IT201800002465A1 - Sistema per il monitoraggio automatico wireless da remoto e in tempo reale di strutture, infrastrutture e settori di versante ad elevato rischio idrogeologico finalizzato alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità - Google Patents

Sistema per il monitoraggio automatico wireless da remoto e in tempo reale di strutture, infrastrutture e settori di versante ad elevato rischio idrogeologico finalizzato alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità Download PDF

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IT201800002465A1
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Luigi Foglino
Sara Foglino
Valentina Foglino
Mario Lovisolo
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Description

DESCRIZIONE dell'Invenzione Industriale dal titolo: “Sistema per il monitoraggio automatico wireless da remoto e in tempo reale di strutture, infrastrutture e settori di versante ad elevato rischio idrogeologico finalizzato alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità”
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto un sistema per il monitoraggio automatico wireless da remoto e in tempo reale di strutture, infrastrutture e settori di versante ad elevato rischio idrogeologico (suscettibili di crolli, frane, valanghe) finalizzato alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità.
Il suddetto sistema comprende
almeno una unità di rilevamento con almeno un sensore di misurazione di un parametro fisico, geologico, chimico, ambientale la quale unità è posizionata o posizionabile in un prestabilito punto di rilevamento, preferibilmente una pluralità di unità di rilevamento posizionate o posizionabili rispettivamente in uno di una pluralità di punti di rilevamento distribuiti su un’area ciascuna delle quali unità comprende almeno un sensore di misurazione di un parametro fisico, geologico, chimico, ambientale;
almeno una centrale di controllo per la raccolta dei segnali di rilevamento e per l’elaborazione almeno parziale dei detti segnali o per la trasmissione dei detti segnali ad un server remoto di elaborazione;
le dette unità di rilevamento e la detta unità di controllo essendo provviste di una sezione di comunicazione in ricezione e/o in trasmissione con cui le dette unità di rilevamento e la centrale di controllo comunicano fra loro ed eventualmente con ulteriori unità client o server remote.
L’invenzione si ispira a un dispositivo esistente destinato al monitoraggio di parametri geotecnici, geologico-strutturali, idrogeologici, geofisici di terreni e rocce e più generale delle opere dell’ingegneria geotecnica, mineraria e strutturale introdotto con il brevetto n. 0001323688 del 22.09.2004 già oggetto di successive migliorie (brevetto n. 001346108 del 03.07.2008, brevetto n.
0001405009 del 16.12.2013, brevetto n. 0001405010 del 16.12.2013).
Da questi brevetti è nata la produzione di specifiche colonne di monitoraggio 2D e 3D da inserire in foro di sondaggio e di concatenazioni di moduli da fissare in superficie note con l’acronimo DMS® (Differential Monitoring of Stability) impiegate per il controllo dei movimenti franosi e per il monitoraggio di parametri geotecnici in concorso con opere dell’ingegneria geotecnica. Questi dispositivi sono gestiti da un’unità di controllo locale programmata per interrogare periodicamente con un protocollo di comunicazione RS485 la concatenazione di moduli contenenti i sensori. L’unità di controllo provvede contestualmente all’interrogazione e al controllo del valore dei parametri rilevati, alla trasmissione dei dati e alla generazione automatica di comunicazioni di allerta mediante modem GSM, GPRS o satellitare al personale reperibile o alla sala di controllo. Questa logica di monitoraggio, semplice e molto efficiente, è particolarmente adatta alla gestione di concatenazioni anche molto lunghe di moduli strumentati ed è quindi destinata al monitoraggio in profondità di frane o di versanti suscettibili di franamenti con superfici di scivolamento anche molto profonde, e più in generale al monitoraggio tri-direzionale sia in profondità che in superficie tramite concatenazioni di moduli e giunti collegati via cavo ad una sola unità di controllo.
Quando è richiesto un monitoraggio di tipo areale e in particolare quando i punti di controllo, ovvero di rilevamento non sono collegabili tra loro via cavo, le strumentazioni di monitoraggio attualmente in commercio prevedono l’interrogazione programmata dei sensori da parte delle unità di controllo in modalità wireless.
I dispositivi wireless sono comunemente alimentati da batterie interne e ove possibile da dispositivi di ricarica autonoma delle batterie (pannelli fotovoltaici, ecc. ); per limitare i consumi di energia le interrogazioni programmate sono spesso limitate a poche letture al giorno e rendono di fatto inadatto il sistema per applicazioni di allertamento in particolare in presenza di cinematismi veloci.
Esistono, infatti, situazioni di rischio elevato dove le cinematiche di dissesto possono progredire in modo molto rapido ad esempio nel caso di rotture di elementi strutturali rigidi, nelle opere di sostegno, nelle frane da crollo, nelle valanghe, ecc. In queste condizioni l’interrogazione programmata dei sensori non offrirebbe le necessarie condizioni di sicurezza in quanto potrebbe avvenire in modo tardivo rispetto al manifestarsi dell’evento. Inoltre la trasmissione tradizionale GSM – GPRS potrebbe anch’essa essere tardiva e non consentire l’attivazione dei dispositivi di sicurezza.
La presente invenzione mira alla realizzazione di un sistema del suddetto tipo che superi gli inconvenienti dei noti sistemi di monitoraggio e consenta l’applicazione dei sistemi di monitoraggio anche nelle condizioni e per gli eventi più estremi dal punto di vista degli effetti geofisici ed ambientali da monitorare nonché dal punto di vista delle zone di intervento, allargando i benefici dei sistemi di monitoraggio anche a campi in cui oggi non è possibile o vantaggiosa la loro applicazione.
