IT201800002595U1 - Serratura per serramenti di sicurezza - Google Patents

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Description

SERRATURA PER SERRAMENTI DI SICUREZZA
DESCRIZIONE
Campo di applicazione
Il presente trovato concerne una serratura per serramenti di sicurezza, in particolare installabile in serramenti volti ad impedire l’intrusione di malintenzionati attraverso finestre, vetrate o simili, secondo il preambolo della relativa rivendicazione indipendente.
La serratura per serramenti di sicurezza di cui trattasi è vantaggiosamente impiegabile per chiudere serramenti posti a copertura di infissi tradizionali, quali ad esempio un cancelletto estensibile posto a copertura di una finestra o a copertura di una vetrata di un negozio, porte da garage o simili.
La serratura in oggetto è destinata vantaggiosamente ad essere impiegata con serramenti scorrevoli o basculanti di sicurezza per la protezione di finestre, porte-finestre e/o vetrate di attività commerciali, o porte da garage.
La serratura per serramenti di sicurezza oggetto del presente trovato si inserisce pertanto nel settore della produzione di accessori per serramenti e più in particolare nel settore della produzione di serrature.
Stato della tecnica
Sono ampiamente note e diffuse nel settore dei serramenti, serrature a catenaccio per chiudere serramenti di sicurezza fissate normalmente in corrispondenza di un bordo esterno di un’anta mobile di un serramento quale ad esempio una porta o un cancello e destinate ad impegnarsi con una piastra di trattenimento fissata ad un montante fisso previsto allineato frontalmente con il bordo dell’anta mobile quando quest’ultima è posta in posizione di chiusura, per bloccare il serramento in posizione di chiusura.
Tali serramenti di sicurezza sono volti a proteggere porzioni in vetro di serramenti del tipo tradizionale, quali ad esempio finestre, vetrate di esercizi commerciali, porte-finestre e simili.
Infatti, come è noto, tali porzioni in vetro risultano facilmente frangibili da parte di malintenzionati per accedere ad abitazioni o attività commerciali illegalmente.
Un esempio di serratura a catenaccio per serramenti (anche di sicurezza) del tipo noto è descritto nel documento IT 1035329.
La serratura del tipo noto descritta nel documento IT 1035329 comprende un corpo scatolare destinato ad essere alloggiato in un’anta mobile di una porta o di un portone. Il corpo scatolare è dotato di una piastra frontale destinata ad essere posta a sulla superficie laterale dell’anta mobile e di uno scrocco metallico scorrevolmente inserito all’interno del corpo scatolare con un terminale di bloccaggio posto ad attraversamento di un’apertura frontale ricavata sulla piastra frontale.
La serratura prevede inoltre una contro-piastra destinata ad essere fissata su un montante fisso del telaio del serramento allineata con l’apertura frontale della piastra frontale del corpo scatolare. Tale contro-piastra è dotata di una concavità destinata ad alloggiare il terminale di bloccaggio dello scrocco per bloccare l’anta mobile del serramento in posizione di chiusura. Lo scrocco è meccanicamente associato ad un nottolino di movimentazione il quale è azionato dall’esterno mediante una maniglia impugnabile da un utente per sbloccare l’anta mobile dal montante fisso e quindi per movimentare tale anta mobile in una posizione di apertura.
Nella pratica, la serratura fin qui brevemente descritta si è rivelata inadatta alla sua installazione in serramenti di sicurezza quali ad esempio cancelletti estensibili a copertura di finestre e/o saracinesche a copertura di vetrate di attività commerciali.
Infatti, tali serramenti di sicurezza sono normalmente dotati di uno o più porzioni di chiusura comprendenti una maglia metallica estensibile, in particolare formata da una pluralità di parallelepipedi articolati, mobile tra una posizione raccolta in corrispondenza di un montante laterale ed una posizione distesa, sostanzialmente a copertura di una porzione in vetro del serramento del tipo tradizionale, quale ad esempio una finestra.
In questo modo, la porzione in vetro (facilmente frangibile da parte di individui malintenzionati per l’intrusione in proprietà private) risulta coperta da una maglia metallica che ne impedisce l’attraversamento.
La porzione di chiusura del serramento di sicurezza è dotata di un longherone, normalmente verticale, in cui è alloggiata una serratura per il suo bloccaggio in posizione distesa.
Tale longherone è normalmente realizzato con un tubolare in materiale metallico, con una sezione traversale quadrangolare di pochi centimetri, in cui deve essere alloggiata la suddetta serratura.
Al fine di permettere l’alloggiamento all’interno del suddetto longherone dei serramenti di sicurezza, è nota una serratura del tipo a doppio catenaccio, di cui un esempio è descritto nella domanda di brevetto italiana TO2002A000254.
Più in dettaglio, la serratura ivi descritta è dotata di un corpo scatolare di contenimento di forma allungata estendentisi lungo una direzione di sviluppo prevalente, sul quale sono ricavate due aperture ortogonali alla direzione di sviluppo prevalente, attraversati da due rispetti catenacci scorrevolmente alloggiati all’interno del corpo scatolare medesimo.
