IT201800003193A1 - Pannello per intercapedini attive integrabile in pareti multistrato in opera e prefabbricate ad elevate prestazioni termiche - Google Patents

Pannello per intercapedini attive integrabile in pareti multistrato in opera e prefabbricate ad elevate prestazioni termiche Download PDF

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IT201800003193A1
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IT102018000003193A
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Domenico Antonio Matera
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Enea Agenzia Naz Per Le Nuove Tecnologie Lenergia E Lo Sviluppo Economico Sostenibile
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Description

Descrizione dell’invenzione industriale dal titolo: PANNELLO PER INTERCAPEDINI ATTIVE INTEGRABILE IN PARETI MULTISTRATO IN OPERA E PREFABBRICATE AD ELEVATE PRESTAZIONI TERMICHE;
La presente invenzione riguarda sostanzialmente il settore dell’edilizia, ed in particolare si riferisce ad un prodotto/manufatto da impiegare per la realizzazione di pareti perimetrali esterne multistrato caratterizzate da elevate prestazioni termiche, sia nel periodo invernale che estivo, in climi mediterranei ovvero quando presenti gradienti termici diurni/notturni. Il manufatto si presenta come un manufatto realizzato in materiale plastico o di altra tipologia adatta allo scopo che realizza una intercapedine, da impiegare nella realizzazione di pareti perimetrali multistrato di edifici.
Secondo la presente invenzione, l’intercapedine così realizzata è confinata ed è ventilabile a seconda della stagione e, nella stagione, a seconda dei gradienti di temperatura esterna/interna. La ventilazione della intercapedine può essere indotta in maniera naturale o forzata. La ventilazione permette di avere il raffreddamento della parete stessa ovvero una trasmittanza termica variabile. In funzione della composizione della parete multistrato, la ventilazione riduce la trasmittanza termica della parete e favorisce il raffreddamento della stessa con la dissipazione dei carichi termici interni e/o del calore accumulato, mentre in assenza di ventilazione la trasmittanza termica raggiunge il massimo valore.
L’intercapedine può anche essere integrata con altri elementi costruttivi per ottenere manufatti prefabbricati multistrato per la realizzazione di pareti perimetrali ad alta efficienza energetica e bassi costi di posa in opera (esempio intercapedine materiale a cambiamento di fase pannello di finitura superficiale interna in cartongesso) e strutturalmente autoportanti e dal basso peso superficiale (leggere).
L’intercapedine può anche essere integrata con serpentine e/o pannelli radianti alimentati da fluido termovettore (esempio acqua calda/fredda) come elemento terminale di emissione termica.
Il manufatto è modulare allo scopo di poter realizzare intercapedini su tutta la superficie di una parete.
Il manufatto secondo il trovato può essere raffreddato con aria fredda pretrattata per ottenere pareti fredde, oppure con aria sottoposta ad umidificazione adiabatica/isoentalpica.
STATO DELL’ARTE
Le pareti perimetrali - anche in differenti tradizioni costruttive - sono solitamente composte da vari strati (muratura, intercapedine, isolante, barriera al vapore, intonaci) dimensionati per rispondere alle caratteristiche termo-igrometriche richieste anche dalla legislazione cogente in tema di efficienza energetica nelle costruzioni. Tali pareti hanno caratteristiche ben definite, che sono invariabili rispetto alle variabilità di condizioni esterne. I climi mediterranei sono caratterizzati da inverni climaticamente non severi ed estati calde e con gradiente termico diurno/notturno a volte ampio, ciò comporta l’esigenza di ricorrere alla ventilazione notturna degli ambienti oppure a tecniche di “free cooling” per il raffrescamento.
La riduzione della conducibilità termica delle pareti perimetrali permette una riduzione delle dispersioni termiche invernali verso l’esterno e al contempo una riduzione delle rientrate termiche verso l’interno nel periodo estivo. Tali pareti però generano, nel periodo estivo, una tendenza al surriscaldamento in presenza di carichi interni e in generale ad un aumento della durata della stagione di raffrescamento estiva.
