IT201800003530U1 - Sistema per il collegamento di occhiali ad un laccetto di ritenuta - Google Patents

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IT201800003530U1
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Giuseppe Conti
Domenico Scattolini
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Giuseppe Conti
Domenico Scattolini
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TITOLO
Sistema per il collegamento di occhiali ad un laccetto.
DESCRIZIONE
La presente invenzione è relativa ad un sistema per il collegamento di occhiali ad un relativo laccetto di ritenuta, in particolare per vincolare il laccetto alle aste della montatura di occhiali provvisti di una montatura con ponte separabile unito da mezzi magnetici di connessione.
È noto l’impiego di mezzi magnetici di connessione per unire in modo risolvibile le due parti della montatura separate in corrispondenza del ponte. Montature con connessione magnetica sono descritte nei brevetti US9588354 ed US6253388.
La Fig. 1 dei disegni allegati è relativa al brevetto US9588354 relativo ad una montatura con connessione magnetica (indicata con 3) in corrispondenza del ponte. Ciascuna delle astine degli occhiali descritti in questo documento presenta una sezione semi-rigida (indicata con 11) che si collega ad una prima estremità di un laccetto (indicato con 12) il quale, nell’estremità opposta, è collegato all’altra astina. Le astine di US9588354 comprendono una porzione in metallo conformata diritta (straight metal section). La soluzione proposta dal documento non consente di utilizzare montature tradizionali, ovvero montature le cui astine presentino un profilo ergonomico in grado di fornire il necessario confort e la funzionalità nell’uso. Per regolare la lunghezza dell’insieme astine-laccetto in funzione dell’utilizzatore è necessario lo scorrimento del laccetto lungo la porzione semi-rigida dell’astina.
La Fig. 2 è relativa al brevetto US6253388 in cui è descritta una montaturadi tipo sportivo, anch’essa provvista di connessione magnetica in corrispondenza del ponte. Anche in questo caso è evidente l’uso specifico (prettamente sportivo) degli occhiali, i quali non possono consentire di utilizzare montature tradizionali.
È altresì noto ormai da tempo l’impiego di laccetti e catene per gli occhiali. Questi laccetti o catene sono costituiti da un corpo filiforme flessibile provvisto alle estremità di due anelli, generalmente in gomma, da calzare sulle aste degli occhiali.
Le soluzioni attualmente in commercio possono risultare però poco pratiche, perché gli anelli in gomma si spostano frequentemente, si possono rompere e possono interferire con il corretto funzionamento della cerniera quando si spostano verso avanti, cioè si portano in corrispondenza della parte degli occhiali dove è prevista la cerniera tra parte frontale ed aste.
Scopo della presente invenzione è quello di fornire un sistema per il collegamento di occhiali ad un relativo laccetto di ritenuta in grado di risolvere gli inconvenienti summenzionati.
Tra i vantaggi della presente invenzione possono essere elencati i seguenti: il sistema consente di utilizzare montature provviste di astine “tradizionali”, ovvero del tipo normalmente usato per fornire una corretta ergonomia all’utilizzatore; è possibile associare un laccetto alle astine in modo nuovo ed innovativo fornendo una funzionalità più elevata rispetto alle soluzioni note offerte dallo stato dell’arte senza dover ricorrere ad astine provviste ; gli occhiali equipaggiati con il presente sistema possono essere alloggiati senza difficoltà in una custodia o astuccio di tipo tradizionale poiché il laccetto non determina un aumento dell’ingombro offerto dagli occhiali; oltre ad incrementare la funzionalità degli occhiali, la presente soluzione consente di realizzare occhiali più apprezzabili dal punto di vista del design, grazie appunto alla possibilità di utilizzare astine di tipo ergonomico; inoltre, il sistema in oggetto consente un utilizzo molto comodo e sicuro degli occhiali al quale è associato, risultando estremamente semplice da realizzare e mantiene inalterate le sue caratteristiche nel tempo.
