IT201800006489A1 - Dispositivo di sicurezza per carico e scarico armi - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:
“DISPOSITIVO DI SICUREZZA PER CARICO E SCARICO ARMI”
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo di sicurezza per carico e scarico armi.
In particolare, la presente invenzione si riferisce ad un dispositivo per contenere eventuali colpi accidentali partiti da un’arma da fuoco.
Come noto, una problematica particolarmente importante legata all’uso delle armi da fuoco è data dall’esplosione accidentale di un colpo, evenienza che si verifica con maggiore frequenza durante le azioni di carico e scarico dell’arma. I sistemi di sicurezza previsti sull’arma e progettati per bloccare il grilletto (quando attivati dall’utente) non impediscono infatti l’attivazione del meccanismo di innesco.
Per questo motivo, vengono utilizzati dispositivi in grado di ricevere e contenere il colpo accidentale durante le citate operazioni di carico e scarico.
Una prima tipologia di dispositivi di sicurezza prevede una scatola di contenimento dotata di una apertura di accesso della canna dell’arma. Dall’apertura di accesso si sviluppa internamente alla scatola un percorso sostanzialmente a spirale, definito da pareti arcuate realizzate in materiale blindato.
In questo modo, le operazioni di carico e scarico dell’arma vengono attuate disponendo la canna nell’apertura di accesso, in modo tale che una pallottola esplosa accidentalmente durante queste operazioni venga indirizzata lungo un percorso a spirale. Seguendo il percorso a spirale la pallottola è quindi convogliata verso una zona centrale della scatola rimanendo intrappolata nella scatola stessa.
Tali dispositivi, seppur in grado di neutralizzare efficacemente il colpo esploso dall’arma, risultano essere tuttavia strutturalmente molto complicati data la presenza delle pareti blindate, e quindi di costi molto elevati. Inoltre, le scatole di contenimento risultano essere molto ingombranti, di difficile trasporto e quindi poco versatili nel loro utilizzo. Per risolvere a questo inconveniente vengono altresì utilizzati dispositivi di sicurezza portabili, strutturalmente più semplici e di dimensioni contenute. Questi dispositivi sono per lo più costituiti da cilindri cavi, dotati di una estremità aperta per il parziale inserimento della canna dell’arma, ed un fondo chiuso atto a ricevere il proiettile. All’interno del cilindro viene predisposto un materiale granulare, quale ad esempio sabbia, atto a frenare l’energia del proiettile che va ad impattare sul fondo del cilindro. In alternativa, all’interno del cilindro possono essere disposti una serie di piastre reciprocamente impilate e realizzate di opportuno materiale e sezione differenziata in funzione della specifica tipologia/dimensione del proiettile.
In questo modo, il proiettile impatta sulla piastra più superficiale e viene progressivamente rallentato nella sua corsa dalle piastre più interne (più vicine al fondo).
Anche tale soluzione, seppur strutturalmente più semplice e di ingombri contenuti, presenta tuttavia importanti inconvenienti.
Un primo importante inconveniente è derivato dalla struttura del materiale granulare che non è in grado di frenare differenti tipologie di proiettili che possono essere esplosi da differenti armi. Infatti, per ogni specifica tipologia di proiettile e/o di arma, viene utilizzato un materiale granulare adatto sia in termini di densità, quantità e di dimensione dei granuli.
Questo inconveniente risulta essere presente anche nel caso delle piastre, le quali vengono scelte in funzione del materiale e della sezione più opportuna per il trattenimento di un specifico proiettile.
Inoltre, la quantità di piastre e la loro dimensione determina la corsa del proiettile dal momento in cui esce dalla canna dell’arma fino alla prima superficie di impatto. Tale corsa, che deve necessariamente rispettare alcuni parametri di sicurezza per evitare la fuoriuscita di materiale dal cilindro, non è sempre controllabile inserendo un numero di piastre aventi sezione differente tra di loro.
Di conseguenza, l’intero dispositivo risulta essere poco versatile nell’uso dello stesso con differenti armi e/o proiettili.
