IT201800006979A1 - Sistema di misura della temperatura di rugiada di un fluido di processo - Google Patents

Sistema di misura della temperatura di rugiada di un fluido di processo Download PDF

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dehumidification
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Francesco Marzaro
Gianluca Bertoldo
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Description

Domanda di brevetto per invenzione avente per titolo “Sistema di misura della temperatura di rugiada di un fluido di processo”.
DESCRIZIONE
Campo di applicazione
Forma oggetto della presente invenzione un metodo e relativo sistema di misura del punto di rugiada di un fluido di processo ed in particolare del fluido utilizzato nel processo di deumidificazione delle materie plastiche.
In particolare il trovato oggetto della presente domanda di brevetto trova applicazione nel settore degli impianti e dei dispositivi per la deumidificazione di materiale plastico, per la successiva fusione e stampaggio in macchina trasformatrice.
In particolare il trovato oggetto della presente domanda di brevetto riguarda un sistema di misura del punto di rugiada, notoriamente conosciuto con il termine “dew point", del fluido utilizzato a titolo esemplificativo ma non esclusivo per la deumidificazione del materiale plastico.
Il sistema proposto si applica quindi in generale a quei processi nei quali si utilizza un fluido avente bassi valori di dew point DP, a titolo esemplificativo ma non esclusivo, DP < -30°C , ed in particolare, ai sistemi di deumidificazione del materiale plastico.
Stato della tecnica
Come è noto il materiale plastico, sotto forma di granuli o scaglie viene trasformato in oggetti finiti o semifiniti mediante riscaldamento, fusione, stampaggio o estrusione.
Come noto, le materie plastiche, stante la loro igroscopicità, contengono molecole d'acqua; durante i processi di fusione le molecole d’acqua possono compromettere la struttura polimerica delle materie plastiche stesse, causando difetti superficiali o strutturali dei prodotti finiti o semifìniti, compromettendo la qualità del prodotto finale.
Ne consegue che, al fine di evitare la formazione di bolle e cavità nel materiale plastico ed eventuali alterazioni nella struttura chimica dello stesso, si rende necessario e fondamentale il controllo dell’umidità nella massa di granuli e quindi il processo di deumidificazione, nel processo di trasformazione dei materiali plastici.
Per estrarre l’umidità dalla materia plastica è attualmente previsto il trattamento della materia plastica con diversi fluidi essiccanti.
Nei sistemi di deumidificazione attualmente utilizzati si procede quindi con l’introduzione di una certa quantità di materia plastica da deumidificare in una tramoggia nella quale la materia viene sottoposta all’azione del fluido essicante, detto fluido di processo, che ne asporta l umidità.
Notoriamente il fluido di processo viene veicolato da generatori del fluido di processo, tipicamente aria o miscele aria/azoto, in gergo conosciuti con il termine di “ dryer
Una volta introdotto il fluido nel contenitore ove la materia plastica è stoccata, questo attraversa la massa plastica, asportandone l’umidità.
Il raggiungimento del grado di deumidificazione ottimale per un dato materiale plastico che successivamente sarà sottoposto a fusione, è condizionato da numerosi fattori tra cui il tempo di residenza del materiale nella tramoggia, la portata del fluido di processo, la temperatura di trattamento e il dew point del fluido di processo.
Per modificare il grado di umidità residua che il materiale granulare presenta al termine del trattamento di deumidificazione si interviene sia sul tempo di residenza in tramoggia che sulle caratteristiche del fluido di processo, andando a modificare la portata specifica, la temperatura e la temperatura di punto di rugiada (o dewpoint).
Si ricorda che il punto di rugiada o dewpoint è quello stato termodinamico in cui, a una deteiminata temperatura e una determinata pressione, una miscela fluido-vapore diventa satura di vapore acqueo.
Pertanto con temperatura di punto di rugiada o temperatura di dewpoint, di seguito indicato con DP, si intende la temperatura alla quale, ad una data pressione, si verifica la saturazione di vapore acqueo del fluido, in particolare del fluido di processo.
Ne consegue che il valore di DP del fluido utilizzato per la deumidificazione del materiale plastico e’ un parametro di fondamentale importanza nella gestione del processo.
A titolo esemplificativo si riporta di seguito la descrizione di un tipico processo di deumidificazione nei processi di trasformazione del PET.
