combinazione con la precedente, ma che può essere utilizzata in qualsivoglia delle precedenti forme esecutive prevede i mezzi di interdizione all’azionamento del rotore di movimentazione del catenaccio.
In questo caso prevedendo un meccanismo secondo una o più delle precedenti forme esecutive, l’accesso agli elementi di accoppiamento, ovvero ad esempio i perni 204 sul rotore 203 e/o dei mezzi di comando a chiave codificata, ovvero del bullone filettato 216 con testa 217 risultano interdetti all’accesso da parte di un utente per mezzo di un elemento di interdizione di accesso, ad esempio una piastrina di schermatura e/o una saracinesca e/o un tegolo, o simili. Questo è illustrato schematicamente nelle figure 12 e 14 ed è indicato con 250. Il detto elemento di interdizione di accesso 250 è supportato su guide, in modo spostabile da una posizione attiva di interdizione dell’accesso (come nella figura 12 indicato con 250) in una posizione lateralmente sfalsata che rende accessibile il meccanismo di azionamento (come indicato nella figura 12 con 250’).
Nell’esempio schematico illustrato il detto elemento 250 è supportato oscillante intorno ad un asse perpendicolare al rotore 203 essendo fulcrato in 251.
Nella posizione di interdizione di accesso, col detto elemento 250 cooperano organi di bloccaggio in posizione che sono comandabili in condizione attiva ed inattiva.
Questi organi possono essere di tipo qualsivoglia e nell’esempio schematico illustrato sono costituiti da una spina assiale 260 che è spostabile in una posizione di impegno di un foro 252 previsto nel detto elemento 250 ed in una posizione ritirata fuori dal detto foro 252, consentendo così di bloccare l’elemento 250 nella posizione di interdizione o di liberare lo stesso per una oscillazione nella posizione di libera accessibilità indicata con 250’.
L’attuazione degli organi di bloccaggio in posizione del detto elemento di interdizione 250 possono essere sia di tipo manuale e /o meccanico, oppure detti organi sono comandati mediante mezzi motorizzati elettrici, magnetici, elettromagnetici, idraulici e/o penumatici, i quali vengono attivati a loro volta per commutare la condizione dei detti organi grazie a mezzi di attivazione remoti, ad esempio comandi elettrici di commutazione trasmessi mediante trasmissione via cavo da una centrale e/o preferibilmente mediante trasmissione wireless dalla detta centrale o da un dispositivo locale portatile come uno smartphone o simili che è in possesso del personale addetto e/o di un dirigente che gestisce il personale operativo.
Nella forma esecutiva illustrata schematicamente si mostra una unità motorizzata di attuazione della movimentazione della spina 260 indicata con 270, una unità di controllo indicata con 280 che riceve i segnali di comando via radio mediante una antenna 290 e che elabora gli stessi per attivare l’unità motorizzata 270.
È anche possibile prevedere ulteriori funzioni, relative alla registrazione dell’evento dal punto di vista temporale e dell’identificazione del dispositivo da cui sono partiti i comandi. Da qui è possibile anche verificare la condizione di bloccaggio del coperchio in relazione a ciascun dispositivo presente in una rete in cui sono previsti più dispositivi ed anche identificare il personale che ha eseguito le suddette attività.

Claims (29)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di chiusura di pozzetti o simili, comprendente: un telaio destinato ad essere stazionario nella condizione montata in opera del dispositivo, il quale telaio delimita una sfinestratura passante; un coperchio amovibile di chiusura cooperante con detto telaio e che è posizionabile alternativamente in posizione di chiusura della detta sfinestratura ed in una posizione di apertura della detta sfinestratura in posizione non coincidente con la stessa, essendo il detto coperchio provvisto di almeno un meccanismo di bloccaggio dello stesso al telaio nella posizione di chiusura il quale meccanismo di bloccaggio presenta almeno un catenaccio cooperante con una sede di impegno solidale al telaio ed il quale meccanismo di bloccaggio è previsto in combinazione con un utensile di azionamento del detto meccanismo, caratterizzato dal fatto che comprende ulteriormente organi di abilitazione e disabilitazione del detto utensile di azionamento all’azionamento del detto meccanismo e/o del meccanismo di bloccaggio stesso e/o dell’accoppiamento fra utensile di azionamento e meccanismo di bloccaggio.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui i detti organi sono costituiti da blocchi di movimentazione dell’utensile di azionamento e/o del meccanismo di bloccaggio lungo la corsa di azionamento del meccanismo di bloccaggio, in particolare nella direzione della corsa del meccanismo di bloccaggio per liberare il coperchio dal telaio, ovvero per liberare il catenaccio dalla sede di impegno quali organi sono comandati alternativamente in condizione attiva di blocco della detta movimentazione ed in una condizione inattiva del detto blocco della movimentazione grazie a mezzi di attivazione/disattivazione del tipo a chiave codificata.