Secondo un primo aspetto la presente invenzione si riferisce ad un sistema per l’analisi e il monitoraggio automatico, da remoto e in tempo reale di strutture, infrastrutture e di settori di versante ad elevato rischio idrogeologico suscettibili di crolli, frane, valanghe con l’obiettivo di salvaguardare la pubblica o privata incolumità comprendente:
almeno una unità di rilevamento con almeno un sensore di misurazione di un parametro fisico, geologico, chimico, ambientale la quale unità è posizionata o posizionabile in un prestabilito punto di rilevamento, preferibilmente una pluralità di unità di rilevamento posizionate o posizionabili rispettivamente in uno di una pluralità di punti di rilevamento distribuiti su un’area ciascuna delle quali unità comprende almeno un sensore di misurazione di un parametro fisico, geologico, chimico, ambientale;
almeno una centrale di controllo per la raccolta dei segnali di rilevamento e per l’elaborazione almeno parziale dei detti segnali o per la trasmissione dei detti segnali ad un server remoto di elaborazione;
le dette unità di rilevamento e la detta unità di controllo essendo provviste di una sezione di comunicazione in ricezione e/o in trasmissione con cui le dette unità di rilevamento e la centrale di controllo comunicano fra loro ed eventualmente con ulteriori unità client o server remote, ed in cui le unità di rilevamento sono provviste di una unità di elaborazione dei segnali di misurazione dell’almeno un sensore che determina la variazione dei segnali misurati rispetto ad un valore di riferimento pre-impostato e che comanda l’attivazione dell’unità di comunicazione alla trasmissione del segnale rilevato quando la differenza di detto segnale misurato dal detto segnale di riferimento supera un prestabilito valore anch’esso preimpostato o preimpostabile e/o solamente l’avverarsi dell’evento di superamento di un prestabilito parametro di soglia preimpostabile, come il valore di soglia per il segnale rilevato e/o un valore di soglia per una differenza massima ammissibile fra valore di soglia preimpostato e valore del segnale misurato.
Grazie alla presente invenzione attraverso l’applicazione dei moderni dispositivi Wireless a radiofrequenza a lunga portata (ad es. il LoRa®) consente di attuare una nuova logica di comunicazione che inverte il ruolo dell’unità di controllo mettendo al centro del monitoraggio il modulo periferico, ovvero l’unità di rilevamento contenente almeno un sensore, eventualmente più sensori destinati alla misurazione di diverse grandezze, e il trasmettitore a radiofrequenza a lungo raggio o altro dispositivo wireless. Pertanto non è più l’unità di controllo a chiedere i dati ai moduli delle unità di rilevamento contenenti il od i sensori ma sarà l’unità di rilevamento stessa che attivamente avvierà la trasmissione e comunicherà all’unità di controllo i dati per i quali è avvenuto il superamento di parametri soglia prestabiliti sito-specifici e/o l’indicazione del semplice evento di superamento dei parametri di soglia e/o la variazione rispetto alla configurazione iniziale o di riposo.
Secondo una ulteriore caratteristica, in combinazione con le dette unità di rilevamento è prevista una unità di immissione di dati e/o comandi che può essere costituita dall’unità di controllo stessa e/o eventualmente anche da una unità di controllo portatile, le quali unità di controllo stazionaria e/o portatili sono provviste di interfacce uomo macchina che consentono di immettere dati e/o comandi e di modificare da remoto i detti valori o parametri di soglia.
Secondo una forma esecutiva, le unità di rilevamento comprendono due o più sensori che possono essere costituiti da tutti o parte dei sensori scelti fra i seguenti sensori: sensori di accelerazione, sensori di inclinazione, sensori di pressione, sensori di temperatura, sensori di posizione, sensori di spostamento.
È possibile utilizzare sensori di qualsivoglia ulteriore tipo scelti fra uno o più di sensori noti atti a determinare condizioni fisiche, chimiche e/o geofisiche presenti nel sito di posizionamento delle unità di rilevamento come pure sensori di futura costruzione aventi interfacce di comunicazione compatibili.
L’unità di controllo sia di tipo stazionario che di tipo portatile può comprendere dispositivi di segnalazione ed allerta che possono essere alternativamente od in qualsivoglia combinazione di tipo visivo e/o acustico.
Una forma esecutiva può prevedere trasmissioni periodiche preventivamente programmate in cui comunicare alla od alle unità di controllo previste informazioni di tipo diagnostico ad esempio sul suo stato di efficienza e consistenza in modo tale da verificare la sua effettiva funzionalità.
Da quanto sopra esposto appaiono evidenti i vantaggi delle diverse forme esecutive descritte del sistema secondo la presente invenzione. Il modulo di monitoraggio, ovvero le unità di rilevamento comunicano quindi in modo “intelligente” solo al variare dei parametri monitorati (accelerazioni, inclinazione, pressione, temperatura, spostamenti, ecc.) con una drastica riduzione del traffico dati rispetto alla logica tradizionale.
L’applicazione di questa nuova logica di monitoraggio è particolarmente vantaggiosa sia in termini di sicurezza, per la tempestiva comunicazione delle variazioni e conseguente immediato avvio delle procedure di allertamento (attivazione avvisatori acustici e/o visivi), sia in termini di risparmio energetico, essendo il traffico dati limitato alla sola comunicazione di dati anomali e non alla continua ripetizione di dati ordinari, fatta eccezione per le sporadiche informazioni sullo stato funzionale.
Da questo nuovo modo di intendere il monitoraggio scaturisce, altresì, la possibilità di implementare la distribuzione delle unità di rilevamento e quindi dei sensori in esse previsti sul terreno. Le unità di rilevamento, ovvero i sensori potranno essere posizionati anche a distanze plurichilometriche dall’aggregatore, ovvero dalla unità di controllo (ad esempio grazie alla comunicazione con sistema LoRa®) migliorando quindi il livello di informazione derivabile dal sito di posizionamento.
Considerate le svariate possibilità di applicazione del dispositivo di monitoraggio sopra descritto, la struttura contenente il modulo sensorizzato varia a seconda del contesto e dell’oggetto del monitoraggio ed in particolare sono previste varie forme e caratteristiche dei moduli che formano le unità di rilevamento e il numero e la tipologia di sensori di misura previsti in ciascuna delle dette unità di rilevamento. Inoltre le batterie di alimentazione e il sistema wireless per la trasmissione dei dati possono variare in funzione del tipo di applicazione.
Una forma esecutiva prevede che le unità di rilevamento siano costituite da una scatola o box di alloggiamento in cui sono alloggiati il od i sensori ed i circuiti di controllo dei sensori, di raccolta dei segnali di misurazione e di elaborazione degli stessi secondo una o più delle modalità sopra descritte, nonché le sezioni di ricezione/trasmissione.
La batteria di alimentazione può essere prevista nella stessa scatola od eventualmente in una scatola separata collegabile mediante cavi alla scatola contenente i sensori.
Una forma esecutiva prevede anche la combinazione con eventuali sistemi di generazione di energia elettrica, come ad esempio pannelli fotovoltaici, generatori a microturbine, o simili.
La scatola può essere anche di tipo commerciale, preferibilmente ad alta resistenza, ad esempio, ma non limitativamente come le scatole per quadri elettrici e/o per strumentazione elettronica. I materiali di cui sono costituite le scatole possono essere sia di tipo plastico che metallico o combinazioni di questi materiali.