Notoriamente nei processi di trasformazione delle materie plastiche si utilizza per la deumidificazione un fluido ( aria / miscele di azoto etc.) con DP indicativamente compreso : -80°C < DP < -30°C
Nella Tabella 1 successiva si riportano di seguito a titolo esemplificativo valori indicativi dei parametri di un processo noto.
Tabella 1
All’ interno del dryer, sono presenti apposite torri contenenti materiale adsorbente in grado di fissare l’umidità presente nel fluido.
In genere, il fluido in uscita dal dryer viene inviato lungo la tubazione di mandata in un riscaldatore e dopo aver attraversato il materiale plastico contenuto in apposite tramogge, ritorna al dryer lungo la tubazione di ritorno, per cedere alle tori l’umidità estratta dal materiale.
Il fluido di processo viene poi nuovamente spinto dalla pompa lungo il circuito per far si che il materiale raggiunga le condizioni di temperatura/umidità richieste. Per i motivi già elencati, la condizione ottimale è che il fluido di processo in uscita dalle toni debba avere un DP specifico generalmente < -30°C.
Nella tecnica consolidata, la misura del DP viene effettuata con apposite sonde, dette sonde di dewpoint.
La misura viene usualmente realizzata su un flusso campione Qm spillato dal flusso principale con un circuito di misura che può' essere sia aperto in ambiente che chiuso sul ritorno al dryer.
Notoriamente, le sonde di dewpoint misurano il DP del flusso Qm ad una pressione Pm simile a quella misurabile nel flusso di processo Q nel punto di spillamento (P≈l bar ).
In queste condizioni di pressione ( P ≈ 1 bar ), le sonde di dewpoint devono misurare nel fluido % di H2O molto basse ( 1 ÷ 40 ppm indicativamente ), rendendo di fatto la misura incerta e non sempre affidabile.
Notoriamente le sonde di Dew Point sono strumenti di precisione che utilizzano in generale sensori ( ossidi metallici / polimeri capacitivi / nano strutture etc. ) in grado di variare la propria risposta in tensione/corrente anche con piccole variazioni % di H2O percepite dal sensore stesso.
Nella Tabella 2 vengono riportati i parametri di Pressione, Portata e Temperatura in cui usualmente operano le sonde di dewpoint.
Tabella 2
In Tabella 3 si riporta la correlazione tra quantità di H20 e DP alla pressione di 1 bar
Tabella 3
Dalla Tabella 3 si può notare la quantità di H2O a DP = -80°C sia < 1/200 di quella presente a DP -40°C.
In generale le sonde di dewpoint manifestano alcune problematiche, di seguito elencate, che inficiano la precisione della misura.
Sensibilità alla temperatura
Le sonde di dewpoint sono generalmente calibrate ad una temperatura del flusso Tf : 20°C < Tf < 50°C.
Ne consegue che con Tf > 50°C generalmente si riduce la precisione di misura.
Sensibilità alle variazioni di flusso sulla sonda
Come descritto, le sonde di dewpoint, vengono in genere alimentate da un flusso di fluido campione Qm spillato dal flusso di processo.
Ne consegue che valori di portate Qm » 5 l/min comportano in genere un rapido invecchiamento della sonda.
Inoltre valori di portate Qm < 1 1/min tendono in genere ad alterare la misura.
Nella tecnica consolidata, la portata Qm e’ ottenuta sfruttando il ΔΡ esistente tra il punto di prelievo a valle delle toni e quello di reintegro in aspirazione alle pompe del dryer.
Tale ΔΡ non e' costante ma varia in funzione di vari parametri come : portata di processo (Q), livello del materiale in tramoggia, intasamento dei filtri e dei raffreddatori etc.
Pertanto la portata Qm in genere non e' costante, ma può variare da Qm ≈ 0 a Qm » 5 l/min.
Incertezza della misura con Dew Point < -50°C / -60°C
Come sopra riportato ad esempio, con Dew Point = -70°C si devono misurare circa 2.6 ppm di H2O presenti nel fluido di processo, spesso in condizioni di temperatura non ideali. Ne consegue che nella pratica comune non e’ prudente gestire il processo di deumidificazione con la sola sonda di Dew Point.
Tendenza nel tempo a misurare valori di D P < del reale
Le sonde di dewpoint sono soggette in generale ad un naturale invecchiamento, legato a fenomeni di ossidazione, depositi di materiale, saturazione, etc., che riducono la sensibilità della sonda all' H2O facendole rilevare % di H2O leggermente inferiori al valore reale.