La serratura per serramenti di sicurezza a doppio catenaccio del tipo noto è destinata ad essere alloggiata all’interno del suddetto longherone verticale (ad esempio di una saracinesca o di un cancelletto estensibile) ed è suscettibile di impegnare una cornice del telaio fisso del serramento di sicurezza.
I due catenacci sono movimentabili lungo la suddetta direzione di sviluppo prevalente per impegnare due corrispondenti fori ciechi di impegno ricavati sulla cornice del telaio fisso, per bloccare il longherone del serramento di sicurezza in posizione di chiusura a copertura della porzione in vetro, per impedire l’accesso indesiderato ad esempio di ladri o malintenzionati. La serratura del tipo noto è inoltre dotata di un dispositivo di bloccaggio suscettibile di bloccare la movimentazione dei catenacci mediante l’uso di una chiave di apertura (in particolare una chiave tubolare), la quale, come è noto, aziona un nottolino che impegna o libera due rispettive estremità dei due catenacci poste internamente al corpo scatolare.
Più in dettaglio, il nottolino del blocchetto è azionabile dalla chiave di apertura per impegnare le due estremità dei catenacci che terminano in corrispondenza del blocchetto medesimo, all’interno del corpo scatolare.
La serratura per serramenti di sicurezza del tipo qui fin qui brevemente descritta si è dimostrata nella pratica non scevra di inconvenienti.
Come è noto, il dispositivo di bloccaggio della serratura per serramenti di sicurezza è azionabile mediante una corrispondente chiave di apertura, rendendo necessario, per le aziende che installano tali serrature sui serramenti di sicurezza, l’acquisto di una pluralità di serrature e di corrispondenti chiavi di apertura.
Pertanto, il principale inconveniente, risiede nel fatto che tali serrature per serramenti di sicurezza necessitano di essere acquistate in numero superiore alle reali esigenze delle aziende che le montano sui serramenti medesimi, in quanto per ogni cliente devono acquistare una fornitura di serrature e di rispettive chiavi di apertura, in numero molto superiore alle reali esigenze, facendo aumentare i costi di approvvigionamento e facendo aumentare di molto i costi delle giacenze di magazzino.
Un ulteriore inconveniente risiede nel fatto che le aziende che montano le serrature sui serramenti di sicurezza sono obbligate a tenere a magazzino una grande quantità di serrature e di corrispondenti chiavi di apertura per poter far fronte a richieste di molteplici clienti.
Presentazione del trovato
In questa situazione, scopo essenziale del presente trovato è pertanto quello di ovviare agli inconvenienti manifestati dalle soluzioni di tipo noto sopra citate, mettendo a disposizione una serratura per serramenti di sicurezza, la quale permetta di contenere i costi di approvvigionamento delle aziende che montato tali serrature sui serramenti di sicurezza.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione una serratura per serramenti di sicurezza che riduca la quantità di serrature da tenere a magazzino per le aziende atte a montarle sui serramenti di sicurezza medesimi.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione una serratura per serramenti di sicurezza strutturalmente robusta e durevole nel tempo.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione una serratura per serramenti di sicurezza che sia del tutto affidabile.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione una serratura per serramenti di sicurezza semplice da installare.
Breve descrizione delle figure
Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sotto riportate ed i vantaggi della stessa risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa in cui:
− la figura 1 mostra una vista in prospettiva della serratura per serramenti di sicurezza oggetto del presente trovato;
− la figura 2 mostra una vista frontale della serratura per serramenti di sicurezza illustrata in figura 1;
− la figura 3 mostra una vista in pianta della serratura per serramenti di sicurezza illustrata in figura 1;
− la figura 4 mostra una vista in sezione della serratura per serramenti di sicurezza illustrata in figura 3 secondo la traccia IV – IV della stessa figura 3;
− la figura 5 mostra una vista in esploso della serratura per serramenti di sicurezza oggetto del presente trovato;
− la figura 6 mostra una vista in esploso di un particolare della serratura per serramenti di sicurezza illustrata in figura 5, concernente mezzi di trasmissione.
Descrizione dettagliata
Conformemente alle figure allegate, è stato indicato nel suo complesso con 1 la serratura per serramenti di sicurezza, oggetto del presente trovato.
La serratura 1 per serramenti di sicurezza è destinata ad essere preferibilmente impiegata per bloccare un’anta mobile del serramento di sicurezza, quale ad esempio una maglia metallica estensibile per la protezione di un elemento in vetro di una finestra di un’abitazione e/o la vetrata di una porta-finestra e/o di una attività commerciale, come ad esempio la vetrina di un negozio oppure la serratura 1 può essere vantaggiosamente impiegata per bloccare l’anta mobile di una porta da garage, ad esempio una porta da garage basculante.
La serratura 1 secondo il trovato comprende un corpo scatolare 2 di contenimento, il quale è destinato ad essere incassato in un longherone di un serramento di sicurezza ed è dotato di uno sviluppo allungato prevalente in una direzione longitudinale Y.