Per un miglioramento delle prestazioni energetiche delle pareti edilizie, risulta necessario valutare il comportamento termico in condizioni dinamiche cioè con flussi termici e/o con temperatura variabile e quindi determinare le caratteristiche termiche dinamiche. A tale riguardo, la prestazione della parete è definita in base a due parametri prestazionali: 1) coefficiente di sfasamento dell’onda termica (in ore); 2) attenuazione dell’onda termica (adimensionale).
La legislazione, per la riduzione delle dispersioni invernali e per la riduzione dei carichi estivi, impone l’impiego di pareti perimetrali con un ridotto valore di trasmittanza termica e con elevati valori dello sfasamento termico oppure bassi valori della trasmittanza termica periodica (YIE). La trasmittanza termica periodica YIE [W/m<2>K], è il parametro che valuta la capacita di una parete opaca di sfasare ed attenuare il flusso termico cha la attraversa nell’arco delle 24 ore, definita e determinata secondo la norma UNI EN ISO 13786-2008. Tali pareti perimetrali sono caratterizzate dall’impiego di materiali coibenti e con elevata massa oppure di materiali a cambiamento di fase.
Il miglioramento delle prestazioni estive pertanto è di norma effettuato mediante l’impiego di murature ad elevata inerzia termica oppure muratura con un elevato valore dello sfasamento oppure con l’impiego di pareti ventilate.
I rivestimenti di facciata di tipo ventilato, sono soluzioni costruttive multistrato che consentono l’installazione a secco degli elementi di rivestimento; il principio generale di funzionamento è la realizzazione di un’intercapedine in cui l’aria fluisce dal basso verso l’alto per “effetto camino” che genera una ventilazione naturale lungo la faccia esterna delle pareti perimetrali dell’edificio.
La necessità di ridurre i fabbisogni di energia primaria per la climatizzazione di edifici sta portando allo sviluppo di nuove tecnologie in un contesto di forte integrazione caratterizzate dall’essere “adattabili” ai vari impieghi e con caratteristiche fisiche o di efficienza energetica variabili in funzione delle condizioni esterne ed interne. Tali elementi, detti “responsivi” RBE (Responsive Building Element), riguardano vari componenti che concorrono alla realizzazione di edifici ad alte prestazioni energetiche: dai componenti per lo sfruttamento delle energie rinnovabili, allo stoccaggio di energia, agli involucri edilizi, etc.. In particolare, riguardo le pareti perimetrali responsive, alcuni esempi includono: facciate ventilate, facciate a doppia pelle, facciate adattative, isolamento dinamico, etc.). Maggiori dettagli sono riportati nei rapporti dell’attività di ricerca della IEA Annex 44.
La presente invenzione è relativa ad un manufatto utilizzabile nella realizzazione di pareti perimetrali in grado di variare la trasmittanza termica della parete. Tale manufatto, pertanto, rende responsiva la parete cambiando la proprietà di isolamento termico dell’involucro dell’edificio in modo da sfruttare le migliori opportunità offerte dalle condizioni ambientali interne e esterne. In particolare, nel periodo invernale viene ridotta la trasmittanza termica quando l’edificio deve essere scaldato, mentre vengono aumentate le dispersioni attraverso le pareti quando l’ambiente interno è più caldo del necessario. Nel periodo estivo, in maniera analoga, si riduce la trasmittanza termica quando le temperature ed i carichi termici esterni sono elevati, mentre nelle ore in cui la temperatura esterna scende sotto le condizioni di comfort interno (26-27°C) si aumenta la trasmittanza per raffreddare la struttura in maniera naturale.
Nell’ottica di ridurre i costi di costruzione, anche nel settore edile si tende all’impiego di strutture/componenti prefabbricati da installare direttamente in opera. L’invenzione che si descrive si presta vantaggiosamente alla realizzazione di strutture e componenti prefabbricati.