Secondo una forma esecutiva preferita, le dette scatole presentano integrate con le stesse od accoppiabili alle stesse organi di fissaggio alle strutture presenti nei punti di installazione, come ad esempio staffe integrate o fissabili in modo amovibile e destinate a venire murate, fissate mediante tasselli o mediante chiodi o pali alle dette strutture.
Con il termine strutture si intendono manufatti edilizi, come muri, pilastri, e simili od anche il terreno o rocce od altre strutture naturali geologiche, essendo la realizzazione dei detti organi di fissaggio determinata dalla conformazione e composizione delle dette strutture e di per sé note, per cui il tecnico del ramo può scegliere a sua discrezione e senza necessità di attività inventive fra le diverse possibili varianti note dei detti organi di fissaggio.
Questa forma esecutiva del sistema secondo la presente invenzione è adatta nel caso di installazioni per il monitoraggio di infrastrutture in esercizio come ad esempio, ma non limitativamente, strade, autostrade, gallerie, ponti, viadotti, dighe, opere di sostegno, edifici pubblici, industriali e civili, torri, monumenti, ecc..
Una variante del sistema secondo la presente invenzione è destinata all’impiego nel caso in cui occorra un monitoraggio in aree soggette a colate detritiche o valanghe, lungo fiumi e corsi d’acqua a rischio di esondazione, nelle aree a rischio di inondazione, nelle aree soggette a distacchi, cadute massi e frane da crollo e in ogni caso laddove le cinematiche potrebbero generare urti e danneggiare box tradizionali.
In questo caso risulta vantaggiosa una variante esecutiva in cui la scatola di alloggiamento del o dei sensori e dell’hardware delle unità di rilevamento come sopra descritto si collega agli organi di fissaggio od alla struttura di fissaggio per mezzo di un elemento flessibile che è interposto tra il detto supporto di fissaggio e/o la struttura di fissaggio e la scatola dell’unità di rilevamento.
In una forma esecutiva il detto elemento elastico è costituito da un giunto auto-raddrizzante in combinazione con, ma non limitatamente, sensori di accelerazione, inclinazione e posizione e che è in grado non solo di monitorare l’accelerazione, inclinazione, ed altri parametri, ma svolge la funzione di ammortizzare eventuali urti e quella di ripristinare l’orientamento iniziale o orientamento neutro dopo che l’evento che ne ha determinato la deformazione è terminato, come ad esempio dopo lo scioglimento della neve depositata da una valanga o il transito di detriti.
Il monitoraggio in continuo dell’inclinazione potrà, altresì, fornire informazioni sulle effettive condizioni di auto-raddrizzamento dopo l’evento.
Una forma esecutiva prevede che una pluralità di unità di rilevamento con propri sensori, almeno di accelerazione, posizione relativa fra le diverse unità di rilevamento e/o inclinazione e/o altri sensori siano concatenate in successione fra loro per mezzo di un giunto elastico auto-raddrizzante interposto fra ciascuna di due successive scatole di due unità di rilevamento e fra una prima scatola di una prima unità di rilevamento adiacente alla struttura di fissaggio e/o all’organo di fissaggio, fra la detta scatola e la detta struttura di fissaggio od il detto organo di fissaggio.
Una forma esecutiva di questa configurazione può essere realizzata secondo una o più delle caratteristiche dei dispositivi esistenti destinati al monitoraggio di parametri geotecnici, geologicostrutturali, idrogeologici, geofisici di terreni e rocce e più generale delle opere dell’ingegneria geotecnica, mineraria e strutturale descritti nei documenti n. 0001323688 del 22.09.2004 e/o n.
001346108 del 03.07.2008 e/o n. 0001405009 del 16.12.2013 e/o n. 0001405010 del 16.12.2013.
Secondo una forma esecutiva che può essere prevista in combinazione con qualsivoglia delle varianti precedentemente descritte e che è particolarmente adatta nella variante provvista di giunti elastici auto-raddrizzanti sia nella versione mono-giunto che multi-giunto, la cassa è realizzata tubolare ed allungata in direzione del proprio asse centrale, mentre i giunti elastici sono orientati anch’essi in posizione neutra in asse con la o le casse tubolari e possono eseguire movimenti almeno di inclinazione laterale e/o di allungamento e/o di rotazione intorno al proprio asse parallelo alla direzione di allungamento, mentre in combinazione con detto giunto l’unità di rilevamento o le unità di rilevamento fra loro concatenate sono provviste di almeno un sensore per la misurazione del movimento della o delle unità di rilevamento relativamente alla struttura di fissaggio e/o relativamente fra loro in uno o più, preferibilmente in tutti i gradi di libertà previsti.
Le unità di rilevamento del tipo mono-giunto, auto-raddrizzanti sono indicate per il monitoraggio di flussi detritici (debris flow, mud flow, soil slip) di altezza modesta e più in generale nelle aree soggette a scivolamento di detrito e a flussi di piena lungo torrenti e fiumi. In questo caso l’utilizzo di sensore piezometrico consente di monitorare anche il tirante idrico durante l’evento di piena.
Le unità di rilevamento fra loro concatenate del tipo pluri-giunto, auto-raddrizzanti sono indicate prevalentemente per il monitoraggio del manto nevoso e delle condizioni di innesco di valanghe.
La particolare struttura a moduli costituiti da singole unità di rilevamento fra loro sovrapposte e separate da giunti flessibili consente, altresì, di monitorare in più punti ed a più livelli di profondità l’ammasso nevoso sia a livello di stabilità che di temperatura.
In una forma esecutiva i detti giunti possono essere di tipo cilindrico e le strutture dotate di giunti cilindrici presentano una elevata flessibilità ma, a parità di sezione, una minore energia di raddrizzamento rispetto a strutture in cui i giunti sono conici e si restringono progressivamente rispetto al giunto fra le scatole delle unità di rilevamento sottostanti.
Secondo ancora una variante esecutiva, quando è necessario monitorare urgentemente in corso d’evento o in post evento ambiti soggetti ad elevato rischio idrogeologico (ad esempio valanghe, frane e alluvioni) e/o nel caso in cui il sito, per motivi di sicurezza, non sia immediatamente accessibile a tecnici preposti al controllo della stabilità e quindi non sia possibile il fissaggio degli strumenti di monitoraggio possono essere utilizzate particolari strutture per il monitoraggio posizionabili nella massa instabile tramite elicottero.
