IT201800007370A1 - Dispositivo di allarme per canna da pesca. - Google Patents

Dispositivo di allarme per canna da pesca. Download PDF

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Description

DISPOSITIVO DI ALLARME PER CANNA DA PESCA
Campo tecnico dell’invenzione
La presente invenzione riguarda un dispositivo di allarme, ad esempio un dispositivo di allarme luminoso e/o sonoro. In particolare, l’invenzione concerne un dispositivo di allarme configurato per essere fissato su una canna da pesca utilizzata, ad esempio, nella pesca di tipo surfcasting.
Stato della tecnica
Come noto, l’attività di pesca in modalità surfcasting si effettua generalmente dalla spiaggia, utilizzando canne da pesca configurate per lanciare il terminale (esca, amo e piombo) del filo da pesca (lenza) a distanze considerevoli dalla riva.
Generalmente, le canne da pesca vengono posizionate su particolari supporti di mantenimento, la lenza viene lanciata in acqua e tenuta in tiro attraverso un piombo agganciato alla fine della lenza che in acqua si appoggia al fondale. Con la lenza mantenuta in tiro, si resta quindi in attesa che una preda agganci l’amo.
L’attività di pesca in modalità surfcasting si svolge sia di giorno che di notte, ma è una tecnica che prevede lunghi tempi di attesa e che non consente distrazioni. In queste condizioni operative, anche procedere alla preparazione di una nuova lenza e/o al posizionamento di una ulteriore canna da pesca, può comportare il distacco di una preda catturata e quindi la perdita del pescato.
La parte terminale della canna da pesca, sottile e flessibile, cosiddetto cimino, con la lenza in tiro tende a piegarsi in avanti.
L’eventuale cattura di una preda viene quindi segnalata da una vibrazione del cimino, vibrazione più o meno energica in funzione della forza esercitata dalla preda stessa.
Questa tipologia di pesca necessita pertanto di una vigile attenzione del pescatore, in particolare attenzione visiva, ed una qualsiasi distrazione può comportare la perdita della preda.
Questa modalità operativa comporta inoltre notevoli svantaggi, in particolare lo sguardo rivolto verso l’alto per controllare la posizione del cimino, comporta dolori cervicali, dolori alla muscolatura del collo, oltre che la possibilità di creazione di falsi allarmi dovuti alla stanchezza e/o alla vista affaticata, ad esempio dovuti ad errori di parallasse o ad effetti ottici.
Sono noti alcuni dispositivi di segnalazione di una movimentazione del cimino, utilizzati per facilitare e supportare un intervento del pescatore.
Ad esempio, un dispositivo di tipo noto prevede l’utilizzo di un campanello in corrispondenza del cimino, che emette un segnale sonoro a seguito di una movimentazione della lenza.
In aggiunta, o in alternativa, è previsto il posizionamento di una sorgente luminosa in corrispondenza del cimino, per evidenziare la vibrazione della parte distale della canna da pesca, soprattutto durante la pesca notturna.
Tuttavia, i dispositivi di tipo noto presentano alcuni svantaggi che rappresentano un forte ostacolo per lo sviluppo e la diffusione delle canne da pesca da utilizzare in modalità surfcasting.
Ad esempio, in particolar modo nelle zone molto ventose, tali dispositivi possono originare falsi allarmi. L’estremità distale della canna da pesca può infatti essere soggetta a sollecitazioni, dovute ad esempio al vento o a correnti d’aria, che non sono strettamente correlate alla sollecitazione proveniente dalla presa di una preda. Allo stesso tempo, condizioni metereologiche avverse o correnti marine anomale potrebbero tradursi in sollecitazioni sulla lenza e vibrazioni del cimino, che però non sono correlate alla presa della preda.
Sommario dell’invenzione
Pertanto, il problema tecnico posto e risolto dalla presente invenzione è quello di fornire un dispositivo di allarme che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra descritta, riducendo il numero di falsi allarmi, e garantisca la validità di un allarme segnalato ad un pescatore, consentendo il raggiungimento di una elevata efficienza operativa.