La riduzione dei pesi nelle strutture impiegate per le costruzioni, è una tematica d’interesse ai fini della riduzione delle azioni statiche e dinamiche gravanti sulle strutture portanti, e la presente invenzione è utilizzabile per la realizzazione di componenti a basso peso, autoportanti ed alta efficienza energetica.
DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
Il problema tecnico affrontato e risolto dalla presente invenzione, è quello di fornire un manufatto, che può essere anche pre-assemblato con altri strati, per la realizzazione di pareti perimetrali multistrato secondo metodi a secco/umidi.
Come si è già accennato, il trovato è relativo ad un componente che fornisce una intercapedine attiva - nel senso della ventilazione - e che pertanto può essere: non ventilata, oppure mediamente ventilata, oppure fortemente ventilata in analogia a quanto previsto dalla UNI EN ISO 6946-2008 per le intercapedini con aria esterna indotta in maniera naturale o forzata.
La trasmittanza termica (U) di una parete multistrato è data da:
U = 1/Rt [ W/(m<2 >* K)]
Rt = Resistenza termica totale [(m<2>*K)/W]
Rsi = resistenza superficiale interna [(m<2>*K)/W] Rse = resistenza superficiale esterna [(m<2>*K)/W] R1, R2, … , Rn = resistenze termiche ciascun strato [(m<2>*K)/W].
La Figura 1 schematizza una parete multistrato: a) con ventilazione e b) in assenza di ventilazione. Le trasmittanze termiche totali della parete nelle due condizioni di funzionamento sono:
Ua) > Ub)
La ventilazione di fatto “disconnette termicamente” la parte di parete verso l’esterno da quella verso l’interno, con conseguente aumento della trasmittanza termica della parete, migliorando la capacità della parte di parete verso l’interno di scambiare carichi termici verso l’esterno nelle ore notturne del periodo primaverile/estivo o, in generale, in presenza di elevati carichi termici interni. Tali regimi di alta conduttività dello strato interno permettono una migliore capacità di raffreddamento associato, se possibile, anche ad una elevata capacità termica. Nel periodo invernale - o nel periodo estivo quando le temperature o i carichi termici esterni sono superiori a quelle interne - la ventilazione viene bloccata e l’intercapedine funziona come tale.
Secondo la presente invenzione, la parete ha -nel suo complesso - un comportamento “dinamico” rispondendo alle diverse condizioni termiche variando la propria trasmittanza termica. La parete fin qui descritta è pertanto “responsiva” o “adattabile” in questo contesto, con la capacità di regolare dinamicamente le sue proprietà fisiche in base alle mutevoli esigenze delle condizioni interne dell’edificio ed alla variabilità delle condizioni esterne ad esso.
Una migliore comprensione del trovato si avrà con la seguente descrizione e con riferimento alle figure allegate che illustrano, a puro titolo illustrativo ma non limitativo, una preferita forma di realizzazione - in opera - dell’invenzione con alcune varianti.