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui l’utensile di azionamento del meccanismo di bloccaggio ed il detto meccanismo di bloccaggio sono provvisti rispettivamente di una di due parti di giunto fra loro accoppiabili e disaccoppiabili, mentre questi organi di abilitazione/disabilitazione sono costituiti da unità di interdizione della condizione di accoppiamento delle dette due parti di giunto che sono attivabili e disattivabili mediante grazie a mezzi di comando del tipo a chiave codificata.
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, in cui l’accoppiamento delle due parti di giunto previste rispettivamente sull’utensile di azionamento e sul meccanismo di bloccaggio è di tipo ad impegno meccanico oppure per attrito.
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, in cui l’accoppiamento delle due parti di giunto previste rispettivamente sull’utensile di azionamento e sul meccanismo di bloccaggio è di tipo elettromagnetico e/o magnetico.
  6. 6. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui la corsa di azionamento e la forza necessaria alla movimentazione del meccanismo di bloccaggio viene esercitata direttamente dall’utensile oppure l’utensile è collegato dinamicamente al meccanismo di bloccaggio per mezzo di una catena cinematica motorizzata grazie a cui l’a movimentazione dell’utensile di azionamento attiva una corrispondente trasmissione motorizzata che a sua volta è collegata al meccanismo di bloccaggio.
  7. 7. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui sono previsti organi di abilitazione/disabilitazione della movimentazione dell’utensile di azionamento e/o del meccanismo di bloccaggio oppure una unità di interdizione della condizione di accoppiamento delle due parti di giunto fra utensile di azionamento e meccanismo di bloccaggio che sono stabilmente residenti nel meccanismo di bloccaggio e/o nell’utensile oppure parte nel detto meccanismo di bloccaggio.
  8. 8. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui dette unità di interdizione sono costituite da coperture o schermature spostabili fra una posizione di interdizione di accesso del meccanismo di azionamento ad una posizione in cui il meccanismo di bloccaggio e accessibile, mentre dette coperture o schermature sono spostabili alternativamente in una delle dette due posizione grazie a mezzi motorizzati.
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 8, in cui detti mezzi motorizzati sono comandati da una unità di controllo attivata e disattivata mediante segnali di comando trasmessi da una unità remota, ad esempio una centrale operativa e/o un dispositivo locale come uno smartphone o simili.
  10. 10. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni 1 a 9, in cui gli organi di abilitazione/disabilitazione o la detta unità di interdizione sono sottoforma di dispositivi separati dal telaio e/o dal coperchio o dal meccanismo del coperchio di chiusura.
  11. 11. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui il catenaccio è supportato dal lato inferiore del coperchio in modo spostabile secondo una direzione parallela alle facce del coperchio e trasversale, ovvero secondo una direzione radiale od una direzione avente almeno una componente radiale rispetto all’asse perpendicolare ad almeno una faccia del coperchio, preferibilmente all’asse centrale del coperchio, mentre il detto catenaccio è azionato a scorrimento in direzione del suo asse longitudinale, e nei due sensi, cioè avanti ed in dietro, da un meccanismo di trasmissione del moto rotatorio di un rotore che è montato coassialmente rispetto al detto asse perpendicolare ad almeno una faccia del coperchio, e che presenta almeno due primi elementi di accoppiamento che sono diametralmente opposti fra loro rispetto all’asse di rotazione del detto rotore i quali primi elementi di accoppiamento sono destinati a cooperare con corrispondenti secondi elementi di accoppiamento previsti su una estremità di un utensile di azionamento.
  12. 12 Dispositivo secondo la rivendicazione 11, in cui sono previsti mezzi di interdizione dell’accoppiamento fra i detti primi ed i detti secondi elementi di accoppiamento sul rotore del meccanismo di azionamento e sull’utensile i quali sono costituiti da almeno un blocchetto di copertura di almeno uno dei detti due primi elementi di accoppiamento che sono fissabili in modo amovibile nella detta posizione di copertura per mezzo di mezzi di fissaggio comandabili mediante un organo di comando a chiave codificata ed in cui il blocchetto di copertura viene fissato in posizione di copertura di un elemento di accoppiamento grazie ai mezzi di fissaggio amovibili comandabili mediante la chiave codificata e quindi viene inibita la possibilità di impegnare fra loro ambedue i detti primi ed i detti secondo elementi di accoppiamento e di conseguenza la possibilità di porre in rotazione con l’utensile il detto rotore.