Ne consegue che la sonda di dewpoint tende nel tempo a sovrastimare la capacità di deumidificazione del dryer mentre, all’opposto, tale capacità tende in realtà a diminuire per la saturazione delle torri adsorbenti.
Questo può facilmente avere ripercussioni negative sul processo produttivo.
Questi fattori generano dunque incertezze nella misura ai bassi DP (1 ÷ 40 ppm H2O indicativamente) e pertanto difficoltà nella gestione dei processi di deumidificazione delle materie plastiche, con conseguenti possibili problemi qualitativi e contestazioni del prodotto finito.
Come precedentemente commentato, il DP del fluido di processo e’ un parametro fondamentale nel processo di deumidificazione, ma è altresì un parametro di non facile misura in quanto si colloca spesso ai limiti inferiori del campo di lavoro delle sonde di dewpoint attualmente disponibili.
Scopo del trovato e’ dunque quello di rendere più sicura e affidabile la misura dei DP nel fluido di processo, specialmente per basse concentrazioni di H2O ( 1 ÷ 40 ppm H2O indicativamente).
In particolare scopo del trovato oggetto della presente domanda di brevetto è quella di consentire una misura affidabile del DP modificando le condizioni del campione Qm.
In particolare scopo del trovato oggetto della presente domanda di brevetto è quello di realizzare un sistema in grado di incrementare la concentrazione di H2O nel flusso campione Qm. incrementando la pressione Pm del flusso campione Qm preferibilmente ma non esclusivamente da 0,9 < Pm < 1 ,3 bar a 0,9 < Pm < 50 bar.
Per semplificare la descrizione del trovato, si fa riferimento a condizioni isoterme, ferma restando la validita’ dello stesso anche nel caso di condizioni diverse. Come noto secondo l’enunciato di Boyle - Mariotte, in condizioni di temperatura costante la pressione di un gas è inversamente proporzionale al suo volume, ovvero il prodotto della pressione del gas per il volume da esso occupato è costante.
L’enunciato trova espressione nella seguente equazione:
PV= K
Secondo l’equazione di stato dei gas perfetti, la costante K è funzione crescente della temperatura assoluta, della natura del gas e del numero di moli secondo l’equazione
P V = nRT = K
La legge di Boyle - Mariotte può essere scritta anche con la seguente notazione:
Δ(PV)T costante ®
ovvero
( P1 V1 - P0 V0 ) T costante= 0
Ovvero a temperatura costante
P0 V0= P1 V1
Il volume V0 si riduce pertanto al valore V! all'aumentare della pressione dal valore P0 al valore P1, mentre rimangono invariate le moli di gas n durante la trasformazione. Ne consegue che nella nuova condizione (1) si incrementano la densità e la concentrazione delle moli di gas n contenute nel volume assegnato.
Analogamente, in condizioni di temperatura T costante, anche nei sistemi con deflusso, all’aumento della pressione da P0 a P1;
il volume V0 si riduce a V1 secondo l’equazione
V1 = P0 V0 / P1
numero di moli n dei gas contenuti nel volume rimane invariato secondo l’equazione
- mentre aumenta nel volume V la densità' delle molecole n dei vari gas presenti ,
In condizioni isoterme, quindi, all’aumentare della pressione da P0 a P1, in V1 aumenta dunque anche la concentrazione di H2O rispetto a quella che si aveva in V0 .
Il valore di DP letto dalla sonda nelle nuove condizioni di Pressione e Temperatura (P1,T1), viene quindi trasformato nel valore di DP riferito alla pressione originaria di processo P01 o ad un altro valore ritenuto utile Px.
Grazie al sistema proposto per la misura del Dew Point, e’ pertanto possibile ridurre se non eliminare le incertezze insite nella attuale tecnica consolidata di misura, migliorando la qualità e l’affidabilità del processo.
Nella precedente descrizione, per semplicità' esplicativa, si fa riferimento a condizioni isoterme ipotizzando di mantenere costante la temperatura Tm durante il processo di misura. Qualora la temperatura Tm del flusso di misura Qm venisse variata, e possibilmente ridotta per migliorare la precisione della sonda di DP, il valore di Dew Point potrà essere comunque calcolato considerando le specifiche condizioni termodinamiche del flusso Qm.