Nei disegni:
la Figura 1 mostra una parete multistrato con intercapedine ventilata e non, secondo la presente invenzione;
la Figura 2 mostra in dettaglio il manufatto che costituisce l’intercapedine ventilata confinata secondo il trovato;
la Figura 3 è un esempio di assemblaggio di più manufatti di fig. 2;
la Figura 4 mostra dei possibili schemi realizzativi di pareti multistrato in opera con intercapedine ventilata ad attivazione naturale;
la Figura 5, analoga alla fig. 4, mostra una diversa configurazione degli elementi che costituiscono le pareti multistrato in opera con intercapedine ventilata ad attivazione naturale;
la Figura 6 mostra dei possibili schemi realizzativi di pareti multistrato in opera con intercapedine ventilata ad attivazione forzata;
la Figura 7, analoga alla fig. 6, mostra una diversa configurazione degli elementi che costituiscono le pareti multistrato in opera con intercapedine ventilata ad attivazione forzata;
la Figura 8 mostra in dettaglio il manufatto che costituisce l’intercapedine ventilata confinata secondo il trovato, in configurazione di accoppiamento con uno strato di isolamento termico;
la Figura 9 mostra in dettaglio il manufatto che costituisce l’intercapedine ventilata confinata secondo il trovato, in configurazione di accoppiamento con uno strato di materiale a cambiamento di fase (PCM);
la Figura 10 mostra in dettaglio il manufatto che costituisce l’intercapedine ventilata confinata secondo il trovato, interposto tra uno strato di isolamento termico ed uno strato di PCM;
la Figura 11 mostra in dettaglio il manufatto che costituisce l’intercapedine ventilata confinata secondo il trovato, interposto tra uno strato di isolamento termico ed uno strato di PCM, ulteriormente accoppiato ad uno strato portante e di finitura interna;
la Figura 12 mostra in dettaglio il manufatto che costituisce l’intercapedine ventilata confinata secondo il trovato, interposto tra uno strato di isolamento termico ed uno strato di PCM che ingloba una serpentina di scambio termico ulteriormente accoppiato ad uno strato portante e di finitura interna;
la Figura 13 è relativa ad una parete prefabbricata con cassero in conglomerato cementizio armato con intercapedine ventilata, isolamento termico e PCM.
La Figura 14 è relativa ad una parete prefabbricata con cassero in conglomerato cementizio armato con intercapedine ventilata, isolamento termico e PCM battentato;
La Figura 15 mostra una parete prefabbricata con cassero in conglomerato cementizio armato con intercapedine ventilata, isolamento termico e PCM con doppio battente con zanche di fissaggio;
La Figura 16 illustra un esempio di impiego della parete prefabbricata di fig. 15;
la Figura 17 mostra una parete prefabbricata in cassero di composito rinforzato, con intercapedine ventilata, isolamento termico e PCM;
la Figura 18 mostra una parete prefabbricata in cassero di composito rinforzato, con intercapedine ventilata, isolamento termico, PCM e serpentina di scambio termico;
la Figura 19 mostra una parete prefabbricata in cassero di composito rinforzato, con intercapedine ventilata, isolamento termico e PCM battentata;
La Figura 20 illustra un esempio di impiego della parete prefabbricata di fig. 19.
L’elemento base oggetto del trovato è costituito da un manufatto plastico (polietilene, polipropilene etc.) oppure metallico, avente forma preferibilmente parallelepipeda di intercapedine chiusa di spessore determinato - compreso tra 0,01 m e 0,2 m - e che presenta due o più tubazioni di ingresso e uscita dell’aria esterna per attivare o meno la ventilazione (Fig. 2).
Secondo una caratteristica peculiare del trovato, allo scopo di rendere possibile l’accoppiamento verticale o laterale sono previste, sui rispettivi lati del manufatto, delle aperture pre-intagliate (g) per accoppiamenti con guarnizioni di tenuta. Un tronchetto (e) solidale oppure libero ne assicura l’accoppiamento fluidodinamico come Figura 2. Per l’entrata/uscita dell’aria esterna, sulle superfici frontali sono presenti delle aperture pre-intagliate circolari (b) o di altra forma. Un tronchetto solidale (h) oppure libero ne assicura la capacita di collegamento con l’esterno come Figura 2. L’entrata ed uscita dell’aria esterna può avvalersi in alternativa delle aperture preintagliate laterali (g) e relativi tronchetti (e). La previsione di codoli (d) sul lato superiore e sinistro del manufatto, con corrispondenti scanalature predisposte sul lato inferiore e destro dello stesso, facilita l’accoppiamento con i manufatti adiacenti. La previsione sul lato inferiore di aperture pre-intagliate di piccolo diametro (f) consentono la realizzazione dello scarico delle condense. Sulle superfici anteriore e posteriore, possono essere realizzate delle “ondine” o nervature (c, c1) di varia forma per l’irrigidimento e l’aumento della superficie di scambio termico (Figura 2).