Tale problema viene risolto da un dispositivo di allarme secondo la rivendicazione 1.
Caratteristiche preferite della presente invenzione sono presenti nelle rivendicazioni dipendenti dalla stessa.
La presente invenzione presenta alcuni rilevanti vantaggi.
In particolare, il trovato secondo la presente invenzione consente l’impiego di una canna da pesca in modalità surfcasting in ogni ambito territoriale e logistico.
Vantaggiosamente, la configurazione complessiva del dispositivo consente di aumentare un valore soglia di tensione della lenza necessaria per associare una condizione di sollecitazione della lenza ad una avvenuta presa.
Ancora, vantaggiosamente, la presenza di un involucro di contenimento opportunamente conformato consente di garantire il mantenimento della lenza in tensione.
Un ancora ulteriore vantaggio del trovato secondo la presente invenzione è la possibilità di personalizzare la conformazione esterna dell’involucro adeguandola alle diverse caratteristiche strutturali della canna da pesca sulla quale viene montato.
Inoltre, vantaggiosamente, il trovato secondo la presente invenzione prevede una possibilità di regolare la sensibilità di rilevazione garantendo una personalizzazione dell’allarme a seconda delle specifiche condizioni di pesca e/o condizioni climatiche.
Altri vantaggi, caratteristiche e le modalità di impiego della presente invenzione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione, presentate a scopo esemplificativo e non limitativo.
Descrizione breve delle figure
Verrà fatto riferimento alle figure dei disegni allegati in cui:
• la figura 1 mostra una vista prospettica di una forma di realizzazione del dispositivo di allarme secondo la presente invenzione, in una configurazione operativa di utilizzo;
• la figura 2 mostra una vista esplosa di un involucro di contenimento del dispositivo di figura 1; • la figura 3 mostra una vista schematica prospettica di una porzione, contenuta nell’involucro di figura 2, di una prima forma di realizzazione del dispositivo di allarme secondo l’invenzione;
<• >la figura 4 mostra una vista schematica dall’alto di figura 3;
<• >la figura 5 mostra una vista prospettica del dispositivo di figura 1, in una condizione operativa di allarme;
<• >la figura 6 mostra una vista schematica dall’alto del particolare di figura 3 in una condizione operativa di allarme;
<• >la figura 7 mostra una vista schematica prospettica di una porzione, contenuta nell’involucro di figura 2, di una seconda forma di realizzazione del dispositivo di allarme secondo l’invenzione;
<• >la figura 8 mostra una vista schematica dall’alto di figura 7;
• la figura 9 mostra una vista schematica prospettica di una porzione, contenuta nell’involucro di figura 2, di una terza forma di realizzazione del dispositivo di allarme secondo l’invenzione;
• la figura 10 mostra una vista schematica dall’alto di figura 9;
• la figura 11 mostra una forma di realizzazione alternativa del dispositivo di allarme figura 3;
la figura 12 mostra una vista dall’alto della forma di realizzazione schematizzata in figura 11. Nelle varie figure le parti simili verranno indicate con gli stessi riferimenti numerici.
Descrizione dettagliata di forme di realizzazione preferite.
Con riferimento alle figure allegate, un dispositivo di allarme per canna da pesca secondo una prima forma di realizzazione della presente invenzione è complessivamente denotato con 100.
Ulteriori forme realizzative del dispositivo di allarme secondo la presente invenzione, come di seguito dettagliato, sono complessivamente denotate con 200 e 300. Le parti simili nelle diverse forme realizzative descritte, verranno di seguito indicate con gli stessi riferimenti numerici.
Come mostrato nelle figure 1 e 3, il dispositivo di allarme 100 qui descritto comprende un elemento di supporto 90 conformato per essere fissato, ad esempio anche accoppiato in accoppiamento di forma o a scatto, al corpo oblungo della canna da pesca, e comprendente una base di supporto sostanzialmente planare dimensionata per supportare i componenti principali del dispositivo stesso.