Diversamente, il corpo scatolare 2 della serratura 1 potrà essere fissato esternamente al suddetto longherone del serramento di sicurezza mediante mezzi di fissaggio ben noti al tecnico del settore quali ad esempio una saldatura oppure viti o rivetti o qualunque altro dispositivo di connessione di per sé ben noto al tecnico del settore.
La serratura 1 oggetto del presente trovato è vantaggiosamente destinata ad essere utilizzata in una configurazione di lavoro sostanzialmente verticale. In altre parole la serratura 1 è destinata ad essere alloggiata e/o fissata al longherone del serramento di sicurezza in modo tale da disporre la direzione longitudinale Y sostanzialmente verticalmente.
Vantaggiosamente, il corpo scatolare 2 della serratura 1 è realizzato in materiale metallico, come ad esempio ferro, acciaio o alluminio.
In accordo con la forma realizzativa preferenziale illustrata nelle allegate figure, il corpo scatolare 2 della serratura 1 oggetto del presente trovato comprende due pareti laterali 22 sostanzialmente contraffacciate e parallele alla direzione longitudinale Y e due pareti trasversali 23 sostanzialmente contraffacciate ed ortogonali alla direzione longitudinale Y e poste a collegamento di due corrispondenti bordi delle pareti laterali 22, definendo tra loro un vano principale della serratura 1.
Al fine di permettere un’agevole installazione della serratura 1 oggetto del presente trovato su/all’interno di un longherone di un serramento di sicurezza, il corpo scatolare 2 è preferibilmente dotato di una lunghezza parallela alla direzione longitudinale Y compresa tra 10 e 18 cm ed in particolare compresa tra 13 e 15 cm.
Inoltre, il corpo scatolare 2 è preferibilmente dotato di una larghezza ortogonale alla direzione longitudinale Y compresa tra 22 e 30 mm ed in particolare compresa tra 24 e 29 mm.
Inoltre, il corpo scatolare 2 è preferibilmente dotato di uno spessore parallelo alla direzione trasversale Z compreso tra 13 e 19 mm ed in particolare compresa tra 14 e 18 mm.
Preferibilmente, il corpo scatolare 2 comprende inoltre una parete di fondo 24 ed una contrapposta piastra frontale 4 posta a chiusura del vano principale.
Secondo il trovato, la serratura 1 comprende inoltre almeno un catenaccio 5 alloggiato all’interno del corpo scatolare 2 lungo la direzione longitudinale Y, dotato di una prima porzione terminale 7 sporgente dal corpo scatolare 2.
Preferibilmente, almeno una delle pareti trasversali 23 è dotata di un’apertura 25 attraversata dalla porzione terminale 7 del catenaccio 5.
Il catenaccio 5 è mobile tra una posizione ritratta in cui è maggiormente alloggiato all’interno del corpo scatolare 2 per svincolare il longherone del serramento di sicurezza ed una posizione estesa in cui è maggiormente estratto dal corpo scatolare 2 per bloccare il longherone ad un telaio fisso del serramento di sicurezza.
Vantaggiosamente, la prima porzione terminale 7 del catenaccio 5 è dotata di mezzi di connessione 26 per il suo collegamento con una barra metallica (non illustrata nelle allegate figure) destinata ad impegnare un montante fisso del serramento di sicurezza per bloccare l’anta mobile in posizione si chiusura, a copertura della porzione in vetro del serramento di tipo tradizionale.
In accordo con la forma realizzativa preferenziale ma non limitativa illustrata nelle allegate figure, i mezzi di connessione 26 comprendono preferibilmente una chiavetta di bloccaggio destinata ad essere inserita in un omologo foro ricavato nella barra metallica.
Diversamente, in accordo con una diversa forma realizzativa del presente trovato non illustrata nelle allegate figure, i mezzi di connessione 26 comprendono un foro passante ricavato nella prima porzione terminale 7 del catenaccio 5 destinato ad essere impegnato da una chiavetta di bloccaggio prevista sulla barra metallica.
Diversamente ancora, i mezzi di fissaggio potranno comprendere un foro filettato ricavato in corrispondenza della porzione terminale 7 del catenaccio 5 destinato ad impegnarsi con una vite della barra metallica mediante un accoppiamento del tipo vite – madrevite.
Il catenaccio 5 ha forma preferibilmente allungata lungo la direzione longitudinale Y ed è mobile tra le suddette posizioni ritratta ed estesa traslando lungo la direzione longitudinale Y medesima, attraversando l’apertura 25 della parete trasversale 23.
La serratura 1 secondo il trovato comprende inoltre almeno un blocchetto di chiusura 9 fissato sul corpo scatolare 2, dotato di un corpo di innesto 11 rotante il quale si impegna al catenaccio 5 per movimentarlo nella posizione ritratta o nella posizione estesa mediante l’utilizzo di una chiave di apertura.
Il blocchetto 9 è inoltre dotato di un corpo esterno 10 cavo fissato al corpo scatolare 2 della serratura 1 e definisce una camera di alloggiamento per il corpo di innesto 11.
Più in dettaglio, il corpo di innesto 11 sporge entro il vano principale definito dal corpo scatolare 2 ed è suscettibile di essere portato in rotazione mediante l’utilizzo della suddetta chiave di apertura.