Sulla superficie anteriore e/o posteriore, possono essere realizzate dei “funghi” (c2) di varia forma per la guida e l’ancoraggio di serpentine di scambio termico (Figura 2). La disposizione è variabile per consentire la realizzazione di serpentine con passo desiderato (0.05-0.2 m).
Il manufatto base può essere realizzato in diverse dimensioni (altezza e lunghezza) per coprire le necessità dimensionali conseguenti nell’impiego in cantiere come Figura 3.
Lo stesso manufatto può trovare impiego come elemento terminale di raffrescamento, in tal caso viene indotta dell’aria raffreddata da sistema di raffrescamento, avendosi nel caso il funzionamento come parete perimetrale fredda oppure come elemento terminale di raffrescamento/riscaldamento mediante l’alimentazione delle serpentine con fluido termovettore.
L’attivazione della ventilazione può essere mediante sistemi a circolazione naturale come da Figure 4 e 5 che mostrano esempi di realizzazione di pareti multistrato con ventilazione naturale, oppure mediante sistemi di circolazione forzata a mezzo ventilatori (in assetto aspirato o soffiato), ad alta efficienza come da Figure 6 e 7 che mostrano esempi di realizzazione di pareti multistrato con ventilazione forzata. Tale ventilazione forzata può essere localizzata o centralizzata. Nel caso di ventilazione forzata, l’alimentazione può essere fornita da sistemi di generazione elettrica basati su fonti rinnovabili (pannelli fotovoltaici etc.) e/o sistemi di accumulo. L’aria per la ventilazione può essere raffreddata mediante umidificazione adiabatica/isoentalpica, per mezzo di opportuni sistemi di umidificazione con nebulizzazione di acqua in pressione.
La ventilazione forzata è attivabile dalla differenza di temperatura tra aria esterna ed interna alla parete perimetrale, per mezzo di sonde e termostati differenziali/termoregolatori programmabili oppure con la misura del flusso termico per mezzo di sonde di flusso e regolatori programmabili, oppure con sistemi misti basati su sonde di misura della temperatura dell’aria esterna/interna, sonde di flusso termico e regolatori programmabili.
Il manufatto può essere fornito tal quale o preassemblato insieme a differenti altri strati quali isolanti semplici e riflettenti, materiali a cambiamento di fase (Phase Change Material PCM), finiture superficiali (ad esempio cartongesso).
La Figura 8 mostra un manufatto prefabbricato per pareti multistrato costituito da intercapedine ventilabile (a) accoppiata ad uno strato di isolante termico (i) di varia natura (fibre minerali, polistirene, etc.) e vario spessore.
La Figura 9 mostra un manufatto prefabbricato per pareti multistrato costituito da intercapedine ventilabile (a) accoppiata ad uno strato di materiale a cambiamento di fase (l) di varia natura (cere, sali eutettici, etc.) e vario spessore.
La Figura 10 mostra un manufatto prefabbricato per pareti multistrato, costituito da un’intercapedine ventilabile accoppiata (a) ad:
- uno strato di isolante termico (i) di varia natura (fibre minerali, polistirene, etc.) e vario spessore;
- uno strato di materiale a cambiamento di fase (l) di varia natura (cere, sali eutettici, etc.) e vario spessore.
La Figura 11 mostra un manufatto prefabbricato per pareti multistrato costituito da intercapedine ventilabile (a) accoppiata ad:
- uno strato di isolante termico (i) di varia natura (fibre minerali, polistirene, etc.) e vario spessore;
- uno strato di materiale a cambiamento di fase (l) di varia natura (cere, sali eutettici, etc.) e vario spessore;
- uno strato di finitura interna (k) di varia natura (cartongesso, etc.) e vario spessore. La Figura 12 mostra un manufatto prefabbricato per pareti multistrato costituito da intercapedine ventilabile (a) accoppiata ad:
- uno strato di isolante termico (i) di varia natura (fibre minerali, polistirene, etc.) e vario spessore;
- uno strato di materiale a cambiamento di fase (l) di varia natura (cere, sali eutettici, etc.) e vario spessore;
- una serpentina di varia natura (polipropilene, rame, multistrato etc.) e diametri (x1) e dato passo;
- uno strato di finitura interna (k) di varia natura (cartongesso, etc.) e vario spessore. L’intercapedine ventilabile può essere accoppiata con altri strati per la realizzazione di pareti multistrato pre-assemblate oppure di pareti multistrato complete e prefabbricate come mostrato nelle Figure 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20.