Come mostrato in figura 1, in una configurazione di montaggio, il dispositivo di allarme 100 viene posizionato in prossimità del mulinello della canna da pesca, in particolare tra il mulinello ed una porzione distale della canna stessa.
La scelta dello specifico posizionamento consente di sfruttare il tensionamento della lenza in uscita dal mulinello, mantenuta in tensione dal piombo agganciato alla fine della lenza che, una volta lanciato in acqua, si appoggia al fondale.
In condizioni operative, una volta definita la lunghezza della lenza tramite il mulinello e posizionata la canna da pesca su un supporto, una variazione del tensionamento della lenza dipende sostanzialmente dalle sollecitazioni ricevute in acqua ad esempio a seguito della cattura di una preda.
In particolare, in corrispondenza della cattura di una preda, la lenza verrà sollecitata da una forza di trazione esercitata dalla preda stessa lungo una direzione di sollecitazione, in particolare in un verso indicato con A in figura 1.
Vantaggiosamente, il dispositivo 100, 200, 300 comprende mezzi di controllo 50 di uno spostamento della lenza nella direzione di sollecitazione suddetta.
I mezzi di controllo 50 sono vincolati o vincolabili all’elemento di supporto 90 e sono configurati per controllare la tensione di almeno una porzione di lenza.
I mezzi di controllo 50 comprendono un primo elemento 5 di guida configurato per guidare una deviazione della lenza da una direzione principale di estensione tra il mulinello della canna da pesca ed il piombo, ed un secondo elemento 15 di guida configurato per guidare una ulteriore deviazione della lenza per riportarla verso il piombo.
Il primo 5 ed il secondo 15 elemento di guida sono configurati per assumere una prima distanza relativa, quando un valore di tensione della lenza è sostanzialmente pari a quello preimpostato dal pescatore, ed una seconda distanza relativa, in condizioni di sovratensionamento della lenza dovuto ad una sollecitazione di trazione della lenza verso il piombo. Come mostrato nelle figure 1 e 5, la prima distanza è maggiore della seconda distanza.
Vantaggiosamente, il dispositivo secondo la presente invenzione comprende mezzi di attuazione 40, 50, 60 configurati per convertire una movimentazione dei suddetti mezzi di controllo 50 in un segnale elettrico, quando il suddetto sovratensionamento è maggiore o uguale di un predeterminato valore di soglia.
Il dispositivo 100, 200, 300 prevede inoltre mezzi di allarme 30 configurati per essere attivati da detto segnale elettrico per generare un segnale di allarme per il pescatore.
Vantaggiosamente infatti, la configurazione complessiva del dispositivo 100, 200, 300 di allarme è tale che un segnale di allarme per il pescatore viene generato soltanto in corrispondenza oppure al superamento del valore di soglia preimpostato.
In particolare, il dispositivo 100, 200, 300 comprende inoltre mezzi di regolazione 37 per regolare il valore soglia.
Vantaggiosamente, l’utilizzatore della canna da pesca può pertanto regolare la condizione operativa di allarme a seconda delle specifiche condizioni di pesca e/o climatiche. Tramite l’impostazione di un determinato valore di soglia della sollecitazione sulla lenza, viene definita la condizione di tensione della lenza oltre la quale la sollecitazione viene associata alla forza esercitata sull’amo dalla preda catturata, ed oltre la quale deve essere attivato il segnale di allarme.
I mezzi di controllo 50 sopra descritti comprendono inoltre mezzi elastici 14, 14’ configurati per vincolare elasticamente il secondo elemento di guida 15 all’elemento di supporto 90, ad esempio ad elementi di riscontro 23, 23’ che sono fissi rispetto all’elemento di supporto 90, in maniera tale da favorire il ripristino di detta prima distanza relativa tra detto secondo elemento 15 e detto primo elemento 5 in una condizione operativa di non sovratensionamento della lenza.
I mezzi elastici preferibilmente comprendono una molla, ad esempio una molla ad espansione 14, configurata per essere movimentata da una configurazione di richiamo – mostrata in figura 3 - in una condizione operativa di utilizzo della lenza, ad una configurazione di estensione – mostrata in figura 6 – in condizioni di sovratensionamento della lenza.