Preferibilmente, il corpo esterno 10 è dotato di una fessura 8 destinata ad essere attraversata dalla chiave di apertura medesima per portare in rotazione il corpo di innesto 11.
Diversamente, in accordo con una diversa forma realizzativa non illustrata nelle allegate figure, il corpo di innesto 11 può essere realizzato mediante una rientranza suscettibile di ricevere in impegno di forma un perno maschio previsto all’interno del corpo scatolare 2, meccanicamente collegato al catenaccio 5.
Secondo l’idea alla base del presente trovato, il blocchetto di chiusura 9 della serratura 1 comprende mezzi di ricifratura alloggiati all’interno del suo corpo esterno 10 suscettibili di essere movimentati in una pluralità di diverse configurazioni di bloccaggio mediante l’utilizzo di una chiave ricifrante.
A tale pluralità di diverse configurazioni corrisponde una pluralità di diverse chiavi di apertura ciascuna suscettibile di movimentare l’almeno un catenaccio 5 tra la posizione ritratta e la posizione estesa.
Una prima chiave di apertura è in grado di movimentare il catenaccio 5 solamente se i mezzi di ricifratura del blocchetto di chiusura 9 sono posti nella corrispondente configurazione di bloccaggio. In tutte le altre configurazioni di bloccaggio la prima chiave di apertura risulta inutilizzabile.
In accordo con la forma realizzativa preferenziale illustrata nelle allegate figure, la scanalatura 8 è di forma sostanzialmente anulare e suscettibile di essere attraversata da una chiave di ricifratura e da una chiave di apertura entrambe di forma sostanzialmente tubolare. Diversamente, in accordo con una diversa forma realizzativa del trovato non illustrata nelle allegate figure, la scanalatura 8 potrà essere di forma sostanzialmente rettilinea e suscettibile di essere attraversata da una chiave ad esempio del tipo Yale, oppure a singola mappa o altre tipologie di chiavi dotate di un gambo sostanzialmente piastriforme di per sé ben note al tecnico del settore.
Vantaggiosamente, il corpo esterno 10 del blocchetto di chiusura 9 si estende lungo una direzione trasversale Z sostanzialmente ortogonale alla direzione longitudinale Y, è preferibilmente di forma sostanzialmente cilindrica e termina con una parete circolare esterna sostanzialmente ortogonale alla direzione traversale Z.
In accordo con la forma realizzativa preferita del presente trovato illustrata nelle allegate figure, il corpo esterno 10 del blocchetto di chiusura 9 è dotato di una fessura 8, ricavata preferibilmente sulla parete circolare esterna, di forma sostanzialmente anulare destinata ad essere attraversata dalla chiave di apertura, vantaggiosamente tubolare, ed i mezzi di ricifratura comprendono una pluralità di perni di bloccaggio (non illustrati nelle allegate figure) disposti circonferenzialmente all’interno del corpo esterno 10 del blocchetto di chiusura 9 affacciati alla fessura 8 anulare.
Il corpo di innesto 11 è vantaggiosamente solidale ad un corpo di rotazione 27 girevolmente inserito all’interno del corpo esterno 10 del blocchetto 9 e ruotabile attorno ad un asse di rotazione sostanzialmente coincidente con la direzione trasversale Z.
Il corpo di rotazione 27 ha preferibilmente forma sostanzialmente cilindrica ed è vantaggiosamente diviso in una porzione di fermo contraffacciata alla scanalatura 8 ed una porzione rotante da cui protrude solidalmente il corpo di innesto 11 all’interno del vano principale della serratura 1.
Vantaggiosamente, il corpo di rotazione 27 definisce al suo interno una pluralità di sedi sostanzialmente cilindriche (non illustrate nelle allegate figure) disposte lungo una circonferenza centrata sulla direzione trasversale Z in cui sono scorrevolmente inseriti una corrispondente pluralità di molle a spirale (non illustrate nelle allegate figure) ed i perni di bloccaggio dei mezzi di ricifratura.
Più in dettaglio, ciascuna molla a spirale è atta a spingere ciascun perno di bloccaggio verso la scanalatura 8 vantaggiosamente anulare.
Tale pluralità di sedi è ricavata parzialmente sulla porzione di fermo e parzialmente sulla porzione rotante del corpo di rotazione 27. I perni di bloccaggio spinti dalle molle a spirale sono posti in una configurazione di bloccaggio, in cui sono a cavallo tra la porzione rotante e la porzione di fermo del corpo di rotazione 27 bloccando la rotazione relativa (attorno alla direzione trasversale Z) di una porzione rispetto all’altra.
La porzione di fermo del corpo di rotazione 27 è vantaggiosamente vincolata al corpo esterno 10 mediante almeno una graffetta ortogonale alla direzione trasversale Z. Inoltre, la porzione rotante del corpo di rotazione 27 è vincolata alla porzione di fermo mediante la pluralità di perni di bloccaggio posti nella configurazione di bloccaggio a cavallo tra le due porzioni. Conseguentemente, la porzione rotante del corpo di rotazione 27 risulta anch’essa bloccata rispetto al corpo esterno 10.