Breve descrizione dei disegni
Le caratteristiche tecniche dell’invenzione, secondo i suddetti scopi, sono riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni e i vantaggi delle stesse risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati che ne rappresentano una o più forme di realizzazione, esemplificative e non limitative, in cui: - la Figura 1 mostra uno schema di un generico impianto di deumidificazione;
- la Figura 2 mostra uno schema di impianto di una prima forma realizzativa dell’invenzione;
- la Figura 3 mostra uno schema di impianto di una variante funzionale alla prima forma realizzativa dell’invenzione;
- la Figura 4 mostra uno schema di impianto di una variante funzionale alla prima forma realizzativa dell’invenzione;
- la Figura 5 mostra uno schema di impianto di una variante funzionale alla prima forma realizzativa dell’ invenzione;
- la Figura 6 mostra uno schema di impianto di una variante funzionale alla prima forma realizzativa dell’invenzione;
- la Figura 7 mostra uno schema di impianto di una variante funzionale alla prima forma realizzativa dell’ invenzione.
Descrizione dettagliata
Nella descrizione e nelle rivendicazioni si farà riferimento ad un flusso di processo per effettuare la deumidificazione del materiale plastico; resta inteso che con l’espressione “fluido di processo” non ci si limita all’utilizzo dell’aria ma di ricomprende l’utilizzo anche di altri fluidi di trattamento adatti allo scopo e che tale fluido di processo potrebbe essere utilizzato anche per scopi diversi dalla deumidificazione del materiale plastico.
In accordo ad una forma realizzativa generale dell’invenzione, l’impianto di deumidificazione rappresentato in Figura 1, comprende almeno un generatore (1) di fluido secco, detto generatore denominato dryer, al cui interno sono presenti apposite tori (5) contenenti materiale adsorbente in grado di trattenere l’umidità presente nel fluido di processo;
- almeno un filtro (2);
- almeno un raffreddatore (3);
- almeno un punto di reintegro (20);
- almeno un punto di prelievo (21);
Si specifica che il punto di prelievo (21) ed il punto di reintegro (20) possono essere collocati anche in punti diversi dell’impianto di deumidificazione, in base a specifiche esigenze applicative e che il punto di reintegro (20) potrebbe mancare qualora si utilizzasse un circuito di misura aperto in ambiente (11A).
L’impianto di deumidificazione standard tipicamente utilizzato nella tecnica usuale, comprende inoltre
- almeno una tramoggia (12) in cui il materiale plastico (13) è stoccato;
- almeno un riscaldatore (7)
- almeno una tubazione di mandata (6)
- almeno una tubazione di ritorno (22)
- almeno una pompa o soffiante (4).
Generalmente il fluido in uscita dal dryer (1) viene inviato lungo la tubazione di mandata (6) in un riscaldatore (7).
Dal riscaldatore (7) il fluido viene inviato all’interno della tramoggia (12) tramite un generico diffusore in modo da attraversare il materiale plastico (13) contenuto.
Raggiunta la sommità della tramoggia (12) il fluido di processo carico dellumidità assorbita dal materiale plastico (13), attraversa il circuito di ritorno (22) con una determinata portata (Q) per poi essere reinviato al dryer (1).
Il fluido viene poi nuovamente spinto dalla pompa (4) nelle tori (5), lungo il circuito di mandata (6), riscaldatore (7), tramoggia (12) e circuito di ritorno (22) per far si che il materiale (13) raggiunga le condizioni di temperatura/umidità richieste dalla macchina trasformatrice (14).
Secondo un aspetto essenziale dell’invenzione, limpianto di deumidificazione comprende almeno un dispositivo (9) di misurazione della temperatura di rugiada DP del flusso in uscita dal dryer, detto almeno un dispositivo essendo costituito tipicamente da una sonda denominata sonda di dewpoint.
L’almeno una sonda di dewpoint viene generalmente alimentata da un circuito di misura (8-11/8-11 A) in cui fluisce il fluido campione Qm spillato dal circuito di processo (6) in un punto di prelievo (21) e re-immesso nel flusso di processo in un punto di reintegro (20).
Come precedentemente commentato, per il raggiungimento delle condizioni ottimali il fluido di processo in uscita dal dryer (1) deve avere un DP specifico, generalmente < -30°C. Come evidenziato in Tabella 3 a pressione ambiente (1 bar), per valori di DP pari ad esempio a -70°C, la sonda di DP deve rilevare in un fluido circa 2.6 ppm di H2O.