Questi ed ulteriori vantaggi e caratteristiche della presente invenzione saranno più e meglio compresi da ogni tecnico del ramo dalla descrizione che segue e con l’aiuto degli annessi disegni, dati quale esemplificazione pratica del trovato, ma da non considerarsi in senso limitativo, nei quali:
- le Figg.1 e 2sono relative ad esempi di realizzazioni di montature in conformità, rispettivamente, dei brevetti US9588354 ed US6253388; i disegni contengono i riferimenti numerici di tali documenti che non sono da utilizzarsi per i successivi disegni relativi alla presente invenzione;
- la Fig.3 è una schematica vista prospettica dell’estremità di una prima possibile forma di realizzazione di un’astina in conformità della presente invenzione;
- le Figg.4, 5, 6 e 7 sono relative all’estremità dell’astina di cui alla Fig.3 mostrata, rispettivamente, in una vista frontale schematica con parti in trasparenza (Fig.4), in una vista laterale da una delle facce laterali dell’astina (Fig.5), in una vista laterale dalla faccia opposta a quella di Fig. 4 (Fig. 5) e in una vista in sezione secondo la linea A-A di Fig. 5 (Fig.6);
- le Figg. 8 e 9 sono due schematiche viste prospettiche dell’estremità di una seconda possibile forma di realizzazione di un’astina in conformità della presente invenzione;
- le Figg. 10 ed 11 sono due viste laterali dell’esempio di realizzazione dell’astina di cui alle Figg. 8 e 9;
- la Fig. 12 è una vista laterale parziale del particolare indicato con A in Fig. 10, relativo ad un’estremità dell’astina vista da una faccia laterale;
- la Fig. 13 è una schematica vista in sezione secondo la linea B-B di Fig. 12; - le Figg. 14 e 15 sono schematiche viste prospettiche con parti in trasparenza del particolare mostrato in Fig. 12;
- la Fig. 16 è una vista laterale parziale del particolare indicato con C in Fig. 11, relativo ad un’estremità dell’astina vista da una faccia laterale opposta a quella del particolare A mostrato in Fig.12;
- la Fig. 17 è una schematica vista prospettica con parti in trasparenza del particolare mostrato in Fig. 16;
- la Fig. 18 è una vista prospettica schematica in cui sono mostrate due astine collegate da un laccetto, il quale è in parte rappresentato da una porzione curva in linea tratteggiata;
- la Fig. 19 rappresenta in modo schematico un possibile esempio di realizzazione del collegamento regolabile tra le due estremità del laccetto, con un particolare rappresentato anche ingrandito;
- la Fig. 20 mostra schematicamente un altro possibile esempio di realizzazione di un dispositivo di regolazione della lunghezza del laccetto; e - la Fig. 21 è una schematica sezione trasversale del dispositivo di regolazione di Fig. 20.
Come espresso in precedenza, il sistema in oggetto è utilizzabile per il collegamento di occhiali ad un relativo laccetto di ritenuta, in particolare per vincolare il laccetto alle due aste (1) degli occhiali.
Nei disegni allegati vengono fornite alcuni valori e/o quote relativi a varie misure di parti dell’asta (1). I valori indicati servono a fornire un esempio di realizzazione più facilmente attuabile da un qualsiasi tecnico del ramo e non possono essere interpretati in senso limitativo dell’invenzione.
Il sistema per il collegamento di occhiali ad un relativo laccetto di ritenuta secondo il presente trovato è utilizzabile, in particolare, per vincolare un laccetto alle due aste (1) degli occhiali. Nei disegni il telaio degli occhiali non è stato rappresentato ma esso può essere costituito da una montatura di tipo tradizionale in cui il telaio anteriore è con ponte separabile e collegato da mezzi magnetici e provvista di aste di tipo ergonomico realizzate, ad esempio, in materiale plastico.