La pluralità di perni di bloccaggio è mobile dalla suddetta configurazione di bloccaggio ad una configurazione di svincolo in cui sono tutti alloggiati all’interno della sola porzione rotante del corpo di rotazione 27, liberando la porzione rotante medesima dalla porzione di fermo.
Operativamente, al fine di movimentare i perni di bloccaggio dalla configurazione di bloccaggio alla configurazione di svincolo, un utente inserisce la chiave di apertura all’interno della scanalatura 8 per spingere la pluralità di perni di bloccaggio entro la sola porzione rotante vincendo la forza elastica delle molle a spirale.
In questa situazione, mantenendo i perni di bloccaggio nella configurazione di svincolo, l’utente ruota la chiave di apertura attorno all’asse di rotazione coincidente con la direzione trasversale Z, trascinando in rotazione anche la porzione rotante del corpo di rotazione 27. Il corpo di innesto 11, solidale alla porzione rotante del corpo di rotazione 27, è anch’esso portato in rotazione per spostare il catenaccio 5 mediante mezzi di trasmissione 3 descritti in dettaglio nel seguito.
Ciascun perno di bloccaggio ha estensione lungo la direzione trasversale Z differente rispetto agli altri perni di bloccaggio e pertanto una sola chiave di apertura è conformata per spingere tali perni tutti alla stessa altezza rispetto alla direzione trasversale Z per svincolare le due porzioni di fermo e rotante del corpo di rotazione 27.
Ciascuna chiave di apertura è, come è noto, dotata di un dentino di allineamento destinato ad essere inserito in una concavità di allineamento 34 della fessura anulare 8.
La chiave ricifrante dei mezzi di ricifratura è atta a far ruotare tutto il corpo di rotazione 27 rispetto al corpo esterno 10 del blocchetto di chiusura 9.
Operativamente, al fine di cambiare l’ordine dei perni di bloccaggio rispetto alla concavità di allineamento 34 della fessura 8, l’utente inserisce la chiave ricifrante all’interno della fessura 8 e tutto il corpo di rotazione 27 all’interno del corpo esterno 10, per poi rilasciarlo bloccandolo nuovamente al corpo esterno 10.
Facendo ruotare i perni di bloccaggio rispetto alla concavità di allineamento 34, cambia la conformazione della chiave di apertura necessaria per movimentare i perni di bloccaggio nella configurazione di svincolo.
In questa situazione, la chiave di apertura precedente non riuscirà più ad aprire o chiudere il blocchetto di chiusura 9 in quanto la successione dei perni (dotati di differenti estensioni lungo la direzione trasversale Z) è cambiata rispetto alla sua conformazione. Risulta pertanto necessaria una nuova chiave, preferibilmente tubolare, conformata con la successione dei perni ruotata rispetto al dentino di allineamento della chiave di apertura.
Il numero di combinazioni ottenibili con il blocchetto di chiusura 9 dotato di mezzi di ricifratura è pari al numero di perni di bloccaggio alloggiati al suo interno.
In questo modo, è possibile aprire lo stesso blocchetto di chiusura 9 con una pluralità di diverse chiavi di apertura (ad esempio otto perni di bloccaggio a cui corrispondono otto combinazioni ed altrettante otto chiavi di apertura).
La serratura 1 oggetto del presente trovato è pertanto installabile su diversi serramenti di sicurezza destinati ad essere venduti a diversi clienti.
Infatti, la stessa serratura, preventivamente ricifrata da parte dell’azienda installatrice delle serrature sui serramenti, verrà aperta da una differente chiave di apertura per ciascun utente. In questo modo, le aziende atte ad installare le serrature sui serramenti incorrono in costi di magazzino molto minori in quanto è sufficiente acquistare una serratura per una pluralità di diversi serramenti, e delle rispettive chiavi di apertura.
Vantaggiosamente, la serratura 1 oggetto del presente trovato comprende mezzi di trasmissione 3 alloggiati all’interno del corpo scatolare 2 meccanicamente collegati al corpo di innesto 11 del blocchetto di chiusura 9 ed al catenaccio 5, atti a convertire il moto rotatorio del corpo di innesto 11 in un moto di traslazione del catenaccio 5 lungo la direzione longitudinale Y.
Più in dettaglio, i mezzi di trasmissione 3 comprendono una sede sagomata 14 ricavata su una seconda porzione terminale 13 contrapposta alla prima porzione terminale 7 del catenaccio 5 ed un corpo di collegamento 15 il quale è meccanicamente collegato al corpo di innesto 11 del blocchetto di chiusura 9 ed al catenaccio 5, impegnando la sede sagomata 14 della seconda porzione terminale 13.
In questo modo, il catenaccio 5 è vantaggiosamente collegato al corpo di innesto 11 ed è movimentato a traslare lungo la direzione longitudinale Y al ruotare della chiave di apertura da parte dell’utente, che comanda la rotazione del corpo di innesto 11 medesimo, come descritto in dettaglio nel seguito.