Come precedentemente commentato, la risoluzione della sonda di dewpoint può essere migliorata aumentando la concentrazione H2O e quindi, secondo l’equazione di Boyle-Mariotte, aumentando la pressione. Si potrà operare a titolo indicativo ma non esclusivo in condizioni isotermiche.
In Tabella 4 si riporta, per semplicità , la correlazione tra valori di Pressione e DP in condizioni isotermiche.
Tabella 4
In Tabella 5 vengono riportate le correlazioni tra contenuto in ppm di H2O e Corrispondente DP al variare della pressione P
Tabella 5
Se, ad esempio, in condizioni di temperatura costante si aumenta la pressione di un fluido avente DP=-70°C ( 2.6 ppm H20 ), da P0=l bar a P|-10 bar, la sonda (9) rileva una densità di H2O 10 volte maggiore, equivalente a ≈ 26 ppm. e, di conseguenza, la misura effettuata risulta essere molto più precisa. Qualora la temperatura venisse variata, e possibilmente ridotta, il valore di Dewpoint riferito alle condizioni iniziali potrà essere comunque calcolato considerando le condizioni termodinamiche del flusso di misura.
Il valore di DP misurato alla pressione P1 può essere quindi ricalcolato riferendolo alla pressione P0 o ad altra pressione Px di interesse.
Compito del trovato oggetto della presente domanda di brevetto è pertanto quello di realizzare un processo di compressione e misura che, nel caso di processi con elevati valori di portata Q, coinvolga esclusivamente la parte di circuito di campionamento. In tal caso infatti, il dispendio energetico connesso alla misura risulta essere estremamente contenuto. Qualora invece si operi su processi con valori di portata contenuti, il flusso di processo Q potrà essere tutto utilizzato per la misura nella condizione : Q = Qm
In una prima forma realizzativa (Figura 2) il circuito di prelievo (8) prevede almeno un primo dissipatore (26), almeno un compressore (25) eventualmente dotato di inverter, almeno un secondo dissipatore (26<!>), almeno un sensore di temperatura (27), almeno un sensore di alta pressione (28), almeno una sonda di dewpoint (9), almeno un sensore di bassa pressione (34) e almeno una valvola di laminazione ( 10 ) che separa il circuito di alta pressione (P), da quello in bassa pressione (P2).
In una forma preferenziale (Figura 3) è possibile prevedere almeno una valvola modulante (29) come alternativa alla almeno una valvola di laminazione fissa (10) in modo da regolare la pressione P1 e la portata Qm ad un valore impostabile.
La valvola (29) può essere gestita ad esempio sulla base dei valori di pressione misurati dai sensori (28-34) o in base alle letture di un anemometro (36).
In una ulteriore forma realizzativa preferenziale (Figura 4) è possibile realizzare un circuito di bypass (31) gestito da apposite valvole (30), atto a consentire l’utilizzo del sistema di misura anche con compressore (25) parzialmente bypassato o disattivato.
In una ulteriore forma realizzativa preferenziale (Figura 5) è possibile prevedere almeno uno scambiatore gas/liquido (33-33’) in sostituzione dei dissipatori (26-26’) allo scopo di raggiungere temperature di misura inferiori e più stabili.
In una ulteriore forma realizzativa preferenziale (Figura 6) si riporta una configurazione del trovato in cui almeno un recuperatore gas/gas (32) sfrutta l’espansione del flusso Qm dalla pressione P1 alla pressione P2 per preraffreddare il flusso in ingresso alla sonda .
Come riportato nella forma realizzativa raffigurata in (Figura 6) si considera la presenza di almeno un evaporatore (37) per il raffreddamento del flusso in ingresso alla sonda.
In (Figura 7) si riporta una forma realizzativa alternativa in cui almeno un dispositivo termoelettrico (35) viene utilizzato per il raffreddamento del fluido in ingresso alla sonda (9).
Con riferimento alle Figure allegate, allo scopo di garantire alla sonda di dewpoint (9) la portata di misura Qm ottimale, è necessario regolare il flusso Qm al variare delle condizioni di pressione di mandata (P0) e ritorno (P2) dell’impianto.
A tale scopo, il sistema proposto prevede una ulteriore possibilità di regolare il flusso (Qm) tramite una valvola modulante (29, Figure da 3 a 7) in funzione della pressione di misura (P1) rilevata dal sensore (28) o della portata misurata dal sensore (36).