Vantaggiosamente, grazie alle caratteristiche base dei materiali costituenti l’intercapedine attiva fin qui descritta, essa può rappresentare anche una barriera al vapore oppure, sulla sua superficie, può essere predisposto uno strato di materiale costituente barriera al vapore.
In un esempio realizzativo preferito, il trovato è costituito da un manufatto in materiale plastico (polietilene, polipropilene etc.) o metallico, avente forma di parallelepipedo di altezza modulare per essere adattabile alle usuali altezze interpiano (2.0-3.5 m) oppure alle altezze tipiche dei sottofinestra (0.8-1.2 m), con larghezza standard di 1 m (che può essere anche di ampiezza diversa), e spessore variabile nel range 0.01-0.2 m.
L’accoppiamento tra manufatti adiacenti può essere realizzato con varie tecnologie di incollaggio (resine, collanti minerali, fusione, etc.).
LEGENDA
a. Intercapedine ventilata
aa. Parete prefabbricata con cassero in CLS doppio battente
ab. Parete prefabbricata con cassero in composito a battente
b. Apertura pre-intagliata in/out aria da esterno c-c1. Ondine di irrigidimento e scambio termico c2. Funghi fissaggio tubazioni per serpentine scambio termico
d. Codoli di centraggio
e. Tronchetti di accoppiamento
f. Aperture pre-intagliate scarico condense
FT. Sonda di flusso termico
g. Aperture pre-intagliate in/out aria
h. Tronchetti in/out aria esterna
i. Isolamento termico
k. Pannello portante e di finitura interna
l. Materiale a cambiamento di fase
n. solaio di piano
o. Profilato metallico a “L”
p. Dado
q. Bullone prigioniero
r. Pannello portante con cassero in composito rinforzato e/o metallico
Rse. Resistenza superficiale esterna [(m<2>*K/W] Rsi. Resistenza superficiale interna [(m<2>*K/W] s. Serrandina di chiusura
t. Tubazione in/out aria
Te. Sonda temperatura esterna
Ti. Sonda temperatura interna
TR. Termostato differenziale/termoregolatore
u. Tompagnatura esterna
v. Tompagnatura interna
w. Sonda temperatura esterna
w1. Sonda temperatura interna
w2. Sonda di flusso termico
x. Condotta di aspirazione/espulsione
x1. Tubazione per serpentina scambio termico
y. Cassero in conglomerato cementizio armato per tompagnature prefabbricate
z. Termostato differenziale/termoregolatore
z1. Aspiratore/soffiante intubato ad alta efficienza z2. Sistema di umidificazione adiabatica

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI: 1. Pannello integrabile in pareti multistrato, in opera e prefabbricate, ad elevate prestazioni termiche, caratterizzato dal fatto di comprendere un manufatto modulare in materiale plastico o metallico, configurato per realizzare una intercapedine attiva (a), avente forma di parallelepipedo di altezza modulare per essere adattabile alle usuali altezze interpiano e/o alle altezze tipiche dei sotto-finestra, in cui detto manufatto prevede uno o più dei seguenti elementi: - delle aperture pre-intagliate (g) sui rispettivi lati, per accoppiamenti con guarnizioni di tenuta collegabili ad un rispettivo tronchetto (e) -solidale oppure libero - per l’accoppiamento fluidodinamico con altri manufatti adiacenti; - delle aperture pre-intagliate circolari (b) o di altra forma, disposte sulle superfici frontali, per l’entrata/uscita dell’aria esterna, collegabili ad un tronchetto (h) - solidale oppure libero- per il collegamento con l’esterno; in cui l’entrata e l’uscita dell’aria esterna è realizzabile anche mediante dette aperture preintagliate laterali (g) e relativi tronchetti (e).