In pratica, il sistema oggetto dell’invenzione riesce a fornire un laccetto sostanzialmente integrato alle aste senza la necessità di dover utilizzare obbligatoriamente aste diritte o conformate in modo che possa risultare scomodo e/o poco apprezzabile dal punto di vista estetico se confrontato ad una montatura “tradizionale”. Il sistema di bloccaggio che di seguito verrà descritto con l’ausilio dei disegni che ne rappresentano due possibili forme di attuazione risulta estremamente efficace ed innovativo per le modalità di associazione del laccetto all’asta degli occhiali. In pratica, grazie alla particolare combinazione e disposizione di fori passanti e scanalature, è possibile vincolare il laccetto all’estremità posteriore dell’asta senza la necessità di ricorrere ad altri mezzi di bloccaggio differenti dalla stessa asta. Gli studi e le sperimentazioni dei richiedenti hanno portato alla realizzazione di una soluzione che mediante l’impiego di elementi semplici (fori passanti e scanalature opportunamente disposti) riesce a fornire un risultato inaspettato oltre che innovativo.
Sempre con riferimento agli esempi dei disegni allegati, ciascuna delle aste (1) si estende da una prima estremità (10) incernierata al telaio ad una seconda estremità (11) opposta alla prima alla quale viene fissato il laccetto (3) come di seguito descritto.
L’asta (1) comprende un bordo superiore (12), un bordo inferiore (13), due facce laterali (14, 15) ed un bordo posteriore (16) posto in corrispondenza della seconda estremità (11).
In conformità dell’invenzione, l’asta (1) è provvista di un canale aperto (2) destinato al fissaggio di un’estremità del laccetto (3). Il canale (2) è formato da almeno tre fori passanti (20, 22, 24) ovvero da fori che collegano le dette facce laterali (14, 15) dell’asta (1) mettendole in comunicazione; in pratica, il laccetto (3) può essere fatto passare da una faccia laterale all’altra dell’asta attraversando i detti fori.
Un primo foro (20) di detti fori passanti è disposto prossimo al bordo posteriore (16) ed è collegato a quest’ultimo tramite una prima scanalatura (21) prevista su una delle facce laterali dell’asta (1).
Un secondo foro (22) di detti fori passanti è collegato al primo foro (20) tramite una seconda scanalatura (23) disposta sulla faccia laterale opposta a quella sulla quale è prevista la detta prima scanalatura (21).
Il terzo foro (24) è collegato al secondo foro (22) tramite una terza scanalatura (25) disposta sulla stessa faccia laterale sulla quale è prevista la detta prima scanalatura (21).
Con riferimento agli esempi, la prima scanalatura (21) è disposta sulla faccia laterale (14), ovvero su quella disposta all’interno e rivolata verso la testa dell’utilizzatore in condizioni d’uso.
La montatura degli occhiali può vantaggiosamente essere del tipo provvisto di mezzi magnetici di associazione disposti ed agenti in corrispondenza del ponte. Il particolare sistema di fissaggio al laccetto (3) consente di sfruttare al meglio la possibilità di disassociare il ponte della montatura per mettere e levare gli occhiali in modo comodo ed estremamente funzionale.
Con riferimento particolare all’esempio delle Figg. 8-17, i detti almeno tre fori passanti (20, 22, 24) possono essere in numero di tre ed essere disposti lungo una linea retta (x1) sostanzialmente parallela all’asse longitudinale dell’asta (1) o coincidente con il medesimo.
Nell’esempio illustrato nelle Figg. 3-7 e 18 i detti almeno tre fori passanti (20, 22, 24) sono in numero di quattro ed un quarto foro (26) è collegato al terzo foro (24) tramite una quarta scanalatura (27) disposta sulla faccia laterale opposta a quella sulla quale è prevista la detta prima scanalatura (21).
In questa forma di attuazione, la prima scanalatura (21), la seconda scanalatura (23) e la quarta scanalatura (25) sono disposte lungo linee rette (x1, x2) sostanzialmente parallele all’asse longitudinale dell’asta (1), mentre la terza scanalatura (25) è disposta lungo una linea obliqua (x3) passante tra le dette linee rette (x1, x2).
Il laccetto (3) può essere realizzato, ad esempio, in silicone e/o in materiale elastico e/o in materiale plastico.
Il laccetto (3), a sistema assemblato, attraversa in successione: la prima scanalatura (21), il primo foro (20), la seconda scanalatura (23), il secondo foro (22), la terza scanalatura (25), il terzo foro (24). Con riferimento all’esempio delle Figg. 8-17, il laccetto (3) è pertanto esposto sulla faccia laterale interna (14) nel tratto tra il bordo posteriore (16) ed il primo foro (20) e nel tratto tra il secondo foro (22) ed il terzo foro (24).