Inoltre, a seguito della ricezione di un colpo, la pallottola deve essere rimossa dall’interno del cilindro pena il mancato assorbimento da parte del materiale granulare o delle piastre di un secondo proiettile sparato sul primo.
In altre parole, una volta ricevuto un primo proiettile, il dispositivo non può più essere utilizzato se non prima aver rimosso il proiettile. Tale condizione è derivata dal fatto che il primo proiettile, se trattenuto all’interno della sabbia o delle piastre, interferisce nella disposizione e quindi nel comportamento del materiale granulare per interrompere l’avanzata di un secondo proiettile.
Inoltre, specie nel caso di armi molto potenti (quali ad esempio armi di grosso calibro ad uso militare) il materiale granulare o le piastre non consentono di interrompere la corsa della pallottola la quale impatta sul fondo del cilindro, con il conseguente danneggiamento del fondo stesso. In questa situazione, risulta essere necessaria la sostituzione dell’intero dispositivo per provvedere ad un riutilizzo dello stesso.
Va altresì considerato che proprio in considerazione della possibile perforazione del fondo del cilindro, il dispositivo deve essere necessariamente posizionato con il fondo verso terra o comunque verso una zona di sicurezza. Tale necessità rende l’uso del dispositivo ancora più limitato.
In questo contesto, il compito tecnico alla base della presente invenzione è proporre un dispositivo di sicurezza per carico e scarico armi che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare, è scopo della presente invenzione mettere a disposizione un dispositivo di sicurezza per carico e scarico armi, che sia strutturalmente semplice, economico e di dimensioni contenute.
In particolare, è uno scopo della presente invenzione mettere a disposizione un dispositivo di sicurezza che sia utilizzabile per qualsiasi tipologia di pallottola e di arma, ed allo stesso tempo che sia trasportabile ed utilizzabile in qualsiasi condizione.
E’ un ulteriore scopo della presente invenzione proporre un dispositivo di sicurezza che sia in grado di trattenere efficacemente le pallottole, anche una serie di pallottole sparate in sequenza, senza compromettere l’integrità del dispositivo stesso.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un dispositivo di sicurezza per carico e scarico armi, comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle unite rivendicazioni.
In particolare la presente invenzione prevede un dispositivo di sicurezza per carico e scarico armi, costituito da un corpo cavo presentante una prima estremità aperta per l’ingresso almeno parziale della canna dell’arma, ed una seconda estremità chiusa opposta all’estremità aperta e presentante un fondo del corpo cavo; ed almeno un corpo di assorbimento dell’energia cinetica di una pallottola in uscita da detta canna, disposto all’interno del corpo cavo e definente il fondo del corpo cavo stesso.
Vantaggiosamente, vengono inoltre previsti mezzi di impegno reversibile del corpo di assorbimento con il corpo cavo, interposti tra la prima estremità aperta ed il fondo per commutare il corpo di assorbimento tra una condizione di impegno stabile all’interno del corpo cavo ed una condizione di disimpegno in cui viene rimosso da detto corpo cavo ed attraverso la prima estremità aperta.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un dispositivo di sicurezza per carico e scarico armi, come illustrato negli uniti disegni in cui:
- la figura 1 è una vista prospettica di un dispositivo di sicurezza per carico e scarico armi, secondo la presente invenzione;
- la figura 2 è una vista in alzato laterale ed in sezione longitudinale del dispositivo illustrato in figura 1; e
- la figura 3 è una vista prospettica ed in esploso del dispositivo di sicurezza illustrato in figura 1.
Con riferimento alle figure allegate, con 1 è stata complessivamente indicato un dispositivo di sicurezza per carico e scarico armi.
In particolare, il dispositivo 1 comprende un corpo cavo 2 presentante una prima estremità 3 aperta per l’ingresso almeno parziale della canna dell’arma (non illustrata nelle unite figure in quanto non facente parte della presente invenzione), ed una seconda estremità 4 chiusa opposta all’estremità aperta 3 e definente il fondo 5 del corpo cavo 2.