Secondo questa variante esecutiva, una o più unità di rilevamento realizzate secondo una o più delle precedenti varianti esecutive, può essere installata in una intelaiatura a cavalletto o tripode che presenta un baricentro abbassato verso la base di appoggio determinata dalle estremità divergenti della struttura a cavalletto od a tripode ed al cui interno, ovvero nel vano definito dalle superfici ideali di inviluppo sottese dai montanti e dalle traverse dell’intelaiatura o del tripode, sono supportate una o più unità di rilevamento.
La struttura a cavalletto prevede una forma piramidale con un vertice superiore ed una base di appoggio allargata od una forma a guisa di prisma a base triangolare rovesciato al cui interno sono previsti una o più unità di rilevamento distribuite secondo le dimensioni e le simmetrie dell’intelaiatura.
Nella struttura a tripode, l’incrocio degli elementi radiali forma un vano di alloggiamento della o delle unità di rilevamento.
La forma esecutiva qui sopra descritta è stata ideata per contenere tutte le attrezzature necessarie al monitoraggio (sensori, elettronica di controllo, sistemi di trasmissione, sistema di alimentazione autonoma, ecc.) con l’obiettivo di controllare in piena sicurezza e in completa autonomia anche le fasi ad alto rischio.
Questo sistema unico nel suo genere è in grado di processare la cinematica della massa potenzialmente dissestabile, di convivere con la stessa nella fase parossistica del dissesto e di seguirne il comportamento durante il post-evento fino alla fase di stasi.
Secondo una forma esecutiva, i dati acquisiti gestiti da un software residente nelle unità di rilevamento comandano l’attivazione immediata da remoto di avvisatori acustici o visivi per la salvaguardia della pubblica e privata incolumità.
Il sistema secondo questa forma esecutiva è destinato in particolare al monitoraggio automatico di eventi naturali in rapida evoluzione dove il tempo che intercorre tra l’innesco e la fase parossistica è molto ridotto e dove per l’elevata pericolosità il sito non è accessibile a personale tecnico per l’esecuzione di sopralluoghi e/o l’installazione di strumenti tradizionali di monitoraggio.
Ulteriori perfezionamenti e caratteristiche della presente invenzione sono oggetto delle sottorivendicazioni.
Queste ed altre caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione risulteranno più chiaramente dalla seguente descrizione di alcuni esempi esecutivi illustrati nei disegni allegati in cui:
La Figura 1 mostra uno schema a blocchi di una forma esecutiva di una unità di rilevamento secondo la presente invenzione.
La Figura 2 mostra uno schema a blocchi di una unità di controllo con funzione di modulo aggregatore secondo una forma esecutiva della presente invenzione.
La Figura 3 mostra uno schema di una prima forma esecutiva di un sistema secondo la presente invenzione particolarmente adatto al monitoraggio di infrastrutture in esercizio.
Le Figure 4, 5a e 5b mostrano schematicamente tre forme esecutive alternative del sistema secondo la presente invenzione provviste di almeno un elemento elastico auto-raddrizzante che collega almeno una unità di rilevamento con la struttura di fissaggio o con un organo di fissaggio a sua volta fissato alla detta struttura.
Le Figure 6, 7 e 8 mostrano tre varianti esecutive di una ulteriore forma esecutiva di tipo sacrificale della presente invenzione rispettivamente avente la forma di cavalletto a base triangolare, a tetrapode e a cavalletto multiplo a base quadrangolare per l’installazione dell’impianto di monitoraggio in corso di evento.
La Figura 9 mostra un esempio di un sistema che è realizzato utilizzando le varianti esecutive delle figure 6, 7 e 8 per il monitoraggio del fronte di una valanga non ancora stabilizzato in combinazione con unità di controllo (aggregatore) integrata a dispositivo acustico/visivo 91 per l’allertamento.
Con riferimento alle figure 1 e 2, queste mostrano rispettivamente lo schema a blocchi di un esempio esecutivo di una unità di rilevamento e di una unità di controllo previste in un sistema secondo la presente invenzione, in cui più unità di rilevamento vengono distribuite su un’area estesa e misurano parametri critici geofisici, meccanici e/o chimici della detta area in diversi punti.
Poiché la distribuzione di singole unità di rilevamento o di combinazioni di più unità di rilevamento in punti fra loro distanti comporta una difficoltà ed un costo notevoli per il loro collegamento via cavi, e l’interrogazione delle unità di rilevamento da parte di una unità di controllo secondo schemi di prelevamento dei dati memorizzati nelle varie unità di misurazione richiede tempi relativamente lunghi, che non sono compatibili con la velocità degli eventi che si vuole monitorare, secondo la presente invenzione, le unità di rilevamento sono provviste di una unità di elaborazione dei segnali di misurazione dell’almeno un sensore che determina la variazione dei segnali misurati rispetto ad un valore di riferimento preimpostato e che comanda l’attivazione dell’unità di comunicazione alla trasmissione del segnale rilevato quando la differenza di detto segnale misurato dal detto segnale di riferimento supera un prestabilito valore anch’esso preimpostato o preimpostabile e/o solamente l’avverarsi dell’evento di superamento di un prestabilito parametro di soglia preimpostabile, come il valore di soglia per il segnale rilevato e/o un valore di soglia per una differenza massima ammissibile fra valore di soglia preimpostato e valore del segnale misurato.
Un esempio di una unità operativa prevede una pluralità di sensori indicati con 1, 2, 3, n e che sono del tipo adatto a rilevare grandezze fisiche relative al movimento come l’accelerazione, l’inclinazione, la distanza di spostamento, la velocità di spostamento ed altri e/o parametri fisici ambientali, come la temperatura, l‘umidità, l’irraggiamento solare ed altri nonchè eventualmente anche parametri chimici, come, ma non solo, la presenza di determinate sostanze o combinazioni di queste.
I sensori 1, 2, 3, n forniscono i segnali di misurazione ad una elettronica di acquisizione e controllo dati indicata con 5. Questa unità è configurata sia via hardware che ad esempio via software per eseguire una comparazione dei valori dei parametri misurati dai sensori e confrontarli con valori di soglia preimpostati e pre-impostabili nella detta elettronica 5. All’elettronica 5 viene fornito anche un segnale di posizione ottenuto grazie ad un ricevitore GPS 6 ed il quale dato viene confrontato con le indicazioni di posizione acquisite in istanti precedenti per la misurazione dell’entità di un possibile spostamento ed il confronto con un valore di soglia del detto spostamento.