Nel caso dell’esempio di realizzazione con quattro fori (illustrato nelle Figg.
3-7 e 18), il laccetto (3), a sistema assemblato, attraversa in successione: la prima scanalatura (21), il primo foro (20), la seconda scanalatura (23), il secondo foro (22), la terza scanalatura (25), il terzo foro (24), la quarta scanalatura (27) ed il quarto foro (26). In questo caso, il laccetto (3) è pertanto esposto sulla faccia laterale interna (14) nel tratto tra il bordo posteriore (16) ed il primo foro (20) e nel tratto obliquo tra il secondo foro (22) ed il terzo foro (24); il laccetto (3) sarà invece esposto sulla faccia esterna (15) nei due tratti rettilinei definiti dalle scanalature (23) e (27). Le estremità libere del laccetto (3), indicate con il riferimento (35) in Fig. 18 e che eventualmente dovessero fuoriuscire dall’ultimo foro potranno essere tagliate.
Vantaggiosamente, il valore del diametro dei detti almeno tre fori passanti (3) è maggiore rispetto alla larghezza o sezione trasversale delle dette scanalature (21, 23, 25, 27); in questo modo è possibile, utilizzando un laccetto di sezione leggermente maggiore rispetto alla sezione trasversale delle scanalature, inserire lo stesso laccetto (3) con leggera interferenza all’interno delle scanalature determinando un fissaggio stabile anche se amovibile.
Per la regolazione della lunghezza del laccetto (3) possono essere utilizzati opportuni dispositivi come quelli descritti in seguito oppure il laccetto (3) potrò essere tagliato a misura. Il taglio del laccetto sarà convenientemente eseguito con l’estremità (35) da tagliare del laccetto che fuoriesce da uno dei fori “finali” del passaggio attraverso l’asta (1), cioè in uscita dal terzo foro (24) o dal quarto foro (26) facendo riferimento ai due esempi illustrati.
Il laccetto (3) può essere realizzato in silicone ed essere costituito da un corpo tubolare cavo; il laccetto (3) può anche essere relativamente elastico.
In Fig. 19 è mostrato un possibile esempio di realizzazione del collegamento tra le due estremità (30) del laccetto (3), estremità (30) le quali in condizioni di uso si trovano dietro la testa dell’utilizzatore. In questa forma di attuazione, il laccetto (3) è pertanto in due pezzi ed il collegamento tra le due estremità (30) è realizzato mediante un organo di collegamento filiforme (33) atto ad inserirsi all’interno delle estremità (30) del laccetto (3). Le superfici delle due estremità (31) dell’organo di collegamento filiforme (33) possono essere ruvide e/o dentellate (come meglio visibile nel particolare ingrandito) in modo da determinare un inserimento con interferenza all’interno del laccetto (3). In pratica, a seconda di quanto l’organo di collegamento (33) viene inserito all’interno del laccetto (3) si può variare la lunghezza totale dell’insieme laccetto-organo di collegamento, determinando pertanto una lunghezza variabile del laccetto (3) così da adattarsi alla conformazione ed alle dimensioni della testa dell’utilizzatore.
L’organo di collegamento (33) può essere realizzato, ad esempio, in materiale plastico o metallico.
In Fig. 20 e nella corrispondente sezione trasversale rappresentata in Fig.21, è mostrato un altro modo con il quale può essere regolata la lunghezza del laccetto (3). In questo esempio, la lunghezza del laccetto può essere regolata mediante un dispositivo a cursore (32). In particolare, il corpo del dispositivo a cursore (32) è provvisto di due canali interni (38) destinati ad accogliere due porzioni del laccetto (3). Ciascuno dei canali interni (38) è aperto verso l’esterno in corrispondenza di una fenditura (39) attraverso la quale può passare con leggero forzamento il laccetto (3). In pratica, invece di infilare il laccetto facendone passare un’estremità attraverso una delle due aperture (37) del canale (38), è possibile far passare un’intera porzione del laccetto (3) attraverso la fenditura (39) sfruttando la deformazione elastica del laccetto (3) e del corpo del dispositivo (32).