In una forma di realizzazione alternativa del trovato qui descritto, i mezzi elastici comprendono una molla a compressione 14’, configurata per essere movimentata da una configurazione estesa – mostrata in figura 11 – in una condizione operativa di utilizzo della lenza, ad una configurazione di compressione – non mostrata nelle figure – in condizioni di sovratensionamento della lenza.
In particolare, i suddetti mezzi elastici consentono l’utilizzo del dispositivo anche in condizioni di acque mosse, senza creare falsi allarmi, adattandosi ai movimenti del moto ondoso ma risultando invece sensibili allo strappo continuato e/o intermittente operato da una preda catturata.
In ogni caso, come sarà dettagliato meglio nel seguito, uno strappo operato da una preda catturata (cosiddetta abboccata) avvicina l’elemento mobile 16 all’elemento di riferimento 17.
Nell’esempio qui descritto, l’elemento di guida mobile 15 è connesso all’elemento mobile 16 tramite un laccio 4 di compensazione, preferibilmente realizzato in materiale inestensibile.
Come mostrato in figura 3, i mezzi di controllo 50 comprendono inoltre una puleggia 13 per guidare lo scorrimento del laccio 4 e consentire una movimentazione dell’elemento di guida 15, in corrispondenza di una sollecitazione sulla lenza.
Vantaggiosamente, la molla 14 è posizionata tra detto elemento mobile 16 ed un elemento di riscontro fisso 23 dell’elemento di supporto 90 è dimensionata in maniera tale da richiamare la lenza in una configurazione operativa nel caso in cui la sollecitazione non superi il valore di soglia impostato, come sarà descritto meglio nel seguito.
Nella forma di realizzazione alternativa mostrata nelle figure 11 e 12, il laccio 4 di compensazione è vincolato all’elemento mobile 16. Pertanto, quando la lenza viene sollecitata da una preda, il laccio 4 di compensazione aziona una movimentazione dell’elemento mobile 16 verso l’elemento di riferimento 17. Il laccio di compensazione 4 è libero di scorrere rispetto all’elemento di riscontro 23’, ad esempio è prevista dell’elemento stesso 23’ un’asola di scorrimento per il laccio 4. La molla 14’ è invece vincolata tra l’elemento mobile 16 e l’elemento di riscontro 23’ ed è configurata in maniera tale da essere compressa durante un avvicinamento dell’elemento mobile 16 all’elemento di riferimento 17.
Come mostrato in figura 1, nella forma di realizzazione preferita, il primo elemento di guida 5 è fisso rispetto all’ elemento di supporto 90, ad esempio è saldamente vincolato in corrispondenza di una porzione dell’elemento di supporto stesso.
In particolare, sia il primo 5 che il secondo 15 elemento di guida presentano una porzione di scorrimento conformata sostanzialmente a C, ad esempio un gancio o uncino, per consentire uno scorrimento della lenza rispetto ad una sede curva ed al tempo stesso prevenire o contenere indesiderati spostamenti o fuoriuscite della lenza dalla sede stessa, ad esempio in corrispondenza di una brusca sollecitazione della lenza.
Vantaggiosamente, nella prima e nella seconda forma di realizzazione del dispositivo di allarme 100, 200, secondo la presente invenzione i mezzi di attuazione 40, 45 comprendono un elemento di riferimento 17 configurato per essere vincolato rispetto all’elemento di supporto 90 ed un elemento mobile 16, vincolato o vincolabile ai mezzi elastici 14, configurato per essere movimentato rispetto all’elemento di riferimento 17 da una prima posizione distanziata, mostrata ad esempio in figura 4, ad una seconda posizione ravvicinata, mostrata ad esempio in figura 6.
In particolare, gli elementi 16 e 17 sono conformati per interferire tra loro in corrispondenza di una rispettiva porzione di interferenza 16’, 17’ nella suddetta seconda posizione ravvicinata.