In maggiore dettaglio, il corpo cavo 2 presenta conformazione sostanzialmente cilindrica a sezione circolare, delle dimensioni opportune per permettere l’inserimento parziale della canna dell’arma dalla prima estremità 3. Il corpo cavo 2 è preferibilmente realizzato in acciaio al carbonio e definisce internamente una camera di contenimento 6 del proiettile che viene accidentalmente sparato dall’arma.
Con particolare riferimento alle figure 2 e 3, il dispositivo 1 comprende inoltre un corpo 7 di assorbimento dell’energia cinetica della pallottola in uscita dall’arma, disposto almeno parzialmente nella citata camera di contenimento 6 del corpo cavo 2.
In particolare, il corpo 7 è predisposti a trattenere il proiettile e ridurne l’elevata energia cinetica di cui sono dotati i proiettili al momento dell’uscita dalla canna dell’arma. Tale energia cinetica viene assorbita e dissipata dal corpo 7 sotto forma di calore, resistendo quindi all’avanzamento del proiettile.
In maggiore dettaglio, il corpo 7 di assorbimento è preferibilmente realizzato in gomma dura, od altro materiale analogo dotato delle medesime caratteristiche di resistenza meccanica.
La tipologia di materiale può tuttavia essere qualsivoglia in funzione delle singole necessità di utilizzo e della tipologia di pallottola che deve essere trattenuta dal corpo 7 stesso. In altre parole, in funzione delle differenti armi e calibri di proiettile, possono essere realizzati corpi di assorbimento 7 di opportuno materiale.
In maggiore dettaglio, il corpo di assorbimento 7 presenta una superficie concava 7a definente un vano 8 di assorbimento e dissipazione dell’energia cinetica del proiettile.
La superficie concava 7a è preferibilmente affacciata all’estremità chiusa 4 del corpo cavo 2 (figura 2). In questa situazione, il vano 8 è definito dall’estremità chiusa 4 e dalla citata superficie concava 7a.
La superficie concava 7a permette pertanto di deformare il corpo di assorbimento 7 nel momento in cui riceve il proiettile, allo scopo di dissiparne l’energia cinetica. Inoltre, il proiettile che trapassa l’intero sviluppo longitudinale del corpo di assorbimento 7 viene trattenuto all’interno del vano 8 così da rendere agevole l’estrazione del proiettile stesso.
Il corpo di assorbimento 7 comprende inoltre una superficie superiore 7b definente il fondo 5 ed opposta alla superficie concava 7a.
La superficie superiore 7b presenta inoltre una sporgenza 9 emergente da una zona centrale della superficie superiore 7b stessa e rivolta verso l’estremità aperta 3.
Vantaggiosamente, il corpo di assorbimento 7 presenta conformazione tronco-conica, definente una rispettiva superficie laterale 10 attestata ad una superficie interna 11 del corpo cavo 2.
In maggiore dettaglio, in questa situazione la superficie superiore 7b presenta ampiezza maggiore della superficie concava 7a e la superficie laterale risulta essere inclinata e convergente verso l’estremità chiusa 4 (figura 2).
Analogamente, la superficie interna 11 del corpo cavo 2 presenta una parete 11a di contatto con il corpo di assorbimento 7 e presentante una svasatura convergente verso la seconda estremità chiusa 4.
In questa configurazione, la camera di contenimento 6 del corpo cavo 2 risulta essere di sezione decrescente dall’estremità aperta 3 a quella chiusa 4.
Il dispositivo 1 comprende inoltre mezzi di impegno reversibile 12 del corpo di assorbimento 7 con il corpo cavo 2, interposti tra la prima estremità aperta 3 ed il fondo 5 per commutare il corpo di assorbimento 7 tra una condizione di impegno stabile (figura 2) all’interno del corpo cavo 2 ed una condizione di disimpegno (figura 3) in cui viene rimosso dal corpo cavo 2 ed attraverso la prima estremità aperta 3.
In particolare, i mezzi di impegno reversibile 12 comprendono un anello elastico 14 di tenuta almeno parzialmente disposto in una scanalatura 13 circonferenziale ricavata sulla superficie interna 11 del corpo cavo 2.