Naturalmente, l’invenzione non è limitata a quanto descritto ed illustrato, ma può essere ampiamente variata per quanto concerne la natura e la disposizione dei materiali utilizzati senza per questo abbandonare l’insegnamento inventivo sopra esposto ed in seguito rivendicato.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Sistema per il collegamento di occhiali ad un relativo laccetto di ritenuta, in particolare per vincolare due estremità di un laccetto (3) alle due aste (1) degli occhiali, la detta asta (1) estendendosi da una prima estremità (10) incernierata al telaio ad una seconda estremità (11), opposta alla prima, alla quale fissare il laccetto (3), e comprendendo un bordo superiore (12), un bordo inferiore (13), due facce laterali (14, 15) ed un bordo posteriore (16) posto in corrispondenza della detta seconda estremità (11), sistema caratterizzato dal fatto che: - la detta asta (1) è provvista di un canale aperto (2) destinato al fissaggio di un’estremità del laccetto (3), detto canale (2) essendo formato da almeno tre fori passanti (20, 22, 24) che collegano le dette facce laterali (14, 15) dell’asta (1); - un primo foro (20) di detti fori passanti è disposto prossimo a detto bordo posteriore (16) ed è collegato a quest’ultimo tramite una prima scanalatura (21) prevista su una delle facce laterali dell’asta (1); - un secondo foro (22) di detti fori passanti è collegato al primo foro (20) tramite una seconda scanalatura (23) disposta sulla faccia laterale opposta a quella sulla quale è prevista la detta prima scanalatura (21); - un terzo foro (24) di detti fori passanti è collegato al secondo foro (22) tramite una terza scanalatura (25) disposta sulla stessa faccia laterale sulla quale è prevista la detta prima scanalatura (21).
  2. 2) Sistema secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che la montatura degli occhiali è del tipo provvisto di mezzi magnetici di associazione disposti ed agenti in corrispondenza del ponte.
  3. 3) Sistema secondo la rivendicazione 1 e/o 2 caratterizzato dal fatto che i detti almeno tre fori passanti (20, 22, 24) sono in numero di tre e sono disposti lungo una linea retta (x1) sostanzialmente parallela all’asse longitudinale dell’asta (1) o coincidente con il medesimo.
  4. 4) Sistema secondo la rivendicazione 1 e/o 2 caratterizzato dal fatto che i detti almeno tre fori passanti (20, 22, 24, 26) sono in numero di quattro ed un quarto foro (26) è collegato al terzo foro (24) tramite una quarta scanalatura (27) disposta sulla faccia laterale opposta a quella sulla quale è prevista la detta prima scanalatura (21).
  5. 5) Sistema secondo la rivendicazione 4 caratterizzato dal fatto che la prima scanalatura (21), la seconda scanalatura (23) e la quarta scanalatura (25) sono disposte lungo linee rette (x1, x2) sostanzialmente paralleleall’asse longitudinale dell’asta (1) e che la terza scanalatura (25) è disposta lungo una linea obliqua (x3) che attraversa le dette linee rette (x1, x2).
  6. 6) Sistema secondo una delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che il laccetto (3) è realizzato in silicone e/o in materiale elastico.
  7. 7) Sistema secondo una delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che il laccetto (3), a sistema assemblato, attraversa in successione: la prima scanalatura (21), il primo foro (20), la seconda scanalatura (23), il secondo foro (22), la terza scanalatura (25), il terzo foro (24).
  8. 8) Sistema secondo una delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che il valore del diametro dei detti almeno tre fori passanti (20, 22, 24) è maggiore rispetto alla larghezza o sezione trasversale delle dette scanalature (21, 23, 25).
  9. 9) Sistema secondo una delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che è provvisto di un dispositivo di regolazione della lunghezza del laccetto (3).
  10. 10) Sistema secondo la rivendicazione 9 caratterizzato dal fatto che detto laccetto (3) è cavo e che detto dispositivo di regolazione comprende un organo filiforme (33) inseribile con interferenza e/o attrito nelle estremità libere (30) di detto laccetto (3).
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