Per consentire una linearità ed una ripetitività di movimento tra i due elementi è previsto un binario di scorrimento lineare 21, ad esempio realizzato come un elemento tubolare preferibilmente realizzato in teflon, sul quale scorrono i due elementi.
In particolare, l’elemento di riferimento 17 scorre sulla guida in teflon in una fase di regolazione.
L’elemento mobile 16 scorre sulla guida in teflon in fase di utilizzo.
In particolare i due elementi prevedono asole o fori di scorrimento per ottimizzare la movimentazione e ridurre quanto più possibile deviazioni dalla direzione principale di scorrimento.
Nella prima forma di realizzazione, mostrata nelle figure 3, 4 e 6, i mezzi di attuazione 40 ed i mezzi di allarme 30 sono parte di un circuito elettrico.
In particolare, il circuito elettrico è chiuso quando l’elemento mobile 16 è a battuta con l’elemento di riferimento 17 in maniera tale da attivare i mezzi di allarme 30.
In particolare, come mostrato in figura 3, in corrispondenza di porzioni di interferenza degli elementi 16 e 17, preferibilmente realizzati in materiale metallico, sono previsti rispettive protuberanze Cm e Cr per accentuare e localizzare l’effetto del contatto e la chiusura del circuito.
In particolare, è previsto un elemento ammortizzatore 3, ad esempio un elemento elastico, per ridurre l’impatto fisico e la possibile usura delle protuberanze di contatto Cm e Cr.
Forme di realizzazione alternative del dispositivo di allarme secondo la presente invenzione, ad esempio mostrate nelle figure dalla 7 alla 10, prevedono mezzi di rilevamento 45, 60 per rilevare una movimentazione relativa tra i due suddetti elementi di guida 16, 17, ed una unità logica di controllo CU, collegata ai mezzi di rilevamento 45, 60 ed ai mezzi di allarme 30, configurata per ricevere un segnale dai mezzi di rilevamento 45, 60 ed attivare i mezzi di allarme 30. Vantaggiosamente, il dispositivo di allarme secondo la presente invenzione comprende inoltre mezzi di alimentazione elettrica 74, comprendenti almeno un dispositivo accumulatore ricaricabile, ad esempio una batteria, preferibilmente da 10 o 12 Volt.
In particolare, come mostrato nelle figure 7 e 8, in una seconda forma di realizzazione del dispositivo di allarme 200, i mezzi di rilevamento 45 comprendono almeno un sensore ottico, preferibilmente posizionato in corrispondenza di una porzione di interferenza dell’elemento di riferimento 17.
In particolare, il sensore ottico 57 comprende una fotocellula a forcella in cui un ricevitore 57b di raggio luminoso, posizionato in corrispondenza di una prima estremità della forcella, è configurato per rilevare un fascio emesso da un emettitore 57a posizionato in corrispondenza di una seconda estremità della forcella.
Una protuberanza 56 è prevista in corrispondenza dell’elemento mobile 16 ed è configurata in maniera tale da interferire, quando la lenza è in una condizione di sovratensionamento, con la suddetta forcella in maniera tale da interrompere un fascio luminoso tra i suddetti emettitore e ricevitore.
In una terza forma realizzativa del dispositivo di allarme 300 qui descritta, i mezzi rivelatori 60 comprendono un sensore resistivo, ad esempio un potenziometro.
In particolare, come mostrato nelle figure 9 e 10, sono previsti due potenziometri 66 e 67, preferibilmente potenziometri 66 e 67 a cursore 26, 27, o a slitta, configurati per indicare un valore resistivo, ovvero un valore di resistenza elettrica, il cui valore è determinato dalla posizione del cursore rispetto alle estremità del potenziometro.
Il valore resistivo del potenziometro di riferimento 67 è regolabile dall’utilizzatore che tramite una rotazione della manopola esterna 37 movimenta la vite senza fine 7, variando un posizionamento del cursore di riferimento 27 rispetto al potenziometro 67.