Tale sistema di regolazione della portata è in grado di gestire il flusso di misura (Qm) da Qm =0 fino ad un valore Qm=Qmax opportunamente definito, sia con compressore (25) attivo, che con compressore (25) operante a bassa pressione o disattivato.
Ne consegue che tale sistema attivo di gestione del flusso Qm sulla sonda di dewpoint (9), anche durante il funzionamento delfimpianto con compressore (9) disattivato, è in grado di risolvere il problema delle variazioni nella portata Qm riscontrate nei tipici sistemi di deumidificazione delle materie plastiche, nei quali la regolazione della valvola di laminazione (10) è fìssa.
Nella pratica comune si provvede al raffreddamento del flusso Qm diretto alla sonda di D.P. (9) con dissipatori (26 Figure 2-3-4).
Tale metodo di raffreddamento, pur se efficace, non consente di scendere al di sotto delle temperature dell’ambiente operativo che, in taluni casi, arrivano a 60°C.
Poiché negli impianti di deumidificazione è quasi sempre disponibile acqua di raffreddamento, è possibile prevedere il raffreddamento del flusso campione Qm anche mediante uno scambiatore gas/liquido (33) ( Figura 5) o, in assenza di liquido di raffreddamento, tramite un evaporatore (37 Figura 7).
Tale raffreddamento può essere attivo anche quando il compressore (25) non viene utilizzato, ottenendo anche nel funzionamento convenzionale a pressione P0 (Fig 1) temperature del flusso Qm più basse e più stabili rispetto a quelle ottenibili col raffreddamento ad aria (26), tipico della pratica comune.
Secondo quanto precedentemente descritto il trovato consente inoltre di realizzare un sistema di autocalibrazione della sonda di dewpoint (9) che operi alla pressione di processo Po, in grado di ridurre gli effetti dell’ invecchiamento del sensore.
Attivando infatti periodicamente il compressore (25) si porta il flusso Qm dalla pressione P0 alla pressione P1, si misura il valore DP alla pressione P1 e si calcola il valore DP equivalente alla pressione P0, secondo le Tabelle di correlazione (Tabella 4).
Il sistema consente pertanto di confrontare la misura diretta del DP effettuata alla pressione P0 con la misura indiretta calcolata a partire da P1, (Tabella 4) correggendo periodicamente eventuali deviazioni nella misura diretta effettuata dalla sonda (9) alla pressione P0. Si specifica che la correlazione tra i valori di DP può essere effettuata anche in presenza di trasformazioni non isoterme, utilizzando le relative formule di calcolo.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema di misura della temperatura di rugiada di un fluido di processo applicabile preferibilmente ma non esclusivamente in impianti di deumidificazione presentanti almeno un generatore di fluido (1), almeno una tramoggia di deumidificazione (12), almeno un circuito di mandata (6), almeno un circuito di ritorno (22) e almeno un circuito di misura (8-11/8-11 A) dotato di almeno una sonda di dewpoint (9), detto sistema caratterizzato dal fatto che l' almeno un circuito di misura (8-1 1/8-11 A) presenta un compressore (25) che comprime un flusso campione (Qm).
  2. 2. Sistema di misura come da rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che il circuito di misura (8-1 1/8-11 A) prevede almeno un dissipatore (26).
  3. 3. Sistema di misura come da rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di presentare almeno un sensore di temperatura (27).
  4. 4. Sistema di misura come da rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di presentare almeno un sensore di alta pressione (28).
  5. 5. Sistema di misura come da rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di presentare almeno un sensore di bassa pressione (34)
  6. 6. Sistema di misura come da rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di presentare almeno un misuratore di portata (36)
  7. 7. Sistema di misura come da rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di presentare almeno una valvola di laminazione (10).
  8. 8. Sistema di misura come da rivendicazioni 1,2, 3, 4, 5 caratterizzato dal fatto di presentare almeno una valvola modulante (29).
  9. 9. Sistema di misura come da rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di prevedere un circuito di bypass (31) gestito da apposite valvole (30).
  10. 10. Sistema di misura come da rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di prevedere almeno uno scambiatore gas/liquido (33).
  11. 11. Sistema di misura come da rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di prevedere almeno uno scambiatore gas/gas (37).
  12. 12. Sistema di misura come da rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di prevedere almeno un dispositivo termoelettrico (35).
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