L’elettronica di acquisizione e controllo dati 5 è collegata ad un ricetrasmettitore radio 7 che può operare secondo una o più diverse tipologie di rete di comunicazione wireless fra quelle note ed adatte a ricoprire le distanze alle quali i segnali devono essere trasmessi.
L’elettronica di acquisizione e controllo dati 5 è ulteriormente configurata ad attivare la trasmissione verso una stazione remota di controllo di cui un esempio esecutivo è illustrato nella figura 2 quando il risultato del confronto fra i valori misurati dai sensori e quelli preimpostati di soglia si differenziano fra loro.
Sono possibili diverse varianti esecutive che possono essere previste in combinazione od in alternativa fra loro a seconda delle funzionalità che il sistema deve presentare.
Una prima variante può prevedere che le unità di rilevamento trasmettano all’unità di controllo solamente una indicazione che uno o più valori di misurazione di uno o più sensori si è discostato dal valore di soglia; una variante può prevedere in alternativa od in combinazione di inviare anche il valore di misurazione ed il parametro a cui si riferisce; una ulteriore variante che può essere prevista alternativamente od in combinazione a ciascuna delle prime due può prevedere che la trasmissione della segnalazione di una variazione di uno o più dei parametri misurati rispetto ai corrispondenti valori di soglia avvenga solamente quando la detta variazione superi un certo valore massimo della differenza tollerabile fra valore misurato e corrispondente valore di soglia. Anche in questo caso, la trasmissione può comprendere eventualmente non solo la segnalazione di questo evento, ma anche il valore della differenza fra dato misurato e corrispondente valore di soglia e/o il valore di quanto tale differenza supera il valore massimo tollerabile per la stessa.
L’alimentazione ai circuiti della unità di rilevamento sopra descritti è assicurata da un sistema a lunga durata 8 come ad esempio una batteria a lunga durata e/o in combinazione a mezzi di generazione di energia elettrica che possono comprendere in alternativa od in combinazione pannelli fotovoltaici, micro-turbine di azionamento di generatori elettrici sia operanti con flussi d’aria sia con flussi di liquido.
L’unità di controllo della figura 2 è destinata a ricevere i dati trasmessi dalle singole unità di rilevamento di cui la figura 1 mostra un esempio esecutivo. Ciascuna di queste è vantaggiosamente associata ad un univoco codice identificativo ed ha una sua specifica posizione diversa da quella delle altre unità di rilevamento.
L’unità di controllo ha la funzione di aggregatore dei dati ricevuti dalle varie unità di rilevamento e comprende una elettronica di controllo 20 a cui sono collegati un sistema di alimentazione 21 del tipo a lunga durata ed eventualmente previsto in combinazione con uno o più generatori di energia elettrica operanti secondo principi fisici alternativi. Un ricetrasmettitore radio 23 che opera utilizzando i corrispondenti tipi di protocolli di comunicazione del ricetrasmettitore 7 delle unità di rilevamento consente di riceve i segnali dalle dette unità di rilevamento ed eventualmente anche di poter eseguire operazioni di intervento sulle dette unità di rilevamento, come modifica dei valori di soglia, upgrade software, attività di manutenzione software, ed altre tipiche operazioni.
Un GPS 24 rilava la posizione dell’unità di controllo e la associa alla stessa.
L’elettronica di controllo 20 è configurata mediante solo hardware o combinazione di hardware e software ad eseguire le funzionalità di ricezione dei segnali trasmessi autonomamente dalle unità di rilevamento, e ad elaborarli, ad esempio allineandoli temporalmente fra loro e generando mappe del decorso temporale real-time di eventi nell’area monitorata grazie alle unità di rilevamento. In base a queste elaborazioni, l’elettronica di controllo può causare l’emissione di segnalazioni corrispondenti alle condizioni attuali dell’area monitorata in tempo reale con gli eventi rilevati. Tali segnalazioni possono avere luogo mediante attivazione di avvisatori acustici e/o visivi indicati con 25. Ulteriori segnalazioni o trasmissioni dei dati raccolti ad ulteriori unità remote sia personali che centralizzate sono possibili attraverso una linea wireless di tipo telefonico e/o satellitare grazie ad un modem 26 che incorpora i vari protocolli come ad esempio il protocollo GSM, GPRS o SAT od altri.
Come appare evidente e come già sottolineato, le unità di rilevamento comunicano quindi in modo “intelligente” solo al variare dei parametri monitorati (accelerazioni, inclinazione, pressione, temperatura, spostamenti, ecc.) con una drastica riduzione del traffico dati rispetto alla logica tradizionale.
È possibile che le unità di rilevamento siano provviste di un sottosistema diagnostico che viene programmato ad inviare ciclicamente ad intervalli di tempo preimpostabile informazioni sulle condizioni funzionali della corrispondente unità di rilevamento. Tale attività incide tuttavia in modo ridotto e marginale sulle funzionalità di monitoraggio e sulla durata dei sistemi autonomi di alimentazione.
Negli esempi delle figure 1 e 2 non sono mostrate le interfacce utente che rendono possibile di interloquire con le singole unità di rilevamento e con l’unità di controllo. Queste possono essere di qualsivoglia tipo noto, come tastiere, touchscreen, display, mouse, touchpad, lettori/scrittori di supporti di memoria trasportabili, etc.
Una particolare forma esecutiva di interfacce di comunicazione per l’immissione dati e/o comandi o per il caricamento ed upgrade di software sia nelle unità di rilevamento che nell’unità di controllo può essere costituita da terminali portatili, come anche telefoni cellulari o smartphone che comunicano in modo wireless con le unità di rilevamento e/o con le unità di controllo e che consentono di intervenire sulle impostazioni delle stesse da remoto.
La figura 3 mostra un sistema secondo la presente invenzione che può essere previsto in combinazione con unità di rilevamento ed unità di controllo secondo le forme esecutive delle figure 1 e 2.
Con A1, A2, An sono indicate le unità di rilevamento, mentre con B è indicata una unità di controllo e con C1 e C2 sono indicate due unità di segnalazione acustico/visive.
Il sistema è nella sua configurazione prevista per il monitoraggio di infrastrutture in esercizio come ad esempio strade, autostrade, gallerie, ponti, viadotti, dighe, opere di sostegno, edifici pubblici, industriali e civili, torri, monumenti, ecc.. Nell’esempio illustrato le unità di rilevamento monitorano le condizioni di un ponte.