Il valore resistivo del potenziometro 66 è invece determinato dal tensionamento della lenza. Il cursore 26 mobile segue infatti la movimentazione del secondo elemento di guida 15 ed in funzione della sollecitazione ricevuta dalla lenza, si posiziona in corrispondenza di una determinata posizione rispetto al potenziometro 66.
Vantaggiosamente, il dispositivo comprende una unità centrale UC che legge i valori di resistenza dei potenziometri 66 e 67 ed invia un segnale di attivazione ai mezzi di allarme 30 quando i valori di resistenza rilevati dai due potenziometri sono sostanzialmente uguali.
Preferibilmente, i mezzi di allarme 30 comprendono almeno un segnalatore luminoso 31, 32, 33.
Vantaggiosamente, il segnalatore luminoso attira l’attenzione di un utilizzatore anche in condizioni di poca luminosità, ad esempio durante le ore notturne.
In particolare, uno o più LED 31, 32, 33 vengono posizionati in corrispondenza di una porzione laterale del dispositivo in maniera tale da facilitarne l’individuazione da parte di un utilizzatore che, nella pesca di tipo surf casting, utilizza almeno due canne da pesca e si trova solitamente posizionato lateralmente rispetto ad una estensione longitudinale della canna da pesca.
In particolare, i mezzi di allarme 30 possono comprendere, in aggiunta o in alternativa ai segnalatori luminosi, un segnalatore sonoro 41 configurato per emettere un suono ed attirare l’attenzione in particolare in contesti in cui il segnale luminoso potrebbe risultare non sufficiente ad attirare l’attenzione del pescatore.
In particolare, i mezzi di allarme 30 prevedono un temporizzatore, per mantenere l’allarme visivo o sonoro attivo per circa 15 secondi.
Vantaggiosamente, come mostrato in Figura 3, il dispositivo di allarme secondo la presente invenzione comprende un involucro 91 in forma scatolare conformato in maniera tale da contenere i componenti del dispositivo impedendone l’esposizione alle intemperie.
Come mostrato in figura 2, l’involucro 91 è conformato in maniera tale da presentare, su una superficie superiore, una prima protuberanza prossimale 3 ed una seconda protuberanza distale 93.
Vantaggiosamente, le protuberanze superiori 3 e 93 presentano una conformazione semicilindrica e sono dimensionate per mantenere la lenza in tensione ed al tempo stesso in una configurazione sollevata rispetto ai componenti del dispositivo consentendo quindi uno scorrimento della lenza privo di indesiderati ostacoli e/o attriti.
Il funzionamento del dispositivo di allarme è il seguente: il pescatore che monta una lenza e deve posizionare la canna da pesca sul rispettivo supporto regola il valore soglia di tensionamento della lenza oltre il quale deve essere avvisato di una possibile presa tramite l’azionamento dei mezzi di allarme.
Il pescatore regola il valore di soglia tramite una regolazione della manopola 37, in base alle specifiche condizioni atmosferiche, ad esempio del vento e/o delle correnti marine, ed in funzione delle sue attitudini di pesca. La manopola 37 movimenta la vite senza fine 7 e quindi il posizionamento dell’elemento di riferimento 17, 27 rispetto all’elemento mobile 16, 26.
Una volta posizionata la canna su un rispettivo supporto e con la lenza in acqua, si inserisce la lenza come in figura 1 sui rispettivi elementi di guida e si passa alla taratura della sensibilità del meccanismo.
In particolare, l’operazione di taratura consente di correlare il posizionamento dell’elemento di riferimento ad un valore di sovratensionamento della lenza e quindi al valore di soglia desiderato.
La taratura viene effettuata tramite una regolazione della manopola 37 fino a portare l’elemento di riferimento in una posizione tale da far attivare i mezzi di allarme 30.
In particolare, in fase di taratura può essere utile una disattivazione dell’allarme sonoro 41, tramite una selezione dell’interruttore 20, per evitare di disturbare eventuali pescatori nelle vicinanze.
Una volta tarato, il meccanismo è pronto per l’utilizzo.