  13. 13. Dispositivo secondo la rivendicazione 12, in cui i mezzi di fissaggio del blocchetto sono azionabili mediante una rotazione intorno ad un asse parallelo od avente almeno una componente direzionale parallela all’asse di rotazione del rotore e/o all’asse perpendicolare ad almeno una faccia del chiusino.
  14. 14. Dispositivo secondo la rivendicazione 11, in cui i detti primi elementi di accoppiamento sono posizionati posteriormente ad una piastra di schermatura e sono accessibili attraverso sfinestrature della detta piastra di schermatura, essendo la detta piastra spostabile mediante azionamento grazie a mezzi di comando a chiave codificata da una posizione in cui i detti primi elementi di accoppiamento sono in posizione accessibile attraverso le dette sfinestrature della piastra di schermatura ed in una posizione in cui i detti primi elementi di accoppiamento sono in posizione inaccessibile attraverso le dette sfinestrature.
  15. 15. Dispositivo secondo la rivendicazione 14, in cui la movimentazione relativa fra primi elementi di accoppiamento e piastra di schermatura ha luogo grazie a mezzi di comando a chiave codificata che è azionabile mediante una rotazione intorno ad un asse parallelo od avente almeno una componente direzionale parallela all’asse di rotazione del rotore od all’asse perpendicolare ad una faccia del coperchio.
  16. 16. Dispositivo secondo la rivendicazione 14 o 15, in cui i detti primi elementi di accoppiamento siano costituiti da una coppia di risalti assiali, con riferimento all’asse di rotazione del rotore e che siano previsti in posizione fra loro diametralmente opposta rispetto a detto asse e supportati spostabili grazie ai detti mezzi di comando a chiave codificata in direzione del detto asse alternativamente da una posizione assiale di avvicinamento alla piastra di schermatura nella quale posizione sporgono in fuori sul lato opposto della detta piastra di schermatura attraverso rispettivi fori passanti previsti nella stessa, in una posizione di allontanamento dalla detta piastra di schermatura nella quale i detti risalti non sporgono oltre la superficie della faccia opposta della piastra di schermatura.
  17. 17. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni 14 a 16, in cui Una forma esecutiva preferita prevede che i due primi elementi di accoppiamento associati al rotore siano montati su un braccio diametrale rispetto all’asse di rotazione del rotore, il quale braccio è supportato coassialmente al rotore stesso grazie ad un perno filettato che è coassiale all’asse di rotazione del rotore e che si impegna in un foro filettato centrale del detto rotore, la testa del detto perno essendo prevista sulla faccia del rotore rivolta verso la parete di coperchio, mentre il detto rotore costituisce al tempo stesso la piastra di schermatura dei detti primi elementi di accoppiamento e presenta in posizione coincidente con ciascuno dei detti elementi di accoppiamento un foro passante attraverso cui i detti elementi di accoppiamento vengono fatti sporgere dalla faccia del detto rotore rivolta verso la parete del coperchio o ritirati a filo della detta faccia del rotore grazie alla rotazione del perno filettato e mentre la testa del detto perno filettato presenta un incavo assiale poligonale con forma irregolare che costituisce la codifica a chiave dello stesso.
  18. 18. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui il coperchio presenta una camera od una intelaiatura di supporto a rotazione del detto rotore e del meccanismo di azionamento del o dei catenacci che è disposta sul lato inferiore del coperchio stesso, mentre il coperchio presenta una sfinestratura centrale chiudibile con un coperchio per l’accesso dell’estremità dell’utensile di azionamento e dei mezzi di comando a chiave codificata rispettivamente al meccanismo di azionamento del o dei catenacci ed ai mezzi a chiave codificata.
  19. 19. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui il coperchio porta almeno due, preferibilmente quattro, eventualmente più di quattro catenacci che sono distribuiti lungo una circonferenza coassiale all’asse centrale del detto coperchio e/o all’asse di rotazione del rotore e che sono spostabili fra una posizione radialmente ritirata ed una posizione radialmente sporgente in fuori rispetto al detto asse, mentre il rotore centrale di azionamento è girevole coassialmente al detto coperchio e comprende una catena di trasmissione del moto rotatorio del rotore in moto di traslazione dei detti catenacci avanti ed in dietro nella loro direzione longitudinale, mentre al telaio sono associate una sede di impegno per ciascun catenaccio che è prevista coincidente con il percorso di spostamento del corrispondente catenaccio ed in una posizione tale rispetto al corrispondente catenaccio, per cui nella posizione rientrata il catenaccio non impegna la detta sede, mentre nella posizione spinta in fuori il catenaccio penetra nella sede.