Preferibilmente, l’anello di tenuta 14 è un anello Seeger, presentante conformazione a “C” e definente due estremità opposte 14a avvicinabili per deformazione elastica per definire la condizione di disimpegno in cui l’anello 14 viene estratto dalla scanalatura 13.
L’anello 14 comprende un bordo interno circolare 14b estendentesi al di fuori della scanalatura 13 per interferire con il corpo di assorbimento 7 trattenendolo all’interno del corpo cavo 2.
In particolare, come viene meglio illustrato in figura 2, la sporgenza 9 emergente dal corpo di assorbimento 7 risulta essere contenuta all’interno del bordo interno 14b.
Il dispositivo 1 comprende inoltre un elemento di protezione 15 presentante conformazione sostanzialmente tubolare e disposto in corrispondenza della prima estremità 3 aperta del corpo cavo 2.
L’ elemento di protezione 15 si sviluppa in corrispondenza di un bordo 3a di ingresso definente la prima estremità 3 aperta ed almeno parzialmente all’interno del corpo cavo 2.
In particolare, l’elemento di protezione ha un profilo tronco conico, definente un canale di passaggio 16 svasato verso il fondo 5. In questa situazione, si noti che l’elemento di protezione 15 presenta un bordo esterno 15a che va a ricoprire il bordo 3a di ingresso dell’estremità aperta 3, ed un bordo interno 15b, di dimensioni minori rispetto al bordo esterno 15a, e configurato per essere centrato sulla sporgenza 9 (figura 2).
In questa situazione, il canale di passaggio 16 che si estende tra il bordo esterno 15a ed il bordo interno 15b indirizzo la canna dell’arma, e quindi anche il proiettile verso la citata sporgenza 9.
Preferibilmente, l’elemento di protezione 15 è realizzato in materiale elastico, quale ad esempio gomma, per assorbire eventuali urti derivati dal rinculo dell’arma durante l’esplosione del colpo.
Inoltre, l’elemento di protezione 16 è accoppiato in maniera amovibile al corpo cavo 2 per essere distaccabile dal corpo cavo 2 stesso e consentire la rimozione dell’anello 14 nonché del corpo di assorbimento 7 (figura 3). Il corpo cavo 2 comprende inoltre una pluralità di condotti 17 di uscita del gas prodotto all’interno del corpo 2 a seguito dell’esplosione del proiettile.
I condotti 17 sono disposti in corrispondenza della prima estremità 3 lungo un percorso circonferenziale e sostanzialmente concentrico allo sviluppo longitudinale del corpo 2.
Infine, il corpo cavo è dotato di fori ciechi 18 di impegno ricavati nell’estremità chiusa 14. Tali fori consentono di installare il dispositivo 1 su appositi piedistalli (non illustrati) od altri supporti noti, quali ad esempio quelli disposti all’interno di veicoli, tra cui quelli corazzati da trasporto truppe, o di navi come ad esempio i piccoli pattugliatori della Guardia Costiera o della Polizia.
Il dispositivo 1 sopra descritto risolve gli inconvenienti della tecnica nota ed apporta importanti vantaggi.
Infatti, il dispositivo 1 risulta essere utilizzabile per qualsiasi tipologia di calibro, contemplando quelli più tradizionali per pistola fino a quelli dei fucili, compresi i calibri anti materiale.
Inoltre, data la possibilità di rimuovere velocemente il singolo corpo di assorbimento 7 dal corpo 2, il dispositivo 1 risulta essere utilizzabile per diversi tipi di armi, sia a colpo singolo che a raffica. Infatti, in funzione della tipologia di proiettile/arme, il corpo 7 può essere rimosso e sostituito con un corpo più adatto alle singole esigenze.
Tale vantaggio è dato proprio dalla presenza dei mezzi di impegno reversibile 12, che consentono di trattenere e rimuovere in maniera veloce e semplice il corpo di assorbimento 7 dal corpo cavo 2.
Per questo motivo, l’’intero dispositivo 1 risulta essere molto versatile ed utilizzabile per differenti tipologie di proiettile.