In una prima forma di realizzazione, quando la lenza L viene tirata dalla preda vincendo la forza di tenuta della molla ad espansione 14, o della molla a compressione 14’ nella forma di realizzazione alternativa, la porzione interferente Cm dell’elemento mobile 16 andrà a toccare la porzione interferente Cr dell’elemento di riferimento 17.
Il contatto tra le suddette porzioni farà scattare l’allarme ed il pescatore vedrà accendersi i led 31, e/o 32, e/o 33, e/o il segnalatore acustico.
Nella seconda forma di realizzazione del dispositivo di allarme qui descritto, quando la lenza L viene tirata dalla preda vincendo la forza di tenuta della molla ad espansione 14, o della molla a compressione 14’ nella forma di realizzazione alternativa sopra descritta, la protuberanza interferente 56 dell’elemento mobile 16 andrà ad interrompere un fascio luminoso tra emettitore 57a e ricevitore 57b della fotocellula a forcella 57 posizionata in corrispondenza della porzione interferente dell’elemento di riferimento 17.
L’interferenza tra le suddette porzioni, rilevata dalla unità centrale CU comporta la trasmissione di un segnale di attivazione dalla unità centrale CU ai mezzi di allarme 30. Il segnale di attivazione farà quindi scattare l’allarme ed il pescatore vedrà accendersi i led 31, e/o 32, e/o 33, e/o il segnalatore acustico 41.
Nella terza forma di realizzazione del dispositivo di allarme qui descritto, quando la lenza L viene tirata dalla preda vincendo la forza di tenuta della molla di espansione 14, il cursore 16 del potenziometro 26 a slitta, viene movimentato per variare un valore resistivo caratteristico del potenziometro 26 stesso.
Il valore resistivo del potenziometro di riferimento 27 viene definito in fase di regolazione e taratura del dispositivo 300 tramite la definizione del posizionamento del cursore 17.
Quando il cursore 16 si posiziona in corrispondenza di valore resistivo del potenziometro 26 pari o maggiore del valore resistivo del potenziometro 27 di riferimento, l’unità centrale CU che ha rilevato i valori resistivi, trasmette un segnale di attivazione ai mezzi di allarme 30 e farà scattare l’allarme ed il pescatore vedrà accendersi i led 31, e/o 32, e/o 33, e/o il segnalatore acustico 41.
In tutte le forme realizzative del presente trovato sono previsti mezzi elastici comprendenti una molla di compressione 14’ in sostituzione della molla 14, come descritto sopra e mostrato nelle figure con riferimento alla prima forma di realizzazione preferita.
Vantaggiosamente, il trovato secondo la presente invenzione aumenta l’affidabilità dei dispositivi di allarme per canna da pesca, garantendo una riduzione dei falsi allarmi e dei tempi di montaggio e ripristino della lenza e mantenendo una elevata efficienza di funzionamento in ogni condizione climatica e d’utilizzo.
La presente invenzione è stata descritta a titolo illustrativo, ma non limitativo, secondo le sue forme preferite di realizzazione, ma è da intendersi che variazioni e/o modifiche potranno essere apportate dagli esperti del ramo senza per questo uscire dal relativo ambito di protezione, come definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di allarme (100; 200; 300) configurato per essere fissato su una canna da pesca per segnalare la presa di una preda, comprendente: - un elemento di supporto (90) conformato per essere fissato alla canna da pesca, comprendente una base di supporto sostanzialmente planare; - mezzi di controllo (50) vincolati o vincolabili a detto elemento di supporto (90) configurati per controllare la tensione di almeno una porzione di lenza, detti mezzi di controllo (50) comprendendo un primo elemento (5) di guida configurato per guidare una deviazione della lenza da una direzione principale di estensione tra il mulinello della canna da pesca ed il piombo, ed un secondo elemento (15) di guida configurato per guidare una ulteriore deviazione della lenza per riportarla verso il piombo, detti primo (5) e secondo (15) elemento di guida essendo configurati per assumere una prima distanza relativa, quando un valore di tensione della lenza è sostanzialmente pari ad un valore di tensione nominale di operatività, ed una seconda distanza relativa, quando un sovratensionamento della lenza è dovuto ad una sollecitazione di trazione della lenza verso il piombo, detta prima distanza essendo maggiore di detta seconda distanza; - mezzi di attuazione (40; 45; 60) configurati per convertire una movimentazione di detti mezzi di controllo (50) in un segnale elettrico, quando detto sovratensionamento è maggiore o uguale di un valore di soglia preimpostato; - mezzi di allarme (30), per generare un segnale di allarme per il pescatore, detti mezzi di allarme (30) essendo configurati per essere attivati da detto segnale elettrico; la configurazione complessiva del dispositivo (100) di allarme essendo tale che un segnale di allarme per il pescatore viene generato soltanto in corrispondenza o al superamento di detto valore di soglia preimpostato.