L’elettronica ed i sensori descritti nelle figure 1 e 2 è racchiusa in appositi box ad alta resistenza e a tenuta stagna.
Questi possono essere dotati di chiusura a chiave.
Il fissaggio alla struttura ha luogo mediante supporti che sono realizzati in maniera da essere adatti a cooperare con le caratteristiche dell’infrastruttura da monitorare e la costruzione della stessa. Il box contiene i sensori di misura, l’elettronica di controllo locale e il ricetrasmettitore.
In una forma esecutiva il ricetrasmettitore è vantaggiosamente costituito da un dispositivo a radiofrequenza a lunga portata per la telecomunicazione.
Secondo una forma esecutiva, le batterie di alimentazione di lunga durata possono essere alloggiate all’interno dello stesso box previsto per i sensori e l’elettronica oppure posizionate in un box a parte e sono collegate via cavo all’elettronica dell’unità di rilevamento; può essere presente inoltre un eventuale pannello fotovoltaico esterno con idoneo regolatore di carica e/o altri dispositivi di generazione di energia elettrica.
Per quanto riguarda le scatole o box, possono essere utilizzati prodotti di tipo commerciale come quelli per quadri elettrici e/o per strumentazione elettronica. In una variante esecutiva le scatole sono specificatamente realizzate in materie plastiche o in metallo o da combinazioni di questi materiali.
Il box contenente la strumentazione è preferibilmente di forma e dimensioni tali da consentire una adeguata protezione delle apparecchiature e dei sensori ivi installati.
Per quanto riguarda la unità di controllo e/o le unità di segnalazione, queste possono anch’esse essere alloggiate in scatole realizzate in modo analogo a quelle per le unità di rilevamento e ovviamente modificando le stesse a seconda delle diverse esigenze previste per le unità di controllo e per unità di segnalazione.
Le figure 4, 5a e 5b mostrano tre varianti di una ulteriore forma esecutiva della disposizione dei box o delle scatole contenenti le unità di rilevamento.
La forma esecutiva della figura 4 prevede per ciascuna unità di rilevamento una cassa di forma tubolare allungata e sostanzialmente a sezione circolare avente una prestabilita lunghezza assiale. Questa cassa 40 è vincolata alla struttura di fissaggio, in questo caso al terreno mediante mezzi di fissaggio 41 che si collegano alla cassa 40 grazie ad un giunto elastico 42 che ha funzione autoraddrizzante.
Il giunto auto-raddrizzante 42 è illustrato sottoforma di molla elicoidale, ma può essere vantaggiosamente realizzato in analogia ad una o più delle forme esecutive descritte nei documenti IT 0001323688 del 22.09.2004 IT 001346108 del 03.07.2008, IT 0001405009 del 16.12.2013, IT 0001405010 del 16.12.2013.
Come appare evidente dalle figure, il giunto 42 consente alla cassa 40 di ritornare sempre nella posizione di partenza, ovvero nella posizione neutra in cui la stessa è perpendicolare al terreno a cui è ancorata.
Prevedendo in combinazione al giunto autoraddrizzante, sensori accelerometrici e/o inclinometrici ed eventualmente di allungamento assiale del giunto e/o di rotazione intorno all’asse del giunto è possibile misurare gli effetti di eventi particolari quali quelli che si verificano in aree soggette a colate detritiche o valanghe, lungo fiumi e corsi d’acqua a rischio di esondazione, nelle aree a rischio di inondazione, nelle aree soggette a distacchi, cadute massi e frane da crollo e in ogni caso laddove le cinematiche potrebbero generare urti Nella forma preferita si potrà utilizzare un giunto auto-raddrizzante in grado non solo di monitorare l’accelerazione, inclinazione, ecc. e di ammortizzare eventuali urti ma anche di ripristinarsi ad esempio dopo lo scioglimento della neve o il transito del detrito. Il monitoraggio in continuo dell’inclinazione potrà, altresì, fornire informazioni sulle effettive condizioni di autoraddrizzamento dopo l’evento.
Le figure 5a e 5b mostrano due varianti di una ulteriore forma esecutiva in cui una pluralità di unità di rilevamento 50, 51, 52 è concatenata in una sequenza di dette unità di rilevamento grazie a giunti elastici auto-raddrizzanti 53, 54, 55.
Ciascuna unità di rilevamento può presentare una combinazione di sensori comprendente ad esempio sensori accelerometrici e/o inclinometrici ed eventualmente di allungamento assiale del giunto e/o di rotazione intorno all’asse del giunto e ciascuna unità di rilevamento della successione è spostabile secondo i gradi di libertà concessi dal giunto rispetto alle unità adiacenti in modo indipendente dalle stesse.
Anche in questo caso la costruzione dei giunti e delle unità di rilevamento può essere realizzata mutatis mutandis, analogamente ad una o più delle forme esecutive descritte nei documenti IT 0001323688 del 22.09.2004 IT 001346108 del 03.07.2008, IT 0001405009 del 16.12.2013, IT 0001405010 del 16.12.2013, la cui descrizione si considera parte della presente.
Il comportamento di questa variante pluri-giunto è mostrato nella figura 5a.
Nella variante della figura 5b, i giunti elastici non presentano una conformazione essenzialmente cilindrica, ma sono conici e presentano una base inferiore più larga di quella superiore, mentre i diametri dei giunti 56, 56’, 56’’, 56’’’ e quelli delle scatole 50, 51, 52, 57 a cui si collegano si riducono progressivamente rispetto ai giunti precedenti ed alle casse precedenti.
Questa forma esecutiva richiede una minore energia meccanica per riportare le singole casse nella posizione allineata eretta.
Le forme esecutive delle figure 5a e 5b sono indicate prevalentemente per il monitoraggio del manto nevoso anche di spessore considerevole e delle condizioni di innesco di valanghe.
La particolare struttura a moduli sovrapposti separati da giunti flessibili consente, altresì, di monitorare in più punti l’ammasso nevoso sia a livello di stabilità che di temperatura.
Le strutture dotate di giunti cilindrici presentano una elevata flessibilità ma, a parità di sezione, una minore energia di raddrizzamento rispetto a quelle composte da giunti conici.