  20. 20. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che è previsto in combinazione con un utensile di azionamento del meccanismo di bloccaggio per la movimentazione dello stesso alternativamente nella condizione di bloccaggio del coperchio al telaio e nella condizione di svincolo del coperchio al telaio, il quale utensile presenta almeno la detta parte di giunto di accoppiamento alla parte di giunto di accoppiamento sul meccanismo di bloccaggio stesso.
  21. 21. Dispositivo secondo la rivendicazione 20, in cui il medesimo utensile porta in modo attivabile alternativamente od in combinazione la parte di giunto prevista sullo stesso, ovvero i detti secondi mezzi di accoppiamento ed anche la chiave di comando dei mezzi di comando a chiave codificata.
  22. 22. Dispositivo secondo le rivendicazioni 20 o 21, in cui detto utensile è costituito almeno alla sua estremità che porta i secondi elementi di accoppiamento da un segmento tubolare al cui interno è alloggiata in modo scorrevole assialmente la chiave codificata essendo previsto un attuatore di spostamento assiale della detta chiave alternativamente in una posizione sporgente in fuori dalla estremità di accoppiamento dell’utensile di azionamento in una posizione inattiva in cui la detta chiave è ritirata all’interno del detto segmento tubolare.
  23. 23. Dispositivo secondo la rivendicazione 22, in cui la posizione sporgente in fuori della chiave è di misura tale, per cui essa impegna i mezzi di comando a chiave codificata consentendo la traslazione dei primi elementi di accoppiamento associati al meccanismo di bloccaggio, ed il contestuale accoppiamento automatico degli stessi con i secondi elementi di accoppiamento portati dall’utensile.
  24. 24. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni 20 a 23, in cui i primi elementi di accoppiamento cono costituiti da perni assiali, mentre i secondi elementi di accoppiamento sono costituiti da fori previsti su bracci radiali fra loro diametralmente opposti portati all’estremità di accoppiamento dell’utensile e sono costituiti ciascuno da un foro coincidente con un rispettivo perno assiale quando la chiave codificata è impegnata nei corrispondenti mezzi di comando a chiave codificata.
  25. 25 Utensile di azionamento di meccanismi di bloccaggio caratterizzato dal fatto che è realizzato secondo una o più delle rivendicazioni 20 a 24.
  26. 26. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni 1 a 24, in cui il coperchio è formato da almeno due parti o da tre parti fra loro affiancate e ciascuna delle quali chiude una parte della luce delimitata dal telaio, almeno una prima delle dette parti essendo realizzata secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, mentre la detta almeno una seconda parte presenta sul lato adiacente alla detta prima parte, ovvero il lato di accosto alla stessa una sede di impegno di un catenaccio spostabile nelle due direzioni da e verso la detta seconda parte e mentre sull’opposto lato adiacente ad un corrispondente lato di telaio, la detta almeno seconda parte è provvista di almeno un risalto, preferibilmente due o più risalti fissi sporgenti dal detto bordo in fuori verso il detto telaio e destinati a cooperare con coincidenti sedi di impegno previste nel detto lato del telaio.
  27. 27. Dispositivo secondo la rivendicazione 26, in cui la detta prima parte chiuda una zona centrale dell’apertura definita dal telaio essendo prevista una seconda parte di coperchio su ciascuno dei due opposti lati della detta prima parte centrale, le quali due seconde parti sono realizzate fra loro identiche simmetricamente rispetto alla detta parte centrale di coperchio.
  28. 28. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni 1 a 24, in cui il meccanismo di bloccaggio del coperchio presenta un solo catenaccio destinato ad impegnare una sede di un lato del telaio associato ad un bordo del detto coperchio, mentre sul lato opposto del coperchio, è previsto almeno un risalto fisso, preferibilmente una coppia di rialti fissi fra loro distanziati lungo detto lato opposto e che cooperano con coincidenti sedi nel corrispondente lato del telaio.
  29. 29. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni 26 a 28, in cui detti risalti fissi sulle seconde parti di coperchio o sul coperchio secondo l’ultima variante descritta prevede che detti risalti sono sottoforma di settori circolari od anulari aventi una estensione angolare minore di 360° ed una apertura sul lato degli stessi rivolto verso il lato del telaio in cui sono previste le coincidenti sedi di impegno.
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