  2. 2. Dispositivo di allarme (100; 200; 300) secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di controllo (50) comprendono mezzi elastici (14, 14’) configurati per vincolare elasticamente detto secondo (15) elemento di guida a detto elemento di supporto (90) in maniera tale da favorire il ripristino di detta prima distanza relativa tra detto secondo elemento (15) e detto primo elemento (5) in una condizione operativa di non sovratensionamento della lenza.
  3. 3. Dispositivo di allarme (100; 200; 300) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto primo (5) e detto secondo (15) elemento di guida presentano una conformazione ad uncino.
  4. 4. Dispositivo di allarme (100; 200; 300) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di attuazione (40; 45; 60) comprendono un elemento di riferimento (17) configurato per essere vincolato rispetto a detto elemento di supporto (90) ed un elemento mobile (16), vincolato o vincolabile a detti mezzi elastici (14, 14’), configurato per essere movimentato rispetto a detto elemento di riferimento (17).
  5. 5. Dispositivo di allarme (100) secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di attuazione (40) e detti mezzi di allarme (30) sono parte di un circuito elettrico, detto circuito elettrico essendo chiuso quando detto elemento mobile (16) è in una configurazione di battuta con detto elemento di riferimento (17) in maniera tale da attivare detti mezzi di allarme (30).
  6. 6. Dispositivo di allarme (200; 300) secondo la rivendicazione 4, in cui detti mezzi di attuazione (45; 60) comprendono mezzi di rilevamento (56, 57; 66, 67) per rilevare una interferenza tra detto elemento mobile (16) e detto elemento di riferimento (17) ed una unità logica di controllo (CU) collegata a detti mezzi di rilevamento (56, 57; 66, 67) e a detti mezzi di allarme (30), e configurata per: - ricevere un segnale da detti mezzi di rilevamento (56, 57; 66, 67); - attivare detti mezzi di allarme (30).
  7. 7. Dispositivo di allarme (200) secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di rilevamento (56, 57) comprendono un sensore ottico.
  8. 8. Dispositivo di allarme (300) secondo la rivendicazione 6, in cui detti mezzi di rilevamento (66, 67) comprendono un sensore resistivo.
  9. 9. Dispositivo di allarme (100; 200; 300) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi di regolazione (37) per regolare detto valore di soglia.
  10. 10. Dispositivo di allarme (100; 200; 300) secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di regolazione comprendono una vite senza fine (7) configurata per regolare un posizionamento di detto elemento di riferimento (17) rispetto a detto elemento mobile (16).
  11. 11. Dispositivo di allarme (100; 200; 300) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un binario (21) di scorrimento configurato per guidare uno scorrimento di detto elemento mobile (16) rispetto a detto elemento di riferimento (17).
  12. 12. Dispositivo di allarme (100; 200; 300) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento di supporto (90) comprende un involucro di contenimento (91).
  13. 13. Dispositivo di allarme (100; 200; 300) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di allarme (30) comprendono almeno un segnalatore luminoso (31, 32, 33), opzionalmente un led.
  14. 14. Dispositivo (100; 200; 300) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di allarme (30) comprendono almeno un segnalatore sonoro (41), opzionalmente attivabile tramite un interruttore (20).
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Citations (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
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