  2. 2. Pannello secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che è accoppiabile ad uno o più dei seguenti elementi costruttivi: - uno strato di materiale isolante termico (i), come ad esempio fibre minerali, polistirene, etc. avente opportuno spessore ottenuto secondo tecnologie adatte allo scopo tra cui insufflaggio, incollaggio, espansione di resine, etc.; - uno strato di materiale a cambiamento di fase (l) come ad esempio cere, sali eutettici, etc. avente spessore ottenuto secondo tecnologie adatte allo scopo tra cui insufflaggio, incollaggio, etc.; - una serpentina di scambio termico di vario passo realizzata da tubazioni sagomate (x1) di varia natura come rame, polipropilene, multistrato etc; - uno strato di finitura interna autoportante (k) di qualsiasi tipologia e spessore.
  3. 3. Pannello secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che il manufatto che costituisce un’intercapedine (a) è dotato di un ventilatore intubato o esterno per la ventilazione forzata dell’intercapedine stessa; in cui detta ventilazione forzata è distribuita su ciascun manufatto oppure centralizzata.
  4. 4. Pannello secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che prevede un sistema di umidificazione adiabatica/isoentalpica dell’aria in ingresso.
  5. 5. Pannello secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che prevede un sistema di controllo automatico per l’attivazione della ventilazione, costituito da: sonde di temperatura dell’aria esterna/interna e da un regolatore, oppure da una sonda di flusso termico e da un regolatore, oppure da una sonda di flusso termico e da sonde di temperatura dell’aria esterna/interna e da un regolatore.
  6. 6. Pannello secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che prevede un sistema di ventilazione alimentato da un accumulatore di energia elettrica e/o da un sistema di generazione a fonti rinnovabili.
  7. 7. Pannello secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto sistema di controllo automatico per l’attivazione della ventilazione, è configurabile in modo tale che: - nel periodo invernale viene ridotta la trasmittanza termica quando l’edificio deve essere scaldato, mentre vengono aumentate le dispersioni attraverso le pareti perimetrali quando l’ambiente interno è più caldo del necessario; - nel periodo estivo, in maniera analoga, si riduce la trasmittanza termica quando le temperature ed i carichi termici esterni sono elevati, mentre nelle ore in cui la temperatura esterna scende sotto le condizioni di comfort interno (26-27°C) si aumenta la trasmittanza delle pareti perimetrali per raffreddare la struttura in maniera naturale; - consente l’attivazione della serpentina di scambio termico.
  8. 8. Pannello secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che per facilitare l’accoppiamento con i manufatti adiacenti, prevede dei codoli (d) predisposti sui lati superiore e sinistro, nonché delle corrispondenti scanalature predisposte sui lati inferiore e destro dello stesso.
  9. 9. Pannello secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che sul lato inferiore prevede delle aperture preintagliate di piccolo diametro (f) configurate per consentire la realizzazione dello scarico delle condense.
  10. 10. Parete perimetrale prefabbricata multistrato costituita dal manufatto accoppiato ad uno o più degli elementi costruttivi di cui alle rivendicazioni da 2 a 9, caratterizzata dal fatto che è predisposta all’interno di un cassero che può essere: - di conglomerato cementizio armato, o - di composito rinforzato in fibra di vetro, o - di composito rinforzato in fibra di carbonio, o - di composito rinforzato con altre fibre naturali come ad esempio basalto, o - di qualsiasi composito rinforzato con fibre organiche, inorganiche e minerali, o - di materiale metallico.
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WO2011018088A2 (en) * 2009-08-10 2011-02-17 Heliopower A/S Thermally active building component or set of building components with the ability to exchange thermal energy
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