Vantaggiosamente, in accordo con la forma realizzativa preferenziale illustrata nelle allegate figure, la sede sagomata 14 è definita da una scanalatura passante.
Vantaggiosamente inoltre, il corpo di collegamento 15 dei mezzi di trasmissione 3 comprende un elemento maschio 16 dotato di almeno un perno 17 posto ad attraversamento della sede sagomata 14 di detto catenaccio 5 ed un elemento femmina 18 dotato di almeno un foro 19 che alloggia il perno 17 del corpo maschio 16 ed il corpo di innesto 11 del blocchetto di chiusura 9.
Vantaggiosamente, il foro 19 è sagomato per trattenere sia il perno 17 dell’elemento maschio 16 del corpo di collegamento 15 sia il corpo di innesto 11 del blocchetto di chiusura 9.
Diversamente, in accordo con una forma realizzativa non illustrata nelle allegate figure, l’elemento femmina 18 è dotato di più di un foro 19 ciascuno dei quali alloggia rispettivamente il perno 17 ed il corpo di innesto 11.
La scanalatura passante con cui è realizzata la sede sagomata 14 definisce un percorso di movimentazione per il perno 17 dell’elemento maschio 16.
Operativamente, l’utente inserisce la chiave di apertura, preferibilmente tubolare, all’interno della scanalatura 8, preferibilmente anulare, per far ruotare il corpo di innesto 11 attorno alla direzione trasversale Z e trascinare in rotazione anche il corpo di collegamento 15.
Il perno 17 dell’elemento maschio 16 del corpo di collegamento 15 è vantaggiosamente disassato rispetto all’asse di rotazione del corpo di innesto 11 e del corpo di collegamento 15, il quale asse di rotazione coincide con la direzione trasversale Z illustrata nelle allegate figure. In questo modo, il perno 17 dell’elemento maschio ruota lungo una circonferenza centrata in tale direzione trasversale Z, spingendo il catenaccio 5 attraverso le pareti che delimitano la sede sagomata 14.
Preferibilmente, in accordo con la forma realizzativa preferenziale illustrata nelle allegate figure, il corpo maschio 16 del corpo di collegamento 15 comprende una prima piastra 20 portante fissati due perni 17 sostanzialmente paralleli posti ad attraversamento della sede sagomata 14 e l’elemento femmina 18 comprende una seconda piastra 21 su cui è ricavato l’almeno un foro 19.
Preferibilmente, i due perni 17 sono entrambi paralleli alla direzione trasversale Z e posti diametralmente opposti su una ideale circonferenza centrata nella direzione trasversale Z medesima.
Vantaggiosamente, il catenaccio 5 è interposto tra l’elemento maschio 16 e l’elemento femmina 18 del corpo di collegamento 15 ed è vantaggiosamente attraversato dai perni 17 attraverso la scanalatura passante che definisce la sede sagomata 14, per la sua movimentazione durante la rotazione del corpo di innesto 11.
In accordo con la forma realizzativa preferenziale illustrata nelle allegate figure, il corpo di collegamento 15 è solidale con il corpo di innesto 11 del blocchetto di chiusura 9 ed imprime una forza al catenaccio 5 mediante la rotazione dei perni 17.
Al fine di bloccare l’anta mobile del serramento di sicurezza in corrispondenza di due diversi punti preferibilmente contrapposti lungo la direzione longitudinale Y, la serratura 1 oggetto del presente trovato comprende due catenacci 5, 5’ ciascuno sporgente dal corpo scatolare 2 con una prima porzione terminale 7, 7’ e mobile tra una posizione ritratta ed una posizione estesa lungo la direzione longitudinale Y in versi opposti e ciascuno dotato di una corrispondente suddetta seconda porzione terminale 13, 13’ almeno parzialmente sovrapposta alla seconda porzione terminale 13, 13’ dell’altro detto catenaccio 5, 5’.
Più in dettaglio, i due catenacci 5, 5’ sporgono dal corpo scatolare 2 con le prime porzioni terminali 7, 7’ dalle aperture 25 ricavate rispettivamente sulle due pareti trasversali 23 del corpo scatolare 2 medesimo.
Ciascuno dei due catenaccio 5, 5’ è dotato di una sede sagomata 14, 14’, le quali sono vantaggiosamente entrambe definite da una scanalatura passante ed entrambe attraversate dall’almeno un perno 17 dell’elemento maschio 16 del corpo di collegamento 15.
Preferibilmente, la forma delle due scanalature 14, 14’ sono speculari rispetto alla direzione trasversale Z.
In questo modo, con la movimentazione del perno 17 in rotazione attorno alla direzione trasversale Z, ciascun catenaccio 5, 5’ sarà movimentato lungo la direzione longitudinale Y in verso opposto rispetto all’altro catenaccio 5’, 5.
In accordo con la forma realizzativa preferenziale illustrata nelle allegate figure, il corpo di innesto 11 sporge dal corpo esterno 10 del blocchetto di chiusura 9 per una distanza di 2 – 10 mm e più in particolare per una distanza di 3 – 7 mm.