Le figure da 6 a 8 mostrano delle varianti di una ulteriore forma esecutiva dell’invenzione che trova un impiego quando è necessario monitorare urgentemente in corso d’evento o in post evento ambiti soggetti ad elevato rischio idrogeologico (ad esempio valanghe, frane e alluvioni) e/o nel caso in cui il sito, per motivi di sicurezza, non sia immediatamente accessibile a tecnici preposti al controllo della stabilità e quindi non sia possibile il fissaggio degli strumenti di monitoraggio. Si tratta di particolari strutture per il monitoraggio posizionabili nella massa instabile tramite elicottero.
La figura 6 mostra una intelaiatura 60 di supporto di una unità di rilevamento 61 che è a forma di cavalletto piramidale con base triangolare.
La struttura a cavalletto può essere realizzata con materiali a costo relativamente basso, come tubi innocenti o simili elementi costruttivi per impalcature e supporta un contenitore ad alta resistenza, stagno, in grado di contenere l’elettronica prevista per l’unità di rilevamento, i sensori di misura, i sistemi di trasmissione dei dati (GSM, GPRS, Radio, wireless) unitamente alle batterie per il funzionamento autonomo. La struttura a cavalletto è particolarmente indicata per il monitoraggio post-evento di valanghe ed è facilmente installabile mediante elicottero senza personale a terra. È anche facilmente realizzabile in loco mediante il montaggio di tubi innocenti.
Il contenitore ad alta resistenza viene fissato all’interno del cavalletto 60. Questa struttura presenta piedi sporgenti 160 con cui penetra nel manto nevoso, e si stabilizza velocemente grazie alla sua forma e al suo peso venendo inoltre messa in grado di monitorare immediatamente i movimenti.
La figura 7 mostra una struttura di tipo a tetrapode indicata con 70 che è prevista per essere installata anche tramite droni qualora non sia possibile lavorare in sicurezza mediante elicottero. Infatti può essere realizzata in acciaio o in materiale plastico con peso e dimensioni ridotte. È destinata principalmente al monitoraggio delle aree di distacco dei corpi valanghivi, ma può essere utilizzata anche in frana. La sua particolare struttura ne agevola il raggiungimento delle condizioni di equilibrio nel corpo nevoso. L’unità di rilevamento è alloggiata all’interno del corpo del tetrapode 70. Almeno ad una estremità dei bracci è previsto un anello 71 di aggancio come quello previsto al vertice opposto alla base della forma esecutiva della figura 6.
La figura 8 mostra una variante della figura 6 in cui la struttura a cavalletto 80 è realizzata multipla.
Come le altre forme esecutive presenta anelli di aggancio 81 in corrispondenza dei vertici superiori. In analogia alla forma esecutiva della figura 6 di cui rappresenta una estensione presenta terminali 180 destinati ad infilarsi nel materiale da monitorare.
Questa configurazione è particolarmente indicata per il monitoraggio in fase di post evento delle aree di testata degli eventi valanghivi aventi significativo sviluppo trasversale. Come la struttura a cavalletto semplice della figura 6, è realizzabile facilmente con il montaggio di tubi innocenti o simili e può essere movimentata mediante elicottero. La strumentazione di monitoraggio, ovvero le unità di rilevamento 82 possono essere fissate direttamente agli elementi tubolari in modo tale da ricostruire la deformazione del manto nevoso lungo l’intera sezione monitorata.
La figura 9 mostra un sistema secondo la presente invenzione che utilizza unità realizzate secondo le figure 6, 7 e 8 che vengono posizionate mediante elicottero o droni.
Il sistema particolarmente adatto per il monitoraggio valanghivo in fase parossistica e postevento è quindi costituito da:
- una o più unità di rilevamento remoto in contenitore stagno ad elevata resistenza di varie forme e dimensioni con sensori di misura come ad esempio e non limitativamente accelerometri, inclinometri, sensori di temperatura, sensori di pressione, ecc., elettronica di controllo, dispositivi per l’acquisizione e la teletrasmissione dei dati, ad esempio di tipo GSM, GPRS, SAT, Radio e wireless, e per la radiolocalizzazione come del tipo GPS con relative batterie necessarie per il funzionamento autonomo;
- una struttura di rivestimento e protezione a telaio o a monoscocca variabile nelle dimensioni e nelle superfici esposte per generare le necessarie ulteriori protezioni e per un idoneo accoppiamento con il mezzo o corpo da monitorare.
Secondo una variante esecutiva, i sensori presenti nelle unità di rilevamento del sistema, sono collegati direttamente ad una unità di comunicazione posizionata anch’essa all’interno della struttura e sono configurate a comunicare in modo “intelligente” solo se le grandezze monitorate da uno o più dei singoli sensori presenti subiranno variazioni rispetto a soglie prefissate per queste grandezze. Questa nuova logica ha una più immediata gestione degli allarmi e consente una notevole riduzione dei consumi a fronte quindi di una maggiore autonomia. Solo saltuariamente il modulo potrà fornire informazioni sul suo stato di efficienza e consistenza in modo tale da garantire la sua costante presenza attiva nel monitoraggio.
Le unità di rilevamento trasmettono ad un’unità di controllo esterna che può essere sia fissa e sia mobile, i dati e le rilevazioni di allarme dei vari sensori. Tali informazioni saranno quindi elaborate tramite specifico software per la visualizzazione automatica dei parametri rilevati.
In tempo reale l’elettronica interna all’unità di controllo può trasmettere comandi automatici per le segnalazioni di allarme ad uno o più dispositivi acustici o visivi.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema per l’analisi e il monitoraggio automatico, da remoto e in tempo reale di strutture, infrastrutture e di settori di versante ad elevato rischio idrogeologico suscettibili di crolli, frane, valanghe e/o altri fenomeni dissestivi con l’obiettivo di salvaguardare la pubblica o privata incolumità comprendente: almeno una unità di rilevamento con almeno un sensore di misurazione di un parametro fisico, geologico, chimico, ambientale la quale unità è posizionata o posizionabile in un prestabilito punto di rilevamento, preferibilmente una pluralità di unità di rilevamento posizionate o posizionabili rispettivamente in uno di una pluralità di punti di rilevamento distribuiti su un’area ciascuna delle quali unità comprende almeno un sensore di misurazione di un parametro fisico, geologico, chimico, ambientale; almeno una centrale di controllo per la raccolta dei segnali di rilevamento e per l’elaborazione almeno parziale dei detti segnali o per la trasmissione dei detti segnali ad un server remoto di elaborazione; le dette unità di rilevamento e la detta unità di controllo essendo provviste di una sezione di comunicazione in ricezione e/o in trasmissione con cui le dette unità di rilevamento e la centrale di controllo comunicano fra loro ed eventualmente con ulteriori unità client o server remote, ed in cui l’unità di rilevamento o ciascun modulo che le costituisce comunica in modo “intelligente” solo al variare dei parametri monitorati (accelerazione, inclinazione, pressione, temperatura, spostamenti, ecc.) all’unità di controllo che funziona da aggregatore e che gestisce l’eventuale allertamento attraverso avvisatori acustici e visivi.