Inoltre, la configurazione svasata della parete 11a interna consente di indirizzare il proiettile sempre verso una zona centrale del corpo di assorbimento 7. In questo contesto anche la configurazione del canale 16, convergente verso il fondo 5, consente di indirizzare la canna dell’arma ed il proiettile sempre in una zona centrale.
Vantaggiosamente, i proiettili vengono trattenuti meglio dal corpo di assorbimento 7 e contenuti nel vano 8 per una rapida e facile rimozione degli stessi.
Claims (12)
- RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di sicurezza per carico e scarico armi, comprendente: un corpo cavo (2) presentante una prima estremità aperta (3) per l’ingresso almeno parziale della canna dell’arma, ed una seconda estremità (4) chiusa opposta all’estremità aperta e presentante un fondo (5) del corpo cavo (2); ed almeno un corpo di assorbimento (7) dell’energia cinetica di una pallottola in uscita da detta canna, disposto all’interno del corpo cavo (2) e definente il fondo (5) del corpo cavo (2) stesso; caratterizzato dal fatto che comprende inoltre mezzi (12) di impegno reversibile del corpo di assorbimento (7) con il corpo cavo (2), interposti tra la prima estremità aperta (3) ed il fondo (5) per commutare il corpo di assorbimento tra una condizione di impegno stabile all’interno del corpo cavo (2) ed una condizione di disimpegno in cui viene rimosso da detto corpo cavo (2) ed attraverso la prima estremità aperta (3).
- 2. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto corpo di assorbimento (7) presenta una superficie concava (7b) definente un vano (8) di assorbimento e dissipazione dell’energia cinetica del proiettile; detta superficie concava (7b) essendo disposta in corrispondenza dell’estremità chiusa (4) del corpo cavo (2).
- 3. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto corpo di assorbimento comprende una superficie superiore (7a) definente detto fondo (5) ed opposta a detta superficie concava (7b); detta superficie superiore (7a) essendo di ampiezza maggiore della superficie concava (7b).
- 4. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto corpo di assorbimento (7) presenta conformazione troncoconica definente una rispettiva superficie laterale (10) attestata ad una superficie interna (11) del corpo cavo (2).
- 5. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detta superficie interna (11) del corpo cavo (2) presenta una parete (11a) di contatto con il corpo di assorbimento (7) avente una svasatura convergente verso la seconda estremità chiusa (4).
- 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto corpo di assorbimento (7) comprende una sporgenza (9) emergente da una zona centrale della superficie superiore (7a).
- 7. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (12) di impegno reversibile comprendono un anello elastico (14) di tenuta almeno parzialmente disposto in una scanalatura (13) circonferenziale ricavata sulla superficie interna (11) del corpo cavo (2).
- 8. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto anello di tenuta (14) presenta conformazione a “C” e definisce due estremità (14a) opposte avvicinabili per deformazione elastica per definire detta condizione di disimpegno in cui l’anello (14) viene estratto dalla scanalatura (13).
- 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 7 o 8, caratterizzato dal fatto che detto anello (14) comprende un bordo interno (14b) circolare estendentesi al di fuori della scanalatura (13) per interferire con il corpo (7) di assorbimento trattenendolo all’interno del corpo cavo (2).
- 10. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre un elemento di protezione (15) presentante conformazione sostanzialmente tubolare e disposto in corrispondenza della prima estremità (3) aperta del corpo cavo (2); detto elemento di protezione (15) sviluppandosi in corrispondenza di un bordo (3a) di ingresso definente detta prima estremità (3) aperta ed almeno parzialmente all’interno del corpo cavo (2).
- 11. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto elemento di protezione (15) è realizzato in materiale elastico per assorbire eventuali gli urti derivati dal rinculo dell’arma durante l’esplosione del colpo.
- 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 10 o 11, caratterizzato dal fatto che detto elemento di protezione (15) è accoppiato in maniera amovibile al corpo cavo (2); detto elemento di protezione (15) essendo distaccabile dal corpo cavo (2) per la rimozione dei mezzi (12) di impegno reversibile e del corpo di assorbimento (7).
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