Vantaggiosamente, al fine di permettere un’agevole inserzione dell’elemento di innesto nel foro 19 dell’elemento femmina 18 del corpo di collegamento 15, il corpo scatolare 2 comprende almeno la piastra frontale 4 la quale è dotata di una porzione rialzata 6 su cui è fissato il blocchetto di chiusura 9.
In particolare, sulla porzione rialzata 6 è fissato il corpo esterno 10 del blocchetto di chiusura 9.
Allo scopo, il corpo esterno 10 del blocchetto di chiusura 9 comprende una camicia esterna 29, di forma sostanzialmente tubolare, avvolta attorno ad un gambo centrale 28 del blocchetto di chiusura 9 la quale è in battuta da un lato contro la porzione rialzata 6 della piastra frontale 4 e dall’altro lato contro uno spallamento anulare 30 del corpo esterno 10. Tale spallamento 30 sporge in aggetto dal gambo centrale 28 ed è contrapposto alla porzione rialzata 6 della piastra frontale 4.
Vantaggiosamente, la camicia esterna 29 tubolare è dotata di un diametro esterno di lunghezza compresa tra 18 e 26 mm ed in particolare compresa tra 20 e 24 mm.
In questo modo, la camicia esterna 29 mantiene sempre alla giusta distanza il corpo esterno 10 rispetto ai mezzi di trasmissione 3, anche in caso di forti sollecitazioni, al fine di prevenire eventuali danni.
Preferibilmente, la porzione rialzata 6 della piastra frontale 4 è dotata di un foro passante 31 attraversato almeno dal corpo di innesto 11 e tale porzione rialzata 6 definisce con il catenaccio 5 un volume in cui è alloggiato l’elemento femmina 18 del corpo di collegamento 15.
In accordo con la forma realizzativa preferenziale illustrata nelle allegate figure, la porzione rialzata 6 della piastra frontale 4 è prevista sostanzialmente centralmente rispetto all’estensione longitudinale della piastra frontale 4 ed è raccordata in corpo unico con due porzioni laterali abbassate mediante due giunti a gradino.
Vantaggiosamente, sia la porzione rialzata 6 che la piastra frontale 4 sporgono da un bordo frontale 12 di detto corpo scatolare 2 per un’altezza pari a 2 – 9 mm e più in particolare pari a 4 – 8 mm.
Vantaggiosamente, la porzione rialzata 6 è dotata di un foro passante attraversato almeno dal corpo di innesto 11 e definisce con il catenaccio 5 un volume di rotazione in cui è alloggiato almeno l’elemento femmina 18 del corpo di collegamento 15.
Preferibilmente, la serratura 1 oggetto del presente trovato comprende inoltre mezzi di fissaggio 32 disposti tra il catenaccio 5 e la porzione rialzata 6 della piastra frontale 4 per fissare il gambo centrale 28 alla piastra frontale 4 medesima, quali ad esempio un dado 33 avvitato ad una madre-vite ricavata su una parte terminale del gambo centrale 28 e posto in battuta contro la porzione rialzata 6 della piastra frontale 4.
Il trovato così concepito raggiunge pertanto gli scopi prefissi.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Serratura per serramenti di sicurezza, la quale comprende: − un corpo scatolare (2) di contenimento, il quale è destinato ad essere incassato in un longherone di un serramento di sicurezza, ed è dotato di: − uno sviluppo allungato prevalente in una direzione longitudinale (Y), − almeno un catenaccio (5) alloggiato all’interno di detto corpo scatolare (2) lungo detta direzione longitudinale (Y), dotato di una prima porzione terminale (7) sporgente da detto corpo scatolare (2) e mobile tra: − una posizione ritratta in cui è maggiormente alloggiato all’interno di detto corpo scatolare (2) per svincolare il longherone del serramento di sicurezza; − una posizione estesa in cui è maggiormente estratto da detto corpo scatolare (2) per bloccare il longherone ad un telaio fisso del serramento di sicurezza; − almeno un blocchetto di chiusura (9) fissato su detto corpo scatolare (2), dotato di un corpo di innesto (11) rotante il quale si impegna a detto catenaccio (5) per movimentarlo in detta posizione ritratta o in detta posizione estesa mediante l’utilizzo di una chiave di apertura, detto blocchetto (9) essendo dotato di un corpo esterno (10) cavo fissato a detto corpo scatolare (2) definente una camera di alloggiamento per detto corpo di innesto (3); detta serratura essendo caratterizzata dal fatto che detto blocchetto di chiusura (9) della serratura comprende mezzi di ricifratura alloggiati all’interno del suo corpo esterno (10) suscettibili di essere movimentati in una pluralità di diverse configurazioni di bloccaggio mediante l’utilizzo di una chiave ricifrante; a detta pluralità di diverse configurazioni corrisponde una pluralità di diverse chiavi di apertura ciascuna suscettibile di movimentare detto almeno un catenaccio (5) tra la posizione ritratta e la posizione estesa.