  2. 2. Sistema secondo la rivendicazione 1, in cui le unità di rilevamento sono provviste di una unità di elaborazione dei segnali di misurazione dell’almeno un sensore che determina la variazione dei segnali misurati rispetto ad un valore di riferimento pre-impostato e che comanda l’attivazione dell’unità di comunicazione alla trasmissione del segnale rilevato quando la differenza di detto segnale misurato dal detto segnale di riferimento supera un prestabilito valore anch’esso preimpostato o preimpostabile e/o solamente l’avverarsi dell’evento di superamento di un prestabilito parametro di soglia preimpostabile, come il valore di soglia per il segale rilevato e/o un valore di soglia per una differenza massima ammissibile fra valore di soglia preimpostato e valore del segnale misurato.
  3. 3. Sistema secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui, in combinazione con le dette unità di rilevamento è prevista una unità di immissione di dati e/o comandi che può essere costituita dall’unità di controllo stessa e/o eventualmente anche da una unità di controllo portatile, le quali unità di controllo stazionaria e/o portatili sono provviste di interfacce uomo macchina che consentono di immettere dati e/o comandi e di modificare da remoto i detti valori o parametri di soglia.
  4. 4. Sistema secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui le unità di rilevamento comprendono due o più sensori che possono essere costituiti da tutti o parte dei sensori scelti fra i seguenti sensori: sensori di accelerazione, sensori di inclinazione, sensori di pressione, sensori di temperatura, sensori di posizione, sensori di spostamento.
  5. 5. Sistema secondo una o più delle precedenti rivendicazioni in cui l’unità di controllo sia di tipo stazionario che di tipo portatile comprende dispositivi di segnalazione ed allerta che possono essere alternativamente od in qualsivoglia combinazione di tipo visivo e/o acustico.
  6. 6. Sistema secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui sono previste trasmissioni periodiche preventivamente programmate in cui comunicare alla od alle unità di controllo previste informazioni di tipo diagnostico ad esempio sul suo stato di efficienza e consistenza in modo tale da verificare la sua effettiva funzionalità.
  7. 7. Sistema secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui le unità di rilevamento comprendono una scatola o box di alloggiamento in cui sono alloggiati il od i sensori ed i circuiti di controllo dei sensori, di raccolta dei segnali di misurazione e di elaborazione degli stessi secondo una o più delle modalità sopra descritte, nonché le sezioni di ricezione/trasmissione ed opzionalmente la batteria di alimentazione che può essere prevista eventualmente in una scatola separata collegabile mediante cavi alla scatola contenente i sensori.
  8. 8. Sistema secondo una o più delle precedenti rivendicazioni in cui sono previsti sistemi di generazione di energia elettrica, come ad esempio pannelli fotovoltaici, generatori a microturbine, o simili.
  9. 9. Sistema secondo una o più delle precedenti rivendicazioni in cui le dette scatole presentano integrate con le stesse od accoppiabili alle stesse organi di fissaggio alle strutture presenti nei punti di installazione, come ad esempio staffe integrate o fissabili in modo amovibile e destinate a venire murate, fissate mediante tasselli o mediante chiodi o pali alle dette strutture.
  10. 10. Sistema secondo una o più delle precedenti rivendicazioni in cui la scatola di alloggiamento del o dei sensori e dell’hardware delle unità di rilevamento come sopra descritto si collega agli organi di fissaggio od alla struttura di fissaggio per mezzo di un elemento flessibile che è interposto tra il detto supporto di fissaggio e/o la struttura di fissaggio e la scatola dell’unità di rilevamento, il quale elemento flessibile è configurato come giunto auto-raddrizzante.
  11. 11. Sistema secondo la rivendicazione 10, in cui il detto giunto auto-raddrizzante è previsto in combinazione con uno o più dei seguenti sensori: sensori di accelerazione, inclinazione, pressione, temperatura, posizione e spostamento.
  12. 12. Sistema secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui è prevista una pluralità di unità di rilevamento con propri sensori, almeno di accelerazione, posizione relativa fra le diverse unità di rilevamento e/o inclinazione e/o altri sensori le quali unità di rilevamento sono concatenate in successione fra loro per mezzo di un giunto elastico auto-raddrizzante interposto fra ciascuna di due successive scatole di due unità di rilevamento e fra una prima scatola di una prima unità di rilevamento adiacente alla struttura di fissaggio e/o all’organo di fissaggio, fra la detta scatola e la detta struttura di fissaggio od il detto organo di fissaggio.
  13. 13. Sistema secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui la cassa è realizzata tubolare ed allungata in direzione del proprio asse centrale, mentre i giunti elastici sono orientati anch’essi in posizione neutra in asse con le casse tubolari e possono eseguire movimenti almeno di inclinazione laterale e/o di allungamento e/o di rotazione intorno al proprio asse parallelo alla direzione di allungamento, mentre in combinazione con detto giunto l’unità di rilevamento o le unità di rilevamento fra loro concatenate sono proviste di almeno un sensore per la misurazione del movimento della o delle unità di rilevamento relativamente alla struttura di fissaggio e/o relativamente fra loro in uno o più, preferibilmente in tutti i gradi di libertà previsti.
  14. 14. Sistema secondo una o più delle precedenti rivendicazioni in cui i detti giunti possono essere di tipo cilindrico o conico e si restringono progressivamente rispetto al giunto fra le scatole delle unità di rilevamento sottostanti.
  15. 15. Sistema secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui una o più unità di rilevamento sono montate in una intelaiatura a cavalletto, o a tetrapode o a cavalletto multiplo con baricentro abbassato verso la base di appoggio determinata dalle estremità divergenti della struttura a cavalletto od a tetrapode od a cavalletto multiplo ed al cui interno, ovvero nel vano definito dalle superfici ideali di inviluppo definite dai montanti e dalle traverse dell’intelaiatura o del tetrapode, sono supportate una o più unità di rilevamento.
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