  2. 2. Serratura per serramenti di sicurezza secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto corpo esterno (10) di detto blocchetto di chiusura (9) è dotato di una fessura (8) di forma sostanzialmente anulare destinata ad essere attraversata da una chiave di apertura tubolare e detti mezzi di ricifratura comprendono una pluralità di perni di bloccaggio disposti circonferenzialmente all’interno di detto corpo esterno (10) di detto blocchetto di chiusura (9) affacciati a detta fessura (8) anulare.
  3. 3. Serratura per serramenti di sicurezza secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di trasmissione (3) alloggiati all’interno di detto corpo scatolare (2) meccanicamente collegati a detto corpo di innesto (11) di detto blocchetto di chiusura (9) e a detto catenaccio (5), atti a convertire il moto rotatorio di detto corpo di innesto (11) in moto di traslazione di detto catenaccio (5) lungo detta direzione longitudinale (Y).
  4. 4. Serratura per serramenti di sicurezza secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di trasmissione (3) comprendono: − una sede sagomata (14) ricavata su una seconda porzione terminale (13) contrapposta a detta prima porzione terminale (7) di detto catenaccio (5); − un corpo di collegamento (15) il quale è meccanicamente collegato a detto corpo di innesto (11) di detto blocchetto di chiusura (9) e a detto catenaccio (5) impegnando detta sede sagomata (14) di detta seconda porzione terminale (13).
  5. 5. Serratura per serramenti di sicurezza secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detta sede sagomata (14) è definita da una scanalatura passante e dal fatto che detto corpo di collegamento (15) di detti mezzi di trasmissione (3) comprende: − un elemento maschio (16) dotato di almeno un perno (17) posto ad attraversamento di detta sede sagomata (14) di detto catenaccio (5); − un elemento femmina (18) dotato di almeno un foro (19) che alloggia detto perno (17) di detto corpo maschio (16) e detto corpo di innesto (11) di detto blocchetto di chiusura (9).
  6. 6. Serratura per serramenti di sicurezza secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detto corpo maschio (16) di detto corpo di collegamento (15) comprende una prima piastra (20) portante fissati due perni (17) sostanzialmente paralleli posti ad attraversamento di detta sede sagomata (14) e detto elemento femmina (18) comprendendo una seconda piastra (21) su cui è ricavato detto almeno un foro (19); detto catenaccio (5) essendo interposto tra detto elemento maschio (16) e detto elemento femmina (18) di detto corpo di collegamento (15); detto corpo di collegamento (15) essendo solidale con detto corpo di innesto (11) di detto blocchetto di chiusura (9) ed imprimendo una forza a detto catenaccio (5) mediante la rotazione di detti perni (17).
  7. 7. Serratura per serramenti di sicurezza secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere due detti catenacci (5, 5’) ciascuno mobile tra una posizione ritratta ed una posizione estesa lungo detta direzione longitudinale (Y) in versi opposti e ciascuno dotato di una corrispondente detta seconda porzione terminale (13, 13’) almeno parzialmente sovrapposta a detta seconda porzione terminale (13’, 13) dell’altro detto catenaccio (5’, 5).
  8. 8. Serratura per serramenti di sicurezza secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto corpo di innesto (11) sporge da detto corpo esterno (10) di detto blocchetto di chiusura (9) per una distanza di 2 – 10 mm e più in particolare per una distanza di 3 – 7 mm.
  9. 9. Serratura per serramenti di sicurezza secondo una qualsiasi delle rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che detto corpo scatolare (2) comprende almeno una piastra frontale (4) la quale è dotata di una porzione rialzata (6) su cui è fissato detto blocchetto di chiusura (9).
  10. 10. Serratura per serramenti di sicurezza secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che detta porzione rialzata (6) di detta piastra frontale (4) sporge da un bordo frontale (12) di detto corpo scatolare (2) per un’altezza pari a 2 – 9 mm e più in particolare pari a 4 – 8 mm.
  11. 11. Serratura per serramenti di sicurezza secondo la rivendicazione 5 o 6 e secondo la rivendicazione 9 o 10, caratterizzata dal fatto che detta porzione rialzata (6) è dotata di un foro passante attraversato almeno da detto corpo di innesto (11) e definisce con detto catenaccio (5) un volume di rotazione in cui è alloggiato detto elemento femmina (18) di detto corpo di collegamento (15).
  12. 12. Serratura per serramenti di sicurezza secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto corpo scatolare (2) è dotato di una lunghezza parallela a detta direzione longitudinale (Y) compresa 10 e 18 cm ed in particolare compresa tra 13 e 15 cm.
  13. 13. Serratura per serramenti di sicurezza secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto corpo scatolare (2) è dotato di una larghezza ortogonale a detta direzione longitudinale (Y) compresa tra 22 e 30 mm ed in particolare compresa tra 24 e 29 mm.
  14. 14. Serratura per serramenti di sicurezza secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto blocchetto (9) si sviluppa lungo una direzione trasversale (Z), caratterizzata dal fatto che detto corpo scatolare (2) è dotato di uno spessore parallelo a detta direzione trasversale (Z) compreso tra 13 e 19 mm ed in particolare compresa tra 14 e 18 mm.
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